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LA RADIOPROTEZIONE

RADIAZIONI IONIZZANTI

Si definiscono ionizzanti tutte le radiazioni, corpuscolari ed


elettromagnetiche, dotate di energia sufficiente a
provocare la ionizzazione degli atomi della materia
attraversata.

• Corpuscolari: Particelle alfa e beta, protoni e neutroni

• Elettromagnetiche: Raggi X e Raggi Gamma


Fonti di esposizione alle Radiazioni Ionizzanti
Sorgenti Naturali
-RI di origine cosmica: provenienti dall’attività solare
e dallo spazio interstellare
-Radiazione naturale terrestre esterna: deriva dal
decadimento di isotopi radioattivi presenti nel
terreno
-Radiazione naturale terrestre interna: deriva
dall’ingestione o inalazione di sostanze radioattive
presenti nell’ambiente come ad esempio il Radon, gas
radioattivo che si accumula nei locali chiusi filtrando
dal terreno.
Fonti di esposizione alle Radiazioni Ionizzanti

Sorgenti Artificiali
Comprendono apparecchiature o farmaci utilizzati in
Radiodiagnostica, Radioterapia e Medicina Nucleare.
Fonti di esposizione alle Radiazioni Ionizzanti

• Lavorativa: soggetti che sono professionalmente


esposti alle RI

• Medica: pazienti che si espongono alle RI per fini


diagnostici, terapeutici o di screening

• Popolazione generale: comprende tutte le


esposizioni che non sono lavorative o mediche
Effetti biologici e danni delle Radiazioni Ionizzanti

L’interazione dei sistemi biologici con fonti energetiche provoca


quasi sempre degli effetti biologici, che nel caso delle Radiazioni
Ionizzanti possono tradursi in veri e propri danni biologici.
Effetti biologici e danni delle Radiazioni Ionizzanti

I danni conseguenti all’esposizione alle RI possono essere


classificati in base a:

• Epoca di comparsa: precoci/tardivi

• Popolazione cellulare coinvolta: danno somatico,


interessa le cellule somatiche, danno genetico,
interessa le cellule germinali e potrebbe essere
trasmesso alla prole

• Modalità di comparsa: effetti deterministici ed effetti


stocastici
DANNI DETERMINISTICI

• Compaiono al superamento di una dose soglia

• Il superamento di detto valore comporta l'insorgenza


dell'effetto in tutti gli irradiati

• Il valore della dose-soglia è anche in funzione della


distribuzione temporale della dose

• La gravità delle manifestazioni cliniche aumenta con


l'aumentare della dose.

• Hanno breve periodo di latenza


DANNI STOCASTICI

• Hanno carattere probabilistico, non richiedono dunque il


superamento di un valore soglia di dose per la loro
comparsa

• Possono essere attribuiti sia ad esposizioni croniche a


basse dosi (lavoratori professionalmente esposti) sia ad
esposizioni acute a dosi modeste (pazienti che eseguono
ripetute indagini diagnostiche o terapeutiche che
comportino l’esposizione alle RI)

• Hanno lunghi periodi di latenza, infatti possono


manifestarsi dopo anni, talora decenni , dall'irradiazione
Effetti biologici e danni delle Radiazioni Ionizzanti

• Danni Somatici Deterministici:


Radiodermiti, cataratta, infertilità, Si manifestano
aplasia midollare esclusivamente
nell’individuo irraggiato
• Danni Somatici Stocastici
Tumori solidi, leucemie

Possono manifestarsi anche


• Danni Genetici Stocastici sulla progenie dell’individuo
Mutazioni genetiche, irraggiato
aberrazioni cromosomiche
Misure di Radioprotezione

LA DOSE

La grandezza fisica utilizzata per quantificare l'interazione tra


radiazioni e materia è la dose assorbita.
Si è tuttavia osservato che gli effetti biologici delle radiazioni non
dipendono solo dalla dose assorbita, ma anche dal tipo di
radiazione e dal tessuto colpito (i tessuti hanno diversa
Radiosensibilità) dalla radiazione. Per tali ragioni sono state
introdotte delle grandezze radioprotezionistiche quali la dose
equivalente e la dose efficace.
Dose assorbita

La dose assorbita, misura la quantità di energia che la


radiazione cede alla materia.

L’unità di misura nel S.I. (sistema internazionale) è il Gray (Gy)


che equivale all’assorbimento di 1 Joule (J) di energia per kg di
materia.
Dose Equivalente

La dose equivalente tiene conto anche del tipo di radiazione ed


è data dal prodotto della dose assorbita (su un organismo o su
un determinato organo o tessuto) per un fattore che dipende
dal tipo di radiazione.

L’unità di misura nel S.I. è il Sievert (Sv).

• Nel caso di raggi X, gamma o beta, 1 Gy di dose assorbita


equivale ad 1 Sv di dose equivalente.

• Oltre al sievert si utilizza il suo sottomultiplo, il millisievert


(mSv) : 1 Sv = 1000 mSv.
Dose Efficace

La dose efficace tiene conto anche della diversa


radiosensibilità dei tessuti che sono stati investiti dalla
radiazione ed è definita come la sommatoria su tutti gli organi
della dose equivalente per il suo fattore di ponderazione
tissutale.

Dose Efficace=Sommatoria dose equivalente X fattore


di ponderazione tissutale

La Dose Efficace viene utilizzata per descrivere gli effetti delle


radiazioni ionizzanti sugli individui e sulla popolazione.
Si misura in Sievert (Sv)
Che cos’è la Radioprotezione?

La Radioprotezione è una disciplina che ha lo scopo di


preservare lo stato di salute e benessere dei lavoratori
professionalmente esposti alle radiazioni ionizzanti (RI) e, più
in generale, della protezione dell’intera popolazione e
dell’ambiente, riducendo i rischi sanitari derivanti
dall’impiego di radiazioni ionizzanti in attività che siano
giustificate dai benefici che ne derivano alla società e ai suoi
componenti
La Radioprotezione

Obiettivo della radioprotezione è la prevenzione totale dei


danni deterministici e la limitazione, a livelli considerati
ragionevolmente accettabili, della probabilità del verificarsi
degli eventi stocastici.
PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA RADIOPROTEZIONE (D. Lgs.n.
230/95)
La Commissione Internazionale di Radioprotezione (ICRP) nelle
sue raccomandazioni ha stabilito quelli che devono essere i
principi fondamentali della radioprotezione ai quali attenersi
allo scopo di predisporre un sistema di protezione radiologica
efficace:

1. Giustificazione della pratica

2. Ottimizzazione della protezione

3. Limitazione delle dosi individuali


PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA RADIOPROTEZIONE

GIUSTIFICAZIONE DELLA PRATICA:


Tutti i tipi di attività che comportano esposizione alle radiazioni
ionizzanti devono essere preventivamente giustificati e
periodicamente riconsiderati alla luce dei benefici che da essi
derivano, tenendo conto dei risultati della ricerca scientifica e delle
linee guida sulla sicurezza delle cure, buone pratiche e sulla
responsabilità professionale.

Ogni procedura che espone il paziente a RI è giustificata solo se i


benefici che ne derivano, in termini diagnostici o terapeutici,
superano i rischi potenziali.
PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA RADIOPROTEZIONE

GIUSTIFICAZIONE DELLA PRATICA:


valutazione nel singolo individuo e nella singola patologia del
rapporto costo/beneficio, e quindi dei benefici derivanti dall’uso
di RI a fronte di una mancata o ritardata diagnosi o di un
mancato atto terapeutico.
PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA RADIOPROTEZIONE

OTTIMIZZAZIONE DELLA PROTEZIONE:


Le esposizioni alle RI devono essere mantenute al livello
più basso possibile compatibilmente con il risultato
diagnostico e/o terapeutico ricercato e tenendo conto dei
fattori economici e sociali (Principio A.L.A.R.A. As Low As
Reasonably Achievable ).
PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA RADIOPROTEZIONE

LIMITAZIONE DELLA DOSE:


la somma delle dosi ricevute e impegnate non deve
superare i limiti prescritti, in accordo con le disposizioni
legislative e dei relativi provvedimenti applicativi.
CLASSIFICAZIONE DEI LAVORATORI
LAVORATORI NON ESPOSTI

Si intendono soggetti che, in ragione dell'attività svolta per


conto del datore di lavoro, sono suscettibili di una esposizione
alle radiazioni ionizzanti non superiore ad uno qualsiasi dei
limiti stabiliti per la popolazione generale.

LIMITE DI DOSE EFFICACE ANNUO, per esposizione globale:


1 mSV.
CLASSIFICAZIONE DEI LAVORATORI
LAVORATORI ESPOSTI
Si intendono soggetti che, in ragione dell'attività svolta per conto del
datore di lavoro, sono suscettibili di una esposizione alle radiazioni
ionizzanti superiore ad uno qualsiasi dei limiti stabiliti per la popolazione
generale.
Sono suddivisi in due categorie:
Sono classificati in Categoria A i lavoratori esposti che, sulla base degli
accertamenti compiuti dall'esperto in radioprotezione, sono suscettibili
di ricevere in un anno solare , una dose superiore a uno dei seguenti
valori:
- 6 mSv/anno per esposizione globale o dose efficace;
- I tre decimi di uno dei limiti di dose equivalente fissati per:
• cristallino (20 mSv/anno)
• pelle ed estremità (500 mSv/anno).

Sorveglianza Fisica: individuale


Sorveglianza Medica: effettuata dal medico autorizzato con frequenza
semestrale.
CLASSIFICAZIONE DEI LAVORATORI

Sono classificati in Categoria B i lavoratori esposti, che sulla


base degli accertamenti compiuti dall’ esperto di
Radioprotezione, sono suscettibili di ricevere in un anno
solare, una dose superiore ai seguenti valori:
- 1mSv/anno per esposizione globale o dose efficace
- 15 mSv/anno per il cristallino
- 50 mSv/anno per la pelle e le estremità

Sorveglianza Fisica: individuale, può essere sostituita con


quella ambientale.
Sorveglianza Medica: Effettuata dal medico autorizzato con
frequenza annuale
CLASSIFICAZIONE DELLE AREE

Sulla base degli accertamenti e delle valutazioni effettuate


dall’esperto in radioprotezione avviene la classificazione delle
zone di lavoro.
La Zona Classificata è un ambiente di lavoro sottoposto a
regolamentazione per motivi di protezione contro le
radiazioni ionizzanti.

Esse sono suddivise in:

• Zona Controllata

• Zona Sorvegliata
CLASSIFICAZIONE DELLE AREE

Zona Controllata: Ogni area di lavoro ove sussiste per i lavoratori,


ivi operanti, il rischio di superamento di uno qualsiasi dei valori
prefissati per legge per i lavoratori di classe A:
• ≥6 mSv/anno per esposizione globale o dose efficace;

• I tre decimi di uno dei limiti di dose equivalente fissati


- per il cristallino (20 mSv/anno)
- per la pelle e le estremità (500 mSv/anno).
CLASSIFICAZIONE DELLE AREE

Zona Sorvegliata : ogni area di lavoro ove può essere superato, in


un anno solare , uno dei limiti di dose fissati per il pubblico.

• 1 mSv/anno per esposizione globale o dose efficace;

• 15 mSv/anno per il cristallino;

• 50 mSv/anno per la pelle e le estremità.


CLASSIFICAZIONE DELLE AREE

Le zone controllate e sorvegliate devono essere


adeguatamente delimitate e segnalate mediante appositi
cartelli e/o segnali luminosi che ne impediscano il libero
accesso.
FATTORI DI RADIOPROTEZIONE
Oltre alla rigorosa classificazione delle aree, ulteriori accorgimenti
ci consentono di potenziare la protezione dei lavoratori esposti
contribuendo alla riduzione delle dosi individuali.

• Il tempo di esposizione: Un contatto limitato nel tempo con la


sorgente radioattiva costituisce un semplice sistema di
riduzione del rischio.

• La distanza dalla sorgente: L’intensità dell’esposizione decresce


con il quadrato della distanza.

• La schermatura: Quando non è possibile per necessità


operative diminuire il tempo o aumentare la distanza si ricorre
alla schermatura ovvero si interpone tra l'operatore e la
sorgente un materiale barriera in genere contenete Piombo il
quale possiede elevato numero atomico e dunque elevato
potere schermante
PROTEZIONI ANTI X PER OCCHI

PARATIE IN PIOMBO

PROTEZIONI INDIVIDUALI PIOMBATE


Mezzi Dosimetrici
Le radiazioni ionizzanti sono rilevate attraverso strumenti e
metodi che si basano sulla capacità di ionizzazione del
materiale che viene attraversato dalla radiazione stessa.
I mezzi dosimetrici sono strumenti utilizzati per la
determinazione della dosimetria individuale ed ambientale. Le
misurazioni possono essere di due tipi:
-  misura diretta
-  misura indiretta
La misura diretta si effettua mediante strumentazione portatile
o fissa ed è particolarmente indicata per le misure di intensità
di dose quando è necessario disporre immediatamente di
valori di misura prima dell’avvio delle attività lavorative e nel
corso di queste ultime.
La misura indiretta si effettua, in particolare per le superfici e
per gli ambienti di lavoro, mediante il prelevamento di alcuni
campioni sul luogo che si intende controllare, trasferendo poi
tali campioni nel laboratorio di misura.
Mezzi Dosimetrici

• i dosimetri per la sorveglianza dosimetrica individuale


permettono di indicare la dose assorbita dai singoli operatori
per verificare la permanenza dei valori di dose al di sotto dei
valori preventivamente stabiliti e consentire di accertare, per
via indiretta, che permangano le condizioni di sicurezza
esaminate in fase di verifica ambientale

• i dosimetri per la sorveglianza dosimetrica ambientale


consentono di controllare gli ambienti di lavoro e di verificare
che i livelli di dose da radiazioni ionizzanti non siano tali da
comportare rischi per i lavoratori e per l’insieme della
popolazione.
NORME SPECIFICHE:
USO DEI DOSIMETRI PERSONALI

• Il personale provvisto di dosimetro è tenuto a portarlo per


tutto il tempo di permanenza nel reparto e a trattarlo con
la massima cura

• Il dosimetro personale non può essere utilizzato al di fuori


della struttura di lavoro né ceduto o prestato ad altre
persone

• Si deve segnalare immediatamente l'eventuale


deterioramento o smarrimento del dosimetro alla
Direzione che provvederà alla sua sostituzione

• Devono essere indossati sul petto al di fuori del taschino o


sotto il camice piombato
NORME SPECIFICHE:
USO DEI DOSIMETRI PERSONALI

• Durante l'assenza dal lavoro , il dosimetro deve essere riposto


in luogo ove non sussista possibilità alcuna di esposizione alle
radiazioni

• L'eventuale assenza dal lavoro per qualsivoglia motivo per


almeno tre mesi deve essere segnalata alla Direzione in modo
che possa essere riportata sulla scheda dosimetrica personale
e sul documento sanitario personale del lavoratore

• Il dosimetro deve essere consegnato alla persona indicata nei


periodi prestabiliti , per poter garantire la valutazione della
dose individuale assorbita
Dosimetri a Film e ad
Anello
La radioprotezione in gravidanza

• Non possono svolgere attività tipiche dei lavoratori esposti,


ossia attività che le espongono al rischio di superare i limiti
di dose stabiliti per i lavoratori non esposti;

• sono obbligate a notificare al datore di lavoro lo stato di


gestazione , appena accertato;

• le donne che allattano non possono essere adibite ad


attività comportanti un rischio di contaminazione.
La radioprotezione in gravidanza

REGOLA DEI 10 GIORNI


In donne in età fertile le indagini radiologiche in elezione
comportanti l’irradiazione della regione pelvica e dell’addome
inferiore vanno effettuate nei primi dieci giorni dall’inizio del
ciclo mestruale.

Nei casi di gravidanza accertata o sospettata, devono essere


presi in considerazione metodi diagnostici alternativi, quali
ultrasuoni o risonanza magnetica.

Fondamentale risulta quindi un’attenta valutazione del


rapporto costo/beneficio.
La Radioprotezione

Il Decreto Legislativo n° 101 del 31 luglio 2020, abroga e


sostituisce il D.Lgs 230/95 e smi e il 187/00 facendo confluire
in un unico D.Lgs le norme fondamentali di sicurezza
riguardo i pericoli derivanti dall’esposizione alle RI in ambito
medico, lavorativo e della popolazione generale.
Novità del D.Lgs 101/2020
• Cambia il nome da Esperto Qualificato ad Esperto in
Radioprotezione: può essere lo specialista in Fisica Medica,
istruito per esprimere pareri sulle questioni riguardanti la
fisica delle radiazioni applicata alle esposizioni mediche. Si
occupa dell’organizzazione della sorveglianza fisica nelle
strutture sanitarie e la sua nomina è responsabilità del datore
di lavoro;

• Viene abbassato, per i lavoratori professionalmente esposti, il


limite di dose per il cristallino da 150 mSv/aa a 20 mSv/aa;

• La sorveglianza medica non è più di pertinenza del medico


competente, ma del medico autorizzato, anche per la
categoria B;
Novità del D.Lgs 101/2020
• Medico prescrivente: sono autorizzati alla prescrizione di
indagini diagnostiche utilizzanti RI solo coloro i quali abbiano
la responsabilità clinica dei pazienti cioè i laureati in Medicina
e Chirurgia e gli Odontoiatri;
• Responsabile dell’Impianto Radiologico (RIR) è il medico
specialista in Radiodiagnostica, Radioterapia, Medicina
Nucleare o l’odontoiatra che sia esercente per studi
professionali in forma singola o associata.
Può assumere il ruolo di responsabile di impianto radiologico
anche il medico odontoiatra che non sia esercente (svolgimento
dell’attività sotto forma di impresa – società), limitatamente ad
attrezzature di radiodiagnostica endorale con tensione non
superiore a 70 kV, nell’ambito della propria attività diagnostica
complementare.
Novità del D.Lgs 101/2020

Per attività diagnostica complementare si intende


«l’attività di ausilio diretto al medico chirurgo specialista o
all’odontoiatra per lo svolgimento di specifici interventi di
carattere strumentale propri della disciplina, purché
contestuali, integrate ed indilazionabili, rispetto
all’espletamento della procedura specialistica»
Novità del D.Lgs 101/2020
• L’attività di refertazione è di esclusiva competenza del medico
specialista in Radiodiagnostica o Medicina Nucleare. Nel
referto dovranno essere inserite le informazioni relative
all’esposizione connessa ad ogni prestazione, tramite l’utilizzo
delle Classi di Dose.
Novità del D.Lgs 101/2020

• Le apparecchiature per radiologia interventistica e tomografia


computerizzata, installate dopo l’entrata in vigore del D.Lgs.
101/2020, devono essere munite di sistemi di ottimizzazione
della dose e di dispositivi che, al termine della procedura,
informino il medico specialista circa i parametri utili alla
valutazione della dose erogata al paziente;

• Viene ribadita l’attenzione alla qualità e sicurezza delle


apparecchiature radiologiche, che devono essere tenute sotto
stretta sorveglianza da parte delle Regioni e Province
autonome, con programmi di ispezione. Il ruolo del RIR è
centrale in questo processo: egli esprime il giudizio di idoneità
all’impiego clinico delle attrezzature;
Novità del D.Lgs 101/2020

• Formazione e aggiornamento. Novità rilevante, non presente


nella precedente normativa, è l’indicazione alle università, di
assicurare, entro un anno dall’entrata in vigore del D.Lgs.
101/2020, l’inserimento di adeguate attività didattiche in
materia di radioprotezione all’interno degli ordinamenti
didattici dei corsi di laurea di medicina e chirurgia, di
odontoiatria, di tecniche di radiologia medica per immagini e
radioterapia, dei diplomi di specializzazione in
radiodiagnostica, radioterapia, medicina nucleare e delle
specializzazioni mediche che possono comportare attività
radiodiagnostiche complementari all’esercizio clinico.
Novità del D.Lgs 101/2020

• L’aggiornamento periodico riguardante la radioprotezione


viene riportato nell’ambito dei programmi di educazione
continua in medicina (ECM), con l’obbligo di acquisire almeno
il 10% dei crediti complessivi previsti nel triennio per i medici
specialisti, i medici di medicina generale, i pediatri di famiglia,
i tecnici di radiologia medica e gli infermieri, e almeno il 15%
dei crediti complessivi previsti nel triennio per gli specialisti in
fisica medica e per i medici specialisti e gli odontoiatri che
svolgono attività complementare.
Novità del D.Lgs 101/2020

• Rispetto alla precedente normativa, è aumentata


significativamente la durata delle sanzioni penali e di quelle
amministrative e sono state introdotte delle novità come
quella di sanzionare l’esercente se non provvede alla
sostituzione delle apparecchiature considerate obsolete dal
RIR e il RIR per la mancata esposizione dell’avviso indicante il
potenziale pericolo per il nascituro o per la mancata
informazione relativa alle esposizioni indebite accidentali al
medico prescrivente o al paziente. La mancata indicazione nel
referto dell’informazione relativa all’esposizione connessa alla
prestazione è punita con la sanzione amministrativa a carico
dell’esercente e del RIR.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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