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31 maggio 2006

Lo sviluppo cinese dal 1992 ad oggi. Voglio far conoscere la svolta della Cina in materia economica a partire da una data fondamentale per il gigante asiatico: il 1992. Il perch di questa data presto detto. Dopo la rivolta di Piazza Tien An Men del 1989 in occasione della riunione della Banca Asiatica di Sviluppo con presente Gorbaciov a Pechino cui tutto il mondo avrebbe assistito, luomo della svolta, Deng Xiaoping, ammise la responsabilit della repressione e,sottolineando la necessit di riforme, si ritir dalla presidenza dellUfficio Militare, lasciando il suo posto a Jiang Zemin, e lasciando ufficialmente la vita politica. Ma questo atto sar la chiave del successo della sua strategia riformista. Deng Xiaoping mantenne i suoi uomini nel governo e nel partito con lo scopo di rilanciare a breve la riforma che chiamer la via al Socialismo di Mercato. Nel 1992 infatti, Deng, torna prepotentemente sulla scena politica come leader incontrastato, grazie al lavoro interno che i suoi uomini fecero per spianargli la strada dai rivali. Ma procediamo cronologicamente.

1992: Deng Xiaoping avvia la riforma economica, ripartendo dal potenziamento delle autonomie e delle libert economiche concesse alle maggiori citt costiere e ai poli industriali con il mantenimento e lallargamento delle ZES, Zone Economiche Speciali, delle vere e proprie zone franche, senza quasi il controllo del governo.

1993: Yan Shanqun viene allontanato dalla presidenza della Repubblica, cui succede Jiang Zemin, un fedele Denghista, in Marzo. A Ottobre il vice Primo Ministro Zhu Rouji vara un programma di rallentamento delleconomia che si sta surriscaldando sotto la spinta alla crescita della riforma.

1994: Il governo svaluta lo Yuan del 40% per evitare linflazione come gi sperimentato in Sud America, i salari si assottigliano e i lavoratori scioperano, c malessere sociale.

1995: Le zone periferiche le campagne poco seguite si ribellano al governo, ci sono assalti ai municipi. Le migrazioni interne portano manodopera alle citt dove, non trovando lavoro, trova sbocco nella malavita dando spessore al fenomeno dellillegalit e della criminalit.

Da ormai 5 anni le citt costiere sono cresciute in stile occidentale con grattacieli, e nascono le periferie industriali che raccolgono i milioni di lavoratori provenienti dallentroterra, attratti dal grande sviluppo metropolitano.

1997: A febbraio Deng Xiaoping muore. E lanno del ritorno di Hong Kong alla Cina, in Luglio, tramite laccordo un paese, due sistemi. Permane come moneta il dollaro honkonghegno a fianco della valuta cinese e godr dei diritti di citt metropolitana, ma con diritti in pi, le banche rimangono autonome. Rimane il Parlamento creato dalla Gran Bretagna, che mantiene cosi i suoi interessi nella metropoli. Sorge il problema della nazionalit, n inglese n cinese: viene cosi mantenuto un passaporto di Hong Kong. E una fase di transizione.

1998: Il governo liberalizza le imprese che fino ad allora erano gestite direttamente dai militari delle forze armate. Nelle ZES non fu necessario perch cera gi libert di impresa dalla creazione stessa delle zone speciali ad opera di Xiaoping nel 1979, allora vice primo ministro. Fu una svolta soprattutto per le zone interne e rurali della Cina, ancora oggi le pi arretrate.

2001: La Cina entra nel WTO.

Gli ultimi anni di Xiaoping hanno trasformato radicalmente la Cina che ha visto ,a partire dal 1979, la decollettivizzazione rurale, labolizione delle comuni, la restituzione della responsabilit ai privati, la creazione dei mercati liberi e dellautonomia dei surplus. Le Zone Economiche Speciali di Xiaoping sono ancor oggi la maggiore eredit riformatrice del leader. Riassumiamo le molte libert che sono concesse a queste zone speciali:

1- Non sono pianificate dal centro, hanno libert di investimento. 2- Possono liberamente creare societ e, nellottica della modernizzazione, societ miste con altri privati esteri. 3- Hanno autonomia gestionale, quindi organizzano liberamente la forza lavoro. 4- Prezzi e salari non sono gestiti dal centro e possono gestire gli aumenti di retribuzione autonomamente. 5- Possono liberamente scambiare merci con lestero e fare impot-export in autonomia.

6- Hanno tassazione di favore, chi rischia in Cina dallestero ha quindi grandi vantaggi, trova delle vere e proprie zone franche. 7- Implicita autonomia di gestione dei profitti, possono reinvestire a piacimento i capitali senza praticamente alcuna tassazione.

Nel 1984 Deng Xiaoping fa il punto sulle ZES e dichiara il loro successo. Non sono per arrivate le tecnologie di cui il paese aveva bisogno, ma solo costruzioni edilizie, industria leggera e beni di consumo. La ragione semplice: le imprese straniere non si fidavano ancora del sistema cinese, che ,non avendo regole precise in materia di diritto commerciale, spaventava gli imprenditori data la natura comunista del governo. Cosi Deng Xiaoping fa subito approvare al governo una apertura allinvestimento straniero in ben 14 citt del paese rassicurando tramite garanzie precise gli imprenditori stranieri e i loro capitali. Questa la Cina degli ultimi anni. Un connubio tra stato autoritario socialista e libert economica concessa dal centro per mezzo di uomini spregiudicati e pragmatici che non guardano in faccia alle ideologie se esse vanno contro lo sviluppo del paese. Con il passare del tempo lo sviluppo rapido del paese sta intaccando le basi ideologiche stesse della classe politica che lo ha formato. Il Presidente Hu Jintao, anch'esso fedele di Xiaoping, continuer l'opera riformatrice denghista

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