Sei sulla pagina 1di 6

La Valutazione delle Competenze: condizione necessaria per le Aule Digitali.

febbraio 2011 in corso di pubblicazione su l'Educatore, Fratelli Fabbri Editore Contents

Appendice A1 LinkCitationEmailPrint FavoriteCollect this page

Si appena concluso, a

Rimini, il Convegno Cl@ssi 2.0: Cambia la scuola che cambia.

Liniziativa ministeriale Classi 2.0 ha gi un anno di vita ed ora si amplia fino a raggiungere 416 classi e oltre 10.000 studenti. Per ognuna di queste Classi previsto un cospicuo finanziamento, dai 15 ai 30.000 euro, per lacquisto di PC, di Lavagne Interattive Multimediali e di attrezzature varie: il tutto a supporto dellAmbiente di Apprendimento e delle relative e prioritarie scelte metodologiche. In molti altri paesi ci sono iniziative, in atto o concluse anche da tempo, analoghe al progetto Classi 2.0 e per le quali sono disponibili in letteratura ampie analisi strutturate. Ma se queste sono azioni importanti e organiche, che prevedono un PC per studente e docente, spesso distribuite su grandi aree e addirittura, come nel caso delle Classi 2.0, sullintero paese, esistono mille altri tentativi, meno strutturati, di introdurre le tecnologie nelle aule. A fronte di tanto dinamismo informatico, dobbligo far tesoro dei risultati sia delle sperimentazioni in atto sia di quelle gi concluse. Non vorremmo che la Scuola, che sta accelerando il processo di informatizzazione delle aule, anche se allapparenza in ritardo rispetto ad altri settori, venisse presa dallansia dello strumento tecnologico e si prodigasse in sforzi addirittura controproducenti. Seeing no progress, some schools drop laptops, cos titola il New York Times nel maggio 2007 commentando lesperienza settennale delle scuole di Liverpool, uno dei primi distretti di New York ad aver sperimentato lintroduzione massiva delle tecnologie in aula, e che a fronte dei palesi insuccessi decide di fare dietrofront. Alcune criticit sono abbastanza trasversali a tutte le sperimentazioni. La prima, e forse la pi importante, che alcune famiglie riscontrano scarsi risultati negli apprendimenti dei loro figli nonostante il dispiego di mezzi e risorse. I ragazzi hanno lavorato in aule riccamente dotate di attrezzature tecnologiche, si sono cimentati in attivit didattiche innovative, hanno visto i loro docenti profondere notevole impegno anche per aggiornarsi, ed i risultati sono paragonabili o forse inferiori a quelli dei loro coetanei impegnati in aule ed attivit tradizionali. Come si spiega? Crediamo che il dubbio vada risolto velocemente, anche in vista di sperimentazioni future. Il problema vero che i ragazzi delle Aule tecnologiche sono generalmente valutati sui contenuti disciplinari, utilizzando metodiche tradizionali. Il confronto con i loro coetanei, fruitori di una

didattica trasmissiva tradizionale, impari: i coetanei sono allenati durante tutto lanno per le prove con le quali vengono valutati. Se lintegrazioni delle tecnologie con il curriculum fatta in modo adeguato, i ragazzi fruitori delle Aule digitali sviluppano una serie di competenze, digitali e non, la cui valutazione deve essere compresa ed evidenziata nel giudizio complessivo. Una corretta integrazione presuppone generalmente forme di didattica attive, centrate sullalunno, idonee a favorire lo sviluppo delle competenze. Un alunno di una classe tecnologica, di fronte alla richiesta di come sta andando, potrebbe rispondere pi o meno cos, Sto andando bene nei contenuti ma ho bisogno di migliorare la mia comunicazione orale. Ho una buona capacit di impostare e gestire i progetti ed anche le mie capacit critiche sono piuttosto forti per debbo imparare a collaborare meglio con i miei compagni Chi si cimentato nello svolgimento di progetti complessi, o anche in attivit pi semplici ma autentiche, facendo uso delle tecnologie in questo caso indispensabili, sviluppa una serie di apprendimenti che senza trascurare i contenuti disciplinari vanno a toccare gli aspetti comunicativi, collaborativi, di pensiero critico, di problem solving, le competenze digitali etc.: questo patrimonio fondamentale deve essere valorizzato con valutazioni adeguate. Se rappresentiamo gli apprendimenti di questo alunno con la solita riga di voti basata sulle valutazioni disciplinari, che appare nei tabelloni di fine anno, facciamo unoperazione scorretta ed il genitore quadratico medio, che soprattutto su quella riga si concentra non potr che giudicare fallimentare la sperimentazione messa in atto. In merito facciamo nostro e proponiamo come grande monito il pensiero di Chris Dede: Lostacolo pi forte al progresso in ambito educazionale lutilizzo di un sistema di valutazione che privilegia la misurazione dellalunno sulle conoscenze di base ma che non in grado di valutare lalunno nelle performance intellettuali e psicosociali complesse (Dede, 2010) E in questa direzione ci spinge anche la normativa che prevede per gli studenti, al termine della scuola dellobbligo, la certificazione delle competenze. In particolare Il modello, unico su tutto il territorio nazionale, richiede che siano certificate le competenze dei quattro assi culturali con riferimento alle otto competenze chiave di cittadinanza: imparare ad imparare, progettare, comunicare, collaborare e partecipare, agire in modo autonomo e responsabile, risolvere problemi, individuare collegamenti e relazioni, acquisire e interpretare linformazione. E chiaro, e non ci stanchiamo di ripeterlo, che richiedere la certificazione delle competenze presuppone laverne, in precedenza, favorito lo sviluppo. E questo non solo nel biennio delle superiori ma durante tutti gli anni dellobbligo scolastico. Insomma il momento della certificazione deve confermare il raggiungimento di competenze sviluppate lungo un percorso che ha attraversato tutti gli anni della scuola dellobbligo. Loperazione complessa e rappresenta il fulcro del cambiamento di paradigma, anche parziale, da una scuola trasmissiva e centrata sul docente ad una di taglio costruttivista e centrata sullo studente. Su questo ci stiamo cimentando e questo sappiamo essere il vero snodo che pu decretare il successo di tante sperimentazioni in atto, comprese quelle delle Aule digitali.

Il problema di quelli veri, o come si dice in gergo, di quelli autentici. Dunque non ci sar una soluzione unica, il metodo sar per approssimazioni successive ed anche i piccoli e parziali risultati saranno importanti. Ad ogni livello verranno sviluppate competenze che dovranno essere valutate. Pena la delusione delle famiglie ma pena soprattutto la delusione degli alunni che non vedranno premiati i loro sforzi. Ma come valutare queste competenze, anche solo parziali? Non pretendiamo certo di affrontare il problema nella sua complessit. Le nostre considerazioni si basano su un'esperienza concreta, Lepida Scuola, condotta per un quinquennio e che oggi vede impegnati in una didattica di taglio costruttivista-costruzionista, soprattutto per problemi e progetti, oltre duecento docenti provenienti da scuole di ogni ordine e grado della Regione Emilia Romagna. Un soggetto dotato di adeguate competenze in grado di erogare una prestazione significativa; una prestazione significativa indice della presenza di competenze adeguate. Insomma le prestazioni e le competenze sono intimamente connesse. Dunque la valutazione delle competenze pu essere effettuata attraverso la valutazione delle prestazioni: un individuo possiede determinate competenze solo se in grado di eseguire prestazioni che per essere portate a termine richiedono quelle competenze. Il problema di come valutare le competenze equivale a quello di come valutare le prestazioni: problema affrontato con successo nell'ambito della valutazione autentica. Ma come rendere misurabile quanto, a prima vista, pare discostarsi grandemente dal concetto di misura cos come inteso in ambito fisico? A nessuno di noi passa per la testa di rispolverare il concetto di misura quando dobbiamo esprimere un parere sull'esecuzione di una rappresentazione teatrale, di un brano musicale, di una relazione orale, di una sfilata di moda, di unesecuzione di danza etc. Eppure in tutti questi casi noi, inconsciamente o meno, scomponiamo il giudizio in una serie di sottogiudizi: della grandezza finale andiamo a prendere in considerazione una serie di parametri, a partire dai quali riusciamo ad avere un giudizio olistico definitivo. Proseguiamo nellanalogia con la Fisica. Quando caratterizziamo un sistema fisico cominciamo con la misura delle principali grandezze che lo descrivono. Ad esempio misuriamo le lunghezze, la temperatura e se ci sono dei corpi in movimento ne misuriamo la velocit e la posizione. Dallinsieme delle misure di queste grandezze otteniamo una caratterizzazione del sistema: una valutazione. Analogamente quando dobbiamo valutare delle prestazioni, individuiamo delle grandezze che le caratterizzano e delle regole per misurarle, troviamo cio quelli che in letteratura si chiamano performance criteria ossia dei criteri per le prestazioni. Le Rubric sono lo strumento principe per valutare prestazioni complesse: graficamente si presentano come schede organizzate su diverse righe che corrispondono agli elementi in cui stata scomposta la prestazione. Per ogni elemento c' una scala di misurazioni che descrivono i livelli di prestazione attesi e per garantire un buon livello di misurabilit i livelli sono espressi in

termini di azioni e comportamenti: le grandezze veramente osservabili di una prestazione (Zecchi, 2004). Non vogliamo addentrarci ulteriormente sulla tematica che necessita di ben altri spazi. Quello che ci preme ribadire che valutazioni non adeguate di studenti di Aule digitali possano portare a ritenere scarsi o addirittura fallimentari i risultati di sperimentazioni anche ben congegnate e progettate. Valutazioni coerenti ed adeguate, quelli delle competenze soprattutto, sono complesse ma certamente possibili. Bibliografia Dede, C. (2010). Reflections on the draft National Educational Technology Plan 2010. Educational Technology 50(6), p.20 Zecchi, E. (2004). Le rubric. Per una valutazione autentica in classe.
Le Rubric

Appendice A1
Allegato n.2 del Documento tecnico. Competenze chiave di cittadinanza da acquisire al termine dellistruzione obbligatoria. Lelevamento dellobbligo di istruzione a dieci anni intende favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del s, di corrette e

significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realt naturale e sociale. Imparare ad imparare: organizzare il proprio apprendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalit di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro. Progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attivit di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorit, valutando i vincoli e le possibilit esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti. Comunicare o comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessit diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) o rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati danimo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). Collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacit, gestendo la conflittualit, contribuendo allapprendimento comune ed alla realizzazione delle attivit collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri. Agire in modo autonomo e responsabile: sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunit comuni, i imiti, le regole, le responsabilit. Risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. Individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. Acquisire ed interpretare linformazione: acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone lattendibilit e lutilit, distinguendo fatti e opinioni.

Comments
Write New Comment
Edit this knol Write a knol

Set display language:Italian - italiano

Enzo Zecchi
Insegnante e Ricercatore Edit My Profile Edit My Preferences

Your rating:
Loved it

Share and invite

This knol is published.


Closed collaboration
Change

Change

Creative Commons Attribution 3.0 License


Change

You have permission to manage this knolSettings Version: 9


Versions

Last edited: Apr 24, 2011 2:43 AM.

Reviews
Invite more reviewers

Enzo Zecchi also wrote


Un bolo di emozioni. Se un docente ha bisogno di un libro ci sono mille biblioteche, se ... di una tecnologia, a chi rivolgersi? Progettare a scuola: istruzioni per l'uso. Lepida Scuola: per la diffusione della cultura scientifica La valutazione delle competenze e la valutazione autentica (21 knols and collections) Search for uses of this page

Categories
Add a category Learn more about categories

Activity for this knol


This week: 10pageviews Totals: 532pageviews
Get more more pageview data by integrating with Google Analytics Public activity feed Private activity feed

Flag inappropriate content


Home | Terms of Service | Privacy Policy | Content Policy | Help

Potrebbero piacerti anche