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Teorema di Coase

Il "teorema" di Coase, frutto degli studi di Ronald H. Coase che lo


pubblicò nel 1960 nell'articolo The Problem of Social Cost che gli
valse il Premio Nobel per l'economia nel 1991, è un tentativo di
dimostrare come attraverso il mercato, quale insieme della
domanda e dell’offerta, si possa giungere ad un'efficienza, intesa
come somma netta del benessere sociale (un succedaneo più
facilmente misurabile della felicità) superiore rispetto a quella
che si può ottenere con l'intervento dello stato o di altre
regolamentazioni. Su queste basi è stato stipulato, ad esempio, il
Protocollo di Kyōto, trattato internazionale in materia ambientale
riguardante il riscaldamento globale sottoscritto nella città
giapponese di Kyōto l'11 dicembre 1997 da più di 160 paesi in
occasione della Conferenza COP3 della Convenzione quadro delle
Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC). Il trattato è
entrato in vigore il 16 febbraio 2005, dopo la ratifica anche da
parte della Russia.
Teorema di Coase

Più precisamente, l'enunciato di Coase afferma che se i costi di


negoziazione e transazione sono nulli, la contrattazione tra agenti
economici porterà a soluzioni efficienti da un punto di vista sociale
(dette Pareto-efficienti) anche in presenza di esternalità ed a
prescindere da chi detenga inizialmente i diritti legali. Una
formulazione equivalente, afferma che in assenza di costi di
transazione, tutti i modi in cui un governo può allocare inizialmente
delle proprietà sono ugualmente efficienti, perché le parti
interessate contratteranno privatamente per correggere ogni
esternalità. Come corollario, l'enunciato implica che in presenza di
costi di transazione un governo può minimizzare le inefficienze
allocando inizialmente le proprietà alla parte a cui assegna maggiore
utilità. Si noti che parlando di proprietà si intende la proprietà
privata, composta cioè di beni appropriabili: tale teorema non è
perciò applicabile alla proprietà pubblica.
Teorema di Coase
• Originariamente, nel contesto della regolamentazione della
assegnazione delle frequenze radio, Coase propose nel 1959 che,
finché i diritti di proprietà sulle frequenze sono ben definiti, non ha
importanza se inizialmente alcune stazioni radio adiacenti
interferiscono reciprocamente trasmettendo nella stessa banda di
frequenza: la stazione delle due in grado di trarre maggiore vantaggio
economico è incentivata a pagare l'altra stazione per non interferire.
Se non ci sono costi in questa transazione, ad esempio, tasse,
entrambe le stazioni raggiungeranno un compromesso mutualmente
vantaggioso a prescindere da chi detiene inizialmente il diritto di
trasmettere.
• L'argomentazione principale di Coase, chiarita nel citato articolo del
1960, è che i costi di transazione non possono essere ignorati e,
quindi, l'allocazione dei diritti di proprietà iniziale ha importanza in
presenza di effetti collaterali o esternalità.
• Nel 1966, George Stigler riassunse la soluzione per il problema delle
esternalità in assenza di costi di transazione in termini di costi privati
e costi sociali e, per primo, chiamò l'enunciato di Coase "teorema".
Teorema di Coase
• Ad esempio, per illustrare l'idea di Coase, si consideri
che il diritto di proprietà nei confronti di un lago venga
inizialmente assegnato a una fabbrica che trova
economicamente conveniente inquinarlo.
La fabbrica dovrà confrontare i benefici che derivano
dall'inquinamento Bi con il costo/opportunità
dell'inquinamento, dove il costo Cf è rappresentato dalla
rinuncia a ciò che sarebbero disposti a pagare per la
conservazione, ad esempio, gli abitanti dei dintorni, per
poter disporre del lago per praticare sport. A sua volta,
Cf dipenderà dai benefici ottenuti dall'uso ricreativo Bc,
quindi
Cf = k·Bc
Teorema di Coase
Se
C f > Bi

i proprietari della fabbrica troveranno conveniente


rinunciare ad inquinare e cedere il diritto di proprietà o
d'uso agli abitanti del lago. Con questa transazione emerge
un uso efficiente della risorsa. Se, viceversa, il diritto di
proprietà venisse inizialmente assegnato agli abitanti del
lago per l'uso sportivo, essi dovranno confrontare i benefici
Bc con il costo/opportunità della conservazione; in questo
caso, il costo Ca è rappresentato da quanto sarebbe
disposta a pagare la fabbrica per poter inquinare

Ca = k·Bi
Teorema di Coase
Se Ca < Bc
cioè se la fabbrica è disposta a pagare meno del beneficio degli
abitanti del lago, questo non verrà inquinato.
Se invece Ca > Bc
cioè l'inquinamento procura alla fabbrica un beneficio che è disposta a
pagare più della conservazione, gli abitanti del lago cederanno il diritto
di proprietà o d'uso. In ogni caso, dall'assegnazione iniziale del diritto
di proprietà nascerà un mercato dal quale emergerà il valore
economico dei due usi alternativi del lago. Viceversa, in mancanza di
un'assegnazione del diritto di proprietà non è assicurato un uso
efficiente della risorsa. Infatti, il lago potrebbe venire inquinato
nonostante che l'inquinamento produca un danno, quantificato
dall'impossibilità di praticare sport, superiore ai benefici procurati
dall'inquinamento.
Teorema di Coase
Tra i motivi tecnici di critica all'enunciazione di Coase, vi sono:
• l'assunzione di un rapporto lineare tra i costi e i benefici (evidenziati
dal parametro k),
• l'impraticabilità dell'applicazione quando sono coinvolti più di due
soggetti,
• l'impossibilità di eliminare in qualunque caso i costi di transazione.

L'obiezione di maggior importanza risiede però nell'osservazione


che in presenza di impatti negativi o positivi nei confronti di altri
agenti economici (esternalità), tali soggetti non sono "scoraggiati" o
"incoraggiati" ad intervenire nel mercato perché il soggetto la cui
attività produce gli effetti esterni non riceve alcun compenso dal
loro intervento. Non esistono, cioè, prezzi di mercato capaci di
regolare le esternalità. La questione viene affrontata dalla imposta
Pigouviana.
Teorema di Coase
Dal punto di vista etico e politico, il teorema fa molto
discutere perché in pratica sostiene che l'intervento
dello stato per trovare una soluzione efficiente da un
punto di vista sociale alle esternalità (come ad esempio
l'inquinamento) sarà sempre fallimentare e che il
mercato lasciato libero sia da solo in grado di risolvere
questi problemi semplicemente contrattando
l'esternalità come un bene qualsiasi secondo la legge
della domanda e dell'offerta, purché i diritti di
proprietà siano ben definiti e quindi sia possibile creare
un normalissimo mercato delle esternalità.

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