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I principi parodontali fondamentali per il protesista

Relatore Dott. Roberto Pontoriero Controrelatore Dott. Attilio Bedendo

La relazione descrive i principi parodontali che sono alla base del posizionamento stabile nel tempo dei margini protesici a livello intrasulculare.

Prerequisiti di base:

Valutazione dello stato di salute dei tessuti parodontali che dovranno accogliere il margine protesico Correttezza delle procedure cliniche di preparazione del pilastro protesico nel rispetto del parodonto Adeguata morfologia protesica marginale (profilo di emergenza) Attesa di un adeguato periodo di tempo post - chirurgico prima della finalizzazione protesica

Valutazione dello stato di salute dei tessuti parodontali che dovranno accogliere il margine protesico

Assenza di placca sopragengivale Assenza di sanguinamento al sondaggio Minimo sondaggio parodontale

In generale Il sondaggio parodontale non indica la profondit del solco o la posizione dellattacco epiteliale ma da una indicazione precisa del tono del tessuto connettivo che in assenza di infiammazione elevato e quindi corrisponde ad un sondaggio parodontale minimo. Listgarten et al.,1976 Listgarten et al.,1978 Polson et. al.,1981 Listgarten M., 1985

Una aumentata profondit del sondaggio (>3mm) indica quindi il grado di infiammazione del tessuti parodontali

Correttezza delle procedure cliniche di preparazione del pilastro protesico nel rispetto del parodonto

Attenzione alla estensione apicale della preparazione protesica Attenzione alla estensione laterale della preparazione protesica Vi un limite di preparazione sia apicale sia laterale

Estensione apicale

Un approfondimento apicale eccessivo a livello della zona del legamento parodontale dove le fibre connettivali si inseriscono funzionalmente nel cemento radicolare creer un danno parodontale con conseguente perdita di attacco ed eventuale recessione tissutale.

Estensione laterale

Una lesione causata dallo strumento rotante lateralmente nello spessore del tessuto parodontale marginale pu causare un danno al connettivo sottoepiteliale con conseguente rimaneggiamento tissutale che potr esitare in una recessione pi evidente soprattutto nei biotipi tissutali sottili.

Una regola generale che il tessuto dopo la preparazione non deve sanguinare, il sanguinamento infatti segno di lesione meccanica del connettivo sottoepiteliale

Per la preparazione corretta del pilastro a livello cervicale previsto lutilizzo di un filo di retrazione inserito nel solco gengivale sano in modo da spiazzare la parte marginale di tessuto esponendo una piccola quantit di tessuto dentario che a quel punto da considerarsi extrasulculare visto che il solco stato spiazzato apicalmente dal filo. La preparazione sar quindi eseguita come se fosse extrasulculare e una volta rimosso il filo di retarazione diventer una preparazione intrasulculare.

Questa tecnica esula dal tipo di preparazione e mira ad evitare contatti dello strumento rotante con i tessuti.

Adeguata morfologia protesica marginale

Profilo di emergenza

La creazione del profilo di emergenza sempre qualcosa che inventiamo arbitrariamente seguendo comunque dei principi e delle regole codificate.

Principi di base

La morfologia dentale e morfologia tissutale sia dei tessuti molli che delle basi ossee sono in relazione al biotipo genetico.

Oschenbein e Ross.,1969 Olsson e Lindhe.,1993 Lindhe et al.,2008

La morfologia dentale prevede due grandi gruppi anatomici con tutta una serie di sfumature intermedie.

Denti lunghi con forma triangolare a livello della zona cervicale e con profili di emergenza poco prominenti Si accompagnano ad un biotipo tissutale sottile con architettura molto festonata

Denti corti di forma pi quadrata con profili di emergenza pi accentuati. Si accompagnano ad un biotipo tissutale spesso con architettura poco festonata

ll provvisorio riveste un ruolo molto importante in quanto gi con esso creiamo subito dopo la preparazione del pilastro il profilo di emergenza.

Il biotipo tissutale determina lanatomia del profilo di emergenza Biotipo tissutale sottile Con un biotipo tissutale sottile dovremmo creare un profilo di emergenza pi piatto,meno accentuato Biotipo tissutale spesso Con un biotipo tissutale spesso dovremmo creare un profilo di emergenza pi prominente. Effetti negativi di un profilo di emergenza scorrettoUn profilo di emergenza inadeguato si ripercuote a livello del parodonto marginale dove il circolo vascolare pu in caso di compressione esagerata andare incontro ad ischemia In particolare si deve sottolineare che il circolo vascolare del parodonto marginale di tipo terminale e quindi meno protetto da un circolo collaterale. La compressione a livello tissutale comporta un ischemia e quindi un aspetto iniziale del tessuto che apparir pi chiaro. In seguito se lischemia perdura il tessuto apparir arrossato per un fenomeno di compensazione del circolo che in questo modo cerca di supplire all ischemia dei tessuti marginali causata dal profilo di emergenza incongruo. Dall ischemia si passa alla trombosi che pu portare alla necrosi asettica la quale esiter in recessione marginale. L entit della recessione dipender dal tempo durante il quale ha agito la compressione, dalleccesso di convessit del profilo e dal biotipo tissutale. I biotipi pi sottili e quindi con componente connettivale meno rappresentata saranno evidentemente i pi colpiti e avranno una risposta alla recessione pi immediata e di maggiore entit. Levidenza di un tessuto parodontale marginale sano a distanza di qualche tempo dalla creazione del nuovo profilo di emergenza indicher la correttezza del profilo. In caso di mancanza di una adeguata quantit di tessuto parodontale marginale si potr ricorrere alla correzione chirurgica. Attesa di un adeguato periodo di tempo post chirurgico prima della finalizzaione protesica Dipende dal tipo di approccio chirurgico Approccio ricostruttivo La stabilit tisssutale si ottiene in un periodo quantificabile in anni con una graduale recessione che procede fino ad una stabilizzazione dei tessuti dopo il secondo anno.

La recessione pu in ogni caso continuare anche per un tempo superiore ai due anni. Approccio resettivo I tessuti vanno in contro ad una ricrescita coronale nellarco di vari mesi e si stabilizzano tra il sesto e il dodicesimo mese. Lapproccio resettivo il trattamento pi frequente sia in pazienti parodontalmente compromessi sia in pazienti parodontalmente sani. Nel paziente parodontalmente compromesso sottoposto a chirurgia ossea resettiva il protocollo prevede leliminazione dei difetti ossei, la creazione di una la morfologia ossea fisiologica secondo il biotipo del paziente, ad esempio seguendo la morfologia delle linee amelocementizie, ed infine il posizionamento dei lembi a livello crestale. Il paziente sar monitorato ad intervalli regolari e si certificher la guarigione tissutale che potr essere attestata tra i 6 - 12 mesi. Ugualmente nei pazienti parodontamente sani dove l approccio ad esempio per allungamento di corona clinica si faranno le stesse valutazioni con una attesa di guarigione tra 6 e 12 mesi Le variabili di guarigione dipendono dal biotipo tissutale: Tessuti con minori quantit di connettivo maturano prima Tessuti con maggiore quantit di connettivo maturano pi lentamente Conclusioni Idealmente la preparazione ideale extratissutale. Qualora si decida di posizionare i margini protesici a livello intasulculare volendo garantire la stabilit tissutale bisogna seguire un preciso protocollo operativo che partendo dal presupposto di una effettiva salute parodontale in assenza di placca batterica sopragengivale preveda una corretta preparazione del pilastro protesico, una creazione del corretto profilo di emergenza ed una attesa del periodo di maturazione post chirurgico dei tessuti prima della finalizzazione. Domande durante la controrelazione del Dott. Bedendo Dott. Bedendo Quali sono i parametri clinici anatomici che indicano la maturazione dei tessuti dopo chirurgia?

Dott. Pontoriero Clinicamente il metodo pi sicuro per valutare se il tessuto si stabilizzato si desume facendo delle misurazioni con una sonda parodontale Partendo dai risultati dei dati della letteratura che evidenziano come la maggior parte della ricrescita tissutale dopo chirurgia ossea resettiva avviene tra il primo ed il terzo mese con una ricrescita media di 2 - 4 mm vediamo come possiamo fare queste misurazioni

Appena finito lintevento. utilizzando la sonda parodontale, si prendono 3 - 4 misurazioni partendo dal margine osseo ad un punto di repere sul dente che deve rimanere fisso per tutto il periodo delle misurazioni.

Poniamo a titolo di esempio che la prima misurazione post chirurgica dia una distanza di 7 mm tra margine osseo e punto di repere sul dente. Si ripeter una seconda misurazione non prima comunque dei 6 - 8 mesi tra questi due punti di repere e si evidenzier che dagli iniziali 7 mm la misurazione tra punto di repere sul dente e tessuti molli sar ad esempio 5 mm ad indicare una ricrescita tissutale di 2 mm. La misurazione sar poi ripetuta successivamente per qualche mese ancora fino ad evidenziare che la ricrescita si fermata ad esempio con una serie di misurazioni successive che diano una distanza di 3 mm costante tra i punti di repere. Levidenza di misurazioni successive di uguale grandezza evidenzier che clinicamente il tessuto stabile e maturo e si potr cos procedere in sicurezza alla finalizzazione protesica del caso.

Dott.Bedendo Dopo quanto tempo possiamo verificare la correttezza del profilo di emergenza che abbiamo creato gi a partire dal provvisorio e che poi dovremmo trasferire alla protesi definitiva.

Dott. Pontoriero Dipende dal biotipo tissutale. Nei biotipi sottili, in caso di sovracontorno, dopo solo pochi giorni dovrebbero gi essere presenti segni di sofferenza come ad esempio arrossamento dovuto a un meccanismo compensatorio vascolare nel tentativo di aumentare il flusso vasale. Nel caso di un biotipo spesso vi sar ugualmente una evidenziazione di un arrossamento marginale che per si evidenzier in un tempo maggiore rispetto ad un biotipo sottile.

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