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MIO FIGLIO E' UN HACKER?

Movimento del free software

Bonacina Alberto
Sommario
In questo mio breve articolo vorrei portare alla luce uno dei fenomeni che si vedono nei parchi giochi e a cui certamente tutti abbiamo assisto (io non ho solo assistito . . .) che generalmente suscita solo un rimprovero da parte dei genitori ma che invece ci dovrebbe far riettere; prender spunto da questo atteggiamento per introdurre una losoa di pensiero legata al mondo dell'informatica e del software a cui sono molto legato e che vorrei descrivere.

con il settore informatico e elettronico), ma in tutti gli aspetti della sua vita.1
Prima che il termine fosse utilizzato erroneamente per indicare i pirati informatici, la parola hacker contraddistingueva una serie di persone con una grande passione per la programmazione che gravitavano intorno ai primi laboratori informatici che si trovavano nelle pi grandi universit e che passavano le loro giornate davanti al computer (anche se allora non si chiamavano ancora cos) nel tentativo di risolvere nella maniera pi precisa e semplice possibile2 i problemi legati ai primi software che nascevao in quegli anni, dando sfoggio della loro intelligenza creativa. La maggior parte degli odierni hacker fa risalire l'etimologia della parola al MIT agli inzio degli anni '50. Originariamente la parola hack veniva utilizzata con un signicato simile a quello di: scemenza o goliardata, stando quindi ad identicare uno spirito di divertimento creativo. Nella seconda met degli anni '70 il termine hacker assunse una connotazione elitaria. Un computer hacker era chiunque scrivesse software solo per il gusto di riuscirci. Denire hacker un collega programmatore era segno di grande rispetto. Nei bambini lo spirito hacker si manifesta anche con la scoperta del cacciavite, o di qualche altro utensile che fa nascere la tendenza del bambino a utilizzare questi nuovi arnesi per scoprire il mondo che lo circonda, a volte cercando anche di scoprire il funzionamente di qualche elettrodomestico di casa.

Mio glio un hacker?

Frequentando i parchi giochi una delle attrazioni che non manca mai lo scivolo, la regola non scritta, ma generalmente condivisa da tutti, che si debba salire dalla scaletta per poi lasciarsi scivolare con il sedere lungo lo scivolo per ritornare a terra. Molti bambini, e io ero uno di questi, preferiscono di gran lunga salire dallo scivolo arrampicandosi dalla discesa. A questo punto il manuale del perfetto genitore prevede che scatti subito il rimprovero da parte di uno dei genitori e che questo venga subito seguito da una spiegazione del corretto comportamento da tenere per salire sullo scivolo; questa spiegazione per pressoch inutile visto che il bambino non ha minimamente prestato attenzione alle parole del genitore ed ancora fermamente convinto che lui deve salire lo scivolo al contrario. A questo punto viene da chiedersi: Cosa spinge un bambino a rischiare un rimprovero pur di vincere la sua sda personale e salire lo scivolo al contrario?. Questa Albori dell'informatica e software provoglia di tentare una soluzione alternativa quella prietari che pu essere denita come comportamento alla Agli albori dell'informatica c'era una grande cohacker munit che lavorava insieme per lo sviluppo delle tecnologie, questa collaborazione/sviluppo era gaUn hacker una persona che si impegna nell'arontare sde intellettuali per aggirare o rantita dalle modalit con cui venivano immessi sul mercato i propri software. Insieme al software

superare creativamente le limitazioni che gli vengono imposte, non limitatamente ai suoi ambiti d'interesse (che generalmente coincidono

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http://it.wikipedia.org/wiki/Hacker In maniera ottimizzata.

da utilizzare veniva fornito anche il codice sorgente 3 che non era compilato 4 . In questo modo era possibile modicare il software per adattarlo alle proprie esigenze e ovviamente migliorarlo. Questa comunit cess di esistere con l'avvento delle aziende produttrici di software propietari5 che non rendevano accessibile il codice sorgente e quindi impossibile ogni modica al software. Le case produttrici di software proprietario fanno del protto l'unico motivo per scrivere e rendere disponibile il software e, non rendendo disponibile il sorgente, si assicurano che i clienti ricorrano alla stessa azienda per eventuale assistenza. Questo modo di agire rende il mercato molto monopolistico e poco indirizzato verso la qualit del servizio in quanto la casa produttrice di un determinato software decide quali siano le regole e non permette la concorrenza leale delle altre societ che farebbe aumentare la qualit.

libert di eseguire il programma, per qualsiasi

scopo

libert di studiare come funziona il program-

ma e adattarlo alle proprie necessit

libert di migliorare/modicare il programma libert di ridistribuire pubblicamente copie in

modo da aiutare il prossimo

Free Software foundation e GNU/Linux


Fortunatamente qualcosa rimasto degli ideali che animavano le prime comunit di appassionati di computer, mi riferisco soprattutto alla Free Software Foundation, e al suo fondatore Richard Stallman, all'innovazione apportata da Linus Torvalds con la prima versione del Kernel del sistema operativo Linux. Questi due grandi progetti hanno portato alla creazione di un sistema operativo completamente free a cui tutti posso contribuire. Il termine free software deve essere inteso nell'accezione di libert di parola, tutti gli utenti devono poter essere in grado di mettere le mani sul codice sorgente e di modicarlo per conformare il software alle proprie necessit, la parola free pu essere anche tradotta nell'accezione di gratuito, ma questa non la giusta interpretazione che si deve dare di free software, infatti come dice Stallman: il free software una questione di libert e non di prezzo. La Free Software Foundation incoraggia i programmatori a rilasciare il sorgente dei propri programmi ma questi possono far pagare un certo compenso, anche loro devono pur mangiare. La Free Software Foundation basa tutto il suo movimento sulle quattro libert fondamentali che devono essere garantite ad un utente:
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Il codice con cui il programmatore ha scritto il programma con tutte le sue impostazioni. Cio che non era ancora stato convertito in linguaggio macchina cio in una serie di 1 e 0 che solo un computer pu capire.

solo se un software rispetta queste quattro libert allora pu essere considerato un free software. Il software libero introduce un mercato non monopolistico, essendo il codice sorgente disponibile tutti possono fare assistenza e in questo modo la qualit del servizio, grazie alla concorrenza, sar maggiore. Tutti possono ritornare un po' bambini nel tentativo di scoprire cosa li circonda armati non di cacciavite6 ma di curiosit e di un computer. Tuttavia queste libert non possono essere sfruttate da tutti gli utenti in maniera uguale, non tutti sono programmatori o hanno il tempo materiale di dedicarsi a queste iniziative, ognuno pu contribuire a questo movimento in base alle proprie capacit: si pu tradurre la documentazione dei software, riportare bug che si scoprono nei programmi agli sviluppatori, proporre nuove introduzioni o molto pi semplicemente utilizzare software libero e consigliarlo, distribuirlo ad amici e parenti. GNU/Linux un altro grande progetto nato dalla fusione del movimento del free software con il sistema operativo Linux realizzato da Linus Torvalds quando era studente all'universtit di Helsinki. Armato di spirito hacker agli inizi degli anni '90 si mise a lavorare ad un progetto per un nuovo sistema operativo che fosse in grado di girare7 sul suo computer di casa. Quando arriv ad una versione stabile dello stesso chiese aiuto alla comunit di appassionati di computer, dicendo di aver creato un nuovo sistema operativo e chiedeva loro di provarlo e di riportagli eventuali errori da correggere o suggerire migliorie da apportare. Nasceva cos il pi grande progetto di free software del mondo in quanto Linus, per rendere pi veloci le modiche, aveva reso disponibile a tutti il codice sorgente del suo sistema e chiunque poteva studiarlo, modicarlo e migliorarlo. Di questi tempi la diusione di GNU/Linux in crescendo, ci sono tanti utenti pc che provano una distribuzione8 ; la maggior parte dei nuovi utenti lo prova solo per curiosit, poi
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Il cui utilizzo non comunque escluso. Essere eseguito. Cio una particolare versione di GNU/Linux

Software che vengono forniti solo con il codice gi com-

pilato e non in alcun modo possibile risalire al codice che ha permesso la realizzazione del software.

decide di tenerlo e alcuni (ne conosco parecchi) ormai utilizzano solo GNU/Linux. GNU/Linux non presente solo nei computer ma ne esistono anche delle versioni per i telefoni cellulari, l'avvento sul mercato dei cosiddetti netbook ha ulteriormente favorito la diusione di distribuzioni GNU/Linux grazie alle minori risorse richieste per essere avviato su una macchina. E' possibile anche provare una particolare distribuzione GNU/Linux senza installare niente sul proprio computer attraverso i cosiddetti LiveCD, che consentono all'utente di avere una panoramica completa del sistema GNU/Linux senza dover toccare niente sul proprio disco sso. Questi LiveCD sono liberamente scaricabili da internet e masterizzati su un comunissimo cd.

Scivolo e cacciavite
Per concludere vorrei esortare i lettori (specie se con gli) a non rimproverare troppo i propri gli perch salgono lo scivolo al contrario o smontano con il cacciavite un giocattolo o un elettrodomestico, i vostri gli stanno solo cercando di scoprire il mondo che li circonda e sono animati dalla sete di conoscenza, dentro di loro c' lo spirito hacker che cerca di impare sempre nuove cose e nuovi modi per risolvere un problema, potreste aiutarli in questo viaggio di conoscenza e sono sicuro che imparerete qualcosa di inaspettato anche voi. Per chi volesse avvicinarsi al mondo del Free Software e al sistema operativo GNU/Linux consiglio i seguenti siti internet:
http://www.fsf.org/ http://www.gnu.org/home.it.html http://www.linux.org/ http://it.wikipedia.org/wiki/Linux

Per maggiori informazioni, richieste, osservazioni sono sempre disponibile al mio indirizzo e-mail:

bonacina.alberto@gmail.com

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