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Reportage

E LUCE FU
di Donata Columbro

Acqua, candeggina, una bottiglia di plastica e i raggi del sole. Di questo fatto il progetto Un litro di luce portato avanti dalla fondazione MyShelter nelle Filippine. Materiale povero per un bene di lusso, , in quei contesti di periferia dove il costo della bolletta della luce proibitivo per migliaia di persone.

Davamo per scontata questa bottiglia di plastica, adesso non possiamo farne a meno, dice unanziana di San Pedro, citt delle Filippine nella provincia di Laguna. La signora tra le protagoniste di un video promozionale per diffondere il progetto Un litro di luce che da cinque mesi gira su YouTube
In apertura: una donna nello slum di San Pedro mostra la sua casa illuminata con le bottiglie di plastica alla candeggina. A fianco in alto a sinistra: una foto di Illac Diaz ideatore del progetto Un litro di luce. A seguire: il recupero e la lavorazione delle bottiglie. A pagina 24 una commerciante illumina il suo negozio con le bottiglie di Diaz e immagini degli slum di Manila. Foto della fondazione MyShelter

con una media di mille click al giorno. La bottiglia di plastica, che allorigine conteneva soda o bevande gasate, arriva dalla discarica di Payatas e viene installata sui tetti di casa nelle periferie delle citt filippine grazie a una rete di imprenditori sociali finanziati dalla fondazione MyShelter (in inglese il mio rifugio). Una tecnologia semplice, low cost, alla portata di tutti e con un risvolto positivo sullambiente, dal riciclo delle bottiglie alla riduzione di emissioni Co2 (una lampadina da 60 watt ne produce 39 grammi lora): il principio dellappropriate technology su cui si basano tutti i progetti dellorganizzazione fondata nel 2006 da Illac Diaz, imprenditore sociale filippino di origini italiane, con una specializzazione ad Harvard e al Mit di Boston.

SPINTE ALLINNOVAZIONE
Ma come nasce lidea di usare bottiglie in plastica al posto delle lampadine? Si deve partire da un altro progetto, quello delle scuole di plastica. Le teorie di Diaz nascono da una riflessione pi ampia sul riscaldamento globale, di cui le Filippine subiscono ogni anno, con larrivo di uragani e tempeste, gli effetti collaterali. Nel 2006 luragano Milenyo ha provocato centinaia di vittime e distrutto 2.700 scuole per un totale di 747 milioni di $ di danni. Molti sono morti perch sono andati a ripararsi dentro questi edifici che poi sono crollati racconta Diaz, allora abbiamo lanciato un contest internazionale, il Design against the elements, per stimolare designer e ingegneri a confrontarsi con i problemi di un ambiente con clima instabile e soggetto a frequenti disastri. Le Filippine sono colpite in media da 16 uragani allanno, di cui 5 altamente distruttivi: lultimo, luragano Washi, ha colpito il sud del paese a fine 2011 provocando pi di 800 vittime. Dal tipo di candidature al concorso per ci siamo accorti che la maggior parte dei designer continuano a pensare alloccidentale, senza nessuna visione per gestire il post-disastro. Il nostro scopo diventato capire come usare il design per aiutare le persone con un modello replicabile ovunque nel mondo in caso di disastri naturali, spiega Diaz. Il Bottle school project arrivato dopo queste riflessioni, insieme a una partnership con lazienda Sarap Magbago (la filiale di Pepsi nelle Filippine) come parte di una campagna di sensibilizzazione e volontariato sulla raccolta differenziata. Era la soluzione ideale: ogni citt ha abbastanza materiale per costruire scuole ogni mese, basta guardare nelle discariche, dice entusiasta Diaz, che a dicembre ha presentato i suoi progetti al Summit sul clima di Durban. Lo scorso marzo ho avuto la fortuna di partecipare alla costruzione di una scuola di plastica nella citt di San Pablo, racconta una volontaria nel suo blog, ho imparato che una bottiglia piena di fango pi resistente di un blocco di cemento e costa solo 1 peso. Costruire scuole con bottiglie di plastica molto economico ma richiede molto lavoro, perci ho offerto il mio aiuto, scrive su musamanila.blogspot.com. Dopo questa esperienza la fondazione ha cominciato a pensare ai bisogni del luogo: ad es., invece di costruire finestre in vetro, che durante gli uragani possono rompersi e provocare vittime, si iniziato a lasciare vuote alcune bottiglie di plastica per creare spazi trasparenti tra le pareti da cui entra la luce.

Oggi sono 3 milioni le case senza elettricit nelle Filippine; il nostro obiettivo portare la luce almeno a un milione di famiglie nel 2012
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Attraverso le bottiglie di plastica, la luce ha cominciato a passare anche attraverso le baracche alla periferia di San Pedro e poi di Manila, la capitale filippina. Adesso mi chiamano Solar Demi racconta limprenditore locale Mang Demi, scelto dalla fondazione per portare avanti la missione di Un litro di luce nel quartiere di Sitio maligaya, uno slum in periferia di San Pedro, dove le case costruite lungo i binari della ferrovia sono cos vicine che non stato possibile inserire finestre. Prima se stavo in casa potevo solo dormire, racconta una delle beneficiarie del progetto, dentro talmente buio che non ti accorgi di quel che c per terra e puoi inciampare. Solar Demi spiega come funziona la tecnologia per trasformare una bottiglia di plastica in una lampadina a zero costi di consumo: Si prende una placca di metalli, si fa un buco e si infila dentro una bottiglia. La si fissa con un po di colla, poi la si riempie con acqua filtrata e si aggiunge candeggina. A questo punto si fissa la placca sul tetto della baracca con alcune viti per mantenerla stabile e la lampadina comincia a funzionare. La lampadina in bottiglia emette la stessa quantit di luce di una lampadina da 55 watt e dovrebbe durare 5 anni. Monico Albano, 46 anni, ha cinque bottiglie solari installate sul tetto della sua casa che condivide con la figlia 22enne, il marito autista dautobus, e un nipotino di due mesi. Le mie bollette si sono dimezzate e ora i soldi risparmiati li usiamo per il cibo e i vestiti.

TECNOLOGIA LIBERA E DI MASSA


I progetti Un litro di luce e la Plastic bottle school sono disponibili su internet e liberi di essere copiati e diffusi. Il lavoro della fondazione consiste nella semplice diffusione dei progetti e della filosofia dellappropriate technology e del business sociale. Non si stratta di vero micro-credito spiega Diaz, prestiamo tecnologia e materiale agli imprenditori locali che poi installano le lampadine per un costo di 1 $ a famiglia, che risparmia 10 $ al mese di bolletta. Solar Demi solo uno dei beneficiari del prestito di materiale e dei corsi della MyShelter, che si fonda sul principio del people power movement: una struttura snella con un grande lavoro di formazione e diffusione attraverso i social media dei progetti, che presto potrebbero coinvolgere comunit in Colombia, India, Indonesia, Messico, Sudafrica, Vietnam e Vanuatu. Finora sono state 25 mila le lampadine/bottiglie di plastica installate nelle periferie di Manila e San Pedro, pi altre 100 mila a Cebu, seconda citt del paese. Oggi sono 3 milioni le case senza elettricit nelle Filippine, il nostro scopo portare la luce almeno a un milione di famiglie nel 2012, rivela Diaz. E probabilmente il team di MyShelter ci riuscir. Forti del sostegno delle compagnie elettriche nazionali, ma soprattutto della determinazione di Illac, che ricorda come la prima spinta a occuparsi del cambiamento sociale arriv dalle parole di Amy Smith, sua docente al Mit di Boston: In questa scuola formiamo le migliori menti del mondo e queste vanno a occuparsi di come migliorare unauto o altri prodotti di consumo: voi giovani dovreste usare la vostra intelligenza per cambiare il mondo. Illac lha presa in parola.

Le bottiglie in plastica vengono usate anche per costruire finestre al posto di quelle in vetro, che durante gli uragani possono rompersi e provocare vittime
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