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24 novembre 2009
limitare linterferenza delledificazione con le strade Scopi principali regolare i parametri urbanistici sulle caratteristiche delle zone commisurare i servizi al carico urbanistico
contenuti: definizione delle zone territoriali omogenee (da A a F - le zone A sono quelle di interesse storico artistico) le aree destinate a servizi o attivit collettive sono dimensionate standards in relazione alle z.t.o. in cui ricadono e alla destinazione specifica urbanistici delle aree produttive le aree destinate a servizi o attivit collettive sono dimensionate sulla base della tipologia di servizio i limiti inderogabili di densit edilizia, altezza e distanza dei fabbricati sono fissati per le varie z.t.o.
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incostituzionalit: i vincoli di zona sono a tempo indeterminato e entrano in vigore con il piano; lindennizzo avviene al momento dellesproprio, che potrebbe anche non avvenire mai
Porre limiti al diritto di propriet
contenuti: i vincoli perdono la loro efficacia dopo 5 anni dallentrata in vigore del piano modificato larticolo 7 della L.U.
previsto lobbligo delle norme di attuazione previsto lobbligo di individuazione dei centri storici
Le aree per servizi previste decadono dopo 5 anni in tali aree entra in vigore il regime di legge Ponte
Il piano regolatore deve interessare lintero territorio comunale Legge 1150/42 la rete delle principali vie di comunicazione stradali, ferroviarie e, laddove occorra, navigabili, concepita per la sistemazione e lo sviluppo dellabitato, in modo da soddisfare le esigenze del traffico, delligiene e del pubblico decoro; la divisione in zone del territorio, con precisazione di quelle destinate allespansione dellaggregato urbano, ed i vincoli di zona da osservare nelledificazione; le aree destinate a formare spazi di uso pubblico o sottoposte a speciali servit; le aree da destinare a sede della casa comunale e della casa del Fascio, la costruzione di scuole e di Chiese e ad opere ed impianti dinteresse pubblico in generale.
Variazioni a seguito della legge 1187/68 la rete delle principali vie di comunicazione stradali, ferroviarie e navigabili e dei relativi impianti; la divisione in zone del territorio comunale con la precisazione delle zone destinate allespansione dellaggregato urbano e la determinazione dei vincoli e dei caratteri da osservare in ciascuna zona; le aree destinate a formare spazi di uso pubblico o sottoposte a speciali servit; le aree da destinare ad edifici pubblici o di uso pubblico nonch ad opere ed impianti di interesse collettivo o sociale; i vincoli da osservare nelle zone a carattere storico, ambientale, paesistico; le norme per lattuazione del piano.
I centri storici sono beni culturali da tutelare nel loro insieme censimento dei centri storici e delle aree da risanare proteggere la popolazione che vi abita e lavora invito a introdurre la questione nella pianificazione Il peep centro storico di Bologna
preparazione disegni di legge sulla casa, abbandonando la questione sulla riforma urbanistica
strumento: lo sventramento
finalit dichiarate:
ragioni igieniche e sanitarie motivazioni di decoro urbano ragioni di controllo del territorio
finalit reali:
insediamento centrale delle classi borghesi capitalizzazione della rendita di posizione insediamento delle attivit remunerative
conseguenze:
perdita totale del patrimonio storico espulsione coatta della popolazione e delle attivit tradizionali ingenti spese pubbliche per gli espropri e le urbanizzazioni N.B.: tale pratica continua per tutto il periodo fascista 1889 risanamento del centro di firenze
finalit dichiarate:
conseguenze:
perdita parziale del patrimonio storico affermazione del falso progressivo ricambio della popolazione e delle attivit tradizionali contenute spese pubbliche
diradamento
Uno sguardo indietro verso un nuovo orizzonte Il fermento culturale del dopoguerra
il piano particolareggiato di Assisi (G. Astengo 1960)
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I titolo: programmazione/coordinamento intervento pubbl. II titolo: norme per lesproprio per pubblica utilit III titolo: modifiche alla L. 167/62 e altre leggi IV e V titolo: aspetti finanziari per ledilizia pubblica e agevolazioni
Principali innovazioni norme per lesproprio e per il calcolo delle indennit basate sul valore agric. medio (art.16)
fuori dei centri abitati dentro i centri abitati
Al P.E.E.P.
lestensione delle aree commisurata al fabbisogno decenn. di e.p.p. (<= al 60%; poi 40-70% con L. 10/77) (art. 29) assegnazione delle aree (art. 35): - cessione in propriet (20-40%) con convenzione (limitazioni) - concessione in diritto di superficie con convenzione corrispettivo per cessione e concessione istituzione del programma pluriennale del peep (art. 38)
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Quali sono le opere soggette a concessione (articolo 1) La concessione : onerosa (sempre salvo i casi previsti dalla legge) parzialmente onerosa (edilizia convenzionata) gratuita (casi che la legge intende proteggere)
caratteri della concessione
esso concesso dallente pubblico Altre innovazioni Natura, soggetti, tempi e validit, limiti in assenza di strumento urbanistico onerosit della concessione
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Necessit: programmazione degli interventi e finanziamenti caratteristiche costruttive caratteristiche tipologiche grandezza degli ambienti recupero del patrimonio esistente
caratteri delledilizia residenziale pubblica zone e piani di recupero norme per gli interventi sul patrimonio edilizio esistente
manutenzione ordinaria manutenzione straordinaria restauro e risanamento conservativo ristrutturazione edilizia ristrutturazione urbanistica Sentenza della Corte Costituzionale n. 5/80
La concessione non portatrice di diritti nuovi
Bibliografia
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