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Bourdieau/Distinzione

Mediazione
Cultura: funzioni

• Hj: difficile distinguere elites culturali sulla base dei vecchi indicatori (presenza assidua
concerti/opera/mostre…)
• Esistono ancora soggetti che si considerano elite culturale (veri appassionati/meglio informati…) –
Si attribuiscono la capacità di «distinguere» il «bello» dal «volgare» / L’ «appropriato» dall’
«inappropriato».
• ≠ dal passato ⟹ NN + intenditori in senso stretto MA ONNIVORI = repertorio dei consumi
culturali molto ampio (Rock-Opera / Arte-TV)
• Slittamento
• Dallo snobismo al consumo eterogeneo
• NN scontro tra gusto (raffinato) e altro (volgare) MA tra onnivori e univori.
• Elite: insegue il «colpo», gli «eventi» senza creare «canoni».
Cultura: funzioni

• Bourdieau:

• Ogni offerta artistica/culturale era riservata a una unica classe e solo quella classe l’accoglieva.
• Effetti di questa offerta:
• - Definizione di classe
• - Segregazione di classe
• - Manifestazione di appartenenza alla classe
•=
• FUNZIONE PRINCIPALE
Cultura: funzioni

• Opere X consumo culturale/estetico rivelano/segnalano/proteggono divisione di classi

• X funzionare: gli objets d’art erano assegnati ad ambienti che si escludevano a vicenda, non si
mischiavano.
• Contavano NN contenuti/qualità MA ≠ / incompatibilità.
• Quindi:
• Gusti di elite
• Gusti medi/conformisti
• Gusti «volgari»/popolari
Modello teorico

• Orientamento abitudini culturali NN è interesse esclusivo dei professionisti della cultura


• Nell’Occidente contemporaneo costituisce uno degli aspetti della stratificazione sociale
• BASE X analisi delle disparità e delle relazioni sociali
• XKÉ?
• Stratificazione sociale delle pratiche culturali alimenta dibattiti e orienta scelte di POLITICHE
CULTURALI PUBBLICHE
• Capitale economico (proprietà/consumo) + Preferenze estetiche/pratiche culturali = RITI di
identificazione della vita sociale
Modello teorico

• Pierre Bourdieau (1979):

• TEORIA DELLE CULTURE E DELLE CLASSI


• Libro: La distinzione
• Modello teorico: gli el.ti costitutivi degli stili di vita individuali sono risultati dell’ HABITUS.
• HABITUS: CNJ DI DISPOSIZIONI E STRUTTURE DI PERCEZIONE INCORPORATE NEI DIVERSI STADI DI
SOCIALIZZAZIONE.
• Abitudini alimentari/scelte morali/opinioni politiche/gusti/pratiche culturali
Modello teorico

• Gli habitus di classe partecipano alla costruzione delle pratiche simboliche tra gruppi sociali,
provocando il rinforzo della coesione interna.
• Si acquisisce attraverso meccanismi informali che «impregnano» / diverso dall’apprendimento
cosciente.
• Si assicura la riproduzione delle classi sociali + per la trasmissione del CAPITALE CULTURALE che di
quello economico.
• Diverso dalle «leggi di ostentazione di Thorstein Veblen (Teoria della classe oziosa) = spese X
lusso/arte NN per il valore d’uso dei beni, MA X potere simbolicointrinseco. Spese culturali
possono essere analizzate anche via V. in quanto attestazioni delle condizioni dell’individuo,
• MA
• Modello B.: individui «classificati» X abitudini culturali.
Modello teorico

• Trasmissione Capitale Culturale crea sin dall’infanzia diversità di trattamento di difficile


compensazione xké non così visibile / genera frontiere ermetiche tra gruppi sociali.

• TEORIA DELLA LEGITTIMITÀ CULTURALE:


• Spazio del gusto e delle abitudini culturali è socialmente differenziato e gerarchico, impregnato di
questioni di potere.
• Pratiche/preferenze culturali + posizione sociale degli individui si uniscono X relazioni di omologia
inserite nella concezione unificata e gerarchica degli spazi degli stili di vita.
• Gusti + Pratiche = Sistema
• Identità sociali del soggetto specchiano l’adesione positiva dalle preferenze del suo ambiente (o
avversione X preferenze altri gruppi).
Modello teorico

• Spazio sociale del gusto / pratiche culturali è organizzato in funzione del volume e della natura dei
capitali dell’individuo (economico / culturale – diploma = indice)
• Globalmente: familiarità con cultura «erudita» /negazione arti popolari/di massa = opposizione
classe dominante/dominata.
• Meglio: frazione dominante della classe dominante esprime preferenze e pratiche +
accademiche/conformiste
• Frazione classe dominata + vicina innovazione estetica/avanguardie cuturali (profs,
universitari/esecutivi sett. pubblico).
Modello teorico

• IMPORTANTE:
• Spazio sociale strutturato da gerarchia di gusti/pratiche, costituisce spazio di DOMINAZIONE
SIMBOLICA, basato sull’interiorizzazione dell’ordine della legittimità culturale delle preferenze
• SCUOLA: contribuisce alla riproduzione dell’ordine, dotando l’arbitrarietà culturale delle classi
dominanti di legittimità accademica.
Cultura: funzioni

• Bourdieau presentava la cultura c/e strumento utilizzato consapevolmente X marcare ≠ di classe e


proteggere tali ≠
• CULTURA = tecnica X creazione protezioni di classi/gerarchie.
• Cultura egemonica ⟹ quella rappresentata dalle elite / ELETTI «capaci» di trovare significati in
qualcosa definito «bellezza» / appropriato
• ⬇︎⇩
• Decidono dove (teatro e NN mercato/gallerie e NN muri/Libri e NN riviste o pubblicazioni da 4 $)
• «Eletti» ≠ capacità di riconoscere «appropriato» in sé MA X loro dichiarazioni a cui si «crede»

Cultura: funzioni

• Ricordare che: distinguere «appropriato» da «inappropriato» risponde a necessità sociale (se non
strettamente culturale) ➔ le forme di ciò sono variabili (pensare linguaggio comune) / eletti
alta/bassa cultura = desiderio di distinguere tra «alta» e «bassa» società.

• In questo senso: CULTURA = forza conservatrice.


• 2 operazioni:
• 1) Enfatica/severa/intransigente nelle sue scelte/ammissioni
• 2) Creazione di etichette X indicare appopriato/inappropriato.
• Bourdieau rovescia concetto illuminista di cultura intesa come:
• - Agente di trasformazione/cambiamento (NN preservazione status quo)
• - Strumento di orientamento X «evoluzione universale» umanità
Cultura: funzioni

• Idea profondamente ≠ da cultura come registro di descrizione/inventario/codificazione


• X fissare:
• Meta/direzione x sforzi futuri= Cultura «proiettiva»

•⇩
• Cultura = missione di proselitismo X «educare» le masse/raffinare i costumi

• ➢ Ideale di progresso della società facendo «avanzare» il «popolo» (cultura impropria)


• Cultura = LUCE contro OSCURANTISMO/SUPERSTIZIONE
• Quindi: Vocabolario della Modernità ☞ Cultura = Missione da Intraprendere
Cultura: funzioni

• Implicazione: visione che comporta un accordo (unilaterale/direzione egemonica - ✻ aleatoria)


tra
• «Colti» / «Incolti»
• Obiettivo dichiarato:
• Educazione/illuminazione/elevazione/nobilitazione
• del popolo inteso come gruppo che entra a fare parte dei «cittadini» dello Stato-Nazione.
• Progetto illuminista ➠ attribuisce alla cultura lo status di strumento basilare X costruire la Nazione
• Con la «crescita» del «volgo», che deve imparare ad essere «cittadino» ☞ aumenta la fiducia
dello SN in sé stesso (aumento dei lavoratori/soldati «fedeli»)
Cultura: funzioni

• C/ costruzione SN + crescita economica: surplus di cittadini (scartabili/non ci stanno dentro!)

•⇩
• Urgente bisogno di nuovi territori X eccedente di popolazione
• ➢ Emigrazione
• ➢ Colonizzazione
• Specularità: «Illuminazione» del popolo // Missione uomo bianco X salvare i selvaggi dalla
barbarie
•=
• Sviluppo apparato teorico: teoria della cultura evoluzionistica
Cultura: funzioni

•⇩
• Promozione del mondo sviluppato in quanto civilizzato al rango di Perfezione/Modello.
• Il resto del mondo va aiutato/costretto (se non accetta)
• Bourdieau: studia pratiche culturali nel momento in cui questa spinta illuminista si riduce/ritrae
• Nelle colonie: uscita prima del successo
• Nelle metropoli: dopo +- 200 anni ⟹ rete di istituzioni culturali fondate e gestite principalmente
dallo SN.
• RISULTATO: «trasformazione» del popolo = realizzate / posizione egemoniche
stabilizzate/garantite/accettate
Cultura: funzioni

• CULTURA diventa dispositivo di manutenzione/protezione/stabilizzazione dello SN dalle ipotesi di


cambiamento

•⇩
• Da «stimolante» a «tranquillante»
• Da arsenale di modernizzazione a deposito di prodotti da conservare
•=
• A servizio dello status quo
•≠
• Agente di trasformazione
Modello teorico

• Critiche alla teoria di Bourdieau:


• La sua teoria «fotografa» un momento MOLTO instabile, in via di trasformazione (processi in atto
di sviluppo tecnologico)
• La situazione francese degli anni ‘60 X ex. Diversa USA.
• Sottostima autonomia / segmentazione sistemi di valore / norme estetiche classi popolari in
relazione alla cultura erudita (NN dominata da sentimenti così veementi di «indegnità»)
• Molteplicità spazi socializzazione rompe c/ coerenza dispensata alle attitudini/gusti/abitudini
culturali = realtà più frammentata.
• POST-MODERNITÀ:
• Stili di vita sui generis / multipli messaggi culturali / instabilità: nella società post-moderna, le
diseguaglianze non spariscono, ma sono indeterminate.
Ultime considerazioni (riprendendo l’idea di Democrazia Culturale X Democratizzazione Culturale)

• Opposizione all’azione culturale della politica di democratizzazione: questa non mette in


discussione l’arbitrarietà «universalista».
• Si propone l’idea di SVILUPPO CULTURALE = considera le identità locali/regionali/culture
minoritarie/tradizioni popolari
• Relativismo Culturale: differenze e NN diseguaglianze (opposizione nn radicale).

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