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La Critica
La mera convivenza/co-esistenza non è
causalità: Se vediamo che la coscienza fa parte
accidentale o co-esiste con il corpo non vuol dire
che il corpo causa la coscienza. Per esempio la
vista non è possibile senza luce. Allora possiamo
dire che la luce causa la vista? No. Perché ci
vuole un occhio per avere la vista. Allora gli occhi
e la luce sono condizioni per la vista. Così anche
nel caso di coscienza che vuole un corpo per
manifestarsi.
Se la coscienza fosse la proprietà del corpo,
sarebbe, in quanto percepito da uno, in
tanto percepito nella stessa maniera anche
dagli altri. Per esempio, il colore della
nostra pelle, la forma del corpo ecc., sono
percepite nella stessa maniera da tutti.
Invece i pensieri, sentimenti, sogni e le
memorie di uno non sono percepiti dagli
altri nella stessa maniera.
Quando vediamo la diversità nei casi citati
sopra, possiamo concludere che la
coscienza è un principio indipendente dal
corpo però tramite il corpo si manifesta.
L’Etica dei Cārvāka
La Critica