Sei sulla pagina 1di 4

35

condizione (3.2) fornisce solo il valore di u sulla curva e non quello delle sue derivate, ma se
detta relazione nota risulta vera vale anche
( ), ( ) '( )
d
u x s t s s
ds
K
l
=
l
l

Applicando la regola di derivazione delle funzioni composte otteniamo
x t
'( ) '( ) '( ) u x s u t s s
H H
K =
Questa unequazione algebrica nelle due incognite che sono necessarie alla risoluzione del
problema. La relazione che ci permette di determinare detti coefficienti attraverso la
risoluzione di un sistema algebrico si ottiene dallequazione differenziale (3.1) calcolata sui
punti della curva H
( )
x t
( ), ( ), ( ), ( ) a u b u f x s t s u x s t s
H H H H
l
=
l
l

Anchessa risulta unequazione algebrica nelle incognite che stiamo calcolando, che ci
permette di creare il seguente sistema

x t
x t
' ' '
au bu f
x u t u K
'
1 =
1
1
!
1
= 1
1
+
(3.3)
dove tutte le grandezze presenti sono valutate sulla curva H .
Si ottiene, quindi, un sistema non omogeneo di due equazioni algebriche nelle due incognite
x x
t t
u u
u u
H
H
'
1
=
1
1
1
!
1
1 =
1
1+

che ammette soluzione solo se la matrice dei coefficienti non degenere, ovvero dovr
risultare
det ' ' 0
' '
a b
at bx
x t
l
l
= =
l
l
l
(3.4)
Ricordando che
'
'
dx
x
ds
dt
t
ds
'
1
1
=
1
1
1
!
1
1
1
=
1
1
+

la condizione (3.4), nel caso in cui non venga rispettata, conduce a
0
dx a dt
ds b ds
=
36


( )
( ), ( )
dx a
x s t s
dt b
= (3.5)
Qualora la relazione (3.5), equazione differenziale del primo ordine nellincognita funzione
( ) x x t = , risultasse verificata il problema non ammetterebbe soluzioni.
Lintegrale generale della (3.5) pari a
( , ) x x t k = (3.6)
Questa rappresenta una fascio improprio di curve al variare del parametro k sul piano
( , ) x t che prendono il nome di curve vietate, ossia che non possono essere assunte quali
curve di riferimento. Su di esse, quindi, non possibile assegnare i valori dellincognita u e
prendono il nome di curve caratteristiche dellequazione differenziale. Tutte le curve non
caratteristiche sono curve di Cauchy, dove
x
u
H
e
t
u
H
sono univocamente determinate e
come nel caso delle equazioni ordinarie, il calcolo effettivo delle derivate successive sulla
curva si effettua andando a calcolare le derivate successive dellequazione e imponendo i
valori noti sulla curva.
Tra le curve del piano ( , ) x t vi certamente quella di equazione 0 t = , coincidente con
lasse x. Ammettiamo che per lequazione (3.1) detta retta non sia una curva caratteristica
e quindi vi si possano assegnare i dati iniziali. La condizione (3.2), in tal caso, si riscriver
nella forma
[ , 0] ( ) u x x K = (3.7)
In questo caso particolare, il problema di Cauchy si dir problema di valore iniziale.


4. Equazioni alle derivate parziali del primo ordine.
Problemi di valore iniziale.

Un esempio notevole di problema di valore iniziale il seguente

t x
0 u cu = (4.1)

0
( , 0) ( ) u x f x = (4.2)
in cui allequazione (4.1) assegnato il valore iniziale (4.2) supponendo che la curva 0 t =
sia non caratteristica. Per verificare tale ipotesi occorre determinare lequazione delle
famiglia di curve caratteristiche introducendo la curva di equazione
37

( )
( )
x x s
t t s
'
1 =
1
1
!
1
= 1
1
+

sulla quale deve valere
0
( ), ( ) ( ), ( ) u x s t s f x s t s
l l
=
l l
l l

Ricaviamo quindi il sistema
x t 0
x t
' ' '
0
x u t u f
cu u
'
1 =
1
1
!
1
= 1
1
+

la cui matrice dei coefficienti presenta un determinate pari a
' '
det ' '
1
x t
x ct
c
l
l
=
l
l
l

Le curve caratteristiche rendono nullo il precedente determinante, quindi
0
dx dt
c
ds ds
=
dx
c
dt
=
Risolvendo questa equazione differenziale si ottiene lequazione delle curve caratteristiche,
ovvero
k x ct = (4.3)
Diagrammando le curve caratteristiche si ottiene il seguente grafico

La famiglia di curve rappresentata dallequazione (4.3) non comprende la retta 0 t = ,
quindi il problema di valore iniziale pu avere significato, essendo lasse x un curva di
Cauchy.
Introduciamo ora la variabile caratteristica definita come segue
x ct Y =
e andiamo a verificare se lequazione (4.1) ammette come soluzione una funzione del tipo
( ) ( ) u F x ct F Y = = (4.4)
Risulta che
x
( )
'( )
dF
u F
d x
Y Y
Y
Y
0
= =
0

t
( )
'( )
dF
u cF
d t
Y Y
Y
Y
0
= =
0

38

in quanto,
1
x
Y 0
=
0
; c
t
Y 0
=
0

Sostituendo nellequazione (4.1) otteniamo
'( ) ( ) 0 c F c F Y Y =
ovvero lequazione risulta identicamente soddisfatta per una qualsiasi funzione F, quindi
tutte le soluzioni della (4.1) sono date dalla forma (4.4), che ne rappresenta lintegrale
generale.
Al fine di verificare la condizione (4.2), la funzione ( ) F Y deve essere non pi arbitraria,
bens deve risultare
0 0
( , 0) ( ) ( ) u x F x f x F f = = = =
Allora il problema (4.1), (4.2) ammette una sola soluzione data da

0
( , ) ( ) u x t f x ct = (4.5)
In termini grafici, assegniamo tutti i valori della funzione sullasse x e fissando un punto a
piacere
0
( , 0) x la soluzione data da
0 0 0 0
( ) ( ) f x ct f x =
derivata dalla determinazione della costante k
0
0
( ,0)
( )
x
x ct x =
Lungo la retta k x ct = la soluzione data da
0 0 0
( , ) ( ) ( ) u x t f x ct f x = =
dove
0 0
( ) f x un termine noto.
Cambiando retta, ad esempio
1
k x ct = , risulter
1
1
( ,0)
( )
x
x ct x =
in modo da ottenere
0 0 1
( , ) ( ) ( ) u x t f x ct f x = =
Dunque, ogni valore iniziale fissato sullasse x di trasmette inalterato lungo i punti della
caratteristica che passa per il punto
0
( , 0) x .
Assegniamo adesso i dati sulla retta caratteristica x ct x = . Il valore che la soluzione
assume nel punto
0
x o x costante, quindi non possibile ottenere la soluzione sui
restanti punti del piano.

Potrebbero piacerti anche