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IL

BARBARIGO

NUMERO 8

Pubblicazione informativa bimestrale dellIstituto Barbarigo di Padova

APRILE-MAGGIO 2012

VERAMENTE RISORTO

PASQUA, CHE SORPRESA!


Il brutto voto inaspettato, il colpo di testa che provoca rivoluzioni in famiglia, la malattia improvvisa che scombina tutti i piani, un dissesto economico, un incidente: sorprese tuttaltro che positive o gradite. Alla parola sorpresa molto spesso si d unimpronta negativa (speriamo non ci siano sorprese): chiss, forse per scaramanzia o pessimismo inveterato... Per questa Pasqua mi piace abbinare la sorpresa al bello della vita, a ci che, inatteso, folgora e cambia lesistenza quotidiana. Duemila anni fa la Pasqua ha portato la sorpresa pi grande, situazioni e gioie davvero inaspettate: ma belle! Le donne che vanno al sepolcro, i discepoli che perplessi ne ascoltano i racconti, i due delusi verso Emmaus... cosa potevano sperare dopo la tragedia del Golgota? E infatti i loro discorsi e comportamenti fanno pensare a una pietosa gestione della salma per poi ritornare alla vita di prima: tutto finito, peccato, ci eravamo illusi Invece sono colti di sorpresa dal sepolcro vuoto la mattina di Pasqua e poi ancor di pi dagli incontri con Ges risorto: vivo, ha parole importanti da dire, rianima il gruppo e invia in missione. il Signore!: e qui cambia la vita davvero, sinaugurano pagine nuove per la storia del mondo. La sorpresa della Pasqua! I bambini (e non solo) si appassionano per la sorpresa delluovo di Pasqua: i cristiani riusciranno a sorprendersi ancora per il Risorto e comunicare questa lieta meraviglia? Riusciranno a gioire per un Dio sempre nuovo, vicino, appassionato della vita? Gli studenti del Barbarigo troveranno qual(Continua a pagina 2)

In questo numero
Iscrizioni al Musicale Tutti al Barbarigo con il Grest Up Con me il Barbarigo ha anche cambiato musica Ci vediamo in tv Incontro con i genitori Musica e impegno solidale Imparare la scienza Sicurezza in laboratorio La sicurezza come obiettivo Premiati per lUnit dItalia Bere e guidare non vanno daccordo Scambio culturale in Norvegia Conoscere e visitare le aziende del territorio Club Lobacevskij Don Ettore Favarin Calendario e comunicazioni Larchivio di don Floriano 2 2 3 4 4 4 5 5 5 6 6 7 7 8 9 10 10

Anastasis,BalisicadiSamMarco,Venezia

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PRIMO PIANO

APRILE-MAGGIO 2012

ISCRIZIONI

PER IL MUSICALE PROVA DINGRESSO IL 4 MAGGIO


Si terr venerd 4 maggio, alle ore 16.30, la prova di ingresso per potersi iscrivere al Liceo Musicale per lanno scolastico 2012-13. Per prenotarsi ci si deve rivolgere alla segreteria entro il 30 aprile 2012, presentando la lista dei brani musicali preparati per la prova. Il Liceo Musicale nato nel 2010, in collaborazione col Conservatorio Pollini, sulla scia di una lunga e apprezzata tradizione musicale incentrata sull'opera e la figura di don Floriano Riondato, da decenni impegnato a far scoprire la musica a generazioni di ragazzi e di ragazze, dotando anche l'Istituto di una ricca collezione di strumenti musicali. Studiare musica al Barbarigo un'opportunit per conseguire un diploma liceale coltivando allo stesso tempo la passione per la musica, con la possibilit di ottenere dei crediti formativi per il conservatorio. Secondo la normativa vigente la prova diretta alla verifica del possesso di specifiche competenze musicali, e si comporr di una parte teorica e di una pratica, con l'esecuzione di uno studio e di un brano musicale. In occasione della selezione ogni candidato esprimer la scelta del primo strumento per l'insegnamento di esecuzione e interpretazione: strumento che la scuola cercher di garantire, compatibilmente agli insegnamenti attivati in proprio o mutuati dal Conservatorio Pollini. Nell'anno scolastico 2011-12 sono gi attivati al Barbarigo pianoforte, arpa, violino, chitarra e canto; mutuati dal Pollini corno e fagotto, clarinetto, oboe e trombone. Per facilitare l'approccio alla prova d'ingresso viene organizzato un incontro di presentazione, previsto per il 27 aprile presso lIstituto. Alla prova d'ingresso (e all'incontro di presentazione) possono partecipare anche ragazzi non ancora iscritti alla nostra scuola: se la prova positiva, il trasferimento al Liceo Musicale pu essere fatto senza problemi in tempi successivi. Per informazioni tel. 049.8246911 e-mail barbarigo@barbarigo.edu

LEVENTO DI QUESTANNO

TUTTI AL BARBARIGO CON IL GREST UP


Le prossime settimane il Barbarigo ricever centinaia di giovani provenienti da tutta la citt per il Grest up - Formazione cittadina animatori Grest di Padova. Il percorso eucativo si compone di due fasi: la prima prevede un passaggio nelle singole comunit per promuovere e stimolare la riflessione sulla necessit per gli animatori di formarsi; la seconda invece rappresentata dai 3 fine settimana formativi, che questanno si terranno proprio nel nostro Istituto. I ragazzi arriveranno divisi in tre turni: il primo si svolger il primo fine settimana dopo Pasqua, e sar rivolto ai ragazzi nati nel 97 (prima superiore). Seguiranno il secondo (21-22 aprile) e il terzo turno (5-6 maggio), rivolti rispettivamente ai ragazzi nati nel 96 (seconda superiore) e a quelli nati negli anni 9594 - 93. Gli incontri si svolgeranno dalle 15.30 del sabato fino alle 16.30 della domenica, con la possibilit per i ragazzi di pernottare con il sacco a pelo. Per i partecipanti si tratter quindi di una bella esperienza di condivisione e di vita insieme, mentre per il nostro Istituto il Grest up 2012 rappresenta la possibilit di aprirsi alla comunit, senza per questo compromettere la normale organizzazione delle lezioni. Appuntamento quindi al Barbarigo!

SEGUE DALLA PRIMA

PASQUA, CHE SORPRESA!


cosa di sorprendente nella loro Pasqua, incontreranno il Signore risorto? Luomo indifferente di oggi si pu sorprendere in vari modi: con la solidariet fraterna (magari quella che sa pagare di persona), con la passione educativa verso i pi giovani, con la speranza e lamore testimoniati nel nome di Ges risorto. Laugurio pasquale porti belle novit per loggi, sorprese liete per noi, per la nostra scuola, per le persone che abbiamo care: buona Pasqua! don Cesare Contarini, rettore

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NUMERO 8 LINTERVISTA DEL GAZZETTINO A DON FLORIANO

PRIMO PIANO

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CON ME IL BARBARIGO HA ANCHE CAMBIATO MUSICA


Il13 marzo 2012 il Gazzettino di Padova ha pubblicato una bella e lunga intervista al nostro don Floriano Riondato, che qui riportiamo. Di Alberto Beggiolini Sognava il pianoforte o il violino, ma i tempi erano duri e gli strumenti costavano cari, troppo cari. Era entrato in seminario nel 32 quando da mangiare ce nera poco.... Cos fin con lamare il flauto, prima quello dolce, pi semplice, poi il traverso. Una passione contagiosa, che riuscito a trasmettere ad intere generazioni di studenti, fin dal 1963, quando fu inserita nei curricola scolastici del Barbarigo la nuova materia voluta dal ministero: la musica. Don Floriano Riondato oggi si porta 91 anni alla grande, aiutato dalla fede, dalla musica... ma immagino anche dal mio Dna. In quel Dna era scritto anche il flauto, don Floriano? E bello, sa? Prima iniziai con quello piccolino, da studio, poi quello pi serio, indo, con pi estensione. Al Barbarigo lo introdussi per primo a Padova. Pensi che lo insegno ancora oggi ai bambini delle elementari. Ai ragazzi piaceva? Come no! Del resto, allepoca certamente cerano meno "cose", le distrazioni scarseggiavano.... E oggi invece? Beh, c lelettronica, ci sono i computer e ci sono troppi genitori distratti, che non sanno mai dire di no. Ma la musica la musica. Certo, magari al flauto i giovani preferiscono la chitarra, per resta sempre un buon approccio. Anche lei, a suo tempo, dopo il flauto studi chitarra? Certamente. Vede, qui al Barbarigo attrezzammo una sala per la musica, insonorizzata. Per accompagnare i flauti inserimmo qualche tastiera, ma non bastava.... Cos? Siamo ormai alla fine degli anni Sessanta, sa, i gruppi, i bassi, le chitarre, tante chitarre. Cos me ne comprai una e cominciai a studiarla, seguito dal maestro Paolo Muggia. Ecco, cos potemmo aggiungere la base armonica al coro. Per, non bastava ancora. vero. Destate buttavo gi il repertorio musicale per lanno scolastico a venire, ma mi restava un sogno incompiuto: una banda. Che vuol dire altri strumenti. Eh s, cominciai a studiare la tromba, il clarinetto, il corno, comprai i sax, perfino un clavicembalo. Un clavicembalo, per, con la banda centra poco... Infatti nacque anche unorchestra, la Piccola Orchestra Barocca, piccola ma davvero grande. Pensi che al fagotto cera Leopoldo Armellini, che poi divenne direttore del Pollini, a quel clavicembalo cera Stefano Francescano, al flauto traverso Alberto Maran, al violino Sonig Ciacherian... Incredibile. Lorchestra dur a lungo? No, pochissimo, fino alla morte del primo violino, nel 1981: era mio nipote Daniele. Una pagina tristissima. A quel punto non me la sentivo pi di proseguire, e lorchestra cess. Ma la banda invece no? No, la banda and avanti. Anzi, cominciammo a partecipare a numerosi eventi, anche al teatro Verdi, per beneficienza. Ma spese e Siae si prendevano quasi tutto, non era quella la strada giusta. Arriviamo a tempi pi recenti. Arriviamo al 1992, quando nacque la scuola darpa, grazie allimpegno della professoressa Giuliana Bressan, prima, e della professoressa Maria Chiara Bassi poi. Oggi la scuola la pi grande dItalia, e conta 24 alunne, l"Ensemble Floriana", oramai noto a livello internazionale. Larpa uno strumento "antico". Esercita ancora fascino, oggi? Direi di s: qui da noi gli studenti, anzi, le studentesse darpa non mancano. Perch uno strumento prettamente femminile, vero? Macch, solo perch le classi darpa miste non funzionano: i maschi si sentono obbligati a disturbare. Ma i pi grandi arpisti sono proprio uomini, pensi solo allo spagnolo Nicanor Zabaleta. uno strumento costoso? Dipende dai modelli, ma ci sono arpe che costano come unautomobile di media cilindrata. Vede, sembra semplice, ma uno strumento complesso, dal preciso

lavoro di liuteria, con tanti pedali per la scelta delle intonazioni, i registri, le chiavi, la cassa armonica.... Lanno scorso una grande novit: il varo al Barbarigo del Liceo musicale. Finalmente: stata una scommessa, un sogno. Il liceo musicale una specialit costosissima, tra strumenti e stipendi ai professori. Ma ha intercettato linteresse degli studenti? Di quelli iscritti di sicuro. Abbiamo avuto dieci ragazzi lanno scorso e altri dieci questanno. una nicchia, un indirizzo preciso comunque propedeutico al Conservatorio. Ma un liceo come un altro? Voglio dire, gli insegnamenti musicali sono "in pi" rispetto alle altre materie? S, non viene sacrificato nessun altro insegnamento. Chi lo sceglie sa che ogni settimana ci sono sei ore di lezione in pi dedicate alla musica. una scelta precisa, che non consente ai ragazzi ulteriori distrazioni. Qual lidentikit dello studente del "musicale"? Sono studenti modello, bravissimi, con una marcia in pi e una passione che sta per sbocciare. Tutto qui.

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SCUOLA E PERSONE

APRILE-MAGGIO 2012

RASSEGNA STAMPA

CI VEDIAMO IN TV
Lo scorso 9 marzo Telechiara ha trasmesso il programma "Fatti nostri - la piazza" in diretta dalla biblioteca del Barbarigo. Di stretta attualit il tema: "Imu e Chiesa, tra non profit, solidariet, scuola e commercio". La registrazione della trasmissione disponibile su Youtube, tramite il nostro sito. Non tutto: anche la tv nazionale austriaca ha dedicato un bel servizio al Barbarigo, documentando la visita dei nostri studenti allo Stiftsgymnasium di St. Paul, una bellissima scuola benedettina in Carinzia. La visibilit del Barbarigo sta insomma vivendo un buon momento, se si tiene conto anche della bella intervista concessa a don Floriano (a p. 3), e gli articoli pubblicati dal Gazzettino e dal Mattino di Padova sul progetto Martina, messo in atto dal nostro Istituto.

AGESC

INCONTRO GENITORI
In occasione dell'avvicinarsi della Pasqua, i genitori degli allievi hanno partecipato a un incontro di cultura e spiritualit organizzato dal Barbarigo e dall'Agesc, tenutosi il 24 marzo. La mattinata cominciata alle 9 con una visita riservata al Battistero del Duomo sotto la guida di Maria Luisa Simonato, ex allieva e membra del gruppo Pietre vive. Successivamente, dopo quattro chiacchiere e un buon caff, don Lorenzo Celi ha condotto un breve incontro di riflessione e preghiera in aula Ramin, cui seguito un brindisi augurale col rettore.

Pietre vive, che ha organizzato la visita, una comunit giovanile dedicata allannuncio del Vangelo nei e tramite i luoghi darte: pietrevive.wordpress.com

LA TESTIMONIANZA

MUSICA E IMPEGNO SOLIDALE


Ospitiamo un articolo del dottor Angelo Di Mola, della Fondazione Andi onlus, lente nato dalla volont dellAssociazione Nazionale Dentisti Italiani per operare nella ricerca, nel sociale e nella cooperazione internazionale. LAndi, ha un rapporto di collaborazione con lEnsemble darpe Floriana, con cui ha organizzato serate musicali a Cortina. La musica, nell'universalit del suo linguaggio, uno degli strumenti migliori per creare sintonia tra le persone e, perch no, tra dentisti e pazienti. Per questa ragione promuovere e far conoscere i progetti della Fondazione Andi onlus organizzando un concerto mi sembra unazione particolarmente efficace, anche perch contribuisce a mostrare il volto "umano del dentista e a rilanciarne limmagine. Dopo il grande successo dello scorso anno, anche per il 2012 e in concomitanza con l'XVIII Settimana Culturale dell'Andi Parma, il concerto d'Arpe e Coro tornato a Cortina d'Ampezzo con il desiderio di avvicinare sempre pi la cittadinanza alla musica come veicolo per la sensibilizzazione riguardante temi di rilevanza sociale come il tumore del cavo orale. Lappuntamento ha visto la fusione tra l'Ensemble darpe Floriana, diretto da Maria Chiara Bassi, e la Schola Cantorum di Cortina d'Ampezzo, diretta da Denis Catenazzi, che hanno coinvolto il pubblico presente in una nuova esperienza musicale tanto profonda quanto indimenticabile. Il concerto si tenuto nella basilica dei Santi Filippo e Giacomo di Cortina d'Ampezzo lo scorso 9 Marzo. Ho pi volte potuto notare come attivit come queste diano un ottimo riscontro sia in termini di immagine che di numero di sostenitori, per questo mi auguro che tali iniziative possano aumentare per sostenere l'impegno solidale di Fondazione. Angelo Di Mola

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NUMERO 8 DIDATTICA VIVA

SCUOLA E PERSONE

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IMPARARE LA SCIENZA SPERIMENTANDO


Grazie alle risorse del nostro istituto, e in particolare all'entusiasmo del professor Alfonso D'Ambrosio, da quest'anno noi studenti possiamo usufruire all'interno della struttura scolastica di uno spazio adeguatamente attrezzato per svolgere esperienze di laboratorio di fisica. Con la classe III del Liceo Scientifico abbiamo avuto occasione di eseguire due esperimenti sul moto dei corpi, per mezzo di uno strumento in grado di simulare il moto rettilineo, sul quale abbiamo dovuto redigere una relazione dettagliata, corredata anche di grafici e tabelle. Oltre a questa attivit in classe, ci siamo muniti di materiale di ordine comune come bicchieri di carta, elastici e fil di ferro, per sperimentare il laboratorio povero, che consiste nell'utilizzo di oggetti d'uso abituale, e non specificamente usati nell'ambito della fisica. In questa modo abbiamo dimostrato la legge di Hooke sul comportamento dei materiali elastici. Noi studenti acquisiamo cos la capacit di intervenire per modificare e far funzionare le cose, la dimestichezza con le tecniche sperimentali e la modalit di fare fisica anche con oggetti quotidiani. La finalit dell'esperienza di laboratorio, a cui ci siamo avvicinati, stata principalmente quella di permetterci di entrare in contatto con il fenomeno fisico, per capire come le cose funzionano concretamente. Molti prediligono il classico metodo d'insegnamento basato sulla spiegazione teorica dei leggi e fenomeni; personalmente invece io trovo che con lesperienza diretta, oltre al fatto di essere pi stimolati con la sperimentazione, per noi studenti la comprensione dei fenomeni fisici diventi pi semplice, perch supportata da un lavoro di gruppo, incrementata dalla capacit di collaborare e di impegnarsi per un obiettivo comune, altrimenti difficile da raggiungere con lo studio puramente teorico dei manuali. A breve inizieremo la teoria dei fluidi e il prof ci ha anticipato che lavoreremo con acqua, bottiglie, corpi riscaldati e... siamo gi curiosi di vedere quali e quante bellezze ci riserva la phisis! Ilaria Rasero, III A Liceo Scientifico

PROGETTO SICUR.FIDAE

SICUREZZA IN LABORATORIO
Gli alunni delle classi II, III e IV Scientifico, V Ginnasio, I e II Classico, II Ragioneria e Liceo Musicale questanno hanno partecipato a un programma di varie esperienze di laboratorio, condotte dal professor Matteo Nadai, laureato in Biotecnologie e ricercatore alla Facolt di Farmacia. Uno dei primi incontri stato dedicato alla spiegazione delle principali regole di sicurezza da seguire in un laboratorio chimico-biologico e alla lettura dei simboli e dei codici posti sulle etichette dei contenitori utilizzati. Foto: Martina Milani

PROGETTO SICUR.FIDAE

LA SICUREZZA COME OBIETTIVO


Si terr la mattina del 5 maggio, dalle 9 alle 11.30 circa, la festa conclusiva del progetto Persona, Cittadinanza e Costituzione: un cantiere sempre aperto. Liniziativa stata portata avanti dalla Sicur.Fidae - Rete di scuole cattoliche paritarie, con il Barbarigo nel ruolo di capofila. Lincontro si svolger nel sagrato della Cattedrale di Padova e poi anche nella vicina sala teatrale dellMpx, e sar inserito nel Festival della Cittadinanza programmato a Padova dal 4 al 13 maggio. In caso di maltempo, la festa si svolger interamente allMpx. Il progetto coinvolge 11 istituzioni scolastiche paritarie di Padova e Venezia, per un totale di 2672 studenti e 199 docenti, con lobiettivo di far crescere gli alunni dalla scuola dinfanzia alla secondaria di secondo grado nella consapevolezza che lattenzione alla sicurezza, in diversi ambiti della vita quotidiana (per strada, in rete, negli ambienti scolastici e di lavoro), e leducazione alla legalit rivestono unimportanza fondamentale nella formazione della propria personalit e della responsabilit di cittadini. Per ulteriori informazioni si pu consultare il sito internet www.sicurfidae.it

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PAROLA AGLI STUDENTI

APRILE-MAGGIO 2012

CONCORSO PROVINCIALE

PREMIATI PER LUNIT DITALIA


I ragazzi della II Liceo Classico hanno partecipato al concorso indetto dalla Provincia di Padova e dall'Ufficio scolastico provinciale sul centocinquantesimo anniversario dell'unit d'italia, arrivando terzi con un lavoro su Padova nella terza guerra di indipendenza. La premiazione avvenuta lo scorso 17 marzo in aula Nievo al Bo. Quando ci stato proposto di prendere parte al concorso sullUnit dItalia, abbiamo impiegato ben poco a decidere di abbracciare questidea. Questo entusiasmo non tutto da attribuirsi al mero gusto della competizione, per quanto stimolante ed esaltante, ma a rinnovate consapevolezze e responsabilit. Sia lattualit, sia i fatti storici che abbiamo avuto occasione di studiare, ci hanno spinto alla riscoperta e alla rivalutazione del valore e dellimportanza di questi eventi. Oltretutto, il ricorrere del centocinquantesimo anniversario del nostro Paese in un anno in cui, per pura coincidenza, il programma scolastico prevedeva proprio lo studio di questi fatti, ha fatto s che approfondissimo questo argomento in modo diverso e pi consapevole. Tutti noi, in un modo o nellaltro, siamo figli non soltanto del nostro tempo, ma anche di un passato fatto di accadimenti fondamentali e insostituibili che ci hanno segnato, nel bene o nel male, in modo indelebile e senza i quali noi non saremmo come siamo. superfluo sottolineare che lUnit dItalia va considerata proprio come uno di questi eventi, anche perch riguarda ciascuno di noi non soltanto come italiani, ma anche come padovani, visto che influenza anche il microcosmo cittadino. Bench sia un argomento abbastanza trascurato dai libri di storia, cosa comprensibile, visto che sarebbe impossibile focalizzarsi sullimportanza di questo evento per ogni singola citt italiana, quei mesi del 1866 sono stati cruciali per la nostra citt e, di conseguenza, importante ricostruirli e approfondirli adeguatamente. proprio per questo che abbiamo deciso di diventare noi i veri protagonisti di questa ricorrenza: ci siamo gettati a capofitto nella consultazione di documenti, di fonti dirette e non, di scritti di uomini valorosi e traboccanti di spirito patriottico che non soltanto hanno vissuto quei momenti, ma si sono anche spesi per la realizzazione di un Paese unito: perch non fossimo pi, come scriveva Mameli, calpesti , derisi, perch non siam popolo, perch siam divisi: per non essere pi un volgo disperso che nome non ha. Poi, dopo queste fruttuose e illuminanti ricerche, abbiamo deciso di andare per la citt e sondare le conoscenze dei nostri cittadini in merito allunificazione italiana, iniziativa che ha dato risultati non proprio esaltanti. Questo ci ha spinti ancora di pi a voler cambiare le cose: siamo noi gli uomini e le donne del futuro, siamo noi i posteri, siamo noi, adesso, ad avere delle

responsabilit nei confronti della Nazione. perci nostro dovere farci carico di questi valori, per trasmetterli, un giorno, ai nostri figli. stata unesperienza particolarmente importante, e non solo perch abbiamo imparato a orientarci nellimmensa quantit delle fonti storiche, ma perch ci ha permesso di riassaporare valori e desideri ormai perduti. Ci che tutti noi auspichiamo che questanno cos importante e denso di iniziative non si chiuda con un mero appuntamento tra cinquantanni: certi valori devono essere celebrati ogni giorno e non solo in ricorrenze eccezionali e da pochi fortunati che hanno occasione di viverle. Solo riscoprendo e valorizzando quei sentimenti e ideali che spronarono i nostri avi a lottare per la loro (e per la nostra) libert, potremo sperare in un futuro pi roseo e nella costruzione di un Paese migliore, con cittadini pi consapevoli. Maria Francesca Fortunato

ATTIVIT FORMATIVE

BERE E GUIDARE NON VANNO DACCORDO


Il 23 febbraio, su invito del Comune di Padova, abbiamo partecipato a un incontro organizzato dal Settore Servizi Sociali in collaborazione con la Polizia di Stato e il Progetto Giovani. stato proiettato un video da cui abbiamo ricavato informazioni semplici ma dirette, che purtroppo sono spesso ignorate dalla maggior parte dei giovani. Abbiamo inoltre assistito ad alcune testimonianze interessanti da parte della Polizia Stradale e di una mamma che ha vissuto in prima persona il dramma della perdita del figlio di soli trentasette anni, proprio a causa di un incidente stradale. Grazie a questo incontro abbiamo capito che il mancato rispetto delle regole del codice stradale, dovuto allabuso di alcool e droga o imputabile ad un momento di distrazione, un problema che tocca in prima persona non solo gli adulti ma anche noi adolescenti. Certo per alcuni di noi non sar immediato lagognato momento di mettersi al volante, ma si tratta di gettare un seme che, se sar sistematicamente curato, potr dare buoni frutti. Maria Aurora Cirese Francesco Daminato V Ginnasio

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NUMERO 8 RETE ELOS

PAROLA AGLI STUDENTI

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SCAMBIO CULTURALE IN NORVEGIA


Cielo plumbeo, neve candida e freddo secco: sono questi i principali fattori climatici che hanno accolto in Norvegia, nella cittadina di Askim, dal 5 all'11 febbraio, la II Liceo Classico. Si trattato di una vera e propria settimana internazionale, in cui si sono incontrati studenti provenienti da 8 diversi paesi europei: Norvegia, Olanda, Spagna, Estonia, Slovenia, Slovacchia, Grecia e Italia. I 15 studenti del Barbarigo, accompagnati da due docenti, hanno vissuto una fantastica settimana che ha dato loro la possibilit di venire a contatto con la cultura norvegese, in quanto hanno soggiornato presso le rispettive famiglie ospitanti, vivendo secondo il loro stile di vita, mangiando i loro piatti tipici e apprezzando le loro tradizioni, che sono state illustrate anche da alcuni alunni norvegesi con diapositive, canzoni e abiti locali durante la presentazione generale. Numerose poi sono state le attivit che i ragazzi hanno svolto in questi giorni: dalla visita alla citt di Oslo ai tornei sportivi, dalle camminate in mezzo alla foresta ai lavori di gruppo svolti in compagnia di studenti provenienti da diversi paesi europei. proprio questo, infatti, uno degli scopi principali del programma internazionale Comenius, a cui il Barbarigo aderisce dal 2000: unire ragazzi di varie nazionalit per permettere loro di crescere e maturare. I partecipanti, inoltre, hanno potuto migliorare il loro inglese, hanno stretto amicizia con persone uniche e hanno imparato ad adattarsi ad una realt molto diversa da quella italiana. Ultimo ma non meno importante: la squadra del Barbarigo ha vinto il torneo di pallavolo tra squadre degli 8 paesi partecipanti! Francesco Castagna II Liceo Classico

ECONOMIA DAL VIVO

CONOSCERE E VISITARE LE AZIENDE DEL TERRITORIO


Il punto vendita ormai un vero e proprio mezzo di promozione e marketing, e questo a causa dei nuovi comportamenti dei consumatori, sempre pi accorti e selettivi, e della sempre minore efficacia della pubblicit sui mezzi di comunicazione tradizionali. Proprio allaspetto della gestione del punto vendita, o marketing in store, stata dedicata la visita all'Ikea di Padova dei ragazzi della classe IV Istituto Tecnico Commerciale del Barbarigo, guidati dalla docente Maria Pia Vallo, che ha avuto luogo la mattina del 28 marzo. L'azienda svedese infatti leader riconosciuta, oltre che nel design, anche nelle strategie di advertising innovativo e di consumer care. ITE e ITC dedicano una particolare attenzione allintegrazione con il territorio, aiutando i ragazzi a riflettere sulleconomia e permettendo loro guardare da punti di vista diversi il mondo aziendale. Ne un esempio anche lincontro dello scorso 28 febbraio sul bilancio sociale organizzato dal Centro Servizio Volontariato di Padova; i ragazzi sono stati coinvolti per dare consigli e rivedere il bilancio sociale del CSV per il 2011. Il 12 marzo stata la volta della partecipazione a una iniziativa del Comune di Padova: la proiezione presso il cinema teatro MPX del documentario andata cos, del regista Michele Angrisani. Il docu-film dedicato alla storia della Saimp (Societ Anonima Industrie Meccaniche Padovane), nata nel 1941 e divenuta unazienda di eccellenza nellindustria meccanica italiana e europea, prima della chiusura e della realizzazione al suo posto di un ipermercato. La visione stata molto apprezzata e ha permesso di conoscere una realt industriale storica di Padova e di comprendere le vicende che hanno portato prima al successo e poi alla decadenza di questa grande azienda.

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SCUOLA E PERSONE

APRILE-MAGGIO 2012

CLUB LOBACEVSKIJ

CIASPOLATA IN ALLEGRIA
Chiunque fosse passato dalle parti della chiesa del Torresino sabato 11 febbraio verso le 16 avrebbe potuto vederci: una ventina di persone, con tanto di tuta da sci e zaini pieni di legna, pronti per partire. In circa un'ora e mezza di viaggio in pullman abbiamo raggiunto l'altopiano di Asiago, pi precisamente Tresch Conca e ci siamo preparati per cominciare il nostro "trekking notturno". Nonostante fosse molto freddo, subito dopo aver iniziato il nostro cammino ci siamo riscaldati, riuscendo cos ad ammirare anche il paesaggio innevato mentre il buio scendeva su di noi. In quasi due ore abbiamo raggiunto la cima del Monte Zovetto, dove abbiamo acceso il fuoco e messo a scaldare i nostri panini. stato il momento pi bello, in cui i professori raccontavano vecchi aneddoti e bevevamo un meritato the caldo (e anche un... grappino dell'amicizia). Intorno alle 20.30 abbiamo ripreso a camminare, questa volta attraverso un bosco pi fitto che richiedeva pi impegno, fino ad arrivare ad unenorme distesa di neve, vicino al rifugioristorante Kubelek, da cui vedevamo i paesi illuminati di Asiago, Tresch Conca, Cesuna e Gallio. Infine siamo scesi (perdendoci solo una volta!) e in un'ora e mezza abbiamo raggiunto il ristorante vicino al quale ci aspettava il pullman. stata una bellissima esperienza, soprattutto grazie alla splendida compagnia dei nostri professori con cui ci siamo divertiti molto. Speriamo che occasioni del genere si ripetano spesso! Allegra Violante III Liceo Scientifico

CLUB CLUB LOBACEVSKIJ DAL LOBACEVSKIJ

NASCE UNA COMPAGNIA TEATRALE


Dopo i successi degli ultimi anni firmati Redazione Ricerca Relativa, sottogruppo del Club Lobacevskij (ricordiamo solo Pirandellianamente Galileo, con un pizzico di Brecht e un po di Zelig - 2009 e NoiLobacevskij - 2010/2011), nasce ora una nuova compagnia teatrale amatoriale stabile e indipendente: Ombre di Verit. Questa nuova realt ha al suo interno due anime intrecciate: un primo gruppo che si riunisce per parlare liberamente di teatro, cinema, letteratura, musica e pittura e che ha lo scopo di ideare rappresentazioni teatrali; un secondo che si prefigge poi di metterle in scena. Nei periodi di attivit il primo gruppo si riunisce la sera del marted alle 20,30 presso la sede del Club Lobacevskij del Barbarigo, mentre il secondo si ritrova il luned alle 20,45 presso il teatro dellIstituto. Se necessario, gli orari e i giorni potrebbero subire occasionalmente delle modifiche. Associarsi gratuito e non vincola alla frequentazione di nessuno dei due gruppi; solo la libera scelta di aderire a particolari iniziative comporter uno specifico impegno e leventuale condivisione di spese. Per informazioni e chiarimenti possibile contattare il professor Antonio (Toni) Da Re (dare@barbarigo.edu), oppure scrivere una mail allindirizzo ombrediverita@gmail.com.

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NUMERO 8 DON ETTORE FAVARIN CI HA LASCIATI

SCUOLA E PERSONE

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UOMO DI FEDE, PROFESSORE DILIGENTE E ACCOGLIENTE


Don Ettore Favarin ha concluso il suo cammino terreno nella notte di mercoled 21 marzo all'ospedale civile di Padova, affettuosamente assistito dalle sorelle e dai fratelli. Sorelle e fratelli che gli erano stati vicini anche negli otto anni in cui don Ettore era stato ospite dell'Opera della Provvidenza. Una grave emorragia cerebrale lo aveva fermato nel febbraio del 2004, alla vigilia del suo 72 compleanno ed era stato trovato al mattino nella sala da pranzo del Collegio Barbarigo, dove abitava. Tutte le cure e le terapie non erano valse a ridargli il movimento e la parola. Otto anni in carrozzella, potendo parlare solo con gli occhi. Eppure riusciva a comunicare con intensit, mostrando sempre una grande serenit. Don Ettore era nato ad Abbazia Pisani di Villa del Conte nel 1932, quinto di dieci fratelli. Presto la sua famiglia si era trasferita a Piazzola sul Brenta. Probabilmente le condizioni economiche della numerosa famiglia spinsero don Ettore a frequentare da esterno le prime classi delle medie nel seminarietto presso il seminario maggiore di Padova. Continu poi a Thiene e a Padova. Fu ordinato prete da mons. Girolamo Bortignon nel 1956, che gli manifest subito un atto di fiducia inviandolo come insegnante nel seminario minore di Thiene e chiedendogli anche di iscriversi presso la Facolt di Lettere dell'Universit di Padova. Nel 1966 si spost a Padova come cappellano dell'Istituto Configliachi per i ciechi, cos pot frequentare con pi assiduit l'universit e conseguire la laurea in lettere. persona che ha cercato sempre di non apparire, di svolgere il proprio compito con diligenza, ma nell'ombra. In lui era evidente una linea che riteniamo sia alla base della spiritualit dei preti padovani in genere: essere pi che apparire, fare pi che parlare. Don Ettore era tendenzialmente schivo e riservato, ma capace di autentica socialit. Cos i preti del suo anno di ordinazione ricordano che stato lui a tenere i legami di fiducia con un prete che aveva lasciato il ministero e si trovava in condizioni di grande difficolt. La sua riservatezza non gli ha impedito di coltivare forti legami familiari. L'immagine che ci rimane pi impressa di lui quella dell'uomo sofferente, che non si lamenta, ma che ti accoglie col sorriso. La sua partecipazione quotidiana all'Eucaristia con gli altri preti ospiti dell'Opera stata fonte di serenit e momento di offerta della sua vita di presbitero infermo. Crediamo che con tanta verit il Signore l'abbia accolto sulla porta del paradiso con le parole: vieni, servo buono e fedele, entra nel gaudio del tuo Signore. L'Eucaristia di ringraziamento, di suffragio, di commiato stata celebrata sabato 24 marzo nella chiesa parrocchiale di Presina di Piazzola sul Brenta, presieduta dal vescovo mons. Alfredo Magarotto, perch il vescovo Antonio era impegnato nella visita pastorale nel vicariato di Thiene. Presenti, a nome del Barbarigo, il rettore don Cesare Contarini e mons. Floriano Riondato, che per molti anni ha collaborato con don Ettore. mons. Giuseppe Zanon

Nel 1970 entra come insegnante nel Collegio Barbarigo, dove rester fino alla malattia. Dal 1985 al 1994 stato anche preside delle scuole medie del Barbarigo, svolgendo il suo compito con grande senso di responsabilit, che si manifestava nella continua presenza. Sotto la sua presidenza entrarono le prime alunne, nella scuola che fino allora era solo maschile. Terminato l'incarico dell'insegnamento don Ettore si prest a collaborare con mons. Franco Costa nell'Ufficio scuola diocesano, contribuendo, con la sua scrupolosa diligenza, a dare ordine all'archivio. In tutti questi anni alla domenica don Ettore fu impegnato come cooperatore festivo in varie parrocchie, le ultime: Mont, Villafranca, Pieve di Curtarolo, Arsego, lasciando in ognuna un profondo ricordo. Non facile stendere il profilo di una

DAL WEB

IL CORDOGLIO E IL RICORDO DELLA COMUNIT


Mi ricordo le interrogazioni con i numeri della tombola e il cronometro grande don Ettore, riposa in pace Matteo Pastorini Conservo il ricordo di una persona straordinaria e la consapevolezza che buona parte di quello che sono diventato lo devo a lui e alle sue lezioni. Ci ha insegnato il rispetto per le persone e ci ha aiutato a crescere, a ragionare, ad esprimerci. Anche questo commento in fondo merito suo. Alcune persone lasciano il segno e certamente Don Ettore stata una di queste. Pierantonio Segato Con i suoi metodi forgiava il carattere e stimolava i ragazzi affinch si avvicinassero alla cultura senza mai pi abbandonarla... con me ha funzionato! Nonostante la malattia ho sempre visto in lui la forza e il carisma: il suo sguardo era sempre lo stesso. Porter questa persona straordinaria e buona nel mio cuore e nei miei pensieri pi cari per tutta la Vita. Grazie Don Ettore per quello che di meraviglioso hai trasmesso, a me, a tutti quelli che ti hanno incontrato e conosciuto, grazie per avermi reso una persona migliore e consapevole con i tuoi insegnamenti. Isabella B. Martin Boschetto Grazie Don Ettore, sei stato un meraviglioso insegnante per mio figlio. Silvana Righetto Grazie don Ettore, Lui e Don Floriano due capisaldi del Barbarigo Angelo Diaz Grazie Don Ettore per tutto quello che ci hai trasmesso con la tua semplicit ma soprattutto con l'affetto di un padre. Riposa in pace. Andrea Gottardo La sua semplicit nell'insegnare anche valori della vita sono stati per me un grandissimo insegnamento Grazie Don Ettore Alessandro Bortoletto Ricordo le ore passate a ricopiare le famose "schede", le interrogazioni con i numeri della tombola e i famosi 60 secondi per rispondere alle domande. Grazie Don Ettore. Nicola Crivellari

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APPUNTAMENTI

APRILE-MAGGIO 2012

COMUNICAZIONI
VACANZE PASQUALI Al Barbarigo le vacanze pasquali si svolgeranno da gioved 5 a marted 10 aprile compresi. Mercoled 4 aprile le lezioni si concluderanno alle ore 11: alle 10.10 proposta una santa Messa in preparazione della Pasqua, alla quale sono invitati anche genitori e familiari. Mercoled 11 le lezioni riprenderanno regolarmente. Nei giorni di sospensione delle lezioni la segreteria aperta dalle 9 alle 12; chiusura totale sabato 7 e luned 9 aprile. IL BARBARIGO ALLOPERA Continua la rassegna sullOpera dopo il grande successo dei primi tre incontri. Prossimi appuntamenti venerd 27 aprile e sabato 26 maggio, alle 17.

CALENDARIO
APRILE 5-10 Vacanze di Pasqua 25 Festa della Liberazione 27 Incontro per lammissione al Liceo Musicale (ore 16.30) 27 ConcertoIl Barbarigo allOpera (ore 17) 30 Vacanza MAGGIO 4 18 25 26 Prova di ammissione per il Liceo Musicale Spettacolo musicale di fine anno Concerto della scuola darpa Concerto Il Barbarigo allOpera (ore 17)

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pubblicazione informativa bimestrale dellIstituto Barbarigo, scuola paritaria (Scuola Media, Ginnasio Liceo Classico, Liceo Scientifico, Liceo Musicale, Istituto Tecnico Economico e Istituto Tecnico Commerciale). Direttore: Don Cesare Contarini Coordinamento di redazione: Daniele Mont DArpizio Via dei Rogati 17, 35122 Padova Tel. 049-8246911 - Fax 049-8246950 Hanno collaborato a questo numero: Maria Chiara Bassi, Francesco Castagna, Maria Aurora Cirese, Margherita Coeli, Alfonso D'Ambrosio, Francesco Daminato, Antonio Da Re, Angelo Di Mola, Maria Francesca Fortunato, Sergio Magliocchi, Martina Milani, Ilaria Rasero, Federica Rigobello, Giovanni Scorzon, Allegra Violante, Giuseppe Zanon.

comunicazione@barbarigo.edu

LARCHIVIO DI DON FLORIANO

Riceviamo e pubblichiamo questo testo da un nostro ex allievo che attualmente vive e lavora a Panama, dove si occupa di sistemi di sicurezza industriali e privati. Questa foto risale all'anno 1977, quando facevo la terza media. Ho seguito il Barbarigo alle medie dal 75 al 77, poi mi sono iscritto al Liceo Scientifico, sezione C. In quegli anni non era molto facile studiare per gli avvenimenti nelle strade italiane e in particolare a Padova, considerata in quel periodo la citt pi pericolosa d'Europa (non dimentico gli articoli che riportavano la gambizzazione del prof. Ezio Riondato, parente di don Floriano, e le sparatorie in Via Rogati). Ci sentivamo un poco dei paladini a

baluardo della nostra scuola sulle strade, noi discoli del Barbarigo, nome glorioso anche nella seconda Guerra Mondiale. Poi l'allontanamento con il relativo smembramento del gruppo: I vostri figli saranno i terroristi del domani tuon un giorno lallora rettore mons. Mortin, dopo aver convocato i nostri genitori. Saltai dalla padella alla brace andando al Fermi. Se era difficile studiare a Barbarigo, immaginatevi l! Persi due anni di scuola che solo con la pazienza che i miei hanno avuto con me sono riuscito a recuperare, dopo il servizio militare. Nei primi anni 90 mi sono trasferito a Santo Domingo e da 10 lavoro anche a Panama dove

giustamente la scorsa settimana ho concluso un lavoro importantissimo per la difesa antiterrorismo del famoso canale. Insomma: Mons. Mortin si era proprio sbagliato. Paolo Dussich

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