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GLORIA DEL NOME DI GES G. B.

GAULLICHIESA DEL GES ROMA

Doppia conchiglia, Simbolo di vita piena

Conquista di Gerico (Gs 6)

Esaltazione della Carit Esaltazione dellEucaristia Il NOME di Ges alla latina, acrostico di: Iesus Hominum Salvator Oppure, alla greca, prime tre lettere di IHSous

Gruppo dei santi re

A, B, C Cori angelici

B
Gruppo dei prelati e degli uomini meritevoli per laiuto dato alla Chiesa e alla diffusione e difesa della fede

Gruppo delle Sante Donne S. Francesco

La Chiesa Madre dei Gesuiti fu dedicata al Nome di Ges. Il Nome indica la natura della persona e la sua missione. Ges il Figlio di Dio, il Messia, che il Profeta Isaia chiama Emmanuele, cio il Dio-con-noi, il Salvatore del mondo ed lAgnello di Dio che pende su di s il peccato. Questo avvenuto mediante lobbedienza che ha portato Ges a mantenersi fedele al Padre fino ad affrontare la croce. Perci Dio lo ha esaltato e gli ha dato il Nome che al di sopra di ogni Nome, cio gli ha dato la Signoria su tutto il creato. Il testo biblico che esprime questa fede della Chiesa linno che si trova nel secondo capitolo della lettera di S. Paolo ai cristiani di Filippi, in Grecia:

Cristo Ges, il quale, pur essendo di natura divina, / non consider un tesoro geloso / la sua uguaglianza con Dio; / 7ma spogli se stesso, / assumendo la condizione di servo / e divenendo simile agli uomini; / apparso in forma umana, / 8umili se stesso / facendosi obbediente fino alla morte / e alla morte di croce. / Per questo Dio lha esaltato / e gli ha dato il nome / che al di sopra di ogni altro nome; / perch nel nome di Ges / ogni ginocchio si pieghi / nei cieli, sulla terra e sotto terra; / e ogni lingua proclami / che Ges Cristo il Signore, a gloria di Dio Padre. (Fil 2,5-11)

Laltorilievo a stucco rappresenta il trasporto dellArca dellAlleanza attorno alle mura di Gerico. Attorno. Sostenuto dagli angeli, il cartiglio con la citazionei di Fil 2, Nel nome id Ges ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sottoterra

Il sacrificio antico

Esaltazione dellEucaristia Conchglie: simbolo della resurrezione e della vita

I Santi uomini: laici e prelati


Carlomagno

Tiberio con la veronica Il monogramma del Nome di Ges circondato dagli angeli e dai

Ignazio di Antiochia

S. Roberto Bellarmino

Longino

I Magi

Francesco dAssisi

Alesssandro farnese col modello della Chiesa Filippo Neri Recaredo

S. Elena S. Elena Agostino di Canterbury S.Gregorio Magno

S. Francesca Romana Le donne sante

Elisabetta di Ungheria

La Chiesa

S. Caterina da Siena

Ira (il fuoco che tutto arde) Superbia (pavone)

Lussuria (la donna, luomo e il


bambino nato dalla relazione lussuriosa)

Invidiasi strappa i capelli Gola (la lonza)

Avarizia (lupo e borsa col denaro)

Eresia (orecchie dasino)

Simonia (borsa col denaro)


La vana scienza

Satana Accidia (la disperazione)


Gli inferi precipitano, dinanzi alla gloria del Nome di Ges. Qui sono rappresentati i demoni e i vizi capitali

GLORIA DEL NOME DI GES G. B. GAULLICHIESA DEL GES ROMA

Magi

Carlo magno Tiberio con la veronica

Card. Alessandro Farnese

S. Ignazio di Antiochia S. Roberto Bellarmino S. Gregorio Magno Longino Agostino di Canterbuty Recaredo S. Filippo Neri

Regina di Saba S. Elena

S. M. Maddalena de Pazzi (?) S. Francesca Romana S. Caterina da Siena Le Sante donne S. Elisabetta di Ungheria

GLORIA DEL NOME DI GES: I DANNATI (G.B. GAULLI) NEL NOME DI GES OGNI GINOCCHIO SI PIEGHI NEI CIELI, SULLA TERRA E SOTTO TERRA... Lussuria: la coppia di
amanti col figlio nato dalla relazione illecita

Ira: armata per aggredire e


bruciare

Gola: trasforma la persona in animale


I demoni sono accecati dalla gloria del Nome

Superbia: il pavone Invidia: morsa dalla serpe

Avarizia: la borsa e il lupo Eresia: ha orecchie


dasino

Simonia:
Tiene in mano una chiesa e la borsa col denaro

Accidia: la disperazione Vana scienza Satana: morso dallinvidia


La grande finestra che si apre sulla gloria del Paradiso circondata da una cornice nella quale abbondano fiori, piante e frutti. Attorno si intravedonocoperti quasi del tutto dalle figure precipitanti, stucchi con storie bibliche; in particolare, ai lati della doppia conchiglia (segno di vita), si staglia la figura degli esploratori che riportano un enorme grappolo duva (cf Nm 13,23) e (forse) lebbrezza di No (cf Gen 9,18-23). La scena rappresenta uno dei versetti dellinno della Lettera ai Filippesi, quello in cui si dice: Nel nome di Ges ogni ginocchio si pieghi negli inferi. La rappresentazione risente del testo dellApocalisse (Ap 12,7-10) nel quale si parla di Satana che precipita con gli angeli ribelli. Nelle figure si nota una metamorfosi: Le ali conservano qualcosa dellantico splendore (ricordano le ali di farfalle), ma ormai hanno assunto la forma delle ali dei pipistrelli; dalle dita spuntano artigli; i volti hanno espressioni di terrore e di odio; sul capo sono spuntate le corna. Ma soprattutto tutti sono travolti dallirresistibile luce che emana dal Nome Santo.

della gloria di Dio, accecato dalla gloria del Nome

Con i demoni precipita nellinferno anche il male, che viene rappresentato con i Vizi Capitali ai quali aggiunta la simonia, leresia e la vana scienza.

PENNACCHI
Chi, entrato in Chiesa, volge lo sguardo verso il catino absidale, lo vede affiancato dai due pennacchi che rappresentano la Legge e i Profeti. LAgnello Mistico nella gloria del Paradiso appare come lultima e definitiva trasfigurazione di Cristo, preconizzata dalla S. Scrittura e di cui parlano i Vangeli (cf Mc 9,2-8).

Legge: Mos, Esdra, Nehemia e

Profeti: Isaia, Geremia, Daniele, Ezechiele

Evangelisti: Giovanni, Luca, Marco, Matteo

Dottori della Chiesa: Girolamo, Ambrogio, Agostino, Gregorio Magno

Colui che, dopo avere partecipato alla celebrazione dei misteri, si volge verso luscita per tornare alle occupazioni quotidiane, volgendo lo sguardo verso lalto pu vedere la gloria del Nome di Ges affiancato dai pennacchi con gli evangelisti e i dottori della Chiesa, cio dalle fonti dalle quali il Magistero della Chiesa trae e proclama la dottrina della fede. E il tesoro della Chiesa e loggetto della testimonianza di ogni cristiano.

CHIESA DEL GES CUPOLA


La cupola si innalza al centro della crociera e copra il quadrato definito dalla navata e dal transetto. Questo spazio rappresenta in modo ancora pi chiaro di quanto non sia la struttura quadrilatera della chiesa, la terra. Nelledificio ecclesiastico la cupola riveste un ruolo molto importante, non solo dal punto di vista architettonico (la cupola attuale, posta su un tamburo, consente di dare molta luce allinterno, attraverso quattro grandi finestre), ma anche e soprattutto simbolico; infatti essa rappresenta il cielo che sovrasta la terra, perci gli affreschi che la decorano rappresentano la gloria del Paradiso, popolato di angeli e di Santi; qui sono in particolare evidenza i Santi e i Beati della Compagnia di Ges. In cima alla cupola si nota la lanterna, o capolino, che simboleggia la casa di Dio, che sta al di sopra dei cieli. Lo Spirito Santo che vi raffigurato con la consueta immagine della colomba indica la grazia che dal cielo scende sulla terra e la inonda di vita. I frutti preziosi generati da questa acqua viva sono appunto i Santi. Chi alza lo sguardo verso la cupola aiutato ad immaginare ci che la fede che venuto a celebrare professa, che, cio, coloro che si mantengono fedeli al loro battesimo saranno innalzati alla destra del Signore, dove preparato un posto per loro.

Guardando in direzione dellaltare maggiore si pu vedere la figura dellEterno Padre (riecheggiante il Michelangelo della Sistina), con, alla sin. Di chi guarda, il Figlio rivolto verso di lui e alla dx la Vergine adorante in atto di intercedere. Immediatamente sotto la figura di Cristo un angelo sostiene una croce, che ormai segno di vittoria. Volgendosi verso laltare di S. Ignazio, si potr notare la figura del santo fondatore della Compagnia di Ges in abiti sacerdotali, sostenuto da S. Benedetto e presentato al Padre da S. Pietro. Tutta la composizione vuole ricordare la visione della Storta. Dallaltra parte, cio in corrispondenza dellaltare di S. Francesco Saverio, si nota il grande Missionario con la cotta e la stola presentato al Padre da S. Paolo, lapostolo missionario per eccellenza e modello dellapostolato della Compagnia di Ges. Tra i molti santi si notano le figure dei Progenitori e di Santi giovani della medesima Compagnia, cio S. Luigi Gonzaga, S. Giovanni Begmans e S. Stanislao Kotska. Visione della Storta L'anno trascorse senza alcuna possibilit di imbarco. Allora decisero di partire per Roma; e vi and anche Ignazio perch l'altra volta che i compagni vi si erano recati, i due personaggi che temeva gli fossero ostili si erano invece mostrati molto benevoli. Viaggiarono verso Roma suddivisi in tre o quattro gruppi; Ignazio era con Favre e Lanez, e durante questo viaggio ricevette da Dio favori straordinari. Aveva deliberato che, una volta sacerdote, sarebbe rimasto un anno senza celebrare la messa per prepararvisi e per pregare la Madonna che lo volesse mettere con il suo Figlio. Un giorno, trovandosi ormai a poche miglia da Roma, mentre in una chiesa faceva orazione, sent nell'animo una profonda mutazione e vide tanto chiaramente che Dio Padre lo metteva con Cristo suo Figlio da non poter pi in alcun modo dubitare che di fatto Dio Padre lo metteva con il suo Figlio. (S. Ignazio di Loyola, Autobiografia, 96)

Angeli con le 7 trombe 1Quando lAgnello apr il settimo sigillo, si fece silenzio in cielo per circa mezzora. 2Vidi che ai sette angeli ritti davanti a Dio furono date sette trombe. (Ap. 8,1-2) Libro sigillato 1E vidi nella mano destra di Colui che era assiso sul trono un libro a forma di rotolo, scritto sul lato interno e su quello esterno, sigillato con sette sigilli. (Ap 5,1)

AFFRESCO DEL CATINO ABSIDALE


G. B. GAULLI (BACICCIA)
Agnello sul trono 6Poi vidi ritto in mezzo al trono ... un Agnello, come immolato. ... 7E lAgnello giunse e prese il libro dalla destra di Colui che era seduto sul trono. (Ap 5,6) Le 7 Lampade Questo il senso recondito delle sette stelle che hai visto nella mia destra e dei sette candelabri doro, eccolo: le sette stelle sono gli angeli delle sette Chiese e le sette lampade sono le sette Chiese. (Ap 1,20)

20

Coppe di profumi i ventiquattro vegliardi si prostrarono davanti allAgnello, avendo ciascuno unarpa e coppe doro colme di profumi, che sono le preghiere dei santi. (Ap 5,8)

Angelo con incensiere 3Poi venne un altro angelo e si ferm allaltare, reggendo un incensiere doro. Gli furono dati molti profumi perch li offrisse insieme con le preghiere di tutti i santi bruciandoli sullaltare doro, posto davanti al trono. 4E dalla mano dellangelo il fumo degli aromi sal davanti a Dio, insieme con le preghiere dei santi. (Ap 8,3).

Corona 10i ventiquattro vegliardi si prostravano davanti a Colui che siede sul trono e adoravano Colui che vive nei secoli dei secoli e gettavano le loro corone davanti al trono, dicendo: 11Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, / di ricevere la gloria, lonore e la potenza ... Arcobaleno Cera un trono nel cielo, e sul trono uno stava seduto. 3Colui che stava seduto era simile nellaspetto a diaspro e cornalina. Un arcobaleno simile a smeraldo avvolgeva il trono. (Ap 4,2-3) Grande moltitudine 9Dopo ci, apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti allAgnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani. (Ap 7,9) 24 Vegliardi (part.) 6Poi vidi ritto in mezzo al trono circondato dai quattro esseri viventi e dai vegliardi un Agnello, come immolato. Egli aveva sette corna e sette occhi, simbolo dei sette spiriti di Dio mandati su tutta la terra. 7E lAgnello giunse e prese il libro dalla destra di Colui che era seduto sul trono. 8E quando lebbe preso, i quattro esseri viventi e (Ap 5,6-8).

Il libro con i 7 sigilli

La decorazione del catino absidale della Chiesa del Ges in Roma riprende le immagini che ricorrono nel Libro dellApocalisse, cos come dai testi riportati. Analogamente ai cicli decorativi delle epoche precedenti, laffresco del Gaulli intende dare visibilit alla grande liturgia celeste, nella quale Ges, lAgnello immolato e glorioso d compimento e interpreta tutta la storia. Invece del Pantocrator qui trionfa lAgnello immolato e glorioso.

Il fedele, che assiste alla Messa con lo sguardo che dallaltare si alza a contemplare questa magnifica composizione, aiutato a gustare il Mistero che si compie nella storia e nella sua vita ed celebrato e partecipato nel Rito.

Agnello mistico, Il trono particolare

Le 7 lampade

CHIESA DEL GES ALTARE MAGGIORE


Laltare maggiore della Chiesa del Ges ornato con una pala ottocentesca opera di A. Capalti (1817-1868). Essa sostituisce la grande tavola con la circoncisione di Ges, dipinta da G. Muziano. Il soggetto della Circoncisione fu scelto perch ad esso si collega direttamente limposizione del Nome, al quale la Chiesa dedicata. Si contano molte rappresentazioni di questo episodio evangelico, soprattutto come illustrazione del testo in Bibbie e Messali, e sono numerose anche le opere di questo soggetto presenti nelle chiese; ma generalmente appaiono nelle predelle delle grandi pale daltare o nei cicli comprendenti diversi episodi della vita di Ges o di Maria. La Chiesa del Ges probabilmente uno dei primi casi nei quali la Circoncisione del Signore - momento nel quale, secondo la Legge, veniva imposto il Nome - viene posto sullaltare maggiore. Infatti, in Oriente e in Occidente venivano celebrati soltanto gli episodi della vita di Ges nei quali egli manifesta la sua divinit; e sono quelli che danno origine alle feste dellanno liturgico. Testo biblico illustrato dalla tavola: Quando furono passati gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Ges, come era stato chiamato dallangelo prima di essere concepito nel grembo della madre. (Lc 2,21)
G. Muziano, Circoncisione del Signore. La tavola si trovava sullaltare maggiore

Come documentato da almeno due tele seicentesche, laltare primitivo era composto in modo da presentare, al di sopra della grande ancona con la Circoncisione, unAnnunciazione e, sopra il timpano che la sormontava, un crocifisso, probabilmente lo stesso che si pu vedere oggi in una delle cappelle laterali. Il messaggio che se ne poteva intuire emergeva dai misteri rappresentati: nellannunciazione lAngelo manifesta a Maria il Nome che verr imposto al Bambino nel giorno della Circoncisione. Il grande crocifisso, protetto da un padiglione, posto in gloria: Ges veramente il Re, non solo dei Giudei, ma di tutto il creato, perch ha ricevuto il regno dal Padre per la sua obbedienza. Egli il Salvatore del mondo ed lEmmanuele, il Dio-con-noi nellEucaristia che si celebra sullaltare. La decorazione del catino absidale completer la serie dei titoli riferiti a Ges: egli infatti sar rappresentato come lAgnello mistico dellApocalisse, che ha portato il peccato del mondo e tiene nelle sue mani il senso della storia. Unultima nota: i Nomi con i quali Ges viene indicato sono sempre connessi con lo spargimento del sangue.
LAltare maggiore prima del rifacimento del 1843

Tra il 1841-1843, nel contesto di una generale rinnovamento della Chiesa del Ges , laltare maggiore ristrutturato da A. Sarti (1797-1880), che dellaltare antico conserv solo la mensa e le quattro colonne di marmo giallo, disponendone a formare come un arco trionfale, sopra il quale pose in monogramma del Nome, ripetendo il motivo iconografico della vota. Il crocifisso fu recuperato nella tela, che per piuttosto una Presentazione al Tempio che non una circoncisione.

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