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Filosofia

Critica del giudizio

12:03 01/ott/2011

Fondamento logico universale ai aragionamenti estetici Diamo dei giudizi scientifici e teoretici in cui conosciuto sia il particolare che l'universale. All'inizio dell'opera, Kant fa un riepilogo delle critiche precedenti. In ambito teoretico, il giudizio chiamato determinante.

N.B. Siamo noi a dare universalit alle cose non l'oggetto

Quando diamo giudizi in ambito pratico (azione buona o cattiva) abbiamo un'altra tipologia di giudizi. se diciamo "questo bello" non siamo in ambito teoretico, ma si tratta di un giudizio riflettente: conosciuto il particolare, ma devo cercare l'universale. Tutti i particolari --> qualcosa che devo ricercare

08:40 08/nov/2011

bello un giudizio di estetica: kant unisce l'uomo. L'uomo si ripiega su se stesso e cerca un universale per esprimere il giudizio

L'uomo ha 3 facolt: -Intelletto -Ragione -Giudizio Tutte le facolt giocano insieme, tutti i sensi concorrono armoniosamente verso una finalit. Vedere l'oggetto in una finalit Un'opera d'arte bella quando ci troviamo dentro un fine

Ci sono giudizio estetici e teleologici (telos=fine -> tracce di finalit nella natura) Tutta la natura, quindi, tende a un fine.

08:46 08/nov/2011

Qui kant parla del sentimento di piacere e dispiacere. Avvicinarsi porta al piacere allontanarsi porta dispiacere Siamo in ambito universale, i giudizi estetici, quindi, devono essere universali (se fossero particolari Es"mi piace" sarebbero solamente personali) cosa rende possibile l'esperienza? Le nostre 12 categorie. Attraversi l'intelletto pensiamo un oggetto che ci dato attraverso i sensi. L'intelletto legifera a priori per la natura Nella seconda critica, la ragione predominante. In ambito pratico tutto a priori e non devo tenere conto delle cose esterne. Il nostro essere razionale ci dice che apparteniamo a un ambito sovrassensibile. Per una conoscenza pratica incondizionata.

________FINE LEZIONE________

08:55 08/nov/2011

L'idea della finalit deriva dalla ragione, un'idea della legalit della contingenza da un giudizio estetico

Rispetto ai propri prodotti considerati come aggregati, la natura procede meccanicamente, come mera natura, ma se la si considera come sistemi, essa procede tecnicamente (come diretta a dun fine). il giudizio pu essere Meccanicistico Finalistico Riflettente

Giudizio riflettente su un singolo oggetto dato pu essere estetico se accomsta l'immaginazione all'intelletto e percepisce un rapporto tra le due facolt conoscitive (condizione soggettiva universale generale dell'uso del giudizio) Il giudizio estetico si pu definire in termini generali come il giudizio in cui in termini generali, il predicato non pu mai essere conoscenza. In tale giudizio, il principio di determinazione la sensazione, ma vi una sensazione che non pu divenire oggetto ovvero il sentimento del piacere e del dispiacere.

08:09 09/nov/2011

Nel giuzio estetico entra anche il sentimento del piacere e del dispiacere. Esso puramente sogettuvo, quindi universale. Ogni altra sensazione pu essere usata per la Un giudizio estetico si basa su una sensazione ed relativo al sentimento del piacere o del dispiacere. Piacere = rappresentazione sensibile della perfezione di un oggetto La perfezione una determniazione che presuppome un concetto del soggetto, quindi il giudizio che attribuisce perfezione all'oggetto non si distingue dagli altri giudizi logici. NON SI PU STABILIRE ASSOLUTAMENTE UNA DIFFERENZA SPECIFICA TRA I GIUDIZI Dire che una cosa perfetta una determinazione che presuppone un concetto dell'oggetto e lo vedo perfetto in quanto realizzato pienamente. Siamo noi che attribuiamo la perfezione all'oggetto, quindi essa si trova nelle nostre forme. La rappresentazione sensibile della perfezione una contraddizione evidente: se l'accordo del molteplice in unit lo chiamiamo perfezione, lo si deve rappresentare mediante un concetto, altrimenti non si pu parlare di perfezione. Se si ammettte che il piacere e il dispiacere siano solo delle sensazione, non si dovrebbe chiamare estetico il giudizio, ma intellettuale.

08:29 09/nov/2011

Dove si incontra l'intelletto con la sensibilit? L'intelletto in che modo interagisce? Se noi troviamo troviamo delle finalit nella natura perche troviamo perfezione in essa? Sensibilit Intelletto

La perfezione un concetto ontologico e non ha nulla a che fare con il sentimento del piacere. Il fine dell'uomo la realizzazione della razionalit, quindi moralit (o legge morale)

___Non pi possibile prendere appunti di senso compiuto__ Il piacere uno stato dell'animo nel quale un' immagine si accorda con se stessa. In modo da conservare questo stato oppire da produrre il proripo oggetto. Primo caso giuduzui estetuci di riflessione nel caso della creazione giudizio patologico

___KO!... FINE LEZIONE___

10:17 10/nov/2011

Motivi che determinano la volont nel principio della moralit possono essere: SOGGETTIVI -esterni dell'educazione della costituzione civile -interni ... ... OGGETTIVI -esterni -interni

10:56 10/nov/2011

Leo parla con la profe a proposito della finalit della natura... dopo circa 30 minuti il discorso degenera sulla sensibilit dei chicchi dei cereali... il Leo rinuncia a proporre tesi che, per quanto apparentemente inconcludenti, erano almeno sensate. Il discorso viene interrotto dalla profe "se continuiamo cos devo correre ad andare a vomitare". Interruzione solo apparente... il discorso va di male in peggio. La profe delle medie del Vince ha trovato un pezzo di fil di ferro nella pizza al Mare Chiaro. "C' ancora qualcuno che va al mare chiaro?" "SI!" "Sono solo cretini, imbecilli ed idioti!" cit. Facchini "Il leo fa i Kebab a lunetta..."la profe ascolta con attenzione. Confusione indecifrabile... La profe andata a mangiare "da Cuomo" ed rimasta orripilata perch puzzavano i bicchieri... La profe non vuole invitare la classe a mangiare da lei che si impunta ripetendo la richiesta. Pil:"ma come ha fatto ad accorgersi che i bicchieri puzzavano?" Facchini:"ma come!? li han portati li, puzzavano!!!" "Preferisco soffrire e stare in silenzio"

Qualit

08:44 16/nov/2011

Il rapporto che l'oggetto ha con noi su un piano di giudizio riflettente. Ci ripieghiamo e cerchiamo l'universale. Questo dato dalla finalit. Ma in noi la finalit, non nell'oggetto. un giudizio puro, privo di concetti o di qualsiasi interesse. Sono in me le forme che riconosco nell'oggetto. Il sentimento acquista importanza: quando attiro l'oggetto a me, questo mi da una soddisfazione priva di ogni interesse. La definizione di bellezza non ha un fine conoscitivo, ma deriva dall'idea di bellezza presente in noi.

Il piacere o il dispiacere rappresentano il modo in cui il soggetto si sente modificato dall'oggetto. La bellezza, quindi dipende dal sentimento che in me suscita l'oggetto.

Altri filosofi
Johann Gottileb Fichte

08:14 23/nov/2011

Ripende Kant con i suoi scritti. Con Fichte si parla di idealismo soggettivo. L'Io pone in se stesso a se stesso un non Io. Il tendere all'infinito (streben) porta tristezza (sensocht) in quanto irraggiungibile . Il soggetto ha maggiore importanza (idealismo soggettivo) Friedrich Shelling Il suo principio l'assoluto. La natura spirito addormentato.Lo spirito natura vigile. Il soggetto viene unito all'oggetto diventando "natura". L'idealismo viene ritenuto come oggettivo. Scrive la determinazione della natura. L'organismo vivente mostra la finalit della natura. Molto amato dai romantici. Il genio la vera natura (natura nella natura).

08:41 23/nov/2011

Georg Wilhem Friedrich Hegel Definisce l'infinito di Fichte come un "cattivo infinito" Critica shelling definendo una notte nera in cui tutte le vacche sono nere. Definisce il suo idealismo assoluto. Opere: -Scritti teologico giovanili: parlano di Dio e ges. Interpreta ges come uno illuminista. Si occupa anche di politica. -Fenomenologia dello spirito: Opera in cui condensata la sua filosofia. -Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio: -Logica (astratta). -Filosofia della natura. -Filosofia dello spirito. -Lezioni di estetica e altre universitarie, politica... Sistema egheliano

splendido

08:48 23/nov/2011

Secondo Eghel, la legge che determina sia il razionale che il reale, la dialettica. Tutto ci che reale razionale e tutto ci che razionale reale. La dialettica la legge che descrive il movimento della realt e razionalit. Il principio fondamentale non fisso o immobile (scuola di elea), ma si autodetermina in movimento. Il divenire si articola in 3 momenti: -tesi (rigidit) -antitesi (fluidifica le determinazioni della tesi) -sintesi (riprende la tesi a spirale) L'intelletto pone la tesi. L'antitesi posta dalla ragione negativa che fluidifica le determinazioni dell'intelletto (inizia il movimento). La ragione la vera facolt che ci permette la conoscenza. La sintesi posta dalla ragione positiva.

Fenomenologia dello spirito

08:17 29/nov/2011

COSCIENZA certezza sensibile>percezione (ragione negativa)>intelletto AUTOCOSCIENZA Verit della certezza di se stesso > autonomia della autocoscienza: signoria e servit > Libert dell'autocoscienza:stoicismo, scetticismo, coscienza infelice. Ragione che osserva Ragione che agisce (antitesi) tutto parte dalla legge del cuore > legge morale Ragione critica La coscienza ragione legislativa. La ragione osserva prima al di fuori di lei, poi cerca di guardare al nostro interno, cercando di trovare delle relazioni.

Il sistema egheliano In questo caso l idealismo diventa prevalente, ovvero Idea i s e per s. Opere .enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio 3 parti. Logica ovvero idea in se Filosofia della natura ovvero idea per se Filosofia dello spirito ovvero idea in se per se

08:19 11/gen/2012

Idea in s Rappresenta l autostrutturarsi del logos. dio prima della creazione di qualsiasi essere. l assoluto che si progetta. L autostrutturarsi del logos avviene in movimento, non come nella scuola di elea. Triadi: essere > essenza > concetto Nel momento in cui l essere approfondisce se stesso, si ritrova essenza. Il concetto concreto, raccoglie la ricchezza delle determinazioni dell essere e dell essenza.

Idea per s Ora che il logos autostrutturato, in grado di concretizzarsi. La materia vista come una veste inappropriata del logos. Meccanica > fisica > organica Meccanica ovvero i movimenti della materia. Fisica ovvero la determinazione delle leggi che regolano la materia. L organica invece mostra l ambito teleologico della materia. Eghel critica i romantici che vedono dio nella natura.

Idea in s per s L uscita dalla veste inadeguata della natura per manifestarsi nella pienezza di se stessa. Spirito soggettivo > spirito oggettivo > spirito assoluto. Nello spirito soggettivo vi il rapporto fra corpo e spirito: psicologia, antropologia.

08:37 11/gen/2012

Spirito oggettivo ovvero le azioni, la storia, la legge, lo stato, la societ, ovvero come l uomo agendo ha creato dei rappor con gli altri.

Spirito assoluto: confronto del nostro pensiero co. La ragio e assoluta: arte, religione, filosofia. Religione primitiva> rivrlataArte classica

Arte simbolica Arte pi antica. Il logos maltratta la materia sublimandola a livello di simbolo La sfinge l esempio pi importante (simbolo dei simboli) Vi la manifestazione di una realt che trascende quella materiale. Vi una scissione fra materia e logos. Il logos trova una riappacificazione con la materia. La materia stessa si raffigura come uomo, ovvero come il logos stesso, famiglia (come parte dell eticit)

My Title

10:56 12/gen/2012

Arte romantica Vi il coinvolgimento della natura. La natura investita dal logos, dalla forma, trovando una sua dimensione nel rapporto fra materia e forma (logos). Arte e morte dell arte (percorso nelle lezioni di estetica di eghel)

Arte simbolica: la meraviglia l inizio dell arte simbolica. L uomo che non in grado di provare stupore, risulta apatic Il simbolo rappresenta l inizio dell arte e da considerare pre-arte (non vi conciliazione fra logos e materia) solo che risulta ambigua. Appartiene principalmente all oriente. Ci porta dopo mediazione, ci porta alla comprensione della realt. Simbolo un esistenza esteriore, che non devo interpretare come tale. Si devono distinguere 2 cose: il significato e la sua espressione. Il significato una rappresentazione. La sua espressione un esistenza sensibile. Il legame fra questi 2 elementi totoalmente arbitrario. il simbolo rimane essenzialmente ambiguo, in base al propr concetto.

L arte simbolica rappresenta la lotta per adeguare il 08:26 significato con la forma. 17/gen/2012 In base alle diverse fasi di queste battaglie si articolano diversi tipi di simbolismo.

Simbolismo incoscente. Si origina nell unit immedita di significato e forma (religioni naturali). L unita non prodotta per mezzo dell arte, ma rappresentata da oggetti naturali o da attivit umane. Sottocategoria il simbolismo incoscente fantastico (bisogno di arte) non produce risultati propriamente belli. Esempio del simbolismo incoscete vero e priprio la cultura egizia con la scrittura geroglifica. La limitazione del simbolismo fantastico viene superata con l introduzione del negativo, della morte come negaziome dell esistenza sensibile. L immortalit dell anima non esprime solamente la soppressione di ci che naturale, ma la nascita di un ambito spirituale, superiore.

Simbolismo della sublimit. Panteismo e sublimit ebraica. La divinit immanente e si mostra nella natura. Si sviluppa nell islamismo e nella sua parte mistica. La poesia ebraica la poesia di ci che magnifico: essa sa onorare e venerare il dio della terra che , di per se, irrappresentabil, ricorrendo alla creazione come accidente della sua crezione. L espressione "dio disse venga la luce e la luce fu" si manifesta attraverso la parola... Il logos crea, sottomettendo

My Title

08:45 18/gen/2012

Arte classica. Forma pi adeguata. Immobilit, pace fra logos e la sua forma esteriore.

Nell arte romantica la figura umana non fine a se stessa, m inserita in una realt pi profonda. Il vero contenuto l interiorit assoluta. Lo spirito coglie se stesso ma nella propria interiorit senza basarsi sull esteriorit dell uomo. L arte romantoca toglie di nuovo l unione perfetta. L arte prende a suo oggetto, in forma sensibilmente concreta l assoluto, l infinito e il concreto, secondo il suo concetto; e n classico pone la compiuta uniformazione dell esistenza spirituale e di quella sensibile come la loro coincidenza. in realt lo spirito non rappresentato secondo il suo vero concetto. Infatti lo spirito l infinita soggettivit dell idea, la quale, come assoluta interiorit, non pu plasmarsi liberamente per s, se deve rimanere celata nel corporeo come nell esistenza ad essa adeguata. In base a questo principio, la forma di arte romantica toglie d nuovo quell unit indivisa della forma d arte classica perch ha acquisito un contenuto che va oltre quella e le sue espressione. L uomo si da il sapere di se come spirito. L arte romantica rappresenta l interiorit autocoscente. L arte romantica il procedere dell arte oltre se stesso, tuttavia dentro il proprio ambito e nella forma di arte stessa.

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