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Sia
La trasformata di Laplace
I
un intervallo contenente il semiasse reale positivo:
R+ = [0, +) I
e sia
f : I C
Denizione 1.1.
do Laplace) se
La funzione
s C
t est f (t)
sommabile su
R+ ,
(1)
Osservazione 1.2.
e
st
s = s0 ,
cio
f (t) sommabile su R+ ,
infatti:
est f (t)
s C per cui
per i quali si ha
= Re(s) > [f ],
dove [f ] l'estremo inferiore delle parti reali dei numeri + est f (t) dt converge. 0 Ricapitolando possiamo dunque dare la seguente
s C
per cui
sommabile
, f
tale che
Re(s) > [f ]
la funzione
(2)
[f ]
Osservazione 1.4.
Se la funzione
f (t)
di ordine esponenziale
cio
|f (t)| M e t
allora
con con
R
si ha
[f ] .
sC
Re(s) >
R+ . =0
sempli-
Si osservi inoltre che una funzione di ordine esponenziale cemente una funzione limitata:
|f (t)| M .
Esempio 1
Consideriamo la cosiddetta funzione di Heaviside:
1 H(t) = 0
Si tratta quindi di vedere quando
t0
altrove. sommabile su
es t
R+ .
Si ha
|es t | = eRe(s) t
R+
se (e solo se)
Re(s) > 0.
Dunque si ottiene
[f ] = 0
L[H](s) =
0
Si noti che la funzione ottenuta solo nel semipiano
Re(s) > 0
1 s
denita e olomorfa in
la trasformata di Laplace di
Esempio 2
Consideriamo
f (t) = eat
con
a = +i .
La funzione
Re(s) > .
[f ] = .
L[f ](s) =
0
Per
e(sa)t dt =
1 . sa
a=0
Esempio 3
Consideriamo l'impulso di durata
h > 0: 0t<h
altrove.
s=0
+ h
L[X[0,h) ](s) =
0
st
X[0,h) (t) dt =
0
st
est dt = s
t=0
=
t=h
1 esh . s
s = 0,
s0
Possiamo quindi concludere che la trasformata di Laplace, in questo caso, ha ascissa di convergenza volta che
f =0
Esempio 4
Consideriamo l'impulso unitario di durata
h > 0:
h (t) =
E' detto unitario perch si ha
X[0,h) (t) . h
h (t) dt =
R 0
h (t) dt = 1.
L[h ](s) =
e si ha
1 ehs hs
ssato
h0
1 , n N , che la successione di funzioni 1 (t) n n 0 t=0 lim 1 (t) = n+ n + t = 0, h= [0, +] denita da 0 t=0 (t) = + t = 0 L[(t)] := limn+ L[ 1 (t)] = 1.
n
2.1 Linearit
La trasformata di Laplace L-trasformabili con ascisse di convergenza
ogni
c1 , c2
costanti si ha
L[c1 f1 + c2 f2 ](s) = c1 L[f1 ](s) + c2 L[f2 ](s), s : Re(s) > max {[f1 ], [f2 ]} .
Esempio
Dall'esempio 2 troviamo
L[e it ](s) =
1 s i
R,
Re(s) > 0.
L[sin(t)](s) =
1 1 1 = 2 2i s i s + i s + 2
Re(s) > 0
L[cos(t)](s) =
s2
s + 2
Re(s) > 0,
e dunque in particolare
L[sin(t)](s) =
s2
1 +1
L[cos(t)](s) =
s2
s +1
Re(s) > 0.
Esempio
Ancora dall'esempio 2 troviamo
1 s 1 s+
w R, w R,
Per
Re(s) > ||
sinh(t) =
et et 2
5
cosh(t) =
et + et 2
segue che
L[sinh(t)](s) =
1 1 1 = 2 2 s s+ s 2 s , s2 2
L[cosh(t)](s) =
e dunque in particolare
L[sinh(t)](s) =
s2
1 1
L[cosh(t)](s) =
s2
s , 1
Re(s) > 1.
2.2 Limitatezza
Proposizione 2.1.
vergenza Sia
[f ];
Re(s) 0
lim
Re(s)+
0 n := Re(sn ) +,
allora
n+
lim F (sn ) = 0.
[f ];
Re(s) > [f ].
convergenza
t tf (t)
[f ]
(3)
F (s)
In generale si ha
Re(s) > [f ].
2.4 Segnali
La denizione di trasformata coinvolge solo i valori di denita su
f (t) per t 0.
Se
f (t)
denotiamo
f (t) f+ (t) = 0
cio
t0
altrimenti,
Ne segue che
Denizione 2.3.
chiamata segnale.
Esempio
Consideriamo la funzione e dunque la funzione allora
t tn , +
con
n N.
Per
n=0
abbiamo
t0 = 1
t0 +
coincide con
H(t).
1 s
Re(s) > 0.
Per
L[tn ](s) +
=
0
st n
t dt =
est n t s
t=+
+n
t=0 0
est n1 t dt = s
=
Abbiamo quindi
L[t+ ](s) =
e in generale
L[tn ](s) = +
n! sn+1
Re(s) > 0.
Riportiamo ora alcune propriet (di facile verica) della trasformata di Laplace nel caso in cui
un segnale.
Esempi
1. Segnale
2. Segnale ritardato
f (t) = sen+ (t ):
L[sen+ (t )] = e s
s2
1 . +1
Osservazione 2.4. La somma dei due segnali proposti sin t in [0, ] e zero
fuori e si ha
1 + e s . s2 + 1
La trasformata calcolata una funzione intera: tanto il numeratore quanto il denominatore presentano zeri semplici in
s = i.
con il fatto che la trasformata di una funzione nulla fuori di un compatto una funzione intera, cio
[f ] = .
Si pu dimostrare la seguente proposizione in cui si d una formula per calcolare la trasformata di un segnale periodico.
Proposizione 2.5.
Sia
t0
di periodo
T,
cio
sommabile in
T
[0, T ],
allora
1 1 eT s
est f (t) dt
0
Re(s) > 0.
Esempio
1. Consideriamo l'onda quadra:
1 f (t) = 0
2n t 2n + 1,
altrimenti.
n0
t0
di periodo
2.
e
0
st
1 1 s 1 + es
1 f (t) = 1 0
2n t 2n + 1,
n0 n0
2n + 1 < t < 2n + 2,
altrimenti.
Allora si ottiene
10
L[f (t)](s) =
est f (t)dt =
0
1 1 e2s
t=2
est dt
0 1
est dt =
est s
t=1
t=0
est s
=
t=1
1 1 (es + 1) + (e2s es ) = s s
2 -periodico
denito da
k0
11
Si ottiene
L[f ](s) =
1 1 e2s
est sin(t)dt =
0
1 1 + es = 1 e2s s2 + 1
1 1 . s s2 + 1 1e L[sin+ (t)+
sin+ (t )](s).
4. Consideriamo il segnale
-periodico
denito da
f (t) = |sin(t)|+ .
L[|sin|+ ](s) =
1 1 es
est sin(t)dt =
0
12
1 1 + es . 1 es s2 + 1
2.4.1 Legame tra la trasformata di un segnale e la trasformata della sua derivata prima Teorema 2.6.
Sia
t 0,
Allora si ha che
con
di classe
C1
. Si trova
L[f ](s) = s L[f ](s) f (0) = s [s L[f ](s) f (0)] f (0) = = s2 L[f ](s) sf (0) f (0).
In generale, se
C n1
e la derivata di ordine
(n 1)
L[f (n) ](s) = sn L[f ](s) sn1 f (0) + sn2 f (0) + + f (n1) (0) .
Esempio
Consideriamo il seguente problema di Cauchy:
y + y = 0 y(0) = 0
y (0) = 1
Y (s) = L[y](s)
troviamo
da cui
Y (s) =
1 s2 + 1 y(t) = sin(t).
f g
la formula
(f g) (x) :=
R
Se
(f g) (x) =
f (t) g(x t) dt
0
x>0
altrimenti.
(f g) (x) = (g f ) (x)
Teorema 2.7.
vergenza
Se
[f ]
[g]
rispettivamente, allora e si ha
(f g)
L-trasformabile nel
semipiano
14
Esempio
Sia
[f ] e trasformata
F (s).
(f H)(t) = (H f )(t) =
0
Si ottiene dunque la primitiva di Laplace si trova
f ( ) d
t > 0.
L[H f ](s) =
F (s) , s
divisa per
s.
Esempio
Sia
f (t) = tn1 . + L
Ha come primitiva
tn + n
Esercizio
Sia
h (t) =
X[0,h) (t) , h
con
h > 0.
h (t) = 1
R
e che
h > 0
L[h ](s) =
1 esh . sh
Sia ora
fh (t)
t 0, t>h
i.e.
fh (t) =
0
X[0,h) ( ) d = h t h
15
(rampa unitaria).
th
L[fh ](s) =
1 ehs 1 , hs s
Re(s) > 0.
F.
[f ].
Per ogni
> [f ]
si ha
1 v.p. 2i
dove
+i i
f (t )
ed
f (t+ )
1 (f (t ) + f (t+ )) = f (t) 2
in cui
f (t)
continua.
Il teorema d una condizione suciente anch un segnale sia ricostruibile a partire dalla trasformata di Laplace. condizione su Il seguente teorema d una
F (s)
f (t)
1 2i
+i
est F (s)ds.
i
Teorema 2.9.
= Re(s) > 0
Sia
s C F (s)
|F (s)| = O
1 |sk |
16
s ,
con
> 0
la formula
est F (s)ds
i
(4)
R,
indipendente da
avente la
come
Sia
F (s)
sia minore di quello del denominatore (ci si pu sempre ricondurre a ci ). Se il grado del numeratore inferiore almeno di due unit rispetto a quello del denominatore, si pu applicare il risultato precedente. Altrimenti, se la dierenza dei due gradi uno, si ha
F (s)
nella forma
F (s) =
con
c + F (s), s
Esempio
Consideriamo
F (s) =
s2
s +1
cos(t).
F (s)
analitica ed inoltre
F (s)
Possiamo scrivere
1 s
(dunque k = 1).
F (s) =
s 1 = + s2 + 1 s
s 1 s2 + 1 s
1 + s
s2 s2 1 s(s2 + 1)
1 1 . s s(s2 + 1)
H(t).
Il secondo la trasformata di
(sin H)(t) =
0
sin( ) H(t ) d =
0
17
sin( )d = 1cos(t)
t 0.
cos(t).
f (t)
1 f (t) = 2i
dove gli
+i
e F (s)ds =
j=1
st
(5)
sj
dovuta essenzialmente al teorema dei residui e di una variante del lemma di Jordan).
Se
F (s)
F (s)
della forma
F (s) =
A(s) , B(s)
con
A(s) e B(s) polinomi che non abbiano zeri in comune (in caso contrario,
dividendoli per il loro massimo comune divisore, potremmo sempre ridurci a tale situazione). Siano
am= 0, bn = 0, B(s)
n > m.
Siano dunque
s1 , s2 , , sr
con molteplicit
n 1 , n 2 , , nr
r
rispettivamente. Sar
nk = n,
k=1
A(sk ) = 0,
k = 1, 2, , r.
sk
un polo di ordine
nk
per la funzione
F;
dunque
18
nk
k=1 j=1
aj . (s sk )j
(k)
j1 L[t+ ] =
(j 1)! sj
tj1 1 + = j (j 1)! s
Se ne deduce che
nk
f (t) =
k=1 j=1
aj j1 sk t t e . (j 1)! +
(k)
n1 = n2 = = nr = 1,
n
si trova
f (t) =
k=1
Si osservi che tra gli
a1 esk t .
(k)
sk
vale
0;
sk
del
limt+ f (t) = 0.
Esempio
Consideriamo mata.
F (s) =
s (s 1)2
19
F (s) =
s b a + = , 2 (s 1) (s 1) (s 1)2 a = 1, b = 1
e dunque
con
a, b R.
F (s) =
2.6 Applicazione della trasformata di Laplace alle equazioni dierenziali ordinarie lineari a coecienti costanti
Consideriamo il problema di Cauchy per un'equazione lineare del secondo ordine, a coecienti costanti, non omogenea:
t0
g(t)
t 0;
Applicando la trasformata di Laplace all'equazione e sfruttando la formula per la trasformata di una derivata si ha, posto
Y (s) = L[y](s)
20
e dunque si trova
Y (s) =
g(t) = 0
(equazione omogenea) la trasformata di Laplace deldunque una funzione razionale fratta propria;
la soluzione
Y (s) = Y1 (s),
questa circostanza si verica per ogni equazione dierenziale lineare a coecienti costanti omogenea, indipendentemente dall'ordine. Sappiamo antitrasformare per risalire al segnale utilizzando le tecniche esposte nel paragrafo precedente.
g(t) = 0
Y (s) =
e
Y1 (s) + Y2 (s).
mine
y (t)
detta
soluzione fondamentale
t0
verica il problema
Osservazione 2.10.
t0
y+ (t),
t<0 1.
e coincidente
y(t)
per
t 0,
ma non
C1
poich la
Dunque
y+ (t)
e
t < 0
t > 0,
in senso classico, ma lo nel senso delle distribuzioni, cio una soluzione dell'equazione
y + a1 y + a0 y = ,
dove
(6)
Esempio
Consideriamo il seguente problema di Cauchy:
t0
Y (s) = L[y](s)
es s
Y (s) =
es . s(s2 + 9)
Esempio
Consideriamo il seguente problema di Cauchy:
(7)
0.
22
y (t) = y(t + 5)
e si ha che
y (t)
(8)
Risolviamo il problema (8). Trasformando entrambi i membri dell'equazione si ottiene che la trasformata di Laplace della soluzione
Y (s) =
s(s2
3 1 a b c 1 + 2 = + + + 2 , + 1) s + 1 s si s+i s +1 a = 3, b = 3 3 , c = . 2 2
a, b, c R.
Esempio
Consideriamo il seguente problema di Cauchy:
t0
Y (s) =
s2
1 1 = . + 4s + 3 (s + 1)(s + 3)
et e3t y(t) = . 2 2
23
Osserviamo che la trasformata di Laplace consente ovviamente di risolvere anche problemi di Cauchy del primo ordine. Diamo il seguente esempio.
Esempio
Consideriamo il seguente problema di Cauchy per un'equazione del primo ordine:
t0
dove
Si ha
Y (s) =
e s(s 1)
24
t = 1:
Si dice che
y(t)
riceve un impulso in
t = 1.
Esempio
Vogliamo risolvere, tramite la trasformata di Laplace, il seguente problema di Cauchy:
Y (s) =
Per
Y1 (s)
si ha
Y1 (s) =
s2
s 1 + 2 +1 s +1
Mentre per
Y2 (s): =
25
Mettendo insieme
y1
y2
si pu scrivere
Alla stessa conclusione si poteva arrivare facendo la somma dei residui: occupiamoci ad esempio di
Y1 (s) =
s+1 . s2 + 1
s = i
1; =
calcoliamo allora
res
est (s + 1) ,i s2 + 1
= lim
si
est (s + 1) s+i
eit (i + 1) ; 2i
res
est (s + 1) , i s2 + 1
= lim
si
est (s + 1) si
eit (i + 1) . 2i
E dunque si ha
y1 (t) =
y2 (t) =
tet et 1 + cos(t). 2 2
26
La trattazione fatta no ad ora si estende in maniera naturale a problemi di ordine maggiore di
2:
(n) y (t) + an1 y (n1) (t) + + a0 y(t) = g(t) y(0) = y0 y (0) = y1 . . . (n1) y (0) = yn1 .
27