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Gestione della Sanità in Lombardia:

gli indirizzi strategici di DG Welfare


MiMS 2022, SDA Bocconi, 7 marzo 2022

Francesco Bortolan,
Direttore UO Osservatorio Epidemiologico Regionale,
Direzione Generale Welfare, Regione Lombardia

francesco_bortolan@regione.lombardia.it
PNRR
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta una grandissima opportunità
per lanciare un percorso di crescita economica sostenibile e duraturo del Paese, attraverso gli
investimenti resi disponibili e l’attuazione di riforme che rimuovano gli ostacoli che hanno
limitato la crescita italiana negli ultimi decenni. Gli obiettivi del piano sono connessi ad alcuni
assi strategici condivisi a livello europeo: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica,
reindustrializzazione e inclusione sociale (anche con riferimento alle disparità territoriali e di
genere).
Il PNRR si articola in n.16 Componenti, raggruppate in 6 Missioni.
In particolare, la Missione 6 – “Salute” è focalizzata su due obiettivi: il rafforzamento della
rete territoriale e l’ammodernamento delle dotazioni tecnologiche del Servizio Sanitario
Nazionale (SSN) con il rafforzamento del Fascicolo Sanitario Elettronico e lo sviluppo della
telemedicina.
Più in dettaglio, il PNRR mira al potenziamento e alla omogeneizzazione, attraverso
interventi normativi e strutturali, dell’offerta della rete territoriale di tutto il Paese, in modo
da rispondere ai bisogni di salute della comunità, migliorando l’equità di accesso ai servizi
sanitari della popolazione, indipendentemente dal luogo in cui vive e dalle condizioni
socioeconomiche.
PNRR, Component 1
Missione 6 - Component 1: LOMBARDIA  488 mln€, di cui:

 n. 203 Case della Comunità (1/50.000 ab)  302 mln€;


 n. 60 Ospedali di Comunità (1/150.000 ab)  151 mln€;
 n. 101 Centrali Operative Territoriali (COT, 1/100.000 ab), con risorse aggiuntive per
interconnessione aziendale e tecnologia  34 mln€.
PNRR, Component 2
Missione 6 - Component 2: LOMBARDIA  730 mln€, di cui:

 Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero: digitalizzazione


Dipartimenti di Emergenza Urgenza (DEA) di I e II livello  219 mln€;
 Ammodernamento del parco tecnologico e digitale ospedaliero: grandi apparecchiature 
180 mln€;
 Progetti per Ospedale sicuro e sostenibile  316 mln€;
 Infrastruttura tecnologica del MdS e analisi dei dati, modello predittivo per la vigilanza LEA
- Reingegnerizzazione NSIS a livello locale (Adozione da parte delle Regioni di 4 nuovi
flussi informativi nazionali - Consultori di Famiglia, Ospedali di Comunità, Servizi di
Riabilitazione Territoriale e Servizi di Cure Primarie  5 mln€;
 Sviluppo delle competenze tecniche-professionali, digitali e manageriali del personale del
sistema sanitario  10 mln€.
SANITA’ DIGITALE (1)
“La digitalizzazione ha già impattato altri settori (distribuzione, finanza, mobilità), ma la
digitalizzazione della sanità sta invece avvenendo adesso ed è un'opportunità perché
l’Italia sia tra i paesi di testa”. È quanto affermato dal Ministro per l’innovazione
tecnologia Vittorio Colao nella sua informativa oggi in Conferenza Stato-Regioni sulla
sanità digitale.
 
Nelle slide consegnate in Conferenza si ricorda come il PNRR investe circa 2,5 miliardi
in sanità digitale. In particolare, 1,3 miliardi per creare un’infrastruttura dati (FSE)
omogenea sul territorio nazionale e che raccolga tutta la storia clinica degli assisti e 1
miliardo per attivare la telemedicina, ovvero erogare servizi sanitari digitali sulla base
dell’infrastruttura dati”.

A vigilare sarà come noto l’Agenzia per la Sanità Digitale in seno ad AGENAS per
garantire omogeneità a livello nazionale e efficienza nell'attuazione delle politiche di
prevenzione e nell'erogazione dei servizi sanitari.

Una sfida ardua che come si rileva nel documento ministeriale è dovuta all’ampia
“difformità tra Regioni” e alla “disomogeneità informatica e di processo a livello di
aziende sanitarie”.
SANITA’ DIGITALE (2)
Ma una volta costruita questa piattaforma comune saranno molte le possibilità. Il FSE in
sostanza diverrà l’unico punto di accesso alla sanità on line da dove i cittadini, oltre a
veder raccolti i propri dati sanitari avranno accesso ai servizi sanitari digitali come
telemedicina e medicina di precisione, oltre a pagamenti e prenotazioni.

Le Regioni Puglia e Lombardia saranno quelle che nella prima fase affiancheranno la
componente centrale nell’elaborazione e messa a gara delle soluzioni verticali PNRR di
temedicina. Da evidenziare come i fondi PNRR saranno erogati alle Regioni, le quali
attiveranno servizi di telemedicina sviluppati nel modo suddetto, anche sviluppando
servizi aggiuntivi.

Il sistema renderà la vita più facile anche agli Operatori Sanitari che potranno
consultare più facilmente la storia clinica dell’assistito, potranno implementare i servizi
di monitoraggio di aderenza alle cure e usare l’ehealth anche come strumento per
prevenzione primaria e secondaria.

Infine con la creazione di una piattaforma unica sarà più agevole reperire dati a servizio
della prevenzione per migliorare outcome di cura, ridurre i costi e fare ricerca.
TELEMEDICINA
I Servizi di Telemedicina hanno raggiunto un livello di efficienza e affidabilità sufficientemente
elevato da affiancare (si noti bene, “affiancare”, mai “sostituire”) le tradizionali prestazioni e
professionalità sanitarie e socio sanitarie, evitando ai nostri utenti e alle loro famiglie buona
parte dei disagi dovuti a spostamenti e accessi.
Questa rapidissima evoluzione tecnologica ha in effetti determinato la disponibilità di strumenti
di Telemedicina adeguati al reale bisogno dell’Assistito, il quale con frequenza sempre maggiore
riscoprirà la propria Casa come primo (e ideale!) luogo di cura, usando televisita, teleconsulto,
telemonitoraggio che garantiscono un livello di prestazione sanitaria qualitativamente sempre
più vicino a quello offerto presso le tradizionali Sedi ospedaliere e territoriali.
Tali strumenti entro pochissimi semestri alimenteranno in maniera automatica e trasparente il
Fascicolo Sanitario Elettronico individuale, che finalmente diverrà “Nazionale”, garantendo
massima visibilità, diffusione e quindi Conoscenza delle cure ricevute, ovviamente nel pieno
rispetto di tutti i dettami normativi in materia di rispetto della privacy dell’Assistito.
CRONICITA’ e «STRATIFICAZIONE»
Un altro tema, in realtà caldo da alcuni anni ma sempre attualissimo, è rappresentato dalla sfida
della gestione della cronicità, posta in atto dai cambiamenti demografici ed epidemiologici, dal
sempre crescente bisogno di salute, dai risultati raggiunti dalla ricerca medica e dalle
innovazioni oggi disponibili, sfida che può essere vinta solo attuando un approccio differente
alla Sanità, il quale poggi su una nuova visione culturale.
Solo impiegando correttamente i dati in nostro possesso, tenendo conto degli aspetti quantitativi
e qualitativi che caratterizzano il bisogno di ciascun soggetto valutato nel proprio contesto
socioassistenziale, è possibile impostare una buona programmazione sanitaria.
La corretta progettazione e relativa adozione dei cosiddetti “strumenti di stratificazione”
consente di coniugare due mondi fino a ieri assolutamente in contrasto tra loro: da un lato, la
necessità di fornire un’assistenza centrata sui bisogni del singolo Assistito, dall’altro, l’esigenza
di “raggruppare” la popolazione per diversi bisogni di salute e organizzare, quindi, l’offerta
assistenziale dell’Azienda sanitaria, della Regione o dell’intero Paese.
PANDEMIA come «ACCELERATORE»
La pandemia ha accelerato l’implementazione di una nuova visione della Sanità, di cui già si
parlava da almeno un decennio, ma senza applicazioni concrete in un ambito territoriale esteso:
una visione centrata sulla Medicina di prossimità (o territoriale), prima porta d’accesso a un
sistema sanitario per tutti gli assistiti e per i pazienti cronici in particolare.
In questa concezione, il Territorio rappresenta il miglior contesto assistenziale per la cura dei
pazienti cronici, con multi morbidità, disabili e anziani, essendo in grado di rispondere ai
bisogni di salute del paziente al proprio domicilio o nella comunità di riferimento, anche
attraverso interventi di educazione, prevenzione e promozione della salute.
LISTE (e TEMPI!) DI ATTESA
Anno 2019
(fonte: AGENAS)
IL PROCESSO

Sistema di Sistema di
PRENOTAZIONE PRENOTAZIONE

SMS di presa in carico Rinnovo richiesta verso la RRP

L’assistito lombardo La RRP prende in carico la L’Ente comunica alla La RRP recepisce la La proposta di L’assistito può accettare o
contatta la RRP (step richiesta effettuata e invia un RRP la disponibilità disponibilità ottenuta appuntamento viene rifiutare la proposta. In caso
1) per effettuare una SMS di notifica all’assistito per una prenotazione e la indirizza verso inviata all’assistito la data proposta sia oltre il
prenotazione ma non (step 2) e inoltra la richiesta l’assistito tramite SMS o tramite tempo limite della classe di
trova disponibilità al RUA dell’Ente al quale è chiamata outbound priorità, il cittadino può
associato il distretto/CAP di rinnovare la richiesta verso la
appartenenza dell’assistito RRP.
QUALITA’ DEL DATO…

Riscontri dalle Aziende

(ATTENTI ALLE CANTONATE)

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