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Foundation. Questuomo emblema del software libero, stanco delle prepotenti e dominanti posizioni del Massachusetts Institute of Technology (MIT) il quale vietava ai suoi dipendenti di distribuire il codice sorgente dei propri prodotti, decise di rimboccarsi le maniche e di creare un sistema operativo, a codice aperto ed accessibile, che si basava sullormai affermato progetto Unix. Fu cos che nacque il GNU, che veniva venduto a pochi spiccioli (soldi che servivano per coprire i costi di sviluppo ad opera di Stallman) ma che dava la possibilit a tutti i fruitori, di visionare la struttura interna ed il codice stesso del programma. Fu cos, grazie a questo principio di diffusione, che nacque la famosa licenza GNU General Public Licence (GNU GPL). Ma la strada dellOpen Source non si ferm di certo a quel lontano 1985. Successivamente, basandoci sul principio di sviluppo di Unix, nacque il primo sistema operativo LINUX che ormai noi tutti conosciamo. Nacquero anche altre licenze Open Source, che si andarono ad affiancare alla ormai affermata GNU GPL. Ma il nome Open Source e la sua diffusione rapida in tutto il mondo si deve ad alcune persone speciali. Infatti nel 1998 cinque ragazzini dalle menti geniali, E.S. Raymond, L. Torvalds, Hall, B. Perens, T. OReilly, facenti parte della Free Software Foundation, su linee guida gi spiegate ed imposte nel 1985 da Stallman, cominciarono a coniare un termine che potesse spiegare in brevi parole tutto quello che dal 1985 si era effettuato in ambito free software. Il principale obiettivo di questi ragazzi era quello di rendere lidea ed il principio stesso di software gratuito pi versatile nellambito aziendale e commerciale. Inoltre in quel tempo, la FSF aveva preso quasi il sopravvento e i ragazzi sopra citati potremmo dire che erano anche un po stufi di questa situazione. Lidea del termine e della filosofia Open Source, nacque, quindi, anche come un utile mezzo per evitare le intransigenti posizioni di Stallman e contemporaneamente come mezzo per evitare le definizioni sbagliate che ai tempi venivano date alla parola FREE che nella lingua inglese significa sia libero sia gratuito. Sostituendo la parola FREE con OPEN, quei cinque ragazzi riuscirono a rende sempre pi lidea della gratuit del software, ancor di pi quando alla parola OPEN abbinarono anche SOURCE che riusciva a dare lidea che il punto centrale del software sotto licenza Open Source non era tanto il programma in s, bens il cuore dello stesso, il codice sorgente. Dal 1998 quei ragazzi ne fecero tanta di strada. Ricordiamo per esempio Linus Torvalds che invent il primo kernel Linux; Non dimentichiamoci inoltre di Raymond che cerc di creare e cercare una licenza diversa dalla famosa GNU in attesa del rilascio del codice libero del famoso browser Netscape Navigator, successivamente acquistato da American On-Line che ne dichiar la fine del progetto dopo luscita della versione 9. Ancora non da sottovalutare la figura di Bruce Perens, considerato il leader del progetto Debian GNU/Linux.
Il Copyleft
La filosofia dellOpen Source, quindi come abbiamo spiegato, era quella di distribuire un codice sorgente di un qualunque prodotto software, senza che esso avesse dei vincoli di copyright. Ma purtroppo in questo lungo e tortuoso cammino si incontrarono pi genti disoneste di quelle oneste che giocarono con i codici sorgente, tanto da vendere i prodotti open source come software proprietario. Fu cos che venne coniato il termine copyleft. Grazie al copyleft si imponeva agli utilizzatori dei software Open Source, prima di dichiarare la paternit del software, lorigine e quindi il copyright dello sviluppatore, e successivamente i fini per cui il software veniva utilizzato. Quindi importante capire che allinterno di un software Open Source il copyright esiste sempre e non viene mai messo da parte da nessuno sviluppatore e da nessuna comunit di sviluppo.
La OSD e la OSI
In ambito Open Source, dopo quel lontano 1998, si vennero a creare la Open Source Definition e la Open Source Initiative. La prima ha il compito di mettere i paletti relativamente ai tipi di licenze e definisce i requisiti a cui bisogna tenere conto prima di parlare di licenza Open Source. La seconda, e quindi la Open Source Initiative, il detentore dellomonimo marchio e della definizione. Perch si possa parlare di licenza Open Source necessario che un software: 1. Sia composto da un codice sorgente accessibile a tutti e modificabile da tutti in maniera completamente gratuita. Nessuno dovr chiedere compensi per la modifica del software a meno che il committente non sia disposto a pagare colui che eventualmente modificher il codice sorgente; 2. Sia a distribuzione o redistribuzione libera nel senso che chiunque pu modificare o vendere lopera da lui modificata senza che nessuna licenza possa porre dei vincoli; 3. Conservi in alcuni casi lintegrit del codice originale specie quando le modifiche relative a miglioramenti del software, molto spesso in ambito di sicurezza, sono effettuate per mezzo di apposite patch;
4. Sia distribuito ad ogni tipo di persona, gruppo o settore aziendale senza che vi siano problemi di destinatario a cui il software destinato. Chiunque persona che sia privata o fisica o qualunque gruppo o azienda che sia una pubblica amministrazione o una azienda privata pu usufruire del software senza dare conto e ragione a nessuno. Inoltre la licenza di un software Open Source non deve fare riferimento ad altri software e cos non deve contaminare altri software e deve essere libera relativamente alla distribuzione in modo che le modifiche di terzi possano essere eventualmente distribuite mediante lutilizzo della licenza originale di partenza senza la necessit di una licenza aggiuntiva.
GNU FDL: La GNU Free Documentation License, invece riferita ai manuali e alle documentazioni dei software Open Source. Quindi anche i supporti di guida vengono rilasciati sotto licenza GNU. Seguendo le regole del copyleft, il prodotto sotto GNU FDL pu essere modificato ed ampliato a patto che venga sempre citata lorigine della guida, e cio il suo copyright. CC: Dopo la GNU GPL, la Creative Common License senda dubbio la pi famosa. La differenza con tutti gli altri tipi di licenze sta nel fatto che le licenze Creative Common non riguardano i software ma bens i contenuti grafici, musicali e multimediali contenuti web, siti web, e tutte le altre opere di ingegno. Possiamo applicare e scegliere tra diversi tipi di licenze CC. Questa scelta avviene mediante il comodo Wizard che ci permette di scegliere se vogliamo che il nostro prodotto sotto licenza CC venga utilizzato per scopi commerciali oppure se vogliamo fornire la possibilit di modificare il codice HTML delle nostre pagine web, o le immagini, i file multimediali ecc. Anche se riguarda un settore non trattato e coperto da tutte le altre licenze, la CC senza ombra di dubbio una licenza Open Source a tutti gli effetti.
lampliamento del software. I software prodotti da tali comunit saranno dei software Open Source che seguiranno le specifiche licenze sopra citate. Alcuni esempi di una comunit di sviluppo sono la OpenLabs GESON, la Docebo, la Mozilla ecc.