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Il Sole-24 Ore Luned 6 Febbraio 2012 - N.

36

Lavoro 21
Porte girevoli
Il trend dei lavoratori italiani e stranieri nel triennio 2007-2010
INTENSIT DELLA SOSTITUZIONE TRA STRANIERI E ITALIANI NELLE PRIME 25 PROFESSIONI
Valore assoluto degli occupati stranieri entranti e degli occupati italiani uscenti dal 2007 al 2010 Per un italiano che esce entrano due stranieri Gli stranieri non coprono tutti i posti vuoti Stranieri Italiani Magazzinieri, facchini, fattorini Manovali edili Muratori, carpentieri, falegnami, ponteggiatori Autisti e conduttori di veicoli Commessi, cassieri, esercenti Braccianti agricoli Macellai, panettieri, pasticceri Pavimentatori, idraulici, installatori

Lavoro. Dal 2007 al 2010 immigrati in aumento del 7%

Master. Cineas

Camerieri, saldatori ecuochi:glistranieri conquistanoposti


Oltre un terzo occupato in attivit non qualificate
Francesca Barbieri Francesca Padula

Scuola per esperti di rischi ambientali


Il futuro del lavoro green.SecondoilrapportoGreen Italy 2011, realizzato da Symbola e Unioncamere, il 38% delle assunzioni delle imprese italiane legato proprio ai green jobs, esperti di emissioni di gas serra, architettisostenibili,masoprattutto risk manager ambientali. In questo scenario emerge la necessit di una nuova figura professionale, come quella delmanagerespertonellagestione dei rischi ambientali, che abbia una visione complessiva delle problematiche ambientali, e che disponga anche del know how per indirizzare gli interventi di prevenzione e quindi di riduzione dei rischi nel modo pi economico ed efficace. A questo fine, Cineas il consorzio cofondato nel 1987 dal Politecnico di Milano e da alcune compagnie di assicurazioni organizza il master in Environmental risk assessmentandmanagement.Ilmanager esperto nella gestione dei rischi ambientali pu trovare sbocchi in imprese e industrie come dipendente interno o consulente esterno; nelle assicurazione intenzionatea crearefunzioni specialistiche interne, nelle societ digestione di impiantiecologici e nelle societ di consulenza operanti nel settore. Le iscrizioni al master scadono il 29 febbraio. Le lezioni si svolgeranno dal 9 marzo al 15 giugno per un totale di 80 ore. La quota di partecipazione di 2.800 euro (Iva esente). Il master si svolger presso la sede del Politecnico di Milano in Piazza Leonardo da Vinci, 32 a Milano. Per maggiori informazioni: 02.3663.5002, www.cineas.it, e-mail: info@cineas.it.
S. L.
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59.666

-29.343

In equilibrio

Un rapporto di uno a due. Per un italiano che esce, entrano due stranieri tra le compagini di cuochi, camerieri e baristi; saldatori, montatori, lattonieri; addetti non qualificati nellindustria. Nel giro di tre anni, dal 2007 al 2010, sono usciti da queste categorie 30mila connazionali, "rimpiazzati" da circa il doppio di lavoratori immigrati. Si registra invece una sostituzione "perfetta" (-23mila italiani; +22.700 stranieri) nel commercioambulanteetrapittori, laccatori e parquettisti. Lingresso di immigrati (+142mila) non riesce per a compensare gli abbandoni degli italiani (-330mila) tra magazzinieri, manovali, cassieri ebraccianti agricoli. Sono questi i risultati pi eclatantidiunostudiodellaFondazione Leone Moressa per il Sole 24 Ore,cheha messosotto la lente le prime 25 categorie professionali occupate dagli stranieri, registrandoanche cheper alcuni segmenti c stato nel triennio un incremento sia della manodopera straniera sia di quella italiana. Gli addetti alle pulizie, ad esempio, hanno allargato le fila a 261mila stranieri e a 87mila italiani. Dinamiche simili anche per artigiani meccanici e operai specializzati inagricoltura. Pi immigrati al lavoro, dunque,adispettodellacrisi:dal2007 al2010lapresenzastranierasali-

ta da 1,5 a poco pi di due milioni, con un peso sulloccupazione totale passato dal 6,5% al 9,1%. Se gliitalianisonocalatidel4,3%-osserva Valeria Benvenuti, ricercatrice della Fondazione Moressa glistranierisonoinveceaumentatidel38,5percento.Nonsistupisce delleffetto sostituzione Emilio Reyneri,docente di sociologia allUniversit Bicocca di Milano: I giovani italiani sono sempre di meno e cresce il loro livello di istruzione: normale che seguano una strategia di ricerca selettivadelpostodilavoro,conaspettative elevate, scontrandosi per conunmercatodovelepocheopportunitdimpiegocreateinquestianniriguardanoposizioniscarsamente qualificate. C di pi - aggiunge MaurizioAmbrosini,sociologodellemigrazioni allUniversit Statale di Milano-.IdatiIstatnoncomprendono gli stagionali e i conviventi con i datori di lavoro, due tipici settori di impiego degli immigrati.Novviamente ilavoratoriprividipermessodisoggiorno.Sevenissero inclusi, il dato complessivo dei lavoratori stranieri si aggirerebbeintorno aitre milioni.

continuaAmbrosini:equihanno trovato lavoro in occupazionicheprobabilmentesenzadiloro neppure esisterebbero. Soprattutto qui, il lavoro degli immigrati una precondizioneper loccupazionedegliitaliani,anzich unalternativa.

22.740
Cuochi, camerieri, baristi Saldatori, montatori, lattonieri Addetti non qualificati nellindustria

-23.107

Commercianti ambulanti Pittori, stuccatori, laccatori, parquettisti

142.372

-330.314

Le immigrate pesano di pi
Ese lItaliarisultafanalinodicodainquantoaoccupazionefemminile, le donne non sono affatto ai margini se si considera solo la partecipazione degli stranieri:lelavoratrici rappresentano il 42% degli immigrati occupati,arrivando a superare l80% nei servizi alla persona. Gli stranieri sono impiegati in primisinlavoridallamediaebassaqualifica:oltreunterzoinposizioni non qualificate, il 28,3% ricoprefunzionidaoperaiospecializzatoeil14,5%unprofessionistaqualificato.Edpropriotrale bassequalifichecheilnumerodi stranieri cresciuto di pi dal 2007al2010,con356milaoccupati in pi. Si sono accentuati i caratteri tipici del modelloitaliano dintegrazione: concentrazione nellefiguremenoqualificate,elevata femminilizzazione, presidio dei mestieri e dei settori etnicizzati spiega Laura ZanfrinidelluniversitCattolicaeFondazione Ismu . Si tratta di una "sostituzione" non legata ai processi di ricambio generazionale o alla ritrosia dei lavoratori nostrani verso i lavori a pi basso prestigio sociale. Sempre pi si insinuaildubbiochegliimmigrati si giovino di una sorta di "vantaggio competitivo perch si adattano e costano meno in un mercato del lavoro che registra laccentuarsideisuoitradizionaliaspetti di debolezza.
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LE PRIME PROFESSIONI RICOPERTE DAGLI OCCUPATI STRANIERI

Addetti alle pulizie, spazzini, collaboratori domestici, lavandai

518164

Muratori, carpentieri, ponteggiatori

216873

Cuochi, camerieri, baristi

144340

Autisti, camionisti

61322

I SETTORI
Occupazione straniera nei settori di attivit, anno 2010 Valore assoluto stranieri Stranieri/ totale (in %) % dipendenti Variazione % tempo ind. su 2007/2010 tot. dipendenti Donne straniere/tot. stranieri %

Settori, donne e territorio


Servizisocialie allapersona, costruzioni e manifattura: sono questi i tre settori a pi alta concentrazione di stranieri (si veda la tabella a lato). Nei servizi sociali e alla persona, in particolare, gli extracomunitari rappresentano il 30% dei lavoratori totali.Inquasituttii comparti,linquadramento da dipendente (perlopiatempoindeterminato),eccezionfattaperilcommerciodoveil43%gestisceunattivit in proprio. Edilizia e industriahannopersooccupati,iservizi alla persona molto meno

Agricoltura Energia Manifattura Costruzioni Commercio Alberghi e ristoranti Trasporti e comunicazioni Intermediazione monetaria e attivit immobiliari Servizi alle imprese professionali Pubblica amministrazione Istruzione, sanit, servizi sociali Altri servizi pubblici, sociali e alle persone TOTALE
Fonte: elaborazioni Fondazione Leone Moressa su dati Istat Rcfl

88.992 2.856 403.907 348.602 170.102 187.896 90.941 16.548 147.245 3.439 106.463 514.292 2.081.282

10,0 1,5 9,2 18,1 5,0 15,8 7,3 2,0 6,0 0,2 3,3 29,2 9,1

70,5 32,9 16,3 35,8 24,9 44,1 45,9 94,1 20,8 -7,7 46,0 66,9 38,5

46,7 80,5 86,7 86,1 79,4 75,3 84,7 98,9 84,1 50,1 85,4 93,7 84,8

24,7 1,9 17,6 1,0 27,7 53,9 13,1 44,1 56,4 49,4 81,9 84,2 41,8

Community. Come scegliere lindirizzo online pi utile alle proprie esigenze

Gruppi di incontro. Scambio di esperienze

Sunday soup. Pranzi per autopromuoversi

Reti sociali di nuova generazione per ampliare i contatti professionali


A CURA DI

Nelle business hour A tavola il progetto occasioni di crescita trova i sostenitori


Autopromuoversi, scambiarsi esperienze, competenze econtattiacolazioneodurante laperitivo in un hotel o in un bar: funzionano cos i job networking organizzazioni strutturate ma agili legate alla sfera professionale che si stanno sviluppando tra manager, professionisti e creativi con poco tempo per ampliare la rete di relazioni. La prima, la Bni, nata negli Usanel 1985 eda allora sbarcata in 40 Paesi dove presente con 5.900 gruppi dincontro. In Italiacontaoltre700iscritti.Scopo di Bni creare uno scambio di referenze tra professionisti e imprenditori e la filosofia riassunta nello slogan Givers Gain. Bnistrutturataingruppilocali, chiamati capitoli, dove si entra suinvito,conunsolorappresentante per ogni categoria professionale.Gliiscritti(quotaannuale di 700 euro) si incontrano ogni settimana alle 7.30 per un breakfastdi gruppodi90minuti in cui ognuno in pochi minuti si presenta e racconta cosa ha fattonella settimanaper "favorire" gli altri membri del gruppo. Ognuno,aturno,diventailcapogruppo e deve gestire incontri e apporto fattivo degli iscritti. Alle10delmattinosiincontranoinvece ogni settimana i membri di Unbreakfast, libera associazione nata per agevolare dirigenti, quadriealteprofessionalita ritornareallavoroanchegraziealla creazione e al mantenimento di una rete di relazioni. Durante gli incontri (gratuiti) in un locale di Milano si dialoga, ci si confronta e si condividono esperienze e prospettive. A Milano la Camera di commercio organizza le business hour, incontri a temaanumerochiuso(40partecipanti, partecipazione gratuita) rivolti a imprenditori, manager e professionisti che voglionofarereteeavviareprogetticomuni, supportati da unequipe ingrado di proporsisul mercato a "pacchetto completo". Il tutto in120 minuti, allora dellaperitivo: prima si ascolta la relazione di un esperto, poi i 40 partecipanti hanno a disposizione incontri one-to-one di tre minuti ciascunoperpresentarsieintuire possibili collaborazioni.
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Manuela Soressi

Ampliare la propria rete di contatti, sviluppare nuovi business,trovare investitoriorimettersi in gioco inventandosi una nuova professione: con questi obiettivi che un numero crescente di italiani decide di iscriversi ai social network professionali di nuova generazione. Niente a che vedere con le numerose banche dati online dove caricare curriculum, contattiedesperienzedilavoro:sitratta invece di vere e proprie reti, a cavallotramondovirtualeereale, nate per far circolare idee ed esperienze e per creare sinergie e connessioni tra persone che non si conoscono ma che possono avere molto in comune. E che vogliono fare grandi cose insieme. Il web lo strumento di par-

FUNZIONE SOCIALE

Non si tratta di banche dati dove inserire il curriculum, ma di strumenti che fanno incontrare risorse, competenze e supporto
tenzadiqueste retiprofessionali,ma ilmondorealeilloroscenario di sviluppo. Professionistie manager, imprenditori e creativi si cercano e si conoscono online, ma poi si ritrovano per la prima colazione o a cena, per un aperitivo o un lunch veloce, per conoscersi e verificare se e come avviare una collaborazione. E c persino chi ha mutuato dai social networklaformuladell"appuntamento al buio" e quella dello speeddatenonpertrovare lanima gemella, ma pi prosaicamente per incontrare il partner giusto con cui fare affari. O chi ha vissuto unesperienza devastante quale il licenziamento e viveilnetworkcomeunostimolo a reagire trovando nuove

energieperriaffacciarsi almondo del lavoro. Nel mondo dei social network professionali c un po di tutto, e cos ognuno pu trovare la formula pi adatta alle proprie esigenze. Anzi, la prima regola per ottenere il meglio identificare quello giusto per s, valutando se il proprio obiettivo ampliare la rete nel proprio settore professionale oppure esplorare nuovi territori di business. Nel primo caso lideale sono i network verticalizzati (come Ipress live, Crebs eBinf) o quellidove si incontrano persone con alcuni fattori in comune (come le donne appassionate di tecnologia che danno vita ai Girl Geek Dinners oppure i manager disoccupati di Unbreakfast), mentre nel secondo meglio aderire alle reti "generaliste" (come Bni e ClubIn), aperte sia a liberi professionisti,cheamanagere imprenditori. In entrambi i casi occorre cautela e onest nel presentarsi: grazie ai link tra i vari net sociali, chi arricchisce artatamenteilcurriculumoesprimegiudizi su colleghi e capi pu venire scoperto e "sbugiardato" con estrema facilit. Un altro fattore determinante da valutare nella scelta il tempo dedicabile a queste attivit. Molti network sono solo virtuali, e quindi sono pi facili da gestire perch consentono di "coltivarli" quando e come si picomodie diaggiornarlisolo in caso di novit interessanti da segnalare. Secondo The Wall Street Journal i network virtuali sono la soluzione ideale per riprendere contatto con vecchie conoscenze, aggiornando il proprio status, o per stringere nuovi legami professionali. Invece le reti che sono articolate in gruppilocali, strutturatie stabili, e che prevedono incontri regolari (di solito settimanali), richiedono un impegno costante. Le assenze infatti sono am-

Siti utili
8 www.bni-italia.com 8 www.britchamitaly.com/ 8www.businessinfashion. com 8 www.clubin.biz/ 8 http://crebs.it/ 8 www.girlgeekdinnersmilano.com 8 www.girlgeekdinnersbologna.com 8 http://granaioamilano.blogspot.com/ 8 www.gsaitalia.net/ 8 www.iban.it 8 www.incredibol.net 8 www.ipresslive.it 8 www.jobangels.it 8www.lascuolachefunziona.it 8 http://latavolaperiodica. wordpress.com 8 www.letslunch.com/ 8 www.linkedin.com 8www.mi.camcom.it/web/ guest/businesshour 8 http://ossigeno.rcdc.it/ cosabolleinpentola/ 8 https://panmind.com 8 http://sundaysoup.org/ about 8 www.unbreakfast.it 8 www.viadeo.com 8 www.xing.com

messe solo in misura minima e di solito chi non presenzia ai meeting e non dimostra di aver fatto qualcosa a favore del networkrischia diessere espulso dallorganizzazione. In ogni caso, prima di iscriversi bene verificare come le reti trattano i dati personali, controllando quali informazioni vengono condivise e come, in modo da sapere che rischi si possono correre sul fronte della privacy e della tutela delle proprie idee creative. Ad esempio, Panmind sicuramente preziosopersviluppareecondividere progetti a distanza, ma per farlo utilizza la piattaforma

di Facebook nel cui archivio finiscono tutti i materiali messi online. Cos come, presentando la propria idea nei tte--tte al buio organizzati da Letslunchodurante i pranzio gliincontri che servono a trovare fondi, nonsipuescluderedi vedersela"scippare" daunaltropartecipante. Un rischio da mettere in contoquando si fannocircolare idee e progetti e su cui occorre sempreriflettere,evitandodirivelare troppi dettagli. Ma soprattutto cambiando mentalit: i teorici di questi nuovi approccisottolineano comelacondivisionediquellochesisaediquello che si fa rappresenta il modo migliore per ottenere il meglio da se stessi e dagli altri. Al bando egoismi e chiusure: i network professionali richiedono apertura mentale, coinvolgimento e disponibilit non solo a chiedere, ma anche a fornire informazioni, aiuti e favori. Con un occhio attento alla net-etiquette: quando si invita qualcuno a far parte della propria rete sociale o professionale meglio evitare i messaggi standard, e invece personalizzare linvito, citando le esperienze condivise nel passato o spiegando i motivi per cui si vuole entrare in contatto. Farsi accettare come amico per solo il primo passo: i network sono un motore che va continuamente alimentato. Meglio, quindi, ricavarsi ogni giorno una decina di minuti per chattare o postare qualcosa sulla propria pagina o partecipare ai gruppi di discussione. Oppure organizzarsi per incontrare di persona i propri amici. Solo dopo aver impostato delle relazioni virtuali stabili e regolari con i propri "colleghi" si pu esplorare la loro lista di amici chiedere di essere introdotti presso quelli giudicati interessanti. Ma senza esagerare: meglio pochi contatti ma giusti.
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Le idee, spesso, nascono a tavola. Partendo da questo presupposto a Chicago nel 2007 il collettivo Incubate ha creato le Sunday Soup, pranzi collettivi dove il prezzo pagato dai commensaliutilizzatoperfinanziare progetti creativi di piccole e mediedimensioni.Duranteilpasto, i promotori illustrano le loroideeeicommensalidecidono qualesostenereeconomicamente. Il modello delle Sunday Soup, dinamica e adattabile a ognicontestolocale,diventato un network mondiale, con oltre 50 declinazioni locali. In Italia si ispiranoaquestoformatleesperienze di Granaio e della Tavola Periodica,conpranzidomenicaliebrunch"partecipati"indiversecittitaliane.NelnetworkdelleSundaySoupanchelesperienzadiCosaBolleinPentola:pranzi domenicali collettivi, vegetariani e sostenibili, per progetti artistici e culturali da sviluppare a Bologna e dintorni. Sempre a Bologna, ci sono anche i breakfast planning di Incredibol (la rete del Comune che sostiene le start up nella cultura) dove ognuno pu condividere la sua

idea dimpresa e partecipare a definireuna "to do list". E se internet resta lo snodo cruciale, la costola milanese di LinkedIn ha attivato una operazionedinetworking"reale":ClubIn, una "federazione" di associazioni localisenza scopodi lucro aperte agli iscritti a LinkedIn. Chi si iscrive (quota intorno ai 50 euro annuali) invitato a partecipare a incontri riservati, durante pranzi in cui ogni tavolo haun diversooggetto di discussione. A pranzo si incontrano anche imembri di Letslunch: inserendo sul sito zona di residenza e date preferite, il sito incrocia gli utenti (professionisti oaspirantitali)emetteincontatto quelli "compatibili". Dopo gli incontri si d un voto al proprio interlocutore e chi accumula un punteggio alto invitato a cena con investitori, business angel e imprenditori affermati. Sono le cene, invece, le occasioni dincontro per le geek girl, donne che si occupano di hi-tech: senza scopo di lucro, sono organizzate in tutto il mondo e da un quinquennioanche in Italia.
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Gli specializzati. Dai media alla formazione

Aognicategoriailsuonetwork
Per chi vuol muoversi allinterno della propria area di competenza ci sono i job networking specializzati: reti online costruite sulle esigenze di una determinata categoria di lavoratori, che stringono e mantengono contattiingenerevirtualimachepossono anche dar luogo a scambi significativi. Tra i vantaggi di queste reti "settoriali", la possibilit diutilizzarelerisorsemesseadisposizionedaaltrisoggetti,colleghi,alleatiocompetitor,moltiplicando cos gli strumenti di lavoro: dal database dei contatti professionaliallarchiviodeiprogettirealizzati. IPress Live, ad esempio, un social network per chi lavora neimassmediaattraversoilquale i giornalisti possono farsi conoscere,aggiornareilloroprofilo, utilizzare un motore di ricercadedicatoanewsedeventi,accedere a un archivio multimediale.Binf(BusinessinFashion) sirivolge almondodella modae raggruppa stilisti, buyer, agenti eresponsabilidishowroom,modelli, fotografi, truccatori e stylist.Obiettivo:darelapossibilit a tutti di creare un personal brand grazie allo scambio di informazioni e lavvio di collaborazioni. Crebs, invece, la prima creative job board italiana, dove si incrociano domanda e offerta di lavoro in ambito creativo,icurriculumdegliutentisono condivisi e un blog consente di trovarsi e confrontarsi. Non poteva mancare il mondodellaricerca edellaformazione: una rete come Panmind, ad

esempio, connette ricercatori lontaniche vogliono collaborare o creare team di lavoro congiunti,mettendoadisposizionesulsito diversi strumenti specifici (condivisione di file, documenti editabili in gruppo, messaggistica diretta, chat privata, modalit per creare liste di cose da fare e per suddividere i compiti). Insegnanti,tutoreformatorisiincontranoesifrequentanosuLaScuola che Funziona, network nato nel 2009 con quasi 1.600 iscritti: creato per favorire la discussione sulla didattica, offre aule virtuali per videoconferenze live, unospazioenciclopediaeunasezioneper condividere progetti.
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