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LA VOCE DELLA GENTE VENETA


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N 43 - Marzo 2011

LEditoriale
di Maurizio

Clandestini a Padova, la Citt in stato confusionale Clandestini


Conte
La questione dei profughi e clandestini che arrivano dal Nord Africa in subbuglio e in trasformazione (speriamo democratica) un bel problema. Aldil della strumentalizzazione e propaganda politica (di cui la sinistra grande maestra, da sempre, fin dal tempo della propaganda comunista) i punti di vista, in estrema sintesi sono 2:la sinistra dice prendiamoceli tutti, profughi e clandestini; la Lega Nord dice prendiamo solo i profughi, i clandestini a casa. Le due ipotesi presuppongono soluzioni diverse, specialmente perch quelli gi arrivati in qualche modo vanno gestiti e, che, per un dovere daccoglienza, ce ne dovremo far tutti carico in modo proporzionale. A me sembra che una soluzione logica possa essere che ogni Regione e Comune abbiano la propria quota e possano decidere autonomamente come risolvere il problema, mentre il Governo deve decidere quale delle 2 opzioni intende seguire ed agire di conseguenza, coinvolgendo lEuropa. Credo che fin qui, seppure con qualche di-

di MAURIZIO CONTE
stinguo, si possa essere tutti daccordo. Quello che non accettabile che il sig. Zanonato, Sindaco di una grande citt, risponda con insulti pesanti, sopra le righe, alle legittime preoccupazioni dei cittadini, non altres accettabile che offenda la controparte politica percon bersaglio preferito Zaia, Maroni e la Lega, dimenticandosi che questa cresce nei consensi, e loro calano, ma non glielo dica nessuno, perch il carattere permaloso ed irascibile fa arrabbiare facilmente il primo cittadino. Dal caos generale della sinistra non si salva

La Direzione Antimafia Nazionale punta lattenzione al nord e riconosce nel Veneto un territorio a rischio dinvasione mafiosa. Sembra difatti che i dati riguardanti il nostro Distretto giudiziario portino ad un preoccupatissimo parallelo con Lombardia dove gi da pi di ventanni le realt di criminalit organizzata sono presenti ed operose con un business di miliardi di euro. In Veneto, il traffico di armi e droga provenienti dallest sembra siano un affare gestito dalla ndrangheta calabrese e che la provenienza sia quella sia dallest europeo. Anche la posizione territoriale, la vicinanza quindi con il confine balcanico, favorisce gli sporchi traffici di gente senza scrupoli, affiliati del malaffare desportazione meridionale, ma la nostra regione, per nostra fortuna, rimasta fino ad ora ai margini dellinteresse delle cosche, proprio perch la Lombardia stato storicamente lobiettivo...
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Sommario
Alluvione,rimbocchiamoci ancora le maniche
Alluvione, interventi Genio Civile di padova

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Ndrangheta in Veneto Accattoni a Padova Rimpatrio unica strada Federalismo regionale Settore Fotovoltaico

ch non la pensa come lui, e poi vada a lamentarsi da Maroni di essere stato insultato. E mi solleva dubbi e preoccupazioni , il poker dassi della sinistra, composto da Zanonato, il suo delfino Ruzzante (alla faccia di Rossi), Naccarato, e Giaretta che seduti comodamente al bar del centro, fanno a gara a chi offende di pi,

certo il Sindaco Zanonato, che mi pare in stato confusionale, e gli consiglierei, molto amichevolmente, di prendersi un periodo di riposo, se non mi preoccupassi di quel che pu combinare chi dovrebbe sostituirlo. Non ci resta che attendere la fine del ventennale mandato di Zanonato, e, intanto, pregare S. Antonio che aiuti la sua citt, perch questi di danni ne hanno fatti gi che basta.

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LA VOCE DELLA GENTE VENETA

TERRITORIO

IL VENETO HA LAVORATO BENE, PROSEGUIAMO RIMBOCCANDOCI TUTTI LE MANICHE


Avanti cos, stiamo tutti lavorando per risollevarci dai danni che ha fatto lalluvione. E lo stiamo facendo rapidamente. C gente che ha lavorato giorno e notte, per settimane intere per poter rimettere in sesto le opere idrauliche distrutte dallalluvione, per progettare nuovi interventi, per organizzare gli appalti e i futuri lavori. Cos lassessore allAmbiente Maurizio Conte interviene sulle polemiche per le presunte lentezze nella realizzazione dei lavori di ripristino per i danni provocati dallalluvione. I dati - aggiunge Conte commentando i dati illustrati oggi dal Commissario straordinario per il superamento dellemergenza Luca Zaia - parlano chiaro: 129 cantieri di somma urgenza attivati dai Geni Civili e dai Consorzi di Bonifica, a cui entro lanno se ne aggiungeranno oltre 100. Se qualcuno non si accorto di che cosa stato fatto, lo pregherei di passare una giornata assieme ai nostri tecnici. Da parte mia - prosegue lassessore allAmbiente - voglio ringraziare tutto il personale del Genio Civile e dei Consorzi di bonifica per lo sforzo di questi mesi: prima negli interventi in emergenza per sistemare gli argini che erano franati e per tamponare le situazione di maggiore insicurezza. E in seguito per progettare le opere che renderanno pi sicuro il nostro territorio. Entro lestate partiremo con il bando per il primo appalto per la costruzione della cassa di laminazione di Trissino, nel vicentino, con un volume di invaso di 3,5 milioni di metri cubi. La realizzazione delle casse di espansione (aree molto estese nelle quali accumulare per qualche giorno grandi volumi di acqua per gestire le piene dei corsi limitando la compromissione delle arginature e per un migliore deflusso delle portate nei territori a valle) sar il primo passo del grande piano di sistemazione idraulica dei corsi dacqua regionali, che da anni vengono frenate dalla contrariet di alcune amministrazioni locali
Maurizio Conte Assessore Regionale Veneto allAmbiente

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ASSESSORE CONTE ALLUVIONE E INTERVENTI GENIO CIVILE DI PADOVA


In merito alle notizie apparse sulla stampa locale padovana dei giorni scorsi da parte del sindaco di Ponte San Nicol, lassessore regionale allambiente Maurizio Conte sottolinea che con lordinanza commissariale n. 5/2011, pubblicata il 3 marzo, sono stati resi disponibili per il Genio Civile di Padova ben 15.000.000,00 che vanno a coprire le spese gi sostenute (pari a 9.705.000,00) oltre che altri interventi, gi indicati come indifferibili, per 5.295.000,00. Questi interventi, puntualmente indicati nellordinanza prosegue lassessore - hanno interessato e andranno ad interessare i corsi dacqua di competenza del Genio Civile di Padova che sono stati tutti coinvolti dai pesanti eventi alluvionali dei mesi di novembre e dicembre dello scorso anno. Ad onor del vero il Genio Civile di Padova gestisce i principali fiumi regionali con oltre 1.000 km di arginature che dovranno essere interessate da significativi interventi di manutenzione straordinaria e quindi i 15 milioni fino ad ora stanziati devono essere considerati solo la prima tranche di ulteriori futuri finanziamenti pi cospicui.A questo proposito afferma Conte - voglio evidenziare che altri interventi significativi atti a ridurre in modo sostanziale le portate di piena che ora transitano per il territorio padovano, come le casse di laminazione, sono stati previsti anche in provincia di Vicenza e di Treviso. Non sono state certo trascurate le preoccupazioni del sindaco di Ponte San Nicol; infatti nellelenco dellultima ordinanza, oltre ai 925.000,00 di lavori gi eseguiti per la chiusura della rotta sul Roncajette, sono stati indicati altri 6 interventi lungo lasta del Roncajette tra Padova e Bovolenta per un totale di 1.395.000,00 e che interessano anche i comuni di Polverara e Casalserugo. il Genio Civile di Padova si gi attivato per arrivare entro questo mese allapprovazione dei relativi progetti (tutti sottoposti al vincolo ambientale ed archeologico). Subito dopo si proceder allaffidamento dei lavori ed alla loro realizzazione; il loro completamento e rendicontazione finale dovranno essere conclusi, come richiesto nellordinanza n. 5, entro il prossimo 30 settembre e quindi in tempi ristretti.

territoriale che garantiva comunque una vicinanza allEuropa, ma ora, probabilmente, dopo la caduta dei regimi e linclusione di molti paesi dellest nellunione europea, un altro buon punto logistico dappoggio potrebbe risultare proprio la nostra Regione. Le lunghe mani della delinquenza mafiosa sono un affaire che negli extracomunitari presenti in Veneto trova una forte manodopera, miscela preoccupante e dal difficile riscontro. La Mafia e tutte le forme di delinquenza organizzata hanno trovato per un Ministro degli Interni come Roberto Maroni che ha dato vita ad una fase storica di contrasto, lesorbitante numero di arresti e confische di beni, lancia un messaggio chiarissimo, al sud come al nord non si fanno sconti a nessuno, il lavoro encomiabile e senza sosta che stanno compiendo in appoggio le Procure, le Direzioni Antimafia e la Polizia di concerto col Ministero degli Interni vanno in una direzione sinergica che parla con i numeri. Il federalismo sar poi un ottimo strumento per il controllo e il monitoraggio della delinquenza e del territorio, sfruttando nuove risorse che rimarranno nella nostra Regione nonch grazie allavvio di un sistema di nuove collaborazioni tra Regioni e addirittura tra Stati. Questa ondata di crimine potr quindi trovare un controllo, serve fiducia nelle Istituzioni, servono invece meno forzature strumentali e politiche come quelle di Saviano che indicava nella Lega Nord un interlocutore delle mafie. A tanta volgare politica il Carroccio sta rispondendo orami da anni con la maniera che pi gli si conf: con i fatti. Maurizio Conte Assessore Regionale Veneto Lega Nord

LA VOCE DELLA GENTE VENETA

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SICUREZZA E IMMIGRAZIONE

NDRANGHETA IN VENETO
Conte: Per la nuova frontiera a nordest la soluzione si trova nelle oplitiche del Ministro Maroni
La Direzione Antimafia Nazionale punta lattenzione al nord e riconosce nel Veneto un territorio a rischio dinvasione mafiosa. Sembra difatti che i dati riguardanti il nostro Distretto giudiziario portino ad un preoccupatissimo parallelo con Lombardia dove gi da pi di ventanni le realt di criminalit organizzata sono presenti ed operose con un business di miliardi di euro. In Veneto, il traffico di armi e droga provenienti dallest sembra siano un affare gestito dalla ndrangheta calabrese e che la provenienza sia quella sia dallest europeo. Anche la posizione territoriale, la vicinanza quindi con il confine balcanico, favorisce gli sporchi traffici di gente senza scrupoli, affiliati del malaffare desportazione meridionale, ma la nostra regione, per nostra fortuna, rimasta fino ad ora ai margini dellinteresse delle cosche, proprio perch la Lombardia stato storicamente lobiettivo territoriale che garantiva comunque una vicinanza allEuropa, ma ora, probabilmente, dopo la caduta dei regimi e linclusione di molti paesi dellest nellunione europea, un altro buon punto logistico dappoggio potrebbe risultare proprio la nostra Regione. te numero di arresti e confische di beni, lancia un messaggio chiarissimo, al sud come al nord non si fanno sconti a nessuno, il lavoro encomiabile e senza sosta che stanno compiendo in appoggio le Procure, le Direzioni Antimafia e la Polizia di concerto col Ministero degli Interni vanno in una direzione sinergica che parla con i numeri. Il federalismo sar poi un ottimo strumento per il controllo e il monitoraggio della delinquenza e del territorio, sfruttando nuove risorse che rimarranno nella nostra Regione nonch grazie allavvio di un sistema di nuove collaborazioni tra Regioni e addirittura tra Stati. Questa ondata di crimine potr quindi trovare un controllo, serve fiducia nelle Istituzioni, servono invece meno forzature strumentali e politiche come quelle di Saviano che indicava nella Lega Nord un interlocutore delle mafie. A tanta volgare politica il Carroccio sta rispondendo orami da anni con la maniera che pi gli si conf: con i fatti.
Maurizio Conte Assessore Regionale Veneto Lega Nord

Il Ministro Maroni ha dato vita ad una fase storica di contrasto, lesorbitante numero di arresti e confische di beni, lancia un messaggio chiaro,al Sud come al Nord non si fanno sconti a nessuno
Le lunghe mani della delinquenza mafiosa sono un affaire che negli extracomunitari presenti in Veneto trova una forte manodopera, miscela preoccupante e dal difficile riscontro. La Mafia e tutte le forme di delinquenza organizzata hanno trovato per un Ministro degli Interni come Roberto Maroni che ha dato vita ad una fase storica di contrasto, lesorbitan-

ACCATTONI A PADOVA: ZONA FRANCA !!


di MAURIZIO CONTE
Lamministrazione comunale padovana ha attivato un servizio di controllo contro i vucumpr. Einteressante osservare come la politica dia risposte in breve tempo quando le denunce sono ben documentate e soprattutto condivise da molti cittadini, forse la maggior parte. Ho pensato allora di poter sfruttare le immagini di un Militante della Lega Nord che lo scorso fine settimana si recato per le vie del Centro per poter testimoniare come le sfumature del mancato decoro e dellillegalit nella citt amministrata da Flavio Zanonato siano evidenti e molteplici. La questione degli irregolari abusivi che vendono paccottiglia contraffatta nella vie e nelle piazze pi centrali di Padova non ha di certo trovato soluzione con un raid di una solo fine settimana che ha portato al sequestro di pochissima merce e al fermo di altrettanti pochi stranieri che si trovano nella nostra citt addirittura da irregolari. Fa sorridere pensare che solo poche settimane fa lAssessore alla Sicurezza Carrai disse che il Portello sarebbe tornato un quartiere sicuro sobrio da criminalit e delinquenza, in quelloccasione si videro tuto esclusivamente a colpi di parole, carta stampata e telegiornali, oltre alla reclamizzazione dellordinanza, poche, pochissime sanzioni elevate e rarissimi controlli. Il decoro urbano e il rispetto per la dignit della persona debbono essere un principio da difendere con i denti da parte di unamministrazione pubblica, mi pare invece che dietro a vecchie filosofie di un partito nato spompato come il PD si nasconda un modo di amministrare la cosa pubblica cieco e bieco. Laccoglienza senza e senza ma, che contraddistingue Zanonato e la sua squadra, sta portando vistosamente ad unassenza dintegrazione che con lalta percentuale di presenza straniera sta conducendo la citt ad una ghettizzazione zonale allarmante. Laccattonaggio, come il commercio abusivo un indicatore rilevante delle condizioni di benessere di una citt ma anche della cura del decoro della stessa, gli strumenti offerti ai Sindaci dal Ministro Maroni consentono nella piena legittimit di contrastare un fenomeno dal sapore medievale, che annulla la morale dei mendicanti e che rende una Padova meno sicura e vivibile.

controlli per al massimo una settimana e poi pi nulla, il quartiere tornato ora il medesimo ricettacolo di spaccio e prostituzione. Mentre qualche decina di agenti della Polizia Municipale era impegnato nel controllo dei venditori abusivi, la situazione per gli accattoni sembrava invece molto pi semplice; ne sono stati immortalati una dozzina e almeno unaltra ventina operava in piena serenit sotto i portici e nelle piazze. Quello dei questuanti un altro fenomeno che a Padova si combat-

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LA VOCE DELLA GENTE VENETA

POLITICA e TERRITORIO FEDERALISMO REGIONALE RIVOLUZIONE COPERNICANA

ZAIA: COTA E ZAIA: IL RIMPATRIO E LUNICA STRADA


giusto quello che dice il ministro Maroni: la Tunisia deve assolutamente rispettare gli impegni perch i clandestini vanno rimpatriati. Non sono profughi. Ed opportuno l'intervento diretto del presidente Berlusconi. Ad affermarlo il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota che aggiunge: il Governo va sostenuto in questa azione.Sulla questione intervenuto anche il governatore del Veneto Luca Zaia che ha ribadito come la sua Regione sia solidale con i profughi, che sono soprattutto donne e bambini in grosse difficolt, mentre sui clandestini conferma la sua posizione di assoluta perplessit e di necessit di rimpatrio. Per l'esponente leghista, deplorevole e scandaloso che da un lato la Tunisia non tenga nei confini i suoi cittadini dall'altro che l'Europa ci abbia abbandonati. I clandestini, ha ricordato, arrivano dove possono arrivare: Lampedusa dista 37 km dalla Tunisia. Avrebbero trovato lo sbarramento come fanno i francesi. Noi- abbiamo l'acqua e quindi quando arrivano sulle nostre coste non possiamo far altro che riceverli. L'Europa non pu scaricare sull'Italia il problema dell'immigrazione e l'Italia non pu a sua volta scaricarlo su Lampedusa ha sottolineato il presidente Veneto -. I francesi sono riusciti di fatto a rivedere gli accordi di Schengen La nostra sfortuna - ha aggiunto - che non c' una strada, ma il mare, altrimenti sciti di fatto a rivedere gli accordi di Schengen perch da Ventimiglia a Mentone hanno letteralmente presidiato con la loro Polizia la strada, per cui non passa pi neanche uno spillo. Sui clandestini, ha rilevato Zaia la Regione ha oggettivi motivi di difficolt perch il Veneto non ha nean-

"Via libera del Cdm al quinto decreto attuativo del federalismo fiscale, che riguarda le Regioni e le Province! Ha ragione il ministro Calderoli, con l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri di questo decreto si compie un decisivo passo in avanti verso quella trasformazione radicale in senso federalista dello Stato per la quale ci siamo sempre battuti. Una svolta storica che, una volta concluso l'iter parlamentare, porr fine alla visione centralista che ha prevalso in tutti questi anni, nonostante la chiara vocazione autonomista contenuta nella Costituzione. Il federalismo consente di gestire le risorse nell'autonomia e nella responsabilit, grazie anche a quel principio dei costi standard in base al quale si chiamati a regolarsi sulla base dei fabbisogni reali dei territori e non sulla base di quanto si speso, secondo un criterio che troppi sprechi ha alimentato finora in talune realt territoriali. Credo che questo ribaltamento epocale sia la base dalla quale partire per costruire una modernit autentica per i nostri territori e per il paese intero". Luca Zaia,
Presidente della Regione Veneto

che un Cie, anello necessario per la catena delle espulsioni. Perch veda la luce in Veneto un Cie occorrono un anno e mezzo due anni. Non ci serve - ha tagliato corto il governatore per questa emergenza. In Veneto, ha concluso, si sta gi peraltro assistendo ad una gara di solidariet, quantomeno di disponibilit, di strutture protette e di congregazioni per accogliere i profughi.
da La Padania del 01/04/2011

MOZIONE FOTOVOLTAICO
IN CONSIGLIO REGIONALE PER SALVAGUARDARE INVESTIMENTI E OCCUPAZIONE
Soddisfazione stata espressa dallassessore regionale allambiente Maurizio Conte per lapprovazione allunanimit da parte del Consiglio regionale della mozione sul fotovoltaico, di cui primo firmatario. La mozione chiede la salvaguardia degli investimenti e delloccupazione nel settore e che impegna la Regione Veneto a prevedere, come afferma testualmente la mozione, che il decreto ministeriale, articolo 25 comma 9 del decreto legislativo approvato dal CDM il 3 marzo scorso sia emanato entro il 30 giugno prossimo e preveda un graduale decremento delle tariffe a partire dal 1 gennaio 2012 al 31 dicembre 2016 in modo da armonizzarle gradualmente con il livello di incentivazione dei principali paesi europei.Come gi anticipato nei giorni scorsi -ha detto Conte - si chiede di procedere alla modifica del decreto Romani al pi presto, nel giro di giorni e non di settimane, per offrire al settore produttivo la certezza normativa senza la quale rischia di scomparire. La mozione regionale chiede di non lasciare nellincertezza tutto il settore delle energie rinnovabili intervenendo affinch siano fatti salvi gli investimenti avviati sulla base del precedente quadro normativo di incentivazione, ristabilendo un orizzonte di certezza sullammontare degli incentivi di cui beneficiano le imprese; di favorire nellambito della quantificazione delle tariffe incentivanti, la realizzazione di impianti integrati su edifici e manufatti salvando il territorio agricolo da speculazioni; favorire nellambito delle bioenergie la filiera corta con impianti di piccola taglia e utilizzo di materie prime provenienti da territorio, nonch nella rimodulazione degli incentivi, gli investimenti degli enti pubblici e la produzione destinata allautoconsumo; prevedere misure di responsabilizzazione del gestore della rete elettrica per assicurare tempi contenuti e certi per lallaccio alla rete elettrica. Abbiamo il dovere di ascoltare ha detto Conte il grido di allarme degli imprenditori e dei sindacati delle aziende padovane del fotovoltaico, 4.000 addetti in un distretto che non ha pari in Italia. Le proteste degli imprenditori e dei lavoratori del settore fotovoltaico afferma lassessore Conte sono pi che condivisibili: non si tratta di una protesta corporativa, ma della costruzione di futuro pulito di indipendenza energetica. Le energia pulite sono certo costose, ma comportano anche molti vantaggi, soprattutto nel lungo termine. Gli interventi di sostegno a questo settore sono investimenti che verranno abbondantemente ripagati nel tempo. Maurizio Conte Assessore Regionale Veneto Lega Nord

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