Evasione Fiscale

Tutto ciò che c’è da sapere

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INFORMAZIONI
SULL’ARGOMENTO

Cos’è?
L’evasione fiscale è un reato, anche se non si riferisce ad un
comportamento specifico. Infatti la legge punisce chiunque e
con qualsiasi mezzo non paga le tasse, o le paga in maniera
inferiore al dovuto, arrecando un danno al Fisco.

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 PROBLEMA

Se gli importi non pagati sono minimi e la condotta dell’evasore non è

grave non ci sono conseguenze penali ma soltanto sanzioni
amministrative di carattere economico.
Per questa ragione, la legge stabilisce precisamente le soglie di evasione
che fanno scattare il reato e che possono causare anche la condanna in
carcere. Nei casi meno gravi, invece, tale condotta è punita soltanto con
multe o con l’incremento delle somme dovute al Fisco.

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Esempi di evasione
Gli scenari più ricorrenti riguardano, anzitutto la vendita o prestazione di
servizi al consumatore senza emissione del documento fiscale –
scontrino, fattura o ricevuta. Altro esempio di evasione fiscale è
rappresentato dall’emissione di un documento fiscale ma con un importo
più basso del reale. In questo modo l’IVA e le altre imposte sono pagate
esclusivamente sulla base della ridotta somma e non sull’intero importo.
Un altro fenomeno consiste nel falsificare i redditi in modo da pagare
un’imposta minore.
Classico esempio è rappresentato dal c.d. lavoro in nero, consistente nel
ricevere lo stipendio in forma non documentata. Altre forme di evasione
fiscale sono rappresentate dal mancato pagamento delle imposte o degli
adempimenti obbligatori, come ad esempio il canone Rai, i bolli auto o
l’assicurazione RCA, oppure sovrastimare i costi affrontati da un privato
o da un’azienda al fine di dichiarare un reddito imponibile minore

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 CONSEGUENZE

L’evasione fiscale rappresenta un rilevante problema per il nostro Paese.

Secondo i dati Istat, nel 2017 il valore di tutte le attività commerciali
sommerse, ovvero capaci di evadere la tassazione, ammontava a circa
210miliardi di euro, corrispondenti al 12% circa del Pil italiano.
Le condotte di evasione fiscale sono poste principalmente dai lavoratori e
dalle imprese autonome (commercianti, artigiani, agricoltori), ma anche dai
liberi professionisti, i quali questi ultimi nel 2017 hanno evaso circa il 70%
dell’IRPEF.
Importante fonte di evasione in Italia è rappresentata dal lavoro in nero: nel
2017, ad esempio, vi sono stati più di 3 milioni di lavoratori irregolari.
L’imposta più evasa è senza dubbio l’IVA: l’Italia, infatti, rappresenta il
Paese che maggiormente evade l’Imposta sul Valore Aggiunto.

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 VARI TIPI DI
RIPERCUSSIONI
Le conseguenze dell'evasione fiscale sono la riduzione
del gettito fiscale dello Stato e delle entrate pubbliche
e la distorsione di mercato a favore degli evasori. I
principali effetti o conseguenze dell'evasione fiscale
sulla realtà economica sono i seguenti:
Lotta all’evasione
fiscale
Il policy maker aumenta le attività di
controllo e di accertamento fiscale per
individuare gli evasori. Si tratta di un
intervento complesso poiché
l'accertamento fiscale ha un costo per
lo Stato e non consente di
verificare/scoprire tutte le situazioni
di abuso.
Indebitamento
pubblico
Il policy maker ottiene le risorse
mancanti dai mercati finanziari,
aumentando l'emissione dei titoli
pubblici.
Pur essendo una soluzione di breve
periodo, questa strada causa un
crescente indebitamento dello Stato
nel lungo periodo.
Effetti macroeconomici
La mancanza di flussi in entrata nelle
casse dello Stato costringe il policy
maker a diminuire i servizi e la spesa
pubblica, oppure ad aumentare l'onere
tributario sui cittadini contribuenti
(pressione fiscale ) per compensare il
mancato gettito dei cittadini evasori,
oppure all’indebitamento pubblico
(debito pubblico).
La stessa lotta all’evasione fiscale,
per il dispiego di mezzi e di attività di
controllo che comporta, si traduce in
un ulteriore aumento della spesa
pubblica.
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Il policy maker riduce la spesa pubblica in
termini di minore offerta di beni e servizi
pubblici. È l'intervento politicamente più
difficile. Il mancato reperimento delle entrate
pubbliche comporta il taglio della spesa
pubblica, dell'offerta dei beni e dei servizi
pubblici.
In alcuni casi il taglio della spesa pubblica è un
fatto positivo poiché permette di razionalizzare
la spesa e di eliminare gli sprechi ( fallimento
dello Stato ). In altri casi, invece, si traduce in
un ulteriore aggravio economico a carico dei
cittadini meno abbienti che, oltre a subire una
pressione fiscale crescente, vedono ridursi la
quantità e la qualità dei servizi pubblici.
Tagli alla spesa
pubblica
Per far fronte alla copertura finanziaria della
spesa pubblica, il policy maker è costretto a
innalzare le aliquote fiscali a carico dei
contribuenti onesti, aumentando la pressione
fiscale. È l'intervento più semplice.
Il policy maker si limita a compensare il calo
di entrate pubbliche causato dall’evasione
con l’innalzamento del carico fiscale sui
contribuenti onesti, al fine di ottenere le
entrate pubbliche necessarie alla copertura
della spesa pubblica.
Pressione fiscale
L'evasione fiscale penalizza l'equità
distributiva tra i soggetti economici, in
quanto i cittadini e le imprese hanno una
diversa capacità di poter evadere i tributi.
Ad esempio, il prelievo fiscale sui
lavoratori dipendenti è un prelievo alla
fonte (in busta paga).
I lavoratori dipendenti hanno minore
possibilità di evasione rispetto ad altre
categorie lavorative e/o produttive.
Quando lo Stato è costretto ad aumentare i
tributi per far fronte al mancato gettito
fiscale dell’evasione, ciò si traduce in
maggiori imposte per chi già le paga
(pressione fiscale).
Effetti sull’equità e
sulla distribuzione del
reddito
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Effetti sull’allocazione delle risorse e
sull’efficienza Riforme fiscali
Le riforme fiscali sono interventi di lungo periodo che coinvolgono
L'evasione fiscale penalizza chi paga i tributi a vantaggio di l'intero sistema. La riforma fiscale non si limita a introdurre nuovi
chi non li paga ( distorsioni di mercato ). Le imprese in strumenti fiscali ma apporta modifiche radicali al sistema
regola con gli obblighi tributari sono danneggiate sia dalla tributario.
crescita dell'onere tributario ( pressione fiscale ) che dalla
concorrenza delle imprese che evadono i tributi. Ad esempio, consentire alle persone fisiche di scaricare
dall'imponibile una parte delle spese di consumo, riduce
Le imprese meno efficienti ma con maggiore livello di indirettamente anche le vendite in nero e quindi anche l'evasione
evasione si sostituisco a tutte le altre. Viceversa, le imprese fiscale.
più efficienti ma con inferiore livello di evasione fiscale,
sono costrette a uscire dal mercato. Nel lungo periodo ciò
causa effetti distorsivi sull'allocazione delle risorse nel
sistema economico, le risorse tendono a spostarsi nei settori
a maggiore evasione fiscale, penalizzando la crescita
economica e lo sviluppo economico.
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SOLUZIONE
Ridurre le tasse, ridurre la spesa improduttiva e fare un uso migliore
delle risorse pubbliche. Sono questi i principi della strategia economica
del governo, di cui le riforme della pubblica amministrazione e quelle
dell'amministrazione fiscale, che devono adeguarsi ai cambiamenti
introdotti dal governo, sono ritenute essenziali.
Nel corso dei venti mesi di attività , il governo ha lanciato una serie di
misure innovative per migliorare la riscossione delle tasse,
promuovendo l'adempimento volontario da parte dei contribuenti e
comprimendo gli spazi per l'evasione fiscale.
Ora sintetizzeremo le principali misure fiscali adottate dal governo per
modificare e rafforzare gli strumenti di contrasto all'evasione fiscale.

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Riforma fiscale su delega del
Parlamento
Il Governo ha dato attuazione alla delega
fiscale (L. 23/2014) modificando la normativa
nel senso di renderla più chiara e non
equivocabile, così da prevenire comportamenti
abusivi e margini di interpretazione; in un
contesto di maggiore chiarezza
l’amministrazione fiscale svolge un ruolo
nuovo, propone un confronto in presenza di
dati anomali prima di procedere con
procedimenti sanzionatori.
L’incrocio delle banche dati
Con la legge di stabilità per il 2015 sono state
introdotte le norme per il cosiddetto “controllo
cambia-verso” che promuovono l’incrocio delle
banche-dati, grazie al quale l’Agenzia delle Entrate
può segnalare ai contribuenti problemi di
adempimento prima di attivare il processo
sanzionatorio, in modo da incentivare
l’adempimento spontaneo.
Il risultato più evidente di questa novità è la
comunicazione preventiva dell’Agenzia delle
Entrate ai contribuenti che potrebbero avere
commesso degli errori o delle omissioni. In questo
modo i contribuenti hanno l’opportunità di mettersi
in regola rapidamente, spontaneamente e con una
sanzione molto contenuta anziché diventare oggetto
di una procedura amministrativa molto onerosa.
Negli ultimi mesi l’Agenzia delle Entrate ha inviato
500.000 comunicazioni preventive di questo tipo.
Dichiarazione dei redditi online
precompilata
Con l’introduzione nel 2015 della
dichiarazione online precompilata per i redditi
del 2014 si è fatto un grande passo avanti nel
rapporto collaborativo tra fisco e contribuenti.
La trasmissione digitale della dichiarazione ha
consentito di rendere efficace il controllo
incrociato sulle banche dati per individuare
contribuenti che avrebbero dovuto dichiarare
redditi 2014, ma non lo hanno fatto.
Nelle scorse settimane l’Agenzia delle Entrate
ha inviato 220.000 lettere a contribuenti, dei
quali non risulta pervenuta la dichiarazione dei
redditi da lavoro dipendente o da pensione, né
il conguaglio delle imposte.
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Fatturazione
elettronica
L’obbligo di fatturazione
elettronica introdotto nei
confronti delle pubbliche
amministrazioni centrali nel
giugno 2014, ed estesa a tutte
le pubbliche amministrazioni a
marzo di quest’anno, consente
all’amministrazione fiscale di
avere visibilità su tutto quanto
è fatturato in termini di
fornitura alle diverse
articolazioni dello Stato.
Reverse charge e
split payment
Voluntary
disclosure
La collaborazione volontaria dei
L’introduzione di queste contribuenti italiani che
modalità di versamento detengono capitali all’estero non
dell’IVA a decorrere dichiarati è un procedimento che
dall’1 gennaio 2015, ha consente di regolarizzare queste
consentito all’erario di posizioni a fronte del pagamento
registrare un maggior di imposte eventualmente evase.
gettito di questa imposta, L’attivazione della procedura da
stimato nell’ordine di 1 parte del contribuente, consente di
miliardo di euro evitare alcune conseguenze
nell’anno. dell’eventuale evasione salvo casi
di autoriciclaggio.
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 L’Italia è stata tra i promotori dei protocolli di scambio automatico
Accordi multilaterali contro di informazioni tra amministrazioni fiscali grazie ai quali sarà
possibile individuare contribuenti italiani che tentano di occultare al
l’evasione internazionale fisco patrimoni costituiti all’estero evadendo le imposte.

In questi 20 mesi sono stati ratificati 8 accordi bilaterali e sottoscritti

Accordi bilaterali contro nuovi accordi bilaterali con 9 giurisdizioni fiscali per adeguare gli
l’evasione internazionale accordi contro la doppia imposizione, in modo da renderli più efficaci
contro l’evasione fiscale e la migrazione di capitali.

Le società multinazionali hanno la possibilità di trasferire costi e profitti

Accordi multilaterali contro tra le diverse filiali così da trarre vantaggio dalla diversità dei sistemi
fiscali dei paesi in cui operano. L’Italia ha aderito al piano d’azione
l’elusione fiscale dell’OCSE contro il fenomeno di base erosion e profit shifting.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha incaricato il Fondo

Evoluzione delle agenzie Monetario Internazionale (FMI) e l’Organizzazione per la Cooperazione
fiscali e lo Sviluppo Economico (OCSE) di effettuare una valutazione del
modello delle agenzie fiscali in chiave comparativa con buone pratiche
internazionali, allo scopo di dare attuazione operativa al principio
legislativo di nuova cooperazione tra fisco e contribuente adottato con la
riforma fiscale.
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 Evasione Fiscale

GRAZIE
A TUTTI
Mocka Silvia Forcignanò Lorenzo Maggiotto Carlotta Mazzotta Giacomo Lettere Diego

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