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CONTROLLO CHIMICO E NERVOSO

DELLA RESPIRAZIONE

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Componenti del controllo nervoso della respirazione

 centri nervosi del tronco dell’encefalo (bulbo-pontini)


 muscoli respiratori
 meccanocettori (polmoni, muscoli respiratori, torace)
 chemocettori centrali (bulbo) e periferici (glomi aortici e carotidei)

I centri bulbari
 sono responsabili dell’attività ritmica della respirazione

GRD Gruppo Respiratorio Dorsale attivi durante l’inspiraz.

GRV Gruppo Respiratorio Ventrale attivi durante l’inspiraz.


attivi durante l’espiraz.

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I centri pontini
 Modulano l’attività dei centri respiratori bulbari (GRD e GRV)
 GRP Gruppo Respiratorio Pontino (centro pneumotassico)
 controlla il ritmo respiratorio
 transazione del GRP causa ritmo respiratorio più
lento e profondo

I centri nervosi superiori


 Modulano l’attività ritmica dei centri respiratori bulbo-pontini

Controllo neuronale della respirazione

 respirazione tranquilla (l’inspir.


è attiva, l’espir. è passiva)
 respirazione forzata (inspir. ed
espir. sono attive)
I riflessi polmonari e le afferenze chemosensoriali
controllano il ritmo del respiro

Chemocettori
periferici

Riflessi polmonari
 Influenzano il ritmo
respiratorio
 Proteggono da stimoli
dannosi

Sensibili allo stiramento (riflesso di Hering-Breuer)


 sono dislocati su tutto il polmone
 afferenze vagali
 se il vago è intatto, l’inspirazione è limitata e regolare
 se il vago è reciso, l’inspirazione
Respiratorio_6è più profonda e lenta 4
Controllo chimico della respirazione
Chemocettori centrali

 sono sensibili alla PCO2 arteriosa


 se PCO2 e pH l’attività dei
recettori aumenta
 responsabili dell’80% della
regolazione della PCO2 arteriosa e
degli equilibri acido-base
 distribuiti su tre regioni ventrali
del bulbo: rostrale, caudale,
intermedia
 separati topologicamente dai c.
respiratori, mandano afferenze ai
GRD
Controllo centrale della CO2
e del ritmo respiratorio

 gli H+ non superano la barriera


ematoencefalica
 la CO2 invece diffonde bene
attraverso la barriera e diminuisce il
pH nel liquido cerebrospinale
 recettori sensibili all’H+ a livello
bulbare generano treni di potenziali
che arrivano al CGR. Aumenta la
ventilazione Respiratorio_6 5
Chemocettori periferici

 sono sensibili alla PO2 e al pH arterioso

 se il pH (PCO2 ) e la PO2 l’attività dei recettori aumenta

 sono localizzati nei glomi carotidei (più sensibili a pH e P O2,


innervati dal n. glossofaringeo) e nei glomi aortici (meno sensibili,
innervati dal n. vago)

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Sensibilità dei chemocettori alla PO2 e PCO2

Chemocettori periferici  La sensibilità dei recettori


periferici ai livelli di PO2 è
relativamente bassa per
valori di PO2 tra 120 e 60
mmHg (area verde)
 La sensibilità (e quindi la
ventilazione) aumenta
quando la PO2 < 60 mmHg
(equivalente alla PO2 a 3000
m di altitudine; area grigia)

 La sensibilità alla PO2 aumenta se aumentano i livelli di CO2, per


cui questi recettori sono anche sensibili (indirettamente) alla P CO2

Chemocettori centrali
 La sensibilità dei
chemocettori centrali alla
PCO2 è elevata tra 40 e 80
mmHg (alta pendenza della
curva verde)
 Valori di PCO2 superiori a
90 mmHg causano prima
coma cerebrale e poi morte
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Riepilogo:
Controllo nervoso della respirazione

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Riepilogo:
Controllo chimico della respirazione

FCS = Fluido Cerebro-Spinale

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