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YELLOW KID
La prima serie di fumetti fu pubblicata sul giornale. Il giornale
mostrava da tre a quattro cartoni animati contenenti un episodio o
parte della storia serializzata. Ogni settimana era allegata un'intera
tabella a totale di 9, 12 o 16 vignette. Il mercato dei fumetti
congiunti, così chiamati perché emessi da società comuni (come
United Features Syndacate), è fondamentalmente diviso in due
parti: fumetti (di solito fumetti indipendenti) e storie (storie varie),
solitamente sotto forma di trame. Molti fumetti venivano
serializzati ogni giorno, apparendo sei giorni alla settimana, con tre
o quattro fumetti che apparivano ogni giorno e altri fumetti che
apparivano una volta alla settimana, di solito a colori.
• Alcuni fumetti furono pubblicati
sia in striscia sia in tavola,
anche se solitamente si
cercava di mantenere due filoni
narrativi differenti. Quello
delle strisce, era feriale e
l'altro, quello delle tavole, era
festivo. Si avevano quindi due
storie parallele dello stesso
personaggio, che si svolgevano
una sei giorni la settimana e
l'altra solo di domenica. Tra i
primi e più citati, oltre a
Outcault, ci sono Winsor McCay
e Lyonel Feininger.
Fra le due guerre mondiali nacque il comic book, che acquisì subito un grande successo e sul
quale apparvero storie a puntate di diversi personaggi. Alcuni dei personaggi più presenti nati
in questo periodo, come Superman e Batman, sono comparsi per la prima volta su riviste
contenitore come Action Comics e Detective Comics. Mentre il fumetto sindacato, diffuso su
vari quotidiani, mantenne grandi vendite arrivando facilmente ai milioni di copie vendute
grazie alla diffusione e al prezzo dei giornali, il comic book affrontò problemi editoriali e
sociali, durante il periodo della "corruzione degli innocenti" e del "Comics Code Authority",
ma ne uscì costituendo, almeno in America, un mercato florido.
manga
• In Oriente l’antenato del manga è
l’emakimono, “rotolo di immagini”, un’opera
di narrativa illustrata orizzontalmente che si è
diffusa tra l’undicesimo e il sedicesimo
secolo, che univa testo ed immagini dipinte o
stampate su un rotolo. La tradizione del rotolo
nasce in India e arriva in Giappone attraverso
la Cina nel sesto o settimo secolo, insieme al
Buddismo. L’interesse verso questa forma di arte e
narrazione si sviluppa durante il periodo
Heian (antico nome della città giapponese
di Kyoto). L'autore del manga, Mangaka,
lavora tradizionalmente con assistenti nel
suo studio e collabora con gli editori per
pubblicare i propri lavori.
• Manga è un termine giapponese che indica i fumetti di
piccolo formato giapponesi. In Giappone il termine
indica tutti i fumetti, indipendentemente dal target, dalle
tematiche e dal luogo di origine. Il fumetto giapponese
include opere in una grande varietà di generi, come
avventura, romantico, storico, commedia, fantascienza,
fantasy, giallo, horror.
FREDERICK W. TAYLOR
Taylor sosteneva la
condivisione di capitale e
lavoro nella ricerca di costi
inferiori, salari più alti e
aumento della produttività.
Attraverso il controllo delle
attività e delle norme
procedurali, ha ritenuto che le
opere dovessero essere eseguite
secondo una sequenza e un
orario programmato. Le idee di
Taylor hanno ispirato un
modello di produzione
industriale che avrebbe
rivoluzionato le industrie nel
ventesimo secolo.
IL FORDISMO
• Il fordismo è una metodologia ideata dall’imprenditore
Henry Ford e caratterizzato da produzione di massa che ha
rivoluzionato l’industria automobilistica in 1914 quando è
stata creata la prima linea di assemblaggio automatizzato.
Una caratteristica della metodologia di Ford era che il lavoro
veniva consegnato direttamente al lavoratore, e non erano
necessari movimenti inutili. Se il lavoratore è parte del
processo produttivo, al pari delle macchine e di altri
elementi, si cercherà di ottimizzare il suo utilizzo attraverso
l’individuazione di mansioni sempre più standardizzate.
L’aumento di produttività che ne consegue consentiva
all’impresa fordista di ridurre il numero di ore e di carico agli
operai, aumentando anche i salari.
HENRY FORD
È stato grazie al taylorismo-fordismo che
l’automobile è diventata un prodotto di consumo di MODELLO T
massa, è diventato popolare, e a causa degli alti
salari e la linea di credito alla portata della classe
media, molte persone sono riuscite ad acquisire il
proprio veicolo, il famoso modello T che ha
lanciato nel 1908 la Ford Motor Company. Con
questa metodologia la differenza innegabile del
lavoro rispetto agli altri fattori di produzione
veniva riconosciuta ma solamente come tentativo
filantropico di aiutare il lavoratore garantendogli
maggiori benefici socio-economici. Un disegno
che può sembrare positivo e favorevole al
lavoratore, ma che non ne riconosce in alcun modo
la centralità nel processo produttivo. A ciò si
aggiunge il fatto di considerare il lavoro al pari di
un normale capitale fisso richiedeva una
rivoluzione culturale e sociale.
Il toyotismo invece nasce in Giappone e applica un nuovo sistema di produzione
concepito da una filosofia diversa e alternativa alla produzione di massa Fordista:
IL TOYOTISMO utilizzare le risorse disponibili nel modo più produttivo possibile con l’obiettivo
di incrementare drasticamente la produttività della fabbrica. Il nome deriva dal
fatto che essa è stata inventata negli anni 40-50 presso la Toyota dal giovane
ingegnere Taiichi Ohno e gli straordinari risultati ottenuti utilizzando questa
nuova filosofia produttiva hanno portato all’affermazione planetaria del TPS.
Un aspetto fondamentale del TPS è il Just In Time (appena in tempo): un sistema di governo
del flusso logistico basato sul concetto di produrre solo quando serve, cioè quando si manifesta
la domanda del cliente permettendo così di ridurre drasticamente lo stazionamento del
materiale fermo in attesa di essere lavorato. La prova evidente del successo del nuovo modello
di impresa giapponese e della nuova organizzazione imprenditoriale è data dalla crescita e dallo
sviluppo dell’economia giapponese. Stati Uniti ed Europa sono stati lenti nel riconoscere
l’importanza del nuovo modello, ma ora sono decisamente avviati per questa strada. Bisogna
notare che il nuovo modello si basa sull’efficiente e sull’affidabile miglioramento di tutta la
produzione con l'obiettivo della qualità totale, sulla crescita a lungo termine e sullo sviluppo
tramite l’innovazione e la diversificazione.
Mentre nel taylorismo l’individualismo e lo scarso
senso del collettivo portano a sprechi e inefficienze,
nel toyotismo dominano sentimenti diversi:
l’opinione di gruppo è della massima importanza e
impedisce al singolo di violare le norme di
comportamento, tese al raggiungimento degli
obiettivi. Mentre nel sistema taylorista il lavoratore
veniva licenziato perché era ritenuto non in linea
con i tempi e i metodi dettati dalla direzione veniva
difeso e riceveva la solidarietà dei colleghi, nel
toyotismo riceve l’ostracismo dei compagni che
vedono compromessi i loro obiettivi.
GRAZIE PER L’ ATTENZIONE
#TUTTIINSIEME❤️