Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
numero 4 -
SOMMARIO
Tendere un giornale meglio che tendere una mano Accade a... Il dormitorio dei volontari:una prospettiva diversa Pag.2-3
Pag.3 Pag.4-5
Balu: molto pi di una sem- Pag.7 plice unit strada Il mio canto libero... Visti da vicino... Quello che ho lasciato e quello che ho trovato Controcorrente Cerca lavoro Pag.8 Pag.9 Pag. 10 Pag.11 Pag.12
Pagina 2
Nord, Sud, Est, Ovest .ormai i giornali di strada danno voce ai senza fissa dimora di ben 31 Paesi attorno al Globo! Tanti? Pochi? Che importa ? Ogni voce libera vale pi di mille quotidiani! I giornali di strada nascono con lintento di dare voce alle classi sociali pi disagiate, agli emarginati, ,ai tossicodipendenti, ai vagabondi, a quelli che per casa hanno e hanno sempre avuto un tetto di stelle, a quelli che si definiscono invisibili ma che in realt esistono eccome se esistono! I giornali di strada sono diffusi da una fitta rete di senza tetto, che con il ricavato della vendita, sopperiscono, almeno in parte, alla totale mancanza di sostentamento economico. Con queste premesse nascono Piazza Grande, Terre di mezzo, Fuori binario e tanti altri giornali di strada che popolano il territorio italiano ma con ordine!!! La storia di Piazza Grande inizia nel 1993 a Bologna, quando alcune persone senza dimora che vivevano nel dormitorio Beltrame di via Sabatucci , iniziano a preparare il numero zero di Piazza Grande. La prima redazione, che si riunisce in una stanza dello stesso dormitorio Beltrame, vede la collaborazione di tanti senza tetto e di altri volontari. Lobbiettivo era quello di produrre un giornale scritto dalle persone senza dimora, che potesse diffondere i temi dellesclusione sociale mostrando per la prima volta il punto di vista degli esclusi, e che potesse rappresentare una fonte di reddito per i senza tetto che lo avrebbero venduto in strada. Tendere un giornale meglio che tendere una mano. Questo era lo slogan dei fondatori del giornale, che intendevano mandare un messaggio preciso. Un conto chiedere lelemosina ai passanti in strada, cosa diversa vendere un giornale pensato, scritto e sofferto in prima persona, alla gente comune, creando contatti, mettendo in comunicazione mondi differenti. Piazza Grande,primo giornale di strada in Italia uscito tutti i mesi, senza mancare mai un appuntamento, e i diffusori del
giornale sono ormai diventati una parte integrante della citt di Bologna. Il giornale fin dallinizio ha trattato le problematiche della marginalit e dellesclusione sociale e se i primi tempi la quasi totalit dello spazio era destinato ai racconti narrati in prima persona dai protagonisti della strada, i senza tetto, nel corso degli anni il giornale si leggermente trasformato, scegliendo di affrontare in maniera pi giornalistica tutte le tematiche della marginalit. Partendo da un concetto pi allargato di esclusione sociale, la redazione del giornale ogni mese realizza uninchiesta su un tema specifico. Terre di mezzo nasce nell'ottobre del
Nel
Marzo
2007
nasce
Pensieri senza tetto, la voce degli ospiti del dormitorio pubblico del comune di Padova; ma quello lo conosciamo bene. Siamo appena nati ma contiamo di fare molta strada
1994 per iniziativa di un gruppo di giovani giornalisti con a cuore l'informazione sociale. Terre di mezzo vuole informare sulle citt nascoste, cio i luoghi dell' emarginazione e della solidariet, vuole contribuire alla formazione di una mentalit e di una cultura della convivenza. Indurre a prendere posizione, a cambiare il proprio stile di vita, ad assumersi nuove responsabilit. Terre di mezzo compie ormai il suo decimo anno di vita, ha avuto diverse trasformazioni in questi dieci anni. Il giornale ora cresciuto, oggi composto da due parti distinte: una monografia ed un inserto. Fuori Binario il giornale di strada dei senza dimora di Firenze. Nato nell'estate del 1994, per iniziativa degli operatori dell'Albergo Popolare di Firenze e di alcuni senza dimora, diventato in questi anni
CONTINUA
Pagina 3
ACCADE A ...
TORONTO 27.02.2008 Cartelli appositamente creati ,invitano le persone a mantenere pulite certe zone della citt e soprattutto certe panchine che sono diventate la dimora fissa di tante persone:Homeless sleeping. Quiet! SAN FRANCISCO MARZO 2008 Homeless di San Francisco gioite! Per chi vive in strada nasce una nuova opportunit. Lniziativa parte da Google e permette a chiunque viva per strada e sia privo di una dimora o di un qualsiasi punto di riferimento di attivare gratuitamente un numero telefonico con relativa casella voicemal.Liniziativa di Google favorisce il reinserimento dei senza tetto nel tessuto sociale e facilita il mantenimento delle relazioni sociali.Ogni senza tetto potr in ogni momento consultare la propria casella voicemail ed essere contattato da chiunque 24 ore su 24. MILANO FEBBARIO 2008 Che dire di una delle metropoli piu ricche di Italia? Sono circa 5000 i senza tetto che affollano le strade di Milano. Una popolazione che, diciamocelo,non pi cos tanto invisibile. I senza tetto sono immigrati, italiani, persone singole ma anche nuclei familiari. Sotto i portici, sui cartoni, sulle panchine, sdraiati negli androni. 5000 clochard e 1.700 posti letto. -FRANCESCA-
AFRICA 2006-2008 La rete internazionale per lo sviluppo dei giornali di strada(INSP) negli ultimi due anni ha favorito la nascita e la crescita di due nuovi giornali di strada nel Continente africano.In Kenya ed in Zambia i due nuovi giornali hanno rappresentato un forte mezzo di sostentamento per pi di 300 senza tetto.Per la fine di Giugno,lINSP ha inoltre come obbiettivo la nascita di due nuovi streets paper in Nigeria ed in Etiopia.
E un emergenza,ma non a causa del freddo: la cronica mancanza di politiche giuste di accoglienza sociale e di solidariet,capaci di sostenere adeguatamente le persone attraverso i servizi offerti -FIO.psd-
Pagina 4
ARIA DI CASA
E cominciato tutto come un gioco, con un semplice s. Alla domanda: ti va di venire con noi? ho acconsentito, senza pensarci; sapevo che lesperienza del volontariato non sarebbe stata semplice a maggior ragione perch avrei trattato un area un po delicata come quella dei senza tetto ma non me sono fatta un problema. Ora per mi trovo a dover esprimere i motivi che mi hanno spinto verso questo passaggio e la verit che non so cosa dire ma posso con assoluta certezza spiegare quali sono i motivi che mi spingono a continuare. Il motivo Moussa , il motivo Daniel, il motivo Driss o Salah o Obika persone che nonostante le difficolt che non star qui ad elencare per ovvie ragioni non mi hanno mai negato sorrisi, parole gentili, battute; anche sagaci. Persone volitive, propositive, piene nonostante tutto di speranze e con ancora tanta voglia di sorridere. Il motivo laffetto di Lorenzo, lo sguardo interrogativo di Franco o quello un p perso di Cesare:persone che nella realt dei fatti sono lontanissime da me per esperienze e modi di vivere ma con le quali si creato forse per caso, forse per alchimia, un legame se pur ancora flebile.Vengo dal sud un posto che se pur non lontano in termini di kilometri lo per tante altre ragioni. In questa citt mi sono pi volte scontrata con la diffidenza, con la freddezza, con un distacco troppo formale rispetto a quelle che erano le mie abitudini; ma entrare al Torresino mi ha fatto sentire meno nostalgica. Direi quasi che il posto che per ora ho sentito pi familiare: gente che discute, gente che si confronta o semplicemente, scusate la licenza, che fa casino. Persone che non badano al posto da cui provieni ma che semplicemente approfittano dellopportunit di scambiare idee: allimprovviso Padova sembrata meno estranea, meno distante.Mi rendo conto che le mie ragioni per alcuni possono apparire deboli ma per me che le sento sulla pelle vi assicuro che non lo sono. Le sento sulla pelle perch quando ho saputo che alcuni degli ospiti sono stati costretti a lasciare il dormitorio mi si stretto il cuore e non mi sono negata qualche lacrima. Sapere che non li rivedr a scadenza fissa mi dispiace. Molti di loro tra qualche mese, forse pi o forse meno, non si ricorderanno neanche di me ma io difficilmente dimenticher loro. In quanto volontaria non vorrei mai che qualcuno mi ringraziasse perch semplicemente faccio ci che sento ma mi sento in obbligo di ringraziare io loro perch da quando sono entrati nella mia vita, qui a Padova io mi sento meno sola. Grazie ragazzi! -LUCIA-
C ome volontaria non vorrei mai ch e ualcuno mi ringraq ziasse perch sempli cemente faccio q uello ch sento e
Pagina 5
E diffic ile spie gare tu Notturn tte que o o me lla serie glio alle sguard di pens person i, ombre ieri che e che re , respir mi sfio posto h ndono rano la i . .C anno u questo he dire testa q n dopp posto u uando do freq forse c io effett n insiem penso uento il he le la o su d i e brulic all Asil dormito me . C ncette cosa c ante di o rio mi s arpe die che sc ambia voci, pe ono res orrono la tua v m, qua nsieri, perbia a conto allintern ita, qua lcuno d delluom dellass lcosa c iceva, o di qu o: cred oluta v ambia esto inanim e mai c erit di ere di quello ata che ome da poter a questa ch e se sia. Po quancome la i semp vere la frase. U i ti acc re stato ssoluto n giorn tua vita orgi a q . Fa pa o qualcontroll in realt uale ve no ben rte dell sfugg o su tu locit q e, molt assurd e comp tto, su ualsias o bene a suquesto letame ogni co i cosa . Ma tu piccolo nte al tu pu irro sa anim tte le v esserin olte ch o contr mpere ata o gio, vo e esco o chiam ollo; e sulla tu glia di da que gli osp a strad ato es risalire iti del T sto pos o qualc ae sere um , voglia orresin to mi re uno no di ricom ano sia o lo sa ndo an n lo sc inciare sorpren frequen nch e co oprir ci sia. dentem to lAsil nto di q mai. M Forse q o Nottu ente fo a qualc uanto cosa c ualcun rte. Qu rno. Ta uno ci he anc o non s anto co nti, poc prova, ora mi a bene hi no ragdere , ta eccom sfugge ancora n sapre e se ci lvolta a , semp come fa i bene prova. nche c re qualc qualco re dire; m Sono s on un v osa ch sa che a tutte ei anni elo di m e anco mi spin le volte faccio ch e alincon ra mi s ge a to c se a venir ia, sem tupisce rnare m mpre q e in qu ,qualco pre qua ualdorme a non esto po sa che lcosa c chiede comod sto. Cr mi fa s he mi fa temi co o nel p edetem orrigrazie arrabb sa. Sp roprio i non c per le iare letto,qu esso la una emozio sempre indi tra gente una so grande ni che nquilli mi chie la sera differen mi fate de com ta. Spe non sie za tra v provare che qu e ro di av te poi oi e il m alcuno ogni vo cos ta ere por ondo c lta che di voi, nto div tato an tutti qu he a modo le nostr ersi. C che so elli che suo, sta e vite s he altr lo mez ancora i incroc o cercan zo sorr una dir iano an do di in iso nell ezione che pe trapren a diffic non lh r ile stra dere; b anno tr da di r uona fo ovata. isalita rtuna. B Lo so c uona ri he dif cerca a ficile. -FRAN CESCA -
La prima volta che sono entrata al Torresino mi sono sentita estranea ad una vita, ad un mondo che avevo solo immaginato nella mia mente. Tutto sconcerta e riempie lanima di interrogativi, domande e dubbi da cui si vuole fuggire. facile perdersi, smarrire lo spirito che ci guida in un non-luogo, in una non-casa dalle grandi contraddizioni; dove lincomprensione, lodio razziale, lamicizia profonda e l amore convivono.. tra chi alla ricerca di unaltra possibilit. C chi rassegnato, sfiduciato da un sistema che non perdona, che fa si che tu sia lultimo tra gli ultimi. C chi ha ancora tanta speranza, che non vede lora di mettersi in gioco, di dimostrare di vivere. C chi ti saluta anche solo con un sorriso e comprendi le sue sofferenze, i suoi desideri di normalit, daffetto, di costruire relazioni. un luogo di passaggio, dove si pu scorgere solo un pezzo della strada delle persone che incontro. Limportante esserci, perch la vita di ciascuno di noi importante e soprattutto ciascuno di noi degno di essere amato
.
-MIRELLA-
Pagina 6
Paese che vai usanza che trovi! Una frase come tante, il solito modo di dire, parole di circostanza eppure quante volte questa frase ci passa per la testa! Camminando per strada, di fronte alla vetrina di un qualsiasi African Shop, contrattando un articolo in qualche negozio made in Cina, quando addentiamo un kebab o ceniamo in qualche piccolo ristorante tipico cos giusto per assaporare quel gusto di esotico e fingere anche per qualche secondo di evadere dalla noiosa routine quotidiana. Paese che vai usanza che trovi. Sembra veramente di fare il giro del mondo mentre ne parliamo con gli ospiti del dormitorio! Stasera attorno al tavolo il match tra Italia e Africa. Nessun vincitore, nessun secondo classificato. Nessuna competizione, o almeno ci proviamo. LItalia schiera Alberto (Roma), Cesare e Michele (Trento), Lorenzo e Daniele (Padova), Franco (Treviso), Maria (Bari). LAfrica schiera Moussa, John e Driss (Sudan), Redwan e Dawit (Etiopia), Hocine (Algeria), Salah e Oubelaoui (Marocco), Takam (Cameroon), Obika (Nigeria). Paese che vai bellezza che trovi! Cos, i padovani, ci ricordano che non si pu passare per Padova
Il compleanno di
FRANCO 21 M ARZO
Pagina 7
di prima necessit, offre un punto di ascolto. Per coloro che lo desiderano i volontari saranno l anche per ascoltare qualsiasi problema o disagio e, dove possibile, per aiutarli, a fare fronte alle loro difficolt o per indirizzarli nei luoghi dove possono trovare chi, con le giuste competenze, pu offrire loro aiuto concreto. Bal propone inoltre un importante sevizio di igiene e cura personale : taglio capelli e barba. Nonostante il freddo pungente di queste ultime serate di febbraio, qualche coraggioso si leva la giacca, si siede su di uno sgabellino in legno e si affida alle mani di barbieri diciamolo, quasi improvvisati, pronto a cambiare totalmente look! Per ora i risultati sono stati pi che soddisfacenti! Certo siamo ancora ben lontani dai tagli alla Jean Lui David, ma chiss tra un paio di mesi Con linnalzarsi delle temperature gelide, i volontari offriranno
anche la possibilit di fornire a chiunque lo desideri un aiuto concerto nella ricerca di lavoro. Lo Sportello Lavoro offrir infatti la possibilit di scrivere il proprio curriculum vitae e di cercare insieme ai volontari le eventuali opportunit di lavoro per la singola persona. Siamo certi che Balu proseguir con successo! Un po presuntuosi?Forse s, ma ci piace pensare che le motivazioni che ci spingono ad uscire tutti i Luned sera, vadano ben oltre ad un bicchiere di th caldo e una coperta per dormire. Quella di Bal unesperienza importante per tutti coloro che usufruiscono del servizio proposto ma anche per i volontari, che come dei piccoli traghetti della speranza, in un mare che minaccia tempesta, non perdono la rotta e collaborano per cercare di trovare delle risposte concrete che mirino a ridurre la sofferenza e le difficolt delle persone pi fragili. -Elisa-
Pagina 8
Non sapendo reagire a questo momento mi lascio andare allincapacit di riscatto nella nullit rendendomi conto di aver perso tutto.
Sono deluso di me stesso e per questo mi chiudo nel pianto;la verit fa male e nelle proprie spalle pesa, un macigno che piano piano ti distrugge,ti rende quasi immobile.Ma alla fine devi sempre rapportarti alla realt che purtroppo va accettata anche duramente.
Lesperienza data da tante piccole gocce, da tanti sacrifici, da tante delusioni, da rimproveri di tanti maestri.Si cerca di reagire, di rialzare la testa, provare a guardare nuovo orizzonti ma alla fine ti ritrovi rinchiuso nel tuo Io solitario.
Di fronte c una presa di posizione davanti a tutto questo,ma quanto costa agli altri porsi nel mezzo di questa triste realt? Sicuramente molto, ma con il silenzio non si mangia, c assoluta necessit di trovare un ascolto, un respiro, un bisogno di camminare con realt competenti, con le persone e che questi si pongano in aiuto di chi vuole tentare un reinserimento nella societ mettendo fine ai tanti silenzi e pianti, cercando di risorgere in una nuova vita come ha fatto Ges Cristo dalla croce.
Pagina 9
OGNI MERCOLEDI E MARTEDI SERA DALLE 19.15 ALLE 20.30 TI ASPETTIAMO PER IL CORSO DI LINGUA ITALIANA ! NON PERDERE QUESTA OCCASIONE !!
EVERY WENESDAY AND TUESDAY EVENING FROM 19.15 P.M TO 20.30 P.M WE WAIT YOU FOR ITALIAN COURSE ! DONT MISS IT !!!
TA VI NO
bile e paziente, intelligente e discreta, instancabile ed efficiente sono le qualit che appena dopo pochi incontri appaiono evidenti. Per considerazione e galanteria ometto i dati anagrafici (ma posso tranquillamente collocarla nella categoria ragazze avendo i requisiti) ha studi universitari e laurea con conseguenti corsi di specializzazione; le sue origini sono di Brescia, la Leonessa dItalia, dalla quale ha senza altro attinto il coraggio e la determinazione nella vita con il suo prodigarsi per il bene comune, specialmente gli emarginati sociale, con i quali a volte, peraltro, risulta arduo confrontarsi.Sembra sia avvenuto ieri, data la sua intangibile freschezza, lincontro alla stazione che le ha mutato la vita, e invece sono passati sei lunghi anni senza che lentusiasmo sia venuto meno. Suppongo, per diretta testimonianza nelle sere a noi dedicate, che certe volte la stanchezza psicologica si sia fatta sentire (dialogare con tante persone con diversa estrazione, etnia, religione, cultura, ecc.. comportano un grande stress), ma lei sempre stata bravissima e immediata a stemperare la tensione e dissimulare le difficolt riprendendo di volta in volta con rinnovato vigore il proseguimento dellincontro. Mi rendo conto che questo ritratto parziale, e mi riservo, dopo la presentazione, di ciascuno dei volontari coinvolti, di ritornare con nuove e pi precise considerazioni per ognuno di loro. Per ora un semplice ma sentito e sincero GRAZIE a Francesca. Da parte mia e di tutto lAsilo Notturno. -Franco-
Pagina 10
Avevo una moglie; avevo due figli; avevo una casa comprata senza enormi sacrifici; avevo una bel lavoro; avevo tutto quello che mi interessava e mi piaceva, mi divertivo quando potevo . stavo bene!. Dun tratto tutto cambiato: una scorrettezza nei riguardi di mia moglie, la conseguente separazione, la rinuncia al lavoro perch condiviso con lei .e mi sono ritrovato senza casa. La mia fortuna sono stati i miei genitori che mi hanno accolto, ancora a braccia aperte. Avevo un nuovo lavoro, facevo il rappresentante e non avevo il bisogno impellente di cercare unaltra sistemazione. Dopo neanche un anno ho incontrato unaltra donna che mi ha fatto perdere la testa ( lo confesso: io mi innamoro molto facilmente!) e dopo qualche mese abbiamo deciso di convivere a casa della madre di lei. Emanuela (cos si chiama la donna) possedeva un rustico in campagna a Ponte San Nicol: la casa era ridotta un rudere cosi decisi di vendere il mio appartamento ad Asiago e col ricavato sistemare la casa. Dopo aver speso 600 milioni delle vecchie lire eravamo felici perch quello che una volta era solo un rudere era diventata una splendida villa. Ho sposato lei e per cinque anni sono stato felice: quella era la mia casa , la mia vita, la mia famiglia. Ma un giorno alla frase non ti amo pi mi sono dovuto arrendere: fare armi e bagagli e andar via ancora una volta. I miei genitori erano di nuovo l, pronti ad aiutarmi nuovamente ma con difficolt sempre crescenti: mia madre era malata e mio padre consapevole e stanco non riusciva a starmi dietro come avrebbe voluto. Per non rendere la situazione pi complicata e anche per alleggerire il carico dei miei, decisi di prendere un appartamento in affitto in via del Livello nel quale stetti circa un anno durante il quale mi fece compagnia unamara consapevolezza: la solitudine non era poi cosi male. In quel periodo mia madre mor lasciando un marito solo e un figlio sempre pi convinto di essere solo. Da qui ha inizio la fase calante, un fallimento dietro laltro, lavori diversi e risultati nessuno.Cambiavo spesso lavoro e con la stessa frequenza cambiavo anche alloggio :da segretario di un avvocato che mi dava la possibilit di dormire nel suo studio al restauratore di mobili antichi sotto il quale avevo trovato un ufficio del comune nel quale mi sono trasferito. Unaddetta ai servizi sociali ha scoperto che ero l e mi ha mandato al Torresino.
QUAUI DA ONO Q E PER ME .S I ULE ANN SI DU IATO N CAMB TO NON E NCORA TUT A OME LA, E NTE C TAME ESAT PRIMA
Lentrata stata tragica: per me ha cominciato ad essere difficile la convivenza con persone tanto diverse da me. Non ero abituato a vivere, per esempio, con persone di colore, con persone dellest, con persone arrivate qui con problemi molto diversi dai miei; ad esempio, drogati, alcolizzati, persone con problemi mentali ed altro. Sono qui da quasi due anni e, per me, ancora tutto esattamente come prima. Stando qui mi rendo conto di aver perso molte cose importanti e no.Non posso, ad esempio, guardare la televisione quando e quanto voglio; alle undici si spengono la luce e le prese, diventa cos impossibile ricaricare il cellulare oppure leggere qualcosa: devo, per forza, dormire anche se non ne ho nessuna voglia. Penso, poi, che sia molto importante, per un uomo, avere la sua privacy ed avere il suo spazio personale per coltivare i propri hobby, cosa che qui non si pu assolutamente avere. E questo, secondo me, laspetto peggiore del dormitorio. Mi piacerebbe avere ancora una macchinina, soprattutto per recarmi al lavoro perch, avendo un piccolo problema ad un piede, mi spaventa di pi il tratto di strada da fare a piedi dalla fermata dellautobus allazienda dove lavoro che non il lavoro stesso. Ora mi e stato promesso un posto letto in un appartamento da condividere con altre due persone:almeno due non sono le ottanta del Torresino. Ma, dopo oltre due mesi e mezzo che mi hanno fatto vedere questo appartamento, non so ancora niente, perci anche questa speranza sta svanendo, lasciandomi ancora nellincertezza e con lamaro in bocca. Io continuo a sperare! -LORENZO-
Pagina 11
DA NON DIMENTICARE: Ogni 15 giorni ti aiutiamo a scrivere il tuo curriculum e inseriamo le tue richieste lavorative nel giornale!!! Non mancare!! Prossimo appuntamento: -Martedi 1 Aprile -Martedi 22 Aprile
CONTROCORRENTE
Negli ultimi tempi gira sempre pi un senso di delusione e malcontento tra i residenti dellAsilo Notturno poich vedono allontanarsi certe prospettive che positivamente si erano evidenziate a conclusione del convegno La casa: abitare il disagio a celebrazione della Giornata Mondiale di lotta alla povert tenutosi nellOttobre 07 a palazzo Moroni e patrocinato dalla rete del privato sociale chiamata Agor. Nelloccasione erano stati toccati i punti cruciali, da noi condivisi, a seguito dei quali lefficacia degli interventi delle associazioni private e dellEnte pubblico preposto erano, sono, vanificati dalla massificazione con cui veniva, viene, trattato il problema dei senza tetto e senza fissa dimora, evidenziando delle carenze valutative, procedurali e logistiche alle soluzioni della drammaticit di vita a cui sono sottoposte decine e decine di persone. In assoluto stato rilevato concordemente, durante il convegno, linefficacia della politica metti tutti nel contenitore, ove contenitore st per Asilo Notturno e tutti sono, siamo, noi. Che invece distintamente abbiamo origini, motivazioni, malesseri personali che nulla a che fare hanno tra loro se non che a tutti manca un posto per dormire e/o un ambiente famigliare cui fare affidamento.Sullargomento,per altro,un articolo
esauriente stato scritto su questo giornale, distribuito nel periodo prenatalizio. Ci premesso, a tuttoggi non riusciamo a comprendere il perseverare del metodo fin qui adottato: cercare di far convivere individui con forti devianze causate principalmente da alcool, droga e deficienze mentali impresa innattuabile per non dire impossibile. Rimaniamo dellidea che le ingenti energie intellettive e materiali profuse per cercare di risolvere o almeno arginare il problema degli emarginati dalla societ vadano distribuite a hoc, cio in modo accurato e finalizzato ad un vero recupero alla collettivit con urgenza prioritaria degli individui,e ce ne sono molti, la cui causa di emarginazione ha risoluzioni pi rapide, pi semplici e meno costose, psicologicamente ed economicamente. Perch noi fortemente crediamo che sia meglio la riabilitazione totale di poche persone piuttosto che unassistenza scellerata e inconcludente a tutti. I quali, tuttavia, hanno lo stesso i diritti che tutti devono avere r che gli organi interessati devono individuare come soddisfarli: In questo modo comunque no!!. A margine del convegno riferito in apertura di questo articolo, ci era stato chiesto un parere sugli autorevoli interventi effettuati sul tema. Era emerso che i pareri spaziavano dal
tante parole ma pochi fatti, alla pura demagogia passando da considerazioni meno lusinghiere che qui non si possono raccontare ma tutti eravamo concordi che i poveri, i senza tetto e i senza dimora per tutti i pi fortunati, rimanevano, rimangono, un fastidioso problema a cui ogni tanto dar fiato ma che se restano nella loro condizione senza altro meglio. Ma quello che a noi rimasto ancora il fiato, e oggi ci riproviamo. A voi, che, oltre a tutto il resto, avete le orecchie, stavolta ascoltate. O almeno riprovateci. Siamo in attesa. -FRANCO-
Pagina 12
Ragazzo Eritreo 20enne cerca lavoro come operaio generico o magazziniere in Padova o comuni limitrofi. Esperienza precedente come meccanico nel paese di origine.In possesso di regolare permesso di soggiorno. AMANUEL 3896474470
Ragazzo Etiope 20enne cerca lavoro come operaio generico o magazziniere in Padova o comuni limitrofi. Esperienza precedente come meccanico nel paese di origine.In possesso di regolare permesso di soggiorno. ALFREID3891555992
Donna Italiana cerca lavoro come addetta alle pulizie o come aiuto lavori domestici. Padova o comuni limitrofi. ANTONIA 0498751032
Marocchino cerca lavoro come operaio generico o magazziniere in Padova o comuni limitrofi. Esperienza precedente come operaio addetto stampaggio materiali plastici in Italia.In possesso di regolare permesso di soggiorno.Buona conoscenza dellItaliano. TAHER 34898211696 Ragazzo Etiope 18enne in possesso di regolare permesso di soggiorno, cerca lavoro come operaio o addetto carico-scarico merci. Precedenti esperienze lavorative come elettricista nel paese di origine. Donna Italiana cerca lavoro come addetta alle pulizie o come aiuto lavori domestici. Padova o comuni limitrofi. MARIA 0498751032 DANIEL 3341841606
Ragazzo Etiope 20enne in possesso di regolare permesso di soggiorno, cerca lavoro come operaio o addetto carico-scarico merci. Precedenti esperienze lavorative come muratore nel paese di origine. REDWAN3205611546
Etiope 34enne in possesso di regolare permesso di soggiorno, cerca lavoro come operaio o addetto carico-scarico merci. Precedenti esperienze lavorative come tecnico stampaggio su tessuti.
ASHEBIR 3894227910
Per chiarimenti,commenti, critiche,idee,contattateci a: PENSIERISENZATETTO@LIBERO.IT Oppure scrivete a; Asilo Notturno Via del Torresino,4 Padova
Allegato del Brontolo reg. trib. di Padova 1930 del 16.02.2005 direttore responsabile Emanuele Cenghiamo