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IV.

LA SEGNALAZIONE A CANALE
COMUNE

Aldo Roveri, COMMUTAZIONE


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CONTENUTI

IV.1 Generalit sulla segnalazione


IV.2 Finalit della SCC
IV.3 Struttura della rete SCC
IV.4 Architettura SS7
IV.5 Messaggi di segnalazione
IV.6 Protocolli MTP
IV.7 Protocollo SCCP
IV.8 Protocollo TCAP
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LA SEGNALAZIONE A CANALE COMUNE

IV.1 Generalit sulla segnalazione

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Funzioni della Segnalazione


Con riferimento a una rete di telecomunicazione di recente concezione, un sistema di
segnalazione al servizio di questa per consentire
lo scambio, tra utente e rete e tra i nodi della
rete, dellinformazione necessaria allo svolgimento della funzione di trattamento di chiamata;
linterrogazione di banche-dati contenenti quanto necessario per lespletamento di un servizio.
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Tipi di segnalazione
Segnalazione d'utente
costituita dall'informazione scambiata tra l'apparato
terminale e il nodo locale
Segnalazione di rete
costituita dall'informazione scambiata tra nodi della
sezione interna della rete
Segnalazione
dutente
T

Segnalazione
di rete
LEX

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Segnalazione
dutente
LEX

Tipi di sistemi (1/4)


I sistemi di segnalazione di rete
se al servizio di reti tradizionali, sono basati sullo
scambio di opportuni segnali tra utenti e centrali
e tra le centrali
Segnalazione associata al canale (SAC);

se di pi recente concezione, sono sistemi di


comunicazione di dati in grado di trasferire
messaggi come supporto dellinformazione di
segnalazione
Segnalazione a canale comune (SCC).
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Tipi di sistemi (2/4)


Nella SAC l'informazione di segnalazione relativa ad una
chiamata scambiata su un canale fisico (canale
controllante) che in corrispondenza uno-a-uno con il canale
dellinformazione di utente (canale controllato):
modalit a canale unico
il canale controllante coincide con il canale
controllato;
modalit a canali separati
il canale controllante non coincide con il canale
controllato.
In entrambi i casi si utilizza il modo di trasferimento a
circuito.
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Tipi di sistemi (3/4)


Nella SCC l'informazione di segnalazione
scambiata su un canale distinto che controlla una
pluralit di canali di utente.
La corrispondenza tra canale controllante e canale
controllato uno- a- molti.
Le informazioni di segnalazione sono strutturate in
messaggi.
Si utilizza il modo di trasferimento a pacchetto.

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Tipi di sistemi (4/4)


SCC: corrispondenza uno-a-molti tra canale controllante e canali controllati.

Centrale
A

Processore di
segnalazione

Fascio di canali di utente

Canale di segnalazione

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Centrale
B

Processore di
segnalazione

Finalit e requisiti (1/2)


Il sistema di SCC consente agli elementi di una rete
(prevalentemente con trasferimento a circuito) di
scambiarsi informazioni per
Il trattamento delle chiamate (instaurazione,
supervisione, abbattimento);
lo svolgimento di applicazioni distribuite (dati da
utente a utente, colloqui tra processi, ecc.);
la gestione della rete (tariffazione, controllo di
guasti e di congestione, ecc.);
linterrogazione di banche-dati e la richiesta di
operazioni remote.
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Finalit e requisiti (2/2)

Requisiti base
operativit in tempo reale: es. tempo di instaurazione di chiamata (call set-up) inferiore a 1-2 s;
elevata affidabilit: es. tempo di fuori servizio del
sistema SCC inferiore a 10 min/anno.

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LA SEGNALAZIONE A CANALE COMUNE

IV.2 Finalit della SCC

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Obiettivo
Inizialmente (1980), l'obiettivo della SCC stato quello
di
operare in reti a circuito numeriche utilizzanti autocommutatori SPC
soddisfare i requisiti di trasferimento informativo
per
transazioni inter-processore;
controllo delle chiamate;
segnalazione di supervisione, di gestione e di
manutenzione della rete.

fornire un supporto affidabile per il trasferimento di


altri tipi di informazione tra sistemi di rete.
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Ambienti di utilizzazione (1/2)


Attualmente, la SCC costituisce un sistema di
comunicazione di dati specializzato per il
trasferimento di informazioni di segnalazione o
di controllo tra processori di una rete di
telecomunicazioni.
Possibili ambienti di utilizzazione sono
Rete telefonica
ISDN
Rete radio mobile
Rete intelligente.
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Ambienti di utilizzazione (2/2)

Oltre al trattamento di chiamata, possibili


applicazioni sono
interazioni con banche di dati e centri di
servizio
gestione della mobilit (nelle reti radiomobile)
esercizio, amministrazione e manutenzione
della rete.

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LA SEGNALAZIONE A CANALE COMUNE

IV.3 Struttura della rete SCC

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La rete SCC (1/4)

Il trasferimento della segnalazione a canale comune nella


sezione interna di una rete di telecomunicazioni utilizza come
supporto una rete apposita, che sovrapposta alla
precedente e che e' chiamata rete di segnalazione a canale
comune (rete SCC);
il trasferimento su questa rete avviene secondo le regole di
protocolli, che, nel loro insieme, costituiscono il Sistema di
Segnalazione no.7 (SS7), che e' normalizzato dallITU-T nelle
Raccomanda-zioni della serie Q.700.

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La rete SCC (2/4)


I nodi di una rete SCC sono chiamati punti di
segnalazione (SP-Signaling Point), mentre i rami di
questa rete sono i Collegamenti di Segnalazione
(SL-Signaling Link).
Si distinguono tre tipi di SP:
i punti di trasferimento della segnalazione (STPSignaling Transfer Point);
i punti di commutazione del servizio (SSPService Switching Point);
i punti di controllo del servizio (SCP-Service
Control Point).
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La rete SCC (3/4)


Un STP ha il compito di trasferire messaggi di
segnalazione tra gli altri nodi della rete SCC,
agendo similmente ai ruter di Interenet;
un SSP un nodo di commutazione che incorpora
funzioni SCC, che tratta il traffico in banda fonica
(voce, fax, dati via modem, ecc.) e che rappresenta
la sorgente e il collettore dell'informazione di
segnalazione;
un SCP opera come interfaccia tra banche-dati per
telecomunicazioni e la rete SCC.
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La rete SCC (4/4)

Una rete SCC e' una rete di calcolatori tra i processori


preposti al controllo degli elementi di una rete di
telecomunicazione (prevalentemente a circuito).
Linformazione e' scambiata sotto forma di apposite UI.
La metodologia dell'architettura a strati ben si presta a
descrivere i protocolli della rete SCC, anche se
nellarchitettura SS7 gli strati, per ragioni storiche, sono
denominati livelli.

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Nodi della rete SCC

Tra due SP che si scambiano messaggi di


segnalazione definita una Relazione di
Segnalazione (Signaling Relation).
Il percorso (Via di Segnalazione), seguito da un
messaggio di segnalazione tra due SP (SRSignaling Route) e attraversante uno o pi STP,
dipende dalla modalit operativa della rete.

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IV.4 Architettura SS7

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Architettura generale
ARCHITETTURA
SS7

STRATI
OSI
OMAP

Applicaz.

ASE
TCAP

Presentaz.

Vuoto

Sessione

ISDN
User Part
(ISUP)

Telephone
User Part
(TUP)

Trasporto
Signaling Connection Control Part

Rete

Message Transfer Part (MTP) Level 3

Link

Message Transfer Part (MTP) Level 2

Fisico

Message Transfer Part (MTP) Level 1

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Architettura protocollare (1/2)


Larchitettura SS7 organizzato in quattro livelli: i primi tre
costituiscono la Message Transfert Part (MTP); il quarto
livello include funzionalit di tipo vario che possono
riassumersi nelle User Part (UP).
Consideriamo i protocolli di comunicazione tra due SP per il
tramite di un STP intermedio;
i protocolli di livello 4 dell'SS7 sono gestiti da estremo a
estremo attraverso la rete SCC, dato che gli STP trattano
funzioni solo fino al livello 3;
invece i protocolli dei livelli 1, 2 e 3 sono gestiti sezione per
sezione.
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SP 1

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STP

UP

MTP

MTP

UP

Architettura protocollare (2/2)

SP 2

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MTP (1/5)
I livelli della MTP forniscono un servizio di
trasferimento senza connessione dei messaggi di
segnalazione.
I protocolli della MTP sono stati originariamente
concepiti per l'applicazione telefonica e per quella
ISDN, attualmente, sono utilizzati anche per trasferire
informazioni di controllo in reti non a circuito.
OMAP

ASE
TCAP

ISDN
User Part
(ISUP)

Telephone
User Part
(TUP)

Signaling Connection Control Part


Message Transfer Part (MTP) Level 3

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Message Transfer Part (MTP) Level 2

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Message Transfer Part (MTP) Level 1

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MTP (2/5)
Scopo della MTP trasferire messaggi di
segnalazione in una corretta sequenza e senza
perdite o duplicazioni.
La MTP suddivisa in tre livelli funzionali:
Livello 1
Funzioni di Collegamento di Dati di Segnalazione (Signaling Data Link, SDL)
Livello 2
Funzioni di Collegamento di Segnalazione
(Signaling Link, SL)
Livello 3
Funzioni di Rete di Segnalazione (Signaling
Network, SN).
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MTP (3/5)

Il livello 1 (MTP 1) definisce le caratteristiche


fisiche,
elettriche
e
funzionali
del
Collegamento di Dati di Segnalazione.
La MTP 1 in corrispondenza con lo strato 1
(fisico) del modello OSI.

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MTP (4/5)

Il livello 2 (MTP 2) definisce le funzioni e le


procedure per il trasferimento dei messaggi di
segnalazione su di un SDL.
La MTP 2 in corrispondenza con lo strato 2
(collegamento dati) del modello OSI.
I livelli 1 e 2 definiscono un Collegamento di
Segnalazione.

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MTP (5/5)

Il livello 3 (MTP 3) definisce le funzioni e le


procedure inerenti
il trattamento dei messaggi (Signaling Message Handling) (indirizzamento, instradamento , ecc.);
la gestione della rete (Signaling Network
Management) (congestione, guasti, ecc.).
La MTP 3 in corrispondenza con lo strato 3
(rete) del modello OSI.
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SCCP (1/2)
Il livello della Parte di Controllo della Connessione
di Segnalazione (Signaling Connection Control Part,
SCCP) uniforma il servizio di trasferimento allo
strato di rete del modello OSI.
Il livello SCCP fornisce il supporto a servizi di rete
(applicazioni) con o senza luso di connessione di
segnalazione.
OMAP
ASE
TCAP

ISDN
User Part
(ISUP)

Telephone
User Part
(TUP)

Signaling Connection Control Part


Message Transfer Part (MTP) Level 3

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Message Transfer Part (MTP) Level 2


Message Transfer Part (MTP) Level 1

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SCCP (2/2)

L'unione di MTP e SCCP detta Parte del Servizio


di Rete (Network Service Part, NSP).

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UP

Gli utenti di MTP e SCCP sono detti Parti di Utilizzazione


(User Part, UP).
Nelle UP risiedono le funzioni di elaborazione dei
messaggi di segnalazione.
Le UP includono
la TUP (Telephone User Part): ormai in disuso;
la ISUP (ISDN User Part);
la TCAP (Transaction Capability Application Part);
le ASE (Application Service Element).

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ISUP
La Parte dellUtente ISDN (ISDN User Part, ISUP) definisce le
funzioni di segnalazione necessarie alla fornitura di servizi
commutati per applicazioni vocali e non vocali in ambito ISDN.
La ISUP si interfaccia sia con l'MTP che con l'SCCP

l'interfaccia con l'MTP utilizzata per il controllo delle


connessioni,
l'SCCP utilizzato per il supporto della segnalazione da utente a
utente (da estremo a estremo) e per i servizi supplementari.
Ha in pratica sostituito la TUP, con potenzialit estese.

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TCAP

La Parte Applicativa delle Potenzialit di


Transazione (Transaction Capability Application
Part, TCAP) fornisce le funzionalit per stabilire
comunicazioni orientate alla transazione, non
riguardanti il controllo di circuiti, tra due SP della
rete di segnalazione.

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35

ASE
Gli Elementi di Servizio Applicativo (Application Service
Element, ASE) rappresentano le funzioni di un processo
applicativo a cui lSS7 fornisce il supporto di
comunicazione.
Esempi di ASE includono applicazioni riguardanti
la Gestione della Mobilit (Mobile Application Part,
MAP)
la Rete Intelligente (Intelligent Network Application
Part, INAP)
l'Esercizio e Manutenzione (Operation & Maintenance
Application Part, OMAP).
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LA SEGNALAZIONE A CANALE COMUNE

IV.5 Messaggi di segnalazione

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37

Struttura dei messaggi (1/2)


Si riferiscono al controllo di una chiamata, alla
gestione di una transazione, ecc.
Ogni messaggio contiene l'identificativo della UP
d'origine (ISUP, SCCP).
La Parte Informativa (SIF-Signaling Information
Field) contiene:
le informazioni di segnalazione
un'etichetta che fornisce le informazioni per
l'instradamento a livello 3 (Routing Label) e
l'eventuale identificativo della chiamata, del
circuito o della transazione a cui si riferisce il
messaggio.
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Struttura dei messaggi (2/2)

Formato delletichetta di instradamento

Selezione del
collegamento di
segnalazione (SLS)

4 bit
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Codice del
punto di
origine (OPC)

14 bit

Codice del
punto di
destinazione (DPC)

14 bit

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Indirizzamento (1/3)
A livello MTP esistono due meccanismi di
indirizzamento
Codici del punto di origine e di destinazione
(Originating e Destination Point Code, OPC e
DPC) (14 bit ciascuno)
identificano gli SP di origine e destinazione del
messaggio
la coppia OPC e DPC identifica la particolare
relazione di segnalazione a cui si riferisce il
messaggio.

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Indirizzamento (2/3)
Indicatore di Servizio (Service Indicator, SI) (4 bit)
e Indicatore di Rete (Network Indicator, NI) (2 bit)
sono inclusi nel campo Ottetto di Informazione
di Servizio (Service Information Octet, SIO)
determinano l'utente del messaggio (TUP, ISUP,
SCCP, ecc.) e la rete a cui il messaggio si
riferisce (nazionale o internazionale).

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Indirizzamento (3/3)
A livello SCCP l'indirizzamento basato su tre elementi:
Codice del Punto di Destinazione (Destination Point Code,
DPC)
identifica a quale SP il messaggio diretto
Numero di Sottosistema (Sub System Number, SSN)
identifica il sottosistema utente dell'SCCP in un SP
(ISUP, ASE, ecc.)
Titolo Globale (Global Title, GT)
sono indirizzi che non sono riconosciuti dalla rete SS7
(es. numero verde, servizio 800) e che quindi
richiedono una traduzione nella coppia DPC + SSN.
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42

LA SEGNALAZIONE A CANALE COMUNE

IV.6 Protocolli MTP

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43

Finalit della MTP

La MTP e i suoi protocolli hanno l'obiettivo di


fornire i mezzi per:
trasferire in modo affidabile le informazioni di
segnalazione generate dalle UP attraverso la
rete SCC
reagire tempestivamente a situazioni di
malfunzionamento della rete, legate a guasti
e a traffico.
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44

Protocollo MTP1
Il livello SDL costituito da un supporto di
trasferimento bidirezionale comprendente un
canale per dati per ogni verso di trasferimento
Il ritmo binario di ogni canale di 64 kbit/s
nel caso di multiplex PCM primario, il canale
normalmente utilizzato per il supporto di un SDL il
n 16.

anche standardizzato il ritmo binario del


multiplex PCM primario, che in Europa, uguale a
2,048 Mbit/s.
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Protocollo MTP2 (1/4)

Descrive le funzioni necessarie al trasferimento


affidabile dei messaggi di segnalazione su un SDL
tra due SP
Comprende le funzioni appartenenti allo strato 2 del
modello OSI

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46

Protocollo MTP2 (2/4)


Le unit di dati (MTP 2 PDU) trasferite sono dette
Unit di Segnalazione (Signal Unit, SU) e sono di tre
tipi:
Message Signal Units (MSU), trasportano le
informazioni di segnalazione;
Link Status Signal Units (LSSU), comunicano lo stato
dei SL;
Fill In Signal Units (FISU), utilizzate nei periodi di
inattivit dei SL.

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47

Protocollo MTP2 (3/4)


Una SU costituita da una parte informativa di
lunghezza variabile originata da una UP e da un numero
fisso di ottetti di informazione di protocollo (PCI) del
MTP2.
Le funzionalit del protocollo sono analoghe a quelle
del HDLC, ma sono tenuti in maggior conto gli aspetti di
affidabilit del trasferimento informativo e di trattamento in tempo reale.

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48

Protocollo MTP2 (4/4)

Le funzioni eseguite da un SL e coordinate dal


protocollo MTP2 sono:
delimitazione e allineamento delle SU
rivelazione e recupero degli errori
allineamento iniziale
monitoraggio degli errori sul SL
controllo di flusso.

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49

MTP2: formato delle SU (1/3)


Message Signal Units (MSU)
trasportano le informazioni di segnalazione (LI > 2);
hanno una lunghezza massima di 280 ottetti di cui

7 costituiscono la PCI di livello 2;

1 costituisce il campo SIO, che PCI di livello 3;

272 costituiscono la lunghezza massima del campo SIF.

F
8

B
F
BSN I FSN I
B
B
7

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LI
6

SIO
2

SIF
8n (n >2)

CK

16

8
50

MTP2: formato delle SU (2/3)

Link Status Signal Units (LSSU)


sono utilizzate per comunicare lo stato del SL (LI = 1 o 2);
hanno una lunghezza massima di 9 ottetti di cui

7 costituiscono la PCI di livello 2;

2 descrivono lo stato del SL.

F
8

B
F
BSN I FSN I
B
B
7

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LI
6

SF

CK

8 o 16

16

8
51

MTP2: formato delle SU (3/3)


Fill In Signaling Units (FISU)
sono inviate nei periodi di inattivit del SL per consentire il suo
continuo monitoraggio (LI = 0);
hanno una lunghezza di 7 ottetti tutti costituenti la PCI di livello 2.

B
F
BSN I FSN I
B
B

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LI
6

CK

16

52

MTP2: campi delle SU (1/2)


Sono nellordine di emissione:
F: delimitatore (Flag)
BSN: numero di sequenza allindietro (Backward
Sequence Number)
BIB: bit di indicazione allindietro (Backward
Indicator Bit)
FSN: numero di sequenza in avanti (Forward
Sequence Number)
FIB: bit di indicazione in avanti (Forward Indicator
Bit)
continua

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53

MTP2: campi delle SU (2/2)

LI: indicatore di lunghezza (Length Indicator)


SIO: ottetto delle informazioni del servizio (Service
Information Octect) (solo nelle MSU)
SIF: campo delle informazioni di segnalazione
(Signaling Information Field) (solo nelle MSU)
SF: stato (Status Field) (solo nelle LSSU)
CK: bits di controllo (Check bits).

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54

MTP2: campi F e LI
Delimitatore (Flag , F) (1 ottetto: 0111110)
indica l'inizio e la fine di una SU
Indicatore di lunghezza (Length Indicator, LI): (6 bit)
indica il numero di ottetti che segue tale campo e che
precede il campo CK
usato per discriminare le MSU, LSSU e FISU
LI= 0 FISU
LI= 1 o 2
LI > 2 MSU

LISU

per MSU di lunghezza maggiore di quella consentita dal


modulo di numerazione, uguale a 64, il valore di LI
posizionato a 63.
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55

MTP2: campo SIO


Ottetto delle informazioni del servizio (Service Information Octect, SIO): (1 ottetto) diviso in:
Indicatore del servizio (Service Indicator, SI) (4 bit)
indica l'utente della MTP a cui diretto il
messaggio
Indicatore di rete (Network Indicator, NI) (4 bit)
discrimina
tra
messaggi
nazionali
ed
internazionali.

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56

MTP2: campi FSN, BSN, FIB e BIB

Forward Sequence Number (FSN) (7 bit)


indica il numero di sequenza della SU che lo
trasporta
Backward Sequence Number (BSN) (7 bit)
indica il numero di sequenza dell'ultima SU
riscontrata positivamente
Forward Indicator Bit (FIB) (1 bit)
utilizzato nella procedura di controllo d'errore
per indicare la ritrasmissione delle MSU
Backward Indicator Bit (BIB) (1 bit)
utilizzato nella procedura di controllo d'errore
per indicare la richiesta di ritrasmissione delle
MSU.

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57

MTP2: campi SIF, SF e CK


Signaling Information Field (SIF) (n ottetti con n>2)
trasporta le informazioni di segnalazione emesse
dalle UP e letichetta di instradamento
la lunghezza massima del SIF uguale a 272
ottetti
Status Field (SF) (1 o 2 ottetti)
indica lo stato del SL (es. allineamento normale,
fuori allineamento, emergenza, ecc.)
Check (CK) (16 bit)
campo per la rivelazione degli errori.
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58

Protocollo MTP3 (1/4)

Il livello MTP3, con il coordinamento del relativo


protocollo, esegue le funzioni relative al
trasferimento dei messaggi di segnalazione tra
SP della rete SS7;
instradamento dei messaggi con l'obiettivo di
garantirne la loro consegna anche in presenza di
guasti nella rete.

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59

Protocollo MTP3 (2/4)


Tali funzioni sono classificabili in due classi
comprendenti
Il trattamento dei messaggi di segnalazione (Signaling Message Handling)
hanno lo scopo di garantire che i messaggi di
segnalazione generati da una UP in un SP
siano correttamente consegnati a una UP dello
stesso tipo nell' SP di destinazione.

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60

Protocollo MTP3 (3/4)

la gestione della rete di segnalazione (Signaling


Network Management)
hanno lo scopo di garantire la riconfigurazione
della rete in caso di guasti o in caso di
congestione
la riconfigurazione pu avvenire per mezzo
dell'individuazione di instradamenti alternativi
o instaurando nuovi SL.

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61

Protocollo MTP3 (4/4)


Trattamento dei messaggi di segnalazione
Distribuzione
Distribuzionedei
dei
messaggi
messaggi

Parte di
utente

Discriminazione
Discriminazione
dei
deimessaggi
messaggi

Instradamento
Instradamento
dei
deimessaggi
messaggi

MTP
Livello 2

Gestione
Gestionedel
del
traffico
di
traffico di
segnalazione
segnalazione
Gestione
Gestionedei
dei
percorsi
percorsididi
segnalazione
segnalazione

Gestione
Gestionedei
dei
collegamenti
collegamentididi
segnalazione
segnalazione

Gestione della rete di segnalazione


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MTP3: trattamento dei messaggi


Comprende le funzioni di:
Instradamento dei messaggi (Message Routing)

Discriminazione dei messaggi (Message Discrimina-tion)

Distribuzione dei messaggi (Message Distribution).

Tutte queste funzioni sono basate sull'elaborazione della Etichetta di Instradamento (Routing Label),
dellIndicatore di Servizio (Service Indicator) e dellIn-dicatore di Rete (Network Indicator).

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MTP3: instradamento dei messaggi


La funzione di instradamento dei messaggi
riguarda i messaggi ricevuti da una UP e quelli
ricevuti dal livello 2 MTP e diretti verso altri SP; tale
funzione ha lo scopo di individuare l'SL verso cui
devono essere rilanciati.
Se due o pi SL sono disponibili per il rilancio di un
messaggio, il traffico distribuito tra loro.
Tale funzione basata sull'elaborazione della
Etichetta di Instradamento e individua il SL su cui il
messaggio deve essere inviato
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64

MTP3: discriminazione dei messaggi

La funzione di discriminazione dei messaggi


riguarda i messaggi ricevuti dal livello 2 MTP ed ha
lo scopo di stabilire se il messaggio entrante deve
essere rilanciato o se deve essere trasferito
all'utente del livello 3 MTP.

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65

MTP3: distribuzione dei messaggi

La funzione di distribuzione dei messaggi riguarda i


messaggi ricevuti dal livello 2 MTP che devono
essere trasferiti verso una UP; tale funzione ha lo
scopo di individuare quale UP interessata al
messaggio (TUP, ISUP, SCCP).

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MTP3: gestione di rete


Le funzioni di questa classe hanno lo scopo di
fornire i mezzi per mantenere il servizio di
segnalazione o di ripristinarlo se eventi di
indisponibilit di collegamento o di SP ne causano
linterruzione.
La reazione in caso di guasti si estrinseca
normalmente nella riconfigurazione dei SL e dei SR.
Il livello 3 della MTP pu considerare un SL come
disponibile o indisponibile.
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67

LA SEGNALAZIONE A CANALE COMUNE

IV.7

Il protocollo SCCP

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68

Il protocollo SCCP (1/3)


Utilizzando il servizio offerto dalla MTP, ne arricchisce
le potenzialit in modo da adeguare larchitettura SS7
alle funzionalit dello strato 3 OSI:
introduce meccanismi di instradamento potenti e
flessibili;
migliora le potenzialit di trasferimento, inclusa la
funzione di segmentazione/riaggregazione da
applicare quando il messaggio troppo grande per
adattarsi alla capienza di una MSU;
prevede servizi di trasferimento con o senza
connessione;
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69

Il protocollo SCCP (2/3)


estende le potenzialit di indirizzamento tramite
laggiunta alla DPC del Numero di Sottosistema
(Subsystem Number, SSN), che identifica ciascuno degli
utenti allinterno di un nodo;
lutilizzazione di un indirizzamento globale (Global
Addressing) con la capacit di tradurlo nella forma DPC +
SSN.

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70

Il protocollo SCCP (3/3)


Classi di servizio
Connection-oriented
il protocollo instaura una connessione
virtuale tra i sottosistemi che si devono
scambiare informazioni
la connessione individuata dalla coppia di
riferimenti stabiliti dalla sorgente e dalla
destinazione.
Connectionless
il trasferimento avviene senza linstaurazione
della connessione.
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71

Protocolli supportati dallSCCP (1/3)


Il SCCP usato estensivamente nelle reti cellulari;
in particolare i protocolli
BSSMAP (Based Station Subsystem Mobile
Application Part);
DTAP (Direct Transfer Application Part)
sono usati nel GSM per trasferire messaggi
preposti al controllo del sistema.

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72

Protocolli supportati dallSCCP (2/3)


In unione con il TCAP, il SCCP utilizzato ancora
nel GSM NSS (Network Switching Subsystem) per
trasportare
la
segnalazione
MAP
(Mobile
Application Part) tra i componenti della sezione
interna (ad es. tra VLR e HLR) per consentire la
mobilit dellutente e la messaggeria a testo (SMS).

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Protocolli supportati dallSCCP (3/3)

MAP
BSSMAP
TCAP
SCCP

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74

LA SEGNALAZIONE A CANALE COMUNE

IV.8

Il protocollo TCAP

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75

Il protocollo TCAP (1/3)


Permette di accedere a database e alle funzionalit di
switching per invocare servizi e modificare parametri.
Usa il servizio connectionless e lindirizzamento
offerto dal protocollo SCCP.
Fornisce uninterfaccia standardizzata sulla quale
operano diversi applicativi anche in ambienti diversi
dal GSM.
Supporta il protocollo MAP.
Lo scambio di unit TCAP prevede laccordo
preventivo sulla tipologia di protocollo con cui sono
trasferiti i dati.
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Il protocollo TCAP (2/3)


E suddiviso in due sottostrati
il Transaction layer
consente la gestione di una comunicazione endto-end
equivalente al livello 4 OSI.
il Component layer
consente la sincronizzazione e la coordinazione
della comunicazione
offre uninterfaccia uniforme allo strato superiore
(es. MAP) per il trasferimento dati (APDU)
equivalente al livello 5/6 OSI.

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Il protocollo TCAP (3/3)

MAP
APDU

Indirizzi

Component
layer
Transaction layer

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