LA DOMENICA
La letteratura
CULT
1 2 www.repubblica.it
SEDE: 00147 ROMA, VIA CRISTOFORO COLOMBO, 90 - TEL. 06/49821, FAX 06/49822923. SPED. ABB. POST., ART. 1, LEGGE 46/04 DEL 27 FEBBRAIO 2004 - ROMA. CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ: A. MANZONI & C. MILANO - VIA NERVESA, 21 - TEL. 02/574941. PREZZI DI VENDITA ALL'ESTERO: AUSTRIA, BELGIO, FRANCIA, GERMANIA,
GRECIA, IRLANDA, LUSSEMBURGO, MALTA, MONACO P., OLANDA, PORTOGALLO, SLOVENIA, SPAGNA € 2,00; CANADA $1; CROAZIA KN 15; EGITTO EP 16,50; REGNO UNITO LST 1,80; REPUBBLICA CECA CZK 64; SLOVACCHIA SKK 80/€ 2,66; SVIZZERA FR 3,00 (CON D O IL VENERDÌ FR 3,30); TURCHIA YTL 4; UNGHERIA FT 495; U.S.A $ 1,50
IL PARADOSSO
DI ATENE
E LE DUE SEDIE
DELL’EUROPA
EUGENIO SCALFARI
C
I SONO due temi di strin-
gente attualità ai quali vo-
glio oggi dedicare queste
mie riflessioni: il probabile falli-
mento greco e le sue ripercussioni
sull’Europa; i partiti e la democra-
zia italiana dopo Monti (e dopo
Napolitano). Al centro di questa
tenaglia c’è il paese Italia con i suoi
vizi (molti) le sue virtù (poche) le
sue contraddizioni (infinite).
Comincio dal primo: il falli-
mento greco e la sua uscita dal-
l’euro è ritenuto pressoché inevi-
tabile entro il prossimo marzo o al
più tardi nel prossimo autunno.
La società di quel paese ha dichia-
rato guerra al governo che ha ten-
tato di attuare il piano di austerità
impostogli dall’“Europa tede-
sca”. Inutilmente. L’aumento del
debito in rapporto al Pil è alle stel-
le (180 per cento) e altrettanto alle
stelle i rendimenti del debito so-
vrano che il sistema bancario in-
ternazionale giudica ormai carta
straccia tanto da accettarne (mal-
volentieri) una liquidazione solo
con uno sconto del 70 per cento.
La situazione si è dunque avvi-
tata e non si avvistano alternative
valide, se ne può soltanto prolun-
gare l’agonia.
La cancelliera Merkel ha detto
due giorni fa che il fallimento del-
la Grecia avrà rischi incalcolabili
sull’Unione. Voce dal sen fuggita,
si potrebbe dire, poiché proviene
dalla stessa persona che si è finora
tenacemente opposta ad adottare
la sola misura che poteva mettere
al sicuro la Grecia dal trauma e con
essa il Portogallo che la segue a
ruota e l’Irlanda, per non parlare
della Romania e della Bulgaria: la
creazione degli Eurobond e la so-
stituzione dell’Eurozona nella ti-
tolarità dei debiti sovrani dei 17
paesi che ne fanno parte.
SEGUE A PAGINA 27
L’inchiesta
ha un altro re
il discount book
GIAN ARTURO FERRARI
E JESÙS MARCHAMALO
Fondatore Eugenio Scalfari
Anno 37 - Numero 36   1,20 in Italia
L’ipotesi prevede un congelamento fino a 4 anni. Oggi la Grecia vota l’austerity, governo assediato. Napolitano: non siamo come loro, ce la faremo
Articolo 18, pronto l’accordo
Vertice segreto Monti-Camusso: norma sospesa per ex precari e nuove aziende
Aerei nel caos, Fiumicino cancella il 50% dei voli
Neve, Centro-Sud in ginocchio U
Uno scorcio di Civitella in provincia dell’Aquila. L’Abruzzo è tra le regioni più colpite
Il reportage
I
NIZIA qui l’Apocalisse bianca. In questa terra dove la
Romagna si confonde con le Marche e la Toscana e
Nei paesi sepolti le case quasi non si vedono, perché in 10 giorni il cie-
lo ha buttato giù tre metri di neve. Un ruspista solleva un
dal deserto bianco mucchio bianco per allargare la strada poi si accorge che
dentro c’è un’automobile.
JENNER MELETTI
La polemica
Non comprate quei caccia Amore, sangue e pentiti
meglio costruire 185 asili è la musica di Gomorra
UMBERTO VERONESI
I
L MONDO della scienza e
il mondo civile sono scon-
certati di fronte all’indica-
zione, emersa in questi gior-
ni, di proseguire nel pro-
gramma di acquisto dei cac-
ciabombardieri F-35, ridu-
cendo il numero, nella mi-
gliore delle ipotesi, da 131 a
100. Chiunque abbia a cuore
il nostro Paese e il suo futuro,
su questo punto non può ta-
cere.
SEGUE A PAGINA 26
L’inedito
Stevenson
Il libro
Fumaroli
così nacque
Mister Hyde
ROBERT LOUIS STEVENSON
E GIUSEPPE MONTESANO
e il match
Antichi-Moderni
ALESSANDRO
BARICCO
Direttore Ezio Mauro dom 12 feb
2012
domenica 12 febbraio 2012
CLAUDIO TITO Il caso
ROMA
La fragilità degli agricoltori
N INCONTRO segreto.
Un faccia a faccia per
sbloccare la trattativa. E
dare uno sbocco alla riforma del
contro i big dei supermarket
mercato del lavoro. Dopo quasi
tre mesi dal suo insediamento a CARLO PETRINI
Palazzo Chigi, Mario Monti ha
I
deciso di parlare faccia faccia L DECRETO liberalizzazioni porta con sé
con il segretario della Cgil, Su- due questioni che si stanno dibattendo e
sanna Camusso. Ottenendo un che possono diventare molto rilevanti
primo compromesso sulle mi- per il futuro della nostra agricoltura. Dico
sure che l'esecutivo varerà entro subito che una va appoggiata tout court,
marzo. mentre l’altra va emendata e cambiata a
SEGUE ALLE PAGINE 2 E 3 partire dal suo principio fondante.
SERVIZI ALLE PAGINE 4,10 E 11 SEGUE A PAGINA 27
Operazione trasparenza, online i redditi di appena 224 parlamentari
Solo un onorevole su 4
rivela il suo patrimonio
ROMA — Per la prima volta i par-
lamentari pubblicano i propri Milano, il pm attacca. L’ira del Pdl: intervenga il Csm
redditi online. Ma a farlo sono
solo uno su quattro. Tra coloro “Mills, la prova esiste già
che scelgono la trasparenza ci
sono il segretario del pd Bersani,
Berlusconi è colpevole”
che allega anche la dichiarazio-
BORELLO (Cesena) ne della moglie, e gli ex ministri
Brunetta e Maroni. In Rete sono
poi consultabili anche le entrate
della leader radicale, senatrice
Emma Bonino e quelle dei se-
gretari dell’Idv Antonio Di Pie-
tro e dell’Udc Pier Ferdinando
SEGUE A PAGINA 15 Casini.
DUSI E SERLONI A PAGINA 14 CUSTODERO A PAGINA 9 Silvio Berlusconi A PAGINA 13
LA DOMENICA
CULT
ROBERTO SAVIANO
Il Milan vince a Udine
Beffa inglese
all’Italrugby
Q UANDO vivevo ai Quar-
tieri Spagnoli le cono-
scevo tutte a memoria.
In verità, le conosco ancora le
canzoni neomelodiche che
dalle radio al massimo volume
esplodono per i vicoli, escono
dai finestrini delle auto, suona-
no come suonerie dei cellulari.
La mattina si fanno le pulizie e
dalle finestre escono Tony Co-
lombo, Rosario Miraggio, Ste-
NELLO SPORT fania Lay… e mille altre voci.
ALLE PAGINE 29, 30 E 31
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA CRISI FINANZIARIA
POLITICA INTERNA
■2

Il premier ha incontrato il leader Cgil La sospensione delle tutele attuali

prima del viaggio in Usa. Obiettivo: dovrebbe protrarsi per 3-4 anni.
individuare i cardini del compromesso Coinvolti anche i titolari di partite Iva

LE RIFORME. Le misure del governo

Il lavoro
Articolo 18 “congelato”
per i precari da assumere
e le imprese che aprono
Vertice segreto Monti-Camusso, intesa più vicina
CLAUDIO TITO

(segue dalla prima pagina)

I
l premier sta studiando una soluzione che consenta al governo di presentare PREMIER E
SINDACALISTA
all’Unione europea e ai mercati una “moderna” riforma del lavoro. E ai sindacati Il presidente del
tutti, compresa la Cgil, di non dover salire sulle barricate. Una mediazione che Consiglio
Mario Monti con
salvaguardi la sostanza dell’articolo 18 e al tempo stesso le esigenze del mondo il segretario
occupazionale che rischia di diventare sempre più asfittico se non si interviene generale
della Cgil
proprio su quella stessa norma. Susanna
Camusso

FACCIA A FACCIA IN “CAMPO NEUTRO”

Il governo pensa a una Il presidente del Consiglio e il capo della
norma interpretativa che Cgil non si erano mai parlati faccia a faccia.
Lo hanno fatto per la prima volta nei giorni
eviti applicazioni troppo scorsi. Un lungo colloquio prima che il pre-
rigide: di questo aspetto sidente del Consiglio partisse per gli Stati
si occuperà Severino Uniti. Un confronto serrato, diretto. Che si
è chiuso con qualcosa di più una stretta di
mano. Non un testo definitivo o un docu-
mento, ma la disponibilità reciproca a
chiudere nei tempi stabiliti un’intesa. Al-
l’interno di un perimetro composto da al-
cune direttrici principali: una normativa
che «sospenda» e non cancelli l’articolo 18
per chi esce dal «precariato». E una «inter-
pretazione» meno rigida del principio di
«giusta causa» da parte dei tribunali del la-
voro. L’incontro è stato richiesto dal capo messo il confronto su binari che fino a quel questo scambio di opinioni allora uno dei
del governo. E si è svolto in «territorio neu- momento apparivano impercorribili. I punti valutati ha riguardato la «sospensio-
trale». due — nella schiettezza reciproca — han- ne temporanea» dell’articolo 18 per alcune
Confermata l’intenzione MONOTONIA DEL POSTO FISSO no iniziato a capirsi e a tenere conto delle categorie di lavoratori. Una soluzione che
di chiudere entro marzo Le polemiche su quella frase sulla «mono- rispettive necessità. Calando così la di- anche la Camusso ha accettato di soppesa-
tonia del posto fisso» avevano provocato scussione su aspetti più concreti del nego- re. L’idea è quella di prevedere per chi ha
Palazzo Chigi mette in uno strascico di polemiche considerato ziato. Che certo non può ritenersi conclu- una lunga esperienza di precariato la pos-
conto proteste da parte troppo pericoloso per il prosieguo della so e che dovrà ora superare la prova della sibilità di passare alla «stabilità» accettan-
del mondo del lavoro trattativa e anche per conservare integro il trattativa ufficiale. do una prima fase in cui per tre o quattro
rapporto con il Pd. Il Professore voleva IL NODO DEI PRECARI anni non è vietato interrompere il rappor-
spiegarsi, chiarire che l’obiettivo dell’ese- «Noi siamo qui per fare le cose, altrimenti to. Un modo per far uscire molti giovani
cutivo non sarebbe mai stato quello di boi- potevano rimanere ai nostri posti», ripete dalla transitorietà lavorativa. Magari asso-
cottare la stabilità contrattuale dei lavora- da giorni il presidente del consiglio. E quel ciando una convenienza fiscale e previ-
tori. Come aveva fatto pubblicamente, ha «fare le cose» è riferito anche alla riforma denziale al datore che «stabilizza» il dipen-
riconosciuto che quella formula è stata «in- del mercato del lavoro. Palazzo Chigi con- dente.
felice», ma «involontaria». Le parole di sidera l’intervento sull’articolo 18 — non la NUOVE IMPRESE E PARTITA IVA
Monti hanno in qualche modo rasserena- sua cancellazione — un passo decisivo per Stesso diScorso per le nuove iniziative im-
to il segretario della la diffidenza iniziale si adeguare l’Italia alle nuove esigenze della prenditoriali. A Palazzo CHigi sanno bene
è rapidamente trasformata in «reciproca globalizzazione e renderla competitiva in che il 97 per cento delle aziende e il 67 per
comprensione». Ma soprattutto hanno una fase critica per la nostra economia. In cento dei lavoratori sono già sottrattati al-

1 2 3
STATUTO LAVORATORI 15 DIPENDENTI REINTEGRO
L’articolo 18 disciplina La norma riguarda In caso di licenziamento
le conseguenze dei le imprese con più di 15 senza giusta causa,
licenziamenti illegittimi dipendenti, oppure le il giudice dispone
Cosa in tre casi: assenza unità produttive con che il lavoratore sia
di motivazione; meno di 15 addetti ma reintegrato nel posto di
prevede ingiustificato motivo; che superano la soglia lavoro. Il lavoratore può
intento discriminatorio considerando gli addetti optare per un risarci-
l’art.18 nello stesso Comune mento del danno
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
@ PER SAPERNE DI PIÙ
www.governo.it
www.cgil.it
■3

Il caso

Monti: più determinato che mai su liberalizzazioni e mercato del lavoro

Napolitano: l’Italia non è la Grecia

i partiti non rovesceranno il tavolo
UMBERTO ROSSO
ROMA — Rientra da Helsinki
«confortato da tanti ricono-
scimenti» europei agli sforzi
italiani per uscire dalla crisi.
Giorgio Napolitano ai paesi
del «gruppo di Arraiolos» ha
chiesto, accanto ai sacrifici,
di puntare adesso soprattut-
to su «misure per crescita e
competitività», se no dal tun-
nel crisi non si esce.
Dalla missione americana
Mario Monti torna «più de-
terminato che mai su riforme
come liberalizzazioni e mer-
cato del lavoro».
Entrambi, il presidente
della Repubblica e il premier,
si dicono convinti che i parti-
ti non volteranno le spalle al
governo.
Sull’esecutivo guidato da
Monti Napolitano non avvi-
sta nuvoloni, nonostante le
ultime tensioni su riforme e
liberalizzazioni, e lo dichiara
apertamente: «I partiti non
hanno interesse a rovesciare
il tavolo». Guarda in positivo
al confronto sul mercato del
lavoro, e anche se la battaglia
è dura confessa di «confidare
in un accordo con i sindaca-
ti». Infine rassicura tutti, il
nostro paese e l’Europa inte-
ra: «L’Italia non è la Grecia». Il
capo dello Stato lancia se-
gnali di ottimismo sul nostro
paese mentre Atene brucia.
La rivolta che dilaga nelle
strade greche lo preoccupa,
«sono impressionato e
preoccupato». Teme un ef-
fetto-contagio per l’Italia?
Dal capo dello Stato, nella
conferenza stampa finale del
summit degli otto capi di Sta-
to, arriva un no secco. Intan-
to perché noi abbiamo fatto
tutti i compiti a casa, «accol-
to le richieste che ci venivano
dall’Europa». E se poi il tavo-
lo col sindacato si chiude con
l’accordo, come l’inquilino
del Colle chiede, il rischio
delle tensioni svanisce sul
nascere. I sindacati sono im-
pegnati in quella che, fa nota-
re Napolitano, qualcuno
chiama «discussione» e
qualche altro «negoziato»
con il governo. Se arriva l’in-
tesa, confida dunque che
«possa non esserci contro
queste misure una protesta,
seppur ordinata legittima,
tanto meno delle proteste
che escono dal solco della le-
galità e che non potrebbero
essere tollerate».
Anche sul versante politi-
co, il capo dello Stato non ve-
de nero.
Facendo «forte affida-
mento sul senso di responsa-
Il capo dello bilità» che i partiti stanno di-
Stato: impegno mostrando nella discussione
dei decreti del governo Mon-
della politica ti. «Non ho motivo per ritene-
sulle riforme re — dice — che i partiti stia-
istituzionali no per rovesciare il tavolo e
per mettere in crisi il governo
e a rischio il clima politico».
Non sarebbe nè nell’interes-
se del paese nè delle stesse
forze politiche che «stanno
autonomamente concen-
trando il loro impegno su
riforme istituzionali su cui il
governo in quanto tale non
era in grado di impegnarsi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

la disciplina dell’articolo 18 perché impie-
gati in strutture con meno di 15 dipenden-
ti. Difficilmente nasceranno un numero
consistente di medie e grandi imprese. Ma
costituisce soprattutto un segnale agli in-
vestitori internazionali. Un messaggio ai
mercati che si aspettano delle novità su
questo terreno. Ragionamento analogo
sulle partite iva. Molti lavoratori dipen-
denti sono «costretti» ad aprire quel regime
fiscale per consentire al datore di masche-
rare il rapporto di dipendenza (non a caso
il numero di lavoratori autonomi appare
troppo elevato in Italia, circa 9 milioni).
QUANDO SI ARRIVA IN TRIBUNALE
«Per come viene applicato in Italia l’artico-
lo 18 sconsiglia l’arrivo di capitali stranieri
e anche di capitali italiani», aveva detto il
premier il 3 febbraio. Un chiaro riferimen-
to al processo del lavoro, a una giurispru-
denza troppo rigida e a tempi di definizio-
ne delle cause troppo lunghi. Una questio-
ne affrontata dal Professore e dal leader
Cgil. E che potrebbe portare ad una «inter-
pretazione ufficiale» della norma meno
drastica e con modalità temporali meno
dilatate. Una questione sulla quale presto
verrà coinvolta anche il ministro della Giu-
stizia Severino.
IL FATTORE UNITÀ-SINDACALE
Uno degli aspetti che negli ultimi giorni ha
facilitato il dialogo con la Cgil riguarda la
posizione del governo sulla «unità sinda-
cale». «Non seguiremo la linea Sacconi vol-
ta a spaccare le organizzazioni dei lavora-
tori», è il refrain che ripetono a Palazzo
Chigi. Monti non intende insomma lavo-
rare per dividere Cgil Cisl e Uil. Soprattutto
non rientra nei suoi piani aprire un canale
privilegiato con uno o alcuni dei tre leader
confederali. L’abitudine del precedente
governo di escludere sistematicamente la
Camusso da ogni trattativa o decisione
sarà respinta dal premier e dal ministro del
lavoro Fornero. Una linea, peraltro, che al-
l’inizio di questa esperienza governativa
aveva provocato qualche incomprensione
proprio con la Cisl di Bonanni. «Non lavo-
ro per spaccare i sindacati», dice Monti. Ma
nemmeno per una «concertazione» old
style. Nell’esecutivo è maturata la convin-
zione che per persuadere l’Unione euro-
pea e i mercati non può essere avallata una
politica di totale condivisione. Anche per-
ché proprio da Bruxelles Palazzo Chigi si
aspetta un richiamo esplicito sul mercato
del lavoro italiano e sull’articolo 18.
MERCOLEDÌ INCONTRO UFFICIALE
Il negoziato ufficiale intanto va avanti. E
con ogni probabilità il governo riceverà
nuovamente mercoledì prossimo tutte le
delegazioni delle parti sociali. Anche il mi-
nistro Lavoro, dopo la riunione di merco-
ledì scorso con la Cgil, aveva manifestato
un certo ottimismo: «Vedo un bel sentiero
largo». E in seguito al chiarimento tra Mon-
ti e Camusso quel sentiero sembra essersi
ampliato. Il progetto resta quello di chiu-
dere l’intesa in ogni aspetto entro marzo.
Escluso il ricorso al decreto, gli uomini del
premier e di Fornero si stanno sempre più
concentrando sulla legge delega. Un per-
corso comunque da completare e che nes-
suno nell’esecutivo può immaginare sen-
za ostacoli e future incomprensioni. Anche
il Professore sa bene che nonostante la «di-
sponibilità» della Cgil, la riforma del lavoro
difficilmente potrà essere approvata senza
la protesta dei sindacati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

1 2 3
REFERENDUM BERLUSCONI-CGIL PARLAMENTO
L’articolo 18 è stato Il governo Berlusconi Tra le proposte di
sottoposto a insediatosi nel 2001 modifica presentate in
referendum nel 2000 mise l’abolizione questa legislatura c’è
I tentativi e poi ancora nel 2003. dell’articolo 18 tra le quella di Ichino (Pd):
In entrambi i casi non fu priorità. La Cgil con vietati i licenziamenti
di cambiare raggiunto il quorum Cofferati portò 3 milioni discriminatori, più libertà
e quindi la norma di persone al Circo per quelli dettati da
la norma è rimasta valida Massimo per dire “no” motivazioni economiche
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA CRISI FINANZIARIA
ECONOMIA
■4
ROBERTO MANIA
La nuova proposta che il governo
sta mettendo in piedi sulla riforma
del mercato del lavoro coinvolge
quasi 4 milioni di precari, che
vedrebbero la possibilità di
trasformare il loro rapporto di
lavoro in contratto a tempo
indeterminato, ma con la
sospensione temporanea, per tre-
quattro anni, delle garanzie
offerte dall’articolo 18. Stesso
trattamento verrebbe riservato ai
lavoratori assunti da nuove imprese
italiane o estere con oltre 15
dipendenti
Gli interessati
PRECARI DA STABILIZZARE
Quasi quattro milioni sono i
precari. Molti di essi potrebbero
essere stabilizzati ma restando
per 3-4 anni fuori dalle tutele
dell’articolo 18
GLI ASSUNTI DA NUOVE IMPRESE
La stessa sospensione per tre o
quattro anni dell’articolo 18
dovrebbe applicarsi agli assunti
di nuove società con oltre 15
dipendenti
I LAVORATORI GARANTITI
Novità anche per i lavoratori che
restano garantiti dell’articolo 18:
verrà limitata la discrezionalità del
giudice nel valutare se scatti
l’obbligo del reintegro
Sospeso temporaneamente l’articolo 18
anche per le nuove aziende e per gli
investimenti esteri, scesi del 53%
DOSSIER. Le misure del governo
I precari
Lavoro stabile per 4 milioni di atipici
ma per almeno 3 anni saranno licenziabili
I lavoratori precari in Italia
Dati 2010
Dipendenti a termine involontari
Totale 2.012.676 Incidenza %
donne sul totale
Lavoratori part-time involontari
1.660.081
Collaboratori vincolati*
177.753
Partite Iva vincolate*
90.910
Totale precari
3.941.420
Incidenza % precari su occupati
17,2%
* Tre vincoli: monocommittenza, orari lavoro prefissati,
lavoro nella sede del committente
Fonte: Elaborazioni Ufficio studi CGIA su dati Istat
A CIASCUNO la sua regola. Per oltre-
passare l’articolo 18 dello Statuto dei
lavoratori il governo sembra pensare
a un ventaglio di interventi distin-
guendo diverse situazioni in base al-
la tipologia contrattuale, all’anzia-
nità e alla nazionalità dell’azienda, al-
la fattispecie, infine, che ha portato al
licenziamento. Resterebbe, tuttavia,
immutata la soglia dei 15 dipendenti
al di sopra della quale si applica lo Sta-
tuto e, dunque, il vecchio l’articolo
18, con il previsto reintegro nel posto
di lavoro nel caso di licenziamento
senza giusta causa. Il reintegro, che è
poi il motivo per cui si vuole cambia-
re la norma considerata un’anomalia
tra i paesi europei, resterebbe sempre
in caso di licenziamento discrimina-
torio (per motivi razziali, politici, reli-
giosi o di maternità). Nelle piccole
imprese non cambierà nulla: anziché
il reintegro c’è il risarcimento econo-
mico. Attualmente – secondo stime
della Cgia di Mestre – oltre il 65 per
cento dei lavoratori è tutelato dall’ar-
ticolo 18, mentre solo il 3 per cento
delle aziende supera l’asticella dei 15
dipendenti e quindi fa i conti con il
“rischio-reintegro”.
DA PRECARI A STABILI MA SENZA ART. 18
Il premier Mario Monti e il ministro
del Lavoro, Elsa Fornero, hanno sem-
pre detto che l’obiettivo è quello di ri-
durre l’area della precarietà dei lavo-
ratori più giovani. A seconda delle sti-
me, i lavoratori con un contratto ati-
pico sono dai 3,5 milioni ai 4 milioni.
Stabilizzare, insomma, i rapporti di
lavoro per far uscire dall’incertezza
ormai un’intera generazione. Senza
ricorrere al contratto unico, il gover-
no ipotizza di adottare una formula
simile, tuttavia, alla proposta degli
economisti Tito Boeri e Pietro Gari-
baldi (“recepita” in due disegni di leg-
@ PER SAPERNE DI PIÙ
www.lavoro.gov.it
www.cgil.it
Per i lavoratori tutelati si toglierà
discrezionalità ai giudici: reintegro
nei soli casi di discriminazione
Come si distribuiscono
i precari per età
Dati in %
50,0%
73,7%
62,0%
43,4% 30,3 27,2
tra 25-34 tra 35-44
anni anni
60,4% 1.193.721 1.070.334
17,6 24,9
tra 15-24 oltre i 44
anni anni
694.401 982.964
ge presentati alla Camera e al Senato platea dei totalmente garantiti. Va
da esponenti del Pd). In sostanza ai detto che secondo una recente inda-
lavoratori precari (oltre che alle nuo- gine dell’Istat il 71,5 per cento delle
ve assunzioni) il cui contratto viene assunzioni nel quinquennio 2005-
trasformato in un rapporto stabile a 2010 si è realizzata con un contratto a
tempo indeterminato non si appli- tempo determinato. Le stesse previ-
cherebbe l’articolo 18 per i primi tre o sioni dell’indagine Excelsior per l’U-
quattro anni, durante i quali eviden- nioncamere e il ministero del Lavoro
temente saranno licenziabili previo confermano che per il primo trime-
pagamento di un’indennità che nel stre di quest’anno le aziende sono
progetto Boeri-Garibaldi cresce con orientate ad assumere non più del 24
gli anni di lavoro. Passato questo pe- per cento del personale con un con-
riodo entrerebbero a far parte della tratto standard.
Il peso dei precari
sugli occupati totali
Dati in %
Classe di età
15-24 55,6
25-34 23,8
35-44 14,7
45
e oltre 10,6
START UP E AZIENDE ESTERE
Start up aziendali e nuovi investi-
menti industriali esteri in Italia libe-
ri dall’articolo 18. L’idea è di incen-
tivare gli investimenti stranieri nel
nostro paese, crollati dall’inizio del-
la crisi mondiale (-53 per cento nel
2011) mentre nel resto dell’Europa
si sono mantenuti sostanzialmente
stabili. Tra i motivi dei mancati in-
vestimenti in Italia, le multinazio-
nali indicano pure il vincolo dell’ar-
ticolo 18. Che non dovrebbe appli-
carsi nemmeno alle nuove imprese.
Nel 2011 in Italia sono nate 391 mila
aziende (103 mila nel nord-ovest, 73
mila nel nord-est, 87 mila nel centro
e 129 mila nel mezzogiorno). Ma qui
sarà necessario precisare bene che il
congelamento dell’articolo 18 ri-
guarderà solo le start up per impedi-
re che le grandi imprese già esisten-
ti diano vita a delle newco per sca-
vallare lo Statuto. Alitalia, prima, sia
la Fiat, dopo, infatti, hanno fatto ri-
corso a due newco (Cai e Fabbrica
Italia Pomigliano) anche per cam-
biare il contratto di lavoro da appli-
care.
SENTENZE MENO DISCREZIONALI
Nonostante lo scontro che da or-
mai un decennio scatena l’articolo
18, negli ultimi cinque anni – secon-
do dati della Cgil - ci sono state 31
mila cause contro i licenziamenti
considerati illegittimi e solo l’1 per
cento dei processi si è concluso con
il reintegro nel posto di lavoro. In
tutti gli altri episodi le parti si sono
messe d’accordo per un risarcimen-
to. Il governo punta a restringere l’a-
rea della discrezionalità interpreta-
tiva del giudice. Si cercherà di limi-
tare il diritto al reintegro ai soli casi
di licenziamento discriminatorio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA CRISI FINANZIARIA
ECONOMIA
■6
Il regime attuale
Contratti soltanto verbali
e tempi incerti di pagamento
NON sono previsti contratti scritti nei
rapporti commerciali tra chi acquista
da agricoltori o imprese
agroalimentari. Si può fare con una
stretta di mano. Non tutti lo fanno.
Auchan, per esempio, afferma di fare
sempre i contratti, ma distingue tra
contratto e ordine. Un uso che crea sia
agli agricoltori, che ai piccoli
produttori, brutte sorprese.
Possono infatti trovarsi a
vendere meno di quanto gli era
stato promesso all’inizio. Ci
sono anche “usi”, che vanno al
di là del buonsenso. Aziende della
grande distribuzione che chiedono
contributi ai fornitori per adeguare
impianti, come ad esempio il sistema
informatico. Un investimento aziendale
che nulla a che fare con il rapporto
venditore-acquirente. Sono poi incerti i
tempi di pagamento, che oggi arrivano
anche a superare i 150 giorni.
Il nuovo regime
Condizioni indicate per iscritto
e adeguamento agli altri Paesi
I CONTRATTI devono essere messi
nero su bianco e indicare tempi di
pagamento certi, da 30 a 60 giorni
rispettivamente per le merci
deteriorabili e non. I contratti devono
poi indicare la durata, le quantità e le
caratteristiche del prodotto venduto,
il prezzo, le modalità di consegna e
di pagamento. Devono poi
essere informati a principi di
trasparenza, correttezza,
proporzionalità e reciproca
corrispettività delle
prestazioni, con riferimento
ai beni forniti. Ci sono poi una serie
di limitazioni, per esempio , non
possono esserci accordi diversi per
beni identici, non possono essere
imposte condizioni di acquisto, né
previste clausole retroattive, o
previste prestazioni che nulla hanno
a che fare con l’oggetto della
relazione commerciale.
Auchan, Conad, Coop in pressing per Lo scontro è sui tempi di pagamento
modificare le nuove norme a tutela dei e sull’introduzione di
produttori: si punta all’emendamento contratti scritti tra fornitori e venditori
IL DOSSIER. Le misure del governo
I consumi
Sfida ai big dei supermarket
più garanzie agli agricoltori
e in Senato si scatenano le lobby
Rivolta della grande distribuzione contro il decreto liberalizzazioni
BARBARA ARDÙ
È SCONTRO tra i colossi della
grande distribuzione e il mini-
stro dell’Agricoltura Mario Ca-
tania. Un duello sulle nuove
norme inserite nel decreto sul-
le liberalizzazioni (articolo 62),
che regolamenta i rapporti
commerciali di tutta la filiera
agricola. Che comincia sui
campi, passa per le imprese di
trasformazione (dove ci sono
grandi marchi, ma anche pic-
coli artigiani, da chi fa salumi a
chi sforna biscotti), fino ad arri- REPUBBLICA.IT sti di Auchan — ma non si pos- Ma soprattutto - aggiunge - non vono avere mani libere».
vare sui banchi dei supermer- Sul sito, il sono mettere lacci e lacciuoli al- si possono fissare limiti alla ne- Gli agricoltori da anni chie-
cati, la Gdo appunto. Un mon- punto sulle la negoziazione tra le parti. Si goziazione con le grandi impre- dono un intervento, anche se a
do un po’ oscuro, dove in alcu- modifiche parla di un contratto ispirato a se. Va bene difendere il piccolo lamentarsi di più sembrano es-
ni passaggi vige una legge da possibili al principi di trasparenza e corret- produttore di agrumi della Sici- sere i piccoli produttori dell’a-
far-west. Sull’acquisto dei pro- decreto tezza, un concetto vago, che lia, ma in un contratto con un groalimentare, strozzati dalla
dotti agricoli, per esempio, non liberalizzazioni aprirà un mare di contenziosi. colosso come la Coca Cola si de- crisi. Ma la Gdo i piccoli dice di
sono previsti contratti scritti. Ci
si mette d’accordo con una
stretta di mano, si fissa un prez-
zo e una quantità, ma se al mo-
mento della consegna il colosso
della distribuzione, o il suo in-
termediario (ci sono anche i
grossisti), decide che la quan-
tità che vuole ritirare è inferiore,
può comprarne meno. O com-
prare meno perché ha trovato
un contadino che fa un prezzo
più basso. Una corsa al ribasso
dove a pagare e a essere in qual-
che modo “ricattate” sono
quelle aziende che producono
prodotti freschi o freschissimi.
Fortissimi anche i ritardi sui pa-
gamenti, fino a 100-150 giorni.
Mario Catania vuole correg-
gere questi “usi” e altre storture.
Come? Introducendo il con-
tratto scritto, fissando regole
certe per le pratiche commer- Il ministro Catania: abbiamo introdotto tempi certi e regole di trasparenza
ciali che impegnino la Gdo, eli- L’intervista
minando quelle scorrette, in-
troducendo un contratto equo
e trasparente, dove vengano
fissati prezzo, quantità e tempi
“Solo misure di equità
di pagamento, 30 giorni per i
prodotti freschissimi, 60 per gli
altri. Ha dalla sua tutto il mon-
do agricolo e quello della tra-
ROMA — «Trovo scandaloso che la Gran-
de distribuzione abbia avuto una reazione
così violenta contro norme elementari di
giustizia». Mario Catania, ministro delle
ma la risposta è stata
sformazione agroalimentare.
Contro ha invece la Grande di-
stribuzione, nomi come Au-
chan, Condad, Coop, per citar-
Politiche agricole, non ha intenzione di fa-
re retromarcia sull’articolo 62 del decreto,
che dovrà ridisegnare contratti e regole
commerciali nel settore agroalimentare.
violenta e ingiustificata”
ne alcuni. Due i punti più con- Stanno reagendo male un po’ tutte le equità tra le parti, tempi di pagamento di pagamento».
troversi, i tempi di pagamento e categorie, lo fa anche la Gdo. Perché lo re- certi per un settore che ogni giorno incas- Temono che le nuove regole avvantag-
i contratti scritti, non tanto per puta scandaloso? sa soldi contanti e paga con 100-150 gior- gino le multinazionali.
la forma, ma per i paletti che il «Perché i rilievi che sollevano sono in- ni di ritardo. Non mi sembrano penalizza- «Anche loro sono multinazionali. Pren-
ministro ha fissato su alcuni concepibili, perché il presidente di un zioni insopportabili. E invece ho contro da Auchan, opera qui come in Francia, so-
punti e che tendono a mettere grande gruppo non può permettersi (co- tutta la Gdo, Coop comprese». lo che Oltralpe segue la legge francese che
alla pari compratore e vendito- me ha fatto), di minacciare di non vende- Le contestano troppo dirigismo, come impone più o meno quanto è scritto nel-
re. re più latte fresco se verrà approvato il de- l’articolo 2 che impone ferree pratiche l’articolo 62, in Italia no. Difendono rendi-
«Siamo d’accordo con una creto. Ho proposto un contratto scritto, al commerciali. te di posizione».
regolamentazione — spiega posto di un accordo che oggi si basa su una «Non è vero, contestano tutto. Un gior- Stanno facendo pressioni in Parla-
Fabio Sordi — direttore acqui- stretta di mano; regole di trasparenza, no le pratiche commerciali, l’altro i tempi mento, ce la faranno?
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
@ PER SAPERNE DI PIÙ
www.politicheagricole.it
www.confagricoltura.it
■7

Il caso
ROMA — Poche correzioni al te-
sto sulle liberalizzazioni. Il pre-
mier Monti di rientro dalla mis-
sione Usa tranquillizza i ministri
già allarmati dai 2.300 emenda-
menti al Senato. Il decreto non
sarà stravolto. Le uniche modifi-
che saranno possibili in commis-
sione Industria, nessun «bazar» in
aula. Si fa dunque sempre più lar-
go l’ipotesi di una fiducia sul testo
che uscirà da lì. E quando lunedì
pomeriggio si riapriranno i lavori
a Palazzo Madama, il presidente
del Consiglio avrà già incontrato o
— molto più probabile — si ap-
presterà a incontrare nelle ore
successive i tre segretari di mag-
gioranza: Alfano, Bersani e Casi-
ni.
A loro ripeterà quello che ha so-
“Nessun bazar in aula
ammesse poche correzioni”
Vertice di Monti con Alfano, Bersani e Casini
stenuto anche negli Usa: «Ci sono
tutte le condizioni per andare
avanti e fare bene col sostegno de-
gli italiani e del Parlamento», po-
nendo le basi per chi verrà dopo.
Ma sulle liberalizzazioni, «non
Il leader Pd: “Su
legge elettorale e
riforme non siamo
su un binario morto
ma ci si attivi”
può essere stravolta la filosofia del
provvedimento già varato». L’aria
che tira sembra essere già chiara
al leader Udc che proprio ieri ha
annunciato il ritiro di tutti i 180
emendamenti centristi. Ma i par-
titi maggiori non ci stanno ad ap-
provare a scatola chiusa. La capo-
gruppo Pd Finocchiaro difende
«almeno i nostri cento emenda-
menti» con le parole-chiave care
ai democratici, dalle farmacie ai
taxi alla rete Snam. Il Pdl vuole in-
tervenire su ordini professionali,
banche, assicurazioni. «Occorre
un approfondito esame in Parla-
mento» dice Gasparri. Anche se, a
sentire la sua collega e relatrice Si-
mona Vicari, non sarà molto com-
plicato trovare un’intesa di mas-
sima col Pd su molti punti, «pa-
recchi emendamenti sono ripeti-
tivi: in ogni caso, l’obiettivo è por-
tare tutto entro il 28 in aula». Que-
sto non vuol dire che i vertici
congiunti e le intese apriranno a
un’alleanza politica, nonostante
ci sia già chi, come il portavoce
Udc De Poli, sostiene che nel 2013
«i moderati potrebbero confluire
in un unico contenitore per soste-
nere un Monti bis».
Per il momento, assieme alle li-
beralizzazioni, in cima all’agenda
ci sono le riforme costituzionali.
Domani Casini presenterà la sua
bozza e intende illustrarla a Ber-
sani e Alfano. ll segretario Pd so-
stiene che sulla legge elettorale
«non ci sono ostacoli insormon-
tabili» e più in generale sulle rifor-
me «è possibile fare passi avanti,
non siamo su un binario morto:
ma non bastano gli incontri, il
Parlamento si deve attivare».
(c.l.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA

volerli difendere. «Certamente stiene Camillo De Bernardinis,

vanno tutelati, ma i limiti al
contratto tra le parti non vanno
bene nei rapporti con le multi-
nazionali. Tra l’altro la Com-
missione europea sta andando
verso un’altra direzione - so-
presidente delle Coop di Conad
- che è quella che i pagamenti
vanno fatti entro 60 giorni, sal-
vo diversa contrattazione tra le
parti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

«In Commissione ci sono 2000 emen-

damenti e il testo ne uscirà con la fiducia.
Incontrerò i rappresentanti della Gdo
martedì, ma non ho intenzione di cedere
sul contratto scritto e le pratiche commer-
ciali».
Il contratto scritto limiterebbe anche
l’evasione?
«Certo, con un contratto basato su una
stretta di mano, fare del nero è molto più
facile, sulle quantità, come sul prezzo».
Ci sarebbero vantaggi per i consuma-
tori con le nuove norme?
«Difficile quantificarli, ma certo final-
IL MINISTRO mente ci sarebbe più trasparenza sui
Mario Catania, prezzi di tutta la filiera, cosa che oggi non
ministro delle è possibile fare».
Politiche (b.ar.)
Agricole © RIPRODUZIONE RISERVATA
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 POLITICA INTERNA
E SOCIETÀ
Bersani
Il leader pd a quota 137 mila euro Solo 224 parlamentari su 945, cioè uno su quattro, sono disposti ad alzare il
e allega lo stipendio della moglie velo sui loro patrimoni e redditi, accettando che siano pubblicati online sul
sito di Camera e Senato. In questo modo sono in grado di consultarli tutti i
PIER Luigi Bersani dichiara nel
2008 50 mila euro di spese eletto-
rali per approdare alla sedice-
sima legislatura. Il segretario
Pd pare non amare le auto
made in Italy visto che dichia-
ra due auto d’Oltralpe (Re-
nault Megane e Twingo). Il
suo reddito oscilla da 163mila
euro nel 2007, a 150, 137 e 136 mi-
la negli anni successivi. Il politico
democratico allega al suo anche il
740 della moglie, che ha un reddi-
to complessivo di 15mila euro. Al
netto delle tasse, la signora Bersani
guadagna all’incirca mille euro al me-
se.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Maroni
Una casa a Varese, un terreno
anche una barca per l’ex ministro
TRA i “beni mobili iscritti in
pubblici registri” di proprietà di
Maroni Roberto-Ernesto ri-
sultano, nel 2008, una barca
di sedici metri (una quota
del 33%) immatricolata nel
1980, due Fiat Panda e
un’Audi A4. Dichiara fabbri-
cato più terreno a Lozza, vici-
no a Varese, e dichiara un im-
ponibile di 220 mila euro (di
cui 90 da lavoro autonomo).
Negli anni successivi acqui-
sta un immobile a Varese
con la consorte. E vende un’auto. Men-
tre è ministro non esercita la professio-
ne di avvocato, e dunque il reddito
scende a 170 mila euro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Brunetta
Da Ravello alle Cinque Terre
proprietà con panorama-mare
RENATO Brunetta inizia la legi-
slatura — ancora single — van-
tando una casa con terreno a
Ravello (Salerno), una a Mon-
te Castello di Vibio (Perugia),
una a Roma e un’altra a Vene-
zia. Viaggia, a scelta, su una
Fiat 500 del ‘68, su una Lada
Niva o una Jeep Wrangler. Esibi-
sce un 740 da 228 mila euro. Nel
2009, mentre è ministro della
Funzione pubblica, acquista per
40mila euro una casa di 40 metri
quadri, con giardino di 400 (da ristrut-
turare), a Riomaggiore, alle Cinque
Terre (La Spezia). Il reddito negli anni
successivi passa a 182 mila, 310 mila e
279 mila.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@ PER SAPERNE PIÙ
www.camera.it
www.senato.it
■9
Una liberatoria per superare l’ostacolo Record di adesioni dal Pd: 139. Il Pdl
della privacy: l’hanno concessa 224 si ferma a 42. Solo 4 i leghisti. Dai
su 945 tra deputati e senatori Radicali la spinta alla web-trasparenza
IL DOSSIER. Introiti e beni materiali dei politici
I parlamentari
Patrimoni online, prima breccia nel Palazzo
ma solo uno su quattro svela il portafogli
ALBERTO CUSTODERO Veltroni
Un reddito super fino al 2007
poi nel 2011 scende a 136 mila
50.276.247 elettori e non solo (com’è ora) quelli — pochissimi — che si WALTER Veltroni viene eletto
recano negli uffici del Parlamento per prenderne visione su documenti nel 2008 presentando un
reddito 2007 invidiabile,
cartacei. L’operazione trasparenza via web, promossa dalla deputata 477 mila euro. Paga 198mila
radicale Rita Bernardini, ha trovato, però, la resistenza dei Questori, che euro di tasse. Con ogni pro-
babilità, agli emolumenti
s’erano opposti appellandosi ad argomentazioni giuridiche. Il presidente politici si sommano le
Fini ha poi deciso di consentirne la pubblicazione previa la sottoscrizione royalty delle vendite dei
suoi libri. Una volta eletto,
di una liberatoria. Ma appena una piccola parte di senatori e deputati ha l’imponibile dell’ex segreta-
accettato di firmarla: 139 del Pd, 42 del Pdl, 4 della Lega Nord, 12 rio democratico ha un bru-
sco calo, quasi si dimezza
dell’Idv, 8 dell’Udc, 5 di Fli e i restanti del Gruppo Misto. passando nel 2009 (relativo
all’anno prima) a 238mila
mila e a 214mila l’anno suc-
cessivo. Ma nel 2011 (rispet-
to al 2010), il reddito si riduce a 136
mila.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Casini
Azioni del Monte dei Paschi
DOCUMENTI SUI SITI
e quote in sei fabbricati
Per prendere visione delle
dichiarazioni patrimoniali PIER Ferdinando Casini, appena
(sotto, alcuni stralci) basta eletto, dichiara 150mila euro e
entrare nei siti online di di essere proprietario di sei fab-
Camera e Senato e cercare bricati (ma in quote che vanno
la scheda di un deputato o di da un sesto al 50%), a Bologna.
un senatore Nel 2008 ha 489 azioni San Pao-
lo, 115 Unicredito Italiano e
400 della Banca Alto Reno Liz-
zano in Belvedere. Ma negli an-
ni successivi il leader Udc incre-
menta il suo portafoglio aziona-
rio acquistando 13 mila azioni
del Monte dei Paschi di Siena. E
svariati titoli stranieri: dai te-
deschi Solarword, Basf e Siemens ai
francesi Peugeot e Citroen, dagli spa-
gnoli della Telefonica Sa ai lussembur-
ghesi D’Amico Shipping Luxemburg.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Bonino Della Vedova Di Pietro
Immobili e 217 mila euro di reddito Un rustico da 200 metri, azioni Un appartamento a Bruxelles
ma il 70 per cento va ai Radicali e un reddito da 126 mila euro e investimenti a Montenero
EMMA Bonino, stando al BENEDETTO Della Vedova ANTONIO Di Pietro, nel 2008,
suo stato patrimoniale, nel (uno dei quattro di Fli ad aver denuncia di possedere sei fab-
2010 ha incassato un reddi- accettato la pubblicazione on- bricati, uno persino a Bruxel-
to complessivo di 217 mila line dei dati fiscali), nel 2008 les (ma solo al 50%), uno a
euro (compresa la pensio- dichiara di aver un rustico a Curno (Bg), e poi a Montene-
ne da parlamentare euro- Tirano, vicino a Sondrio, un ro di Bisaccia (Cb). L’appar-
pea di 17 mila euro). Di que- alloggio a Milano di sessanta tamento a Milano è di una Srl,
sti, però, ne ha versati al metri quadri e una Fiat Croma. Antocri, di cui è proprietario.
partito Radicale, stando al- Dichiara 126 mila euro. Gli an- Viaggia su una Hyundai Santa
la documentazione presen- ni successivi acquista una Se- Fè, dichiara 219mila euro, ed ha
tata, 158 mila. Per essere dici, il rustico cresce da 75 a 200 26mila azioni Enel. Negli anni
eletta, ha speso 447 euro in metri quadri, e il portafoglio successivi cessa l’usufrutto dei
volantini. Il suo patrimonio azionario s’arricchisce di fabbricati a Bergamo e Milano,
immobiliare è composto da azioni del Credito Valtelline- vende Curno, compra e vende ter-
un negozio a Roma, in piazza della se, del Fondo Carmignac. Nel 2011, reni e fabbricati nella sua zona natia. E
Malva, un fabbricato a Roma, un l’anno in cui i finiani furono cacciati dal si libera della Santa Fè. Il suo reddito si
box a Bra (Cn), e una casa ad Alassio, Pdl, stipula una polizza vita rivolgendo- assesta alla fine intorno ai 190mila eu-
in Liguria. si al Capital Progress di Allianz. ro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
■ 10
Atene, Parlamento sotto assedio
oggi il via libera alla manovra
Il premier Papademos in tv: così o la catastrofe
DAL NOSTRO INVIATO
DANIELE MASTROGIACOMO
ATENE — Le intenzioni non basta-
no più. La troika internazionale
(Bce, Fmi e Eu) chiede alla Grecia
sostanza e impegno. Per mercoledì
prossimo è già stato convocato
l’Eurogruppo e per quella data
vuole vedere il pacchetto di auste-
rità votato e approvato dalla mag-
gioranza del parlamento ellenico.
Tutto si gioca in queste ore. Un
consiglio dei ministri notturno ha
dato via libera alle misure draco-
niane. Prevedono 15 mila licenzia-
menti nel settore pubblico, tagli
del 22% dei salari, decurtazioni
nelle pensioni, un vasto program-
ma di privatizzazione che punta a
raccogliere 4,5 miliardi di euro, un
taglio di 1,1 miliardo nei costi dei
farmaci e un rifinanziamento delle
banche per almeno 17 miliardi. La
decisione finale adesso spetta ai
300 deputati. Il voto è previsto per
stasera. Tre distinti provvedimenti
dovranno essere convertiti in legge
in due settimane. Ieri sera il pre-
LA CRISI FINANZIARIA
ECONOMIA
Emergenza debito
mier Loukas Papademos dipinto
in tv uno scenario disastroso: «Sia-
mo giunti al Punto Zero. Queste
misure ci evitano il fallimento in-
controllato, che porterebbe il pae-
Sale la tensione nella capitale:
oggi in piazza 200 mila
manifestanti per protestare
contro le nuove misure
di austerità
se alla catastrofe, al caos economi-
co, all'esplosione sociale».
Ma il paese non riesce a digerire
quella che si annuncia come una
vera mazzata. Quattro ministri del
partito di estrema destra Laos (Po-
polo, in greco) e due sottosegretari
del Pasok hanno rassegnato le di-
missioni. Sono stati subito sosti-
tuiti. Ci sono almeno sette defezio-
ni tra i parlamentari. Se ne annun-
ciano altre. I tre partiti della coali-
zione di unità nazionale vivono
fortissime tensioni interne. Ma
non ci sono spazi di manovra e al-
ternative: senza il pacchetto di mi-
sure la Grecia non riceverà i 130 mi-
liardi che la salveranno dalla ban-
carotta. Il 20 marzo ci sono i bond
in scadenza e lo Stato deve onorare
14,5 miliardi di interessi. La gente è
sbandata, afflitta, infuriata soprat-
tutto contro la Germania che torna
ad alzare l’asticella dei sacrifici. Si
evocano i fantasmi del nazismo.
Ancora ieri mattina, secondo gior-
no di sciopero generale, migliaia di
persone sono tornate a radunarsi
in piazza Syntagma. Una manife-
stazione dimessa e sconsolata. I
violenti scontri di venerdì hanno
lasciato il segno. «Ci vogliono ucci-
REPUBBLICA.IT dere, meglio morire da soli e con di-
Sul sito la gnità», dicevano in molti.
situazione Decine di gesti simbolici pun-
aggiornata teggiano il profondo malessere che
delle proteste serpeggia nel paese. Uno striscio-
in Grecia ne contro «la dittatura del mono-
polio dell’Unione europea» ha
campeggiato per ore sull’Acropoli;
palazzi governativi sono stati oc-
cupati da nord a sud, fino alle stes-
se isole dell’Egeo.
Il premier Papademos può con-
tare su una corposa maggioranza
(252). Il voto sarà palese. E questo
crea grosse difficoltà con l’eletto-
rato. Il no del Laos (16 deputati)
non condizionerà il risultato. Sia il
Pasok sia Nuova Democrazia assi-
curano il loro voto favorevole. An-
tonio Samaras, leader di Nd, è cate-
gorico: «Chi non approverà le mi-
sure non sarà candidato alle pros-
sime elezioni». Uscito dal silenzio
di giorni, George Papandreou, se-
gretario di Pasok, è ancora più
drammatico: «Senza queste misu-
re sarà la fine».
La polizia è preoccupata. Niente
riposi e permessi: tutti gli agenti di-
sponibili sono stati mobilitati. Cir-
condato da tank e autoblindo, pro-
tetto da cavalli di frisia, filo spinato,
idranti, vigilato dai corpi speciali
antiterrorismo chiamati in servi- LE PROTESTE
zio, il Parlamento sarà assediato da Parlamento blindato
almeno duecentomila manife- da giorni in vista della
stanti. Decisi a tutto. Anche ad im- manifestazione di oggi
pedire l’ingresso dei deputati che
sanciranno il destino del paese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
@ PER SAPERNE DI PIÙ
www.imf.org
www.ecb.int/ecb/html/index.it.html
■ 11

Per il vecchio continente è di In queste condizioni,

nuovo recessione, che potrebbe intestardirsi in politiche
sfociare in grave depressione deflattive è suicida

IL DOSSIER. Le risposte dell’Europa

Lo scenario

Tagli e tasse invece di riforme

MARCELLO DE CECCO
U La lettera
N SONDAGGIO del quotidiano gre-
co Katimerini attribuisce al partito
Nuova democrazia il 31% dei voti al-
le elezioni di marzo prossimo e al Pasok di
Papandreu l’8%. In mezzo, con più del 30%,
alcuni partiti di sinistra contrari alla soluzio-
Il nuovo ne per il rifinanziamento del debito greco
votata ieri dal governo e che oggi si dice an-
piano che il Parlamento approverà. Così il partito
che, guidato da Karamanlis, ha portato la
Grecia al disastro economico, ha mentito
per anni sulla entità del deficit pubblico, di-
LE MISURE chiarandolo al 6% e portandolo invece al
Atene taglierà 15 15%, ha gestito in maniera irresponsabile le
mila dipendenti spese per le Olimpiadi, è ancora di gran lun-
pubblici, i salari del ga preferito a tutti gli altri dal popolo greco.
22% e le pensioni.
In cambio riceverà NON C’É ALTERNATIVA
aiuti per 130 miliardi Il primo ministro Papademos dice che, se
la soluzione approvata dal governo non fos-
se approvata dal Parlamento, ne seguireb-
be l’immediata bancarotta sia del governo
che delle banche, con e chiusura di banche
e uffici governativi, stop agli stipendi, ai sa-
lari, fallimento di imprese. Quindi, non c’è
alternativa. Al punto al quale la inane ge-
stione della crisi greca da parte della troika
Ue-Bce-Fmi, ha fatto arrivare le cose, è evi-
dente che ha ragione Papademos. Una boc-
ciatura da parte del Parlamento greco pro-
durrà un vero e proprio tsunami finanziario
in Grecia e un riflesso internazionale la cui
LE OBBLIGAZIONI entità è aggravata da un fatto non ancora
La Grecia potrà apprezzato nella sua gravità.
emettere
obbligazioni per 70 TRA RECESSIONE E DEPRESSIONE
miliardi da offrire in L’Europa è infatti entrata nella seconda
cambio ai vecchi fase della recessione iniziata a fine 2008 e re-
risparmiatori pressa, temporaneamente, solo negli Stati
Uniti, nei paesi asiatici e sudamericani, e in
Germania e suoi satelliti. Ma da questi ulti-
mi, come Finlandia e Austria, arrivano noti-
zie pessime per il 2012. E anche per la Ger-
mania si prevede una stasi o un regresso. Un
segnale poco positivo viene dalle importa-
zioni cinesi, che si prevedono in forte re-
gresso nel 2012. E’ un segnale che la cresci-
ta della domanda interna cinese sta affievo-
lendosi, e questo si ripercuote sui grandi
esportatori di materie prime ma anche sui
produttori di beni di investimento o di pro-
dotti di lusso, come Germania e Italia. C’è la
LE PRIVATIZZAZIONI concreta possibilità che dalla recessione,
Atene raccoglierà come negli anni Trenta, si passi ad una de-
entro fine 2012 pressione.
4,5 miliardi di euro
da operazioni di LA POLITICA FISCALE RESTRITTIVA
privatizzazione Piove sul bagnato, dunque. A dicembre il
summit europeo ha varato un documento
economico nel quale si carica l’aggiusta-
così la cura greca della troika
crea recessione e gonfia il debito
mento dei conti intra-europei solo sui pae-
si in deficit, ponendosi addirittura come
virtù etiche le capacità della Germania di
generare surplus. Una soluzione condivisa
tra paesi in surplus e paesi in deficit non è
nemmeno adombrata, pur avendo recenti
ricerche della più svariata provenienza
chiarito che non è assolutamente possibile
che la deflazione possa essere curata con
una politica fiscale restrittiva, se non è pos-
sibile svalutare.
LA FAVOLA DI ESOPO
Dopo il summit di Bruxelles il mes-
saggio inviato alla Grecia e a tutti i pae-
si in difficoltà è stato quello della favo-
la di Esopo. Le formiche europee han-
no detto alle cicale europee, in par-
ticolare alla cicala greca: “Hai
voluto cantare tutta l’estate.
Ora crepa”. Il fatto è che, a livel-
lo macroeconomico questo
non va affatto bene nemme-
no per le formiche, e i satelli-
ti della Germania se ne stan-
no accorgendo, a partire dalla
Finlandia. E comincia ad accor-
gersene anche la Germania. Ma
lo hanno capito anche i greci, e
questo induce molti di loro a
dimenticare le ragioni che li
hanno portati alla insolvenza.
ai leader
Qualche settimana
fa il “Financial
Times” ha
pubblicato una
lettera aperta ai
leader europei
firmata da
Marcello De Cecco
e da altri tre
economisti, contro il
nuovo trattato
europeo
La “riforma” europea carica tutto il peso
dell’aggiustamento sui Paesi in deficit e non
impone nulla a quelli in surplus. In più, le
risorse messe in campo nulla possono contro
la potenza di fuoco illimitata dei mercati
Tanto da indurre il ministro tedesco Schau-
ble ad affermare che se si continua così, nel
2020 il debito pubblico greco non sarà il
120% del Pil, come previsto dall’accordo coi
creditori, ma il 146%, livello del tutto inso-
stenibile. Perciò la signora Merkel, insieme
alla sua eco francese, mellifluamente sug-
gerisce che a garanzia del debito greco biso-
gnerebbe istituire un fondo di ammorta-
mento, non amministrato dai greci, nel
quale versare i contributi della Ue alla Gre-
cia e i cui proventi dovrebbero andare solo
a ripagare il debito. Poco prima aveva sug-
gerito la nomina di uno straniero a
supervedere i conti greci.
LA TROIKA FALLISCE MA INSISTE
Nell’ultimo rapporto sulla si-
tuazione greca, l’Fmi si lagna
del fatto che la Grecia, anziché
realizzare una seria politica di
riforme strutturali abbia
adottato misure di restrizio-
ne della spesa e aumento
delle imposte che hanno co-
me risultato la deflazione.
Malgrado questa aperta am-
missione del fallimento della
ricetta imposta dalla troika al-
la Grecia, dato che le misure
deflattive furono parte inte-
grante del pacchetto negoziato
per il primo piano di aiuti, Fmi, Commissio-
ne europea e Bce hanno continuato a insi-
stere anche su tali misure deflattive, pur do-
po aver compreso che da esse è derivato il
crollo del Pil greco rispetto ai livelli del 2007
in ciascuno degli anni successivi, e che ad
esso va attribuito il crollo del gettito fiscale.
LE RISORSE INSUFFICIENTI
In parallelo coi negoziati per organizzare
una insolvenza pilotata in Grecia, si è cerca-
to da parte delle autorità europee, di mette-
re in piedi una sorta di porta parafuoco, che
tenga lontano dal resto dell’Europa il con-
tagio di una possibile trasformazione della
crisi greca in una insolvenza non guidata e
selvaggia. Da una parte si è raggranellata
una quantità chiaramente insufficiente (e
fino a luglio solo in parte disponibile) di ri-
sorse finanziare contro la potenza di fuoco
illimitata dei mercati. Essa è affidata a due
enti di nuova creazione, EFSF e ESM, che
dovrebbero venire in soccorso di Stati euro-
pei in difficoltà. Allo stesso tempo si studia
il Piano B, che contempla l’uscita della Gre-
cia dalla UE.
LA DELEGITTIMAZIONE
La fiducia dei paesi europei in surplus
nella continuazione della Grecia come sta-
to sovrano, sia fuori che dentro la Ue, si di-
mostra quindi molto ridotta. Il che, se si os-
servano i comportamenti greci sopra ricor-
dati, non è senza fondamento. Ma allora,
perché delegittimare Giorgio Papandreu,
come fecero Merkel e la sua eco francese,
quando voleva proporre ai greci un referen-
dum sulla permanenza del paese nella UE?
A quei tempi il referendum lo avrebbe vin-
to. Ed è il solo uomo politico greco con cul-
tura economica e statura di uomo di stato.
Ma ha il grande torto di avere sconfitto Ka-
ramanlis, amico personale e protegé politi-
co di Angela Merkel e di aver rifiutato la con-
segna alla Marina Greca e il relativo paga-
mento alla Krupp, di quattro sommergibili
di fabbricazione tedesca, facendoli dichia-
rare incapaci di tenere il mare da un ammi-
raglio greco, nominato perito dello Stato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
■ 12
GOFFREDO DE MARCHIS
ROMA — No alla Grande coalizio-
ne dopo il voto del 2013 «perché la
normalità è la democrazia dell’al-
ternanza». Sì invece ai “tecnici”
candidati alle elezioni e soprat-
tutto via libera all’ipotesi di Corra-
do Passera leader del centrode-
stra: «Se il ministro dello Sviluppo
dicesse di condividere i nostri
ideali e chiedesse di correre alle
primarie, sarebbe un fatto positi-
vo e credo nessuno potrebbe im-
pedirgli di partecipare». Il presi-
dente della Regione Lombardia
Roberto Formigoni lancia così la
lunga volata alla successione di
Silvio Berlusconi, dominus del
centrodestra negli ultimi vent’an-
ni.
Nel Pdl siamo passati dalla
continua minaccia di elezioni
anticipate all’adesione enfatica
alle politiche del governo. Di
quale delle due posizioni ci dob-
biamo fidare?
«Il consenso per l’esecutivo è
molto cambiato al nostro interno.
Nell’ufficio di presidenza del Pdl
che tenemmo subito dopo le di-
missioni di Berlusconi, i favori a
Monti prevalsero di pochissimo
rispetto ai no. Adesso il sostegno si
è molto allargato e lo sottolineo
con piacere. Può diventare così un
sostegno più libero e più maturo.
Non acritico ma intelligente. Non
dobbiamo stare muti limitandoci
a schiacciare i tasti. Il governo è in
grado di fare le riforme che ahimè
né noi né il centrosinistra sono
riusciti a fare per due decenni. E se
il Pdl è protagonista e non com-
primario, avrà un ruolo sempre
LE SCELTEINTERNA
POLITICA DEI PARTITI
Formigoni chiama Passera per il 2013
“Può essere il nostro candidato premier”
Il governatore: corra alle primarie insieme ad Alfano
maggiore».
Fine del sogno elezioni?
«Mi auguro che il governo me-
riti una conferma fino al 2013. Il
nostro non è un appoggio a scato-
la chiusa. Ma se Monti continua
realizzare quello che abbiamo vi-
sto sin qui — riforme, rilancio del-
l’economia, ripresa della compe-
titività — deve andare avanti. E lo
farebbe anche in continuità con
Berlusconi come il premier ha
spesso ripetuto. Dunque, gli ita-
@ PER SAPERNE DI PIÙ
www.formigoni.it
www.ritaborsellino.it
PRESIDENTE E MINISTRO Consenso mutato
Roberto Formigoni e,
a lato, Corrado Passera L’ok a Monti passò tra
di noi per pochi voti.
Ora il sostegno si è fatto
più esteso. Mi fa piacere
Lavoro doppio
Passera fa oggi il lavoro
di due ministri. Le sue
prime mosse mi sono
piaciute, continui così
liani seri e il Pdl si augurano che ar-
Borsellino candidata a Palermo rivi fino in fondo».
Basta un anno per finire il la-
ORLANDO RINUNCIA voro? Oppure ci sarà bisogno di
Il deputato Idv Leoluca un’esperienza simile anche do-
Orlando rinuncia alla po?
candidatura alle primarie del «Nel 2013 la parola torna agli
centrosinistra del 4 marzo per elettori e i partiti devono prepara-
il Comune di Palermo. re proposte di programmi e al-
Sosterrà la corsa di Rita leanze. Se il governo Monti fa be-
Borsellino (foto): “La mia e la ne sarà impossibile per le forze
sua storia hanno il dovere di politiche non introiettare in-
unirsi per amore della città” fluenze e segnali che vengono da
quell’esperienza. Ma per l’Italia
mi auguro un ritorno fisiologico al
protagonismo della politica e il
termine della fase tecnica. Senza
dimenticare che la stagione delle
riforme non finisce qui. E che i
partiti hanno la responsabilità di
fare subito qualcosa, comincian-
do dalla legge elettorale».
Il ritorno della politica signifi-
ca che ministri e premier devono
rimanerne fuori?
«Monti ha detto di escludere un
futuro politico per sé. L’ho trovata
una posizione molto corretta. Per
quanto riguarda gli altri, nessuno
può impedire loro di correre».
E Corrado Passera potrebbe
diventare il candidato premier
del Pdl?
«Di fronte al fatto che Berlusco-
ni ha più volte detto di non volersi
ricandidare, ci siamo dati il meto-
do delle primarie. Se Passera con-
divide i nostri ideali e chiede di
partecipare, non dovremmo im-
pedirglielo. C’è naturalmente il
segretario Alfano in pista, ma per-
ché altri no? Nel frattempo Passe-
ra fa il lavoro di due ministri e oggi
deve svolgere bene questo compi-
to. Il mio giudizio sulle sue prime
mosse è positivo».
Lei lo sosterrebbe alle prima-
rie? Ma non voleva partecipare?
«Io desidero completare il
mandato in Regione e continuare
a occuparmi di Expo come com-
missario in rappresentanza del
governo. Dirò la mia da dirigente
del partito e considero ottima la
candidatura di Alfano. Ma le pri-
marie vanno fatte, nell’interesse
del partito».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 POLITICA INTERNA
E GIUSTIZIA @ PER SAPERNE DI PIÙ
www.repubblica.it
■ 13

EMILIO RANDACIO
MILANO — C’è già una sentenza
«che è una prova», e che permet-
te di dichiarare «gli estremi di col-
pevolezza di Silvio Berlusconi nel
reato di corruzione giudiziaria».
La sentenza è quella con cui, nel
febbraio 2010, la Cassazione ha
condannato David Mills al ruolo
di testimone corrotto (applican-
do la prescrizione), che grazie al
suo comportamento, ai suoi si-
lenzi, «ha schermato Berlusco-
ni». Ha impedito, cioè, che le in-
chieste della magistratura sco-
prissero come attraverso le so-
cietà estere della Fininvest, il co-
siddetto «comparto B», si siano
effettuate operazioni illecite. A
iniziare dalla reale partecipazio-
ne del gruppo del Biscione a Te-
lepiù (che se ufficiale sforava il
tetto imposto dalla legge
Mammì), ai 10 miliardi di lire di
finanziamento illecito al vecchio
Psi di Bettino Craxi. Per finire
proprio a quel «divided», quel
fiume di denaro extrabilancio
(«100 miliardi di lire in tutto»)
stornato dagli attivi della società
fondata dal Cavaliere. È per que-
sto che Mills, alla fine del ‘99, ri-
ceve 600 mila dollari a titolo di ri-
sarcimento. Un compenso per i
suoi silenzi nei processi in cui, tra
il ‘96 e il ‘98, la testimonianza del
legale inglese poteva essere deci-
Resta il rischio
prescrizione
Ghedini: tribunale
parziale, potrei
lasciare l’incarico
“Mills, Berlusconi è colpevole
lo ha già provato la Cassazione”
Il pm: formalismi da processi di mafia. Il Pdl: parli il Csm
questo formalismo per rileggere
tutti gli atti». Una dichiarazione
che scatena le ire dei fedelissimi
del leader del Pdl. «Le forzature e
gli strappi che stanno avvenendo
a Milano — le prime parole del
capogruppo alla Camera Mauri-
zio Cicchitto — sono una auten-
tica offesa allo stato di diritto. E
sarebbe opportuno che qualcu-
no almeno a livello di Csm desse
a tutto quello che sta avvenendo
una occhiata né distratta né
omissiva». «Sarebbe auspicabile
— rilancia il presidente dei sena-
tori Pdl, Maurizio Gasparri — che
il pm si limitasse a fare il suo lavo-
ro, magari utilizzando maggiore
serietà». «Appena spunta l’om-
Silvio Berlusconi. Sotto David Mills bra di Berlusconi con i suoi guai
La vicenda
giudiziari — la replica di Dona-
tella Ferranti del Pd — , si torna ai
vecchi tempi, cioè ai metodi inti-
midatori e delegittimanti nei
confronti della magistratura».
Respinta dai giudici l’istanza, è
stato dichiarato formalmente
chiuso il dibattimento. Ma l’ora
della discussione, delle richieste
di pena della procura e delle ar-
ringhe prima della sentenza, po-
trebbero dimostrarsi marginali.
Le possibilità di mettere almeno
in salvo il primo grado di giudi-
zio, sembrano sempre più ridot-
te. Già sub giudice per la richiesta
di ricusazione del tribunale (la
questione si discuterà davanti al-
la Corte d’appello sabato prossi-
mo), l’ulteriore dilatazione del-
l’udienza di ieri fa pensare che
comunque un verdetto sia ad al-
tissimo rischio. Di fronte alle ri-
chiesta negata di riammettere al-
tri testimoni al dibattimento, in-
fatti, i legali del Cavaliere, Nic-
colò Ghedini e Piero Longo, han-
no annunciato la volontà di la-
sciare clamorosamente
l’incarico: «Questo Tribunale si
dimostra sempre più parziale»,
la spiegazione finita l’udienza.
«Ne discuteremo prima con il
nostro cliente», è stato precisato.
Se l’ipotesi dovesse concretiz-
zarsi, però, l’unico modo per
proseguire l’ultimo tratto del
processo di primo grado, sareb-
be di nominare un difensore
d’ufficio per Berlusconi. Un av-
vocato che non conosce le carte e
che chiederebbe, come consen-
te il codice, un congruo termine
per studiarle. La Corte presiedu-
ta da Francesca Vitale, ha fissato
un’ulteriore udienza, probabil-
mente l’ultima, per sabato 25
febbraio. Una data forse inutile,
visto che quel giorno i termini di
prescrizione potrebbero essere
già stati superati rispetto al capo
di imputazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

siva per inchiodare le responsa-

bilità dei più alti manager di Fi-
ninvest, ma che invece ha edul-
corato. Partendo da questa spie-
gazione il pm milanese Fabio De LA CONFESSIONE
Pasquale, in due ore di requisito- Nel 2004 Mills
ria, ha iniziato a definire la richie- confessa di aver
sta di condanna per Silvio Berlu- detto il falso in aula
sconi. Non c’è ancora l’entità del- in cambio di 600
la pena, serviranno ancora «al- mila dollari
meno tre quarti d’ora» al magi-
strato. La si saprà all’udienza fis-
sata per mercoledì prossimo. LA CONDANNA
Intanto, una schermaglia nata Nel febbraio 2010
in mattinata da una delle richie- la Cassazione
ste della difesa, dà la stura a un riconosce Mills
nuovo caso politico. Di fronte al- responsabile,
l’istanza presentata in extremis ma lo prescrive
del collegio del Cavaliere, di ri-
leggere tutti gli atti processuali
fin qui raccolti prima della requi- LA PRESCRIZIONE
sitoria, De Pasquale si oppone Per il Tribunale
con decisione. «Non ho molto da martedì prossimo
dire, è una vicenda che mi ripor- Berlusconi
ta a 20 anni fa, quando nei pro- potrebbe essere
cessi di mafia veniva utilizzato dichiarato prescritto

Polemica a Milano

Un costruttore alla Triennale

appello a Pisapia: fermi la nomina
MILANO — È un’elezione che divide Milano quella del nuo-
vo presidente della Triennale. Alla guida di una delle istitu-
zioni culturali più importanti della città è stato nominato Clau-
dio De Albertis (foto), presidente dell’associazione dei co-
struttori Assimpredil. Ed è proprio il ruolo
dell’imprenditore che crea polemiche. Tan-
to che un gruppo di intellettuali invoca con
una lettera appello, un intervento del sinda-
co Giuliano Pisapia: «È ancora in tempo ad
affidare la Triennale a una personalità di cul-
tura e non di affari», scrivono. Tra i primi fir-
matari: Renzo Piano e Vittorio Gregotti, Ro-
sellina Archinto e Guido Rossi, Ermanno Ol-
mi, Eva Cantarella, Aldo Bassetti, Paolo Bi-
scottini, Lea Vergine e Marco Vitale. Il caso
ha già creato tensioni tra Pisapia e il suo as-
sessore alla Cultura Stefano Boeri, che si è schierato contro
la nomina. I big del mondo della cultura e delle professioni
chiedono a Pisapia di fermarla esercitando il diritto di veto
che gli affida lo statuto della Triennale. Sottolineando come
«il possibile conflitto di interessi risulta inopportuno» a mag-
gior ragione nel momento in cui il Comune sta discutendo le
nuove regole dell’urbanistica.
(alessia gallione)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
■ 14
Centro-Sud nella tormenta
sabato caos a Fiumicino
cancellato un volo su due
Alemanno: meteo fuorviante. Roma ancora a piedi
ELENA DUSI
ROMA — Ieri sono stati gli aerei
a cedere alla neve. A Roma Fiu-
micino il traffico è stato dimez-
zato dalle 17 su disposizione del-
l’Enac. Con 60 voli cancellati,
l’aeroporto è diventato un bi-
vacco e l’ente che gestisce l’avia-
zione civile ha ordinato a bar e ri-
storanti di restare aperti la notte.
A Roma chiuso per un’ora anche
lo scalo di Ciampino. Dopo un
giorno di stop sono state invece
riaperte le piste di Pescara, ma i
ritardi hanno toccato le 6 ore.
Decine di rinvii e 14 cancellazio-
ni anche a Bologna, 4 gli aerei ri-
masti a terra a Firenze.
A creare difficoltà non sono
tanto le piste innevate, quanto il
ghiaccio su ali e fusoliere. I 4 ap-
parecchi per il de-icing di Fiumi-
cino bastano per gli inverni nor-
mali, ma non per questo feb-
braio gelido che in Italia ha pro-
vocato finora 45 vittime.
Anche se Roma ha fatto fronte
senza troppe difficoltà alla nevi-
cata di ieri, più leggera rispetto a
una settimana fa, il sindaco
Gianni Alemanno si è lanciato in
L’autostrada
adriatica chiusa
a singhiozzo. “Due
morti nelle carceri
per colpa del gelo”
una nuova polemica con le pre-
visioni «che si sono rivelate fuor-
vianti». Per oggi nella capitale re-
sta l’obbligo delle catene e il di-
vieto ai ciclomotori. Il Comune
in compenso ha promesso di ria-
prire le scuole lunedì.
Giorni e giorni di neve hanno
sfiancato intanto le Marche. Cu-
muli fino a 4 metri continuano a
bloccare la viabilità, con gli
ospedali di Pesaro e Fano co-
stretti a sospendere i ricoveri
programmati. C’è spazio solo
per le urgenze, anche perché le
scorte di sangue scarseggiano.
La situazione è pesante anche in
Emilia-Romagna. Circa 400 per-
sone sono state evacuate dalle
loro case isolate, inagibili o dal
tetto pericolante tra le province
di Rimini e Forlì. Fra loro anche
12 bambini ospiti di una casa di
accoglienza a Montefiore Con-
ca, il cui soffitto rischiava di crol-
lare.
Famiglie trasferite in alloggi
d’emergenza anche a Reggio e in
Molise, mentre in Basilicata re-
stano 800 le persone irraggiungi-
bili. Senza luce né acqua alcuni
comuni del “cratere” del terre-
moto dell’80 in Irpinia. Qui l’Ac-
quedotto Pugliese non garanti-
sce l’erogazione anche per via
delle pompe congelate.
Una bufera di neve e i Tir di
traverso hanno interrotto l’A14
per tutto il pomeriggio tra Rimi-
ni e Ancona. In Abruzzo A24 e
A25 aperte a metà: 6 caselli su 12.
Per sbloccare le strade sull’Isola
del Giglio uno spalaneve è stato
imbarcato su una nave. A Trieste
la bora ha raggiunto i 168 km al-
l’ora. La sua forza nella notte ha
L’ONDATA
CRONACA DI MALTEMPO
addirittura ribaltato un Tir che
attraversava piazza Unità. Stes-
sa cosa era capitata a un camper
poche ore prima, riferisce Il Pic-
colo.
La Uil intanto segnala il disa-
gio delle carceri poco riscaldate.
Proprio al freddo Eugenio Sarno,
segretario di Uil Penitenziari, at-
tribuisce la morte per malore di
due detenuti ieri nei penitenzia-
ri di Bologna e Campobasso.
Il meteo
NORD CENTRO
Oggi: cielo Oggi:
coperto, con persistono
nevicate le nevicate
intense su su Marche
Romagna, e Toscana,
Veneto e piogge sulle
Lombardia. coste laziali
Leggere e abruzzesi.
schiarite Lunedì
previste ancora neve
soltanto oltre i 300
lunedì sera. metri
Il caso
LAURA SERLONI
ROMA — Fronde spezzate. Gro-
vigli di cortecce. E tronchi recisi
in pezzi dalle motoseghe. Sono i
resti dei tre pini secolari, alti più
di dieci metri e crollati a terra, sra-
dicati, sotto il peso della neve ca-
duta in questi giorni, che invado-
no piazza Don Minzoni. È qui, in
questa zona di nobili salotti e pa-
lazzine anni Venti nel cuore dei
Parioli, l’epicentro della strage di
alberi abbattuti dall’ondata di
maltempo e spesso lasciati lì, ab-
bandonati. Sono centinaia, visi-
bili quasi ovunque in città: dalla
Balduina alla Camilluccia, nella
zona della Cassia e della Flami-
nia, così come lungo viale di Tra-
stevere. E senza considerare il di-
sastro ecologico dei parchi, nelle
ville storiche: Villa Ada, Villa Glo-
ri e Villa Borghese.
Roma è un cimitero di alberi. E
EMERGENZE
Fiumicino: annullata le
metà dei voli dopo le 17.
Pesaro: intervengono i
vigili per liberare i balconi
A Rimini per spalare sono sta- glia di palle di neve e un concor-
ti chiamati i bagnini. A Sulmona so di pupazzi. Imbiancata anche
badile consegnato a 15 detenuti. Pantelleria. A guardare impo-
Il lungomare di Riccione serve tente le nevicate altrui resta in-
da ieri come pista per lo sci di vece il Trentino, all’asciutto e
fondo. Un gruppo di maestri ve- con molte piste chiuse. Riman-
nuti da Cortina sta insegnando data anche la campagna pubbli-
la nuova disciplina ai romagno- citaria della Provincia di Trento:
li. Le difficoltà hanno lasciato “vendere” la neve in questo pe-
spazio a un raggio di allegria a riodo sarebbe davvero impossi-
Potenza, dove lo stadio è stato bile.
aperto ai bambini per una batta- © RIPRODUZIONE RISERVATA
Violenza a Viterbo
Sequestra e picchia l’assessore
SUD E ISOLE
“Non ha fatto ripulire le strade”
Oggi: neve A CELLERE, comune di 1.300 abitanti in
sopra i 200 provincia di Viterbo, imperversava una
metri in tempesta di neve quando Stefano Radicet-
Molise, ti, 40 anni, ha dapprima ferito con un coltel-
Campania, lo e poi sequestrato per alcune ore l’asses-
Calabria. E sore ai Lavori pubblici Giuseppe Ciucchini,
nel nord della accusandolo di non aver ripulito le strade.
Sardegna. L’uomo che è stato arrestato dai carabinie-
Lunedì: ri, avvisati dal titolare del bar dove era ini-
pioggia ziato il sequestro, aveva trascinato l’asses-
in Sicilia sore nell’abitazione del padre e lì lo aveva
e in Puglia ammanettato e ripetutamente colpito.
SPEZZATI
Pini caduti
a Roma. Ingenti
i danni arborei
nella capitale,
e le stime non
sono ancora
concluse.
Ieri, nel
quartiere
Balduina,
più di un
condominio
è rimasto
bloccato per
la caduta
degli alberi
Dai Parioli a Villa Borghese: pini e lecci, non abituati alla rigidità del clima, caduti sotto il peso del ghiaccio
La strage silenziosa della Capitale
sono centinaia gli alberi schiantati Fosso della Cecchignola, uno de-
gli ultimi lembi di Agro romano.
Qui, per scaldarsi dal freddo, al-
cuni senzatetto hanno abbattuto
e poi bruciato alcuni alberi nell’a-
le stime dell’ufficio Giardini del daglie D’Oro alla Balduina. «Ri- rea protetta del bosco: «Si tratta di
Comune di Roma parlano di dan- Il Comune ammette pianteremo 200 pini. Un impe- devastazione — tuonano Matil-
ni oltre il milione di euro. È tal- “danni per oltre un gno che assumo in prima perso- de Spadaro e Vincenzo Vecchio,
mente esteso il patrimonio arbo- na», prova a rassicurare l’asses- consiglieri del Municipio XII — Il
reo della Capitale, circa 300mila milione di euro”. sore romano all’Ambiente, Mar- Comune garantisca un riparo a
esemplari in strada e nei parchi, E garantisce: co Visconti. «Ma il danno am- queste persone prima che di-
che i tecnici sono ancora impe- “ripianteremo” bientale è ingente — sottolinea struggano un patrimonio così
gnati nel monitoraggio per con- Lorenzo Parlati di Legambiente importante». A una settimana di
tare con esattezza i danni. A Villa Lazio — Bisogna intervenire sen- distanza dalla prima nevicata,
Glori, ai piedi dei Parioli, il bo- Antenne e Villa Ada, zone chiuse za danneggiare ulteriormente le tutta Roma è segnata dalle fronde
schetto di ulivi è stato completa- al pubblico ancora per chissà alberature». Ed è dura l’accusa di e dai tronchi che giacciono sui
mente devastato dal maltempo. quanto, basti pensare che nel Antimo Palumbo, “storico” degli marciapiedi. Tanto che il Campi-
Centinaia i mucchi di rami cadu- 1985 ci vollero tre mesi per riapri- alberi: «Il problema è drammati- doglio detta le cifre dei “soccor-
ti davanti alla Casa del Cinema a re le porte ai visitatori. Solo il Mu- co. Gli esemplari caduti sono i si”: «102 piattaforme per la messa
Villa Borghese, nel parco tutelato ro Torto, che lambisce Villa Bor- sempreverdi, pini e lecci non abi- in sicurezza degli alberi, oltre 500
dalle convenzioni internaziona- ghese, è stato interessato da una tuati ad un clima rigido, che sono uomini impiegati dal servizio
li. Uno scenario che si ripete decina di crolli. E alcune strade crollati sotto il peso della neve ma giardini e circa 300 mezzi utiliz-
identico alla Casina di Raffaello, della città non potranno più go- certo è che non si investe per la zati tra cestelli, camioncini e pale
sul Pincio, e vicino a piazza di Sie- dere della preziosa ombra riser- cura e la manutenzione». meccaniche».
na. Fusti spezzati anche a Monte vata dai pini, come viale delle Me- Ed è già polemica sul caso del © RIPRODUZIONE RISERVATA
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
Il racconto
(segue dalla prima pagina)
JENNER MELETTI
BORELLO (CESENA)
un mondo alla rove-
È scia, questo che parte
da Cesena e arriva fino
a Urbino. Incontri i gat-
ti delle nevi, le turbine e i cingo-
lati arrivati dalle piste da sci del-
le Dolomiti, della Val Susa e del
Friuli. Lassù la neve tanto pre-
ziosa per il turismo si fa ancora
desiderare e invece qui, dove le
piste si contano sulle dita di una
mano, minaccia le case e la vita
degli uomini. «Soccorrere don-
ne, bambini e uomini in mezzo
alla tormenta — dice Gianni
Vayr, vigile del fuoco del Nu-
cleo soccorso piste di Torino —
è il nostro mestiere. A Casalbo-
no, assieme al maresciallo dei
carabinieri Gerardo Cenname,
siamo andati ad evacuare una
famiglia isolata. Come? Con gli
sci e le pelli di foca. Per il ritorno
abbiamo schiacciato la neve
per i genitori e li abbiamo equi-
paggiati con le ciaspole. I bimbi
li abbiamo presi in braccio noi».
C’è rabbia, nelle valli som-
merse. «Ieri siamo andati a let-
to con le strade pulite e le scuo-
le agibili — dice il sindaco di Ce-
sena, Paolo Lucchi — e stamat-
Le valli sembrano
uguali, nella notte.
E i lampeggianti
blu danno coraggio
a chi aspetta aiuto
tina abbiamo trovato mezzo
metro di neve in città e un me-
tro in più in collina. Nelle scuo-
le di Borello e San Vittore non si
vedono nemmeno i cancelli.
Non sappiamo più dove met-
terla, la neve: stiamo “co-
struendo” una nuova collina,
nel parco dell’ippodromo. Ai
cittadini ho detto: coraggio, re-
sistiamo, ci salteremo fuori an-
che questa volta». È arrivata
una turbina dal passo del Tona-
le, altre sono in arrivo dalla Pro-
vincia di Trento, che come nel
terremoto dell’Aquila è capofi-
la di un soccorso veloce e intel-
ligente.
A San Piero di Romagna un
uomo invalido, di 64 anni, vie-
ne trovato morto nel cortile di
casa. Era uscito per spalare la
neve, è scivolato sul ghiaccio e
ha battuto la testa. Nelle strade
L’Apocalisse bianca dell’Appennino
cingolati per liberare i paesi sepolti
Da Rimini a Pesaro, tra muri di quattro metri di neve. E una vittima
della Valmarecchia si incontra-
no cumuli di quattro metri con-
tro i quali anche i gatti delle ne-
vi e lo motoslitte si debbono fer-
mare. A Pennabilli carabinieri e
vigili del fuoco riescono a libe-
rare cinque anziani che viveva-
no soli nelle loro case assediate
da due metri di neve. A un si-
gnore di 80 anni vengono por-
tati i farmaci salvavita. In que-
sta sola valle e in Valconca ven-
Le immagini
TARANTO
Il maltempo, nel quartiere di Tamburi, ha aperto una
enorme voragine che ha inghiottito un furgone: tre feriti
CESENA
Per liberare le strade dalla neve è entrata in azione
anche una turbina importata dal Tonale, in Trentino
RICCIONE
Sono arrivati da Cortina, i maestri che ieri hanno iniziato
a impartire lezioni di sci di fondo sul lungomare
gono portate via, e accompa-
gnate in hotel o nelle case di pa-
renti, 400 persone.
L’aiuto che arriva dalle mon-
tagne del nord è generoso, ma
non basta. «Non si è ancora ca-
pito — dice Matteo Ricci, presi-
dente della Provincia di Pesaro
— che la nostra è la zona più col-
pita. Le frazioni che avevamo
raggiunto nei giorni scorsi oggi
sono tutte isolate. Ci sono dav-
vero paura e disperazione. I ca-
pannoni — sia quelli delle fab-
briche, sia quelli agricoli, pieni
di animali — continuano a col-
lassare oppure a crollare. Ab-
biamo già dovuto sgomberare
500, 600 famiglie. Oggi c’è biso-
gno di altri mezzi di soccorso.
Abbiamo chiesto anche l’aiuto
di Belluno e Pordenone, i gatti
delle nevi sono stati caricati sui
camion e stanno arrivando dal-
l’autostrada. Domani dovran-
no essere riconosciute le nostre
spese per l’emergenza».
Il presidente della Provincia
è a Mercatino Conca, dove è
riuscito ad arrivare con un fuo-
ristrada dei carabinieri. «Dav-
vero — dice il sindaco di questo
Comune, Omar Lavanna — sia-
mo dentro a un’Apocalisse. So-
no crollate due stalle, un mer-
cato coperto e due officine,
quindici famiglie sono state
messe in una casa di accoglien-
za. La strada per Pesaro è chiu-
sa, per arrivarci da qui bisogna
passare per Cattolica». Mille-
centotrenta abitanti e il Comu-
@ PER SAPERNE DI PIÙ
www.protezionecivile.it
www.repubblica.it
■ 15
I numeri
19mila
ANIMALI MORTI
A causa del freddo, secondo la Coldiretti,
che inoltre denuncia: “un milione di capi di
bestiame senza fornitura regolare di cibo”
- 30%
PRODOTTI ALIMENTARI
Deperibili non arrivati sugli scaffali
dei supermercati (in tutta Italia) a causa
dello stop nelle consegne per maltempo
1.300 km
AUTOSTRADE
Ricoperti di neve nell’intera giornata di ieri,
con problemi di circolazione anche gravi
(nel caso dell’A14 tra Rimini e Ancona)
ne ha solo 3 operai. «Dormono Tutte le valli sembrano ugua-
tre ore al giorno e non stanno li, nella notte. I lampeggianti
più in piedi. Qui i soccorsi non blu illuminano solo neve e dan-
sono ancora arrivati. Solo una no coraggio a chi aspetta un
pattuglia di carabinieri per re- aiuto. Tre metri di neve anche a
cuperare due anziani. Ma i vec- Fabriano e Urbino, che ieri è ri-
chi che sono rimasti nelle loro
case, perché non hanno voluto
abbandonare i loro animali,
stamattina si sono ritrovati
sommersi dalla neve e adesso
masta isolata per tutta la matti-
na. «La protezione civile — dice
Franco Corbucci, sindaco della
città universitaria — ha fatto
miracoli, ma adesso non ce la
non sanno che fare. Lo confes- facciamo più. Qui viviamo nel
dramma e in a tv si parla solo di
REPUBBLICA.IT Roma». Paesi come Sassoferra-
Speciale to sono senza luce, l’aula consi-
maltempo: liare di Montegrimano è piena
sul sito le di sfollati. Anche in Abruzzo il
foto e i video ghiaccio è padrone. Oggi a Ne-
inviate dai lettori reto non sarà possibile nem-
meno andare a Messa. Il sinda-
co, Stefano Minora, su richiesta
so: sarò contento se riusciremo di alcuni sacerdoti, ha infatti
a uscire da questa bufera senza sospeso le funzioni religiose.
dovere contare i morti. Io non Troppi rischi sulle strade ghiac-
faccio polemiche, ma chiedo ciate. Si pregherà a casa. Spe-
aiuto. Dovrebbero dirottare rando che le previsioni del tem-
qui due elicotteri, per poter po, che annunciano ancora bu-
mandare cibo nelle frazioni fere, per questa volta siano sba-
isolate, e per soccorrere i mala- gliate.
ti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 SCONTRO
CRONACA IN VATICANO
■ 16

MINACCE CORRUZIONE IOR MORTE

A luglio 2011 Nel marzo In una lettera Secondo
la stampa scorso del 2010 Il Fatto
pubblicò monsignor Viganò invitò quotidiano,
una lettera Viganò avverte il Papa a il cardinal
Le anonima che il Papa della mettere in Romeo
accusava corruzione nel sesto le avrebbe
tappe Bertone, Governatorato finanze annunciato la
segretario che lascerà vaticane: sotto morte di
di Stato a ottobre per accusa il Benedetto XVI
vaticano, diventare comitato di entro
di fare scelte nunzio a “finanza e novembre
sulle simpatie Washington gestione” prossimo

Vaticano, alta tensione dopo i veleni

ma la vera partita è sulle finanze
A rischio l’ingresso nella white list anti-riciclaggio della Ue
MARCO ANSALDO
CITTÀ DEL VATICANO — C’è
uno spettro che si aggira in Va-
ticano, dietro i veleni insinuati-
si in Curia e le lettere al vetriolo
divulgate dai media. Un fanta-
sma pronto a manifestarsi mol-
to presto, tra pochi mesi, sotto
le sembianze della Commissio-
ne Europea. A giugno, infatti,
l’organismo comunitario deci-
derà se la Santa Sede avrà corri-
sposto a tutti gli adeguamenti
richiesti a livello internaziona-
le per contrastare il riciclaggio
di denaro sporco, la criminalità
organizzata e il traffico di dro-
ga. E valuterà se iscriverla nella
cosiddetta “white list”, la lista
dei Paesi virtuosi in materia di
transazioni finanziarie.
Una questione molto cara al
Papa, che di recente, addirittu-
ra con un Motu proprio, ha do-
tato la Santa Sede di un nuovo
ente di controllo economico
interno. Un’azione portata
avanti dal suo braccio destro, il
segretario di Stato, Tarcisio
L’ammissione della
Santa Sede tra gli
Stati virtuosi sarà il
prossimo banco di
prova per Bertone
Bertone. Ma in Vaticano co-
minciano ad affiorare forti
dubbi su quella che sarà la deci-
sione finale degli esperti euro-
pei. E chi vuole colpire non tan-
to il Pontificato, ma soprattutto
la gestione dell’attuale segreta-
rio di Stato, potrebbe agire fa-
cendo pubblicare missive se-
grete, che se da un lato puntano
a vendicarsi di promozioni
mancate e di posti assegnati ad
altri, dall’altro sono destinate a
ripercuotersi con effetti molto
negativi sull’immagine inter-
nazionale del Vaticano. Con il
rischio di vanificare gli sforzi
per iscriversi all’elenco degli
Stati puliti, la “white list” ap-
punto.
Ieri il Fatto quotidiano ha
preannunciato «nei prossimi
giorni» la pubblicazione di un
nuovo documento sulle que-
stioni riguardanti l’anti-rici-
claggio. E il cardinale Paolo Ro-
meo, l’arcivescovo di Palermo
che nei giorni scorsi un docu-
mento pubblicato dallo stesso
giornale considerava autore di
una confidenza fatta in un suo
recente viaggio in Cina, su un
ipotetico prossimo attentato a
Benedetto XVI, ha riaffermato
al Papa la sua «indiscussa fe-
deltà e gratitudine».
Durante la messa celebrata
nel quinto anniversario del suo
ministero a Palermo ha ringra-
ziato i fedeli per «la vicinanza
nei momenti di fragilità», ricor-
dando anche il viaggio del Pon-
tefice nel capoluogo siciliano il
3 ottobre 2010. E poi ha conclu-
so con un sibillino: «In un mo-
mento così travagliato della
storia anche della Chiesa, la
gente guarda alla comunità ec-
clesiastica».
Martedì si terrà in Vaticano
un appuntamento importante.
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
@ PER SAPERNE DI PIÙ
www.vatican.va/phome_it.htm
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350153
■ 17

I protagonisti
Benedetto XVI
È il Papa la persona che molti in
Vaticano considerano il terminale
ultimo degli attacchi provenienti
contro l’istituzione Chiesa,
attraverso la diffusione di lettere e
messaggi su giornali e televisione.
Nel suo appartamento, Benedetto
XVI assiste a queste trame con
intima sofferenza, e non ha per
ora parlato in proposito. Non
intende tuttavia privarsi,
nonostante le accuse sotterranee
contro il suo braccio destro, della
collaborazione del segretario di
Stato, cardinale Tarcisio Bertone.

Un Consiglio dei cardinali per
lo studio dei problemi organiz-
zativi ed economici della Santa
Sede. Una riunione prevista,
guidata dal cardinale Bertone e
convocata per fare il punto sul-
la salute finanziaria dello Stato,
e alla quale prenderanno parte
fra gli altri i cardinali Scola, Val-
lini, Bertello, Calcagno, Versal-
di. Potrebbe trasformarsi in un
giorno di San Valentino poco
idilliaco, a fronte di possibili
voci dissenzienti che chiedano
ragione dell’uscita di carte ri-
Monsignor Salerno, ex capo della Prefettura degli affari economici: ecco il vero male oscuro di Oltretevere
“Troppo carrierismo tra i prelati
servate sul caso di Carlo Maria
Viganò, il monsignore spedito
come nunzio a Washington,
ma fino a pochi mesi fa segreta-
rio generale del Governatorato
concentratosi nel combattere
la corruzione interna.
L’operazione trasparenza,
voluta con forza da Joseph Rat-
zinger, è stata portata avanti dal
nuovo presidente dello Ior Et-
tore Gotti Tedeschi. Di recente
un gruppo di esperti legali e fi-
nanziari di più Paesi (Federa-
zione Russa, Regno Unito, Bel-
L’intervista
gio, Paesi Bassi, Liechtenstein)
si sono incontrati con rappre-
sentanti di Segreteria di Stato,
Governatorato, Uffici Giudi-
ziari, Gendarmeria, Ior, e anche
dell’Autorità di Informazione
Finanziaria, l’organismo di
nuovo conio voluto dal Papa al-
la fine del 2010 e guidato dal
cardinale Attilio Nicora. Il 24
gennaio scorso la Santa Sede ha
poi sottoscritto tre convenzioni
internazionali per rendere più
incisiva la prevenzione contro
forme di riciclaggio, traffico di
Tarcisio Bertone
Secondo molte fonti il vero
obiettivo delle lettere sarebbe
il cardinale Tarcisio Bertone. Il
numero due del Vaticano, da
alcuni criticato per la
conduzione dell’esecutivo
della Chiesa, vuole fare entrare
- secondo il mandato ricevuto
dal Pontefice - la Santa Sede
nella cosiddetta “white list”
europea, la lista degli Stati
droga e criminalità organizza- virtuosi in materia finanziaria.
ta. Con documenti di ratifica e Ma incontra diversi ostacoli
adesione firmati da Bertone. fra i suoi oppositori.
Una nota vaticana ha reso
noto che «l’esito di questa pro-
cedura sfocerà nel rapporto fi- Carlo Maria Viganò
nale di valutazione che sarà
sottoposto alla discussione», L’arcivescovo Carlo Maria
presumibilmente a metà del Viganò è il monsignore oggetto
2012. Sarà in gioco, con l’even- di lettere di accuse arrivate in
tuale ingresso nell’elenco dei Segreteria di Stato a nome di un
Paesi puliti, la credibilità finan- fantomatico “corvo”. Segretario
ziaria e internazionale del Vati- generale del Governatorato
cano. vaticano, con il compito di
«Il passo compiuto — ha avviare un’opera di tagli e
spiegato difatti monsignor Do- pulizia interna, ha inviato lettere
minique Mamberti, il ministro al Papa e a Bertone chiedendo di
degli Esteri vaticano — vuole non essere rimosso per
essere un ulteriore riconosci- combattere la corruzione. Da
mento da parte della Santa Se- alcuni mesi è stato spostato alla
de del fattivo impegno con cui nunziatura di Washington.
la comunità degli Stati previene
e combatte gravissime attività
criminali transnazionali, di tra- Dario Castrillon Hoyos
gica attualità, attraverso ap-
propriati strumenti di coopera-
zione internazionale». Un pas-
Il cardinale Dario Castrillon
Hoyos, già a capo della

così si scatena la guerra tra fazioni” so teso, nell’intenzione del Va-

CITTÀ DEL VATICANO — Monsignori che
non hanno avuto la promozione sognata
e sacerdoti che colpiscono con lettere al
veleno. È soprattutto il carrierismo nella
Chiesa a causare il recente profluvio di
missive con contrasti tra le diverse fazioni
vaticane. Dai messaggi del cosiddetto
Corvo alle note sullo Ior, alle ultime di-
chiarazioni su un fantomatico attentato
alla vita del Papa. Lo sostiene un alto pre-
lato curiale che per 46 anni ha ricoperto in-
carichi chiave nell’amministrazione vati-
cana. Monsignor Francesco Saverio Sa-
lerno, vescovo di Cerveteri, oggi in pen-
sione, è stato prima segretario generale al-
la Prefettura degli affari economici e poi al
Supremo tribunale della Segnatura apo-
stolica. Magistrato sia nel settore econo-
mico che in tutti i rami della giustizia ec-
clesiastica, conosce in modo perfetto i
meccanismi, e gli umori, dell’ambiente.
Monsignor Salerno, ma perché queste
lettere escono adesso?
«Fatti del genere si sono verificati anche
durante gli altri pontificati. Esiste una se-
gretazione molto vincolante ma non si
può escludere l’iniziativa non sempre fe-
dele di qualcuno. In passato, gli autori so-
no stati spesso individuati».
Chi fa uscire questi documenti? E da
dove?
«La documentazione curiale, come ho
detto, è segretata. Dal contenuto delle car-
te si può individuare da quale ufficio cu-
riale vengono e da quali possibili sogget-
ti».
Per molti l’obiettivo da colpire è il
braccio destro del Papa, Tarcisio Berto-
ne.
«Secondo la mia personale opinione,
no».
In Vaticano alcuni sostengono di sì.
«Da quanto ho letto sulla stampa penso
ticano, ad adeguare l’ordina-
mento interno ai più rigorosi
parametri normativi concor-
Pontificia commissione Ecclesia
Dei, è ritenuto il prelato che ha
inviato in Segreteria di Stato
vaticana la lettera riguardante il
che questo tipo di iniziativa sia da correla- dati a livello internazionale. E, viaggio in Cina dell’arcivescovo
re alle parole del beato Giovanni Paolo II». di Palermo, cardinale Paolo
Che cosa aveva detto Karol Wojtyla? Romeo. La missiva è stata poi
«Si era ripetutamente espresso contro Dietro i documenti trasmessa all’Appartamento.
comportamenti conflittuali e a motiva- e gli anonimi il Per ora non ha voluto rilasciare
zione carrieristica. E mi riferisco esatta- commenti: «Io non parlo. Chi ha
mente al discorso per gli auguri natalizi al- sospetto di trame domande da fare, le ponga a chi
la Curia romana del dicembre 2000, e alla contro il braccio ha consegnato il documento».
lettera apostolica a chiusura del Giubi- destro del Papa
leo».
Carriera e veleni, Paolo Romeo
‘‘
Lo denunciò anche
Wojtyla. Però escludo
dunque. E oggi Bene-
detto XVI è sotto at-
tacco?
«Lo escludo. In mo-
in particolare, alle raccoman-
dazioni in materia di finanzia-
mento del terrorismo e di anti-
riciclaggio che arrivano dal Ga-
Il viaggio compiuto a novembre
in Cina dal cardinale Paolo
Romeo è al centro della lettera
che Ratzinger sia sotto do categorico. Anche fi, cioè dall’organismo intergo- diffusa sul quotidiano Il Fatto.
da parte di chi non vernativo che elabora e svilup- Nella missiva si sostiene che
attacco. Anche da parte condivide la sua im- pa le strategie di lotta al rici- Romeo si sarebbe accreditato, al
,,
di chi non lo condivide postazione del gover-
no della Chiesa».
Ma l’iscrizione, a
cui questo Pontefice
claggio del denaro sporco.
Una sfida difficile per la San-
ta Sede, combattuta al suo stes-
so interno da chi, per ragioni di-
pari dell’arcivescovo di Milano,
Angelo Scola, come consigliere
del Papa. Romeo avrebbe anche
annunciato che a Ratzinger
VESCOVO tiene molto, del Vaticano nella “white li- verse, tenta di minarne la credi- rimarrebbero solo 12 mesi di
Francesco st” europea è a rischio? bilità. Ieri il cardinale Camillo vita. I suoi interlocutori cinesi
Saverio «È necessario porsi un’altra domanda: Ruini, chiudendo il simposio avrebbero così creduto alla
Salerno, era davvero indispensabile per la Santa “Gesù nostro contempora- possibilità di un attentato.
esperto di Sede adottare la nuova moneta euro? Bi- neo”, promosso dalla Cei nel-
finanze, sogna avere chiaro che la scelta vaticana l’ambito del Progetto culturale,
magistrato dell’euro è stata libera, come fu libera la ha usato parole che possono es- Attilio Nicora
vaticano scelta dell’adozione della lira italiana». sere lette in modi diversi. Ricor-
Quindi? dando la necessità che la mis- Il cardinale Attilio Nicora è il
«È prevalsa la tesi di adottare l’euro. E, sione della Chiesa «ritorni ad presidente dell’Autorità di
di conseguenza, la Città del Vaticano ha essere quello che è stata all’ini- informazione finanziaria del
assunto la qualifica di Stato extracomuni- zio: una scelta di vita che coin- Vaticano. L’Aif è l’organismo
tario, però equipollente. Da qui la neces- volge l’intera comunità cristia- voluto da Joseph Ratzinger alla
sità di entrare nella “white list”». na e ciascuno dei suoi membri, fine del 2010, con un Motu
E il rischio di non entrare c’è? ciascuno naturalmente secon- proprio, e destinato a controllare
«A mio giudizio, e per la conoscenza che do le condizioni concrete della le attività economiche della
ho dell’economia vaticana e a fronte delle sua esistenza». Ma come ha in- Santa Sede. Un ente di nuova
ultime disposizioni normative antirici- vitato il cardinale Angelo Ba- istituzione voluto dal Pontefice
claggio, lo escluderei». gnasco, attuale presidente del- perché lo Stato della Città del
(m. ans.) la Cei, a Genova, dov’è arcive- Vaticano si adegui alle nuove
© RIPRODUZIONE RISERVATA
scovo metropolita: «Bisogna norme anti-riciclaggio
pregare. Altro che fare». introdotte dall’Unione Europea.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 MONDO @ PER SAPERNE DI PIÙ
www.english.farsnews.com
www.iaea.org
■ 18

“L’Iran è una potenza nucleare”

Ahmadinejad annuncia “progressi decisivi”. Timori dell’Occidente
NEL giorno delle celebrazioni del tren-
tatreesimo anniversario della Rivolu-
zione islamica, il presidente Ahmadi-
nejad non rinuncia all’abitudine di
scherzare col fuoco. Mentre Israele
pensa a attacchi «entro settembre» (da-
ta in cui secondo il ministro della Dife-
sa Barak si chiuderebbe ogni finestra di
opportunità perché l’Iran di qui ad al-
lora avrà installato sottoterra i suoi siti
nucleari) e l’Occidente ha deciso san-
zioni che tra pochi mesi potrebbero pa-
ralizzare l’economia iraniana, Ahma-
dinejad annuncia trionfalmente nuovi
progressi nel programma nucleare.
In un discorso trasmesso dalla tv, il
presidente ha detto che i nuovi risulta-
ti saranno presentati a giorni. Non ha
fornito dettagli sulle novità che costi-
tuiranno «un avanzamento importan-
te e decisivo nel settore nucleare», ma
sembra di capire che si tratti dell’entra-
ta in funzione di un nuovo impianto
che, a quando ritengono gli esperti, do-
vrebbe entrare in funzione a Fordo,
nelle vicinanze della città santa di
Qom, e avrebbe la capacità di arricchi-
re l’uranio al tre, quattro, cinque e 20
per cento, percentuali come si sa mol-
to più basse di quelle necessarie per co-
struire la bomba. È proprio per le am-
bizioni di Teheran di sviluppare armi
IL PRESIDENTE
Mahmoud Ahmadinejad. Sotto,
un tecnico nella centrale di Isfahan
nucleari — sempre smentite dal gover-
no iraniano che assicura di volersi sol-
tanto dotare della tecnologia a scopi ci-
vili — che l’Occidente ha deciso le san-
zioni che, se applicate, impediranno
all’Iran di ricevere pagamenti per il pe-
trolio esportato, mentre Israele parla
sempre più apertamente di attacco.
«Il mondo deve sapere che l’Iran no-
nostante le pressioni è una potenza nu-
cleare e non desisterà di una virgola dai
suoi princìpi e dai suoi diritti», ha detto
Ahmadinejad. Ha accusato gli Stati
Uniti di non essere «amici leali» degli
arabi e ha detto che «il regime sionista
è la fonte di tutti i problemi mondiali:
l’Iran è fiero di essere il solo paese che
ha avuto il coraggio e la saggezza di
rompere il tabù occidentale dell’Olo-
causto». Ahmadinejad ha sempre ne-
gato la dimensione storica dell’Olo-
causto.
Alle celebrazioni hanno partecipato
milioni di persone in tutto il paese, ha
detto la tv iraniana. A Teheran ha par-
lato anche il capo di Hamas, Ismail Ha-
niyeh: Hamas «non riconoscerà mai
Israele e lotterà fino in fondo per la li-
berazione della Palestina e di Gerusa-
lemme», ha detto.
(v. v.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’intervista

“È un’altra sfida al mondo

ma l’attacco sarebbe disastroso”
ParlaMousavian,l’ambasciatorecacciatodalregime
VANNA VANNUCCINI Potrebbero chiudere lo stretto co poi provocherebbe un risve- unirsi a difesa della patria, qual- nuovi importanti risultati nel
di Hormuz? glio di antiamericanismo che era siasi siano le loro posizioni politi- programma nucleare. Gli piace
HOSSEIN Mousavian è stato il ca- «Il pericolo è reale, e comun- molto diminuito con la presiden- che». scherzare col fuoco?
po negoziatore del dossier nu- que il prezzo del barile potrebbe za di Obama. E gli iraniani anche Ahmadinejad ha annunciato «Io sono convinto che l’Iran
cleare iraniano durante la presi- salire a 200-300 dollari. Un attac- in questo caso finirebbero per oggi che saranno presto resi noti non intende costruire la bomba
denza Khatami e poi consigliere atomica. Ma la tecnologia dell’ar-
del suo successore Ali Larjani fino ricchimento dell’uranio vuole
al 2007. Arrestato con l’accusa di averla, perché è importante non
spionaggio nel 2007 in uno dei solo per lo sviluppo industriale
tanti vortici della lotta di potere ma come “deterrenza” — cosa
interna al regime, poi prosciolto fondamentale per la sicurezza del
da ogni accusa ma impedito di as- regime. Qualsiasi attacco milita-
sumere incarichi diplomatici per re perciò può cambiare la politica
cinque anni. Oggi è guest profes- nucleare e convincere il regime
sor a Princeton. della necessità di avere la bomba
Teme un attacco israeliano al- per difendere l’integrità del pae-
l’Iran? se. Alla fine l’Iran potrebbe uscire
«Gli israeliani hanno dipinto dal TNP, buttare fuori gli ispetto-
scenari spaventosi per spingere ri dell’Aiea e nascondere le pro-
Europa e Stati Uniti a sanzioni pe- prie attività nucleari».
santi; se ci credano o no non lo so, Seyyed Hossein Mousavian A questo punto all’Occidente
il loro obbiettivo è tenere la pen- non resta che accettare che l’Iran
tola sul punto di ebollizione in Lo Stretto di Hormuz arrivi alla capacità di costruire la
modo che nessuno possa igno- bomba a condizione di garantire
rarla. Però le conseguenze di un Chiudono lo Stretto di ispezioni illimitate per assicura-
attacco sarebbero disastrose: gli re che non la costruirà?
Usa verrebbero coinvolti nella Hormuz? Il pericolo è «L’Iran ha la capacità di co-
rappresaglia iraniana, la situa- reale e il prezzo del struire la bomba, se decidesse di
zione in Afghanistan e in Iraq peg- farlo. Ma non è quello il suo sco-
giorerebbe drammaticamente,
barile potrebbe salire po. D’altra parte ha diritto, in ba-
tutte le risorse di cui l’Iran dispo- a 200-300 dollari se ai trattati internazionali, di ar-
ne in Medio Oriente verrebbero ricchire l’uranio, esattamente co-
usate. Si accenderebbe una guer- me il Brasile, l’Argentina, o i pae-
ra nella regione, che si propaghe- si europei. Non dimentichiamo
rebbe ben oltre e alla quale non che il presidente Ahmadinejad e il
sarebbe facile poi porre termine». ministro degli Esteri hanno ac-
colto la proposta russa che non è
leggera per l’Iran: prevede la tota-
Il caso le supervisione dell’Aiea per cin-
que anni, la firma del protocollo
aggiuntivo (che significa ispezio-
Sconfina la “primavera” siriana ni senza avvertire), il limite del 5%
per l’arricchimento dell’uranio, il
due morti anche in Libano blocco dell’installazione di nuo-
ve centrifughe e la possibilità di
arricchire in un unico sito; e infi-
BEIRUT — La rivoluzione siriana sconfina al vicino Li- ne la disponibilità a rispondere
bano. Ieri, scontri scoppiati a Tripoli, nel nord del Pae- alle domande dell’Aiea circa la
se dei Cedri, tra alawiti che sostengono il regime del “possibile dimensione militare”
presidente siriano Bashar al-Assad, e sunniti hanno e a sospendere temporaneamen-
provocato 2 morti e 19 feriti. Lo ha riferito l’emittente te l’arricchimento. In cambio do-
Al Arabiya. Secondo testimoni citati dalla tv satellita- vrebbero essere tolte gradual-
re araba, violenti scontri a fuoco hanno avuto luogo in mente le sanzioni».
due zone di Tripoli, Bab al-Tabbneh e Jabal Mohsen. Quella disponibilità non fu
«Le truppe libanesi stanno provando ad evitare però condivisa dall’intero grup-
unìescalation delle violenze», ha affermato una fonte po dirigente e questo è un pro-
dell'esercito di Beirut, citata dall'agenzia d'informa- blema per chi negozia. Che dob-
zione Dpa. biamo aspettarci dalle divisioni
L’esercito libanese è intervenuto per provare a fer- interne al regime?
mare i combattimenti. I militari hanno effettuato dei “L’Occidente sbaglierebbe a
controlli nell’area e hanno arrestato alcuni uomini ar- contarci troppo perché alla fine i
mati, oltre a sequestrare armi. Tripoli è la città del pri- dirigenti della Repubblica islami-
mo ministro libanese Najib Mikati, che è stato scelto ca finirebbero per ricompattarsi
l’anno scorso dal gruppo sciita Hezbollah e dai suoi nel respingere le interferenze
alleati per guidare il governo pro-siriano. straniere».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
FEDERICO RAMPINI
NEW YORK — Se la battaglia
presidenziale fosse tra le First
Lady, sul verdetto di novembre
non ci sarebbero dubbi: Barack
Obama ha il secondo mandato
in tasca. Non c’è gara tra la sca-
tenatissima Michelle e le altre.
La “Barbie” Ann Romney, Karen
Santorum, per non parlare del-
l’inquietante Callista Gingrich:
nessuna è ancora riuscita a tra-
sformarsi in un “capitale eletto-
rale” per il marito. Michelle in-
vece è una macchina da guerra.
Da qualche giorno YouTube
pullula di video “virali” in cui la
First Lady — gentilmente —
umilia diversi anchormen tele-
visivi sfidandoli in gare di ginna-
stica. Flessioni, tiro alla corda,
corsa nei sacchi o sprint sulle
scale, hula-op e danza aerobica:
contro di lei hanno sudato e fati-
cato Ellen Degeneres e Jimmy
La First Lady gira
tutto il Paese con la
campagna salutista
“Let’s Move”. E così
aiuta il suo Barack
Fallon, due tra i volti più popola-
ri della tv. Tutto amichevole, e a
fin di bene: Michelle è diventata
l’Educatrice Capo di un’Ameri-
ca che cerca i suoi consigli per
guarire da patologie distruttive
che si chiamano obesità, buli-
mia da junk-food, carenza di
esercizio fisico.
La sua campagna partì in sor-
dina tre anni fa, con gli appelli al-
le mense scolastiche perché ser-
vano verdura invece delle pata-
tine fritte; e con l’orto agrobiolo-
gico nel giardino della Casa
Bianca. Sembrava un messag-
gio nobile ma un po’ marginale,
è diventata una delle iniziative
più popolari di questa Ammini-
strazione. Mangiare meno,
mangiare meglio, allenarsi, non
è di sinistra né di destra, «ma farà
di lei la singola persona che ha
salvato più vite umane in questa
Amministrazione», osserva lo
stratega elettorale di Obama,
Il caso
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
ENRICO FRANCESCHINI
LONDRA — Fuori uno, fuori due,
fuori tre, affondato? Gli arresti di
altri cinque giornalisti del Sune di
un poliziotto, un funzionario del
ministero della Difesa e un uffi-
ciale delle Forze Armate, avvenu-
ti all’alba di ieri a Londra nell’am-
bito dell’inchiesta sulle intercet-
tazioni illecite, aggrava la situa-
zione per News International, il
grande gruppo editoriale di pro-
prietà di Rupert Murdoch. Dopo
la chiusura del News of the World,
il domenicale britannico che ha
cessato le pubblicazioni l’estate
scorsa travolto dallo scandalo, le
nuove incriminazioni compor-
tano «timori per il futuro del
MONDO
Michelle, Callista e le altre
tutte le donne dei presidenti
La carica delle mogli nella sfida elettorale americana
Le repubblicane
Fermati anche un poliziotto, un militare e un funzionario della Difesa. “Timori per il futuro del giornale”. Ma Murdoch vola a Londra per tranquillizzare la redazione
Tabloidgate, arrestati cinque giornalisti del “Sun”
Sun», scrive il Daily Telegraph,
mentre le indagini puntano an-
che su una terza testata di Mur-
doch nel Regno Unito, il Times,
fiore all’occhiello del gruppo, il
cui direttore è stato interrogato
per la seconda volta la settimana
scorsa, riconoscendo di avere na-
scosto informazioni alla giustizia
e chiedendo formalmente scusa
a inquirenti e lettori.
Il caso sta preoccupando Mur-
doch al punto che il magnate dei
media ha deciso di recarsi imme-
diatamente a Londra, per tran-
quillizzare la redazione del Sun
circa il rischio che anch’esso pos-
sa essere chiuso come conse-
guenza dello scandalo. Una setti-
mana fa altri quattro giornalisti
del Sun erano stati arrestati nel
@ PER SAPERNE DI PIÙ
www.nytimes.com
www.thesun.co.uk
■ 19
IN MOVIMENTO
Michelle Obama fa
ginnastica a ritmo di musica
insieme a un gruppo di
ragazzi a Des Moines, in
Iowa, una delle tappe del
tour salutista “Let’s move”,
la campagna di sua
iniziativa contro l’obesità
infantile e a favore di uno
stile di vita più sano
nel 2008, con la destra che le in-
collò addosso l’immagine della
“nera arrabbiata” stile Angela
Davis (la leader comunista del
Black Power negli anni Sessan-
ta). Come ha rivelato Jody Kan-
tor nel suo libro “The Obamas”,
il primo biennio alla Casa Bian-
ca è stato ricco di delusioni e fru-
strazioni per questa donna più
radicale del marito. Michelle
reinventandosi un personaggio
e una missione che raccolgono
consensi ben oltre i ranghi della
comunità afroamericana o dei
bianchi progressisti.
Di fronte a lei, il campo re-
pubblicano deve ancora trovare
un’eroina adeguata. Di certo
non può essere Callista Gingri-
ch, la Virago dai capelli color
platino che ha rubato Newt alla
seconda moglie, ha avuto con
lui una lunga relazione clande-
stina prima di sposarlo. Temu-
tissima dallo staff elettorale di
David Axelrod. A furia di brocco- mente un’esortazione a fare at-
li e lattughe, arance e mele al po- tività sportive, però suona come E anche i candidati
sto degli hamburger, Michelle un messaggio subliminale in fa- repubblicani hanno
ANN ROMNEY sta curando la salute della na- vore del cambiamento: proprio
Schiva madre zione meglio di quanto sia riu- quando il marito riscopre un lin- mandato in
di cinque figli scita a fare la riforma sanitaria guaggio di sinistra per mobilita- avanscoperta le
con sclerosi del presidente. Lei cavalca con re la base democratica. loro compagne
multipla, è stata astuzia la sua popolarità — nei La parabola di Michelle è
per mesi lontana sondaggi supera di molti punti il molto più politica di quanto
dai riflettori prima marito — e non esita a usarla per sembra. La First Lady è riuscita a Gingrich, Callista ha fama di es-
di scendere in la raccolta di fondi elettorali. Lo operare una riconversione della sere tirannica quanto il marito,
campo in Iowa slogan “Let’s Move!” è letteral- sua immagine. Partì malissimo che di lei tesse lodi esagerate:
«Canta meravigliosamente, è
una vera artista». Per i valori del-
KAREN SANTORUM Francia l’elettorato ultraconservatore
Fiera anti-abortista vanno meglio Karen Santorum
anche in caso di
stupro come il
marito Rick
E Carlà è pronta a scendere in campo e Ann Romney: sette figli la pri-
ma, cinque la seconda, prove vi-
venti che la procreazione è la più
Santorum, è madre sacra finalità del matrimonio.
di sette figli che PARIGI —«Se avrà bisogno di me ci Per il cattolico italo-americano
educa in casa sarò. Parteciperò quanto possibile». della Pennsylvania, Karen ha
“religiosamente” La première dame francese Carla fatto molto di più: «Salva centi-
Bruni si è detta pronta a scendere in naia di vite» grazie al suo libro
campo al fianco del marito Nicolas “Lettere a Gabriele” dedicato al
CALLISTA GINGRICH Sarkozy, quando sarà il momento, figlio morto appena nato, che
Terza moglie di per fare campagna elettorale. Finora avrebbe dissuaso tante future
Newt Gingrich, Carla si è occupata soprattutto della madri dall’aborto. Ann Romney
sobria e riservata, loro prima figlia, Giulia, nata lo scor- scrive libri di cucina e vive docil-
non manca di so ottobre. Le sue apparizioni in pub- mente all’ombra del marito co-
comparire sempre blico sono state rare e in punta di pie- me prescrive la religione mor-
al fianco del marito di. Secondo il settimanale Paris Mat- Carla Bruni mone. Forse non proprio un
durante la corsa ch, la sua presenza non favorirebbe Sarkozy con modello rappresentativo della
alle primarie Sarkozy nei sondaggi. la figlia Giulia donna americana nel 2012.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
fine di trovare degli scoop, ma sa- proprietario del Wall Street Jour-
rebbero legate alla corruzione di nal, del New york Post e della rete
pubblici ufficiali, sempre per rac- tivù Fox, in base al Foreign Cor-
cogliere informazioni riservate. E rupt Practices Act, un’iniziativa
mentre c’erano già stati a questo contro le pratiche corrotte di im-
riguardo arresti di agenti di poli- prese straniere (Murdoch ha na-
zia, ieri sono finiti in manette an- zionalità australiana). Dall’altro
che un funzionario del ministero non è escluso che le autorità del
della Difesa e un ufficiale delle Regno Unito riesamino la pro-
Forze Armate, segnalando che il prietà della rete televisiva Sky da
problema è più ampio. parte di Murdoch, che ne possie-
IL TYCOON Le conseguenze potrebbero de quasi il 50% e aveva il progetto
Rupert Murdoch, presidente essere devastanti per Murdoch, di espanderla. Di certo c’è che il
e direttore esecutivo di News commentano gli osservatori po- Tabloidgate, come è stato so-
Corporation. Sopra, una litici a Londra. Da un lato è possi- prannominato per assonanza
copertina del tabloid “Sun” bile che lo scandalo sempre più con il caso Watergate che portò
grosso intorno alle sue pubblica- alle dimissioni del presidente
corso delle indagini. I nuovi arre- accuse nei loro confronti non ri- zioni in Inghilterra intensifichi le americano Nixon, continua a
sti sono di profilo più alto, inclu- guardano solo la manomissione indagini nei confronti del suo crescere e non è chiaro dove si
dendo un vicedirettore e il capo di cellulari per intercettare te- gruppo da parte dalle autorità fermerà.
dei corrispondenti stranieri. Le lefonate di Vip e leader politici al negli Stati Uniti, dove Murdoch è © RIPRODUZIONE RISERVATA
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
La Concordia a picco, a bordo si scherzava
Uomini in mare e scialuppe bloccate: nel video del Tg5 il caos dell’evacuazione
LAURA MONTANARI
FIRENZE — Scherzano con i giub-
botti di salvataggio gialli dell’e-
quipaggio già addosso: «Questa è
la storia della Costa Concordia,
siamo una squadra fortissima, ce
la faremo» grida uno guardando
la telecamera che li sta riprenden-
do. La nave con la pancia squar-
ciata dalle rocce delle Scole da-
vanti al Giglio è già inclinata. Un
altro butta baci verso l’obiettivo:
«Mamma ti amo, ti voglio bene
mamma». Uno ancora accanto:
«Isola del Giglio tutti a casa
mia...».
Sono giovani, personale in ser-
vizio sulla Costa a giudicare dal
colore del giubbotto salvagente
Domnica: “Ero in
plancia ma volevo
andarmene:
Schettino mi
disse di restare”
(per i passeggeri è arancione).
Scherzano, fanno prove si equili-
bro sul ponte in attesa di salire sul-
le scialuppe, una ragazza bionda
salterella, come fosse un balletto.
Non si rendono conto di quello
che sta succedendo, eppure è già
scattata l’emergenza generale e a
seguire, in ritardo, quindici mi-
nuti dopo, l’ordine di evacuare la
nave risuona dagli altoparlanti in
tutte le lingue. Le immagini tra-
smesse ieri dal Tg5 raccontano un
naufragio paradossale, le fasi di
una tragedia di cui si alternano
momenti leggeri ad altri dram-
matici. La stessa telecamera che
ha registrato le fasi dell’incidente
in plancia di comando con il co-
mandante Francesco Schettino
che risponde «Vabbuo’, vabbuo’
jà...» all’ufficiale che gli ha appena
detto che i passeggeri stanno sa-
Il 10 febbraio ci ha lasciato
Giovanna Bifoli
Flores D’Arcais
Salutano mamma Paolo con Anna, Mar-
cello con Stefania, Cristina con Gian-
franco, Manuela con Luciano, Alberto
con Fortunata, Alessandra con Mauro.
Nipoti e pronipoti abbracciano nonna
Gianna: Beatrice con Mario, Martino e
Livia, Marzia con Christian, Alchimia,
Leon e Aqua, Dario con Nausicaa, Va-
lentina con Javier, Luca e Camilla.
Un particolare ringraziamento a Lucia-
no, al Prof. Daniele Gui, al Prof. Giorgio
D’Este, a Giuliano, Veronica, Leony e
Jerlyn.
I funerali si svolgeranno lunedì 13 feb-
braio alle ore 15 presso la parrocchia di
Santa Paola Romana, via Duccio Galim-
berti.
Roma, 12 febbraio 2012
Il Presidente del Gruppo Editoriale l’E-
spresso Carlo De Benedetti e l’Ammini-
stratore Delegato Monica Mondardini
partecipano al cordoglio di Paolo e Al-
berto Flores D’Arcais per la scomparsa
della madre
Giovanna Bifoli
Flores D’Arcais
Roma, 12 febbraio 2012
Ezio Mauro è vicino a Paolo ed Alberto
Flores D’Arcais e partecipa al loro dolo-
re per il lutto che li ha colpiti con la per-
dita della mamma
Giovanna Bifoli
Flores D’Arcais
Roma, 12 febbraio 2012
Eugenio Scalfari è vicino con animo do-
lente ad Alberto e Paolo Flores D’Arcais
per la scomparsa della mamma
Giovanna Bifoli
Flores D’Arcais
Roma, 12 febbraio 2012
Bruno Manfellotto, Orazio Carabini,
Claudio Lindner e la Redazione de “L’E-
spresso” sono vicini ad Alberto e a Pao-
lo Flores D’Arcais e partecipano al loro
dolore per la scomparsa della madre
Giovanna Bifoli
Flores D’Arcais
Roma, 12 febbraio 2012
CRONACA
lendo da soli sulle scialuppe, ri-
prende anche le fasi successive.
Chi sta dietro la telecamera è
qualcuno che ha accesso alle aree
riservate all’equipaggio, corre
lungo un corridoio, riprende il
personale che cala fra mille diffi-
coltà le scialuppe in mare. Uno
cade e viene ripescato, un altro
non riesce a staccare una corda
dalla scialuppa in un accavallarsi
I PREPARATIVI CONCITATI
Mentre in plancia si cerca di capire
si dà il via ai preparativi di fuga
La polemica
ZITA DAZZI
MILANO — Un libro illustrato per bambi-
ni su una famiglia omosessuale con due
mamme, nessun padre, tanti bambini e
un viaggio per fare l’inseminazione artifi-
ciale in Olanda. La Lega lombarda chiede
di bandire dalle biblioteche comunali la
“Piccola storia di una famiglia”, volume
cartonato per piccoli in età da scuola ma-
terna, scritto da Francesca Pardi. L’inter-
rogazione dell’onorevole del Carroccio
Matteo Salvini, smentisce la «volontà di
voler fare campagne di bigottismo» ma
chiede che «il Comune ritiri o riservi la let-
tura a un pubblico più adulto di un libro
Gregorio Botta, Dario Crestodina, Mas-
simo Giannini e Angelo Rinaldi si strin-
gono ad Alberto e Paolo Flores D’Arcais
nel dolore per la perdita della madre
Giovanna Bifoli
Flores D’Arcais
Roma, 12 febbraio 2012
I colleghi dell’Ufficio Centrale di Repub-
blica partecipano al dolore di Paolo e Al-
berto Flores D’Arcais per la scomparsa
della madre
Giovanna Bifoli
Flores D’Arcais
Roma, 12 febbraio 2012
Corrado Corradi, Stefano Mignanego e
Roberto Moro sono vicini ad Alberto e
Paolo Flores D’Arcais per la perdita del-
la madre
Giovanna Bifoli
Flores D’Arcais
Roma, 12 febbraio 2012
I colleghi degli Spettacoli di Repubblica
sono vicini con molto affetto ad Alberto
Flores D’Arcais per la morte della mam-
ma
Giovanna Bifoli
Flores D’Arcais
Roma, 12 febbraio 2012
Gli amici degli Esteri abbracciano Alber-
to Flores D’Arcais per la perdita della
mamma
Giovanna Bifoli
Flores D’Arcais
Roma, 12 febbraio 2012
Angelo e Anna sono vicini all’amico Al-
berto per la perdita della mamma
Giovanna
New York, 12 febbraio 2012
Il 10 febbraio è scomparsa
Grazia Comes
Ne danno l’annuncio i figli Serena e Giu-
seppe, i nipoti Andrea, Federico e Co-
stanza.
Roma, 12 febbraio 2012
E’ mancato il nostro amato fratello
Giulio Mazzocchi
Sarai sempre nel cuore.
Giacomo, Mariagrazia, Mariateresa,
Giovanni
Roma, 12 febbraio 2012
■ 21
di consigli, grida e incitamenti già carica di gente. I filmati sono cinquenne amica del comandan- l’area di comando, off limits per i
che provengono dalle persone sul stati tutti già acquisiti dalla pro- te Schettino, ha segnato con i nu- passeggeri come lei: «Mi sono
ponte. cura di Grosseto che ne ignorava meri chi c’era lì nei momenti im- sentita a disagio», ha spiegato,
Una sequenza sembra girata su l’esistenza e che risentirà nei mediatamente successivi all’im- «sono rimasta in fondo (alla stan-
una delle imbarcazioni usate per prossimi giorni alcuni ufficiali. patto con le rocce delle Scole. Ha za) e poiché non trovavo interes-
portare i naufraghi a terra, si ve- Martedì sarà interrogato l’ammi- raccontato ai pm che l’hanno in- sante la situazione ed avevo an-
dono i canotti arancioni incastra- nistratore delegato di Costa, Pier- terrogata il 1° febbraio scorso, di che fame, me ne volevo andare
ti sul lato sinistro della nave e la luigi Foschi. Il Tg5 ha mandato in aver cenato verso le 21.30 del 13 via, ma il comandante (Schetti-
tensione quando nel calare una onda anche il disegno della plan- gennaio con Schettino e poi di es- no) ha insistito affinché rimanes-
scialuppa il braccio meccanico cia di comando sulla quale Dom- sere stata invitata da lui, in com- si, e così ho fatto».
che rientra, si incastra nella barca nica Cemortan, la moldava venti- pagnia di altri ufficiali, a salire nel- © RIPRODUZIONE RISERVATA
C’È CHI SALUTA UN UOMO CADE IN MARE URLA, GRIDA E CONFUSIONE
C’è anche chi saluta e fa battute Nel caos durante l’evacuazione Si cala una scialuppa mentre dal
non capendo il momento grave un uomo finisce in mare ponte arrivano urla, grida e consigli
Milano, Salvini chiede di ritirarlo dalle biblioteche comunali: così si confondono i bambini. La giunta Pisapia: niente censure
La Lega: via quel libro su due mamme gay
come questo» che può «aggiungere ulte- sapia, non raccoglie la provocazione: «No
riore confusione e dubbi nei più piccoli».
Il caso al folklore delle polemiche strumentali».
Mentre ancora si polemizza su “Piccolo Protesta anche il portavoce del Gay Cen-
uovo”, libretto firmato da Altan che rac- Punisce la figlia di quattro anni ter, Fabrizio Marrazzo: «Salvini è fuori dal
conta di una coppia di pinguini omoses-
suali, la lite si riaccende a Palazzo Marino.
lasciandola sul balcone al gelo tempo, in altri Paesi europei i bambini so-
no abituati fin da piccoli a convivere con fi-
L’assessore alla cultura Stefano Boeri re- CATTOLICA — Chiusa per 15 minu- gli di coppie gay e lesbiche, qui da noi in-
plica: «Le nostre biblioteche non sono co- ti sul balcone di casa mentre fuori ne- vece si sposta sempre l’asticella dell’o-
me il computer o la televisione, i bambini vicava: così una bimba di quattro an- mofobia un po’ più su».
non restano soli e incustoditi. I genitori ni è stata punita dalla madre. Un pas- © RIPRODUZIONE RISERVATA
possono verificare e orientare. Le bibliote- sante, sentendo le urla della piccola,
che sono finestre sul mondo, dove sono ha avvisato i carabinieri che hanno
rappresentate anche le evoluzioni dei no- denunciato la donna e portato ma- È morta Giovanna Bifoli
stri comportamenti. Discutiamone, ma dre e figlia in una casa famiglia visto È MORTA Giovanna Bifoli, mamma del
niente divieti». Anche il vicesindaco Maria che il loro alloggio era fatiscente. nostro collega Alberto Flores d’Arcais. Ad
Grazia Guida, ala cattolica della giunta Pi- Alberto l’abbraccio di tutta la redazione.
Nelo, Edith, Claudio e Marco Risi sono A nome mio e di tutto il personale del- Con
vicini a Gabriella e Nicholas per la scom- l’Archivio Centrale dello Stato partecipo Guido Fanti
parsa del caro commosso alla scomparsa di
scompare la parte migliore della sinistra
Giulio Mazzocchi Mario Serio
Roma, 12 febbraio 2012 dal 1982 al 1994 sovrintendente dell’I-
riformista bolognese ed emiliana. Se-
gretario della federazione bolognese del 23 30 46 64 70 86
Roberto Bazzano e Adolfo Spaziani stituto archivistico, pubblico funziona- Pc, Sindaco di Bologna, Presidente del-
esprimono alla famiglia il più commosso rio di eccezionali capacità e maestro la Regione Emilia-Romagna, parlamen-
cordoglio per la perdita dell’amico e col- esemplare di molti. Agostino Attanasio
Archivio Centrale dello Stato
tare italiano ed europeo, ha vissuto la vi-
cenda politica locale e nazionale da pro-
31 26
lega
Roma, 12 febbraio 2012 tagonista, distinguendosi per la capa-
Giuliano Zuccoli cità di innovare, per il rigore istituziona-
con il quale hanno condiviso scelte, rac-
Guido Melis e Giuseppina Fois, Patrizia le, la rettitudine esemplare e la curiosità 3.041.582,99 €
Ferrara, Marina Giannetto, Luisa Mon- verso il nuovo, che lo ha accompagnato
colto sfide e raggiunto obiettivi ambizio-
tevecchi e Giovanna Tosatti ricordano fino alla fine dei suoi giorni. Un uomo
si. Al Paese mancheranno l’entusiasmo
con affetto e grande nostalgia l’amico buono e generoso. Lo ricordiamo con
Concorso n. 18 dell’ 11-02-2012
e la determinazione di un uomo che ha Superenalotto
Mario Serio affetto e gratitudine. Nessun vincitore con punti 6
contribuito a dare un nuovo significato Nessun vincitore con punti 5+
all’energia e ai servizi pubblici. per la sua generosità intellettuale, la pro- Francesco Garibaldo, Antonio La For- Ai 9 vincitori con punti 5 50.693,05 €
gettualità innovativa e la lunga militanza gia, Antonio Messina, Annarosa Naldi, Ai 1.282 vincitori con punti 4 358,27 €
Roma, 12 febbraio 2012 Ai 45.940 vincitori con punti 3 19,92 €
nelle Istituzioni. Tiziano Rinaldini, Sergio Sabattini.
Il Presidente, il Direttore, il Consiglio Di- Superstar
rettivo e tutto il personale di Federutility, Roma, 12 febbraio 2012 Bologna, 12 febbraio 2012 Nessun vincitore con punti 5
Ai 23 vincitori con punti 4 35.827,00 €
partecipano commossi al dolore della La Società per gli Studi di Storia delle Nadia Cortesi Cavina e i figli Olga con Ai 344 vincitori con punti 3 1.992,00 €
famiglia per la scomparsa di Istituzioni partecipa al dolore dei fami- Francesco e Bianca, Laura e Andrea Ai 3.520 vincitori con punti 2 100,00 €
Ai 24.275 vincitori con punti 1 10,00 €
Giuliano Zuccoli liari per la scomparsa del partecipano con grande dolore al lutto Ai 57.094 vincitori con punti 0 5,00 €
Professor Mario Serio della famiglia di
indimenticato Presidente della federa- PROSSIMO CONCORSO
Guido Fanti IL JACKPOT CON PUNTI 6
zione e valido esempio di coraggio del- socio fondatore, da sempre cultore e
promotore degli studi storico-istituzio- 63.400.000 €
le idee e di tenacia nel perseguirle. Ci mancherà la sua costante e affettuo-
nali in Italia. sa amicizia.
Roma, 12 febbraio 2012
Roma, 12 febbraio 2012 Bologna, 12 febbraio 2012
Flavio Cattaneo, Amministratore Dele-
gato di Terna, ricorda con stima l’amico Fiammetta De Vitis Le donne e gli uomini di Sinistra Ecolo- 33 49 71 75 6
gia Libertà dell’Emilia-Romagna si strin-
Giuliano Zuccoli Ciao grande gatto.Paola e Claudio
gono a Neva e alla famiglia nel giorno
24 53 35 52 50
ed è vicino alla famiglia in questo triste Roma, 12 febbraio 2012
momento. 12-02-2002 12-02-2012
della scomparsa di 77 71 31 2 89
Guido Fanti 24 74 16 61 45
Roma, 12 febbraio 2012 Per
illuminato sindaco di Bologna e primo Pre-
Nora D’Agostino Trevi nel ricordo di Ma- Carlo Zelazek sidente della regione Emilia-Romagna. 32 69 13 88 53
rio e di tante esperienze condivise dice Con le tue parole silenziose ci insegni, Bologna, 12 febbraio 2012 7 16 64 25 61
addio a sempre più forti, la pazienza e la gioia.
Bruno Callieri Pina Riondino del Monaco
Carla e Flavio 20 62 32 66 77
antico maestro e grande amico e parte- Roma, 12 febbraio 2012 Trigesimo 14 febbraio ore 18, parroc-
cipa al lutto di Stefano e di tutta la fami- chia S. Maria della Rotonda, via Castel- 48 81 32 5 53
12-02-2010 12-02-2012 lino, 67. Con immenso amore.
glia. 52 30 35 64 22
In ricordo di Napoli, 12 febbraio 2012
Roma, 12 febbraio 2012
Laerte Mucci 42 66 35 64 10
Giorgio e Mimma Villa ricordano con
La famiglia
amore l’amico e maestro NAZIONALE 87 66 43 20 12
Roma, 12 febbraio 2012
Bruno Callieri
Si è spento nella sua amata Bologna
Roma, 12 febbraio 2012 10 e LOTTO
Guido Fanti
Paolo Giuganino, insieme a Giuliana, ri- COMBINAZIONE VINCENTE
corda i molti anni di amicizia e collabo- Lo annunciano con dolore la moglie
razione con Geppi, i figli Neva e Lanfranco, France- 7 16 20 24 30
sca con Fabrizio ed Elisa.
Bruno Callieri 32 33 35 42 48
La cerimonia funebre si svolgerà a Bolo-
amico affettuoso e psichiatra stimatissi- gna, martedì 14 febbraio, alle ore 15, nel- 49 52 53 62 66
mo. la Sala d’Ercole di Palazzo d’Accursio. 69 71 74 77 81
Roma, 12 febbraio 2012 Bologna, 12 febbraio 2012
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
Il boom del multischermo
130 milioni
I computer venduti
nel mondo
nel 2011
Un computer non basta
ora a casa e in ufficio
si usa il multischermo
Duemonitorsempreaccesi:eccolanuovamodadelpc
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
ENRICO FRANCESCHINI
LONDRA — Se da qualche tempo
vi lamentate perché i vostri figli
non si accontentano più di stare
tutto il giorno davanti a un com-
puter, ma hanno cominciato a
passarlo davanti a due computer,
smettete di lamentarvi: è un trend
mondiale e forse fa perfino bene
alla produttività del pianeta. Le
statistiche non lasciano dubbi:
sempre più gente sta collegata a in-
ternet attraverso due monitor
contemporaneamente. Uno solo
non basta più, alla generazione
degli internauti sembra di andare
troppo piano, di perdere tempo
prezioso, di restare indietro. E c’è
chi di monitor accesi ne tiene ad-
dirittura tre, lasciando casomai
spento, sullo sfondo, quello che
appare ormai obsoleto e inutile, lo
schermo del televisore.
Nel 2011 sono stati venduti 130
milioni di nuovi “desktop compu-
ter”, computer da scrivania, in tut-
to il mondo. Ma nello stesso anno
sono stati venduti 180 milioni di
monitor per computer: magari
non tutti quei 50 milioni di diffe-
Pratica comune
tra i giovani, si sta
diffondendo tra
gli adulti per
risparmiare tempo
renza vanno a raddoppiare le con-
nessioni al web in una stessa stan-
za, su una stessa scrivania, ma una
buona parte probabilmente sì. Lo
conferma un altro dato, fornito
dalla Nec Display, una delle mag-
giori aziende produttrici di moni-
tor al mondo: nel 2007 l’1 per cen-
to dei suoi clienti teneva accesi due
computer allo stesso tempo; l’an-
no scorso la percentuale è salita al
40 per cento; quest’anno potrebbe
arrivare al 60. E lavorare su due
computer anziché su uno solo, in
un giorno di un futuro affatto lon-
tano, diventerà la norma, lo faran-
no tutti, o almeno tutti quelli che
possono, afferma l’Herald Tribu-
ne, edizione internazionale del
New York Times.
Ci sono varie ragioni per spiega-
re il fenomeno. Una è che i moni-
tor sono meno costosi di un tem-
po. Un’altra è che sono più sottili,
quindi occupano meno spazio
sulla scrivania. Una terza è che so-
no necessari perché offrono più
strumenti di comunicazione di
una volta. Fino a qualche anno fa,
sul computer si poteva inviare
email o collegarsi a un sito, ma ora
ATTUALITÀ
180 milioni
I monitor dei computer
venduti nel mondo
nel 2011
La produttività con più monitor
A favore
Secondo uno studio dell’università
dello Utah usare più monitor
fa risparmiare circa 10 secondi
ogni 5 minuti di lavoro
riduce il tempo necessario a passare
da una finestra all’altra su un singolo monitor
Contro
Secondo uno studio dell’università
del Michigan il multitasking diminuisce
la produttività perché
costringe a interrompere i pensieri
passando da un’attività all’altra
si può fare assai di più, usare Face-
book e Twitter, scambiare mes-
saggi in tempo reale con l’instant
messaging, fare videotelefonate
(gratis) con Skype e così via. E tut-
to questo è più facile, se si dispone
di due computer accesi, anziché
uno.
Qualcuno sostiene che c’è an-
che un altro motivo: usare due
computer aiuta a essere più pro-
@ PER SAPERNE DI PIÙ
www.necdisplay.com
www.utah.edu
■ 23
Perche’ aumentano
le vendite dei monitor
I monitor costano meno
La crescita
60%
Gli utenti
Gli utenti 40% che useranno
Sono più sottili
e occupano meno spazio
che usavano Gli utenti più di un monitor
che usano nel 2012 sulla scrivania
più
di un monitor più di un monitor (proiezioni)
nel 2007 nel 2011
Sono dotati
di più strumenti
1% di comunicazione:
posta elettronica,
Fonte: instant messaging,
Nec Display, videotelefono,Twitter,
una delle maggiori social network
aziende produttrici
di monitor del mondo
La concentrazione
1 volta ogni 14 secondi 2,9%
i momenti
i cambi di sguardi da uno schermo di concentrazione
all’altro secondo un esperimento superiori al minuto
condotto dalla Carroll School rispetto al totale
of Management di Boston
su un gruppo
di volontari
duttivi, nel lavoro o nello studio. puter questa operazione non ser- stancandolo. «L’impero Romano decisioni multiple nello spazio di
Un rapporto dell’università dello ve, sono già entrambe spalancate. crollò perché era cresciuto trop- pochi secondi. Ma non importa
Utah ha riscontrato che avere due Altri ribattono che non solo 10 se- po», dice il professor David Meyer, andare così lontano: guardate i vo-
monitor accesi e online fa rispar- condi ogni 5 minuti fanno sì e no psicologo dell’università del Mi- stri figli, che chattano su Facebook
miare 10 secondi ogni 5 minuti. dieci minuti risparmiati in un’in- chigan e fautore di questa teoria. su uno schermo, guardano un vi-
Come? Riducendo il tempo neces- tera giornata di lavoro, ma affer- Esistono tuttavia teorie oppo- deo su YouTube su un altro e fin-
sario a passare da una “finestra” mano anche che il multitasking, ste, secondo cui il multitasking fa gono di studiare su un terzo. Non è
aperta su internet a un’altra. Su un come si chiama in gergo, è danno- bene: in Israele, ha scoperto l’Eco- chiaro se siano più o meno pro-
computer solo occorre cliccare so alla produttività, perché co- nomist, lo usano nell’addestra- duttivi, ma hanno l’aria di cavarse-
sull’icona che riduce una finestrel- stringe il cervello a saltare in conti- mento ai piloti dei cacciabombar- la benissimo.
la e aprirne un’altra. Su due com- nuazione da un pensiero all’altro, dieri, perché imparino a prendere © RIPRODUZIONE RISERVATA
L’intervista
Vincenzo Cosenza analizza il comportamento degli italiani su internet
“Così lavorare è più comodo
ma attenzione a non distrarsi”
VERA SCHIAVAZZI primi ne hanno constatato i bene-
fici pratici: uno schermo per il la-
DI SCHERMI ne usa tre, ed è entu- voro e l’altro per la preview. Diffu-
siasta. «Mi servono a monitorare sa anche tra i giocatori più incalli-
in tempo reale le conversazioni sui ti. Ma ora si è estesa anche ad altri
diversi social network» chiarisce e spesso il secondo schermo è rap-
Vincenzo Cosenza, che presentato da un portati-
analizza il comportamen- le o da un tablet.
to degli italiani su internet Non c’è il rischio di per-
e ha appena pubblicato dere la concentrazione,
“Social Media Roi”, una soprattutto per i ragazzi?
guida su come si usano e si «I rischi sono gli stessi
misurano i social media. per ragazzi e adulti, di-
Perché moltiplicare gli pende dalle intenzioni. Se
schermi? Vincenzo su uno visualizzo un pro-
«Per comodità, non per Cosenza gramma di lavoro e sul-
“produrre” di più. Duran- l’altro lascio aperta una
te il lavoro due monitor chat, è facile distrarsi».
sono utili a dividere compiti logi- Questa abitudine cambia l’a-
camente differenti. Ad esempio le spetto del luogo di lavoro?
comunicazioni (email, social «Ormai i monitor sono poco in-
network) dai programmi azienda- gombranti, una scrivania può
li. O per lavorare su una relazione ospitarne due oppure un portatile
o una realizzazione grafica, e tene- e un monitor lcd, a casa e in ufficio.
re d’occhio i documenti dai quali si Il tablet invece “raddoppia” lo
trae ispirazione». schermo televisivo e trasforma la
Chi lo fa? visione di un programma in un’e-
«È un’abitudine di grafici, vi- sperienza condivisa con altri».
deomakers e sviluppatori, che per © RIPRODUZIONE RISERVATA
 la Repubblica

ECONOMIA
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012

FINANZA&MERCATI
■ 24

Imprese senza soldi, volano le insolvenze

La Cgia: le banche tagliano i prestiti. Gli interessi più alti pesano per 3,7 miliardi
SARA BENNEWITZ dicembre, quando l’erogazione ri. «Oltre alla stretta creditizia —
di credito è addirittura del 2,2%. conclude Bortolussi — nel 2011
MILANO — Tutta la liquidità L’allargamento del differenzia- le imprese hanno dovuto subire
che le banche italiane hanno le tra i buoni del Tesoro italiani anche un forte aumento dei tas-
preso a prestito a tassi di favore decennali e quelli tedeschi, ha si di interesse che si è tramutato
dalla Banca Centrale Europea, reso più caro epa le banche ita- in un costo aggiuntivo per l’in-
non è stata ancora trasferita alle liane finanziarsi sul mercato, tero sistema produttivo pari a
aziende. Dopo il bollettino di con pensati ricadute sui clienti 3,7 miliardi di euro».
Bankitalia, tocca all’ufficio stu- finali e quindi sugli imprendito- © RIPRODUZIONE RISERVATA
di della Cgia di Mestre tirare le
somme di quanto la crisi del cre-
dito stia costando cara al tessu-
to di piccole e medie imprese
che regge l’economia del Paese.
Se infatti il maggiori rischio le-
gato alla crisi, ha fatto aumenta-
re gli interessi di 3,7 miliardi, di
contro le banche hanno chiuso
i rubinetti. Tra ottobre e dicem-
bre del 2001, i prestiti sono di-
minuiti dell’1,5% con una pun-
ta del 2,2% registrata proprio a
dicembre.
A guardare la situazione dal
punto di vista delle banche,
emerge che gli istituti hanno
erogato meno credito, anche
perché le aziende clienti hanno
iniziato a non rispettare le pen-
denze. L’effetto tipico della cri-
si è proprio questo, ma senza la
liquidità delle banche, il siste-
ma industriale si inceppa,
creando pesanti ricadute sul-
l’occupazione e sull’economia
reale. Nel 2011 le insolvenze da
parte delle aziende tricolori
hanno superato gli 80 miliardi
di euro, si tratta di una cifra re-
cord, che è superiore del 36% ri-
spetto al dato poco lusinghiero
registrato in un altro anno diffi-
Il caso
La Siae dovrà rimborsare agli editori
cile come il 2010.
La notizia che ci fosse una
stretta creditizia era nell’aria da
qualche mese, ma l’ufficialità
dei numeri è arrivata solo nei
100 milioni di “bollini” su cd e dvd
ALESSANDRO LONGO borso copre nove anni di atti- stione con i giudici tributari. Ma 2009 ha colto l’occasione per
Le aziende nel 2011 vità», aggiunge. «Adesso gli edi- secondo noi l’effetto della sen- estendere il bollino ad altri sup-
non sono riuscite a ROMA — Via libera a rimborsi tori possono andare dai giudici tenza potrà riguardare solo due porti, come le memorie usb o i
milionari dei bollini Siae versati tributari per richiedere il rim- anni di rimborsi», dice Stefano microchip.
pagare 80 miliardi per anni dagli editori sui suppor- borso dei bollini illegittima- Astorri, avvocato di Siae per que- Per la Siae sarà l’ennesima
di euro, il 36% in ti multimediali. È questo il senso mente incassati da Siae da feb- sta vicenda. Certo è che resta sal- gatta da pelare in un anno che si
più rispetto al 2010 di una sentenza del Consiglio di braio 2000 a febbraio 2009», vo l’obbligo di pagare da feb- annuncia molto difficile, su tan-
Stato, di pochi giorni fa. Ha an- spiega. «Se qualcuno chiederà il braio 2009 in poi. Per di più, la ti fronti. Sulla Società — diretta
nullato l’effetto di una norma rimborso, affronteremo la que- Presidente del Consiglio nel da Gaetano Blandini e con Gian
giorni scorsi con la presentazio- che la presidenza del Consiglio
ne del supplemento statistico al dei ministri aveva fatto nel 2009
bollettino economico di Banki- appunto per salvare la Siae dal- Il Consiglio di Stato
talia, che appunto segnala una l’obbligo di rimborsare i bollini. ha annullato un
contrazione dell’1,5% delle Tutto comincia nel 2007, con
nuove erogazioni con l’ultimo una sentenza della Corte di Giu- provvedimento
trimestre dello scorso anno. stizia europea: affermava che varato nel 2009
«Questi dati confermano che le erano illegittimi i bollini Siae su da Palazzo Chigi
banche hanno chiuso i rubinet- supporti diversi dalla carta (per
ti del credito — spiega Giuseppe esempio su Cd o Dvd con musi-
Bortolussi, segretario della Cgia ca, film, software, videogame al- Luigi Rondi come commissario
di Mestre — e in una fase reces- legati alle riviste). Di qui è parti- straordinario — si è aperta ades-
siva, come quella che stiamo vi- ta un’azione legale dell’editore so un’indagine conoscitiva alla
vendo in questo momento, cor- Edizioni Master, per non dover Camera, per le operazioni sui
riamo il rischio che il nostro si- più pagare bollino; ma si era Fondi Pensione dei dipendenti e
stema produttivo, costituito scontrata con la pezza messa dal la vendita di immobili. Nei gior-
prevalentemente da piccole e governo nel 2009. Questa norma ni scorsi, inoltre, sono state pre-
piccolissime imprese, collassi». non solo ripristinava l’obbligo sentate al governo proposte bi-
I numeri, secondo Bortolussi ma anche affermava che co- partisan per abolire il monopo-
«sono impietosi» ancora di più munque non ci doveva essere lio Siae sull’intermediazione dei
se messi a raffronto con la cre- rimborso per il periodo in cui se- Gian Luigi Rondi diritti d’autore: da parte di Do-
scita del carovita. «Se nel 2011 condo la Corte di Giustizia euro- natella Poretti (Radicali), Lucio
l’ammontare complessivo dei pea il bollino era illegittimo (dal 7-10 mln Malan (Pdl), Felice Belisario
prestiti erogati alle imprese è sa- 2000 in poi). Adesso, la rivincita: (Idv), Beppe Giulietti (Misto) e
lito del 3% superando quota 995 il Consiglio di Stato, con senten- GLI INCASSI Vincenzo Vita (Pd); ma anche
miliardi di euro — spiega l’e- za “contro la presidenza del Siae ricava ogni anno dall’Associazione italiana inter-
sperto — ,va comunque sottoli- Consiglio dei Ministri” e “nei 7-10 milioni dai bollini net provider e da Assinform (as-
neato che l’incremento è co- confronti di Siae” (a quanto si sui supporti multimediali sociazione italiana delle azien-
munque inferiore rispetto alla legge nel testo), su ricorso di Edi- venduti in edicola de informatiche), tra gli altri.
crescita dell’inflazione, che zioni Master, stabilisce che è il- Proposte giunte nell’ambito
l’anno scorso è stata del +3,3%». legittima la retroattività. 600 mln della cabina di regia avviata gio-
Purtroppo, la situazione è peg- «E’ una tegola di quasi cento vedì dal governo, per definire la
giorata nell’ultima parte del- milioni di euro, per Siae», secon- I PROVENTI prima Agenda Digitale italiana
l’anno, dopo che il nostro do Guido Scorza, avvocato del La Siae raccoglie oltre (con le misure per rilanciare lo
spread ha cominciato a cresce- ricorrente. «Siae infatti ricava 600 milioni di euro sviluppo tecnologico e l’innova-
re a ritmi vertiginosi, non a caso dai 7 ai 10 milioni di euro l’anno l'anno da ripartire agli zione del Paese).
la punta massima si è registra a da quei bollini; il diritto al rim- oltre 100mila associati © RIPRODUZIONE RISERVATA
 la Repubblica
L’accordo L’operazione DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
Rail Europe venderà i biglietti Ntv all’estero La Lion Air pronta a comprare 10 nuovi aerei
OLTRE 37 mila agenzie di viaggio in tutto il mondo, 45 siti In- LA COMPAGNIA aerea indonesiana Lion Air è in trattative per
ternet e sei Contact Center internazionali: questi i numeri del- l’acquisto di 10 apparecchi per voli a lungo raggio dall’Airbus o
l’accordo tra Ntv e Rail Europe, che apre le porte a una rete ven- dalla Boeing. Il fondatore della compagnia, Rusdi Kirana, ha
dita dei biglietti del nuovo treno Italo estesa in tutto il mondo. detto che gli aerei saranno Airbus 330 o Boeing 787 Dreamliner.
■ 25

Il lutto

Addio a Giuliano Zuccoli

LUCA PAGNI
MILANO — «Ho passato la prima
parte della mia vita professionale
attento a non farmi mangiare dal-
la Edison. Poi il pesce piccolo ha
smesso di scappare, si è girato e ha
cercato di mangiare quello gran-
de». Il presidente di A2a e Edison
Giuliano Zuccoli, classe 1944, in-
gegnere valtellinese di sponda
orobica morto tra venerdì e saba-
to notte a Milano, amava molto ri-
cordare questo aneddoto. Che
descrive in poche righe la sua bio-
Pisapia: “Il suo
lavoro è stato
importante per
Milano”. Tabacci:
“Un pilastro”
grafia. Da giovane alle dipenden-
za di Sondel, divisione elettrica
del gruppo Falck a Sesto San Gio-
vanni a combattere contro Enel
ed Edison, e da grande a dover ge-
stire con i francesi il secondo
gruppo elettrico italiano.
«Esprimo il mio profondo cor-
doglio per la scomparsa di Giulia-
no Zuccoli - ha detto il sindaco di
Giuliano Zuccoli
Milano Giuliano Pisapia - Il suo
lavoro è stato importante per Mi-
lano e per la nascita e lo sviluppo
di A2a». Gli ha fatto eco il sindaco
di Torino Piero Fassino (socio di
Iren), che inoltre riconosce a Zuc-
coli il merito di avere creato i pre-
supposti affinché nascesse una
grande utility del nord. «E ora at-
torno alla grande Edipower - ha
spiegato Fassino - vogliamo ag-
gregare il variegato mondo delle
ex municipalizzate del Nord e del
è stato il creatore di A2a
Si era dimesso quattro giorni fa dalla presidenza
Le tappe
GLI ESORDI
Negli anni Novanta
inizia lavorare alla
Sondel, poi Formenti
lo chiama all’Aem
Centro Italia. Penso che oggi ci
siano condizioni più favorevoli
che in passato per questo proget-
to». Il progetto in realtà, per la pri-
ma volta fu annunciato dieci anni
fa da Zuccoli durante un conve-
gno a Bologna. L’idea del mana-
ger che nel ‘96 su richiesta sinda-
co Marco Formentini era entrato
a lavorare all’Azienda elettrica di
Milano (Aem), era proprio quello
di unire le ex municipalizzate del
nord per competere contro il gi-
L’AEM
Entrato in Aem, nel
1996 sarà il manager
della quotazione e
delle acquisizioni
gante nazionale Enel, sulla stre-
gua di quanto fatto in Germania
da Rwe nei confronti di E.On. Al
suo obiettivo Zuccoli era andato
vicino sette anni fa, quando i fran-
cesi di Edf, bloccati dal governo
nell’acquisizione di Edison sa-
rebbero stati pronti a uscire dall’I-
talia, dove erano stati chiamati a
investire, per subentrare alla Fiat.
Un’operazione che Zuccoli pro-
pose ai vicini dell’Asm Brescia,
che per ragioni di campanile e
A2A-EDISON
Nasce la grande utility
che ha il 30%di Edison
poi le liti con Edf
portano al divorzio
scarsa lungimiranza declinarono
l’invito. Dal rifiuto nacque però
l’occasione per avviare la fusione
tra le due aziende lombarde che si
trasformarono in A2a, con Zucco-
li presidente del consiglio di ge-
stione, che a loro volta avevano ri-
levato il 30% del capitale di Edi-
son. Il matrimonio con Edf in Edi-
son, era sempre stato considerato
dal managere una soluzione di
serie B, rispetto al piano iniziale.
Quest’alleanza non ha tardato a
evidenziare tutti i suoi limiti: tra
A2a e Edison non c’è stata nessu-
na sinergia industriale e scarse
soddisfazioni finanziarie a fronte
dei debiti contratti per rilevare la
quota. Ecco perché negli ultimi
due anni Zuccoli ha lavorato per
una soluzione al divorzio con Edf
che non si limitasse allo spezzati-
no delle attività di Edison. Grazie
al manager e alla mediazione del
governo e dell’assessore al Bilan-
cio di Milano Bruno Tabacci (con
cui ha duellato per mesi), è nato il
progetto di Edipower attorno a
cui nascerà la super utility model-
lo Rwe, profetizzata anni prima.
Poi, quattro giorni fa, dopo aver
incassato numerose critiche,
Zuccoli si era dimesso dalla presi-
denza di Edison e di A2a per moti-
vi di salute. «È stato uno dei pila-
stri della nascita di A2a - ha com-
mentato Tabacci - Senza di lui
non sarebbe mai nata e va ribadi-
to lo straordinario impegno che
ha dedicato all'azienda». «Servire
e poi farsi da parte» era un altro dei
motti che amava ripetere Zucco-
li. E’ stato di parola.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LETTERE,COMMENTI&IDEE
■ 26

NON COMPRATE I CACCIA COSÌ LA DESTRA BLANDISCE I SUOI ELETTORI

MEGLIO COSTRUIRE ASILI aro dottor Augias, sere fa ho ascoltato a “Porta a Porta” il direttore del Giornale Alessandro Sallusti fare affer-

UMBERTO VERONESI
C mazioni gravi sul dovere o no di pagare le tasse. Riassumo: il disastro dei conti non è colpa di chi evade le tas-
se; la lotta all’evasione dunque non serve; un ricco deve essere orgoglioso di esserlo e di ostentarlo perché è
necessario che gli altri sappiano che è una persona migliore di loro; non è strano che se uno dichiara solo 20mila eu-
ro all’anno possa poi permettersi Ferrari e yacht; dunque non è giusto che venga indagato dalla Finanza; quindi
(segue dalla prima pagina) ognuno deve poter essere libero di rifiutarsi di rendere conto alla Finanza che per la strada chiede spiegazioni sul-
le sue spese ingiustificate. Si è anche detto in disaccordo sul fatto che una ricca signora, pellicce e gioielli, venga co-
a decisione di aderire a questo programma mili- perta di vituperi mentre nessuno mette alla gogna per esempio la maestrina che arrotonda con lezioni private al ne-

L tare di nove Stati, il più costoso della storia, che

prevede per l’Italia un esborso di 15 miliardi di eu-
ro, fu presa nel 2002 (l’accordo fu firmato a Wa-
shington dall’attuale ministro della Difesa) e già allora su-
CORRADO AUGIAS
c.augias@repubblica.it
ro. Davvero la destra in Italia si è ridotta a questi livelli?

on ho visto quel programma quindi sto alle pa-

Stefano Tiozzi — Belluno stefano.tiozzi@alice.it
vessatorio da parte dello Stato. Quel ministro, e Sallusti,
scitò forti polemiche.
Ora però, quando per far fronte alla crisi il governo si
trova costretto a minare i fondamenti economici di ogni
famiglia: lavoro, pensioni, assistenza sanitaria, l’idea di
dedicare una cifra iperbolica a questo programma, appa-
N role del signor Tiozzi. Il punto di vista di Sallu-
sti può essere considerato da due punti di vi-
sta: dall’alto e dal basso. Nel primo caso siamo
di fronte a una visione di esasperato liberismo — anche
se nessuna teoria liberale prevede di non pagare le tas-
dovrebbero aggiungere per coerenza che non pagare le
tasse, in tutto o in parte, comporterebbe di conseguen-
za anche il dovere di rinunciare al servizio sanitario na-
zionale, al sistema scolastico, al limite alla protezione
delle forze dell’ordine eccetera. Il punto di vista dal bas-
re difficilmente accettabile. Ogni caccia costa 120 milioni se. È un adattamento del famoso laissez faire laissez pas- so è invece la ripetizione dell’insegnamento più volte ri-
di euro, che basterebbero per costruire 185 asili nido, per- serdi stampo ottocentesco. Fu una dottrina politica che badito dall’ex presidente del Consiglio: le tasse sono una
mettendo a più madri di mantenere il loro posto di lavo- permise un rapido sviluppo capitalistico e industriale rapina, l’evasione è comprensibile. Perché si fanno cer-
ro. sfruttando oltre ogni limite quelli che fornivano mano te affermazioni? Perché il giornalista di Der Spiegel Jan
La maggioranza dei cittadini non vuole nuovi investi- d’opera a basso costo per far andare le macchine. Que- Fleischhauer ha scritto che il capitano Schettino è un ita-
menti in armi e qualcuno ha ventilato un referendum. Le sta teoria ha conosciuto un certo favore anche negli ul- liano tipico? Perché sapeva di accarezzare i pregiudizi
famiglie italiane stanno accettando con responsabilità e timi decenni del secolo appena passato con una trasfor- dei suoi lettori. Perché Sallusti fa certe affermazioni?
senso civico i tagli ai servizi e ai consumi imposti dalla cri- mazione in chiave essenzialmente finanziaria. Ricordo Idem. La destra italiana è tutta così? Non tutta, ma evi-
si economica e dalla situazione europea, e affronteranno un esempio interessante. Il ministro di uno dei primi go- dentemente la parte esistente basta a giustificare quel-
con dignità anche le difficoltà peggiori: mancanza di svi- verni Berlusconi si disse a suo tempo contrario all’ob- le parole.
luppo e di posti di lavoro per i giovani. bligo del casco per i motociclisti giudicandolo un atto © RIPRODUZIONE RISERVATA
C’è molta preoccupazione, ma c’è allo stesso tempo
una coscienza diffusa del fatto che tutti debbano farsi ca-
rico del ri-
appiana- Non dimentichiamoci dere le città adeguate (fit) ai ci- frontare qualsiasi salita come fondo, chiamato “db Kompass
Le famiglie italiane stanno mento dei clisti. Parigi addirittura ha ema- fosse una dolce pianura. Go- Life 3”, era stato preceduto da un
accettando pesanti tagli conti, in vi- i guardaparco nato una delibera che consente dendosi la città e smaltendo “db Kompass Life 2” che aveva
sta di una ri- ai ciclisti di non essere multati qualche chilo di troppo senza come riferimento le polizze assi-
economici. La maggioranza presa. Ma i Francesco Maria Mantero se passano col rosso. I blogger di spendere un euro. Forza sinda- curative che gli interessati ven-
dei cittadini non vuole conti devo- f.mantero@libero.it tutto il mondo hanno ripreso e ci, datevi una mossa! devano a istituti e hedge funds,
nuovi investimenti in armi no essere diffuso il manifesto (come leggo che al decesso incassavano il ca-
trasparenti, IN questi giorni di emergenza da Repubblica.it). Vado in bici Quel sottile confine pitale assicurato. In questo caso
e le motiva- atmosferica, accanto alle forze da sempre e ogni volta che ho si trattava di operazioni che ave-
zioni delle scelte condivise. Io credo che nessuno di noi si della Protezione civile, dell’e- convinto qualcuno ad usarla della dignità umana vano come oggetto un “titolo”
imporrebbe un sacrificio oggi, per un domani di guerra e sercito, delle diverse ammini- abbandonando l’auto ho rice- (con una qualche parentela con i
di sangue. La gente vuole benessere, salute, crescita, e so- strazioni sono schierati decine vuto solo entusiastiche reazio- Stefano Rodotà casi ricordati da Debenedetti). I
prattutto vuole la pace. Molti italiani non sanno che ci ap- e decine di operatori apparte- ni. Cosa aspettano i nostri sin- Roma nuovi bond, invece, operano in
prestiamo ad aumentare il nostro debito pubblico per po- nenti a una categoria che pur- daci a provvedere al più presto presa diretta sulla vita delle per-
ter ipoteticamente colpire meglio un nemico (che non troppo appare volutamente per rendere le nostre unfit città I COLTI riferimenti di Franco sone, così parificate a un titolo
c’è), quando, per ridurre lo stesso debito, chiediamo ai “sommersa”: quella dei guar- adeguate alla bici? Ora con Debenedetti (ai quali potrei ag- astratto o a una delle tante merci
nostri malati di pagare addirittura una tassa sulla loro ma- daparco delle aree protette na- quelle elettriche (basta chia- giungerne almeno una diecina) sulle quali si scommette attra-
lattia: il ticket sanitario. zionali e regionali. Nonostante i marle “a pedalata assistita” che non colgono la novità dei “bond verso i più vari strumenti finan-
L’acquisto degli F-35, oltre che assurdo, è contro la no- tagli di bilancio che hanno qua- sa di ambulatorio) anche i più morte”, di cui parlavo su Repub- ziari. Si tratta, come si usa dire, di
stra Costituzione, che all’articolo 11 stabilisce che l’Italia si azzerato le disponibilità delle pigri e sovrappeso possono af- blica dell’8 febbraio. Il nuovo un vero cambio di paradigma,
ripudia la guerra, se non come strumento di difesa. Ma i aree protette e la mancanza di qualitativamente significativo.
caccia sono armi di attacco, e chi mai l’Italia dovrebbe at- mezzi, centinaia di guardapar- Non a caso, sono stati gli stessi
taccare ? Per fortuna nel nostro Paese esiste una società ci- co stanno lavorando in tutta Ita- banchieri tedeschi a protestare
vile molto attenta, che dal 2009 sostiene con convinzione lia per assicurare assistenza agli L’AMACA MICHELE SERRA contro quella iniziativa, nella
e costanza una campagna - “Taglia le ali alle armi” - per anziani, agli allevatori, alle co- quale hanno colto un degrado
fermare il programma F35. Come senatore, nel 2010, an- munità isolate o prive di acqua remenda la storia del giovane poeta saudita Hamza Ka- della loro professione. Vi sono
che io ho partecipato personalmente, presentando una
petizione in Senato. I promotori oggi chiedono prima di
tutto che vengano spiegati gli obiettivi: a cosa servono
e viveri. Sarebbe forse ora che i
mezzi di informazione ma an-
che le stesse amministrazioni
T shgari, condannato a morte dal fanatismo salafita per
avere dedicato a Maometto pochi versi ritenuti “blasfe-
mi”, e oggi detenuto in Malaysia dove era fuggito e dove le au-
confini, apparentemente sottili,
che non possono essere supera-
ti senza negare la dignità delle
nuove armi costose e sofisticate? Chiedono inoltre che da cui questi lavoratori dipen- torità lo hanno fatto arrestare. Ma ancora più tremendo è il pe- persone.
vengano considerate le alternative possibili di impiego dono, rendessero loro un mini- noso esercizio cui sono costretti, per salvargli la vita, i suoi fa-
delle risorse pubbliche: ricerca scientifica, asili, scuole, mo di riconoscimento ora per la miliari e i suoi amici, che si affannano a negare la natura “bla- Se il generale
ospedali, aiuti ai giovani e alle donne. gestione dell’emergenza, ma in sfema” di quei pochi versi, perché a salvare il ragazzo non può
Le priorità vere del nostro Paese non possono essere i generale per il loro impegno per essere la libertà di parola, non la dignità intellettuale, non il di- fa il tamburino
cacciabombardieri. Gran parte del mondo sta disarman- la salvaguardia di quel patrimo- ritto di pensiero, ma solo l'umiliante inchino ai suoi carnefici.
do, e persino le potenze militari storiche, come gli Stati nio inestimabile della nazione Discutere delle proprie parole con chi non solo non intende Filippo de Innocentis
Uniti riducono gli organici e ritirano le truppe dalle mis- che è l’ambiente naturale. capirle, ma non ne sarebbe in grado nemmeno se lo volesse, fdeinno@yahoo.it
sioni. La guerra è uno strumento barbaro per la risoluzio- perché le parole, per il fanatico religioso, sono solo il guscio
ne dei conflitti e barbari sono i suoi strumenti, le armi. Per Ecco perché i ciclisti vuoto che serve a proteggerlo dalla realtà, è questo l'insop- SONO stupefatto che Aleman-
fortuna, sarà storicamente destinata a sparire, perché la portabile destino del “blasfemo” di fronte al suo censore, can- no per dimostrare le proprie ca-
pace è la condizione imprescindibile del progresso eco- devono mobilitarsi cellare se stesso nella speranza che il censore – che al suo fian- pacità di buon sindaco sia an-
nomico, sociale, scientifico. Che l’Italia, Paese pacifico co ha il boia – gli conceda il perdono e gli salvi la vita. Hamza dato a spalare la neve. È come se
per cultura, assuma una posizione antistorica non pas- Adriano De Concini Kashgari ha ventitré anni. Non è il primo e non sarà l'ultimo a Marchionne, per superare un
serà facilmente sotto silenzio. Roma rischiare la morte per avere rivolto la parola al suo Dio senza momento di crisi della Fiat, an-
Science for Peace, il movimento che ho fondato insie- avere chiesto il permesso al potere costituito. dasse in una delle fabbriche ad
me a uomini di scienza e di pensiero, sarà a fianco delle as- IL Times ha messo in prima pa- © RIPRODUZIONE RISERVATA
avvitare bulloni! Se il Generale
sociazioni favorevoli al disarmo, fra cui le associazioni gina il manifesto di esortazione fa il tamburino dell’esercito, chi
femminili, sempre in prima fila nella difesa dei diritti ai governi di tutta Europa di ren- è che lo guida?
umani. E il diritto a vivere in pace è il primo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Via Cristoforo Colombo, 90 ˜ 00147 Roma ˜ Fax: 06/49822923 ˜ Internet: rubrica.lettere@repubblica.it

FONDATORE EUGENIO SCALFARI

DIREZIONE
Ezio Mauro direttore responsabile
vicedirettori Gregorio Botta, Dario Cresto-Dina,
Massimo Giannini, Angelo Rinaldi (art director)
caporedattore centrale Fabio Bogo,
caporedattore vicario Massimo Vincenzi, caporedattore internet Giuseppe Smorto
GRUPPO EDITORIALE L’ESPRESSO Spa
Consiglio di amministrazione
Presidente: Carlo De Benedetti
Amministratore delegato: Monica Mondardini
Consiglieri
Agar Brugiavini, Rodolfo De Benedetti, Giorgio Di Giorgio,
Francesco Dini, Sergio Erede, Mario Greco,
Maurizio Martinetti, Tiziano Onesti, Luca Paravicini Crespi
Direttori centrali
Alessandro Alacevich (Amministrazione e Finanza),
Pierangelo Calegari (Produzione e Sistemi informativi),
Stefano Mignanego (Relazioni esterne), Roberto Moro (Risorse umane),
Divisione Stampa Nazionale - Via Cristoforo Colombo, 98 - 00147 Roma
Direttore generale: Corrado Corradi - Vicedirettore: Giorgio Martelli
REDAZIONI
Redazione centrale Roma 00147 - Via Cristoforo Colombo, 90 - tel. 06/49821 ● Redazione Milano 20139 - Via
Nervesa, 21 - tel. 02/480981 ● Redazione Torino 10123 - Via Bruno Buozzi, 10 - tel. 011/5169611
● Redazione Bologna 40125 - Via Santo Stefano, 57 - tel. 051/6580111 ● Redazione Firenze 50121 - Via Alfonso
Lamarmora, 45 - tel. 055/506871 ● Redazione Napoli 80121 - Riviera di Chiaia, 215 - tel. 081/498111 ● Redazione
Genova 16121 - Via XX Settembre, 41 - tel. 010/57421 ● Redazione Palermo 90139 - Via Principe di Belmonte,
103/c - tel. 091/7434911 ● Redazione Bari 70122 - Corso Vittorio Emanuele II, 52 - tel. 080/5279111.
PUBBLICITÀ
A. Manzoni & C. - Via Nervesa, 21 - 20139 Milano
TIPOGRAFIA
Rotocolor SpA - 00147 Roma, Via Cristoforo Colombo, 90
STAMPA - Edizioni teletrasmesse:
● Bari Dedalo Litostampa srl - Via Saverio Milella, 2 ● Catania ETIS 2000 Spa - Zona Industriale VIII strada
● Livorno Finegil Editoriale - Via dell’Artigianato ● Mantova Finegil Editoriale presso Citem Soc. Coop. arl - Via G. F.
Lucchini ● Paderno Dugnano (MI) Rotocolor SpA - Via Nazario Sauro, 15 ● Padova Finegil Editoriale - Viale della
Navigazione Interna, 40 ● Roma Rotocolor SpA - Via del Casal Cavallari, 186/192 ● Salerno Arti Grafiche Boccia SpA -
Via Tiberio Claudio Felice, 7 ● Sassari “La Nuova Sardegna” SpA - Zona Industriale Predda Niedda Nord Strada n. 30
s.n.c. ● Gosselies (Belgio) Europrinter S.A. - Avenue Jean Mermoz ● Toronto (Canada) “Newsweb Printing
Corporation”, 105 Wingold Av. ● Norwood (New Jersey) 07648-1318 Usa - “Gruppo Editoriale Oggi Inc.”, 475 Walnut
Street ● Malta Miller Newsprint Limited - Miller House, Airport Way - Tarxien Road - Luqa LQA 1814
ABBONAMENTI
Italia (c.c.p. n. 11200003 - Roma): anno (cons. decen. posta) Euro 403,00 (sette numeri), Euro 357,00 (sei numeri),
Euro 279,00 (cinque numeri). Tel. 199 787 278 (0864.256266 da telefoni pubblici o cellulari). E-mail:
abbonamenti@repubblica.it
Arretrati e servizio clienti: www.servizioclienti.repubblica.it, e-mail: servizioclienti@repubblica.it, tel. 199 787 278
(0864.256266 da telefoni pubblici o cellulari) gli orari sono 9-18 dal lunedì al venerdì, il costo massimo della telefonata da
rete fissa è di 14,26 cent. al minuto + 6,19 cent. di Euro alla risposta, IVA inclusa.

Certificato ADS n. 7196 RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DATI (D. LGS. 30-6-2003 N. 196): EZIO MAURO La tiratura de “la Repubblica” di sabato
del 14-12-2011 REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI ROMA N. 16064 DEL 13-10-1975 11 febbraio 2012 è stata di 529.516 copie
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
(segue dalla prima pagina)
na soluzione di questo gene-
U re significava la nascita dello
Stato federale europeo, al-
meno per quanto riguarda i paesi
che hanno adottato la moneta co-
mune. Ma né la Germania né la Fran-
cia sono ancora disposti a questo
passo. Il loro obiettivo resta quello
d’una Confederazione rafforzata da
alcune parziali cessioni di sovranità
dagli Stati nazionali: una via di mez-
zo che significa di fatto sedersi tra
due sedie, cioè col sedere per terra.
***
Francamente non so valutare se
l’economia greca, una volta che sia
uscita dall’euro e tornata alla drac-
ma, riuscirà a sopravvivere e perfino
a riprendersi. Probabilmente sì,
una svalutazione “selvaggia” della
dracma, un sostanzioso slancio del
turismo, la vendita di alcuni formi-
dabili asset culturali migliorereb-
bero la situazione patrimoniale. Po-
trà bastare? Oppure precipiterà il
paese in una vera e propria guerra
civile e nella sua frantumazione po-
litica e geografica? Le previsioni so-
no quanto mai azzardate su temi di
questa natura.
Meno azzardate sono le previsio-
ni su quanto potrebbe accadere agli
altri membri dell’Eurozona, rimasti
in 16 o magari in 14 se anche Porto-
gallo e Irlanda arrivassero al “de-
fault”. Abbiamo già ricordato che la
Merkel parla di danni incalcolabili
per il resto dell’Eurozona e anzi di
tutta l’Unione. Certo non sarebbe
una passeggiata amena gestire una
crisi di quella natura, non tanto per
le dimensioni dei debiti sovrani in
questione quanto per il fatto che al-
(segue dalla prima pagina)
a prima (art. 62) riguarda
L la “disciplina delle rela-
zioni commerciali in ma-
teria di cessione di pro-
dotti agricoli e agroalimentari”; la
seconda invece (art. 66) la “dismis-
sione di terreni demaniali agricoli e
a vocazione agricola”.
Nel primo caso siamo di fronte
alla proposta di obbligare chi com-
mercia in prodotti agricoli e ali-
mentari a scrivere – e dettagliare
anche con i prezzi reali – tutti i con-
tratti che stipula. Ma soprattutto ci
sarà l’obbligo di pagare i prodotti
deperibili entro 30 giorni. Da un la-
to quindi una grande operazione di
trasparenza nella filiera utile anche
al consumatore finale, e dall’altra
una sacrosanta garanzia di giusti-
zia nei confronti degli agricoltori
che, ad oggi, per vendere i loro pro-
dotti devono subire gabole e lac-
ciuoli, sconti imposti a mo’ di “pre-
mio”, listing fee (una sorta di tan-
gente per aver i loro prodotti sugli
scaffali), penali per presunti difetti
di merce e un pagamento che di so-
lito si allunga anche fino a 90 gior-
ni, quando nel frattempo in cam-
pagna passa il tempo di un cambio
di stagione. Da questo punto di vi-
sta il decreto crea un problema alla
grande distribuzione organizzata,
troppo ben abituata, la quale si ve-
drà costretta a pagare subito (dal
punto di vista finanziario la cosa è
molto rilevante, visti i giri d’affari) e
seguendo contratti che, tra l’altro,
ci aiuteranno a capire meglio la for-
mazione dei prezzi.
Ovviamente la cosa ha generato
una levata di scudi tra queste gran-
di compagnie, ma credo che deb-
bano mettersi il cuore in pace. Pri-
mo perché questa disposizione è la
prima che recepisce delle direttive
comunitarie che se non ora, do-
vranno comunque essere messe in
pratica; secondo perché il resto
d’Europa intanto non si comporta
certo come noi. Senza fare nomi, la
IL PARADOSSO DI ATENE E LE DUE SEDIE DELL’EUROPA
EUGENIO SCALFARI
cune grandi banche, soprattutto te-
desche e francesi, ne possiedono
una notevole quantità nei loro por-
tafogli. A loro volta le obbligazioni di
quelle banche tedesche e francesi
sono in ampia quantità possedute
da banche importanti in tutto il
mondo.
Insomma, il fallimento di due o
tre paesi dell’Eurozona avrebbe ri-
percussioni molto serie sul sistema
bancario internazionale obbligan-
do gli Stati nazionali a nazionalizza-
re totalmente o parzialmente una
parte notevole dei rispettivi sistemi
bancari.
Con quali strumenti? Stampan-
do moneta attraverso le rispettive
Banche centrali: Federal Reserve,
Bce, Banca d’Inghilterra, Banca na-
zionale svizzera e probabilmente
anche le Banche centrali della Cina,
India, Giappone, Russia.
Gli effetti generali d’un salvatag-
gio bancario di queste dimensioni
in tempi di recessione già in corso,
ne prolungherebbe la durata pro-
ducendo al tempo stesso inflazione.
Si chiama “stagflation” che è quan-
to di peggio possa capitare special-
mente in Europa e in Usa. Forse la
Merkel è questo che aveva in mente.
Per farvi fronte l’Europa ha due
strade (che sono state indicate nel-
l’articolo del direttore del “Times”
che il nostro giornale ha pubblicato
venerdì scorso): marciare dritti ver-
so la costituzione d’un vero e pro-
prio Stato federale europeo oppure
ritrarsi in una Confederazione eu-
ropea di libero scambio senza più
moneta unica. Due scenari densi
d’incognite.
Personalmente continuo ad es-
sere moderatamente ottimista.
Credo cioè che l’eventuale crisi
GLI AGRICOLTORI CONTRO I SUPERMARKET
CARLO PETRINI
stessa cooperativa conferente di
frutta e verdura a un grande grup-
po multinazionale, in Italia è co-
stretta a praticare uno “sconto”
dell’8% vedendosi pagare dopo 60
giorni; in Francia invece non ha
sconti imposti e riceve i soldi entro
30 giorni. Inoltre va detto che la
grande distribuzione non batte ci-
glio quando deve pagare il prodot-
to non deperibile di una multina-
zionale (come una lattina di una bi-
bita) entro 15 giorni: pare giusto
che ci sia un trattamento equo an-
che nei confronti della nostra agri-
coltura, che è sempre più in diffi-
coltà. Del resto è facile fare i deboli
con i forti e i forti con i deboli, ma
credo che i distributori siano pur
sempre consapevoli di poter man-
tenere il coltello dalla parte del ma-
nico, perché siamo comunque di
fronte a un patto iniquo, in cui si
trovano di fronte un soggetto che
“può” comprare e un soggetto che
“deve” vendere.
Sull’articolo 66 invece bisogna
che i nostri parlamentari si impe-
gnino in un cambiamento sostan-
ziale, perché i nostri terreni fertili
correrebbero dei rischi troppo
grandi. In poche parole, liberaliz-
ziamo il diritto di coltivare i terreni
e non la loro proprietà: non ven-
diamo (o “alieniamo”, o “dismet-
tiamo”) i terreni demaniali a voca-
zione agricola, ma piuttosto dia-
moli in affitto. Causa crisi, con l’art.
66 del Decreto Liberalizzazioni si
propone di vendere i terreni pub-
blici su cui fare agricoltura: si è pen-
sato che in questo modo lo Stato
possa incassare subito (si parla di 6
miliardi di euro) e intanto si possa
dare impulso all’agricoltura, con-
cedendo prelazione di acquisto
delle terre ai giovani. Sulla carta l’i-
dea di dismettere i terreni dema-
niali a favore dei giovani potrebbe
anche funzionare. Ma a pensarci
bene, in pratica no: martedì scorso
un folto gruppo di associazioni e
coltivatori (tredici, tra cui Aiab, Le-
gambiente, Libera e Slow Food) ha
bancaria non sarebbe di dimensio-
ni ingestibili; credo che — Grecia a
parte — non ci sarebbero altri “de-
fault” e credo anche che il fallimen-
to della Grecia produrrebbe un’ac-
celerazione verso un’Europa fede-
rale. Credo infine che dal male pos-
sa venire un bene e che l’Italia, se
Monti potrà proseguire nel suo pro-
gramma di modernizzazione dello
Stato e della società, possa contri-
buire al bene dell’Europa e al pro-
prio.
Probabilmente questi risultati
avranno bisogno d’un tempo più
ampio che vada oltre la scadenza
elettorale del 2013 e questo mi por-
ta ad esaminare il secondo tema di
queste riflessioni: la democrazia
italiana del dopo-Monti.
***
Pensare come alcuni politici ita-
liani ancora pensano, che dopo le
elezioni del 2013 tutto torni al “heri
dicebamus” è pura follia. La secon-
da Repubblica è ormai smantellata,
la prima è stata sepolta vent’anni fa
e non potrà essere resuscitata per-
ché dal 1992 ad oggi l’intera struttu-
ra del paese è cambiata e ripristina-
re la sovrastruttura politica e cultu-
rale di allora è manifestamente im-
possibile.
Ci vogliono mutamenti costitu-
zionali e istituzionali, ci vuole una
nuova legge elettorale consona, ci
vuole soprattutto la rinascita dei
partiti che attualmente vivono in
uno stato larvale.
I partiti come li prevede la Costi-
tuzione debbono essere strumenti
di elaborazione politica e culturale,
portatori d’una visione del bene co-
mune e capaci di raccogliere il con-
senso degli elettori, cioè la rappre-
manifestato a Montecitorio per
chiedere al Senato di emendare
l’articolo 66 sostituendo nel testo le
parole “vendita” e “acquisto” con
“affitto”.
sentanza parlamentare, che tutta-
via dev’essere anche aperta all’ac-
cesso di movimenti e singole perso-
ne espressione diretta della società
civile.
La legge elettorale costituisce lo
strumento che consente la rappre-
sentanza e assicura al tempo stesso
la governabilità. Si debbono dun-
que riformare i partiti anche attra-
verso l’istituzione delle primarie; si
debbono adottare come base elet-
torale i collegi uninominali, si deve
abolire il premio e sostituirlo con
un’adeguata soglia di sbarramento
per evitare soverchie frantumazio-
ni e improprie alleanze pre-eletto-
rali. Infine si deve impedire che i
partiti restino quel che sono e cioè
conventicole e consorterie di varia e
non sempre esaltante natura.
Le Camere esprimeranno mag-
gioranze e opposizioni. Le maggio-
ranze esprimeranno al Capo dello
Stato i valori e gli indirizzi ricevuti
dal corpo elettorale ed eserciteran-
no il doveroso controllo sull’opera-
to del governo. Le opposizioni a lo-
ro volta prospetteranno una visione
alternativa del bene comune parte-
cipando a pieno titolo al controllo
sull’operato del governo e della
pubblica amministrazione.
Il finanziamento dei partiti e dei
gruppi parlamentari dovrà essere
fin d’ora disciplinato in forma ido-
nea; l’argomento fu posto al nume-
ro uno del decalogo con il quale il
Partito democratico si presentò alle
elezioni del 2008 sotto la guida di
Veltroni, ma non fu mai concreta-
mente affrontato così come non è
stata mai adottata la norma costitu-
zionale che impone una struttura
democratica all’interno dei partiti e
dei sindacati affidandone la verifica
Sarebbe un’operazione di gran-
de buon senso, che, dicevo, scon-
giurerebbe alcuni percoli. Il rischio
è che su questi terreni si gettino a
capofitto multinazionali o grandi
@ PER SAPERNE DI PIÙ
europa.eu/index_it.htm
www.slowfood.it
ad autorità terze. Varrebbe la pena
che argomenti come questi fossero
posti all’ordine del giorno delle for-
ze politiche e sindacali.
***
Il presidente della Repubblica ha
i poteri che la Costituzione gli affida
e questi poteri culminano nella no-
mina del presidente del Consiglio e
su sua proposta dei ministri. Evi-
dentemente il Quirinale si deve por-
re il problema che il suo candidato
ottenga la fiducia del Parlamento,
ma è al Quirinale che spetta la scel-
ta per compier la quale non è previ-
sta alcuna procedura di preventiva
consultazione. La nomina di Monti
insegni.
Fu dettata dall’emergenza? Non
soltanto. Pur tenendone conto, il
presidente Napolitano avrebbe
avuto largo campo di scelta perché
c’erano almeno altri tre nomi che
potevano soddisfare quell’esigen-
za. Napolitano scelse direttamene e
in perfetta aderenza al dettato costi-
tuzionale. Questa è dunque la cor-
retta e la più che opportuna proce-
dura e penso che debba essere uno
dei pilastri portanti della terza Re-
pubblica.
I contatti tra le forze politiche su
questo complesso di questioni è già
in corso. Fare previsioni sugli esiti è
un’ardua impresa, ma è auspicabi-
le che esse tengano ben presenti le
esigenze che qui abbiamo indicato
e che emanano dal mutamento dei
tempi e delle strutture politiche, so-
ciali, economiche e culturali. Altri-
menti saranno costruiti castelli di
sabbia, preda dei venti e privi di fu-
turo.
Post scriptum. Alcuni deputati che
corporations, sempre più affamate
di terra per fare cibo industriale o
produrre energia a scapito del cibo.
Del resto il fenomeno del land
grabbing nei Paesi poveri è ormai
■ 27
fanno parte della segreteria del Par-
tito democratico sembrano decisi a
presentare ai loro organi dirigenti la
proposta di trasformare il Pd in un
partito socialdemocratico sullo
schema del partito socialista euro-
peo.
Ciascuno pensa e fa quel che “il
core mi ditta dentro e va significan-
do” ma il senso di questa proposta
mi sfugge.
Sono tra gli elettori del Pd ed ho
partecipato alle primarie fin dai
tempi dell’Ulivo di Prodi e poi del Pd
come certificano le liste stilate nei
gazebo dove il voto delle primarie
veniva raccolto insieme ai dati ana-
grafici dei votanti. Credo sia il solo
partito italiano che adotta le prima-
rie e me ne rallegro, ma non credo
che avrei votato per un partito so-
cialdemocratico che oggi a me sem-
bra del tutto anomalo nel panora-
ma italiano. Se la proposta passasse
penso che sarebbe un favore per il
partito dell’Udc, un genere di favo-
re che non può essere ricambiato.
Il Pd è nato appena quattro anni
fa come partito riformista e innova-
tivo ed ha avuto il voto anche di mol-
ti liberali di sinistra ed ex azionisti
come anch’io sono. Quando si pre-
sentò alle elezioni ebbe il 34 per cen-
to dei voti: mai i riformisti italiani,
durante la monarchia e poi durante
la repubblica, erano arrivati ad un
terzo del corpo elettorale. Era lo
stesso livello raggiunto dal Pci di
Berlinguer, di cui però il Pd non era
la continuazione.
Sarei molto lieto di conoscere in
proposito l’opinione del segretario
del Pd, Pierluigi Bersani. Tanto per
sapere, come elettore del partito da
lui guidato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
sotto gli occhi di tutti: la terra ferti-
le sta diventando un bene quanto
mai raro e prezioso. Inoltre si ri-
schia di accentuare la concentra-
zione della terra agricola italiana
nelle mani di pochi: mentre negli
ultimi 10 anni essa è diminuita di
300mila ettari, le aziende si sono ri-
dotte a un terzo, ma aumentando
di molto le loro dimensioni medie.
Per le caratteristiche del territorio
italiano, la sua cura e la sua produ-
zione è meglio che restino il più
possibile nelle mani di tante realtà
medio-piccole, attrici di un’agri-
coltura più sostenibile e ben radi-
cata nel suo contesto. A voler pen-
sare male poi, ci potrebbe anche
essere il pericolo che queste vendi-
te diventino un gran serbatoio per
riciclare denaro sporco da parte
della criminalità organizzata. E chi
ci garantisce che dopo qualche an-
no non parta un’edificazione sel-
vaggia?
Con la formula dell’affitto, sem-
pre dando prelazione ai giovani, si
otterrebbe il duplice vantaggio di
assegnare le terre demaniali agri-
cole a nuove realtà imprenditoriali
e di non dismettere un bene comu-
ne come la terra fertile che rimar-
rebbe nelle mani dello Stato e al
tempo stesso avrebbe chi se ne
prende cura. Gli introiti sarebbero
spalmati negli anni, ma anche ga-
rantiti per lungo tempo, mentre
l’attività agricola garantirebbe sti-
molo all’economia e nuove entrate
allo Stato con l’Iva sui prodotti ven-
duti e nuovi oneri previdenziali.
Le commissioni parlamentari
stanno già lavorando sul decreto li-
beralizzazioni: per favore, non
svendiamo la terra dello Stato, ma
facciamo in modo che vada nelle
mani di chi è capace di curarla, an-
che nell’interesse di tutti. Sono
quegli agricoltori che rivendicano
il giusto diritto di essere pagati in
tempi ragionevoli e con contratti
chiari e trasparenti: rispettiamoli
di più.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012

TRIBUNALE DI SALERNO
SEZIONE FALLIMENTARE
FALLIMENTO N. 03/2011
INVITO A PRESENTARE OFFERTE IRREVOCABILI PER
L'ACQUISTO DI BENI MOBILI
Il curatore del fallimento n. 03/2011 è interessato a ricevere e vagliare offerta
irrevocabile di acquisto, anche migliorativa, relativa i beni mobili, come meglio
specificati nel verbale di inventario, posti in vendita nel loro complesso, ovvero in
alternativa in singoli lotti, ovvero:
Lotto Unico (tutti i beni mobili) valore Euro 254.377,00; Lotto I (macchinari e
attrezzature) valore Euro 213.807,00; Lotto II (mobili di ufficio) valore Euro
14.170,00; Lotto III (mobili registrati) valore Euro 26.400,00.
COMUNE DI VENEZIA
Offerte di acquisto presso la Cancelleria fallimentare del Tribunale di Salerno entro
Direzione Contratti e
le ore 10:00 del 16/03/2012 in busta di formato A4, con allegato assegno circolare
Atti Amministrativi Opere Pubbliche
N.T. intestato al Fallimento n. 3/2011, per una somma pari al 10% del prezzo offerto AVVISO RELATIVO AGLI APPALTI AGGIUDICATI
per l'acquisto dei beni a titolo di deposito cauzionale. Si rende noto che alla procedura negoziata relativa alla “Gara n. 68/2011:
L'apertura delle buste con le offerte avverrà il giorno 19/03/2012 con inizio alle ore Lavori di riqualificazione delle Vie Poerio e Riviera XX Settembre a Venezia-
12:00, presso la Sezione Fallimentare del Tribunale di Salerno, sita in Salerno alla Mestre. 1° lotto – Intervento strutturale. C.I. 11407”, è risultata aggiudicata-
via Papio n. 20, dinanzi al Sig. Giudice Delegato al fallimento ed al curatore. In caso ria l’Impresa: CLEA S.C., con sede legale in Campolongo Maggiore (Venezia)
di presenza di più offerte, si procederà ad una gara da svolgersi nella data dell'udienza Via Roma 26/c per l’importo contrattuale complessivo di 1.904.733,99 (o.f.e.)
di vendita avanti al G.D. articolata in più fasi. Ulteriori informazioni presso il curatore L’avviso integrale viene pubblicato nel Foglio delle Inserzioni della G.U.R.I. n. 17
dott. Aldo Perriello, con studio in Salerno, al Corso Vittorio Emanuele n. 111, tel. del 10.02.2012 ed è disponibile sui siti Internet www.comune.venezia.it/gare
089/2580704 e fax 089/2754543, e-mail aldo.perriello@tin.it, nonché sui siti internet
www.asteimmobili.it e www.astegiudiziariesalerno.it , dove sono pubblicati per intero
www.rveneto.bandi.it/ e www.serviziocontrattipubblici.it
l'avviso di vendita con la descrizione particolareggiata dei beni.
IL DIRIGENTE DEL SETTORE GARE - Dott. Fabio Cacco
LADOMENICA
DIREPUBBLICA DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
NUMERO 363

CULT

Li accusano di sostenere la camorra

Ecco chi sono i neomelodici
All’interno
e il mondo che raccontano
La copertina
Boom dei libri
a basso prezzo,
è il dominio
del discount book
FERRARI E MARCHAMALO

La recensione
Il Novecento
di Milosz
per ascoltare
la vera poesia
FRANCO MARCOALDI

L’intervista
Anthony Horowitz
“Ho avuto un dono,
posso rifare
Sherlock Holmes”
LEOPOLDO FABIANI

Canzone
criminale
FOTO MAURO D'AGATI

L’opera
Grazie a Donizetti
Lucia è sempre bella
L’attualità ROBERTO SAVIANO ma con Amelio

Q
uando vivevo ai Quartieri Spagnoli le conoscevo tutte
Una giornata a memoria. In verità, le conosco ancora le canzoni
con i guardiani neomelodiche che dalle radio al massimo volume
esplodono per i vicoli, escono dai finestrini delle auto,
del tempo suonano come suonerie dei cellulari. La mattina si
ANDREA TARQUINI
fanno le pulizie e dalle finestre escono Tony Colombo,
Rosario Miraggio, Stefania Lay… e mille altre voci. «Chiù me fa ma-
le, chiù voglio pruvà chell’che o sal’int’ e ferite fa» («Più mi fa male,
più voglio provare quello che il sale nelle ferite fa» — Rosario Mi-
L’incontro raggio). I cantanti neomelodici napoletani sono cantanti conside-
rati, con un piglio un po’ snob, di periferia, minori. Ma a vedere i
Glenn Close, contatti dei loro video su YouTube sono in assoluto paragonabili ai
cantanti pop italiani di maggior successo, spesso con un mercato
“Sono una dark comparabile al loro o anche superiore. Male, la canzone di Rosario
Miraggio, ha un numero di visualizzazioni di gran lunga maggiore
formato famiglia” di quello delle star nazionali. È stata ascoltata più di tre milioni di
ARIANNA FINOS volte. Sott’ e stelle di Tony Colombo più di un milione e mezzo di
volte. Alessio, con Ma si vene stasera, ha più di quattro milioni di vi-
sualizzazioni. Spesso nei video appare il numero di telefono dei è troppo timida
cantanti o quello dei loro agenti, in modo che possano essere con-
tattati e invitati a comunioni, matrimoni, feste di compleanno o di
GUIDO BARBIERI
paese. Sono richiestissimi, si possono invitare a un evento con una
telefonata (e un cachet che può andare dai trecento ai mille euro a
canzone), non sono lontani come le pop star.
Non solo i contatti su YouTube, ma anche i fatturati delle vendi- Il libro
te sono alti. Chi produce e distribuisce la musica dei neomelodici
sa come sfruttare il mercato. Il cd originale a volte non esiste nep- Una certa idea
pure. Lo fanno direttamente falso. Così guadagnano una percen-
tuale direttamente alla vendita. Meccanismo semplice e vincente. di mondo:
Se il falso è il tuo, guadagni sul falso e, avendo inondato il mercato,
altri falsari dovranno aspettare che si esauriscano le prime tiratu- “Fumaroli e il match
re false per poter piazzare le proprie.
Antichi-Moderni”
(segue nelle pagine successive) ALESSANDRO BARICCO
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA DOMENICA
■ 30

La copertina Raccontano di amori e tradimenti. Ma soprattutto

di latitanza, violenza, odio per i pentiti,
Canzone criminale galera e varie infamità. Dopo che un cantante
è stato indagato nei giorni scorsi per istigazione a delinquere,
viaggio nel mondo dei neomelodici napoletani

La musica di Gomorra
ROBERTO SAVIANO tocicletta con il casco e pronto a sparare, sangue
freddo e senza pietà mi sento già stanco bastar-
(segue dalla copertina) do e perduto»). E poi continua con un rammari-
co: «Uccido questo e quello. Di questi soldi che
unico modo per combat- me ne devo fare se non posso stare con i miei fi-

L’
tere il falso è gestirsi il fal- gli e con mia madre». I testi sono in napoletano
so. Nessuna mediazione. ma con grafìa spesso sbagliata. Scrivo qui i versi
È un mercato che non co- così come circolano sul web nei siti dei loro fan.
nosce crisi, questo. Ed è Queste canzoni sono la prova che esiste una quo-
un mercato che non inte- tidianità di guerra, che i neomelodici riescono a
ressa solo Napoli o la interpretare. La interpretano rendendola epica,
Campania, ma l’intero dandole un senso eroico. Tutte queste canzoni
Sud. Un bacino d’ascolto vastissimo. Perché il si- rientrerebbero nell’apologia di reato. Ma c’è in
ciliano e il pugliese, il calabrese e il lucano, pur loro qualcosa di più complesso. Questa quoti-
avendo le proprie canzoni tradizionali in dialet- dianità non è soltanto un arruolamento militare,
to, cantano le canzoni moderne in napoletano. è anche un’educazione sentimentale: ti punto in
Sentimenti, amore e tradimenti, sono questi i faccia una pistola, ti permetto di arruolarti, ti do
temi dei neomelodici, temi uno stipendio, ma ti educo
universali, come quelli anche a essere in un certo
cantati dalla musica pop.
Le loro canzoni raccontano
Tra quelle del repertorio modo. Ne Il mio amico ca-
morrista Lisa Castaldi can-
il quotidiano. Ma in queste malavitoso antico ta le virtù di un boss suo
terre il quotidiano è anche amico, «n’omm chin e qua-
affiliazione, morte, carce- “Guapparia” è la più famosa lità» («un uomo pieno di
re, potere. E gestione del qualità») che «ca’ paura e
potere con le sue declina- È la storia di un boss cu’ coraggio a braccetto se
zioni: consenso e violenza. ne và» («che cammina a
Il racconto è incentrato sul- che fa una serenata alla sua bella braccetto con la paura e
la scelta inevitabile della
camorra (parola quasi mai
e, proprio perché si è innamorato, con il coraggio», il coraggio
suo e la paura che incute,
pronunciata nelle canzo-
ni), una scelta dettata dal
non può più essere guappo ovviamente); mentre in
Femmina d’onore, la Ca-
destino, dalla vita misera,
dalle condizioni sociali di
Poi viene Mario Merola staldi parla del ruolo delle
donne nella camorra. Una
un intero territorio. E sulle con “Serenata calibro 9” donna che prende il posto
sue conseguenze: l’onore e del marito, e che promette
il silenzio. Non è una cele- vendetta contro il pentito
brazione totale. È una sorta che ha passato le informa-
di racconto eroico con al centro persone che fa- zioni: «Pentito che maritem’ hai tradito ra legge e
cendo la scelta della camorra entrano in una so- miez a via si cundannat’» («Pentito, che mio ma-
cietà chiusa: non importa quello che il mondo rito hai tradito, dalla legge della camorra sei con-
pensa di te, non importa se il mondo ti è ostile, la dannato»). I pentiti. Negli ultimi anni ne sono
famiglia è con te, la famiglia ti ama. nate molte di canzoni contro i pentiti, descritti
Il talento e la dannazione dei neomelodici sta come il male assoluto, come degli sfascia fami-
proprio nel saper raccontare i momenti più dif- glie. Una delle più feroci è di Mirko Primo, Pe col-
ficili della vita quotidiana, facendo capire imme- pa è nu pentito, dove nel ritornello si dice: «Prima
diatamente com’è o come sarà la vita di chi è de- mi era amico, ora è un pentito e mi ha condan-
stinato ad ascoltare le loro canzoni: persone co- nato per tutta la vita. Ma come possono credere
strette alla latitanza, donne che hanno fidanzati a questa gente che fa solo infamità?». Contro i
o mariti latitanti, killer che non sopportano più il pentiti ha scritto e cantato anche Michele Ma-
loro duro lavoro. Gianni Vezzosi, in O’ killer del gliocco. Il ritornello di A colpa è dei pentiti dice:
2007, canta: «Accomencio a juornat facenn male «La colpa è dei pentiti, gente senza onore che
a chesta a città. Ncopp a motociclett co casch mi- quando stanno fuori si sentono re ma quando
se e pronto a sparà, u sang fridd e senza pietà m’- entrano dentro sono peggio dei cantanti che
semt stanc bastard e perdut già» («Comincio la cantano a squarciagola».
giornata facendo male a questa città. Sulla mo- La canzone di Nello Liberti, O’ capoclan — «O’
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
■ 31

‘‘ ‘‘ ‘‘ ‘‘ ‘‘ ‘‘
Nu’ latitante
È na foglia
int’o viento
nun po’ alluccà
nun po’ dì
Cella 17
E ghiamme belle
già saccie
ca m’aspett’
a cella 17
O’ killer
Accomencio a’jurnata
facenn male
a chesta città
’Ncopp a motocicletta
Il mio amico
camorrista
È n’ommo
chine e’ qualità,
che ca’ paura
A’ colpa
è dei pentiti
È gente senza onore
quanno stanno fora
si sentono
O’ capoclan
È n’omme serio
e che è cattivo
nun è o’ vero
O’ capoclan
so’ innocente azzerat’o cunto co’ casco mise e co’ curaggio comme e’ rre si ha sbagliato
telefona a casa se aggia pavà e pronto a’sparà, a braccetto se ne và ma quanno è sulamente
pe’ dì sulamente nun fate cumplimente u’sang fridd Rischia vita e libertà stanno dint’ pe’ necessità
rimane ca nun me piente e senza pietà ma’ pa’ gente cantano a squarciagola O’ capoclan
e natale se aggia levat’a vit’ me siente stanco e miezz’ a’ via e nun cantano deve sapere
vulesse turna’ a’n’omm’e niente bastardo e perduto già ’na carezza nun ce stà a’ verità comme se fa a cumannà
TOMMY RICCIO GIANNI CELESTE GIANNI VEZZOSI LISA CASTALDI MICHELE MAGLIOCCIO NELLO LIBERTI

capoclan è n’omm serio, che è cattivo nun è o ver’» brano, altre volte lo subiscono, più spesso ne rac-
(«Il capoclan è un uomo serio, non è vero che è contano il coraggio e il dolore. Sibillinamente
cattivo») — nei giorni scorsi ha fatto scandalo, qualcuno consiglia di non prendere quella stra-
mentre lui è indagato per concorso in istigazio- da. I più ne cantano l’onore. Sandro e Antony in
ne a delinquere. Ma è da più di quindici anni che Nu guaglione malamente (il video è stato clicca-
a Napoli si incidono e si cantano canzoni di ca- to due milioni di volte su YouTube) inscenano un
morra. Gino Ferrante, con A società, racconta in- dialogo tra due fratelli: il primo chiede all’altro di
vece di come gli affiliati soffrano una vita di soli- dirgli la verità, se davvero è diventato «nu gua-
tudine: giudicati dalle persone e dalla legge «si glion’e miez a via» — un modo per dire «affiliato»
nascondono dai figli e dalle mogli»; racconta an- — e l’altro si confessa, fornendo i soliti motivi. Il
che della famiglia organizzata dove «so tutt’ ritornello dice: «Nu guaglione malamente accus-
quant frate, e nessuno deve tradire». Sempre ri- sì me chiamm’ a gente. Parlan’e nun sann nient»
corre la legge certa dei clan, la punizione per l’in- («Un cattivo ragazzo mi definisce la gente. Parla-
famia e la capacità di farsi forza l’uno con l’altro. no senza sapere»). Ma la canzone si chiude con
La regola e la punizione. un atto d’amore tra i due. Il fratello minore, no-
La canzone di malavita è un classico non solo nostante abbia saputo che il maggiore è un ca-
napoletano ma calabrese, romano, siciliano. morrista, non lo giudica e gli conferma il suo
Guapparia è la canzone di amore.
camorra del repertorio anti- Si possono ascoltare que-
co più famosa, considerata
ormai un classico e cantata
“Si possono osservare ste canzoni e questi cantan-
ti dai capelli assurdi, con le
anche dai grandi maestri
come Murolo. Racconta la
questi personaggi dai capelli assurdi, sopracciglia disegnate, il
petto depilato e sempre ab-
storia di un boss che fa una con le sopracciglia disegnate, bronzati, con disprezzo — e
serenata alla sua bella e, osservare il tutto pensando
proprio perché si è innamo- il petto depilato, sempre abbronzati a quanto sia ridicolo. Perso-
rato, non può più essere nalmente, ho imparato più
guappo. È diventato un con disprezzo da queste canzoni a com-
molle e invita l’onorata so-
cietà a cacciarlo dall’orga-
Ma ho imparato più da loro prendere il mio paese che da
decine di editoriali. Del pae-
nizzazione. Poi venne Ma- e dai loro testi se rappresentano una parte
rio Merola con Serenata ca- importante.
libro 9, il racconto di un vec- a comprendere il mio paese Hanno spesso voci incan-
chio guappo di camorra che tevoli, altre volte invece me-
aveva deciso di farsi da par- che da decine di editoriali” diocri, timbri rochi o lamen-
te e che, quando i criminali tosi. Il loro celebrare crimi-
entrano in casa della figlia, ne e faide, onore e affiliazio-
decide di vendicarsi. Ma il COPERTINE ne non è altro che un piano,
vero padre della canzone neomelodica che rac- In queste pagine l’ennesimo. Nelle loro parole non esiste il con-
conta gesta di camorra è Tommy Riccio. Il suo alcuni cd cetto di giustizia, non esiste il problema morale.
Nu’ latitante del 1993 — considerato il primo vi- di cantanti neomelodici Esiste un’etica nuova, non universale ma parti-
deo musicale che racconta una vicenda di ca- selezionati colare, modellata sul gruppo. È sbagliato am-
morra — è la storia della sofferenza di un latitan- da Gianni Valentino mazzare, ma è necessario. È sbagliato darsi al cri-
te, che smette di esistere e scappa da tutto e tut- In alto testi mine, ma lo si può fare con onore. La ricchezza è
ti; non può fidarsi che di un amico per portare un di canzoni necessaria, e per averla devi rischiare. Questo è
regalo ai figli. E in questa canzone centinaia di neomelodiche ciò che raccontano queste canzoni. Esiste un
persone (non solo i boss noti alle cronache vivo- che raccontano la vita percorso necessario, dovuto, tragico.
no la difficoltà della latitanza, ma centinaia di dei camorristi Ora i neomelodici vengono ascoltati anche da
piccoli affiliati e le loro famiglie) si riconoscono. Nella foto di copertina ragazzi romani e milanesi che non hanno origi-
Ancora oggi è mandata diffusamente nelle radio di Mauro D’Agati ni meridionali, e che chiamano il genere «Napo-
locali di tutto il mezzogiorno italiano. una sala li». Sembrano lontani e marginali, ma lontano e
I neomelodici riempiono un vuoto. La canzo- di registrazione marginale è chi considera feccia tutto questo.
ne italiana moderna ha ignorato quasi total- Guardarli e ascoltarli significa guardare e ascol-
mente, tranne poche eccezioni, questi temi. Lo- tare il proprio paese. E per quanto possa scon-
ro ci vivono in mezzo e li raccontano. Denuncia- volgerci non possiamo più ignorarlo.
re quel mondo sarebbe da infami. A volte lo cele-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA DOMENICA
■ 32
L’attualità
Sottozero
ANDREA TARQUINI
S
DARMSTADT
eguono ogni movimento nei cieli
d’Europa e del mondo sui cin-
quanta schermi del modernissi-
mo centro di controllo. Parlano tra
loro in tedesco o inglese, in italiano, francese,
spagnolo o tante altre lingue ancora, come nei
corridoi della Banca centrale europea. Sono
sempre decontracté, sorridenti e abbigliati ca-
sual. Scherzano, l’atmosfera è amichevole e
informale nella piccola e ricca Darmstadt, a
un passo da Francoforte. Ed è piacevole pas-
sare una giornata al lavoro con loro, i guardia-
ni del clima.
Giovani, geniali salvatori del mondo, se li
osservi quasi evocano Harry Potter, Hermio-
ne Granger e i loro amici a Hogwarts. Qui la-
vorano i cinquecentosessanta superesperti
venuti da ogni parte d’Europa, gli scienziati
I guardiani
del tempo grazie ai quali riceviamo i dati che consento-
no di prevedere ondate di gelo, alluvioni e tsu-
nami. Si chiama Eumetsat, è l’agenzia euro-
pea intergovernativa ma indipendente, come
la Bce, che con i suoi satelliti è all’avanguardia
nel mondo per la sorveglianza delle condizio-
ni meteorologiche. Dall’allarme rosso per la
nuvola del vulcano islandese che nell’aprile
2010 bloccò i voli in Europa fino ai primi, pun-
tualissimi segnali dell’offensiva del generale
inverno che ha azzoppato Roma e buona par-
te dell’Italia e del resto del Vecchio continen-
te, le preallerte — non previsioni del tempo,
bensì dati neutrali ma espliciti — sono venu-
te da qui. Dalle informazioni dei satelliti me-
teo che arrivano a getto continuo e, decrittate
ogni 10-15 minuti, vengono inoltrate gratis e
di continuo in tempo reale a ogni autorità na-
zionale europea. Basta saperle leggere, per
non confondere 35 millimetri d’acqua con 35
centimetri di neve. L’Europa esiste e funzio-
na, basta saperla usare.
Fuori, il sole mitiga appena i dieci gradi sot-
to zero e soltanto liquidi solventi sparsi a ogni
angolo dagli spazzaneve arancioni ti salvano
da una sbandata mortale in auto o da una sci-
volata sul marciapiede con fratture gravi.
Trenta chilometri a nord, Boeing, Airbus o
Embraer con tutti i colori del mondo atterra-
no e decollano tranquilli (alla peggio con
qualche ritardo) nell’enorme scalo di Fran-
coforte, secondo nel continente solo a Lon-
dra-Heathrow. Il gelo siberiano miete morti
anche qui, ma basta ascoltare i guardiani del
clima per difendersi meglio. Lavorano di
buon umore, ma concentratissimi come ma-
nager coreani, qui alla centrale delle pacifiche
“star wars” europee contro il maltempo.
«Guarda quell’immagine del satellite, che
fanno le nuvole?», studiano due giovani da-
vanti a uno schermo della sala controllo. Non
devono fare altro: la segnalazione ai servizi
meteo di tutta Europa parte in automatico.
“Nuove nubi sull’Italia settentrionale e cen-
trale”, “rischio di abbondanti precipitazioni
su Francia meridionale e Spagna”, avvertono
grandi didascalie.
Valerie Barthmann, giovanissima pr tede-
Si chiama Eumetsat, è l’agenzia europea che da Darmstadt,
in Germania, sorveglia le condizioni meteorologiche
e trasmette 24 ore su 24e 7 giorni su 7
i dati dal satellite ai singoli paesi dell’Unione
È indipendente come la Bce, chi ci lavora
ha un’età media molto bassa
e vi è entrato solo per merito
Ci siamo andati per capire perché
il clima, soprattutto in Italia,
è ancora un’emergenza
sca, studi in Francia, fluent anche in italiano,
saluta tutti in molte lingue, poi scendiamo nel
sotterraneo. Grigi armadi metallici, ambiente
sterile e isolato, luce soffusa, solo il sussurro
sommesso dell’elettronica rompe il silenzio.
Quello che è Serpico per il fisco italiano, sono
questi supercomputer per i guardiani del cli-
ma europeo. «I dati dei satelliti vengono cap-
tati dalle stazioni di antenne a Svalbard, sulle
isole Spitzbergen norvegesi, e nell’Antartide»,
spiega il gentile data services manager Harald
Rothfuss, sulla quarantina, maglione alpino,
jeans e scarpe da trekking. «Vengono captati
dal centro di Uesingen, 60 chilometri da qui, il
computer raccoglie tutto. La ritrasmissione a
ogni servizio meteorologico nazionale è im-
mediata, poi il computer archivia per anni».
Non fanno previsioni del tempo i guardiani di
Darmstadt: raccolgono dati di continuo a ve-
locità fotonica, e li inviano a tutti i paesi. Tra
dati nuovi ritrasmessi ogni 10-15 minuti
ovunque e archivio del supercomputer — in
media per ogni 100 terabyte di dati in entrata
quelli ritrasmessi o richiesti all’archivio sono
dieci volte tanti — Eumetsat mette chiunque
in Europa in condizione di prevedere con
grande anticipo ogni tempesta. I dati vengo-
no inoltrati 24 ore su 24, sette giorni su sette.
Superlavoro, stress, allarmi, con l’ultima
ondata di gelo? No, il lavoro procede al ritmo
intenso di sempre. «Da quando abbiamo visto
con i satelliti il gelo in Russia e le alte pressio-
ni era chiaro che cosa sarebbe arrivato sulla
testa di tutti gli europei», spiegano. «È facilis-
simo, e inoltre gratuito, anche seguirci onli-
ne», fa notare il giovane Neil Fletcher, mana-
ger communications and outreach, venuto
qui in jeans di velluto e camicia button down
da Manchester. Qui si entra solo per concor-
so, promossi o bocciati da commisioni d’esa-
me autonome. Unica condizione d’ammis-
sione: devi essere europeo. «Divertiamoci con
il mio schermo, ma non per il downloading del
rock»: ecco immagini e rapporti di Eumetsat
scaricabili gratis da YouTube e da Flickr. An-
che con la funzione di zoom su ogni singolo
paese. Serve poca illuminazione elettrica nel-
la fortezza ipervetrata dei guardiani del clima.
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
■ 33

‘‘
Leggere
correttamente
le informazioni
che inviamo
è importante
Sapere che cosa
dobbiamo aspettarci
può salvare
molte vite,
i benefici sociali
sono enormi

La luce del sole ti arriva dal tetto e da ogni pa-

ESPERTI
Sopra, una sala del centro di controllo dell’Eumetsat, a Darmstadt, a un passo
da Francoforte, con i “guardiani del clima” al lavoro: sono giovani scienziati
provenienti da ogni parte d’Europa
rete. Trasparenza ovunque e mescolanza
multiculturale persino nel menù della mensa:
tonno grigliato o tortellini a fianco dei piatti
tedeschi.
«Il problema è che la gente dovrebbe reim-
parare a prendere sul serio i pericoli naturali»,
dice Marianne Koenig, meteorologa, tra un
computer e l’altro. «Inverni gelidi e tendenza
a temperature più alte non sono in contraddi-
zione. Non affrontiamo solo un riscaldamen-
to delle temperature, abbiamo perso l’equili-
brio del clima che si era formato dopo l’ultima
glaciazione. Come sui mercati internazionali,
anche nel clima affrontiamo turbolenze velo-
ci che ieri ci erano ignote». Maglione nero,
jeans, stivaletti da neve, spiega tutto sorriden-
do. «Leggere i nostri dati è importante, prepa-
rarsi in tempo può salvare vite, ha benefici so-
ciali enormi». A volte il messaggio è ricevuto:
la Germania ha alzato le sue dighe foranee sul
Mare del Nord. «Ma troppo spesso il trend è ta-
gliare i fondi ai servizi meteorologici naziona-
li, specie nel personale. Errore. I segnali dei
computer non sono tutto, se non hai chi li ana-
lizza velocemente. È come se le compagnie
aeree rinunciassero ai corsi al simulatore per
i piloti di linea: col simulatore impari ad af-
frontare l’emergenza le rare volte che arriva, e
a salvare vite».
È anche un mondo solidale il comando eu-
ropeo delle guerre stellari contro il maltempo:
i dati vanno gratis in tempo reale ai paesi più
poveri, dall’Africa al Sudest asiatico e per pre-
venire siccità o tsunami. I satelliti sono di due
tipi: geostazionari, a 36mila chilometri di
quota, e orbitanti a 800 chilometri dalla Terra.
Segnalano con un “bip bip” persino ogni loro
minima avaria. Li lanciano con i razzi fran-
coeuropei Ariane da Kourou, nella Guyana
francese, o raramente con i Soyuz russi da
Baikonur. La parte del leone, nella produzio-
ne degli enormi satelliti che avvistano a tem-
po gelo o alluvioni, tocca alla Francia. «Se il
nostro sistema non esistesse», dicono i giova-
ni guardiani del clima, «sarebbe il caos». Ro-
ma kaput mundi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA DOMENICA
■ 34
L’inedito Due cugini, uno buono e uno cattivo, che si scambiano i ruoli
Sono i protagonisti di “Una vecchia canzone”, il primo
Trame nere romanzo dell’autore de“L’isola del tesoro”. Il libro,
scoperto postumo, viene ora pubblicato
anche in Italia. E rivela tutta l’ossessione
per il lato più oscuro dell’animo umano
GIUSEPPE MONTESANO
I
l vero spettro che infestava i sogni di Robert Louis
Stevenson non era il tesoro segreto e nascosto dei
pirati, ma il segreto del Male nascosto nelle canti-
ne dell’anima. Fin dalla più tenera età Stevenson
era stato immerso in un mondo di protestantesi-
mo presbiteriano ossessionato dalla guerra tra il
Bene, che è sempre e solo dei giusti, e il Male, che
è sempre e solo degli empi: una lotta che risaliva a
Caino e Abele, la coppia di fratelli nemici mortali
di cui narrava la Bibbia. Ma Stevenson, con un ge-
sto degno dei supremi romanzieri, rifiutò la sem-
plificazione morale della Bibbia coatta della sua
infanzia, e rese il conflitto tra fratelli un conflitto
che rivive nel cuore di ognuno. L’uomo è duplice,
un empio e un giusto nella stessa persona: Jekyll e
Hyde sono due facce della stessa medaglia, per-
ché il conflitto tra bene e male è ambiguo, e Ste-
venson avrebbe potuto ripetere in piena epoca
vittoriana le parole del profeta Geremia: «Il cuore
dell’uomo è fraudolento sopra ogni altra cosa, e
disperatamente insanabile. Chi lo conoscerà?».
Ma il desiderio di capire lo sdoppiamento frau-
dolento dell’Io, che nello Strano caso del Dr Jekyll
e Mr Hyde giunge a perfezione e precorre Freud,
ossessionò Stevenson fin dagli inizi come sappia-
mo ora da un racconto lungo intitolato Una vec-
Stevenson
chia canzone, tradotto in italiano da Fabrizio Ba-
Come nacque Mister Hyde
gatti per la casa editrice Barbès. Quarant’anni fa
uno studioso di Stevenson scoprì una pagina ma-
noscritta che gli fece attribuire senza dubbi al-
l’autore de L’isola del tesoroun racconto anonimo
intitolato An old song apparso nel 1877 sul Lon-
don, un periodico sul quale erano usciti i primi
racconti di Stevenson. Una vecchia canzone nar-
ra del dissidio tra due cugini cresciuti insieme, che
dicono di sé «siamo più vicini che se fossimo fra-
telli»; il vecchio zio, credente fanatico e conserva-
tore assoluto, ha deciso che l’eredità e la figlia di
un ricco possidente andranno a John, e niente al
cugino di sole tre settimane più giovane, Mal-
colm. Una storia che ricorda una vecchia canzo-
ne? Sì, perché ricorda Caino e Abele, ma ricorda
anche il capolavoro di Stevenson, Il Signore di
Ballantrae, il romanzo dove Stevenson portò al
culmine la sua indagine del Male, e in cui mise in
scena non più timidamente due cugini ma pro-
prio due fratelli. Lo schema del racconto giovani-
le e del capolavoro della maturità è lo stesso: il cat-
tivo John di Una vecchia canzone e il malvagio Ja-
mes del Signore di Ballantraesono abitati dal Ma-
le, ma sono intelligenti; il buon cugino Malcolm e
il buon fratello Henry sono buoni, ma un po’ sem-
pliciotti; e colui che rende nemici i fratelli è sem-
pre un vecchio fanatico religioso, un militare o un
politico, e un represso incapace di amare.
L’epoca e la necessità di vendere, come confes-
sò Stevenson stesso dicendo che Flaubert e Bal-
zac avevano potuto essere molto più liberi di lui,
frenarono le sue esplorazioni nella tenebra, e
quando in Stevenson, spesso, affiorano accenni a
nevrosi sessuali o religiose, scatta la censura, e riu-
sciamo solo a intravedere gli abissi del crimine e
della perversione: allo stesso tempo, paradossal-
mente, è probabile che il fascino del raccontare di
Stevenson nasca in parte da questa censura-ce-
sura, dalla sensazione costante di trovarci sull’or-
lo di un universo maligno che sentiamo esistere
ma che non ci viene mai mostrato tutto.
Stevenson poteva trovare la personalità dop-
pia che lo ossessionava nel William Wilson di Poe
e negli Elisir del diavolo di Hoffmann, ma fu nel-
l’ammirato Dostoevskij, che in una lettera
chiamò «un bel tipo di demonio», che vide il suo
inarrivabile modello. Stevenson, che è diventato
famoso per le sue trame, aveva una concezione
complessa del raccontare, una visione che si ac-
costava a Dostoevskij anche nella ricerca delle si-
tuazioni abnormi, quelle in cui dallo stagno quie-
to e superficiale del quotidiano sbucano impre-
visti i mostri del profondo: «Ciò che è ovvio non è
per forza ciò che è normale; la moda governa e
deforma; la maggioranza si adegua docilmente
alle regole vigenti, e così raggiunge, agli occhi di
chi osserva in profondità, solo un alto potere di
nullità; il pericolo sta nel fatto che, a cercare di ri-
trarre il normale, si rischia di ritrarre il nulla, e si
rischia di scrivere il romanzetto della società in-
vece che il romanzo dell’uomo…». È probabile
che non abbia giovato allo Stevenson scrittore
complesso, astutamente inverosimile e nero
l’entusiasmo eccessivo per L’isola del tesoro e gli
altri libri d’avventura, opere sopravvalutate; né
gli ha giovato il fatto che un grandissimo come
Calvino, per motivi di poetica personale, ten-
desse a illuminarne poco il suo lato Dostoevskij:
ma se Calvino faceva ciò che fanno gli artisti, i cri-
tici non hanno giustificazioni. E così i capolavo-
ri neri di Stevenson, con l’eccezione di Jekyll e
Hyde, restano nell’ombra: Il signore di Ballan-
trae e I Weir di Hermiston, un po’ sotto anche il
tenebroso The Merry Men, il torbido Markheim,
il misterioso e oppiaceo Olalla che piaceva mol-
to a Calvino, e persino opere minori come L’ac-
caparratore di corpi, Janet la storta o le Favole,
che di favole hanno solo il nome e raccontano
bizzarrie e atrocità.
È quindi una fortuna che il giovanile e ancora
esitante Una vecchia canzone venga a ricordarci
lo Stevenson inquieto e perturbante, quello più
vicino ai nostri tempi di delitti e perversioni. Le
ultime parole che Stevenson dettò sul letto di IL LIBRO
morte furono quelle su cui si interrompe incom- Una vecchia canzone
piuto I Weir di Hermiston: «… un’ostinata con- di Robert Louis
vulsione di materia bruta…». Le ostinate convul- Stevenson viene
sioni di materia bruta in cui giace l’essenza del pubblicato per la prima
Male Stevenson non smise mai di indagarle, e i volta in Italia dalla casa
suoi racconti di viaggi e di avventure nei mari del editrice Barbès
Sud sono toccanti e lievi perché sanno di essere i (8 euro, 104 pagine)
sogni di un’innocenza perduta, sogni e illusioni curato e tradotto
della letteratura che inventa la vita, passi di dan- da Fabrizio Bagatti
za sull’orlo dell’abisso dell’Io ammalato, canzo- Sarà nelle librerie
ni di un tempo finito cantate per vincere la paura a partire dal 15 febbraio
del tempo senza fine dell’ingiustizia e del male.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
■ 35

MANOSCRITTI
Da destra in senso orario,
la pagina manoscritta di Una vecchia
canzone che ha permesso
di attribuire il romanzo
a Stevenson; pagine originali
de Il riflusso della marea;
de Lo strano caso del Dr Jekyll
e Mr Hyde e de L’isola del tesoro

Notte di preghiera, alba di sangue

ROBERT LOUIS STEVENSON

palancò la finestra in camera sua e si sedette a covare la propria disperata determinazione. Il rosso della sera era sva-

S nito a occidente, la notte era piena di stelle; truppe di alberi scuri si affollavano nel crepuscolo e oscillavano alla debo-
le brezza. Poteva sentire in cortile il tintinnio della catena del cane da guardia o un cavallo che si muoveva sveglio nel-
la stalla. Contemplava le stelle con imbecillità. A tratti camminava per la stanza, a tratti si sedeva di nuovo cominciando a
scrivere lettere di spiegazione; più volte si lasciò amaramente andare alla preghiera. Avrebbe reso felici tutti gli altri rendendo
se stesso supremamente infelice. Avrebbero sguazzato nel lusso e lui avrebbe vissuto di pane secco in una soffitta. Se aves-
se avuto del superfluo, l’avrebbe mandato loro in segreto così da aggiungere qualche infinitesimale dettaglio alla loro feli-
cità. A volte un volto pallido sarebbe apparso tra i cespugli e i bambini sarebbero fuggiti gridando,
mentre lo sconosciuto benefattore sarebbe fuggito inosservato. Alla fine sarebbe morto su un pa-
gliericcio; tutti gli si sarebbero stretti intorno piangendo e scusandosi, e la sua tomba sarebbe sta-
ta visitata ogni giorno da quelli che aveva servito.
Questa sorta di fanfaronata veniva spesso interrotta da sprazzi di genuino sentimento. Verso le
tre del mattino, mentre stava affacciato alla finestra, un treno passò diverse miglia lontano, sotto
la catena di colline. Poco prima che il rumore del passaggio morisse all’udito, il lungo grido stri-
dulo del fischio salì verso le stelle. Mi chiedo se quanti sono stati giovani ai tempi delle diligenze e
dei corni da guardia, sappiano quale scompiglio porta nella mente di un giovane insonne il suo-
no di un fischio ferroviario. Tutti i regni della terra gli appaiono morire e, anche se è supremamente
felice dove si trova, con amici amorevoli e un poema scritto per metà sulla scrivania, si disprezza
senza mezzi termini perché non sta andando da qualche altra parte. Grazie a Dio! Aveva il mon-
do davanti a sé: avrebbe ricominciato daccapo e si sarebbe scolpito una qualche nobile carriera.
Si assopì un po’ su una sedia e sogni orribili lo risvegliarono. Una babele gli riempiva le orec-
chie: veniva scosso qua e là da una folla di vili spettri e sentiva il colonnello chiamarlo da una di-
stanza incalcolabile. La luce della candela lo abbagliò angosciandolo ed egli aveva paura delle
ombre. Un po’ prima dell’alba, improvvisamente gli venne un’emorragia dal naso ed ebbe un
bel da fare per arrestarla. Si inzuppò l’abito tenendo una spugna bagnata sulla nuca e il refrige-
rio gli giovò così tanto che fece un bagno. Sembrò che le idee gli si schiarissero e i nervi si ac-
quietassero: i sintomi più acuti della febbre scomparvero e all’alba scivolò in giardino con una
sorta di compostezza nel cuore. Ma la campana per la preghiera pose fine al suo stato d’animo,
gli sconvolse i nervi e richiamò la buia perversità sulla sua anima. Il danno provocato da quello
spiacevole rintocco di campana è incalcolabile.
Traduzione Fabrizio Bagatti
© 2012 Barbès editore
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA DOMENICA
■ 36

Spettacoli Mentre un suo vecchio compagno di scuola diventava padrone

della Nigeria, Fela Anikulapo Kuti inventava l’afrobeat,
Black Power denunciava la corruzione e finiva in carcere
Ora, dopo Broadway, a celebrare il più grande
musicista africano ci pensa una biografia
che ne racconta “la vita bastarda”

PIETRO VERONESE

D
i tante guerre africane
variamente narrate e
rievocate, ce n’è una
molto particolare, du-
rata appena un giorno
eppure assai famosa. È
stata la prima guerra contro la musica
nella storia dell’umanità. La guerra me-
tropolitana di un esercito sommamen-
te impopolare contro un uomo straor-
dinariamente carismatico, un sassofo-
nista dal talento inesauribile e dalle
idee impossibili di cui il regime militare
nigeriano voleva zittire sia le note che le
parole. L’esercito vinse in pochi minuti
ma lo sconfitto, Fela Anikulapo Kuti,
forse il più grande musicista africano,
ebbe presto la sua rivincita. Compose
su quell’avvenimento tragico, che di lì a
poco avrebbe causato la morte di sua
madre, la canzone Unknown Soldier.
Sono passati trentacinque anni e anco-
ra oggi la si trova facilmente sulle ban-
carelle di Lagos e su YouTube, mentre
Fela!
La guerra in musica
del primo presidente nero
pochi sono in grado di ricordare come
si chiamava il generale-presidente che
aveva dato l’ordine di attacco.
Era il 18 febbraio del 1977. Fela Kuti
era già celeberrimo e il suo sound sofi-
sticato eppure irresistibile, l’afrobeat,
impazzava in Africa e fuori. Altrettanto
risapute erano le sue opinioni politiche
da quando pochi anni prima, durante
un viaggio in America, era rimasto fol-
gorato dal movimento delle Black
Panther (e dalla bella Sandra Izsadore).
Fela non le nascondeva, anzi sempre
più ne faceva i testi delle sue canzoni:
contro il colonialismo, contro la perdi-
ta dell’identità africana, contro i gene-
rali “thief thief”, ladroni, che si arricchi-
vano con il petrolio nigeriano lasciando
il popolo nella miseria. All’inizio di quel
1977, insieme alla sua band, gli Afrika
’70, aveva pubblicato l’album Zombie,
un successone. Gli zombie altri non
erano, secondo Fela, che i soldati del-
l’esercito federale nigeriano, noti e te-
muti per la loro brutalità, cieco stru-
mento del regime militare. Come dico-
no le parole della sua canzone più fero-
ce e forse più famosa, «Zombie no go
walk unless you tell am to walk», “gli
zombie si mettono a camminare solo se
qualcuno glielo ordina”.
Per il capo del regime, Olusegun
Obasanjo, era troppo. I due uomini si
conoscevano bene, e si odiavano. Era-
no nati nello stesso posto, Abeokuta, a
un anno di distanza l’uno dall’altro. Il
futuro presidente nel 1937, in una fami-
glia di contadini poveri anche se di alto
lignaggio tribale; il musicista, figlio di
un pastore protestante e preside di
scuola, nel ’38. Erano andati alle ele-
mentari insieme. Nel 1958, ventenni, le
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
■ 37

MOGLI
Da destra in senso orario,
IL LIBRO Kevwe (© Bernard
Si intitola Fela. Questa bastarda di una vita la biografia di Fela Kuti Matussière); Fehintola
scritta da Carlos Moore, esule cubano che conobbe il musicista (© Andrè Bernabé);
e collaborò con lui per alcuni anni. Il libro, da cui sono tratti Sewaa (© Raymond
un brano della prefazione di Gilberto Gil e alcune delle immagini Sardawy); Sandra
che illustrano queste pagine, è edito da Arcana (384 pagine, 22 euro) (© Fela Kuti Collection)
e uscirà in questi giorni

Quando il suo saxofono

incendiò le bidonville di Lagos
GILBERTO GIL

L’
Africa, con i suoi tanti popoli e le sue tante culture, è il con-
tinente in cui il destino tragico che ha segnato il genere
umano si presenta a noi con la sua maschera al tempo stes-
so più bella e più orrenda. L’Africa è la culla di tutti noi ma allo stes-
so tempo il più diseredato dei continenti. La civiltà umana vi ha
cercato immense ricchezze materiali e simboliche ma è proprio lì
che si trova la fame più grande della storia del mondo, fame di pa-
ne e di giustizia. In questo scenario è emerso e si è battuto il più re-
cente dei geni africani. Colui che nel sapere, nell’arte, nella politi-
ca, nelle abbondanti manifestazioni di vigore e di amore per la vi-
ta è riuscito a raschiare via la crosta perversa che sottende alla mar-
ginalizzazione del diverso da sé, colui che è riuscito a gridare e a
farsi udire in tutti gli angoli della terra. Fela Anikulapo Kuti, è sta-
to il genio, l’eroe africano contemporaneo che ha incarnato que-
sta dimensione tragica dell’Africa.
Ho avuto il privilegio di incontrare Fela nella sua comune, in
una zona molto animata di Lagos, nel 1977 durante il Festival In-
ternazionale delle Arti e delle Culture Africane e Nere (Festac).
Profondamente lacerato dalla contraddizione di negare un’ere-
dità di sottomissione e affermare un nuovo destino di libertà per
la sua terra e la sua gente, Fela ha prodotto un’opera di respiro in-
comparabile nell’ambito della musica internazionale del ciclo co-
smopolita e cosmopolitico della seconda metà del Ventesimo se-
colo. La sua visione apocalittica, rivelatrice dei soprusi e delle bar-
riere da abbattere, alimentava il fuoco della sua ribellione mes-
sianica. Il canto inebriante del lamento della diaspora nera degli
schiavi deportati lo stregava e lo riconduceva a un suo disperato
senso di emarginazione in un’Africa ogni giorno più usurpata dal-
l’imperativo neocoloniale. In bilico tra la coscienza di un futuro
universale inevitabile per l’umanità e la coscienza della palese mi-
naccia di negare all’Africa un posto in tale futuro, determinato a
riscattare il ruolo di insegnamento della tradizione tribale nella
costruzione di una possibile tribù globale, infine armato di quel
sassofono che lo rimandava agli antenati pastori e guerrieri, Fela
ha dato una scossa e fatto ballare, nella furia delle sue improvvi-
sazioni musicali e poetiche, tutto il quartiere, tutta Lagos, tutta la
collina, tutta la bidonville, tutte le shantitown del pianeta nero.
Traduzione Marco Zanotti
© 2009 Gilberto Gil
© RIPRODUZIONE RISERVATA

MUSICAL
A sinistra, Lamiley, una delle mogli di Fela (© Raymond Sardaby);
in alto, Sola, figlia minore di Fela (© Fela Kuti Collection); sotto,
due immagini del musical Fela! Nella foto grande, il musicista nel 1980

loro vite avevano preso direzioni oppo-
ste: il primo si era arruolato; il secondo
era partito per Londra con l’intenzione
di studiare medicina e si era invece
iscritto al Trinity College of Music.
Mentre Obasanjo faceva carriera
ostentando sulla sua uniforme spalline
sempre più vistose, l’altro vedeva cre-
scere la sua fama di artista e sfidava la
legge fumando canne di marijuana.
Negli anni Settanta la Nigeria s’infilò
in un cupo tunnel di colpi di Stato l’uno
dietro l’altro, dal quale Obasanjo emer-
se infine vincitore assoluto. E Fela, per
tutta risposta, proclamò repubblica in-
dipendente la comune nella quale vive-
va a Lagos con i suoi musicisti, la fami-
glia, gli amici e numerose donne. Era la
Kalakuta Republic, nome derivato dal-
l’ironico appellativo di “Calcutta” con
cui veniva chiamata la sordida cella in
cui Fela aveva passato uno dei suoi tan-
ti periodi di detenzione. L’indirizzo, al
14 di Agege Motor Road, divenne presto
famoso. C’era lo studio di registrazione,
un ambulatorio medico che dispensa-
va cure gratuite, e la corte di Fela ormai
diventato l’idolatrato e poligamo
“Black President”. La mattina di quel 18
febbraio i soldati arrivarono inattesi.
Circondarono il compound e comin-
ciarono a tagliare la recinzione, come
racconta lo stesso Fela Kuti in Questa
bastarda di una vita, la biografia auto-
rizzata in uscita in questi giorni in Italia
per Arcana. «Da quell’istante successe
tutto in un baleno. I militari diedero
fuoco al generatore, alle mie automobi-
li e al pulmino. Poi entrarono, facendo
saltare il cancello e sfondando la porta.
Erano dappertutto nella casa, picchia-
vano, bastonavano, tiravano calci con
gli stivali, colpivano con il calcio dei fu-
cili... Pensai che mi avrebbero letteral-
mente ammazzato di botte». Kalakuta
fu bruciata e rasa al suolo, i suoi occu-
panti selvaggiamente pestati, Fela
chiuso in carcere. Sua madre Funmi-
layo, settantasettenne, famosa per es-
sere stata la prima femminista della Ni-
geria e la prima nigeriana a guidare l’au-
tomobile, venne scaraventata dalla fi-
nestra e morì poche settimane dopo.
Uscito di prigione, il musicista guidò un
corteo funebre fino ai cancelli della ca-
serma Dodan, all’epoca residenza del
capo dello Stato, il suo vecchio compa-
gno di scuola, e lasciò la bara lì davanti.
Poi ci scrisse sopra una canzone, Coffin
for Head of State. L’inchiesta ufficiale
stabilì che l’assalto a Kalakuta era stato
opera di «soldati sconosciuti». Di qui il
titolo della famosa Unknown Soldier.
Il 18 febbraio del 1978, primo anni-
versario della battaglia di Kalakuta, Fe-
la si presentò nello studio del suo avvo-
cato con 27 tra vocalist, ballerine, im-
piegate della sua band e le sposò tutte.
Era un’usanza africana, spiegò poi, per
garantire loro la protezione di un uomo
adesso che erano rimaste senza lavoro
e senza reddito. La notizia, com’era
prevedibile, fece impazzire i giornali di
tutto il mondo. Sono passati tanti anni.
Come milioni di suoi fratelli africani,
Fela Kuti è morto di Aids (cinquantano-
venne, nel 1997). Il suo carisma è stato
celebrato anche da Broadway con un
musical di grandissimo successo a lui
intitolato: Fela!. La sua eredità è vivissi-
FAMIGLIA
Nell’altra pagina dall’alto a sinistra,
la famiglia di Fela Kuti (lui è il bambino
in braccio); Remi Taylor e Fela ai tempi
del loro matrimonio a Londra nel ’61;
Fela e la moglie Sandra nel ’70 (tutte
© Fela Kuti Collection) e con altre due
mogli negli anni Ottanta (© Retna);
Fela in concerto (© Chico)
ma. Il suo esempio viene seguito in que-
ste settimane da un altro musicista afri-
cano molto conosciuto e amato, il se-
negalese Youssou N’Dour, che si è can-
didato alla presidenza della Repubbli-
ca del suo Paese. Ci aveva provato an-
che Fela in Nigeria, nel ’79, ma la candi-
datura era stata respinta dalle autorità
per qualche cavillo burocratico. L’i-
dentica cosa sta succedendo a Youssou
N’Dour. Che stupidi: non hanno anco-
ra capito che chi fa guerra alla musica al-
la fine perde sempre.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA DOMENICA
■ 38

Next Dagli Stati Uniti all’Italia aumenta il numero delle coppie

che si sono conosciute in Rete, mentre il boom di siti
San Valentino specializzati prefigura un mondo in cui solo chi avrà NEGLI USA
tempo a disposizione potrà concedersi >> IL META-STUDIO
Su Psychological Science
il lusso del corteggiamento tradizionale in the Public Interest è appena
Ci siamo portati avanti. Ecco con quali risultati stato pubblicato uno studio di 200 pagine,
diretto dal professor Eli J. Finkle,
che passa in rassegna circa 400 ricerche
sul tema dell’online dating negli Usa
Di seguito, alcuni dei principali risultati
RICCARDO STAGLIANÒ
a «guappadeltestaccio» potrebbe essere bellissima. Un margine di

Meetic
L incertezza resta perché i suoi lunghi capelli biondi, i suoi lineamen-
ti delicati sono soffusi da una specie di pixelatura che impedisce di
sbilanciarsi. Per squarciare il velo di Maya si deve pagare. Da 117 eu-
ro per tre mesi a 228 per un anno. A quel punto potrà essere amore ad
alta definizione. O delusione full HD. Ci siamo incrociati su Meetic,
che si presenta come il più grande sito d’incontri d’Europa. Alcune cose sul suo
conto le conosco anche senza la foto. È alta 1,60, 47 chili, occhi verdi, Saggittario,
insegnante, vuole «un numero imprecisato di bambini», master post-laurea,
agnostica, fuma «regolarmente». Tra le cose che le piacciono ci sono «escursioni,
È uno dei più antichi trekking, fitness». Nonostante io le detesti cordialmente tutte e tre, la nostra affi-
e anche il più grande nità è stata calcolata dall’algoritmo nella misura dell’82 per cento. Dubito di aver-
sito di incontri ne mai riscontrate di così alte nella vita vera. «Una cifra», esplicita il sito, «che in-
in Europa dica la probabilità di poter andare d’accordo e quindi di formare una coppia ar-
www.meetic.it moniosa e duratura». Una promessa che da sola sembra già ammortizzare i 29 eu-
ro investiti per poter aver accesso al primo livello.
Nei giorni scorsi, sulla rivista Psychological Science in the Public Interest è usci-
to un meta-studio che ne passa in rassegna quattrocento sul tema dell’online da-
ting. Tra i risultati principali si scopre che nel 2005, come censito dal Pew Resear-
ch Center, oltre un terzo dei single americani che «navigavano» aveva usato un
qualche sito di incontri. E che delle coppie nate tra il 2007 e il 2009 quasi un quar-
to si è conosciuto online. Una modalità, certifica l’università di Rochester, in Ame-
rica ormai seconda solo al «conoscersi attraverso amici». C’è chi scommette che
presto solo chi avrà molto tempo a disposizione cercherà il partner per vie tradi-
zionali. In Italia gli iscritti a questi servizi sarebbero passati dai 2,7 milioni del 2002
ai circa 6 milioni odierni, stando a numeri elaborati dalla società di rilevamenti
Nielsen. Con Roma e Milano particolarmente attive, con 800 e 400mila utenti.
L’amore al tempo di internet è figlio di Abbondanza ed Efficienza. Il mondo è
sempre stato pieno di uomini e donne che aspettavano proprio noi, solo che non
sapevamo dove fossero. La Rete, nella sua impareggiabile capacità di mettere in
contatto domanda e offerta, ci svela invece dove si trovano. E sembra addirittura
sapere, prima ancora di scambiare due chiacchiere, che chance abbiamo di an-
dare d’accordo. Il questionario che ti fanno riempire, con valori, passioni, aspet-
tative, verrà incrociato con altre migliaia di questionari e il cuore del calcolatore
OkCupid batterà di fronte a un certo numero di occorrenze simili. In questo momento, per
A patto di conoscere esempio, il sistema mi avverte che anche «femalessia» di Casal Palocco è affine a
l’inglese si possono me. Ma solo al 63 per cento. A giudicare dalla foto scientificamente sfocata anche
restringere le ricerche lei sembra una bella ragazza. Di certo seria. «A tutti coloro che si sentono caccia-
anche solo all’Italia tori, che ritengono che il matrimonio sia una convenzione sociale» questa trenta-
www.okcupid.com seienne diplomata, cattolica, non praticante dice: «State lontani da me!». La pro-
messa dell’intesa informaticamente demonstrata è di essere forte sulla presele-
zione dei candidati. La compatibilità desunta per via matematica è «ven-
duta» come indicatore eloquente sulle prospettive future. Portia Sy-
renforth e altri ricercatori dell’Hobart and William Smith Colleges nel-
lo stato di New York dopo aver intervistato oltre 20mila coppie hanno
concluso che avere personalità simili aumenta le chance di restare in-
sieme felicemente rispetto a chi è assai diverso. Ma di quanto? Dello
0,5 per cento, secondo i loro calcoli. Al che le pretese dei siti di in-
dividuare con criteri analitici, come fosse un appartamento o
un modello di auto, l’anima gemella risultano largamente
sopravvalutate. Il perché lo spiega bene sul Guardian l’e-
conomista comportamentale Dan Ariely: «Questi servi-
zi sembrano considerarci macchine digitali, descrivi-
bili con altezza, peso, affiliazione politica. Invece
siamo molto più simili al vino. Quando lo assaggi
lo puoi descrivere, ma non è mai una definizione
particolarmente utile. Però sai se ti piace o no. Ec-
co, è la complessità e la completezza dell’espe-
rienza che ti dice se ti piace o no una persona.
1 MILIARDO
IL FATTURATO
Cdate.it Spezzettarla in tanti singoli attributi alla fine non Nel 2010 i siti di incontri
serve a granché». «Maijla», che ora il monitor mi
raccomanda, ha un dottorato, mangia di tutto e
a pagamento hanno fatturato,
Specializzato solo negli Stati Uniti,
in incontri casuali, non possiede animali. Potrebbe funzionare. Cer-
programmaticamente to, le piacerebbe vivere in uno chalet, ma insomma circa 1 miliardo di dollari
non destinati a durare sono dettagli. Si intravede un casco di capelli crespi
www.c-date.it castani scuri. Magari girando per il centro di Latina con il
suo nome scritto su un cartello potrei incontrare questa ra-
gazza alta 1,55 con gli occhi verdi, senza dover sottostare all’ulteriore

L’ultimo
pagamento che Meetic pretende per passare al secondo livello di questo gioco di
ruolo che chiamiamo seduzione. Piuttosto resta la spiacevole sensazione che, più
che chiacchiere in libertà, assomiglieranno sempre a un colloquio di lavoro. In
Francia, dove Meetic è nato, tra gli slogan che usano per pubblicizzarlo c’è anche

appuntamento
«L’amore senza rischi». Ovvero la più fragorosa contraddizione in termini di tutti

Guida incontri
È una specie di guida
che elenca i siti
di incontro
i tempi. Nessuno scandalo per il fatto che l’ipertesto della Rete diventi un enorme
ipermercato dei sentimenti, dove ognuno prende ciò che gli serve per una sera, un
anno o cinquanta. Se la vita, come cantava Vinicius de Moraes, è l’arte dell’incon-
tro, benvenuti tutti i suoi moltiplicatori. Ma garantire un innamoramento senza
pericolo è pubblicità ingannevole delle più bieche. Quindi, «guappadeltestaccio»,
Due cuori e un pc
e li recensisce
www.guida-incontri.it
se il 14 non hai di meglio da fare, prendiamo un caffè senza portare il curriculum.
Magari il computer ha capito tutto, oppure niente. Di certo l’amore dovrebbe es-
sere maggiore della somma delle sue singole parti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
l’amore è online
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
■ 39

IL GLOSSARIO
Online dating Serial dating Donne coguaro Monogami seriali Kardash
Tutti quei siti Chi non cerca relazioni La tendenza di sempre Secondo Helen Fisher, Neologismo del 2011:
che, gratis oppure durature ma punta più donne a cercare antropologa, nuova unità di misura

35% a pagamento,
favoriscono l’incontro
tra la domanda
sulla quantità
di interazioni sessuali
che i siti mettono
un compagno
più giovane. Alcuni siti
sono dedicati
il matrimonio dura
sempre meno
ed è sostituito
pari a 72 giorni, il tempo
in cui la starlette
Kim Kardashian
>> INel
SITI PER SINGLE
2005 oltre un terzo
e l’offerta di affetto loro a disposizione a questo sottogruppo da più relazioni durature è stata sposata

(35 per cento) dei single

americani che navigavano
abitualmente in internet
aveva usato siti
per dating,
200 Bisogna solo dichiarare

‘‘
ha calcolato il Pew
Research Center apertamente ciò che si vuole
>> QUESTIONE DI ABBONDANZA
«In quale altro posto per soddisfare
in 20 minuti puoi dare
un’occhiata a 200 donne
i propri bisogni
single e in cerca di un compagno?», Non potrebbe essere
constata un utente più facile
dei siti di incontri
in un dibattito sul tema 12 ORE Jean Claude Kaufman
Sociologo, autore di Love Online
>> ALLA RICERCA DEL PARTNER
L’utente medio dei siti
di incontri investe
12 ore a settimana
LA PSICOLOGIA nella ricerca online
MATCH.COM del partner, certifica
La maggior parte dei siti suggerisce un altro studio
ai propri utenti dei test psicologici
per affinare l’indice di compatibilità
tra potenziali partner online. Amarnath
Thombre, l’ingegnere che ha messo
a punto l’algoritmo di Match.com,
22%
spiega che il software prende >> LEPiùCOPPIE
di una coppia su cinque nata
in considerazione circa 1500 variabili
tra il 2007 e il 2009 si è conosciuta
online. Questa modalità di incontro
è seconda solo al più classico
contatto attraverso gli amici

IN ITALIA
>> SEI MILIONI DI ISCRITTI
Le persone che utilizzano siti di online dating
sono circa 6 milioni, calcola la società Nielsen
(sui dati di un importante portale di incontri,
CougarItalia.com). È una forte crescita rispetto
ai 2,7 milioni del 2002. A Roma e Milano,
rispettivamente con 800 mila e 400 mila iscritti,
si rileva una concentrazione
tre volte maggiore della media nazionale

LA CHIMICA TIPOLOGIE
CHEMISTRY.COM
Il sito punta molto sulla compatibilità ESPLORATORE
chimica tra persone in cerca dell’anima L’avventuriero
gemella. Helen Fisher, docente alla Rutgers che agisce sull’estro
University e direttrice scientifica, del momento,
ha cercato di dedurla dai questionari azionato
di quasi 40mila iscritti. Di seguito dalla dopamina
i quattro tipi umani risultati dallo studio
COSTRUTTORE
Tradizionalista,
tra relazioni leali
o eccitanti sceglie
le prime, come
detta la serotonina

REGISTA
Analitico, dialettico,
ama scoprire
tutte le funzioni
del telefonino spinto
dal testosterone

NEGOZIATORE
Sensibile, si esalta
e si preoccupa
in base a oscillazioni
di estrogeni
e ossitocina
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA DOMENICA
■ 40

I sapori
Mascherati
Bugie Zeppole Graffe Pignolata Tortelli
Una miriade di nomi Diverse per dimensioni Ben tre lievitazioni Calabria e Sicilia Protagonisti
— crostoli, galani, — dalle bombe per la versione festeggiano Carnevale del Carnevale
chiacchiere, cenci, alle zeppolette — vuote napoletana dei krapfen, con una montagna ambrosiano si profumano
frappe — per i nastri o riempite con crema a base di farina, di piccole pigne fritte con cannella e scorza
croccanti fritti o marmellate. Anche burro, uova e patate — simili agli struffoli — di limone. Variante super
Passaggio in forno in versione salata Dopo la frittura, si girano lucidate con miele golosa con farcitura
per asciugare l’untuosità ’e zeppole ’e pasta crisciuta nello zucchero semolato o glassa di zucchero di crema pasticcera

Castagnole, tortelli, pignolata ma anche i cannoli ripieni

di ricotta della tradizione siciliana: sono i dolci tipici
di febbraio, che accompagnano veglioni e sfilate
Immancabili in questi giorni nelle vetrine di bar e pasticcerie, si possono fare
anche in casa. A patto però di scegliere la padella giusta

LICIA GRANELLO
Carnevale ogni fritto vale. Tutto è sdoganato e tutto è permes-

A so: c’è ancora tempo per gli struffoli di Natale e spazio per i pri-
mi panzerotti pre-pasquali, alfa e omega di una teoria golosa
e lunghissima, benedetta dall’olio bollente. Se la tradizione
impressa nella parola induce a pensare all’imminente Quare-
sima — carnem levare — la vera consolazione è accedere con-
temporaneamente al paradiso delle frictilia, finale glorioso dei carnasciali,
sontuosi banchetti a termine (scadenza, il mercoledì delle ceneri), alternan-
za di peccato e redenzione che i Romani praticavano con rigore entusiasta.
Del resto, i fritti resistevano anche nelle settimane dove la mortificazione del-
la carne regnava sovrana, se è vero che la parola tempura — di cui la gastro-
nomia giapponese si è appropriata per descrivere i propri fritti super croc-
canti — deriva dai tempora, ovvero i tempi di magro, dove i pochi cibi
permessi — verdura, frutta e poco altro — trovavano nella frittura un
brivido di casto piacere.
Al contrario, i dolci di Carnevale — quelli che firmano feste e
sfilate, menù dedicati e merende, immancabili e imperdibili
nelle vetrine delle pasticcerie — faticano a banalizzarsi nell’e-
lenco delle ricette lunghe un anno intero. Nessuno si stupisce
per l’onnipresenza dei cannoli ripieni di ricotta, pur se origi-
nari del carnevale siciliano, o delle ubiquitarie frittelle. Ma
chiacchiere e castagnole, tortelli e pignolata sono simboli dol-
ciari che non vogliamo contaminare con nessun altro mo-
mento e nessun’altra festività. Destagionalizzarli sarebbe un
delitto.

Se le chiacchiere
sono tutte bugie
Ben prima di arrivare al culmine festaiolo del martedì grasso, i fritti di Car- L’immagine è tratta
nevale riempiono mani e desideri. E se l’urgenza della trasgressione gour- da La cucina italiana
mand non si ferma davanti all’offerta mediocre di troppi bar e pasticcerie, la (Courtesy Archivio
dimensione casalinga ha tutte altre regole. Per chi si cimenta nell’arte diffici- La cucina italiana
le della pasticceria, lieviti e fritti sono le pagine dei ricettari più frequentate © Beatrice Prada)
ed impervie, peggio ancora quando le due tecniche si uniscono nella stessa
preparazione, come nelle paste cresciute.
Il fritto non ammette errori, a partire dalla scelta della padella, che nei pic-
coli fritti deve essere in realtà un tegame profondo e non grande: infatti, bi-
sogna friggere pochi pezzi alla volta, per non abbassare la temperatura di cot-
tura e lasciarli galleggiare, senza che tocchino il fondo. In quanto al grasso di
cottura, pochi gli impavidi che ancora friggono nello strutto (capace di dare
croccantezza e fragranza come nessun altro grasso, ma solo a patto di cono-
scere personalmente il maiale di provenienza).
Per tutti gli altri, si pencola tra l’olio di semi di girasole (il più neutro nel gu-

Fritti
sto) e l’extravergine di lago o ligure (pochissimo fruttato), che regge meglio di
tutti le alte temperature. Alte, ma non altissime: fra i 145º e i 150º, le superfici
si caramellizzano e l’interno cuoce. Sotto queste temperature, i fritti si im-
pregnano di unto, sopra diventano poco digeribili. Se non temete la tenta-
zione massima del febbraio festaiolo, regalatevi una gita nei luoghi del godi-
mento carnevalesco, da Ivrea a Sanluri. E pazienza se un dolcetto tira l’altro:
con queste temperature, la prova costume è uno spauracchio lontanissimo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Carnevale
di
 la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
Cattas
Profumo di zafferano,
succo d’arancia
e vino bianco nella ricetta
dei serpentelli sardi
che si friggono dando loro
la forma con la tasca
da pasticciere
Gli indirizzi
DOVE DORMIRE
SARDINIA DOMUS
Largo Carlo Felice 26
Cagliari
Frittelle Tel. 070-659783
Le frictulae della cucina Camera doppia da 80 euro,
colazione inclusa
romana imperiale
si gustano nella modalità JANAS HOTEL
più semplice o arricchite Corso Colombo 72
con vari ingredienti, Iglesias
dalla frutta (a partire Tel. 0781-1960070
dalle mele) alla ricotta Camera doppia da 40 euro,
colazione inclusa
ANTICA CASA
DIANA
Piazza Emilio Lussu 11
Località Sardara (Sanluri)
Tel. 070-9386617
Camera doppia da 95 euro,
colazione inclusa
Castagnole
Forma e colore
delle castagne
per le palline di farina,
uova, zucchero, lievitate,
fritte e spolverate
di zucchero della tradizione
emiliano-romagnola
LA RICETTA
Corrado Assenza
ha rivoluzionato il mondo
dei dolci siciliani
Nel laboratorio del “Caffè
Sicilia”, a Noto, sottrae
zucchero per esaltare
profumi e consistenze
delle straordinarie materie
prime locali, come
nella ricetta ideata
per i lettori di Repubblica
■ 41
DOVE MANGIARE DOVE COMPRARE
SA PIOLA PASTICCERIA
DELLA VECCHIA TRATTORIA CHEZ LES NEGRES
Vico Santa Margherita 3 V. Sonnino, 175
Cagliari Cagliari
Tel. 070-6404245 Tel. 070-654997
Senza chiusura
Menù da 40 euro PASTICCERIA ARTIGIANA
MARIO FRIARGIU
PINTADERA Via Cagliari 51
Via Mannu 22 Iglesias
Iglesias Tel. 0781-23191
Tel. 0781-251864
Chiuso mercoledì PASTICCERIA GEMA DI FIGUS
Menù da 30 euro Via Gramsci 19
Sanluri
DA SEVERINO IL VECCHIO Tel. 070-9307631
Via Kennedy 1
Località Ortacesus (Sanluri) CAFFETTERIA FLORIANA
Tel. 070-9804197 Piazza Garibaldi 22
Chiuso lunedì Cagliari
Menù da 35 euro Tel. 070-403060
Sulla strada
Quei nobili Pierrot
di un’altra Sardegna
SIMONETTA FIORI
i deve essere una ragione per cui il carnevale sardo evoca
C immediatamente il rituale arcaico dei mamuthones, ma-
schere lugubri dal passo dolente che ancora oggi richia-
mano i turisti a Mamoiada. La sardità nell’immaginario
collettivo è spesso associata a etnicità, impasto di esoti-
smo e folclore in cui non può mancare la pecora bollita o
il profumo di mirto. E spesso lo sguardo del visitatore non
è molto dissimile da quello di monsieur de Bougainville
dinanzi ai tahitiani. A distanza di secoli il mito del buon
selvaggio continua a esercitare fascino, complici anche
alcuni scrittori sardi inclini a civettare con l’armamenta-
rio classico dei luoghi comuni identitari. Certo il carneva-
le è una grande festa popolare, luogo del grottesco e della
corporalità, che nella tradizione sarda conosce molte de-
clinazioni, dalle impudiche mascherate di Bosa al grande
rogo tempiese nel quale viene bruciato re Giorgio, sim-
bolo del potere in tutte le sue forme. Nella festa il suddito
diviene sovrano e sua maestà ridotta in cenere. Ma è solo
un’illusione, presto spazzata via dalla legge della casta.
Esiste tuttavia un carnevale distante dai rituali del po-
polo e dunque destinato ad avere minor presa sulla mito-
grafia intorno all’isola. È la festa dei signori che al princi-
pio degli anni Venti non sfuggì a un reporter come D. H.
Lawrence, processione di altezzosi Pierrot e Pierrette in
raso bianco che dal Castello di Cagliari scivola lungo la
ILLUSTRAZIONE DI CARLO STANGA
scalinata del Bastione di Saint Remy. Un’aristocrazia sod-
disfatta di sé, che nella festa carnavalesca non cerca libe-
razione ma conferma della propria onnipotenza. Di tut-
to ciò sono rimaste le strade simili a fessure che salgono
verso la cattedrale e il bastione in arenaria sospeso sulla
città. L’autore di Sea and Sardinia la paragonò a Gerusa-
lemme. Eccesso di enfasi? Sicuramente un’idea diversa di
sardità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Arancino di noce e ricotta
Ingredienti per 4 persone
500 gr. di riso vialone nano
5 l. di acqua
500 gr. di miele di fiori d’arancia
12 gr. di sale marino
110 gr. di gherigli di noce
55 gr. di Mielarò® zenzero Caffè Sicilia
(miele in cui è stato infuso zenzero fresco)
pangrattato di pane a lievito madre
di semola di grano duro
Ripieno
300 gr. di ricotta di pecora sgocciolata
70 gr. di miele naturale di fiori d’arancio
2 gr. di pepe nero Verde Oro Scuro Maricha
Lessate il riso per 10 minuti in acqua addolcita col miele e salata
Sgocciolatelo e raffreddatelo. Tritate finemente i gherigli di noce
aggiungendo l’acqua sufficiente a formare una pasta fine e compatta
Aggiungetela al riso con il Mielarò® zenzero e mescolate
Preparate il ripieno miscelando ricotta, miele e pepe macinato
grossolanamente. Con le mani bagnate, formate degli arancini
✃
di 60 grammi di peso, di cui 12 grammi di ripieno di ricotta
Passate in pangrattato, poi in poco albume leggermente salato
e una seconda volta nel pangrattato. Friggete due minuti in olio
di girasole e strutto (metà e metà) a 145 – 148°C. Da gustare tiepidi
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 LA DOMENICA
■ 42
L’incontro
Star
Glenn Close
ARIANNA FINOS
Q
ROMA
uando vide quell’ener-
gia sprigionarsi dal pal-
coscenico, George Roy
Hill capì subito di aver
trovato la sua Jenny Fields, l’infermiera
che, nel Mondo secondo Garp, è la ma-
dre del protagonista. Era il 1982. «Mi
chiesero di andare al provino acqua e
sapone, dovevo interpretare una sem-
plice e vitale ragazza di campagna. Mi
presentai senza un filo di trucco e con
l’accento paesano. Loro, che mi aveva-
no “venduto” ai produttori come la
nuova Katharine Hepburn, inorridiro-
no. È stato allora che ho capito che a
Hollywood il concetto di verità è molto
filtrato». Glenn Close esplode in una ri-
sata acuta, smaliziata, contagiosa. Da
ragazzina, o da maschiaccio. Una risa-
ta priva di quelle sfumature studiate
che appartengono a tante colleghe,
perfino a giovani dive. È la risata delle
donne generose e genuine portate sul-
lo schermo a inizio carriera, negli anni
Ottanta: l’indomabile infermiera e
femminista Jenny (al secondo provino,
con l’aiuto di un po’ di trucco, Glenn ot-
tenne il ruolo e poi fu candidata all’O-
scar), la compagna di Robert Redford
ne Il migliore, la moglie sensibile del co-
rale Il grande freddo. Prima che cam-
biasse tutto. Prima del personaggio che
spazzò via quelle prove e che si è rivela-
to, nel bene e nel male, il punto di svol-
ta della carriera e dell’immagine del-
l’attrice: Alex, la dark lady di Attrazione
fatale. Dopo il ruolo della persecutrice
del marito fedifrago Michael Douglas,
che giungeva a bollire il coniglio del fi-
glioletto, c’è stata per l’attrice una lus-
suosa deriva verso la crudeltà: la mar-
chesa di Merteil nelle Relazioni perico-
lose, la Gertrude nell’Amletodi Mel Gib-
son, fino all’incarnazione umana del-
l’arcicattiva disney Crudelia Demon
nella Carica dei 101. Per una che si defi-
nisce «una simpatica svitata finita per
caso in una carriera di ruoli drammati-
ci» ha impersonato una serie di ritratti
davvero indimenticabili: «Sono consa-
pevole che il pubblico mi ricorda per At-
trazione fatale e sono felice di essere
stata Crudelia Demon, praticamente il
diavolo: è per questo che i bambini l’a-
dorano. E ho ricordi meravigliosi del set
dei due film, anche perché potevo por-
tarci mia figlia Annie».
E oggi? Glenn Close ha appena con-
segnato al cinema il suo ruolo più sen-
tito e importante, Albert Nobbs. È un
omino gentile, maggiordomo in un al-
bergo nella Dublino del XIX secolo. In
realtà è una donna che, rimasta sola e
povera, per sopravvivere da trent’anni
finge di essere un maschio. La perfor-
mance, impressionante, le è valsa la se-
sta candidatura all’Oscar. Anche per-
ché Glenn è molto popolare con il per-
sonaggio dell’avvocatessa nella serie
televisiva Damages dove invece è fem-
minile allo stato puro: «Patty è una don-
na intelligente, odia i prepotenti. È cini-
ca ma anche dolce. Uno dei pochi ruoli
per cui oggi vale la pena di lasciare la
mia famiglia. La verità è che oggi la tele-
visione offre ruoli migliori rispetto al ci-
nema, soprattutto alle donne sopra ai
quaranta. E ti permette di avere più
tempo libero».
Archiviati serenamente due matri-
moni e qualche relazione importante,
nel 2006 Glenn ha sposato il vecchio fi-
danzato David e la coppia vive nella
campagna del Connecticut con la figlia
ventunenne Annie Maude. «Sono stata
una madre lavoratrice, ora voglio go-
dermi la mia ragazza. Non mi dispiace-
rebbe se volesse seguire le mie orme,
ma lei preferisce studiare arte. Più si in-
vecchia più la famiglia diventa impor-
tante, per questo ci vuole un copione,
un personaggio che mi faccia fare il sal-
to sulla sedia, per cui valga davvero la
pena». Già, perché il segreto della bra-
vura di Glenn Close è quell’innamorar-
si dei personaggi, anche dei peggiori.
«Ho sempre cercato, anche quando in-
Incominciò interpretando madri
e mogli. Poi arrivò “Attrazione fatale”
e divenne la dark lady per eccellenza
“Non male”, dice, “per una svitata
finita per caso in una carriera
fatta di personaggi
drammatici”
Ma ora punta
all’Oscar
con il suo ruolo
più difficile:
un uomo. “Per far sì che io lasci
la mia famiglia, il copione deve essere
di quelli che ti fanno saltare sulla sedia”
terpretavo donne fatali, di capire la loro
fragilità. Per istinto mi interessa il moti-
vo delle azioni degli altri. Rispondere al-
la domanda “perché si comporta in
questo modo?” ti porta a sviluppare una
grande empatia rispetto al personag-
gio. Ed è fondamentale, perché se giu-
dichi un personaggio, poi finisci per
non rendergli giustizia». Il discorso va-
le soprattutto per Alex di Attrazione fa-
tale. Una donna diversissima dalla pu-
dica Glenn, che per girare la scena ero-
tica in ascensore («il regista Adrian Ly-
ne continuava a urlare: “Più calda, più
calda”. E io non sapevo cosa fare») è do-
vuta ricorrere a generose sorsate di
vodka. «Ad Alex ho voluto bene. Non
l’ho mai vista come una donna cattiva,
ma una donna sola e fragile e piena di
paura. Quando per la prima volta ho let-
to il copione ho pensato che la scena del
coniglio fosse davvero troppo. Ho in-
contrato molti psicologi, non ho mai
Molto spesso
mi confondono
con Meryl Streep
Mi fermano per farmi
i complimenti
per i suoi film
Anche a lei succede
la stessa cosa
FOTO CORBIS
fatto tante ricerche in vita mia, e loro mi
hanno detto che questo comporta-
mento era possibile. Ma per me Alex è
una donna che fa del male soprattutto a
se stessa, che ha un passato di dolore e
di abusi. Per questo mi sono battuta fi-
no all’ultimo affinché non fosse cam-
biato il finale». Infatti nella prima ver-
sione del film, alla fine Alex si uccideva.
Ma, dopo le prime proiezioni-test con il
pubblico, venne fuori che gli spettatori
avevano bisogno di consumare una
vendetta contro questa donna che osa-
va attaccare il nucleo familiare. «Mal-
grado la mia opposizione, rigirammo il
finale e stavolta lei era l’assassina psico-
patica che è entrata nella storia del ci-
nema. Ci ho messo molti anni prima di
riuscire a rivedere il film. Oggi lo consi-
dero una prova riuscita».
Ma anche se ha passione e compas-
sione per le sue eroine crudeli, Glenn da
ragazzina ha sempre sognato di stare
dalla parte dei buoni. «Avevo sette anni
quando ho cominciato a recitare. So-
gnavo di interpretare il cowboy che ar-
riva e salva il villaggio. Per fortuna sono
cresciuta in una casa in campagna, mia
madre ci proibiva di vedere la televisio-
ne. Così io e mia sorella passavamo le
giornate tra i boschi, inventando storie
meravigliose. Mi ha sempre affascinato
l’idea di poter incarnare qualcun altro.
Da bambina giocavo a interpretare il
cane, oppure il nostro cavallo». La gio-
vinezza campestre le ha regalato anche
la passione per lo sport («ancora oggi
quando posso mi cimento nel triath-
lon, ma sono lentissima») che le man-
tiene il fisico snello e tonico.
Glenn è cresciuta a Greenwich, Con-
necticut, in una delle famiglie che di-
scendono dai fondatori della città. I ge-
nitori erano cristiani di destra. Quando
il padre medico andò a lavorare in Con-
go, lei lo seguì. Non ha mai parlato vo-
lentieri di questa parte della sua vita.
Forse perché il padre è stato anche il
medico personale dell’allora presiden-
te Mobutu: «Di mio padre ho apprezza-
to l’umanità e l’altruismo. Credeva nel-
la sua missione e fu molto critico con se
stesso quando realizzò che Mobutu
non lavorava al servizio del proprio
paese», dice oggi l’attrice, che è liberal e
che come presidente degli Stati Uniti
vorrebbe Hillary Clinton: «È l’ora di una
presidente donna». Quando la situa-
zione in Africa si fece troppo pericolosa
la giovane Glenn fu spedita a studiare in
un college svizzero. «Entrai che ero una
studentessa modello, uscii che ero una
peste. C’erano signorine ricchissime
che studiavano poco e si divertivano
molto. È andata meglio quando sono
tornata in America. A quindici anni ho
formato con le altre studentesse una
compagnia teatrale. Recitavamo paro-
die e classici shakespeariani. Io facevo
sempre la parte del maschio, Romeo e
tutti gli altri. Allora, il palcoscenico era
un meraviglioso gioco per me. Tutto è
cambiato nello spazio di un pomerig-
gio, guardando un documentario in te-
levisione. C’era Katharine Hepburn.
Sono rimasta affascinata dal suo talen-
to, dal suo carattere, dal suo carisma.
Ho capito che quella doveva essere la
mia vita».
E ora, dopo averlo covato per
trent’anni, è arrivato questo ruolo in Al-
bert Nobbs. E non c’è solo l’Oscar in bal-
lo. Stavolta Glenn potrebbe perfino
battere l’amica-rivale Meryl Streep, in
corsa con The Iron Lady. «Spesso il pub-
blico ci confonde l’una con l’altra. Mi
fermano per strada per farmi i compli-
menti per i suoi film, e a lei succede la
stessa cosa, le fanno i complimenti per
i miei». Sono in molti a essere rimasti
folgorati dalla sua interpretazione.
Glenn Close è inaspettatamente credi-
bile come uomo: «Ho rivisto tutti i film
di Charlie Chaplin, studiato la sua po-
stura e tutti i particolari, li ho fatti miei.
Le scarpe troppo grandi, la camminata.
E, spero, la poesia». L’ultima sfida è che
questo ruolo androgino e disperata-
mente poetico rischiari finalmente
l’ombra di signore oscure e folli che si è
portata dietro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
‘‘
 CULT
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
Per combattere la crisi
le case editrici stanno
promuovendo libri
sotto i dieci euro. Che
scalano le classifiche
ma possono modificare
il rapporto con i lettori
IL DOMINIO
DEL
DISCOUNT BOOK GIAN ARTURO FERRARI
I
l primo romanzo di Charlotte
Brontë, che si chiamava Il pro-
fessore, venne respinto dalla ca-
sa editrice Smith, Elder & Co
perché era troppo corto. Sicché
quando nel 1847 ebbe pronto il
secondo, che si chiamava Jane
Eyre, Charlotte nella lettera di
accompagnamento precisò che
si trattava di «un romanzo in tre
volumi». Il romanzo in tre volu-
mi, il cosiddetto three-decker –
letteralmente “a tre ponti”, con
allusione alle navi da guerra di
maggior stazza – era il format
prediletto del mercato vittoria-
no. In cui dominavano le biblio-
teche circolanti a pagamento,
che si facevano appunto pagare
a singolo volume e non a opera.
Jane Eyre venne infatti pronta-
mente pubblicato e si avviò a di-
ventare quell’amato capolavo-
ro che ancor oggi rimane. Un se-
colo dopo J. R. R. Tolkien con-
fessò che la ragione principale
per cui aveva scritto Il signore
degli anelli, una monumentale
saga in tre parti e sei libri più nu-
merose appendici – oltre due-
mila pagine di normale capien-
za –, era «il desiderio di cimen-
tarsi in una storia veramente
lunga». E per converso era di-
sposto a passare sotto silenzio
tutti i difetti della sua opera
tranne «uno, che è stato notato
anche da altri: il libro è troppo
corto». Come si vede corto e lun-
go sono categorie alquanto sog-
gettive, ma non inadatte ai libri
che, come è noto, appartengo-
no più al mondo del pressappo-
co che all’universo della preci-
sione.
Preciso è viceversa il prezzo,
che è espresso da un numero, e
dunque il connubio
corto/prezzo basso
lungo/prezzo alto, anche se in-
tuitivo, avviene tra elementi di
natura diversa. Oggi non è chia-
ro se il gusto del pubblico si
orienti più verso la forma breve
o più verso il librone: vi sono ot-
timi argomenti ed esempi per
sostenere entrambe le tesi. Ma
di sicuro preferisce i prezzi bas-
si. Questa tendenza peraltro
non è un prodotto della volgare
contemporaneità, ma fa parte
dell’originario corredo geneti-
co del libro a stampa, che fin dal-
l’inizio legò le sue fortune non
all’eccellenza o alla qualità dei
contenuti, ma al fatto di rende-
re accessibile a una più larga
platea quel che era stato fin lì un
prodotto di lusso, e cioè il libro
manoscritto. La storia del libro a
stampa è in realtà tutta una sto-
ria di abbassamenti di prezzo e
di tecnologie per renderlo me-
no costoso. Fino alla svolta deci-
siva di Allen Lane, giovane e as-
sai mondano editore londinese,
La tendenza
La tendenza non è
nuova, ma sta nel
dna dell’industria che
lega le sue fortune non
tanto alla qualità quanto
alla possibilità di rendere
accessibili i testi
a una platea più larga
L’etichetta
I rischi nascono
dal fatto che il prezzo
basso viene associato
e al concetto di “facile e
non impegnativo”. Un tipo
di etichetta commerciale
che genera l’effetto
“grande distribuzione”
che nel 1934, di ritorno da un
week-end con Agatha Christie
nel Devon, non trovando niente
di buono nell’edicola della sta-
zione di Exeter, decise che vole-
va pubblicare il meglio della let-
teratura, ma che non doveva co-
stare più di un pacchetto di siga-
rette. E nacquero così i Penguin.
Una storia, quella dei libri, ca-
povolta rispetto a quella dei
giornali che essendo viceversa
nati dal basso, come prodotti
popolari, hanno potuto tran-
quillamente procedere a suc-
cessivi e continui aumenti di
prezzo, fino agli ultimissimi, in-
dotti dalla presente crisi econo-
mica. Ma di fronte alla medesi-
ma crisi gli editori di libri reagi-
scono in senso opposto, cercan-
do di abbassare il prezzo medio.
L’esempio più clamoroso viene
proprio dall’Italia che, va detto,
non si è mai distinta per essere
particolarmente all’avanguar-
dia. E invece proprio qui, da noi,
l’editore Newton Compton ha
ideato una collana di libi nuovi,
pubblicati cioè per la prima vol-
ta, belli grossi – anche oltre 350
pagine –, con copertina rigida o
semirigida, di formato grande,
narrativa facilmente degustabi-
le, e li ha messi a 9 euro e 90 in-
vece del loro prezzo normale, da
15 a 22 euro. Insomma la metà,
il che non è poco. Sul periglioso
sentiero dei 10 euro si sono av-
venturati o si avventureranno a
breve anche altri editori, i mag-
giori, ma senza la sfacciataggine
di Newton Compton, con più
compunzione, cercando di ri- straordinari, ma neanche cari. so, rilegato. Per lo stesso tipo,
proporre l’antico connubio for- Infine la regolamentazione del ma non per gli stessi libri. Se si
ma breve/basso prezzo. Altri prezzo del libro, la legge Levi, esclude la forma breve, non si
fattori, ancor più contingenti, entrata in vigore lo scorso set- sono ancora viste opere di gran-
contribuiscono a spingere i tembre, che togliendo all’ac- di narratori, non importa se let-
prezzi verso il basso: l’assenza, quirente il vantaggio del forte terari o di intrattenimento, a
dopo una prodigiosa fioritura sconto, oltre il 15 per cento, lo prezzo dimezzato. Se ne ve-
durata poco più di un quin- spinge inevitabilmente a cerca- dranno mai? C’è da dubitarne,
quennio, di titoli strabilianti, da
un milione di copie, in grado da
re il prezzo più basso.
Ma quale che sia la principale
considerato che molto difficil-
mente i suddetti narratori ri-
soli di ossigenare la libreria e di delle cause, resta il fatto che og- nuncerebbero a cuor leggero a
trascinarvi il pubblico. E la con- gi esistono due diversi prezzi, metà dei propri sudati e merita-
seguente idea di far leva sul l’uno la metà dell’altro, per lo ti guadagni. Per non parlare na-
prezzo più basso: non saranno stesso tipo di libro: nuovo, gros- turalmente degli editori, dei li-
 Sottotesto a un effetto mortificante veder montare la quinto secolo, e si riconobbe nelle gesta di sentimento politico che animò il mondo greco.

Demostene F protesta, nelle piazze tumultuose e

disperate di Atene, mentre l’Europa
discute ancora se salvare o affondare quel
Pericle, ha continuato per secoli ad essere un
modello di riferimento, una lezione
inesauribile per l’Occidente. Proprio Luciano
E che Tucidide interpretò con indiscutibile
realismo. Lì, in quell’alveo di nascente
Occidente, si giocò la partita, con in campo la
mondo che pure qualcosa ha insegnato a tutti Canfora, uno dei nostri più acuti antichisti ha filosofia, il teatro, la politica. In una manciata di
e Pericle noi. Fa un certo effetto sentire pronunciare la
parola default che Platone avrebbe aborrito,
esplorato il mito di Atene (in un libro bellissimo
pubblicato da Laterza) cercando le ragioni di
decenni accadde tutto. E quando Demostene
esordì con “Ateniesi, Voglio dirvi perché la
ai tempi Aristotele guardato con insigne distacco e
Socrate discusso con ironia in uno dei suoi
un successo che non è semplice da spiegare e
che, in ogni caso, non si può ridurre
situazione mi preoccupa tanto”, l’impero
greco era alla fine. Oggi Demostene
del default memorabili dialoghi.
Atene ieri e oggi. E in mezzo la malinconica
all’immagine che ne fornì Pericle. Abile retore,
certo, ma anche capace di mistificare la realtà
guarderebbe sconsolato gli eventi che
precipitano. Vedrebbe morire la Grecia una
constatazione che le civiltà per quanto radicate che governava. E allora, più che alla seconda volta. Senza neanche poter
ANTONIO GNOLI nulla possono contro la decadenza. Eppure, democrazia (sempre gestita da una élite), pronunciare un’orazione agli europei.
quella stagione che trovò il suo apice intorno al occorre guardare al conflitto. Il vero © RIPRODUZIONE RISERVATA

Il racconto

Breve storia
dell’entropia
editoriale
Un tempo era possibile il sogno di una biblioteca universale
Oggi, invece, viene pubblicato un titolo ogni mezzo minuto

JESÚS MARCHAMALO

Gli autori i ha molto colpito leggere, tempo fa, che nei primi cen-

Il dibattito
sul mercato
Gian Arturo Ferrari, ex
direttore generale della
divisione libri Mondadori, è
presidente del Centro per il
Libro. Marchamalo nato nel
1960 a Madrid, è un
giornalista. Tra i volumi
pubblicati: “Toccare i libri”
(uscito in Italia per Ponte
alle Grazie)
dadori ritenne che Il grande
Gatsby di Francis Scott Fitzge-
rald fosse di natura servile e lo
pubblicò non nella mitica Me-
dusa, ma nei volgaroni Libri del-
la palma con il roboante titolo
Gatsby il magnifico, fatto appo-
sta per palati non finissimi. Stia-
mo dunque ritornando alla pri-
ma metà del secolo scorso? Si
aprirà un vero e proprio merca-
to del discount? Non sembra
probabilissimo. L’evoluzione
dell’editoria libraria nella se-
conda metà del Novecento ha
tendenzialmente eliminato la
distinzione del pubblico in clas-
si sociali e la conseguente possi-
bilità di restaurare un’editoria
popolare. E il semplice princi-
pio del dimezzamento del prez-
zo non è economicamente sop-
portabile. Con il prezzo dimez-
zato occorre raddoppiare le
vendite per avere gli stessi rica-
vi, ma su questi stessi ricavi gra-
verebbe poi il doppio dei costi di
produzione. Un incubo. L’eco-
nomia del libro non è di per sé
fragile, ma certo è delicata. Im-
proponibile il ritorno all’edito-
ria popolare e impraticabile il
ILLUSTRAZIONE DI OLIMPIA ZAGNOLI
M to anni dopo l’invenzione della stampa furono pubbli-
cati circa trentacinquemila titoli, praticamente un libro
al giorno. Ci fu, dunque, un momento in cui non era paz-
zesca l’idea di impadronirsi di tutti i libri esistenti al mondo. E in ef-
fetti un collezionista, un certo Hernando de Colón, ci provò e, alla
sua morte, lasciò agli eredi poco più di sedicimila esemplari: la metà
dei libri stampati allora esistenti.
Per secoli, scrittori, lettori, autorità di tutte le discipline, hanno
dovuto accontentarsi, potendo disporre di un numero veramente
limitato, piccolo, di libri. Velázquez, per esempio, uno dei più gran-
di lettori del suo tempo, riuscì a metterne insieme, in tutta la sua vi-
ta, più di 150 esemplari, che conservava nel suo studio. Negli ultimi
cinquant’anni, invece, l’umanità ha pubblicato quasi quaranta mi-
lioni di libri (un nuovo titolo ogni mezzo minuto, 120 all’ora, 2800 al
giorno). Come se avessimo continuamente tante cose importanti
da raccontare. In Spagna si pubblicano, ogni anno, circa settanta-
mila titoli. Qualche riedizione, alcuni libri tecnici, ristampe, e il re-
sto, novità.
Più di un amico libraio – soffocato da questo eccesso angoscian-
te di libri – mi ha spiegato che il mercato costringe a un’incessante
rotazione sul banco delle novità. Una battaglia non sempre in-
cruenta, nella quale i libri devono difendere ogni centimetro qua-
drato di superficie come in una spietata battaglia. Ci sono libri che
rimangono esposti solo qualche giorno prima di essere espulsi, con
la spada fiammeggiante, per finire negli scaffali se non direttamen-
te nelle scatole dei resi. Mai la promessa di un minuto di gloria fu co-
sì strettamente letterale.
Una produzione tanto elevata di titoli obbliga, necessariamente,
a un calo delle tirature. Non è strano, né eccezionale, che un libro
non venda più di qualche centinaio di esemplari. Venderne tre o
quattromila è diventare, praticamente, un best-seller.
Quindi, la possibilità di incontrare casualmente un proprio letto-
re è tanto remota quanto quella di essere investiti da un meteorite.
A me è successo solo una volta, quando su un autobus vidi una per-
sona che leggeva un mio libro. E non seppi che fare, né che cosa di-
re. È un male che ci siano tanti libri? Non lo so. Una volta, ho sentito
dire a Jorge Herralde, uno dei più importanti editori indipendenti
spagnoli, che, in fin dei conti, sono loro che, pubblicando, rischia-
no i propri soldi e, quindi, solo loro deve essere la responsabilità di
decidere con quanti titoli si vogliono rovinare.
Non so se a noi scrittori converrebbe un mercato editoriale più
piccolo, più razionale e, probabilmente, più guidato da criteri com-
merciali. Sospetto che i grandi best-seller non sarebbero danneg-
giati da un mercato di questo tipo. Forse gli scrittori che non vendo-
no tanto, sì. In ogni caso, fa venire le vertigini pensare che ogni vol-
ta che compriamo un libro, e che ce lo incartano, stiamo rinuncian-
do a comprare i rimanenti sessantanovemila, sempre osservando il
cielo, del resto, se mai dovesse anche caderci addosso il meteorite.
(traduzione di Luis E. Moriones)
© RIPRODUZIONE RISERVATA

discount generalizzato, viene in

brai e di quanti hanno i propri
proventi direttamente legati al
prezzo di copertina. Dunque
benissimo il 9 e 90 finché è
un’eccezione, una stranezza,
una curiosità. Ma tutt’altra sto-
ria se dovesse generalizzarsi o
anche solo diventare un seg-
mento essenziale del mercato.
In questo modo, però, si viene
affermando una logica nuova: il
prezzo, in questo caso il prezzo
dimezzato, è legato non a carat-
teristiche fisiche del libro – la
lunghezza, il formato, le carat-
teristiche dell’edizione – ma a
una sorta di giudizio a priori sul-
la qualità del libro. Se popolare,
facile, non impegnativo prezzo
basso. Se di alta (o maggiore)
qualità, più complesso e arduo
prezzo alto. Legare il prezzo alla
qualità, come ha scritto su que-
ste colonne Simonetta Fiori è la
caratteristica essenziale del di-
scount. Ma si potrebbe aggiun-
gere anche di tanta editoria po-
polare, quando il termine popo-
luce il carattere proprio dell’o-
perazione 9 e 90. Che è duplice:
in primo luogo il superamento
della soglia psicologica dei 10
euro per le novità di peso. In
questo modo, tra l’altro, si ac-
cetta implicitamente la sfida
dell’e-book, che si metterà a ca-
vallo dei 10, sul suo stesso terre-
no, l’ultima raffica del libro di
lare non aveva assunto ancora carta. Ma in secondo luogo, e
tutte le valenze positive che gli soprattutto, una geniale opera-
sono state attribuite nel dopo- zione di marketing, orientata a
guerra. Era normale negli anni porre sotto i riflettori il marchio
Venti e Trenta che una casa edi- editoriale, a scalare le classifi-
trice affiancasse alla produzio- che in tempi di vacche magre,
ne maggiore una di qualità mi- ad attribuirsi il ruolo di svec-
nore – letteraria, fisica – destina- chiamento e di innovazione, a
ta ai ceti popolari, prevalente- riportare un po’ di allegria tra
mente femminili (libri per le quei musi lunghi di editori e li-
serve, si diceva). Con interes- brai. Chapeau, naturalmente.
santi svarioni indotti dall’ambi- Ma certo la stazione di Exeter
guo concetto di qualità. era un’altra cosa.
Nel 1936 ad esempio, la Mon- © RIPRODUZIONE RISERVATA
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 R CULT
■ 46

Le critiche degli altri he cosa succede all’America di Barack scorretta arriva mica da destra: ma da sinistra. donne, i diritti civili dei gay e quelli della

Sesso, C Obama? Com’è possibile che il

presidente salito alla Casa Bianca con
afflato bipartisan oggi sia l’uomo più divisivo
politica che c’è? Com’è che destra e sinistra litigano su
tutto? E soprattutto com’è che anche la sinistra
e “delirium” è divisa: ambientalisti contro mercantilisti,
pacifisti contro interventisti, abortisti e
quotidiano antiabortisti? In una parola: come siamo
arrivati a questo Delirium? La colpa, dice un
ANGELO AQUARO libro che si chiama così, indovinate di chi è:
delle donne. Il bello è che la tesi sessualmente
Del resto solo una femminista come Nancy L.
Cohen avrebbe potuto permettersi tanto. Il
Washington Post giura che Delirium è il libro
famiglia ad aver portato gli americani a farsi
guerra da due campi irreconciliabili”. Il guaio è
che la controrivoluzione ha colpito gli stessi
che infiammerà il dibattito politico. La tesi è
semplice e provocatoria: “La rivoluzione
democratici: che di fronte agli estremi della
rivoluzione dei diritti si sono accartocciati al
sessuale ci ha portato il femminismo e i diritti
dei gay. Che hanno poi portato alla formazione
centro. Nancy parla d’America. Ma la teoria del
pendolo sembrerebbe universale. La sinistra
di un movimento ombra: una
controrivoluzione politica strategicamente
conquista i diritti, la destra organizza la
reazione e la sinistra si riporta al centro:
organizzata e ben finanziata”. Sono proprio i spaccandosi. Il nostro Delirium quotidiano.
conflitti “sul sesso, il ruolo e i diritti delle © RIPRODUZIONE RISERVATA

La storia IL LIBRO DI FRANCO MARCOALDI

TRATTATO POETICO
Archeologi feroci
a caccia del tesoro
LEONETTA BENTIVOGLIO
Fuori di testo
Milosz ci insegna
È
un deserto feroce, il Taklamakan: terra di morte e di
patrimoni segreti, s’estende tra i monti celesti Tien-
shan e la fetta di Tibet che custodisce Shangri-La, la
Valle dell’Eterna Giovinezza. All’alba del Novecento, in tale
vasta e rischiosa zona franca, corre la più impressionante
L’invenzione
del lessico
a non rinunciare
delle “caccie al tesoro” mai giocate nella storia
dell’archeologia. Obiettivo della sfida, capace di coinvolgere
campioni temerari, più simili a bestie predatrici che a studiosi,
è un’antica civiltà sprofondata sotto la sabbia. Lottano per il
bottino lo svedese Sven Hedin, il tedesco von Le Coq, il
individuale alla vera poesia
francese Paul Pelliot, il giapponese conte Ontani, l’americano STEFANO BARTEZZAGHI
Langdon Warner e l’anglo-ungherese Aurel Stein, il quale Il premio Nobel ricostruisce le tragedie del Novecento
compila un diario dell’avventura uscito nel 1912. Soprattutto erso i limiti estremi di
da qui ha attinto Edgardo Bartoli, inviato di politica estera in
grandi quotidiani (tra cui Repubblica), per il suo ultimo libro
(Bartoli è scomparso l’anno scorso): Taklamakan, firmato con
V una lingua si incontra
certamente la
perversione delle ordinarie
“Il dovere di chi scrive è non arrendersi alla disperazione”

lo pseudonimo di Marc Roubaix. Volumetto nitido, puntuale, funzioni sintattiche delle FRANCO MARCOALDI lontano dalla “poesia pura” del carmina, ovvero incantesimi pro-
cristallino nella scrittura “oggettiva”, non forbita né parole: e hic sunt Trattato poetico: il suo autore non nunciati perché per un attimo
romanzata, e proprio per questo magistralmente catturante. Bergonzones. Bergonzoni, difficile stabilire se il conosce l’indifferenza al sangue e l’orrore ceda il posto all’armonia,

TAKLAMAKAN
di Marc Roubaix
Exòrma, pagg. 144, euro 14,50

I racconti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
già teorico e pratico di
discipline come la Danza del
Mentre, ora ci dice che c’è un
“Lessico individuale” in cui
tutto si dice in un modo
diverso, “mentre” si dice
“nel” e solo “nel” si dice
“nel”. Da qui il titolo del suo
ultimo spettacolo di cui ora
Il segreto della vita si pubblicano testo e Dvd
(Alessandro Bergonzoni, Nel,
nelle parole di Bernhard pagg. 72 + Dvd, euro 16,90):
riuscite a immaginarvi
qualcun altro che possa
MARCO LODOLI intitolare una sua opera Nel?
Trattandosi di artista teatrale
arte del racconto tocca con Thomas Bernhard quella e di libro-Dvd, la confezione
È premio Nobel per la
letteratura Czeslaw
Milosz sia stato più
grande come poeta o
come scrittore. Per certo, quando
questi due aspetti della sua per-
sonalità si intrecciano tra loro,
come accade nel Trattato poetico
(appena uscito da Adelphi nella
traduzione di Valeria Rossella),
l’esito è mirabile.
L’ambizione è quella di rico-
struire in versi – saldamente lega-
ti a un commento in prosa del-
l’autore – la vicenda europea no-
vecentesca, a partire dalla trage-
dia inestricabile della Polonia:
al fango della storia. Per Milosz la
responsabilità etica è imprescin-
dibile: tutta la sua opera sta a di-
mostrarlo. Ma ciò non gli impedi-
sce, in quella pagina di Abbeceda-
rio, di svolgere la seguente rifles-
sione: «la vita non ama la morte. Il
all’ordine: che sia della civiltà o
della cameretta dei bambini non
fa alcuna differenza. Consolano,
dando a intendere che
quanto avviene nell’anus
mundi è transitorio, e che
soltanto l’ordine è dure-
corpo, finché può, le con-
trappone il battito del cuo-
re e il calore del sangue in
circolo. Le poesie pervase
di serenità che scrissi in
mezzo all’orrore si schie-
rano dalla parte
della vita,
sono una
ribellione

L’ perfezione in cui si combinano narrazione e

pensiero, dolore e musica, sopresa e ineluttabilità.
Le tre brevi storie pubblicate nel 1969 e ora riproposte da
riporta la faccia dell’autore,
fotografata dall’alto. Sarebbe
comunque impossibile, per
Guanda ci conducono in poche pagine Al limite boschivo, che chi lo ha visto a teatro,
è il titolo del libro ma anche un’indicazione precisa: oltre quel separare voce e fattezze dal
limite c’è il mistero assoluto della vita umana, qualcosa che si tipo di invenzione sintattica
può intravedere solo se l’attenzione è assoluta, qualcosa che e cosmologica che sanno
sempre sgomenta nella sua terribilità. Nel primo racconto mettere in opera. Ma con
Kulterer, il protagonista, sta per uscire dal carcere e tornare libro e dvd si potrà
alla vita perché ha scontato la sua pena, ma non è affatto concedersi lussi da
felice. In cella ha iniziato a scrivere. E così aveva imparato a appassionati di
riempire di parole esatte quello spazio stretto come la sua melodramma: combinare la
vita, «piccola, insignificante, ridicola». Scrivere è dunque per visione dello spettacolo (con
Kulterer e per Bernhard qualcosa come dipanare un filo l’angoscia di perdersi mille
mostruosamente intricato, muoversi da una semplice parola sfumature impegnati come
e cercare un percorso, un senso. Il mondo è il male, la si è a seguirlo e a ridere) alla
salvezza, forse impossibile, sta nel delineare i contorni, nel lettura del testo (in cui non si
fermare la vita in una frase precisa. perde nulla, ma non si ha il
© RIPRODUZIONE RISERVATA
beneficio della recitazione).
Del misterioso Bergonzoni si
AL LIMITE BOSCHIVO finisce quasi fatalmente per
di Thomas Bernhard sapere di più.
Guanda, traduzione di Enza Gini, pagg. 80, euro 10 © RIPRODUZIONE RISERVATA
anus mundi, orifizio del mondo,
come verrà definita «da un tede-
sco nel 1942».
del corpo
contro la
sua distru-
È lo stesso Milosz a darne con- zione. Sono
to in un altro suo libro, Abbeceda-
rio (sempre Adelphi), aggiungen-
do che in quell’“orifizio” lui ha
trascorso gli anni della guerra,
cercando senza posa di com-
prendere il significato di tale
esperienza. Tutti sanno cosa dis-
se Adorno: dopo Auschwitz, scri-
vere poesia non ha più senso, è un
atto barbarico. E Milosz gli ri-
sponde che invece lui continua a
praticarla. Di più, rivela di aver
addirittura scritto – giusto in que-
gli anni – poesie «pervase di sere-
nità», malgrado l’orrore che lo
circondava. «Merito biasimo per
questo? Si potrebbe stilare un at-
to d’accusa quanto di difesa».
Sia chiaro, non c’è niente di più

ILLIBROOGGETTO

Dai futuristi a Von Trier, un manifesto per tutte le avanguardie

GIANLUIGI RICUPERATI de clamorosamente verso il fluido e minista” di Mina Loy. Ci sono curio- testo una lettera con numerazione
l’immateriale, il peso piombato del- sità magnifiche come il “Mavo mani- progressiva, M1, M2, etc. A rileggerli
l manifesto – inteso come foglio le parole dei Dada? Chissà – ma è in- festo” del 1923, a cura di un gruppo di in ordine cronologico, arrivando fi-

I d’intenti, strillone che condensa

il programma di un gruppo d’ar-
tisti o scrittori o architetti – è sta-
to uno dei generi letterari fondanti
del XX Secolo: il punto di fusione ca-
pace di sintetizzare in un solo stru-
mento retorico l’influenza dell’epo-
ca industriale e della società di mas-
sa sull’alveo della vita intellettuale,
l’equazione instabile fra élitese gran-
L’OPERA di numeri, il rapporto di forza esi-
“100 Artists’ stente fra le ambizioni di pochi indi-
Manifestos” vidui che “vedono tutto” e una mac-
Penguin Modern china sociale che tutto sente, tutto
Classics, sterline 12,99 addomestica e tutto dimentica.
Ha ancora senso, in un’età che ten-
teressante rispondere affrontando
l’intero spettro di manifesti concepi-
ti nel ’900, dal surrealismo al lettri-
smo, antologizzati da Alex Danchev
in un bel volume grigioperla uscito
alla fine dell’anno scorso (100 Artist-
s’Manifestos, Penguin Modern Clas-
sics, 12 sterline e 99).
Si trovano davvero tutti i manifesti
che hanno contato qualcosa, e anche
quelli che avrebbero meritato di con-
tare di più. Ci sono i classici, com’è
naturale, ma anche importanti va-
riazioni come “Il manifesto futurista
della lussuria” di Valentine Saint-
Point, del 1913, o il “manifesto fem-
artisti e intellettuali giapponesi ca-
peggiati da Tomoshoy Murayama. E
ovviamente si giunge fino al postmo-
derno, con la rivalutazione-condan-
na che Rem Koolhaas fa in Delirious
New York con il suo “Manifesto re-
troattivo per New York”, del 1978, e i
formidabili esperimenti di Gilbert &
George, e con le incursioni di Dogma
95, di Lars Von Trier, oltre alla Min-
nesota Declaration di Werner Her-
zog, del 1999 – con cui si chiude il se-
colo. C’è, insomma, un manifesto
per tutte le stagioni. Dell’arte e della
vita, della curiosità e del pensiero.
Alex Danchev ha assegnato a ogni
no al centesimo, si prova un brivido
indimostrabile – proprio come le as-
serzioni aggressive di qualsiasi ma-
nifesto che si rispetti: che queste pa-
role siano il vero rumore del precipi-
zio storico, e che domani verranno
lette come ieri si leggevano i libri dei
profeti – il super-andante alato e vio-
lento che ha prodotto il futuro quan-
do è stato immaginato dai migliori
umanisti del mondo. Ecco un com-
pito per gli umanisti attuali – aiutare
gli ingegneri delle rivoluzioni digita-
li a cantare nuovi manifesti degni di
questa storia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
Internet Club
Il difficile lavoro
dello scrittore
nell’epoca
transmediale
LOREDANA LIPPERINI
vole. Il che non è affatto certo».
Appunto, non è affatto certo. E
bene lo si coglie leggendo i versi
più strazianti del Trattato: «Là do-
ve il vento porta il fumo del cre-
matorio/e viene il suono dell’An-
gelus dai campi/lo Spirito della
Storia si aggira sibilando». Sono fi-
niti gli anni della belle époque,
quando a Cracovia i poeti danza-
vano fino all’alba e il giorno dopo,
con il baffo impomatato, se ne sta-
vano rintanati nei caffè leggendo il
giornale fissato a una bacchetta.
Ora i riflettori si sono spostati su
Varsavia, di cui non «resterà pietra
su pietra».
Come si può davanti a tanto
scempio parlare ancora di bellez-
za? «Eh no, lettore non abiti una
rosa:/questo paese ha i suoi pia-
neti e fiumi,/ma è fragile come il
lembo del mattino./Lo ricreiamo
noi giorno per giorno/stimando
più ciò che è reale/di ciò che è irri-
gidito in nome e suono./Al mondo
lo strappiamo con la forza,/trop-
pa facilità non lo fa esistere./Dì
addio a ciò che è scomparso. Ne
* Lavorando nel suo laboratorio
L’AUTORE
Carlo Rovelli, nato nel 1956
a Verona, è un fisico teorico.
Insegna a Marsiglia dove
dirige il gruppo di ricerca
in Gravità quantistica del
centro di Luminy. Tra
i suoi saggi “Che cos’è la
scienza” (Mondadori)
ransmediale, crossmediale,
T multimediale: ogni definizione è buona
purché il difficile terreno del viral
marketing venga percorso in modi diversi dagli
editori. Su ninjamarketing.it, per esempio, si
analizza il caso del romanzo Il circo della notte
di Erin Morgenstern, pubblicato qualche
settimana fa da Rizzoli (e recensito nelle pagine
successive) e per il quale è stato realizzato “un
bouquet di prodotti”. Ovvero. Un sito con
sezioni interattive. La creazione di un account
Twitter per uno dei personaggi del romanzo.
giunge ancora l’eco./ A noi tocca
parlare in modo rozzo e aspro».
Altro non resta, ora che si sta
consumando l’inferno della guer-
ra. Tanto più a Varsavia, le cui tu-
multuose vicissitudini ultraseco-
lari vengono ripercorse con sinte-
tica drammaticità. Il dovere del
poeta, in tale frangente, è duplice:
«per prima cosa non cedere alla
disperazione; quindi cercare di
comprendere le cause del trionfo
assoluto del male».
Lo stesso Milosz, che ci aveva
appena ricordato come “la vita
non ami la morte”, rovescia nuo-
vamente il guanto, e una volta fi-
nito il conflitto apre un’ulteriore
pagina, (“La Natura”), che dà con-
to di un completo cambio di sce-
nario: ora presta servizio come di-
plomatico presso l’ambasciata
polacca a Washington e sta cer-
cando «di dimenticare per un atti-
mo l’Europa stretta nella morsa di
forze demoniache e di ritrovare
un certo equilibrio osservando la
natura e l’eterno succedersi delle
stagioni».
La suggestione romantica del-
la wilderness lo soggioga. Vorreb-
TRATTATO
POETICO
di Czeslaw Milosz
Adelphi, trad.
di Valeria Rossella
pagg. 116, euro 16
LEPAROLEDELLASCIENZA
CARLO ROVELLI
i sono campi elettrici,
C magnetici, gravitazio-
nali… Ma cos’è
un“campo”? Il campo
è una delle idee più sbalorditive,
di ampia portata e di successo
della storia della scienza, ed è
oggi al centro della fisica fonda-
mentale. La grande fisica mo-
derna è nata con Newton. Per
lui, il mondo è uno spazio dove
corrono particelle che si attira-
no e si respingono con delle for-
ze. Questa immagine prodigio-
samente semplice, che Newton
ha riadattato dall’atomismo an-
tico di Democrito, si è rivelata ef-
ficacissima per descrivere la Na-
tura. Ma Newton sapeva che vi
erano forze non ancora com-
DISEGNO: GABRIELLA GIANDELLI
be, di nuovo, avere il modo e il
tempo di raccontare l’Essere in
tutta la sua tangibile presenza: «la
rotondità di un sasso, le branchie
di un pesce persico, un castoro».
Vorrebbe difendersi dalla faticosa
pervasività «dei doveri politici e
sociali». Il dilemma è inestricabi-
le: gli esseri umani sono al con-
tempo “naturali”, “biologici”, e
assieme “storici”, dotati di memo-
ria e coscienza: «noi siamo sia la
serpe sia la ruota».
Per questo il pendolo dell’esi-
stenza (e quindi della poesia)
oscilla continuamente. Chi è one-
sto con se stesso deve riconoscere
tale contraddizione. E ammettere
che la vera radicalità, il vero corag-
gio, consiste nel sostenere questa
intima ambivalenza delle cose,
senza prendere facili scorciatoie
in una direzione o nell’altra.
Una volta giunto in terra ame-
ricana, si è fatta forte in Milosz la
tentazione di chiamarsi fuori dal-
le irresolubili vicende polacche.
Se avesse potuto seguire indole e
vocazione, si sarebbe allontanato
da quel grumo, ritirandosi nella
quiete di una bella fattoria. Ma c’è
qualcosa che lo riporta sempre a
casa. E la vera casa – per chi ha vis-
suto la maggior parte dell’esisten-
za lontano dalla propria terra – è la
lingua: «Saranno i poeti i tuoi ba-
stioni,/segno che l’unica patria è
nella lingua».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
prese, e fra queste le forze elet-
triche e magnetiche, quelle del-
le calamite.
Lo studio di queste forze si è
sviluppato nel corso dell’otto-
cento, e chi alla fine è riuscito a
capirle è stato un genio inglese
che non capiva la matematica:
Michael Faraday, autodidatta
figlio di un fabbro poverissimo.
con fili di ferro e bobine di rame,
Faraday comprende queste for-
ze, ma per farlo, osa cambiare il
mondo di Newton, aggiungen-
do un’altra entità accanto a spa-
zio e particelle: il campo. Per Fa-
raday un “campo” è un mare di
linee che riempiono tutto e pos-
sono agitarsi. Immaginate una
tela di ragno infinita fittissima
che è ovunque. Faraday ipotizza
che queste linee siano “reali”,
anche se scrive che avanza que-
Un booktrailer. Scelte, a dire il vero, che
vengono perseguite da anni, senza che sia
possibile capire, fin qui, come e quanto
incidano realmente sulle vendite. Newton
Compton rilancia in questi giorni con Il
messaggio segreto delle stelle cadenti di Max
Giovagnoli. Prima un cortometraggio (che
illustra le prime cinquanta pagine del libro).
Poi “tre video virali” che raccontano il passato
delle voci narranti, a seguire due profili
Facebook legati ad altrettanti personaggi, a
seguire ancora una “post-it campaign” con
POLITICA
& ATTUALITÀ
COSA RESTA
DELL’OCCIDENTE
La razionalità occidentale è
ancora in grado di
rappresentare un modello
universale? La profondità e
la lunghezza della crisi che
attraversa il nostro mondo
sembra aver travolto anche i
valori che l’hanno edificato.
di Gian Enrico Rusconi Laterza
Pagg. 296, euro 19
IL PARTITO POLITICO
I partiti hanno storicamente
garantito la mediazione tra
società e Stato. Con
l’avvento dei nuovi media il
partito conserva il ruolo di
motore della mobilitazione
collettiva e dell’espressione
della classe politica?
di Michele Prospero
Carocci
Pagg. 220, euro 18
DISQUISIZIONE SUL
GOVERNO
Questo testo del 1850
rappresenta l’esperienza
della repubblica americana
dopo i suoi primi 60 anni di
vita. La critica calhouniana al
concetto di maggioranza e la
sua contrapposizione fra
produttori e consumatori di
tasse sono davvero attuali.
di John Caldwell Calhoun
Liberilibri
Pagg. 104, euro 16
I SOLDI DEI PARTITI
Come rispondere alla
giustificata rabbia dei
cittadini nei confronti dei
partiti, visti ormai come
intollerabili oligarchie dove
omertà e familismo amorale
hanno sostituito la moralità
dell’impegno per il bene
comune?
di Elio Veltri e Francesco Paola
Marsilio
Pagg. 192, euro 16
A LEZIONE DA MARX
Una rilettura dinamica e
lontana dalle
strumentalizzazioni
novecentesche delle tesi del
fondatore della critica
dell’economia politica. La
crisi finanziaria globale ha
innescato una vivace
discussione su Marx in Gran
Bretagna, Francia e Usa.
di Stefano Petrucciani
Manifestolibri
Pagg. 176, euro 20
A CURA DI FRANCESCA BOLINO
© RIPRODUZIONE RISERVATA
sta ipotesi «con l’esitazione ne-
cessaria davanti alle questioni
che riguardano il profondo del-
la scienza»: sa che sta cambian-
do l’universo.
Lo prende sul serio un altro
britannico, questa volta ricco
nobile scozzese, James Clerk
Maxwell, grandissimo matema-
tico, che descrive il mare di linee
{CAMPI}
per mezzo di una freccetta (tan-
gente alle linee) in ciascun pun-
to dello spazio e traduce le sue
intuizioni in un insieme di equa-
zioni (le equazioni di Maxwell)
che governano il movimento
delle linee: sono le equazioni su
cui si basa tutta la nostra tecno-
logia. Ma c’è di più: si rende con-
■ 47
disseminazione di messaggi all’interno delle
stazioni e dei pub irlandesi della capitale, e poi
tour musicale della cantante Kay McCarthy,
“autrice della colonna sonora del libro”, caccia
al tesoro urbana a squadre nelle location del
romanzo e applicazione per iPad con testo,
cortometraggio, book fotografico, link a
iTunes, fumetti, interviste e viaggio virtuale in
Irlanda “giocabile su Google”. Faticoso, essere
autori nell’era del trans-cross-multi-mediale:
un tempo, bastava scrivere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il ricordo
A passeggio con Lacan
tra le cupole di Roma
LUCIANA SICA
acques Lacan “dal vivo”: gli scarti geniali dell’analista, le
J passioni intellettuali, le improvvise generosità, i
proverbiali silenzi, tutta la sua irrimediabile solitudine. Sei
allievi diretti e indiretti - da Marcel Czermak a Muriel Drazien
- rievocano il maestro francese scomparso trent’anni fa, in
una raccolta d’interviste che ha senz’altro un suo valore di
testimonianza. Il libro inaugura "Scilicet", la prima collana
internazionale di psicoanalisi degli Editori Riuniti (diretta da
Cristiana Fanelli). In Francia è già uscito nel novembre scorso,
ma la versione italiana può vantare una bella Ouverture sul
tema dell’“analisi finita infinita” affidata a Charles Melman e
un’introduzione a Paola Caròla, tra le prime allieve di Lacan in
Italia, oltre a un apparato di note e un glossario di concetti
essenziali. Anche più invitanti - decisamente meno gergali - le
pagine conclusive di Jacqueline Risset sull’amico acutissimo
e ombroso, affascinato dalle cupole delle chiese romane, che
spiazzava i giornalisti interessati soprattutto al personaggio
con una frase che suona antitetica alla posa vanesia di un
guru: "La psicoanalisi - diceva Lacan - forse sarà stata un
piccolo istante, un lampo di verità nella storia umana...".
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LE MIE SERE CON LACAN
di Cadeau, Czermak, Drazien, Landman, Melman, Tyszler
Editori Internazionali Riuniti, pagg. 396, euro 22
Le storie
L’umanità imprevedibile
della provincia americana
TIZIANA LO PORTO
a fortuna di Richard Yates in Italia è recente e legata al film
L che Sam Mendes ha tratto dal romanzo Revolutionary
Road. Non meno limitata la carriera di Yates in America
fintanto che era vivo (nell’84 Esquire lo definì “uno dei grandi
scrittori meno famosi d’America”), non apprezzato quanto (e
quando) avrebbe meritato malgrado la qualità e quantità della
sua produzione non sia da meno rispetto all’opera di autori
come J.D. Salinger, Raymond Carver e John Cheever. La dovuta
gloria per lui arrivò post mortem. E insieme a quella la ristampa
dell’intera sua opera, a cui si aggiunge Proprietà privata,
un’antologia di nove racconti usciti su riviste e mai pubblicati
in volume o totalmente inediti. A fare da scenario ai racconti di
Yates sono sempre la classe media americana, la famiglia e quel
quotidiano vivere, in sé così ordinario se non fosse per la
traballante, imprevedibile e struggente umanità che lo abita.
Jean e Bill, per esempio, coppia protagonista dell’ultimo
racconto (Un ego convalescente): litigano come i matti per venti
pagine. Alla fine lei gli dice: «Oh Bill, dovresti romperle tutte, le
stoviglie, proprio sopra la mia testaccia». E lui la bacia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PROPRIETÀ PRIVATA. RACCONTI INEDITI
di Richard Yates
minimum fax, trad. di A. Lombardi Bon, pagg. 191, euro 12,50
to che le lineette di Faraday pos- che le particelle sono grumi di
sono ondulare e queste onde so- campi soggiacenti. La seconda è
no… la luce! I campi rendono la relatività generale di Einstein,
conto delle forze elettromagne- che ci fa capire che anche lo spa-
tiche e spiegano cosa sia la luce. zio è un campo: è il campo gravi-
Ma c’è ancora di più: compren-
de che ci sono altre onde possi-
bili e predice l’esistenza delle
onde radio: pochi anni dopo
Marconi costruisce la radio, e
tazionale, un oggetto come il
campo elettrico, che può oscil-
lare, descritto da equazioni (le
equazioni di Einstein). La visio-
ne del mondo di Newton si è
con quelle onde facciamo fun- profondamente modificata: si
zionare tutta la nostra civiltà. È il
più grande successo della scien-
za e il trionfo della capacità vi-
sionaria del figlio del fabbro. Il
mondo non è spazio e particelle:
sono aggiunti i campi, sono spa-
riti particelle e spazio: il mondo,
per quanto ne sappiamo oggi,
non è che un insieme di campi
quantistici che vivono uno sul-
è spazio, particelle e campi. l’altro.
Ma la storia non finisce, per- © RIPRODUZIONE RISERVATA
ché altre due scoperte clamoro-
se del XX secolo mettono i cam- BIBLIOGRAFIA
pi ancora più al centro della no- Thomas, “Faraday" (Firenze
stra immagine del mondo. La University Press); Maxwell,
prima è la meccanica quantisti- "Trattato elementare di
ca relativistica, che ci fa capire elettricità" (Melquiades)
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 R CULT
■ 48

TOP TEN I LIBRI PIÙ VENDUTI

Amy Bratley Marco Malvaldi Andrea Camilleri Denis Avey; Giulio Tremonti

1 AMORE, ZUCCHERO
E CANNELLA
Newton Compton
€9,90 pagg. 347
2 LA CARTA PIÙ ALTA
Sellerio
€13 pagg. 198 3 IL DIAVOLO,
CERTAMENTE
Mondadori
€10 pagg. 171
4 Rob Broomby
AUSCHWITZ. ERO IL
NUMERO 220543
Newton Compton
€9,90 pagg. 329
5NEW
ENTRY
USCITA
DI SICUREZZA
Rizzoli
€ 12 pagg. 259

100 68 67 59 52
PUNTI PUNTI PUNTI PUNTI PUNTI
4 4 5 5 1

Il racconto LO SCRITTORE

HOROWITZ
Letteratura e misteri
nel Bolaño ritrovato ANTHONY

DARIO PAPPALARDO
Mondo e-book
i potrebbe dibattere ancora una volta sulla necessità o meno

S di frugare tra i file inediti di uno scrittore scomparso.

Consapevoli, però, che, se in questo caso qualcuno non
avesse proceduto, i lettori di Roberto Bolaño avrebbero perso una
Grandi autori Si chiama “La casa della seta” ed è il primo
seguito di Sherlock Holmes autorizzato
possibilità. Perché parlare di incompiuto stavolta ha senso fino a
un certo punto. I dispiaceri del vero poliziotto è un’opera
per piccole dagli eredi di Conan Doyle. Così lo racconta il suo
dell’autore cileno (1953-2003) in tutto e per tutto: una scheggia
impazzita, un “gemello diverso”, di quel capolavoro-monstre che
(e nuove) storie autore: “Ho avuto in dono il più bel personaggio
fu 2666. Vi si ritrovano – oltre a personalissime disquisizioni letterario e ho fatto un giallo un po’ sociale”
letterarie (solo il romanzo è eterosessuale, i poeti, invece, si
dividono in «frocioni, froci, frocetti...») – alcuni di quei personaggi: STEFANIA PARMEGGIANI LEOPOLDO FABIANI Horowitz ha scelto di scrivere «Innanzitutto con lui nasce il
il professore Amalfitano, protagonista di un inatteso coming out, un romanzo “classico”, il più fe- detective moderno. A differen-

sua figlia Rosa e, ancora, il misterioso scrittore Arcimboldi. conomici di sicuro:
Un’intera parte è dedicata alle sinossi dei libri di quest’ultimo. E
qui Bolaño si diverte a comporre dei microromanzi, riassunti di
narrazioni perfette, tra noir, affresco storico e quasi teatro. I
E costano 0,99 euro,
quanto una canzone
su I-tunes. Ma non solo: si
dispiaceri del vero poliziotto lascia credere che la letteratura sia tratta di inediti e anteprime.
l’unica materia infinita, perché un libro, come scoprono gli Ecco gli ingredienti di
studenti di Amalfitano, è «un labirinto e un deserto». Zoom, la collana Feltrinelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
in formato digitale. Dopo il
successo di Super Santos di
I DISPIACERI DEL VERO POLIZIOTTO Roberto Saviano, da tre
di Roberto Bolaño settimane nella top-five di
Adelphi, trad. di Ilide Carmignani, pagg. 304, euro 19 vendite, una nuova
proposta d’autore arriva
Il romanzo sotto gli occhi dei lettori
elettronici prima che in
libreria. Si tratta de Il re di
Nel mondo dei maghi Norvegia di Amos Oz,
racconto tratto dal suo
un fantasy al circo ultimo libro, uscita cartacea
programmata per giugno. E
poi tre storie inedite di
ALESSANDRA ROTA autori italiani: Stefano
Benni, Erri De Luca e
arà perché è nata a Salem, il paese del celebre processo Cristina Comencini.
P
er Sherlock Holmes
risorgere è quasi un’abitudine.
Già il suo creatore, Arthur Co-
nan Doyle, era stato costretto a
riportarlo in vita a furor di popo-
lo dopo averlo fatto precipitare
nelle gole della cascata di Rei-
chenbach, sulle Alpi svizzere.
Poi, una seconda vita di immen-
sa popolarità come personag-
gio cinematografico (dagli oltre
sessanta film solo nell’epoca del
muto al recentissimo Il gioco
dele possibile all’originale, met-
tendo in scena tutti i personaggi
anche secondari, l’ispettore Le-
strade, il fratello di Sherlock,
Mycroft, e perfino il professor
Moriarty. Misurarsi con il mo-
stro sacro, dice, non è stato af-
fatto arduo. «Onestamente, l’ho
trovato piuttosto facile. Ci ho
messo tre mesi, quando per scri-
vere un romanzo in genere ho
bisogno di un anno. È stato so-
prattutto un grande piacere, mi
hanno aiutato molto i racconti,
che conoscevo bene».
Quando ha incontrato Sher-
lock Holmes per la prima volta?
«A diciassette anni. Mio pa-
dre mi regalò un libro, che ho an-
cora, con i quattro romanzi e i
cinquantasei racconti di Conan
Doyle dove compare Holmes. È
stato amore a prima vista. Mi ha
conquistato la capacità di far vi-
za di quelli che lo avevano pre-
ceduto, come l’Auguste Dupin
di Edgar Allan Poe, Holmes è il
primo a comparire sulle riviste
popolari. Ogni mese la gente si
precipitava a comprare le sue
avventure, così come oggi at-
tende le nuove puntate delle se-
rie televisive. Ma secondo me, il
punto chiave è la relazione tra il
detective e il dottor Watson. Ac-
canto all’eroe, che è un genio
inarrivabile, Conan Doyle ha
messo una persona educata,
colta e intelligente, ma a un li-
vello assolutamente normale.
Una trovata irresistibile, che
permette al lettore un’identifi-
cazione totale nelle storie che
legge. Anche Agatha Christie ha
usato un meccanismo simile
con Poirot, ma Conan Doyle è
uno scrittore molto più bravo».
Nel suo romanzo c’è un tono

S alle streghe, sarà perché ha studiato teatro, la

trentatreenne Erin Morgenstern ha scritto un romanzo
che con un colpo di genio spazza via anni di vampiri,
LA CLASSIFICA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
zombies, angeli e quant’altro abbia contribuito ad alimentare
il successo dell’urban fantasy. Lei, più semplicemente usa il
circo; ma un tendone tutto speciale, molto hogwartsiano, che E-BOOK
non ha tempi né luoghi, che appare e scompare, che apre il 1 SAVIANO
suo speciale sipario solo la notte. Pluripremiato, venduto in Super Santos
FELTRINELLI
30 paesi, fenomeno editoriale da oltre un anno negli Stati € 0,99
Uniti, acquistato per farne un film dalla casa di produzione di
Twilight, il libro sfrutta tutto il mistero di un palcoscenico 2 CORNWELL
Nebbia rossa
popolato da una folla colorata e felliniana di contorsionisti, MONDADORI
acrobati, ballerini, giocolieri, indovini che sembrano vivere € 12,99
soltanto attraverso una lanterna magica nella cupa Londra 3 CAMILLERI
vittoriana. Come in Prestige di Christopher Nolan ci sono due Il diavolo, certamente
MONDADORII
maghi-illusionisti , Marco e Clelia (i nomi di tanti personaggi € 4,99
sono ripresi direttamente da Shakespeare) che si combattono
a colpi di magia suprema. Ma alla fine, omnia vincit amor. 4 MALVALDI
La carta più alta
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SELLERIO
€9
IL CIRCO DELLA NOTTE 5 BRATLEY
Amore, zucchero e cannella
di Erin Morgenstern NEWTON COMPTON
Rizzoli, trad. di Marinella Magrì, pagg. 468, euro 18,50 € 4,99
delle ombre). Ancora, protago-
nista di una lunga serie di sequel
“apocrifi”, tra cui Soluzione set-
te per cento, di Nicholas Meyer,
dove il detective per liberarsi dal
vizio della cocaina va a Vienna
dal dottor Freud, o il racconto di
Stephen King (Il caso del dotto-
PUNTI 100
re) con un Watson più brillante
di Holmes. Oggi il detective più
famoso del mondo rivive in La
casa della seta (Mondadori,
PUNTI 78
pagg. 294, euro 18), primo segui-
to autorizzato dagli eredi Conan
Doyle. A realizzarlo è stato chia-
PUNTI 75 mato Anthony Horowitz, ingle-
se cinquantacinquenne autore
di romanzi per ragazzi che han-
no venduto tredici milioni di co-
PUNTI 64
pie (soprattutto nella serie della
giovane spia Alex Rider) e sce-
neggiatore di serie tv come L’i-
PUNTI 63 spettore Barnaby o Foyle’s War.
vere il mistero nei luoghi della
vita quotidiana. La scoperta che
quartieri “noiosi” di Londra, an-
che quello dove abitavo, pote-
vano diventare preda del male».
Per un romanziere abituato
a creare, è stato frustrante mi-
surarsi con personaggi e atmo-
sfere obbligati?
«Per nulla, è stato un grande
piacere, un divertimento im-
menso. Io, che li ho sempre
amati, ho avuto in dono due dei
più bei personaggi della lettera-
tura, Sherlock Holmes e il dottor
Watson. È come se a un bambi-
no avessero regalato un’enor-
me scatola di dolci».
Lei come spiega che un per-
sonaggio così tipico di un’epo-
ca e di un luogo particolari ab-
bia avuto una fortuna così uni-
versale e duratura?
esplicito di critica sociale del-
l’età vittoriana. È il tema delle
condizioni miserabili dell’in-
fanzia, dello sfruttamento dei
bambini in modi orribili.
«Si tratta di un elemento che
ho introdotto io, che non si tro-
va in Conan Doyle. È curioso,
perché lo scrittore, pur essendo
un conservatore, aveva una cer-
ta sensibilità sociale ed era inte-
ressato alla politica. Ma nelle
sue opere, anche nei romanzi
storici o romantici senza Hol-
mes, non c’è proprio nulla di
“sociale”, niente di paragonabi-
le a Dickens. All’epoca la condi-
zione dell’infanzia era terribile.
Bambini poveri, privi di ogni co-
sa, genitori, istruzione, casa. Per
il pubblico di oggi tutto ciò è
inaccettabile. Quindi ho pensa-
to che avrei potuto aggiungere
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
■ 49

DATI FORNITI DA EURISKO

Patricia D. Cornwell Fabio Volo Karen Swan Pierre Dukan Nicholas Sparks

6 NEBBIA ROSSA
Mondadori
€ 20 pagg. 500 7 LE PRIME LUCI DEL
MATTINO
Mondadori
€ 19 pagg. 244
8 UN DIAMANTE
DA TIFFANY
Newton Compton
€ 9,90 pagg. 509
9 LA DIETA DUKAN
Sperling & Kupfer
€ 16 pagg. 333 10 IL MEGLIO DI ME
Frassinelli
€ 20 pagg. 392

48 45 34 33 32
PUNTI PUNTI PUNTI PUNTI PUNTI
3 16 9 11 3

Il romanzo LE CLASSIFICHE RILEVAZIONI DAL 30 GENNAIO AL 5 FEBBRAIO

NARRATIVA ITALIANA SAGGISTICA TASCABILI

La dimensione etica 1 MALVALDI
La carta più alta
1 AVEY-BROOMBY
Auschwitz.
1 LEVI
Se questo è un uomo

dello spazio SELLERIO

€ 13 PUNTI 68
Ero il numero 220543
NEWTON COMPTON
€ 9,90 PUNTI 59
EINAUDI
€ 10,50 PUNTI 23

2 CAMILLERI 2 D’AVENIA

DISEGNO DI RICCARDO MANNELLI

in cui abitiamo Il diavolo, certamente
MONDADORI
€ 10 PUNTI 67
2 TREMONTI
Uscita di sicurezza
RIZZOLI
Bianca come il latte,
rossa come il sangue
MONDADORI
€ 12 PUNTI 52 € 13 PUNTI 23
3 VOLO
Le prime luci del mattino
GIORGIO VASTA MONDADORI
3 DAVERIO
Il museo immaginato
3 FRANK
Diario
€ 19 PUNTI 45 RIZZOLI EINAUDI
o spazio può essere intelligente, così come può essere € 35 PUNTI 26 € 12,50 PUNTI 20

L 4 MAZZANTINI
stupido. Può rivelare una cultura tanto quanto il suo Mare al mattino 4 BOCCA 4 UHLMAN
EINAUDI Grazie no L’amico ritrovato
opposto. In ogni caso non è mai neutro, non è mai € 12 PUNTI 28 FELTRINELLI FELTRINELLI
irrilevante. Perché lo spazio descrive il tempo, è tempo che si 5 GAMBERALE € 10 PUNTI 21 €6 PUNTI 16

manifesta fisicamente: decidere di vivere in un determinato L’amore quando c’era 5 ISAACSON 5 COOPER
MONDADORI Steve Jobs La biblioteca dei morti
luogo significa decidere la specifica qualità di tempo in cui si € 10 PUNTI 27 MONDADORI TEA
desidera abitare. € 20 PUNTI 20 € 13 PUNTI 15

Con Violazione Alessandra Sarchi edifica, è il caso di dire, una 6 SIMONI

Il mercante di libri maledetti
NEWTON COMPTON
6 SGARBI
Piene di grazia 6 COOPER
La mappa del destino
narrazione sempre consapevole del potenziale rivelatore dello € 9,90 PUNTI 26 BOMPIANI TEA
spazio. Alberto e Linda Donelli vogliono lasciare la città e € 20 PUNTI 19
trasferirsi con i figli in campagna. O meglio in quell’interregno tra 7 D’AVENIA
Cose che nessuno sa
€ 13 PUNTI 15

MONDADORI
7 DE GREGORIO
Così è la vita 7 BARBERY
l’area urbana iperantropizzata e qualcosa che nel concedere i € 19 PUNTI 25 EINAUDI
L’eleganza del riccio
E/O
privilegi degli spazi agricoli conserva una distanza accettabile dal € 14,50 PUNTI 18
centro abitato. Lo spazio-tempo che hanno in mente è un altrove 8 FALETTI
Tre atti e due tempi
€ 12,90 PUNTI 15

reale e sano da opporre alla frustrazione di un qui vissuto come EINAUDI

8 LATOUCHE
Per un’abbondanza frugale 8 CARRISI
€ 12 PUNTI 25
Il suggeritore
BOLLATI BORINGHIERI
finto e insalubre: una nuova fondazione, insomma, uno spazio € 15 PUNTI 16
TEA

dal quale far ricominciare il tempo. 9 MARAINI

La grande festa
€ 13 PUNTI 13

Al caso loro fa dunque l’abitazione che Primo Draghi ha messo in RIZZOLI 9 BIANCHI-CACCIARI
I comandamenti. 9 MARTIN
€ 16 PUNTI 23
Tempesta di spade
vendita sei chilometri fuori Bologna. Un luogo fiabesco in cui le Ama il prossimo tuo MONDADORI
IL MULINO
torrette medievali si accompagnano ad altre parti della struttura 10 AGUS
Sottosopra € 12 PUNTI 11
€ 10 PUNTI 13

nuovissime, una media estetica rassicurante tra il presente e NOTTETEMPO

10 MENNA 10 MARTIN
Il regno dei lupi
l’antico. E poi c’è il verde, quella natura naturale in cui finalmente € 14,50 PUNTI 22 Se Steve Jobs fosse nato a
MONDADORI
Napoli
concretizzare il sogno della fuga (un escapismo in realtà SPERLING & KUPFER € 10 PUNTI 13
NARRATIVA STRANIERA € 10,50 PUNTI 9
generico). Diversamente dai Donelli, Primo Draghi è uno che
1 BRATLEY RAGAZZI
nell’osservare lo spazio lo valuta tecnicamente, per come è stato Amore, zucchero VARIA
fatto, ed economicamente, per quanto è costato realizzarlo. Il suo e cannella 1 DE SAINT-EXUPÉRY
Il piccolo principe
sguardo “edile” è una ruspa che vuole soltanto abbattere e
NEWTON COMPTON 1 DUKAN
La dieta Dukan BOMPIANI
€ 9,90 PUNTI 100
SPERLING & KUPFER € 7,90 PUNTI 17
spianare, “urbanizzare e vendere”. Del resto, se la “terra è tutta
sbagliata” – se la consistenza morale dell’epoca è franosa – il 2 CORNWELL
Nebbia rossa
€ 16 PUNTI 33
2 SELZNICK
MONDADORI 2 LITTIZZETTO-VALERI La straordinaria invenzione
passaggio dall’agricoltura agli sbancamenti è fisiologico. € 20 PUNTI 48
L’educazione delle fanciulle di Hugo Cabret
EINAUDI MONDADORI
La tenuta Draghi nella quale i Donelli decidono di traslocare, I € 16 PUNTI 9
Cinque Pini, è dunque una zona sospesa, legibus soluta, un 3 SWAN
Un diamante da Tiffany
€ 10 PUNTI 31

questo aspetto. Sono uno scrit- territorio dove, per l’iniziativa di un privato intraprendente, la NEWTON COMPTON 3 DUKAN
La dieta Dukan illustrata
3 KINNEY
Diario di una schiappa
€ 9,90 PUNTI 34 IL CASTORO
tore del XXI secolo e uno scritto- giurisdizione dello Stato viene meno. SPERLING & KUPFER
€ 12 PUNTI 9
re per bambini. Per quanto fe- Alessandra Sarchi, procedendo con grande mobilità espressiva, 4 SPARKS
Il meglio
€ 19,90 PUNTI 28

dele volessi rimanere all’origi- racconta una storia in cui a segnare uno scarto rispetto alla norma di me 4 VERGA
Zigulì. La mia vita dolceamara
4 HUDSON
Se fosse per sempre
FRASSINELLI
nale, devo esprimermi con la è ciò che accade quando si diventa consapevoli. Se Alberto – il cui € 20 PUNTI 32
con un figlio disabile NORD
MONDADORI € 18,60 PUNTI 8
mia voce». sguardo, da funzionario presso il settore ambiente della Regione,
Secondo lei perché il genere è sufficientemente avvertito da comprendere che nella proprietà
5 STOCKETT
The Help
€ 16,50 PUNTI 26
5 STILTON
MONDADORI 5 PARODI La ricetta dell’amicizia
poliziesco continua a essere co- appena acquistata c’è qualcosa che non va – sceglie di collocarsi € 18 PUNTI 27
I menù di Benedetta PIEMME
€ 9,20 PUNTI 8
sì amato dal pubblico? in una parvenza di bene che di fatto coincide con l’ignavia, Jon – RIZZOLI

LA CASA DELLA «Mai come nelle “detective un clandestino moldavo che lavora presso i Draghi, qualcuno che 6 DE ROSNAY
La chiave di Sara
€ 15,90 PUNTI 24
6 GARLANDO
SETA stories” il protagonista e il letto- ufficialmente non esiste – decide di opporre all’inumazione delle MONDADORI 6 PIVETTI
Ho smesso di piangere
Il ritorno dei Kappa
PIEMME
€ 17 PUNTI 26 MONDADORI
di Anthony re sono così vicini, perché en- responsabilità individuali un melvilliano “preferisco di no”. € 11 PUNTI 8

Horowitz trambi vogliono risolvere il mi- Violazione è un romanzo che nel ripristinare il nesso fondazione- 7 ALLENDE
Il quaderno di Maya
€ 17 PUNTI 24
7 STILTON
Mondadori 7 DUKAN Sei nella lava fino al collo,
stero, e lo fanno insieme. In ge- delitto recupera il legame indissolubile tra spazio tempo ed etica, FELTRINELLI
Le ricette della dieta Dukan Stiltonùt!
trad. di € 20 PUNTI 26 PIEMME
Manuela
nere se un personaggio di ro- lasciando ogni personaggio a decidere cosa è giusto e cosa non lo SPERLING & KUPFER
€ 9,20 PUNTI 8
manzo dice “sono un giornali- è. Soprattutto Violazione chiarisce in che modo una comunità 8 DIFFENBAUGH
Il linguaggio
€ 16 PUNTI 13
Faimali 8 D’ACHILLE
pagg. 294 sta” sono portato a credergli. che sceglie di sradicare e nascondere tutti i segnali di stop, segreto dei fiori 8 JACOBSEN
Area 51 la verità senza censura Gli attacca-stacca
GARZANTI
euro 18 Nel giallo invece devo dubitare, dunque ciò che serve da argine all’arbitrio, non è vittima di PIEMME di Peppa Pig
€ 18,60 PUNTI 22 GIUNTI KIDS
controllare, andare aventi e in- niente: è ininterrottamente responsabile di ciò che (non) sta € 22 PUNTI 12
€ 5,90 PUNTI 7
dietro nelle pagine per verifica- scegliendo, del tempo spazializzato in cui ha accettato di abitare. 9 ROTH
Goodbye, Columbus e 5
racconti
9 AA.VV.
Dimmi di sic 9 MORPURGO
re. Così il piacere della lettura © RIPRODUZIONE RISERVATA EINAUDI FIVISTORE
War horse
RIZZOLI
aumenta. Soprattutto, alla fine € 19,50 PUNTI 21 € 12,90 PUNTI 11 € 15 PUNTI 7
si arriva a conoscere la verità. E VIOLAZIONE 10 IBRAHIMOVIC - LAGERCRANTZ
10 MORENO
Ricomincio da te IO, IBRA 10 STILTON
questo è molto appagante». di Alessandra Sarchi Ci mangeremo...
CORBACCIO RIZZOLI PIEMME
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Einaudi Stile libero, pagg. 276, euro 18 € 16,40 PUNTI 21 € 18,50 PUNTI 11 € 9,20 PUNTI 7
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 R CULT
■ 50

DA VEDERE MILANO ROMA TORINO FIRENZE

Cinquanta capolavori Prima retrospettiva italiana per il La mostra, in collaborazione con “Carte che paion fatte col
IN ITALIA conducono all’invenzione del fotografo, pittore e scultore Magnum Photos, presenta il pennello”. L’introduzione del
paesaggio nella pittura veneta francese che rappresentò il suo lavoro del fotografo ceco, colore nelle stampe fu avvertita
del ’500. A partire dalla lezione Paese alla Biennale di Venezia attraverso 12 scatti panoramici come una necessità nel ’500,
di Bellini e Giorgione, Tiziano ha del 2003. Il percorso riepiloga di grande formato, 3 video che con la ricerca di una più fedele
avuto il merito di elaborare una l’attività degli ultimi 30 anni, documentano i progetti Invasion riproduzione dei disegni dei
nuova idea dell’ambiente attraverso opere legate al (1968), Gypsies (1975) e Chaos maestri del Rinascimento. Il
naturale che lo portò a definire il concetto di luogo. A partire dai (1999) e una selezione dei libri chiaroscuro silografico si diffuse
termine di paesaggio Tableaux fotografici, realizzati a pubblicati nel corso della con le sperimentazioni di Ugo
nell’accezione moderna. Barcellona negli anni ’70. carriera. da Carpi.
Tiziano Jean-Marc Bustamante Josef Koudelka Chiaroscuri dal ’500 al ’700
A CURA DI Palazzo Reale Accademia di Francia Fondazione Merz Uffizi. Gabinetto Disegni
LUISA SOMAINI Dal 16 febbraio Fino al 6 maggio Fino all’8 aprile Fino all’11 marzo

Rovereto

Al Mart Cuba e nostalgia

secondo Diango Hernández
LEA MATTARELLA

A
nte di armadi, pezzi di radio, altoparlanti svuotati,
amplificatori, antenne, cavi, gambe di sedie: sono questi
gli oggetti che l’artista cubano Diango Hernández
utilizza per costruire il suo universo poetico, denso di una
strana e anche involontaria bellezza e di una grande nostalgia.
Come se avesse voluto creare, nelle sale del Mart che ospita fino
al 26 febbraio la sua personale Living Rooms, a Survey, una
messa in scena con pezzi di
memorie degli anni ’50 e ’60. Ma
lui è nato nel 1970, a Sancti
Spíritus, nella parte centrale di
Cuba. Dopo aver studiato design
industriale all’Avana ha lavorato
in uno studio di architettura che
ha lasciato per fondare con un
gruppo di amici e colleghi un
gruppo che si chiamava “Ordo
Amoris Cabinet”, Insieme
realizzavano oggetti di design servendosi di vecchie cose
abbandonate. Dal 2003 vive in Europa, a Trento e in Germania,
e l’idea di assemblare frammenti di mondo gli è rimasta. Al
Mart sono esposti anche un nutrito gruppo di disegni, un diario
di immagini colorate che l’artista definisce «pezzi fondamentali MARCEL

BROODTHAERS
della mia vita». Sono bellissimi anche i titoli. Come I miei uccelli
non vogliono tornare indietro: un’opera di altoparlanti muti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Padova

Lettere e frammenti di Villeglé

tutto il mondo in un collage
DARIO PAPPALARDO
L’artista che voleva trasformare
È
una riorganizzazione dei messaggi prelevati dagli spazi
urbani, quella messa in atto da Jacques Villeglé. Ora
Padova, al Centro Culturale Altinate/San Gaetano,
idee e parole in shock visivi
dedica all’artista bretone nato nel 1926 una ricca retrospettiva
(a cura di Dominique Stella e Carlo SIlvestrin, fino all’11
marzo). Il titolo – Lettere e frammenti – sintetizza la poetica Il Mambo di Bologna celebra un precursore del concettuale morto nel 1975
dell’unico francese vivente esposto al MoMA, refrattario alle Dalla lezione della pipa di Magritte all’interrogazione sul ruolo del museo
celebrazioni e alla fama al punto
da rivendicare l’anonimato agli
inizi dell’attività. Nelle 80 opere ACHILLE BONITO OLIVA BOLOGNA nale spazio letterario crea un ruolo politico dell’artista, le
in mostra, dominano i manifesti onsi dica che non ho detto nul- grande shock estetico e lo spin- oscillazioni tra significante e si-

N
strappati e sovrapposti che ha la di nuovo. Nuova è la disposi-
raccolto per cinquant’anni. In un zione delle materie” (Pensieri,
lavoro di “archeologia del Blaise Pascal)
contemporaneo” che depreda la L’affermazione del grande
città delle sue pubblicità, dei suoi pensatore francese sembra
strilli, dei suoi messaggi su carta, l’emblema di tutta l’opera di
assemblandoli in un blob: spot Marcel Broodthaers e di que-
elettorali, concerti rock, gossip, pornografia si contaminano sta mostra al Mambo di Bolo-
per diventare un poema visivo ex novo. Ai collage esposti si gna che raccoglie, fino al 6
affiancano le pitture, “elenchi” di simboli della storia recente: maggio, 50 lavori tra oggetti,
falci e martelli, “a” anarchiche, stelle a sei punte, svastiche e incisioni, film, libri, diapositi-
icone pacifiste. Tutti insieme formano quasi un alfabeto di ve, stampe fotografiche e foto-
geroglifici del contemporaneo da consegnare al futuro. grafie. Titolo: L’espace de l’écri-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ture, un percorso che corre dal
1968 al 1975, nel quale il gran-
de artista concettuale nato a
Bruxelles 1924 e morto a Colo-
nia nel 1976, esplora in manie-
ra analitica e poetica il rappor-
to tra arte e linguaggio, iden-
tità sociale dell’opera, valore
del museo come luogo di sa-
cralizzazione e di confine con
la vita. Attraverso l’arte con-
ge a riproporlo in un altro luogo
e con altri codici. Come se la pa-
rola si vaporizzasse e fuggisse
smaterializzata dalla pagina
del libro per rimaterializzarsi in
un’immagine. Da qui parte la
grande avventura di
Broodthaers che dà abitabilità
concreta al pensiero, ospitalità
architettonica alla metamorfo-
si della parola in forma visiva.
L’arte concettuale diventa nel-
la sua opera un’analisi critica ed
ironica sul sistema dell’arte, il
Il libro
Le nuove generazioni
raccontate in un dizionario
CARLO ALBERTO BUCCI
gnificato, verità ed inganno.
Crea un vero e proprio spazio
gnomico, luogo di transito per
lo spettatore spinto verso un’e-
splorazione sul filo dell’inde-
terminazione, dell’impossibi-
lità di una conoscenza univoca
e definitiva. Come nel quadro di
Magritte Ceci n’est pas une pipe
(cui infatti Broodthaers rende
omaggio in un film presente in
mostra) le relazioni tra parola,
oggetto ed immagine sono al
centro di tutta l’opera dell’arti-

cettuale riesce ad anticipare il
trend installativo, l’intreccio
con l’architettura partendo
dalla letteratura ed approdan-
do allo spazio: dalla scrittura
verbale a quella espositiva.
D’altronde Broodthaers arri-
va all’arte visiva dalla poesia,
segnato dalla lezione di Stépha-
ne Mallarmé e René Magritte.
Questi, nel 1946, regala al giova-
ne poeta una copia di Un Coup
de Dés di Mallarmé, un flusso
ininterrotto di parole che scor-
rono senza punteggiatura lun-
go tutte le pagine in corpi e ca-
ratteri differenti tra diversi
margini di bianco.
L’azzeramento del tradizio-
D
a Alis/Filliol a Zimmerfrei, ossia dal duo torinese di
scultori al collettivo artistico che spazia tra video,
musica, performance e tra vari contesti urbani: 60 artisti
per rappresentare la «New italian art» (Castelvecchi editore).
L’arte contemporanea delle ultime generazioni è un dizionario
attraverso cui Ludovico Pratesi cerca di dare organicità alla
ricerca italiana del nuovo millennio. Una generazione di
40enni che punta, secondo il
critico romano, a un maggiore
contatto con la realtà sociale e
con la scena internazionale.
L’uso disinvolto dei linguaggi
piegati al messaggio rimane
dominante. E porta con sé la cifra
dell’eclettismo. Che Pratesi
norma attraverso 8 categorie: da
«Oggetti im/materiali» a «Arte e
politica», da vedette dello star
system (Francesco Vezzoli) a giovani come Giulio Frigo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
DA VEDERE
IN EUROPA
sta: si desume bene anche dalle
altre opere esposte a Bologna
come Eloge du sujet (1974) Un
jardine d’Hiver II e La salle
Blanche (1975).
Se l’arte concettuale di stam-
po anglosassone si esprime at-
traverso la tautologia e la peda-
gogia di un’opera didattica,
quella di Broodthaers conserva
una sua aura. Quello che l’arti-
sta porta dalla letteratura alle
arti visive è la coscienza dello
scrivere nello spazio attraverso
oggetti, forme ed immagi-
ni. “Scrivere, egli dice,
significa organizzare
un rapporto”. Da qui si
desume la sua strategia
installativa che lo porta
fino alla realizzazione
del museo fittizio Le
Musée d’Art Moderne
(dove al posto dei qua-
dri ci sono le parole che
li descrivono) e di nu-
merosi décors, veri e pro-
pri set cinematografici
che accolgono oggetti di
diversa natura capaci
comunque di creare, at-
traverso la loro presen-
za, una poetica disso-
nanza visiva.
Insomma la sua ope-
ra che sembra partire
dalla didascalica icono-
grafia di Magritte, spinge,
invece, verso la contaminazio-
ne, la sorpresa e il buon senso.
Le Musée d'Art Moderne. Dé-
partement des Anglés viene
inaugurato nella sua casa di
Bruxelles, nel 1968, dove con-
fluiscono spazio pubblico e pri-
LONDRA
Il percorso mette a confronto 60
opere cardine di Picasso, come
The Three Dancers del 1925, e
una selezione di dipinti e
sculture eseguiti degli artisti che
si sono maggiormente ispirati al
suo linguaggio creativo. Tra
questi, Grant, Lewis, Nicholson,
Moore, Bacon, Sutherland e
Hockney.
Picasso e l’arte moderna inglese
Tate Britain
Dal 15 febbraio
vato. Il museo è il centro della
sua ricerca, luogo che designa il
valore dell’opera e la contem-
plazione di un pubblico garan-
tita dalla istituzioni. Il concetto
di décor viene continuamente
esplorato come si desume dalle
opere in mostra Eloge du sujet
(1974) Un jardine d’Hiver IIe La
salle Blanche (1975) già presen-
tate al Musée d'Art Moderne di
Parigi nel 1975.
Poetica dello slittamento è
Nella foto al centro
“Salle blanche”
A sinistra, “La tour
visuelle”; sopra,
“Pappagallo impagliato”
MADRID
È la prima retrospettiva del
maestro in Spagna. Organizzata
con la Fundación Caja Madrid,
ripercorre la sua attività dalla
formazione e dal periodo
parigino. Il percorso pone
attenzione anche all’esperienza
rivoluzionaria in Russia e in
Francia, fino all’esilio negli Usa
nel 1941.
Marc Chagall
Thyssen Bornemisza Museum
Dal 14 febbraio
questa di Marcel Broodthaers
che transita da una disciplina
all’altra, dalla poesia alla prosa,
dalla letteratura alle arti visive,
dall’architettura al cinema,
dalla fotografia all’animazione.
Opere come Un jardine d’Hiver
II (1974), Deux Caisses (1975) Le
dé (1968-6) sono frutto della
combinazione di diverse mate-
rie e materiali verbali e ogget-
tuali, tra palme, fotografie, cas-
se di imballaggio, carta da para-
ti, iscrizioni dipinte su legno ve-
ro. Tutto serve a creare uno sce-
nario che possa folgorare lo
sguardo e l’intelletto. Nel cine-
ma Broodthaers realizza diver-
si film a 16mm: Un film de Char-
les Baudelaire (1970), Objet
(1967), Ceci n’est pas une pipe
(1969-1971), La pluie (1969).
Intensissimo quest’ultimo.
La macchina riprende il poeta a
lavoro mentre scrive a mano
una poesia sotto i colpi di una
pioggia violenta che scioglie
l’inchiostro, cancella ogni pa-
rola e rende tutto vano. La sce-
na rappresenta in maniera
esemplare la poetica dell’arti-
sta, l’identità dell’opera e l’im-
possibilità di una conoscenza
totale delle cose. Questa
profonda verità Broodthaers
l’ha trasferita dalla poesia del li-
bro nello spazio della mostra,
nello scenario di una architet-
tura che permette un transito di
conoscenza, seppure parziale,
relativa, ed intrisa di ironia.
Nello spazio reale dell’installa-
zione Broodthaers organizza
un’esplorazione dello sguardo
collettivo dentro il perimetro
designato dall’artista, che è
sempre quello del linguaggio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
■ 51
FRANCOFORTE VIENNA
L’occhio moderno di Munch. 80 Per la prima volta si prende in
dipinti, 30 opere su carta, 50 esame l’opera grafica degli
foto e un film raccontano l’opera impressionisti e post
del maestro norvegese, impressionisti. 200 pastelli,
offrendone una nuova lettura. Il acquerelli e disegni di Monet,
percorso spiega l’importanza Degas, Renoir, Pissarro, Manet,
dell’interesse dell’artista per le Seurat, Signac, Cézanne e
diverse forme di Gauguin sottolineano l’importanza
rappresentazione, come fonte di questa pratica nella ricerca di
d’ispirazione. una nuovo linguaggio pittorico.
Edvard Munch Impressionismo
Schirn Kunsthalle Albertina
Fino al 13 maggio Fino al 13 maggio
L’italiano che divenne
il “Canaletto di Madrid”
Al Prado in mostra i lavori di Joli, vedutista settecentesco
Una vita irrequieta tra la Spagna, Londra e Napoli
CESARE DE SETA
MADRID
a Fundación amigos del Prado ha donato al museo una te-
L la di Antonio Joli, scenografo e vedutista nato a Modena nel
1700 e morto a Napoli nel 1777: essa rappresenta la Visita
della Regina Maria Amalia di Sassonia all’arco di Traiano
a Benevento: la tela a olio (77,5 x 131 cm) è databile al 1759. Il dipin-
to celebra il magnifico e possente arco di Traiano, tra i meglio con-
servati del mondo romano: la ricca decorazione scultorea narra le
di lui imprese. La felicità descrittiva di Joli è aderente al tema del
trionfo, il dipinto ha un’intenzione narrativa e simbolica: il pittore
ai lati dell’arco illustra – senza rispettare la topografia dei luoghi e
avendo rimosso le mura longobarde in primo piano – celebri rovi-
ne come il teatro romano, colonne con capitelli dorici che reggono
un architrave, in primo piano il ponte sul Sabato. Per queste libertà
la tela entra nel genere del capriccio. Attraverso l’occhio dell’arco si
scorge l’abitato dominato da una torre romanica. Una luce azzur-
ra con venature rosa proviene da sinistra e dà risalto ai rilievi scul-
torei del monumento, mentre la regina in abito azzurro ascolta le
parole di un Cicerone. La storia della tela è narrata minutamente
nella plaquette di Gründen Mauer. Il dipinto celebra Traiano, nato
in Spagna e, simbolicamente, Carlo nuovo Cesare e futuro re di
Spagna; contestualmente celebra il raffinato gusto di Maria Ama-
lia di Sassonia, figlia di Augusto III re di Polonia e principe elettore
di Sassonia. Regina a Napoli, era stata sollecita promotrice delle
scoperte di Ercolano e Pompei. Accanto al dipinto ci sono i due sta-
ti dell’arco di Traiano incisi da Giovan Battista Piranesi e figli.
Il Prado possiede altre celebri tele di Joli e le espone nella mede-
sima grande sala per l’occasione: La partenza di Carlo di Borbone
per la Spagna dalla Darsena (144 x 220 cm) il 6 ottobre del 1759. In
primo piano, mescolata alla folla, si riconosco i nobili, il clero e i mi-
litari. Il porto ha sulla destra il molo con la torre di San Vincenzo e
sulla sinistra l’Arsenale. Nello specchio d’acqua il corteo di imbar-
cazioni in sequenza: sul fondo il Vesuvio, la penisola sorrentina e
Capri. L’altra tela, delle medesime dimensioni, rappresenta lo stes-
so episodio visto da mare. Il pittore così ha modo di mostrare la città
in tutta la sua estensione, con le emergenze monumentali in evi-
denza e dominata da Castel Sant’Elmo. Le due tele furono replica-
te varie volte: ma quelle del Prado, destinate al re, sono le più belle.
Una terza tela rappresenta l’atto di abdicazione di re Carlo.
Joli aveva avuto a Roma per maestro Panini: di lui si vedono due
oli con San Paolo predica e Predicazione di una Sibilla entrambe
1735. Joli era stato a Venezia, a Londra e a Madrid in qualità di sce-
nografo (dove si guadagnò il titolo di “Canaletto di Madrid”): Car-
lo di Borbone lo stimava anche come scenografo, e Joli, dopo un
viaggio nel Mezzogiorno, nel 1758 decise di stabilirsi a Napoli, do-
ve divenne scenografo del Teatro Reale di San Carlo.
Un altro referente ideale di Joli fu Gaspar van Wittel qui con una
bella Grotta di Posillipo e, accanto ad essa una fiacca veduta Vedu-
ta di Chiaia di Juan Ruiz entrambe di metà Settecento. Acqueforti
di Vanni e Giomignani illustrato reperti di Pompei e Ercolano cari
alla regina. Tutte opere in mostra fanno corona e festa alla raffina-
ta regina Maria Amalia che si gode la scena guardando dal bel ri-
tratto ad olio (125 x 105 cm) che le fece Giuseppe Bonito nel 1744.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Antonio Joli: “Veduta dell’arco di Traiano a Benevento” (1759)
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 R CULT
■ 52
LA LE Enzensberger
IL MAGO DEI NUMERI
Uscito in Italia da
TTU Einaudi, è un libro
in cui l’autore tedesco
immagina la
RA matematica come un
mondo immaginario,
tra sogni e giochi con
i numeri. Per i bambini
ma non solo
Tutti pensano che capire
i segreti delle cifre sia utile
Invece è anche piacevole
NUMERI Montagne, iPod e monete
dieci sorprendenti motivi
per amare la matematica
a Gran Bretagna sta per innamorarsi della
L
ALEX BELLOS
matematica. Beh, questo è quanto meno
un auspicio. Alcuni giorni fa uno dei più
importanti consulenti del governo per la
pubblica istruzione ha affermato che la
matematica dovrebbe essere obbligatoria
per tutti gli studenti, fino ai 18-19 anni di
età, a prescindere dal loro indirizzo di stu-
di. Il professor Steve Sparks, presidente
dell’Advisory Committee on Mathema-
tics Education, ha anche aggiunto di voler
istituire entro il 2016 una nuova qualifica
per le competenze matematiche, a metà
tra il GCSE e l’AS-level (rispettivamente
attestato che si consegue al termine dell’i-
struzione scolastica secondaria a 16 anni
di età, e attestato che si consegue intorno
ai 14 anni, NdT).
Nel nostro Paese lo studio della mate-
matica è ritenuto utile. Sparks afferma che
L’AUTORE le sue proposte si rendono necessarie per-
Alex Bellos, inglese, ché i giovani devono avere una compren-
laureato in matematica sione più approfondita della matematica
e filosofia, scrive per per poter competere nel mercato del lavo-
il Guardian (su cui è ro, dove capire la tecnologia e avere una
uscito questo testo). preparazione matematica e scientifica è
Einaudi ha pubblicato sempre più indispensabile.
il suo libro Sono pienamente d’accordo, ma penso
Il meraviglioso che la matematica debba essere studiata
mondo dei numeri per gli stessi motivi per i quali studiamo
Shakespeare: è un nostro patrimonio in-
tellettuale e culturale. La matematica ci
rende più creativi e ci permette di com-
prendere più in profondità come stanno
veramente le cose.
La maggior parte delle altre nazioni svi-
luppate prevede corsi non specialistici di
matematica dopo il Gcse e Sparks ritiene
I Simpson che dovremmo adeguarci e fare altrettan-
to anche noi per essere in grado di compe-
I padroni della tere sul mercato globale. I britannici han-
no sempre considerato la matematica una
logica spesso materia poco attraente, diversamente da
paesi quali Francia, Germania e America –
cercano ciò dove essere geekè motivo di stima e non dà
adito a prese in giro – e sarebbe meravi-
che logico non è: glioso se incrementando l’insegnamento
della matematica questa materia perdes-
i Simpson sono se un po’ dello stigma che la circonda.
In tutti i paesi, tuttavia, l’esigenza di do-
stati creati ver superare esami e l’enfasi data al fatto di
saper masticare i numeri spesso ci fanno
da un gruppo dimenticare quanto possa essere affasci-
nante la matematica. Quello che segue è
di informatici un assortimento di dieci gustosi boccon-
cini che spero possano dare l’idea del pia-
cere che si può trarre dalla matematica. Se
Hofstadter
GÖDEL, ESCHER, BACH
Pubblicato in America
nel 1979 (poi tradotto
da Adelphi) diventa
un saggio di grande
successo capace
di coniugare la forma
letteraria alla grande
divulgazione
scientifica
in futuro tutti dovremo studiare di più la
matematica, non sarebbe male scoprire
che oltretutto può essere molto piacevole:
1) “Pi” è il rapporto tra la circonferenza
di un cerchio e il suo diametro, in altre pa-
role il rapporto esistente tra il perimetro di
un cerchio e la sua massima larghezza. È il
numero più famoso in matematica, uno di
quelli il cui nome ha le maggiori possibi-
lità di prestarsi a giochi di parole. L’aspet-
to delizioso del Pi, tuttavia, nasce dalla ca-
cofonia delle sue cifre: inizia infatti per
3,14159 e continua all’infinito, senza ob-
bedire a una legge precisa, senza seguire
alcuno schema apparente. Come possa
questo semplice rapporto – il più sempli-
ce della forma geometrica più semplice –
essere al contempo anche il più irregolare
e disordinato è un mistero che tuttora su-
scita stupore e meraviglia.
2) La matematica non è iniziata con i
cerchi, però, ma con il triangolo. La
prima dimostrazione deduttiva
nella letteratura matematica
fu il calcolo dell’altezza
della Grande Pirami-
de effettuato dal
greco Talete.
Egli utilizzò il
“calcolo dell’om-
bra”, in base al qua-
le l’altezza di un alto
oggetto è calcolata
misurando la lunghez-
za della sua ombra e consi-
derando sia l’altezza sia l’ombra
come i lati di un triangolo. I triangoli per-
tanto ci consentono di misurare la distan-
za rispetto a un punto determinato, per
esempio la cima di una piramide, senza
doversi necessariamente recare di perso-
na in quel punto. I triangoli in seguito sa-
rebbero stati utilizzati per scoprire l’altez-
za del monte Everest, come pure la distan-
za dei pianeti e delle stelle.
3) Supponiamo adesso che una perso-
na parta da un campo base sull’Everest di
lunedì mattina alle nove per scalarne la
vetta, che raggiungerà il lunedì seguente
sempre alle nove del mattino, e che non
appena l’abbia fatto ritorni al campo base,
arrivando appena un giorno dopo. La di-
scesa è molto più rapida dell’ascesa ed en-
trambi i tragitti comprendono soste e ve-
locità diverse a seconda del terreno nel
quale ci si imbatte. Esiste un punto nel
quale tale scalatore si troverà a una mede-
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
Emmer
VISIBILI ARMONIE
Uscito per Bollati
Boringhieri è il racconto
molto personale di un
matematico alla ricerca
di alcuni fili di Arianna
per rendere chiari i
legami tra matematica,
letteratura, cinema, arte
e immaginazione
sima altitudine sulla montagna nello stesso
momento della giornata?
4) Prima di rispondere, sfogliate un mo-
mento questo quotidiano. Contiene molti
numeri – date, dati finanziari, valori delle
temperature, percentuali e così via. Sebbe-
ne io stia scrivendo il mio articolo prima che
sia scritta la maggior parte di questi ai quali
mi riferisco, scommetto la mia casa che il 30
per cento dei numeri presenti sul quotidia-
no di oggi inizieranno con la cifra 1, il 17 per
cento circa inizierà con la cifra 2, e soltanto
il 5 per cento circa inizierà con la cifra 9. An-
zi, scommetto che queste percentuali sono
le medesime in tutti i quotidiani pubblicati
oggi, non soltanto nel Regno Unito, ma in
tutto il mondo. La bizzarra preponderanza
delle cifre che iniziano con il numero 1 si de-
finisce legge di Benford e non è del tutto
chiara, nemmeno ai matematici di profes-
sione. La matematica, in pratica, sfida sem-
pre i preconcetti.
5) Eccovi un altro esempio: quando fu
lanciato sul mercato l’iPod nella versione
shuffle, in cui i brani musicali erano ripro-
dotti in ordine del tutto casuale, molti con-
sumatori si lamentarono che l’apparec-
chio non funzionava, in quanto spesso l’i-
Pod riproduceva brani in successione de-
gli stessi album. «Questo è il contrario del-
la casualità!» criticarono a gran voce. E in-
vece lo studio della probabilità ci insegna
che in effetti le sequenze di brani simili so-
no molto probabili, proprio come quando
si tira per aria una monetina e testa o croce
possono uscire più volte di seguito. Ri-
spondendo a queste critiche, Steve Jobs
disse che avrebbe cambiato l’algoritmo:
Odifreddi
INCONTRI CON MENTI
STRAORDINARIE
Pubblicato da
Longanesi, il libro di
Piergiorgio Odifreddi
svela i suoi incontri
con grandi scienziati e
pensatori da Nash,
a Prigogine
fino a Dulbecco
L’astrazione
È buffo pensare che
tanto più ci si dedica
al pensiero astratto
tanto più si trovano
applicazioni concrete
L’algoritmo
Quando Jobs lanciò
il suo prodotto ci fu chi
si lamentò per la scarsa
casualità dei brani:
colpa dell’algoritmo
La fantasia
Il problema di uno
scalatore sull’Everest
si può risolvere solo
grazie alla fantasia
e alla creatività
«Lo renderemo meno casuale per far sì che
sembri più casuale».
6) L’umorismo non è una caratteristica
acclarata dei matematici, nondimeno i
matematici spesso sono molto divertenti.
Alice nel paese delle meraviglie, intelligen-
te caposaldo della letteratura per l’infan-
zia, è stato scritto da un docente di mate-
matica di Oxford, Charles Dodgson, in arte
Lewis Carroll, come pure I Simpson è scrit-
to da un gruppo di laureati in matematica e
in informatica. Essendo padroni della logi-
ca, noi matematici abbiamo un amore per
ciò che logico non è. Proprio come nel caso
dei comici e di chi fa satira, facciamo del-
l’assurdità un nostro ferro del mestiere. Il
modo più rapido per dimostrare che un’af-
fermazione è vera è dimostrare che il con-
trario di tale affermazione è priva di signi-
ficato.
7) È buffo prendere atto che soltanto due
secoli fa i numeri negativi erano conside-
rati a tal punto controversi che un libro di
algebra, pubblicato da un sommo studio-
so di Cambridge, li definì «un espediente
professionale, davanti al quale il senso co-
mune batte in ritirata». In quel libro i nu-
meri negativi non comparivano affatto,
quantunque il segno “meno” fosse presen-
te nelle equazioni. William Frend vietò i
numeri negativi perché non avevano
un’interpretazione reale. Che cos’è per
esempio un “libro negativo”? La matema-
tica, tuttavia, è lo studio di strutture e rego-
le ed è incredibile pensare che quanto più
astratta è diventata tanto meglio sia riusci-
ta a trovare applicazioni nel mondo reale.
8) Una fantastica applicazione di idea
■ 53
DISEGNO DI TULLIO PERICOLI
matematica tintinna nelle vostre tasche: la mo-
neta da 50 centesimi (di sterlina). Perché una
data forma possa diventare moneta deve avere
una larghezza costante, così da poter essere uti-
lizzata nelle fessure di varie apparecchiature
che ne leggono il valore misurandone la lar-
ghezza. Naturalmente tutte le forme circolari
hanno una larghezza costante. Negli anni Ses-
santa il Decimal Currency Board si chiese se po-
tessero esistere altre forme aventi questa me-
desima caratteristica per aiutare i ciechi e i sog-
getti ipovedenti a distinguerne il valore. L’“et-
tagono equilaterale curvo” utilizzato per la mo-
neta da 50 centesimi di sterlina di fatto ha quel-
la forma e la sua altezza è sempre identica a
prescindere dal punto sul quale la si collochi in
piedi su uno dei bordi. Questa caratteristica ap-
prezzabile significa che qualora si facessero
due cilindri ciascuno dei quali abbia come se-
zione trasversale una moneta da 50 centesimi,
sarebbe possibile farvi rotolare sopra un ogget-
to senza che questo sobbalzi su e giù.
9) Gestire i soldi è qualcosa di molto di più che
trastullarsi con monete da 50 centesimi. L’ave-
re una preparazione matematica e scientifica ci
consente di essere consapevoli, per esempio,
della crescita esponenziale. Investire una ster-
lina a un tasso di interesse composito del 20 per
cento annuo, per esempio, significa che in die-
ci anni renderà 6 sterline, in mezzo secolo no-
vemila, in un secolo 82 milioni.
10) Della matematica mi piace il fatto che es-
sa ci obbliga a risolvere i problemi in modo crea-
tivo. Ritorniamo dunque al nostro scalatore
sull’Everest: sì, esiste un punto nel quale egli si
trova alla medesima altitudine sulla montagna
nella stessa ora della giornata. La dimostrazio-
ne intuitiva è la seguente: lo scalatore lascia il
campo base per l’ascesa alle 9 di lunedì mattina
e impiega una settimana a raggiungere la vetta.
Discende da questa alle 9 di mattina e torna al
campo base in un giorno. Se adesso sovrappo-
niamo questi due tragitti in uno stesso giorno,
come se gli scalatori fossero due e si muovesse-
ro l’uno incontro all’altro, partendo uno dal
basso e uno dall’altro, le loro strade inevitabil-
mente si incrocerebbero e in quel preciso istan-
te i due scalatori condividerebbero il fatto di tro-
varsi alla medesima altitudine nel medesimo
momento.
(Traduzione di Anna Bissanti)
L’autore ha pubblicato
“Alex’s Adventures in Numberland”
acquistabile dal Guardian Bookshop
© 2012 Guardian News and Media Limited
or its affiliated companies
All rights reserved
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 R CULT SPETTACOLI
■ 54

CLASSICA. IN A LANDSCAPE ADRIANO IN

SIRIA/LIVIETTA E
FANTASIA TRAGICA
Ampio e intrigante Quasi a coronare un
CD&DVD omaggio arpistico a John TRACOLLO centenario l’anno scorso
Cage (1912-1992): sia Tutto ciò che zoppica e poco onorato, l’antologia
per i lavori eseguiti, sia non chiarisce lo di composizioni, svela
per l’impaginazione spettacolo, lo rende l’altro profilo del grande
tendenziosa e istruttiva avvincente la lettura direttore e didatta Franco
che spinge lo strumento musicale e i cantanti. Da Ferrara, autore non meno
a confrontarsi in modo Jesi, Pergolesi originale. di rispetto.
intelligente anche con Accademia Bizantina,
l’elettronica. direttore O. Dantone, Sinfonia di Roma, dir.
Lucia Bova, arpa – regia I. Garcia – 2 dvd Francesco La Vecchia –
A CURA DI Opus Arte
cd Atopos cd Naxos
ANGELO FOLETTO

DA NON PERDERE. TEATRO L’OPERA DI GUIDO BARBIERI. LUCIA DI LAMMERMOOR

Prosa

Latella mette in scena Che bel respiro

Melologo
Stefano Accorsi
nel furioso Orlando
Stefano Accorsi sostiene un
monologo che è anche un
melologo, un racconto, una
digressione e un duetto (con
Nina Savary) in Furioso Or-
lando, ballata in ariostesche
rime con adattamento e regia
di Marco Baliani, e inseguen-
do Angelica è Orlando, Rug-
gero, Bradamante, e Astolfo
il “Tram” di Williams
Antonio Latella è un regista
che lavora ai testi con stile
la musica
antiaccademico e ogni volta
apre uno sguardo nuovo su-
gli autori. Anche per questo
desta già grande interesse la
Prosa di Donizetti
sua nuova messainscena da
un classico del teatro del
Novecento (e del cinema
con il bellissimo film del ’47
Con Carlo Cecchi
due atti da non perdere al ritmo di Santi
di Elia Kazan con Marlon
Brando, Vivien Leigh, Karl Splendida mossa di Carlo Successo di pubblico per la celebre partitura nata
Maiden), Un tram che si Cecchi, che battezza un dit-
chiama desiderio. Tennes- tico inglese di oggi, con Ab- 177 anni fa proprio al San Carlo di Napoli. Buona
see Williams è riletto, in bastanza sbronzo da dire ti
questo spettacolo, dalla par- amo? di Caryl Churchill, la direzione dal podio. Statica la regia di Gianni Amelio
te di Blanche, l’ “eroina” che partner Tommaso Ragno
-dice Latella- lotta con le (amore ed eros tra America e GUIDO BARBIERI
proprie ossessioni, “troppo Europa), e Prodotto di Mark
ammalata di vita per riusci- Ravenhill, assieme a Barbara
re a vivere”. Una lettura ori- Ronchi (un produttore tra- L UCIA, al San Carlo di Napoli,

che gli recupera il senno sulla
luna.
Roma,Ambra Jovinelli,dal 16
www.ambrajovinelli.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Show
Illusioni di un clown
con David Larible
È antico e moderno al tem-
po stesso: David Larible
conosciuto come uno dei
migliori clown contempo-
ranei, piùvolte premiato a
Montecarlo, torna a gran-
de richiesta al Teatro Vit-
toria di Roma con il suo
“Destino di clown”, uno
show di gag e di illusioni-
smo con musiche dal vivo.
Roma, T. Vittoria, dal 14,
www.teatrovittoria.it
ginale che Latella può per-
mettersi grazie anche a una
protagonista di vaglia come
Laura Marinoni, attrice pro-
tagonista di tanti spettacoli
di Strehler, Ronconi e con
Latella bravissima “Petra
von Kant” lo scorso anno. A
Laura Marinoni, il difficile
compito di dare a Blanche
profondità umana, verità in
uno spettacolo dove gli atto-
ri stano sempre nella scarna
scena. Accanto a Marinoni,
Vinicio Marchioni, un volto
cinematografico e tv che fa
Kowalski il polacco “cogna-
to” di Blanche, il cui sogno è
sentirsi americano, nono-
stante sia da tutti considera-
to straniero.
Modena, Teatro Storchi, dal 16
www.teatrostabilecatania.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L
scina una starlet in una fic- non la trovi soltanto in palco-
tion tra Islam e Occidente). scenico. Anzi, se giri un po’ per
il teatro ti capita di incontrarla
Roma, T. Vascello, dal 17 dovunque: nei camerini, nel
www.teatrovascello.it palco reale, in loggione, nel
vecchio foyer del primo piano,
nei magazzini, sul ponte luci,
persino in sartoria. Il fatto è che
Lucia, Lucia di Lammermoor, è
nata proprio qui, tra queste
mura, la bellezza di centoset-
tantasette anni fa. E da allora
non se ne è mai andata. Appar-
tiene ancora oggi alla storia, al-
la tradizione, agli stucchi dora-
ti e ai velluti rossi del teatro che
secondo Stendhal «abbaglia lo
sguardo e rapisce l’anima».
Prosa Forse non tutti, nel tempo,
se ne sono accorti, ma di certo
la presenza antica di Lucia a
Teatro i, Martinelli Napoli non è sfuggita a Nello
Santi, il deus ex machina del
tra i negri di Koltès nuovo allestimento del capo-
lavoro di Donizetti tornato “a
È il testo che ha lanciato Ber- casa” venerdì scorso dopo un-
nard-Marie Koltés nel mon- dici anni di assenza. “Papa
do del teatro: Lotta di negro Santi”, come viene chiamato
contro cani, che in un can- dai suoi allievi, è forse l’unico
tiere francese in Africa rac- direttore in circolazione, oggi,
conta l’intolleranza razziale. ad incarnare l’antica tradizio-
Un testo bello e duro che ne italiana del “maestro di cap-
viene ora messo in scena da pella” e lo ha dimostrato anco-
Renzo Martinelli nel suo ra una volta: il suo gesto, essen-
Teatro i, luogo di ricerca tea- zialissimo, tende sempre ad SOBRIA
trale tra i più attivi a Milano. estrarre dalla partitura le linee «Lucia di Lammermoor» al
esterne, il canto e l’accompa- San Carlo di Napoli; al centro,
Milano, Teatro i, dal 15 febbraio, gnamento: ne soffre forse la il regista Gianni Amelio
www.teatroi.org complessità della scrittura con i due protagonisti

Danza Prosa Monologo

Cherkaoui balla sui manga
fra batteri e creature fantastiche
“Tezuka”, lo spettacolo firmato da Sidi Larbi Cherkaoui, coreografo
di punta della scena europea e direttore del Festival “Equilibrio”
(inaugurato da questa sua creazione), è un affresco in danza votato
a un ritratto dell’artista di manga Osamu Tezuka, disegnatore
intrepido nel messaggio politico dei suoi fumetti, capaci di segnare
la cultura giapponese del secondo dopoguerra. Creature fantastiche
e intrusioni del mondo “naturale” (s’infiltrano poetici discorsi sulle
relazioni tra batteri) illuminano l’onirica coreografia che assorbe
arti marziali e gestualità d’Oriente. Scorrono arabeschi di calligrafia
nipponica plasmandosi a vista, in un quadro di fascinazione
ipnotica pulsante su un tappeto di musica tradizionale. Il festival ha
presentato anche “Parkin’son” di Giulio D’Anna, il pezzo vincitore
del Premio Equilibrio 2011. Padre e figlio, incarnazioni di due
distanti età della vita, muovono i fili del rapporto tra due corpi uniti
da una commovente autenticità di legami e ricordi.
(leonetta bentivoglio)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Isa Danieli, tirannica serva
ordisce trame e molti misfatti
Dopo aver coinvolto attrici come Pupella Maggio e Giuliana
Lojodice, la sempre motivata compagnia Arca Azzurra, esempio
di comunità teatrale, integra Isa Danieli, e per lei Ugo Chiti
arricchisce un suo testo del 1993, che ora s’intitola L’Abissina -
Paesaggio con figure. L’ingresso di questa grande artista nazionale
di radici partenopee - con inflessioni napoletane ben innestate in
un habitat toscano alla Tozzi del 1910 - fa sì che la sua strenua
difesa del diritto ereditario d’una figlia gibbosa misconosciuta dal
padre in fin di vita (ex amante di lei) faccia pensare, tante sono le
tattiche, a una Filumena Marturano ridotta a stato servile. (Lei è la
domestica del facoltoso e tirannico vecchio). Il resto è intrighi per
la roba, macabre mancate nascite di altri eredi del possidente, asti
parentali, vendette e minacce conclusive, con trama aerea fatta di
misfatti, e di parole dette a pelle. Il ruggente padrone è reso da
Massimo Salvianti. Con lui, Giuliana Colzi, Dimitri Frosali,
Barbara Enrichi, Andrea Costagli e tutti. (rodolfo di giammarco)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ida Marinelli è Cassandra
una donna tutta sola tra maschi odiosi
Nell’abbondanza di monologhi (sempre troppi) del nostro teatro,
per fortuna si distinguono alcune eccezioni, come questa
Cassandra di Ida Marinelli, veterana della milanese compagnia
dell’Elfo, più volte Premio Ubu, distinta per le sue qualità di
interprete discreta e profonda. Con il regista (e scenografo)
Francesco Frongia ha lavorato sul testo di Christa Wolf dove la
sacerdotessa troiana prigioniera di Agamennone nella fortezza di
Micene, torna alla guerra di Troia rivivendola da donna. Cioè,
intrecciando gli accadimenti al flusso della coscienza, le battaglie
alla fanciullezza, le sopraffazioni dei nemici al rapporto col padre
Priamo. In una scena barbarica, come disvelata (letteralmente)
oltre il velo dell’oblìo, tutta di legno, con la scalinata al tempio che
sembra una sequela di bare, Ida Marinelli ha gesti, azioni, emozioni
precise nel dare vita a una Cassandra indurita dalla dolorosa
odissea di donna in un mondo feroce, animale, guerriero. Maschile.
(anna bandettini)
© RIPRODUZIONE RISERVATA

“Tezuka”, Festival Equilibrio. Roma, Auditorium “L’Abissina”, T. Mercadante di Napoli, fino al 19 “Cassandra”, Milano Teatro Puccini fino a oggi
la Repubblica PER SAPERNE DI PIÙ
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
@ www.teatrosancarlo.it
www.auditorium.com
■ 55

ROCK. POP. JAZZ. CHIMES OF FREEDOM PUT YOUR BACK N 2 IT MUSIC, FILM. MUSIC
Solo Bob Dylan poteva Non c’è dubbio che ai Con la musica da cinema
CD&DVD essere oggetto di tale cantautori americani si possono sperimentare
amore: per festeggiare i riesce bene cantare le nuove idee. Ecco infatti
50 anni di Amnesty pieghe più intime del che una raccolta di
International, ecco un paesaggio. Mike Adreas, colonne sonore di Theo
disco quadruplo dove da alias Perfume Genius, è Teardo, offre il meglio
Adele a Sting, da Pete un giovane virgulto di della creatività italiana.
Townshend a My Seattle, intenso. Le sue Musica strumentale, con
Chemical romance canzoni sono indagini la voce di Elio Germano
reinterpretano sue agrodolci della per un pezzo.
A CURA DI canzoni. condizione umana. Theo Teardo -
GINO CASTALDO Artisti vari – Fontana Perfume genius - Matador Osservare

DA NON PERDERE. MUSICA

Opera

Scala, Zeffirelli ripesca

Opera
Mozart in Hotel
gestito da Don Alfonso
Ambientata in un hotel di
oggi gestito da Don Alfonso
(Andrea Concetti), il Così
fan tutte conclude la trilogia
Da Ponte/Mozart affidata al
regista Damiano Michielet-
to e al suo prezioso team.
All’avventura lagunar-mo-
zartiana partecipa fin dal-
l’esordio il direttore Anto-
nello Manacorda.
Venezia, La Fenice, dal 16
febbraio, www.teatrolafenice.it
l’Aida old fashion
Spicca in locandina la scritta
“produzione Scala 1963”.
Per gli appassionati non solo
milanesi è l’Aida fiabesca per
antonomasia quella che va
in scena martedì, riportando Rock
in teatro (l’ultima sua pre-
senza, ancor più leggendaria
per cast e direttore delle sta- The Chap, la musica
gioni 1963-66 di debutto, fu
nel gennaio 1976) la produ- come divertimento
zione disegnata da Lila De
Nobili per la regia di Franco Parlare solo di electro-rock
Zeffirelli, qui riallestita da è riduttivo: i londinesi The
Marco Gandini. La mitica Chap sanno essere elettro-
scena del trionfo tutta di nici come i Devo e rock co-
sbieco, affollatissima e son- me i Talking Heads, e spes-
tuosa con una prospettiva so riescono ad essere le due
egizia infinita di statue, co- cose insieme. Divertenti.
lonne e obelischi e lo spazio
per il cavallo bianco su cui ir- Faenza, Clandestino, domani;
rompe Radames. Un tuffo Milano, Magnolia, il 14;
nel passato, forse anche un Cagliari, Linea notturna, il 15;
Pisa, Caracol, il 16; Roma,
richiamo polemico-nostal- Coffe Pot, il 17; Carpi,
gico ai tempi degli spettacoli Mattatoyo, il 18; Torino, Blah, il
con le quinte dipinte. A bi- 19 www.thechap.org
lanciare i quasi novant’anni
di Zeffirelli, sul podio c’è il
30enne Omer Weir Wellber e
in scena una compagnia co-
smopolita: Oskana Dyka,
Marianne Cornetti, Jorge de
Leon, Andrzej Dobber.

Milano, Scala, Aida, dal 14

strumentale, ma ne guadagna
la chiarezza del melos.
Un lavoro di “semplificazio-
ne” che viene applicato anche
ai tempi, anzi al tempo di ese-
cuzione: invece di cercare i
contrasti agogici tra i singoli
numeri della partitura, Santi
fissa un “tempo medio”, il più
possibile legato alla fisiologia
del canto, e introduce, di scena
in scena, varianti temporali
minime. In questo modo si
smarrisce probabilmente la
varietà degli stili vocali utiliz-
zati da Donizetti (il recitativo
parlante, il recitativo arioso,
l’aria, il declamato, il cantabi-
le…), ma il tracciato generale
acquista una estrema natura-
lezza di respiro.
Gli interpreti seguono il di-
rettore con una certa affettuo-
sa complicità, anche se i limiti
non mancano: la bellissima
voce di Jessica Pratt (Lucia) è
fortemente sbilanciata verso il
registro acuto, dove il disegno
della coloratura è impeccabile,
ma lascia fatalmente scoperto
il registro medio- grave, ren-
dendo a tratti poco incisivo il
canto di “conversazione”.
Gianluca Terranova (Edgardo)
possiede invece un canto
spontaneamente “aperto”, ac-
compagnato da una grande
forza di emissione, ma a volte
tende a smarrire il controllo del
timbro. Claudio Sgura (Enrico)
è scenicamente autorevole,
ma forse non possiede ancora
la statura vocale adatta al per-
sonaggio.
Gianni Amelio, per parte
sua, alla sua terza regia operi-
stica, sembra, al contrario di
Nello Santi, un po’ intimorito
dalla ingombrante tradizione
di Lucia: le scene di Nicola Ru-
bertelli e i costumi di Maurizio
Millenotti sono convenzional-
mente realistici, i movimenti di
massa piuttosto statici, la scrit-
tura gestuale sobria, ma poco
fluida. Con un’unica, geniale
intuizione: Lucia intona la sce-
na della pazzia senza la tradi-
zionale veste bianca macchia-
ta di sangue, ma indossando
un severo abito nero. L’omici-
dio del marito Arturo, eviden-
temente, non è un gesto di fol-
lia, ma l’unico atto dettato dal-
la ragione in un universo ma-
schile dominato, al contrario,
dalle leggi brutali e selvagge del
potere. Pubblico entusiasta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LUCIA DI LAMMERMOOR
di G.Donizetti. Napoli, Teatro
di San Carlo
febbraio al 10 marzo,
www.teatroallascala.org
Sinfonica Reggae
La Toscanini Onore ai Wailers
con Mario Brunello di ieri e di oggi
Mini tournée regionale per la Onore ai Wailers della prima
Filarmonica Toscanini gui- ora, quelli di Bob Marley con
data dal direttore svizzero Peter Tosh al suo fianco.
Roman Brogli. Programma Onore anche ai Wailers di og-
tutto russo (Glinka, Ciaikov- gi, che quella storia l’hanno
skij), con la partecipazione vissuta a cominciare dal bas-
di Mario Brunello, solista nel sista Familyman. Data unica
raro Concerto per violoncello in Italia, ma da non perdere
di Dmitrij Kabaleskij. per chi ama il reggae.
Parma/Modena, 17/18 febbraio, Bologna, Estragon, martedì
www.fondazionetoscanini.it/it wailers.com

Musica Musica Opera

Tutta la magia di Schumann
nell’estro della Mahler Chamber
E’ già in Europa la produzione di Ferrara Musica per la prima
tournée 2012 della Mahler Chamber Orchestra. L’impaginato
sinfonico-corale è magnifico, forse il più raffinato immaginabile
nel nome di Schumann, l’esecuzione di qualità eccezionale.
L’estro rampante degli strumentisti della Mco, esaltata anche
visivamente (con gli archi che suonano in piedi), ha elettrizzato
John Eliot Gardiner nel proporre la prima versione della Quarta
Sinfonia, ma la presenza del Monteverdi Choir rendeva ineffabili
l’iniziale Requiem für Mignon e soprattutto Nachtlied che
avremo voluto riascoltare subito. Il carisma sobrio e quasi
astratto di Gert Voss ha poi svelato i turbamenti del Manfred di
Byron, secondo la versione teatrale-concertistica di Steinäcker e
Gardiner, che aveva anche il pregio unico di far ascoltare per
intero e perfetta la musica di scena burrascosa e arcana, sempre
ispiratissima, di Schumann.
(angelo foletto)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Calvino diventa opera da camera
il Re in ascolto su una pila di libri
“The Tyrant” di Paul Dresher (libretto di Jim Lewis ispirato dal
calviniano “Un re in ascolto”), in prima europea a Bolzano, è una
“solo chamber opera”. In scena, esclusivamente il protagonista:
anche se il testo parafrasa Calvino, l’idea forte di un monologo
che corrode la mente ossessivamente guardinga e isolata del
potente è mantenuta. Il tenore Michael Bennett giostra bene il
registro cantato/parlato e la regia di Michael Hunt fa dialogare la
sua fisicità duttile con i pochi oggetti che rompono la nudità
metafisica della scena. Di quella cubica e claustrofobica stanza-
mondo sospesa a mezz’aria su una livida pila di libri che emerge
da uno stagno di acqua vera, lui è padrone ma anche l’ansiosa
vittima che ne indaga i rumori presaghi e inquieti. L’incisiva
concertazione al pianoforte di Peter Valentovic, sostanzia la
realistica drammaturgia d’autore che punta all’esasperazione di
percezioni e parole in suoni ora intonati ora concreti.
(a.fol.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Una delicata farsa di Rossini
lascia Venezia fredda e gelata
La drammaturgia è già quella tipica di Rossini. L’innocenza
perseguitata, che riesce a rivendicare i propri diritti solo sulla
scena. Ma il ritratto dell’umanità è già deprimente: egoisti,
traditori, venali, assatanati dal potere, qualsiasi forma di potere.
Cenerentola, Barbiere, Tancredi, Otello, Semiramide, Maometto
raccontano la stessa storia: la follia della malvagità umana. In
questo ritratto pessimistico della società, Rossini però inserisce la
dolcezza, la delicatezza delle vittime e scrive melodia sublimi,
incomparabili. L’inganno felice è una farsa (termine tecnico
ottocentesco che indica l’opera in un atto, non necessariamente
comica) con un piede nel patetico. Lo spettacolo veneziano, di Bepi
Morassi, è godibile, La compagnia di canto regge la prova senza
punte di diamante. Lucida, sensibile, precisissima la bacchetta di
Stefano Montanari. Il pubblico risponde tiepidamente, e fuori del
teatro c’è una Venezia gelata e deserta, nonostante il carnevale.
(dino villatico)
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Mahler Chamber Orchestra, Ferrara, T. Comunale “The Thyrant”, Bolzano, Teatro Comunale “L’inganno felice”, Venezia, T. La Fenice
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 R CULT
■ 56

Democrazia: cosa La donna

SULLO
SCAFFALE

Le radici
“Olive
“Esercizi
spirituali
Kitteridge” e filosofia
UNA CERTA può fare uno scrittore?
di Antonio Pascale
e Luca Rastello
nel XVIII secolo
di Edmond e Jules
de Goncourt

Open
del
Romanticismo
di Isaiah
di Elizabeth
Strout
antica”
di Pierre
Hadot IDEA “Il medico
di corte”
di Per Olov
Fantozzi
totale
di Paolo
Go down, “Anatomia
Moses di un istante”
di William di Javier Cercas

DI MONDO
Berlin Faulkner
di Andre “American Dust” Enquist Villaggio
Agassi di Richard Brautigan

ALESSANDRO BARICCO

I migliori cinquanta libri che ho letto negli ultimi dieci anni

ILLUSTRAZIONE DI MANUELE FIOR

C
ome forse avrete già avuto modo di intuire, le di-
spute tra gli intellettuali sono da sempre, al di là del-
l’apparente eleganza, uno sport violentissimo, gio-
cato alla morte in partite che possono durare de-
cenni. La storia ne tramanda match di intensità ma-
gnifica, e tra i tanti va sicuramente annoverato uno
dei più cruenti, quello che si giocò in Francia, alla
corte di Luigi XIV, tra il 1685 e il 1715. Da una parte
gli Antichi, dall’altra i Moderni: questi erano i nomi
delle squadre. Tra le star in campo, gente come Boi-
leau, Racine, Lully, Perrault, Corneille, La Fontaine.
Colpi di tacco e legnate da una parte e dall’altra. Uno
spettacolo.
Il punto del contendere lo si potrebbe riassume-
re così: gli Antichi sostenevano che nell’antichità
professore e un giovane di talento, è perché quelli là,
quella volta, inventarono quella partita.
Adesso qualcuno vorrà sapere chi la vinse. Ve lo
dico: i Moderni. Quel che sappiamo per certo è che
l’avvento dell’Illuminismo decretò la vittoria dei
Moderni, traducendo in realtà dominante le loro ri-
vendicazioni. Possiamo anche andare oltre e sug-
gerire che la partita si rigiocò a cavallo tra Sette e Ot-
tocento, quando gli Antichi si ripresentarono in
campo con un nome nuovo (i Romantici) e una stra-
tegia diversa: fu molto combattuta e questa volta a
vincere furono gli Antichi (i Romantici) con due
buoni goal di scarto. Detto questo, tanto vale arri-
vare fino in fondo: la partita ce la stiamo giocando
per la terza volta in questi anni, con lo scontro spet-
con lucidità e nitore: con facilità. Ed è il caso di que-
sto libro. Marc Fumaroli è un accademico di Fran-
cia oggi ottantenne, un ammirevole maestro d’altri
tempi. Erudizione, eleganza, stile. Ha tutto per affa-
scinare. Con un’aggiunta che per me è risultata ir-
resistibile: lui tiene per gli Antichi. E’ un ultras del
conservatorismo. E’ uno che se mai leggesse I Bar-
bari (non lo farà mai), mi inseguirebbe fino in capo
al mondo per prendermi a calci nel sedere. E’ il tipo
di avversario che uno si sogna la notte. Noi siamo or-
mai figli di una civiltà in cui il nuovo è un valore ido-
latrato e la convinzione nel progresso un principio
inattaccabile: dunque in quella fantastica partita
seicentesca stiamo istintivamente dalla parte dei
Moderni. Ma lui no. Lui sta meravigliosamente dal-
l’altra parte, e per l’ennesima volta devo constatare
che le battaglie bisogna

“Marc Fumaroli con la disputa tra Antichi e Moderni farsele raccontare dagli
sconfitti per capirle ve-
ramente, e così è suc-

racconta la partita più cruenta delle star culturali”

greco-romana fosse stato raggiunto un apice di ci-
(Potevo viltà culturale a cui ritenevano necessario rifarsi co-
non comprare, stantemente, lavorando alla permanenza di quei
valori di bellezza, moralità e sapienza senza i quali
mentre non c’era civiltà; i Moderni invece spingevano per
pensavo un superamento di quei valori nella convinzione
che il presente avesse in sé tutte le potenzialità per
ai barbari, forgiare una nuova civiltà degna di questo nome, a
un libro livello di gusto, di linguaggio, di princìpi. I primi si
rifacevano ai padri come ad autorità assolute, i se-
con quel condi pretendevano il diritto e la capacità di essere
padri di se stessi. Adesso la questione non vi sem-
titolo?) brerà particolarmente originale, ma va ricordato
che ai tempi la sua semplice formulazione aveva
qualcosa di geniale, da tutte e due le parti: il culto
dell’antichità, per noi scontato, non lo era stato af-
fatto per secoli, e si può dire che, ai tempi, fosse
un’invenzione relativamente recente e rivoluzio-
naria; d’altra parte l’idea che il nuovo fosse un valo-
re di per sé, e la modernità una virtù, era un’idea fre-
sca di giornata, una conquista culturale che ci ave-
va messo secoli a salire in superficie. In certo modo,
quindi, a scontrarsi erano due intuizioni geniali,
piuttosto recenti, e irrimediabilmente opposte. Po-
tete immaginarvi la bellezza della partita. Se oggi
possono giocare quella partita anche sui campetti
di provincia, e ovunque si incontrino un vecchio
tacolare tra la civiltà romantica, ancor vivissima, e i
nuovi barbari (Steve Jobs e compagnia): gli Antichi
asserragliati in area e i Moderni a tirare da tutte le
parti. Dico questo, a costo di semplificare, per farvi
capire come studiare la storia della cultura non è so-
lo un vezzo da snob in convalescenza ma un modo
per ricostruire la preistoria dei nostri pensieri, delle
nostre domande e delle nostre risposte. E’ un viag-
gio dentro a noi stessi.
Vale la pena di farlo soprattutto quando si trova
una guida capace di farci risalire il corso della storia
cesso effettivamente
quando ho letto Fuma-
roli, e per la prima volta
ho compreso davvero
che la disputa tra Anti-
chi e Moderni non era
affatto una partita grot-
tesca, pedanti contro il-
luminati, ma era una IL LIBRO
partita in cui erano ge- “Le api e i ragni. La
niali da tutt’e due le par- disputa degli Antichi
ti, tanto da convincermi e dei Moderni”
come l’averla vinta sia di Marc Fumaroli,
stato assai più che un lo- pubblicato da Adelphi
gico epilogo, ma un (traduzione di Cillario e
eroico colpo di mano, di Scotti) racconta la sfida
cui solo adesso posso che si svolse tra gli
valutare a pieno l’ardi- intellettuali tra Seicento
mento e l’astuzia. Posso e Settecento
addirittura spingermi a La foto di Baricco è
convenire che con © LesAmp&rsands
quella vittoria si mise in
moto un’epica del mo-
dernismo che ci ha fatto fare un sacco di sciocchez-
ze, oltre a una cosa sensatissima, cioè inventare il
piacere del futuro. E per quanto possa sembrare as-
surdo, più facilmente mi sembra di capire, per aver
letto questo libro, che nella partita che ci stiamo gio-
cando adesso vinceranno i barbari, e lo faranno
avendo torto, ma lo faranno, per la forza incontra-
stabile della giovinezza, del talento e della follìa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 PROGRAMMI
■ 57

“UOMINI CHE ODIANO LE DONNE”, IL PRIMO THRILLER DALLA SAGA

L CINEMA, in questi giorni, c’è cercano di fare luce sulla misteriosa

LILITH
A la nuova versione del giallo,
firmata da David Fincher con
Rooney Mara e Daniel Craig. Stasera
scomparsa, molti anni prima, di una
ragazza, Harriet. A chiedere di riapri-
re il caso è un vecchio capitano d’in-
su La7 (21.30) si può vedere invece la dustria, zio della ragazza, convinto
È importante inse- prima riscrittura cinematografica di che lei sia stata uccisa da un compo-
gnare ai bambini il Uomini che odiano le donne, primo nente della famiglia. Ed in effetti tra i
valore del ridicolo. episodio della saga Millennium dello parenti vengono fuori parecchie ve- THRILLER
Lo dice Dario Fo scrittore svedese Stieg Larsson. Il film, rità occulte. Il thriller insegue le varie Noomi
ospite del pro- del 2009, diretto da Niels Arden Oplev trame in una natura spesso inospita- Rapace nel
gramma condotto con Noomi Rapace e Michael Nyqvi- le e in una società che nasconde oscu- thriller da
da Debora Villa. st segue i due protagonisti, un giorna- ri e cupi segreti, compreso il passato Stieg
Altro ospite Silva- lista d’assalto e una hacker, mentre filonazista di una parte della Svezia. Larsson
no Agosti.
Rai3 — 23.40

RAI 1 RAI 2 RAI 3 CANALE 5 ITALIA 1 RETE 4 LA SETTE DEEJAY TV

6.00 Quello che 6.00 Cuori rubati 6.00 Fuori orario

la Repubblica 6.00 Prima pagina 7.00 Fantaghirò 4 - Tf 6.40 Tg4 Night News 6.00 Tg La7 13.55 Deejay Tg
6.30 UnoMattina In Famiglia. Al- 6.30 Lampi di genio 7.00 La grande vallata - Tf 7.55 Traffico 7.40 Cartoni 7.00 Media Shopping Meteo 14.00 Fino alla fine del mondo
l’interno: 7.00-8.00- 7.55 Film: Qualcuno
DOMENICA verrà - di 2012
12 FEBBRAIO Meteo5 7.30 Zorro - Tf Oroscopo 15.00 Deejay Hits
7.00 Cartoon Magic V. Minnelli, con Shirley Ma- 10.55 Power Rangers - Tf
9.00Tg1; 9.30 Tg1 L.I.S. 8.00 Tg5 8.40 Gargano - Doc Traffico 15.55 Deejay Tg
9.35 Easy Driver 9.20 Victorius ■ 57 cLaine, Dean Martin, Frank 11.25 Cartoni 9.10 Magnifica Italia - Doc 6.55 Movie Flash
Sinatra 8.50 Le Frontiere dello Spirito 16.00 Popcake best of
10.00 Linea verde orizzonti 10.10 Ragazzi c’è Voyager 9.40 Tgcom 12.25 Studio Aperto 10.00 Santa Messa 7.00 Omnibus. All’interno: 7.30 17.30 Deejay Hits
10.30 A sua immagine 10.05 Kingdom - Tf 11.00 Pianeta mare Tg La7
10.50 A come Avventura 10.55 Tgr Estovest 10.00 Grande Fratello Meteo 18.55 Deejay Tg
10.55 Santa Messa 11.30 Tg4. All’interno: Meteo 10.00 Film: Copacabana Pala-
12.00 Recita dell’Angelus da 11.30 Mezzogiorno in famiglia. 11.15 Tgr Mediterraneo 10.15 Finalmente soli - Sitcom ce - di Steno, con Walter 19.00 Le nove vite di Chloe King
13.00 Guida al Campionato 12.00 Melaverde
Piazza San Pietro Conducono Amadeus, L. 11.40 Tgr RegionEuropa 10.45 Film: Romantici equivo- Chiari, Paolo Ferrari, Sylva 20.00 Lincon Heights
12.00 Tg3 14.00 Tvm: Le isole dei pirati - 13.20 Pianeta Mare - Sulle rotte
12.20 Linea verde Bartriales, S. Friscia ci - di G. Gordon Caron, con Koscina 21.00 Lorem Ipsum Best of
Tg3 Persone dei gabbiani
13.30 Telegiornale - Tg1 Focus J. Aniston, J. Mohr di G. Brown, con B. Harman 11.45 Ti ci porto io- conducono 21.30 Platinissima presenta
13.00 Tg2 Giorno Meteo3 14.00 Donnavventura
14.00 Domenica In - L’arena. 12.25 TeleCamere 13.00 Tg5 17.55 La vita secondo Jim - Sit- 15.05 Film: Peggy Sue si è spo- Gianfranco Vissani e Mi- Good Evening Best of
Conduce M. Giletti 13.30 Tg2 Motori Meteto5 chela Rocco di Torrepadu- 22.30 Deejay chiama Italia Remix
12.55 Prima della Prima “Il viag- com sata - di F. Ford Coppola,
Che tempo fa 13.40 Meteo2 gio a Reims” di G. Rossini 13.40 Grande Fratello la 0.30 The Flow Best of
18.30 Studio Aperto con K. Turner, N. Cage, B.
16.30 Tg1 13.45 Quelli che aspettano 13.25 Il capitale di Philippe Dave- 14.00 Tvm: Avvocato per papà Miller, C. Hicks 13.30 Tg La7
16.35 Domenica in - Così è la vi- 15.40 Quelli che il calcio rio - di Z. Spirandelli, con F. Meteo 17.00 Tvm: Walker Texas Ran- 14.05 I menù di Benedetta
ta. Conduce L. Cuccarini 14.00 Tg Regione 15.05 Film: Agli ordini del Fuh- MTV
17.05 Tg2 Lis / Meteo2 Karl 19.00 Film: Tutti pazzi per ger: La strada della ven-
18.50 L’Eredità Tg Regione Meteo 16.05 Domenica 5 - con Federica rer - di Terence Young, con
17.10 Stadio Sprint Mary - di P. Farrelly, con C. detta - con C. Norris 11.30 Diario di Una Nerd Super
20.00 Telegiornale 14.15 Tg3 Yul Brynner, Christopher
Panicucci 18.55 Tg4. All’interno: Meteo 12.00 I soliti idioti
20.35 5 minuti di recupero 18.00 90° minuto 14.30 in 1/2 h Diaz, M. Dillon Plummer, Romy Schneider
15.00 Tg3 Lis 18.50 The Money Drop - conduce 19.35 Album Tempesta d’amore 13.00 Flash Prank
20.40 Da Da Da Sanremo Amar- 19.35 Lasko - Tf 17.35 Movie Flash
15.05 Alle falde del Kilimangiaro G. Scotti 21.30 Chiambretti Sunday Show - Tf 14.00 Il peggior allenatore del
cord 17.40 MAMMAmia che domeni-
20.30 Tg2 20.30 17.55 Per un pugno di libri 20.00 Tg5 - La muzika sta cambiando 21.30 Film: Poseidon - di W. Pe- mondo
21.30 Il Generale dei briganti - ca - conduce Camila Raz-
21.00 N.C.I.S. - Tf 18.55 Meteo3 Meteo5 tersen, con J. Lucas, K. 16.00 Mtv News
con Daniele Liotti, Raffael- 0.20 Controcampo - Linea Notte novich
19.00 Tg3 20.40 Paperissima Sprint Russell 16.05 Made
la Rea 21.45 Charlie’s Angels - Tf 19.00 The show must go off - Do- 17.00 Mtv News
Tg1 60 secondi 19.30 Tg Regione /Tg Reg. Meteo 21.30 Centovetrine - Soap 1.35 Poker1mania 23.40 Matrimoni all’italiana. menica
22.35 La Domenica Sportiva 20.00 Blob Conduce E. Folliero 17.05 Made
23.30 Speciale Tg1 23.30 Terra! 2.25 Film: Bugie, baci, bam- 20.00 Tg La7
1.00 Tg2 20.10 Che tempo che fa 1.40 Tg4 Night News 18.00 Mtv News
0.35 Tg1 Notte /Che tempo fa 0.30 Tg5 Notte bole e bastardi - di A. 20.30 In Onda 18.05 Made
1.20 Sorgente di vita 21.30 Presa diretta 2.05 Vintage Dance Parade 4 -
1.00 Testimoni e protagonisti Meteo5 21.30 Film: Uomini che odiano 19.00 Mtv News
23.35 Tg3 Drazan, con S. Penn, K. Speciale
del XX secolo Meteo2 23.45 Tg Regione 1.00 Paperissima Sprint le donne - di Niels Arden 19.05 Diario di una Nerd Super-
2.15 Sette note. Musica e Musi- Soacey, R. Wright Penn 2.45 Film: La Feldmarescialla Oplev, con Mikael Nyqvist,
1.55 Appuntamento al cinema 23.50 Lilit - In un mondo migliore 1.50 Film: L’uomo dell’anno - star
che /Rita fugge... lui corre... Noomi Rapace 20.00 I soliti idioti
2.00 L’isola dei famosi 0.50 Tg3 / Meteo3 di B. Levinson, con R. Wil- 4.10 Media Shopping
2.35 Così è la mia vita... Sotto- 1.00 TeleCamere egli scappa- di Steno, con 0.20 Tg La 7 20.55 Mtv News
voce 2.40 Il tenente Sheridan - Tf liams, C. Walken 4.25 Eleventh Hour - Tf R. Pavone, T. Hill 0.30 Film: Novecento atto I - di
1.55 Fuori orario. Cose (mai) vi- 21.00 Teenager in crisi di peso
3.05 Mille e una notte fiction. 4.45 Boston Legal - Tf 5.50 Media Shopping 4.25 Tvm: Il vizio di vivere Bernardo Bertolucci, con
3.45 Videocomic ste 22.00 Chelsea Settles: Una vita
Una sera d’ottobre - con 2.05 Film: Flòr da baixa - di M. 5.00 Grande Fratello (amori) - di D. Risi, con C. Robert De Niro, Gérard De- XXL
4.10 Università Telematica In- 6.05 Ned - Scuola di sopravvi-
Vanessa Hessler, Gabriele Santini, con M. Cecchi 5.15 Tg5 Notte Alt, A. Occhipinti pardieu 23.00 Speciale Mtv News: Story
Greco ternazionale UniNettuno 3.20 Film: Mirna - di C. Salani, Meteo5 Notte venza - Tf 5.30 Norma e Felice - Sitcom 3.30 Movie Flash of the Week
5.15 Da Da Da 5.40 Videocomic con M. Lopez, A. Kravos 5.45 Media Shopping 6.30 Media Shopping 5.40 Zig Zag 3.35 Bookstore - con A. Elkann 0.00 I soliti idioti
SATELLITE

DIGITALE TERRESTRE

SKY [servizio a pagamento] RAI

■ cinema mattina
09.05 Ronin - di J. Frankenheimer
Sky Cinema Hits HD
09.40 Chocolat - di L. Hallström
Sky Cinema Passion
10.30 Un amore a Roma - di D. Risi
Sky Cinema Classics
11.00 Piedipiatti - di C. Vanzina
Sky Cinema Comedy
11.20 Amici, amanti e... - di I. Reitman
Sky Cinema 1 HD
11.45 Operazione gatto - di B. Spiers
Sky Cinema Family HD
11.45 Le Divorce - Americane a Parigi - di J.
Ivory
Sky Cinema Passion
12.50 Dai, Johnny, dai! - di P. Landres
Sky Cinema Hits HD
■ sport
19.15 Wrestling: WWE Domestic
Smackdown! Rep. Sky Sport Extra
19.30 Calcio: Coppa d'Africa Diretta
EuroSport HD
19.30 Sci di fondo: Staffetta 4X10 km a
Tecnica Mista CdM M.le Differita
Eurosport 2
19.30 Serie A Remix Sky Sport 1 HD
19.45 Rugby: Galles - Scozia Torneo Sei
Nazioni Replica Sky Sport 2 HD
20.00 2a parte Sky Calcio Show Diretta
Sky Sport 1 HD
20.30 Bollettino Sportivo Differita
Eurosport 2
■ cinema pomeriggio
14.10 I ragazzi del juke-box - di L. Fulci
Sky Cinema Hits HD
14.15 Sharm El Sheikh - Un'estate
indimenticabile - di U. Giordani
Sky Cinema Comedy
14.20 Un tassinaro a New York - di A. Sordi
Sky Cinema Classics
15.10 Die Hard - Trappola di cristallo - di J.
McTiernan
Sky Cinema Max HD
15.45 What Women Want - Quello che le
donne vogliono - di N. Meyers
Sky Cinema Passion
16.15 Custer, eroe del West - di R. Siodmak
Sky Cinema Classics
17.15 Rango - di G. Verbinski
Sky Cinema 1 HD
20.45 Calcio: Bologna - Juventus Serie A
Diretta, Dolby Digital Sky Sport 1 HD
20.45 Calcio: Manchester United -
Liverpool Premier League Sintesi
Sky Sport 3 HD
20.45 Calcio: Manchester United -
Liverpool Premier League Sintesi
Sky Supercalcio HD
21.00 Sport Estremi: Dew Tour Xtrem
Sports Diretta Eurosport 2
21.00 Golf: Omega Dubai Desert Classic
PGA European Tour Replica
Sky Sport Extra
21.15 Euro Calcio Diretta Sky Sport 3 HD
■ cinema sera
19.00 Pretty Princess - di G. Marshall
Sky Cinema Family HD
21.00 Perché un assassinio - di A.J. Pakula
Sky Cinema Classics
21.00 Casper 2 - Un fantasmagorico inizio -
di S. McManara
Sky Cinema Family HD
21.00 The Roommate. Il terrore ti dorme
accanto - di C. Christiansen
Sky Cinema Max HD
21.00 Tiffany Rubin - Storia di una madre -
di G. Harvey
Sky Cinema Passion
21.00 Abbronzatissimi 2 - Un anno dopo - di
B. Gaburro
Sky Cinema Comedy
21.10 World Invasion - di J. Liebesman
21.15 Euro Calcio Dir. Sky Supercalcio HD
21.30 Rugby: Italia - Inghilterra Torneo Sei
Nazioni Replica Sky Sport 2 HD
21.30 Calcio: Real Madrid - Levante Liga
Diretta, Dolby Digital Sky Sport 3 HD
21.30 Calcio: Real Madrid - Levante Liga
Diretta, Dolby Digital
Sky Supercalcio HD
22.00 Total KO Season 2011 Fight Sport
Replica EuroSport HD
22.30 Pallamano: St. Pietroburgo HC -
HSV Amburgo EHF Champions
League Differita Eurosport 2
22.45 3a parte Sky Calcio Show Diretta
17.45 Film: Shanghai Surprise - di J.
■ cinema notte ■ RAI 4 ■ PREMIUM Goddard, con S. Penn, Madonna
Sky Cinema 1 HD 6.30 La situazione comica - Varietà 6.30 Casa famiglia - Tf 19.25 Film: The Stupids - di J. Landis, con T.
21.10 Basilicata coast to coast - di R. 6.55 Dead Zone- Serie Tv 8.10 Le ragazze di Piazza di Spagna - Arnold, J. Lundy
Papaleo 7.40 Lost World - Serie Tv Miniserie 21.00 Film: Windtalkers - di J. Woo, con N.
Sky Cinema Hits HD 8.25 Sanctuary - Serie Tv 8.40 Ho sposato uno sbirro - Tf
22.40 Step Up 3 - di J. Chu 9.40 La mia casa è piena di specchi - Minis. Cage, A. Beach
Sky Cinema Family HD 9.55 Madoka magica - Tf 13.10 7 vite - Sitcom 23.15 Film: Vivere e morire a Los Angeles
22.40 Tutte le donne della mia vita - di S. 10.20 Ano Hana - Tf 14.05 Nostromo - Miniserie - di W. Friedkin, con W. Defoe
Izzo 10.45 Streghe - Serie Tv 15.50 Appuntamento al cinema 1.15 Film: Un bacio appassionato - di K.
Sky Cinema Passion 11.30 Film: Ip Man 2 - di W. Yip con D. Yen, S. 15.55 Ho sposato uno sbirro - Tf Loach, con A. Yaqub
22.50 Dalla Cina con furore - di L. Wei Hung 16.55 Tutti pazzi per amore - Tf
18.45 Fiction Magazine 3.00 Film: Diario di un vizio - di M. Ferreri,
Sky Cinema Classics 13.15 Film: Non dirlo a nessuno - di G.
22.55 Scary Movie 2 - di K. Wayans 19.15 Il Maresciallo Rocca - Tf con J. Calà, S. Ferilli
Canet, con F. Cluzet 21.00 Film: Il sorteggio - di G. Campiotti, con 4.30 Film: Concorso di colpa - di C.
Sky Cinema Comedy 15.20 Film: La Tigre e il Dragone - diA. Lee,
23.00 Che bella giornata - di G. Nunziante G. Fiorello, G. Faletti Fragasso, con F. Nuti, A. Benvenuti
Sky Cinema Hits HD con C. Yun Fat 22.45 Film: La Luna e il Lago - di A.
Brothers and Sisters - Serie Tv Porporati, con L. M. Burruano
23.00 Senza scrupoli - di T. Valerii
Sky Cinema Max HD
17.15
18.00 The Cleaner - Serie Tv 0.30 La Squadra - Tf ■ RAI 5
18.45 Haven - Serie Tv 2.20 Film: Il sorteggio - di G. Campiotti 14.15 David Letterman Show
4.05 Aeroporto internazionale - Tf
19.30 Medium - Serie Tv 15.05 Passepartout
15.35 Teatro. Cose che mi sono capitate a mia
21.00 Film: Alphabet Killer - di R. Schmidt,
Sky Sport 1 HD
23.00 Salto con gli sci: HS 145 Coppa del
con E. Dushku ■ MOVIE insaputa
22.40 Film: Guida Galattic a per 8.40 Film: Il quarantunesimo - di G, 17.00 Love Lust - Doc
Mondo Replica EuroSport HD 18.00 Paul Merton in Europe
23.00 Obiettivo Londra 2012 Studio autostoppisti - di C. Jennings, con M. Chukhrai, I. Izvitsakaya
10.05 Appuntamento al cinema 18.55 Posso venire a dormire da voi?
Replica Sky Sport Extra Freeman, M. Def
10.10 Film: Vai e vedi - di E. Klimov, con A. 19.50 Science of Crime
23.15 Azzurro Forte Rep. Sky Sport 2 HD 0.30 Appuntamento al cinema
Kravchenko 20.45 Passepartout
23.30 Calcio: Terzo Tempo, in onda con 0.35 Boardwalk - Serie Tv
noi Diretta Sky Sport 1 HD 12.20 Film: Dove la terra scotta - di A. 21.15 Instant Movie: Speciale Sanremo
1.40 Film: Giorni di guerra - di F. Emilio Mann, con G. Cooper, J. London 22.15 Metallica. Some Kind of Monster
23.30 Euro Calcio Show Dir. Sky Sport 3 HD Siri, con B. Magimel
23.30 Euro Calcio Show Diretta 14.05 LdB - Ladri di biciclette - di G. Orlandi 23.10 Film: Io e Beethoven - di A. Holland,
Sky Supercalcio HD 3.20 Film: Stop-Loss - di K. Peirce, con R. 14.40 Film: Nati stanchi - di D. Tabasco, con con E. Harris, D. Kruger
00.00 Calcio: Coppa d'Africa Replica Philippe Ficarra e Picone 0.55 Cool Tour Weekend
EuroSport HD 5.15 Film: Adrenalina - di A. Pyun, con C. 16.10 Film: Quel che resta di mio marito - 1.45 Petruska - Musica
00.00 Night News Differita Eurosport 2 Lambert di C. Rowley, con J. Lange 2.15 Icone - Doc

FOX MEDIASET PREMIUM

10.45 How I Met Your Mother Fox HD
11.55 Law & Order - I due volti della
National Geographic Channel
15.40 Happy Endings Fox HD
Fox Crime HD
18.55 Mayday: scena del disastro
Fox Crime HD
21.55 La forza degli elementi
■ cinema ■ intrattenimento
giustizia Fox Crime HD 15.55 Quei secondi fatali National Geographic Channel National Geographic Channel 8.55 Animals United - di R. Klooss, H. Tappe Studio Universal 07.05 Hamburg distretto 21 - Tf Steel
12.05 I Simpson Fox HD National Geographic Channel 20.00 Ellery Queen Fox Retro 22.00 Cuore e batticuore Fox Retro Premium Cinema 19.20 High Crimes - di C. Franklin 08.30 Chante!- Tf Mya
12.50 La signora in giallo Fox Crime HD 16.05 Happy Endings Fox HD 20.05 Tesoro, salviamo i ragazzi! Fox Life 22.15 New Girl Fox HD 10.15 Tempo d’estate - di D. Lean Premium Cinema Energy 09.00 Cinderella Story - Film Mya
13.00 I Simpson Fox HD 16.30 Law & Order: Unità Speciale 20.55 Antartica: spedizione impossibile 22.45 Homeland - Caccia alla spia Fox HD Studio Universal 19.30 L’anima gemella - dis. Rubini 09.35 Royal Pains - Tf Joi
13.25 Mayday: scena del disastro Fox Crime HD National Geographic Channel 22.45 Supertata USA Fox Life 10.30 Batman Forever - di J. Schumacher Premium Cinema Emotion 10.00 Moonlight - Tf Steel
National Geographic Channel 16.55 I Simpson Fox HD 21.00 Law & Order: Criminal Intent 22.50 Law & Order: Criminal Intent Premium Cinema Energy 21.15 C’è chi dice no - di G. Avellino 10.30 Dr. House - Medical Division - Tf Joi
13.30 Tutto in famiglia Fox HD 17.25 N.C.I.S. - Unità anticrimine Fox Crime HD Fox Crime HD 10.45 Preacher’s Kid - di S. Foster Premium Cinema 11.20 V - Tf Joi
13.45 La signora in giallo Fox Crime HD Fox Crime HD 21.00 Desperate Housewives - I segreti di 22.55 Un viaggio sfacciatamente unico Premium Cinema Emotion 21.15 And Then Came Love 11.35 Pretty Little Liars - Tf Mya
14.25 Quei secondi fatali 17.55 Megafabbriche Wisteria Lane Fox Life National Geographic Channel 12.00 Philadelphia - di J. Demme di R. Schenkman 12.25 Human Target - Tf Steel
National Geographic Channel National Geographic Channel 21.00 Lou Grant Fox Retro 23.00 Cuore e batticuore Fox Retro Studio Universal Premium Cinema Emotion 13.10 Human Target - Tf Steel
14.40 Law & Order: Unità Speciale 18.05 Il Tenente Colombo (1968-1978) 21.25 I Griffin Fox HD 23.00 Inside National Geographic Channel 13.05 The Chronicles of Riddick 21.15 Duplicity - di T. Gilroy 14.15 ER - Medici in prima linea - Tf Joi
Fox Crime HD Fox Retro 21.50 Bob's Burgers Fox HD 23.35 Homeland - Caccia alla spia Fox HD di D. Twohy 15.10 Covert Affairs - Tf Mya
Premium Cinema Premium Cinema Energy 16.55 Leverage - Tf Joi
14.55 Ghiaccio estremo 18.15 N.C.I.S. - Unità anticrimine 21.55 Law & Order: Criminal Intent 23.40 Extreme Makeover Fox Life 21.25 Apocalypse Now - di F. F. Coppola
15.00 Ocean’s Eleven - di S. Soderbergh 17.40 One Tree Hill - Tf Mya
Premium Cinema Energy Studio Universal 18.40 Parks and Recreation - Tf Joi
15.20 Espiazione - di J. Wright 22.55 Alex & Emma - di R. Reiner 18.45 Aliens in America - Sitcom Steel
Premium Cinema Emotion Premium Cinema Emotion 19.35 Enterprise - Tf Steel
17.30 È complicato- di N. Meyers 23.05 Saturno contro - di F. Ozpetek 21.15 Fairly Legal - Tf Mya
Premium Cinema Emotion Premium Cinema 21.15 Big Bang Theory - Sitcom Steel
17.50 Hazzard - di J. Chandrasekar 23.25 Inside Man - di S. Lee 21.15 I pilastri della terra - Miniserie Joi
Premium Cinema Premium Cinema Energy 22.25 Aliens in America - Tf Steel
18.50 Ragazze a Beverly Hills 0.20 Analisi finale - di P. Joanou 23.00 Covert Affairs - Tf Mya
di A. Heckerling Studio Universal 00.10 Sherlock Holmes - Tf Joi

IRIS CIELO REAL TIME

10.20 Shark - Tf 11.00 Wrestling - WWE Smackdown 11.45 Cucine da incubo
11.20 Film: L’indiana bianca - di G. 12.00 Sky Tg24 Giorno 12.40 Top Chef: solo dessert
Douglas, con G. Madison, V. Miles 13.00 Gli Sgommati Compilation 13.35 Il boss delle torte
13.10 Film: La valle dell’Eden - di E. 13.30 Non lo sapevo! 14.30 Matrimonio all’italiana
Kazan, con J. Harris, J. Dean 14.00 Aiuto! Se l'è mangiato il cane 15.25 Wedding Planners
15.25 Film: Michael Clayton - di T. Gilroy, 15.00 Film: A Perfect Getaway - di David 16.20 Shoppin Night
con G. Clooney, T. Wilkinson Twohy con Chris Hemsworth 17.15 Cerco Casa Disperatamente
17.00 Film: The Transporter - di Cory 18.15 Vendo Casa... Disperatamente
17.35 Film: Gli intrighi del potere - Yuen, Louis Leterrier con Jason 19.10 Cortesie per gli ospiti
Nixon - di O. Stone, con A. Hopkins, P. Statham 20.10 Ma come ti vesti?!
Sorvino 19.00 Sgommati Show - Apocalisse 2012 21.10 Paint Your Life
21.00 Film: Jane Eyre - di F. Zeffirelli, con 20.00 Il principiante 22.10 Com'è fatto con Barbara Gulienetti
W. Hurt, C. Gainsbourg 21.00 Hell's Kitchen 23.05 Non sapevo di essere incinta
23.10 Film: Un tè con Mussolini - di F. 22.00 Masterchef USA 0.00 Malattie imbarazzanti
Zeffirelli, con Cher, J. Dench, M. Ghini 23.00 Spartacus: sangue e sabbia 0.55 Cerco Casa Disperatamente

Rossoneri in testa alla classifica virtuale
grazie al 2-1di Udine. Friulani avanti
con Di Natale, ma poi sprecano troppo e
vengono beffati a cinque minuti dalla
fine: prima sconfitta interna dell’anno
Maxi
Le pagelle
Milan ENRICO CURRÒ
Amelia salva tre volte, Robinho spento
Isla incontenibile finché non si fa male
UDINESE MILAN
HANDANOVIC 5 AMELIA 6.5
Insolite distrazioni e pasticci assor- Prende gol dall’ennesima carambola,
titi. ma è decisivo con tre parate nella ripre-
BENATIA 5 sa.
Scattante e acrobatico per un bel ABATE 6 Arbitro: Bergonzi.
po’, facilone nel momento più im- Comincia impacciato, frenato dal timore
portante. di Armero. Si riscatta via via.
DANILO 5.5 MEXES 5.5
Dedito al rinvio spiccio, si perde nel Presenza più fisica che scenografica. In
finale. fatale ritardo sul guizzo con cui Di Nata-
DOMIZZI 6 le avvia l’azione dell’1-0.
Abbocca di rado alle finte di Ro- THIAGO SILVA 6
binho e cattura con tempismo i pal- È causa involontaria del gol, con la chiu-
loni vaganti. Manca il 2-0. sura ritardata su Di Natale. Se si alza il li-
BASTA 6 vello, nemmeno lui maschera i vizi di una
Sempre più inserito nei meccani- difesa torpida.
smi di una squadra che lo vuole un MESBAH 6
po’ terzino e un po’ ala, chiude da Ha talvolta la timidezza dell’ultimo arri-
interno. vato. Salva su un contropiede di Armero.
Handanovic Ambrosini
5 7
ABDI 6 EMANUELSON 5.5
Da incontrista aggiunto complica È il milanista dalla corsa più sciolta, però
assai il compito degli statici dirim- la usa abbastanza a vuoto.
pettai milanisti. AMBROSINI
PAZIENZA 6 Ruba palloni: è l’istinto del mestiere. Al-
Ordinato quanto Basta, si affida al trettanto istintivo è per lui dettare il trian-
senso della posizione. Dal 44’ st golo, ma i compagni lo osservano come
Torje sv. fosse un marziano. Poi, finalmente, si
FERNANDES 6 adeguano.
Offre sporadiche sponde ai com- NOCERINO
pagni: su tutte quella che manda al Braccato in qualità di pericolo numero
gol Di Natale. uno, trova sempre sbarrato l’ingresso
ARMERO 6 degli amati corridoi. Dal 23’ st Maxi Lo-
Obbedisce all’istinto con giocate pez 6.5: in pochi minuti si stacca l’eti-
estemporanee: il senso tattico è chetta di bufala del mercato.
precario, l’efficacia notevole.
SEEDORF 5.5
ISLA 7 L’ibrido tra la posizione di trequartista e
Il vero pendolo che il Milan non sa la regia diventa un imbuto, dal quale as-
fermare, concreto rifinitore del con- siste placido alla partita.
tropiede. La sua uscita azzoppa an- EL SHAARAWY
che l’Udinese. Dal 16’ st Pasquale Sembrava l’occasione perduta del Fa-
6: subisce il ritorno di Abate. raoncino: un’ora di solitudine. Si ribella
DI NATALE 6.5 da campione in fieri e fa vincere il Milan.
In vena alterna nel tocco e nel lan- ROBINHO 5.5
cio, il centravanti atipico più im- Toccherebbe al sambista accendere il
marcabile del calcio italiano risulta gioco, ma chissà dove ha smarrito la
ancora letale a chi lo affronta. Sta scintilla. Dal 44’ st Bonera sv.
per riabbracciare la Nazionale, se- ARBITRO BERGONZI 6.5
condo logica. Dal 31’ st Floro Flo- Buonanotte ai cascatori.
res sv. © RIPRODUZIONE RISERVATA
la Repubblica
SPORT
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
■ 58
UDINESE
MILAN
1-2
UDINESE (3-5-1-1)
Handanovic — Benatia, Danilo,
Domizzi — Basta, Abdi, Pa-
zienza (44’ st Torje), Fernandes,
Armero — Isla (16’ st Pasquale),
— Di Natale (31’ st Floro Flores).
MILAN (4-3-1-2)
Amelia — Abate, Mexès, Thia-
go Silva, Mesbah — Emanuel-
son, Ambrosini, Nocerino (23’
st Maxi Lopez) — Seedorf — El
Shaarawy, Robinho (44’ st Bo-
nera).
Reti:19’ pt Di Natale, 33’ st Maxi
Lopez, 42’ st El Shaarawy.
Note: ammoniti Ambrosini,
Thiago Silva, Armero, Abdi.
Spettatori 22.370, di cui 14.871
abbonati, incasso paganti
215.846 euro.
Gol e assist per El Shaarawy
Lopez firma rimonta e primato
DAL NOSTRO INVIATO voglia di non arrendersi ai pro- zionale. Aveva segnato presto: Delle idee offensive di Emanuel-
ENRICO CURRÒ blemi». Sarà ancora più felice se troppo lenti i riflessi di Mexès son e Seedorf non c’era traccia,
mercoledì a San Siro, con l’Arse- sullo scatto di Di Natale a chie- come dei dribbling di Robinho e
UDINE — Mentre la Juve conti- nal, ritroverà Boateng, Nesta, dere e ricevere il triangolo di Fer- delle discese di Abate: il solo pu-
nua suo malgrado a fare pupazzi Van Bommel, Abbiati, magari nandes, sfortunata la deviazio- gnace Ambrosini pareva un Sa-
di neve lungo la via Emilia e il cat- Pato e naturalmente Ibra, che ie- ne di Thiago Silva in trafelata vonarola, che predicava il pres-
tivo Ibra sta in castigo dietro la la- ri, per un bel pezzo, ha lasciato la chiusura sul capocannoniere. sing, nella tundra ghiacciata del
vagna, il Milan è risalito in cima sensazione di non avere dato ad Presto, di conseguenza, Guido- Friuli, a compagni statici e assai
7 alla montagnetta del campiona- Aronica il famoso schiaffetto, lin si era potuto gustare gli effet- bradipeschi nell’incedere.
to. Nel provvisorio primato non ma a se stesso e al Milan. ti della mossa studiata a tavoli- Poi Isla si è infortunato seria-
c’è troppo di glorioso. Però la In assenza dello svedese, in- no: Isla micidiale rifinitore da mente — distorsione a un ginoc-
scalata è stata molto scivolosa — fatti, l’Udinese stava ottenendo contropiede, nel trio con Di Na- chio — e Armero ha iniziato a fa-
14 gli indisponibili, l’Udinese una vittoria quasi preterinten- tale e con l’impetuoso Armero. re molta confusione, sprecando
superiore per un’ora buona, la
6 sconfitta in apparenza logica e La classifica ogni* una gara in meno, ogni° una gara in più IL RE DEL GOL
ineluttabile — e questo la rende MILAN ° 47 FIORENTINA* 28 Totò Di
particolarmente importante. JUVENTUS** 45 PARMA* 27 Natale, 34
Allegri, alla vigilia dell’ordalia di LAZIO ° 42 CHIEVO 27 anni, allunga
Champions con l’Arsenal, sem- UDINESE ° 41 CATANIA** 24 in classifica
brava proprio nei guai. L’hanno INTER 36 ATALANTA* (-6) 23 cannonieri:
aiutato a tirarsene fuori il tempe- ROMA 35 BOLOGNA* 22 17 reti contro
NAPOLI 31 SIENA* 20
ramento del capitano Ambrosi- PALERMO ° 31 LECCE 17
le 15 di Ibra.
ni e i gol nel finale delle due pun- GENOA* 30 CESENA 16 Seguono a
te di scorta, nella lunga lista degli CAGLIARI ° 30 NOVARA 13 12: Denis,
7 attaccanti d’ordinanza: il Fa- Jovetic,
raoncino El Shaarawy, talento Palacio,
sempre più nitido, e Maxi Lopez, Klose, Milito
quello che si era parcheggiato in Il ko sembrava e Cavani
albergo in attesa del verdetto giusto e inevitabile
sulla trattativa per Tevez. L’esito
del primo tempo, scritto dal soli- quando l’argentino
to, affilato scatto di Di Natale, è entrato al 23’ st
pareva fino a quel punto inecce- e subito ha segnato
pibile. Allegri è felice della rea-
zione. «Mi è piaciuto lo spirito, la
 Zoeggeler
Bronzo ai Mondiali: “Penso già alle Olimpiadi”
ALTENBERG — Bronzo, il primo in carriera, e decima medaglia ai
Mondiali per Armin Zoeggeler, 38 anni (foto), terzo sulla pista tedesca
di Altenberg dove ha vinto un atleta di casa, Felix Loch. «Questa me-
daglia era il mio obiettivo e mi dà motivazioni per il futuro. Per ora non
penso al ritiro, ma alla pista olimpica di Sochi, che proverò a marzo».
I MINUTI PER ANDARE IN GOL
realizzato la prima rete alla
terza gara in A col Milan.
fughe in serie. Allegri si è deciso a
inserire Maxi, la cui stazza (maxi,
appunto) è servita parecchio,
avendo reso meno virtuale l’at-
tacco milanista. Amelia ha sven-
tato un rasoterra di Domizzi, il
claudicante Di Natale ha antici-
pato la passerella, Amelia ha re-
plicato su una girata di Danilo e
l’Udinese si è attardata a con-
templarsi sull’annesso corner.
Qui si è compiuta la nemesi. Il
Faraoncino ha ideato un perfido
diagonale, che Handanovic ha
recapitato sul piede di Maxi: 1-1.
El Shaarawy ha un po’ abbassato
la cresta più tardi, quando Bena-
tia gli ha regalato un pallone in
area e lui ha ostacolato al tiro Ro-
binho, che si è arrabbiato per il
salvataggio sulla linea di Danilo.
Ma l’Udinese ha perseverato
nell’errore: Armero ha mancato
un altro gol, innescando il con-
tropiede fatale di Emanuelson e
Maxi Lopez, sul cui cross raso-
terra si è addormentato Benatia.
Così il Faraoncino, che aveva se-
gnato il primo gol in A all’Udine-
se, ha fatto il bis. «E’ una vittoria
che cambia l’umore, come quel-
la di Cagliari l’anno scorso», ha
storicizzato il contesto Galliani.
«La colpa è stata nostra, non sia-
mo da Champions», ha chiosato
il revisionista Guidolin.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
10
Maxi Lopez, 27 anni, ha
Gli sono bastati
10’ per segnare
Allegri
Nella ripresa
la squadra ha fatto
molto bene, era più
coraggiosa e
spensierata. Vediamo
cosa farà ora la Juventus
Guidolin
Partita buttata via da
noi Abbiamo preso
due gol in contropiede,
fossimo stati più
prudenti non avrebbero
mai rimontato
Maxi Lopez
Una vittoria contro
una concorrente ci dà
fiducia Non potevamo
lasciare punti, era
importante reagire e
l’abbiamo fatto
Lo scudetto più stravolto della storia
una domenica con appena tre partite
EMANUELE GAMBA
TORINO — Il reparto surgelati del
supermercato del pallone è or-
mai traboccante di merce, cioè di
partite rinviate, alcune delle qua-
li a data ancora da destinarsi. Per
il terzo turno consecutivo la neve
ha rivoluzionato i calendari: ieri
mattina, con l’Emilia ricoperta di
bianco, è stato disposto lo spo-
stamento di Bologna-Juventus e
Parma-Fiorentina, in program-
ma oggi (in B, erano già saltate
Modena-Padova e Pescara-Juve
Stabia), e salgono così a sette le
gare di serie A congelate (erano
23a giornata
LAZIO-CESENA 3-2
UDINESE-MILAN 1-2
CAGLIARI-PALERMO 2-1
ATALANTA-LECCE ore 15
CATANIA-GENOA
INTER-NOVARA
PARMA-FIORENTINA rinviata
BOLOGNA-JUVENTUS rinviata
NAPOLI-CHIEVO domani ore 20.45
SIENA-ROMA ore 20.45
Neve al Dall’Ara, nonostante il lavoro sul campo è impossibile giocare Bologna-Juventus
“Troppi rinvii svantaggiano i bianconeri”
FRANCESCO SAVERIO INTORCIA
O UNA VOLTA ho giocato in
«I Russia con 18 gradi sotto zero,
tanti rinvii non li ho mai visti».
Angelo Di Livio, sei stagioni alla Juve e
sei alla Fiorentina, oggi opinionista Sky
dopo aver lasciato l’incarico di osserva-
tore azzurro, legge la strana rincorsa fra
Milan e Juve e la classifica sconquassa-
ta dalla bufera.
Di Livio, il Milan è tornato in testa,
ha due punti e due gare in più della Ju-
ve. Cosa cambia?
«Il Milan doveva svegliarsi, non po-
teva sbagliare ancora e non ha sbaglia-
to. Ora la pressione è sulle spalle della
Juve. Perché chi insegue sta sempre
peggio, mentalmente».
Però i bianconeri potrebbero essere
Calcio estero
Barça ko, il Real oggi può andare a + 10
ROMA — Il Barcellona (foto, Sanchez) perde in casa dell’Osasuna
3-2 e resta a 48 punti, —7 dal Real Madrid. Oggi la squadra di Mou-
rinho può andare a +10 in casa contro il Levante (21.30 Sky 3). In-
ghilterra: Tottenham-Newcastle 5-0, Everton-Chelsea 2-0, Sun-
derland-Arsenal 1-2. Oggi A.Villa-City (17, Sky 3).
Caos neve
otto fino a qualche giorno fa, pri-
ma del completamento di Cata- Bologna-Juve e
nia-Roma) dal 31 gennaio a oggi. Parma-Fiorentina
Risultato: una domenica con tre
partite di A. Ma è tutto lo sport ita- rinviate. Classifica
liano ad arrendersi al maltempo: falsa fino a marzo:
sono state annullate 13 partite di
mai successo prima
Lega Pro e 46 di serie D, però i rin-
vii hanno coinvolto anche i cam-
pionati di basket e volley, di pal- estenderà fino a lunedì con i po-
lanuoto e di hockey in linea. E pu- sticipi di Siena e Napoli e finirà
re stasera, come già sette giorni probabilmente il 7 marzo, con il
fa, la prima serata televisiva della recupero dei due confronti di
domenica sarà senza calcio di ca- Parma e Bologna. È quella, al mo-
sa nostra, visto che questa gior- mento, la prima data disponibile.
nata estenuante, cominciata gio- Con i rinvii di ieri, sono così sa-
vedì scorso con Lazio-Cesena, si lite a quindici le partite rinviate
Le gare rinviate I recuperi
DAL 31 GENNAIO 15 INCONTRI LE DATE DEI SETTE DI SERIE A
Dal 31 gennaio tra serie A e B Serie A: 15 febbraio Atalanta-
sono saltati 15 incontri tra Genoa, Cesena-Catania e
serie A e B, esattamente il Parma-Juventus, 21 febbraio
23,8% di quelli in programma. Bologna-Fiorentina, 22
Non ci sono precedenti febbraio Siena-Catania.
analoghi nella storia del calcio: Bologna-Juve forse il 7 marzo.
nell’85 furono il 9,2% Parma-Fiorentina da decidere
L’intervista
virtualmente a +4.
«Avere due gare in meno è un boo-
merang: dipende sempre da come sei
messo in classifica. La prima cosa che
conta sono i punti reali. Ecco, se la Juve
fosse rimasta prima anche ieri sera, con
due gare da recuperare, avrebbe avuto
indiscutibilmente un bel vantaggio. Ma
adesso è diverso, ora è Conte che deve
inseguire. Mentalmente può pensare di
avere 6 punti da aggiungere alla classi-
fica attuale, ma intanto è dietro e quelle
due sfide le affronterà con un peso psi-
cologico notevole. E Parma e Bologna,
ricordiamolo, restano campi difficili».
Angelo Di Livio Al Tardini la Juve tornerà il 15 feb-
braio, al Dall’Ara forse il 7 marzo e in-
tanto arriverà a San Siro con una gara
in meno.
«Successe anche a me nell’anno del
■ 59
negli ultimi tre turni di serie A e B:
in pratica, è finita in freezer una
gara su quattro e nei calendari è
stato scavato un buco senza pre-
cedenti, di dimensioni record.
L’Ansa fa infatti notare come nel
1985, anno di un’ondata di fred-
do analoga a quella di questa set-
timane, furono condizionati so-
lamente cinque match, nono-
stante gli stadi fossero gli stessi
oggi. Quello che è veramente
cambiato è il livello di sicurezza
che si intende garantire agli spet-
tatori: nella stragrande maggio-
ranza dei casi, infatti, il rinvio è
stato disposto dal Gos, il Gruppo
organizzativo di sicurezza, e non
dall’arbitro. E nella stragrande
maggioranza dei casi, i terreni di
gioco erano agibili, gli spalti inve-
ce no. Il risultato, in ogni caso, è
che il campionato va avanti scri-
vendo una classifica indecifrabi-
le, visto che ci sono addirittura
cinque squadre (Parma, Juven-
tus, Bologna, Fiorentina e Cata-
nia) indietro di due turni. Merco-
ledì pomeriggio verranno recu-
perate due partite della ventune-
sima giornata (Parma-Juve e Ata-
lanta-Genoa) e una della venti-
duesima (Cesena-Catania),
mentre il 21 febbraio si giocherà
Bologna-Fiorentina e il giorno
successivo Siena-Catania. Per
tornare alla regolarità bisognerà
dunque aspettare la prima setti-
mana di marzo, visto che l’ultima
di febbraio è occupata dalla Na-
zionale (a Genova c’è Italia-Stati
Uniti), sempre che la neve non
stravolga pure lo scadenzario dei
recuperi. In quel caso, si rischia di
sconfinare nella primavera. La
sensazione, comunque, è che
tutti stiamo cominciando a pren-
derla con filosofia. «Speriamo ci
serva da monito per il futuro, e
che vengano migliorate le infra-
strutture» diceva ieri Antonio
Conte. La sua Juventus nei pros-
simi quaranta giorni giocherà
nove volte, quasi come se fosse
iscritta alle coppe europee. E in-
tanto, a forza di rinvii, ha perso il
primato in classifica. I tifosi stan-
no studiando la differenza tra
reale e virtuale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
primo scudetto di Lippi. A novembre fu
rinviato il derby col Toro per l’alluvione
in Piemonte, e ci ritrovammo subito a
rincorrere il Parma. Allo scontro diretto
di inizio gennaio arrivammo con un
punto e una gara in meno. Ma non po-
tevamo fare calcoli, eravamo e ci senti-
vamo secondi, dovevamo vincere. In
un certo senso, fu la nostra salvezza:
perché venne fuori una gara perfetta, 3-
1 in rimonta nell’ultima mezz’ora, gol
di Paulo Sousa e doppietta di Ravanelli.
Il primo posto, preso quel giorno, non
ce lo tolse più nessuno».
Il derby si recuperò a fine gennaio e
lo vinse il Toro 3-2.
«Vero. Ma noi non avevamo mai
pensato di averli in tasca, quei tre pun-
ti...»
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 SPORT @ PER SAPERNE DI PIÙ
www.inter.it
www.novaracalcio.com
■ 60

a Giornata A San Siro il Novara, dopo la batosta di Roma: “Solo

23 Serie A
un blackout. Nel mio lavoro non sai mai se si apre
il paracadute. Dieci giorni fa eravamo da scudetto...”
Scontro salvezza per il Lecce a Bergamo, mentre
il Catania aspetta il Genoa dell’ex Marino, decimato
dagli infortuni. Domani in campo Napoli e Roma

Ranieri nella bufera Inter: “Sono come una ciliegia”

ATALANTA-LECCE ore 15 arbitro Gervasoni ANDREA SORRENTINO ché la squadra lotta, i ragazzi rio, anche se all’andata fu fatale a
TV Sky Calcio 4- Dt Premium Calcio 4 stanno reagendo e sono dei Gasperini (che tanto era già sfi-
199 78 La chiave MILANO — Sarà tornata la luce? campioni. Nel girone di ritorno duciato da tempo): è ultimo in
4-3-2-1 Frezzolini Lucchini e «A Roma non siamo neanche possiamo avere la qualità che classifica, ha la peggiore difesa
I minuti 3 2 Stendardo troppo scesi in campo ma è stato solo un non abbiamo avuto grazie ai re- della A e in trasferta ha ottenuto
senza gol 77 Lucchini Stendardo 13 lenti per Muriel e blackout», garantisce Ranieri al- cuperi di Stankovic, Sneijder e solo 2 punti su 30 disponibili.
segnati in Raimondi Peluso Di Michele. la vigilia di Inter-Novara e al ter- Forlan». Nell’Inter mancano Maicon per
casa dai 7 17 33 Cosmi col 3-5-2 mine di una settimana piuttosto Oggi in effetti è prevista l’en- squalifica (viste le sue ultime
nerazzurri: Schelotto Carmona Brighi mossa: il grottesco 0-4 dell’O- nesima rentrée di Sneijder dopo prestazioni magari non è questo
ultimo, 21 11 28 La frase limpico in una gara che un arbi- il centesimo stop stagionale, e gran danno) e Samuel per infor-
dicembre Moralez Gabbiadini Cosmi: “Finora tro di boxe avrebbe sospeso per chissà che non sia la volta buona. tunio. Ranieri è tranquillo: «Ri-
19
Denis Colantuono ha scarsa combattività del pugile In fondo il Novara di Mondoni- sponderemo sul campo. Morat-
fatto un coi calzoncini neri, i cazziatoni co («Lo riabbraccerò volen- ti è il nostro primo tifoso, le sue
17 24
Di Michele Muriel capolavoro. Non di Moratti a mezzo stampa e pu- tieri», dice Ranieri) non parole sono state giuste e ci ha
era facile” re ad Appiano, le insistenti voci dovrebbe essere questo fatto piacere la visita di giovedì. È
28 26 7 su un nuovo allenatore a giugno insuperabile avversa- stata un settimana particolare,
Brivio Blasi Cuadrado La curiosità (saltati Spalletti e Capello, ri- però abbiamo
82 18
Delvecchio Giacomazzi Atalanta (61) e mangono Villas Boas, Blanc e un potuto lavorare
Lecce (59) due centinaio di altri: dall’Inter scap- tutti i giorni». Si
13 5 30 dei tre club con pano in molti, ma ci vogliono ve- cerca un ritor-
Le quote
1: 1.85 Miglionico Esposito Oddo più ammonizioni. nire tutti), infine una sulfurea in- no alla norma-
X: 3.30 27 Bologna (62) è 1° tervista alla Gazzetta in cui un lità, dopo gli ot-
3-5-2 Gasperini tuttora livido ribadi-
2: 4.25 Julio Sergio to gol beccati
sce le sue critiche al morattismo nelle ultime
tutto. Claudio Ranieri non ha i due gare: «I di-
CATANIA-GENOA ore 15 arbitro Giacomelli capelli bianchi per caso, glieli fensori tornino
TV Sky Calcio 3- Dt Premium Calcio 3 hanno fatti venire la vita e le 601 a fare i difenso-
5 1 La chiave panchine italiane, quindi non ri», implora l’al-
4-3-3 Kosicky Marino alle prese sembra scomporsi quando il lenatore, alla
Le gare 6 3 con gli infortuni. blizzard rovescia raffiche gelide. L’uomo disperata ricerca di qualcuno
senza Legrottaglie Spolli Liquida Gasperini («È un uomo che a centrocampo faccia girare
11 12 Sfida argentina del
vittorie del Motta Marchese tra Barrientos e amareggiato») e filosofeggia: GIORNO la squadra coi tempi giusti, solo
Catania: 3 13 10 4 Palacio «Gli allenatori sono come le ci- che non può essere Palombo,
pari e 2 ko liegie, uno tira l’altro... E un mio oggi forse sarà Stankovic: «Ma
Ultima, 18
Izco Lodi Almiron
La frase docente a Coverciano, una vita Wesley Sneijder Thiago Motta rimane insostitui-
dicembre 17 18 28 Montella: “Marino fa, diceva che il nostro è un me- bile», sospira il tecnico. Per certi
Gomez Bergessio Barrientos ha lasciato un bel stiere in cui non sai mai se il pa- L’ENNESIMO RIENTRO versi lo è ancora Wesley Sneijder,
8 81
ricordo qui, spero racadute si apre. Dobbiamo Wesley Sneijder, 27 anni, ammesso che decida di tornare
Palacio Sculli domani qualcuno confermarci partita dopo parti- è arrivato all’Inter l’estate tra noi, solo che i russi dell’Anzhi
10 11 lo consoli” ta, siamo sempre in discussione. 2009, acquistato dal Real lo cercano, lo bramano, lo vo-
Birsa Jankovic Fino a dieci giorni fa si parlava di Madrid per 16 milioni. In gliono: ma l’Inter, fanno sapere
88 25 La curiosità Inter stellare e di scudetto... So- nerazzurro ha giocato 96 dal club, non intende privarsi di
7
Biondini Belluschi 20 Catania, col no tranquillo, lavoro con la stes- gare (17 gol): ha vinto uno nessun altro giocatore fino a giu-
Rossi Mesto Milan, club con sa determinazione del primo scudetto, due coppe Italia, gno. Sempre che non arrivi
13 5 più rigori a favore giorno. E dopo la pausa, a parte una Supercoppa di Lega, un’offerta che non si può rifiuta-
Le quote
1: 2.15
Kaladze Granqvist (6). Genoa con la Juve, il nostro rendimento è si- una Champions League e re: a quel punto Ranieri divente-
X: 3.15 1 più a sfavore (7) mile a quello delle altre, siamo un Mondiale per club. rebbe canuto come l’abate Faria.
4-4-2
2: 3.40 Frey tutte ancora lì. Sono sereno per- Sopra, Claudio Ranieri © RIPRODUZIONE RISERVATA

INTER-NOVARA ore 15
TV Sky Calcio 1- Dt Premium Calcio1 e Hd2
arbitro Russo

La chiave
Pinilla e Dessena colpiscono CAGLIARI
PALERMO
Serie bwin
4 4-3-1-2
1
Julio Cesar Torna Sneijder
il Palermo cade a Cagliari: 2-1 2-1 TORINO DI NUOVO IN TESTA
Le gare 6 2 nell’Inter. Jensen 27° turno: Cittadella-Brescia
e Caracciolo non CAGLIARI (4-3-1-2) 0-2, Crotone-Grosseto 2-2,
senza 4 Lucio Cordoba 26 Agazzi 7 — Perico 6, Canini 6,
vittorie Zanetti Chivu sono al meglio CAGLIARI — Sino a una decina di giorni fa Mauricio Pinilla giocava con la Astori 6, Agostini 6 — Dessena Reggina-Empoli 3-2, Samp-Albinoleffe
dell’Inter: nel Novara maglia del Palermo. Praticamente scaricato dalla società rosanero, col pre- 6.5, Conti 6 (19’ st Ekdal sv), 1-0, Torino-Nocerina 3-1, Varese-Gubbio
18 5 19
1 pari e 3 sidente Zamparini che lo ha definito un ragazzino, il cileno si è preso la sua Nainggolan 5.5 — Cossu sv (5’ 1-0, Verona-Ascoli 2-0.
Poli Stankovic Cambiasso
ko dal 22 10 La frase rivincita risultando decisivo nel 2-1 col quale il Cagliari ha superato i sicilia- st Ibarbo 6.5) — Thiago Ribeiro Rinviate: Modena-Padova e
Mondonico: “Se ni. I sardi vincono perché ci mettono più ritmo e velocità. Tutte doti che ven- 6 (39’ st Ariaudo sv), Pinilla 7.5. Pescara-Juve Stabia. Oggi
gennaio Sneijder
22 7 Celentano va a gono esaltate quando entra in campo Ibarbo. Il Palermo prova a ragionare PALERMO (4-3-2-1) (12.30): Bari-Sassuolo e
Milito Pazzini Sanremo, io vado col pallone tra i piedi ma in tutta la gara andrà al tiro solo un paio di volte. Viviano 7 — Pisano 6, Silvestre Livorno-Vicenza. Classifica:
29 Due squadra alle quali mancano i due giocatori di maggiore spessore tec- 5.5, Mantovani 6, Balzaretti 6 Torino 53 punti; Pescara e
a S. Siro. — Barreto 6, Donati 6.5, Berto-
Caracciolo
25
Vediamo un po’” nico. Il Palermo rinuncia a Miccoli mentre nel Cagliari Cossu si ferma dopo lo 6 (15’ st Migliaccio 6) — Ilicic Verona 51; Sassuolo 50;
Mascara solo 5’. Ballardini si affida al fisico di Pinilla e alla voglia del cileno. Il Paler- 5, Zahavi 5 (15’ st Hernandez Padova 45; Varese 44;
10 22 7 La curiosità mo, invece, prova a fare da sponda con Budan per gli inserimenti di Zahavi 6.5) — Budan 6 (24’ st Vazquez Reggina 39; Brescia 38; Samp
Rigoni Pesce Jensen L’ultima sfida tra e Ilicic. sv). 37; Bari 36; Cittadella e
28 4
i tecnici risale al 2 Ne viene fuori una partita gradevole con tre gol, due dei quali premiano Arbitro: Giannoccaro 6. Grosseto 34; Juve Stabia 33;
Garcia Lisuzzo Reti: 11’ st Pinilla, 36’ st Desse-
febbraio ’97, i sardi e frenano la striscia positiva del Palermo che si può però consolare na, 38’ st rig. Hernandez.
Livorno 29; Vicenza e Crotone
Le quote 3 15
1: 1.25 Gemiti
30
Dellafiore Fiorentina- con il ritorno in campo con gol di Hernandez a tre mesi dall'infortunio e con Note: ammoniti Conti, Bertolo, 27; Modena 24; Albinoleffe,
Centurioni
X: 5.50 Atalanta 0-0 un buon finale alla ricerca vana del pareggio. (massimo norrito) Donati, Silvestre, Perico, Empoli e Gubbio 23; Ascoli
1
2: 11.00 5-3-1-1 Ujkani © RIPRODUZIONE RISERVATA
Agazzi. 22; Nocerina 18
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
STOP A SUAREZ TERRY E LA FASCIA
Il 20 dicembre Il 3 febbraio la
2011 Luis Federazione toglie
Suarez viene la fascia di
squalificato per capitano della
8 giornate: durante nazionale a John
Liverpool- Terry, accusato di
Manchester Utd aver gridato insulti
del 15 ottobre razzisti ad Anton
aveva chiamato Ferdinand durante
varie volte “negro” Qpr-Chelsea
Patrice Evra del 23 ottobre
Il caso
Razzismo, la Premier ci ricasca
Suarez non dà la mano a Evra
Ferguson: “Una vergogna, non deve più giocare”
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
ENRICO FRANCESCHINI
LONDRA — Il razzismo continua
a tormentare il calcio ingle-
se. Mentre ancora si
discute delle di-
missioni di Fa-
bio Capello
da commis-
sario tecni-
co dell’In-
ghilterra
per avere
preso le
difese di
John Terry
dall’accu-
sa di avere
chiamato un
avversario «fot-
tuto negro» (in in-
glese l’insulto è anco-
ra peggiore), esplode un
nuovo caso. Ieri durante Man-
chester United-Liverpool (vinta
2-1 dai padroni di casa), Luis Sua-
rez ha polemicamente rifiutato di
stringere la mano offertagli da Pa-
trice Evra. Era un gesto di riappa-
cificazione, da parte del francese
dello United, per l’incidente della
gara di andata, quando Suarez
chiamò Evra «nigger» (negro) al-
meno dieci volte secondo la rico-
struzione della vicenda, e il gioca-
tore uruguayano fu squalificato
per otto giornate come conse-
guenza. «Suarez è una vergogna»,
ha commentato dopo la mancata
stretta di mano l’allenatore dei
Red Devils Alex Ferguson, «il Li-
I due di nuovo
di fronte dopo la
maxisqualifica
dell’uruguayano,
8 turni per insulti
verpool non dovrebbe più farlo
giocare».
L’episodio è avvenuto quando
le due squadre sono scese in cam-
po. Evra ha allungato la mano ver-
so Suarez, che lo ha sdegnosa-
mente ignorato. Il francese ha al-
lora afferrato il braccio dell’avver-
sario e il portiere del Manchester,
David De Gea, ha provato a spin-
gere la mano dell’uruguayano
verso quella del suo compagno di
squadra, ma Suarez ha respinto
anche questo tentativo. Suarez ha
dato altri segni di nervosismo nel
corso del match, protestando
rabbiosamente per un tackle su-
bito da Rio Ferdinand, che l’arbi-
tro ha deciso di non punire. Si è di-
stinto in verità anche per un gol,
accorciando le distanze all’80’,
dopo che lo United era andato in
vantaggio con una doppietta di
Wayne Rooney. E la tensione si è
trasmessa a entrambe le squadre,
provocando una mezza rissa alla
fine del primo tempo, nel tunnel
SPORT
CAPELLO SE NE VA
L’8 febbraio le
dimissioni di Fabio
Capello da ct della
nazionale. Aveva
criticato la scelta
della Federazione
di togliere la
fascia a Terry
senza consultarlo e
prima di una
condanna definitiva
che riportava i giocatori negli spo-
gliatoi, per sedare la quale è dovu-
ta intervenire la polizia. Dopo la
vittoria poi, Evra ha esultato vi-
stosamente a due passi da
Suarez. Come se non
bastasse, le forze
dell’ordine
hanno se-
questrato
fuori dallo
stadio una
rivista dei
IL SALUTO RIFIUTATO
Luis Suarez (Liverpool, a sin.) si rifiuta di
dare la mano ad Evra (Man. Utd) prima
del calcio d’inizio.
In alto, a fine partita, vinta dallo United
2-1, Evra festeggia di fronte a Suarez
Coppa d’Africa
Lo Zambia torna nella sua Superga
fiori in spiaggia prima di sfidare Drogba
ALESSANDRA RETICO
E
lefanti con le zanne pre-
giate contro le pallottole
di rame. Un allenatore
che non sa molto di pan-
china, Francois Zahoui, però ab-
bastanza di calcio occidentale, da
giocatore nell’81 fece il marchi-
giano all’Ascoli (così così). Contro
il coach con l’erre moscia, il fran-
cese molto playboy Hervé Re-
nard, ex imprenditore, ramo puli-
zie. Il primo ha ereditato una
squadra da un certo Sven Goran
Eriksson appena due anni fa, do-
po i mondiali, trovandosi nelle
mani un considerevole numero
di celebrità il cui talismano porta
il nome di Drogba. Il secondo da
pochi mesi da un italiano, Dario
Bonetti, scaricato a ottobre dopo
aver portato il gruppo alle qualifi-
cazioni per sospetti di catenaccio.
E’ Costa D’Avorio contro Zambia
la finale di Coppa D’Africa stasera
(19.30 Eurosport). I pronostici e le
assurdità, le ricorrenze, gli emer-
genti, i ricordi, le vuvuzela, sogni
mai veramente sognati e poi
d’improvviso una notte di realtà.
Finale delle nostre Afriche.
Si gioca a Libreville, Gabon,
nella Superga dello Zambia. Nel
’93 ci si schiantò una generazio-
ne d’oro, precipitò l’aereo che
portava la nazionale a Dakar, 18
giocatori morirono e da allora ci
tornano adesso: a depositare fio-
ri sulla spiaggia, a pregare in gi-
nocchio alla memoria degli avi
con gli scarpini. Memoria che
molti del nuovo Zambia non
tifosi del Liverpool che conteneva
un’immagine “offensiva”: nel-
l’ambito di articoli che sosteneva-
no che Suarez è “innocente” (lui si
è sempre definito così, e in serata
su twitter ha scritto: «sono deluso,
non tutto è come sembra»), il
giornale ha pubblicato il disegno
di un cappuccio del Ku Klux Klan.
«Non ci potevo credere», ha
detto Ferguson nella conferenza
stampa del dopo partita, «il Liver-
pool è una squadra con una storia
Drogba in azione contro il Mali
hanno: troppo giovani. «Il calcio
è anche spirito, uno stato menta-
le, e noi ce l’abbiamo alto» spie-
ga il ct Renard, 43 anni, a 29 si sve-
gliava alle tre del mattino per
spazzare cortili. I suoi chipolo-
Finale a Libreville
in Gabon dove nel
’93 precipitò l’aereo
della nazionale e
morirono in 18
polo (pallottole di rame) giocano
la terza finale della coppa dopo
quelle perse nel 1974 e nel 1994.
E così gli avversari, che però nel
’92 hanno vinto e perso nel 2006
(sempre ai rigori). Un appunta-
mento con la storia per lo Zam-
bia, e non è un modo (facile) di
dire. In semifinale ha battuto il
gloriosa da difendere e Suarez si
comporta così? Avrebbe potuto
scatenare una rissa. Sono vera-
mente deluso dal suo comporta-
mento, ha fatto una cosa terribile,
creando tensione in tutti, si è visto
che l’arbitro non sapeva cosa fare,
è stato un pessimo inizio per la ga-
ra, ha innescato un’atmosfera pe-
ricolosa». Commentando più in
generale i problemi di questo tipo
degli ultimi tempi, inclusa la po-
lemica su Terry, Ferguson ha ag-
giunto: «Dobbiamo mettere in or-
dine la nostra casa sulla questio-
ne del razzismo. Abbiamo fatto
enormi progressi dal tempo in cui
i tifosi tiravano banane ai giocato-
ri di colore. Non possiamo torna-
re indietro. Dobbiamo mettere al
bando una volta per tutte com-
portamenti simili».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ghana e ora deve fare onore alla
sorpresa e a molte attese contro
le celebrities ivoriane, mezza
squadra in club europei. Lo
Zambia conta sulla sua stella,
Mayuka, classe 1990, capocan-
noniere con 3 reti, attaccante dei
Berna Young Boys in Svizzera.
Insieme a lui, tre che giocano in
Israele, uno in Russia, 6 in Congo
nel Mazembe. L’impresa: usare
il cuore e la storia contro gli Ele-
fanti di Drogba e dei fratelli
Touré. Le strade di Lusaka sono
accese a festa da giorni, gli am-
bulanti di t-shirt fanno affari in
un paese che per il 70% vive sot-
to la soglia di povertà. I giornali
dello parlano di una resurrezio-
ne del paese. Che non ha nem-
meno uno stadio per la sua squa-
dra. Ma molti lutti in memoria e
operai a spazzare via le lacrime
dal campo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
@ PER SAPERNE DI PIÙ
www.manutd.com
www.liverpoolfc.tv
SETTE GIORNI
DI CATTIVI PENSIERI
LA BOCCIOFILA IN FESTA
E IL RECORD RESTITUITO
N
ON c’è una regia, non
c’è una logica. C’è che
la finale della Coppa
d’Africa si gioca a Libreville,
nel Gabon: Costa d’Avorio (al
gradino 19 della classifica
mondiale) contro Zambia
(gradino 89). C’è che proprio
nel mare davanti a Libreville
s’inabissò il malconcio aereo
militare che nel 1993 traspor-
tava la Nazionale dello Zam-
bia, in corsa per Usa ‘94. Mo-
rirono tutti, tranne i tre più
protetti dalle loro squadre, in
Europa: Musonda e i due
Bwalya, Johnson e Kalusha,
che attualmente è presidente
federale. Da tifoso dello Zam-
bia, penso che perderà la fina-
le, ma va già bene così. Per-
derà perché la Costa d’Avorio
è più forte e perché i ricordi, a
Libreville, per quelli dello
Zambia saranno più peso e
responsabilità che scioltezza
e allegria.
Una è la squadra di Drogba,
e basterebbe dire questo. Ma
anche tutti gli altri della rosa
giocano nei campionati euro-
pei. Dello Zambia solo due:
l’attaccante Mayuka, 22 anni,
in Svizzera, e il centrocampi-
sta Lungu, 21, in Georgia.
Mayuka e lo stopper Sunzu
(23) se la caverebbero anche
in Italia, lo dico di sfuggita
perché so qual è la mentalità
delle nostre squadre: col cal-
cio povero davvero non si fan-
no grandi affari. E il calcio del-
lo Zambia ricco non è: nella
rosa attuale ci sono calciatori
che hanno lavorato nelle mi-
niere di rame gestite dai cine-
si, per una paga di circa dieci
euro mensili. Uno è Sunzu
(l’articolo è sul Secolo XIX),
uscito dalla miniera di Chin-
gola. Gioca nel Mazembe, la
squadra congolese che ha
conteso la Coppa del mondo
all’Inter, ma il giorno della fi-
nale era fermo per squalifica.
Un altro è Lungu, uscita da
Kabwe e finito, da clandesti-
no, a 300 km da Tbilisi. Un al-
tro è Kangwa, 17 anni, la ma-
scotte del gruppo. Lavorava a
Katwa, il ct Renard l’ha con-
vocato dopo averlo visto gio-
care tra i dilettanti. Le minie-
re di rame rappresentano il
10% del Pil e le condizioni di
lavoro sono disumane. No-
nostante questo, i nazionali
sono chiamati «Chipolopolo»
(pallottole di rame).
E
’ una finale segnata o
anche sognata. Me la
vedrò come posso, per
un debito d’amore contratto
nel 1988 a Kwanju: Zambia-
Italia 4-0, zero come le atte-
nuanti. Qualcosa d’Italia c’è
nel recente passato dello
Zambia (Dario Bonetti ct) e
nel lontano passato del ct ivo-
riano, Zahoui, primo calcia-
tore dell’Africa nera a giocare
in Italia, nell’Ascoli di Costan-
tino Rozzi.
■ 61
GIANNI MURA
Si può restare in Italia per
dare il giusto rilievo alla squa-
dra di pallavolo femminile di
Villa Cortese, minuscolo pae-
se lombardo: 6.216 abitanti
distribuiti su 3 kmq. Le ragaz-
ze hanno eliminato la Dina-
mo Mosca (3-2 in casa e 3-0 a
Mosca), ossia la squadra di
una città di 11.551.930 abitan-
ti sparsi su 1.091 kmq. Questi
calcoli, e anche il relativo pez-
zo, sono sulla Gazzetta di ieri.
Nessun paese così piccolo era
mai arrivato ai quarti, nella
storia della Champions. Ora
dovranno vedersela con Ber-
gamo. Stralcio una frase del-
l’allenatore della McCarna-
ghi, Marcello Abbondanza:
«A Villa Cortese i frequentato-
ri della bocciofila ci hanno
fermato per farci i compli-
menti». Superfluo ogni com-
mento. Queste boccate di
normalità assoluta in altri
sport si respirano più difficil-
mente. Ma si trovano. Cyril
Thereau sull’Arena di ieri:
«Non avessi fatto il calciatore
avrei fatto l’idraulico come
mio padre. Un bel lavoro». Se
c’è da parlare di politica non si
tira indietro: «In Francia c’è
troppa disuguaglianza socia-
le. Prima o poi le rivoluzioni
dei Paesi arabi arriveranno
anche in Francia. Non mi va
che Sarkozy sia così legato al-
l’America e sono contrario al-
la posizione che il mio paese
ha assunto in Libia. Mi piace
Chavez, il presidente del Ve-
nezuela, uno che va contro il
sistema».
P
rima di uscire dal calcio,
aderisco alla proposta
del collega Alberto Cer-
ruti sulla Gazzetta perché il
nuovo stadio della Juve sia in-
titolato a Gaetano Scirea. Non
sarebbe sbagliato se i tantissi-
mi tifosi della Juve raccoglies-
sero firme per una richiesta
ufficiale, che non so quanto
sarà gradita dai dirigenti, più
orientati a monetizzare. A
proposito di monetizzare, un
bel gesto che arriva da uno de-
gli sport più poveri e ignorati:
il sollevamento pesi. Nella fa-
se di qualificazione ai cam-
pionati italiani juniores una
giovane atleta siciliana, Ro-
berta Buttiglieri, stabilisce il
record italiano nella prova di
strappo sollevando 87 kg. Il
che vale anche una discreta
cifra (sui 5mila euro) a lei e al
suo club. Due giorni dopo ar-
riva un fax alla Federpesi: è del
giovane (21 anni) allenatore
della Buttiglieri. Si chiama
Domenico Marzullo. Rive-
dendo il video s’è accorto che
il bilanciere era erroneamen-
te caricato a 86 kg, non a 87, «e
pertanto chiedo di annullare
il record italiano juniores.
Proveremo a batterlo la pros-
sima volta». Accontentato.
Qui sì che si respira.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012
■ 62
Illusione Italia, vince solo lo stadio
In 53mila nonostante la neve, partita regalata agli inglesi: 15-19
MASSIMO CALANDRI
ROMA — Ma quando ci ricapita,
un’altra occasione così? Avanti
di nove punti dopo cinquanta
minuti di gioco. In meta due vol-
te con una coppia di ragazzini.
Con un’Inghilterra frastornata
dall’aggressività degli azzurri e
sul punto di cedere di schianto.
Invece all’improvviso suc-
cede che Andrea Ma-
si, lo scorso anno
miglior gioca-
tore del Sei
Nazioni, ri-
ceva la palla
e misterio-
samente
indugi. Re-
sta lì, come
ibernato per
qualche fra-
zione di secon-
do. Poi calcia ver-
so la rimessa latera-
le, ma Hodgson come un
lupo nella neve gli è già piomba-
to addosso: stoppa il tiro, si tuffa
sull’ovale rotolato in area di me-
ta. Le porte del paradiso si chiu-
dono così, in faccia. Perché i
maestri del rugby — quelli che
vengono dalla terra dove tutto è
cominciato, due secoli fa — san-
no bene come gestire il vantag-
gio, fiaccano gli avversari prima
ancora nell’animo che nei mu-
scoli. Il crudele paradosso alla fi-
ne è che l’Italia fallisce due calci
di punizione, e con tre pedate da
SPORT
Sei Nazioni
ITALIA-INGHILTERRA 15-19
26’ e 36’ pt c.p. Farrell, 37’ pt
meta Venditti, 40’ pt meta
Benvenuti tr. Burton; 7’ st c.p.
Burton, 10’ st meta Hodgson
tr. Farrell, 14’ e 26’ c.p. Farrell
Rinviato Francia-Irlanda per il
campo ghiacciato.
IL TIFO
Tricolori e tifo
all’Olimpico
di Roma
ricoperto
dalla neve:
circa 54mila
gli spettatori
per il match
nonostante il
maltempo
dimenticare — all’Olimpico, nel
tempio del calcio trasformato in
cattedrale ovale — dice addio al-
la partita che poteva davvero
cambiare la sua storia.
«Dobbiamo crescere per im-
parare a gestire partite di questa
intensità. E abbiamo gettato via
11 punti coi calci sbagliati», con-
fessa Jacques Brunel, il ct che ha
trasformato l’Italrugby in una
ciurma di giovani ambiziosi e
ricchi di talento, ma ancora trop-
po emotivi. «Questa Inghilterra
Andrea Masi contro gli inglesi, alle sue spalle Parisse
non era al meglio. E noi non do-
vevamo fallire, è un peccato
mortale. A questo livello non ba-
stano il cuore e la grinta, bisogna
imparare a gestire con intelli-
genza i momenti importanti. Mi Brunel
dispiace soprattutto per tutta la
gente che nonostante il maltem- Nel rugby bisogna
po era venuta a vederci», s’ama- gestire questi match,
reggia il capitano Sergio Parisse.
Oltre settantamila biglietti dobbiamo crescere
venduti, un record assoluto che Abbiamo gettato via 11
ha resistito alla nuova nevicata
che ha preceduto il match e ai punti coi calci sbagliati
Parisse
Questa Inghilterra non
era al meglio. E noi non
dovevamo fallire, è un
peccato mortale. Mi
spiace per il pubblico
Venditti
Una partita da vincere,
ce lo meritavamo, ma
dopo quella meta
inglese qualcosa si
è come rotto dentro
In breve
Scherma
Tripletta in Coppa
Di Francisca super
TAUBER — Tripletta delle azzur-
re nella Coppa del Mondo di fio-
retto: nella prova d’esordio a Tau-
ber Elisa Di Francisca ha battuto
Valentina Vezzali 5-4 in finale, ter-
za Arianna Errigo.
GIOCHI 2020 — Richard Pound,
membro Cio ed ex presidente Wa-
da, contro la candidatura di Ma-
drid 2020: «Se un paese fa poco
contro il doping, dovremmo an-
dare da un’altra parte». Test a sor-
presa intanto per Nadal alle 8,30
del mattino a Maiorca: «Me lo
aspettavo».
SCI — Successo dello svizzero
Feuz nella discesa preolimpica di
Sochi davanti a Thomsen (Can) e
Theaux (Fra), Paris 11°, oggi su-
percombinata. Nello slalom di
@ PER SAPERNE DI PIÙ
www.rbs6nations.com
www.daviscup.com
treni soppressi, i voli cancellati,
le autostrade ghiacciate: 53.720
presenti e un Olimpico che face-
va davvero impressione, col pra-
to verde a coprire la pista d’atle-
tica e i pali che salivano altissimi
in cielo. Gli azzurri sono partiti
bene, forti con gli avanti nelle fa-
si ordinate e in particolare nelle
rimesse laterali, meno nella ge-
stione del pallone con i due me-
diani. Alla mezz’ora Martin Ca-
strogiovanni, l’uomo delle ca-
verne, si è rotto una costola ed è
uscito imprecando di rabbia,
non di dolore. I bianchi si sono
portati sul sei a zero, sembrava
l’inizio della fine, invece no. Pri-
ma Giovanbattista Venditti, il gi-
gante marsicano schierato all’a-
la («Era una partita da vincere, ce
lo meritavamo: ma dopo quella
meta inglese qualcosa si è come
rotto dentro»), poi il veneto
Tommaso Benvenuti hanno po-
sato l’ovale oltre l’ultima trincea
inglese, permettendoci di chiu-
dere il primo tempo in vantaggio
di sei punti. Nella ripresa il diva-
rio è salito ancora, ma Brunel ha
deciso di togliere Burton (che è
uscito infuriato: «Non me ne so-
no accorto», ha tagliato corto
l’allenatore) e all’improvviso è
arrivato il pasticcio di Masi. La
partita è proseguita aspra e ro-
gnosa, però alla nuova apertura
azzurra — Tobias Botes, origini
sudafricane — sono capitate due
belle occasioni per ribaltare il
punteggio. Le ha sbagliate, ed è
proprio la diversa precisione nei
calci (2 su 6 per l’Italia, 5 su 5 per
l’Inghilterra), che alla fine ha fat-
to la differenza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Soldeu, vittoria dell’austriaca
Schild davanti alla svedese Han-
sdotter e all’austriaca Zettel. Cur-
toni 19ª, oggi gigante.
VOLLEY — 6ª di ritorno: Roma-
San Giustino 1-3. Oggi: Trento-
Modena (17.30 RaiSport1); Ra-
venna-Cuneo; Macerata-Vibo
Valentia; Padova-Belluno; Mon-
za-Verona; Piacenza-Latina.
BASKET — 4ª di ritorno: Cremo-
na-Bologna 83-80. Oggi: Pesaro-
Cantù rinviata; Milano-Sassari;
Siena-Biella; Casale Monferrato-
Caserta; Varese-Roma (RaiSport1
20.30); Avellino-Teramo (29/2);
Montegranaro-Venezia (13/3).
PALLANUOTO — Serie A1: Ac-
quachiara-Catania 16-3, Pro Rec-
co-Posillipo 11-4, Florentia-Orti-
gia 11-11, Nervi-Camogli 15-14,
Bogliasco-Brescia 7-11, Savona-
Civitavecchia 12-10. Classifica:
Pro Recco 45; Acquachiara 42; Sa-
vona 41; Brescia 40.
Coppa Davis
La festa dura poco
3-0 per Berdych & C.
azzurri allo spareggio
PAOLO ROSSI
N
ON resta, ora, che ag-
grapparsi allo spareggio.
Troppo tosti i cechi per
tentare la rimonta-impresa, l’I-
talia del tennis esce dalla Coppa
Davis 2012, l’anno del ritorno in
serie A.
Gli azzurri non arrivano nep-
pure alla terza giornata: la Re-
pubblica Ceca chiude i conti
con il doppio, e prevale la filoso-
fia di capitan Navratil: «Meglio
due singolaristi forti che due
doppisti». Così, contro Braccia-
li/Starace, non ha schierato Ro-
sol e Cermak ma Berdych e Ste-
panek. Quest’ultimo, d’altron-
de, aveva pur vinto gli Austra-
lian Open di doppio, e quindi
dava tutte le garanzie del caso.
Mossa giusta, ma una buona
mano l’hanno data pure i nostri,
per loro stessa ammissione:
«Abbiamo certamente fatto
prestazioni migliori - ha detto
Starace - ma loro non ci hanno
mai dato chance di rientrare.
Sapevamo che il campo molto
veloce si adattava più alle carat-
Bracciali (a sinistra) e Starace
A settembre la sfida
per restare in serie
A. Fuori anche la
Svizzera di Federer,
battuto due volte
teristiche dei nostri avversari,
meno alle nostre. Peccato per-
ché ieri uno dei due singolari, in
particolare quello di Seppi, po-
tevamo vincerlo. Andreas è an-
dato ad un soffio dal battere Ste-
panek nel primo singolare».
L’analisi di Starace rende il
pensiero dello spogliatoio az-
zurro, con l’unico rimorso di
questa trasferta, l’occasione
persa da Seppi. Invece ha dato
buoni segnali Bolelli che, per tre
buoni set, ha giocato pratica-
mente alla pari con Berdych. Un
match che dovrebbe essergli
d’auspicio per ritornare nei top
100. Ed ora? «Dobbiamo rim-
boccarci le maniche e fare di
tutto per restare nel Gruppo
Mondiale» ha concluso Starace.
All’Italia non resta che aspetta-
re i risultati altrui e, ad aprile, sa-
prà con chi battersi nello spa-
reggio di metà settembre che
vale la serie A. «Se non altro ab-
biamo dimostrato di essere de-
gni dell’élite di questa competi-
zione, e di essere anche compe-
titivi. Faremo di tutto per restar-
ci anche l’anno prossimo».
Saranno in buona compa-
gnia, gli azzurri: già eliminati i
kazaki, i tedeschi ma, soprattut-
to, gli svizzeri. La bastonata che
hanno preso in casa questo
weekend lascerà il segno: vede-
re, a Friburgo, Roger Federer
sconfitto due volte in due gior-
ni, in singolare e doppio, fa un
certo effetto. Era il rientro per
l’ex numero uno in chiave olim-
pica, e l’insufficienza è clamo-
rosa: sconfitto da Isner venerdì,
e rimontato da Mike Bryan e Fi-
sh ieri nel doppio (insieme a
Wawrinka, con il quale conqui-
stò l’oro a Pechino 2008). Da og-
gi il dibattito sul “tramonto” del
grande svizzero è riaperto uffi-
cialmente.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
la Repubblica
DOMENICA 12 FEBBRAIO 2012 METEO @ PER SAPERNE DI PIÙ
meteo.repubblica.it
■ 63