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Esaltazione della Carit Esaltazione dellEucaristia Il NOME di Ges alla latina, acrostico di: Iesus Hominum Salvator Oppure, alla greca, prime tre lettere di IHSous
A, B, C Cori angelici
B
Gruppo dei prelati e degli uomini meritevoli per laiuto dato alla Chiesa e alla diffusione e difesa della fede
La Chiesa Madre dei Gesuiti fu dedicata al Nome di Ges. Il Nome indica la natura della persona e la sua missione. Ges il Figlio di Dio, il Messia, che il Profeta Isaia chiama Emmanuele, cio il Dio-con-noi, il Salvatore del mondo ed lAgnello di Dio che pende su di s il peccato. Questo avvenuto mediante lobbedienza che ha portato Ges a mantenersi fedele al Padre fino ad affrontare la croce. Perci Dio lo ha esaltato e gli ha dato il Nome che al di sopra di ogni Nome, cio gli ha dato la Signoria su tutto il creato. Il testo biblico che esprime questa fede della Chiesa linno che si trova nel secondo capitolo della lettera di S. Paolo ai cristiani di Filippi, in Grecia:
Cristo Ges, il quale, pur essendo di natura divina, / non consider un tesoro geloso / la sua uguaglianza con Dio; / 7ma spogli se stesso, / assumendo la condizione di servo / e divenendo simile agli uomini; / apparso in forma umana, / 8umili se stesso / facendosi obbediente fino alla morte / e alla morte di croce. / Per questo Dio lha esaltato / e gli ha dato il nome / che al di sopra di ogni altro nome; / perch nel nome di Ges / ogni ginocchio si pieghi / nei cieli, sulla terra e sotto terra; / e ogni lingua proclami / che Ges Cristo il Signore, a gloria di Dio Padre. (Fil 2,5-11)
Laltorilievo a stucco rappresenta il trasporto dellArca dellAlleanza attorno alle mura di Gerico. Attorno. Sostenuto dagli angeli, il cartiglio con la citazionei di Fil 2, Nel nome id Ges ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sottoterra
Il sacrificio antico
Tiberio con la veronica Il monogramma del Nome di Ges circondato dagli angeli e dai
Ignazio di Antiochia
S. Roberto Bellarmino
Longino
I Magi
Francesco dAssisi
Elisabetta di Ungheria
La Chiesa
S. Caterina da Siena
Magi
S. Ignazio di Antiochia S. Roberto Bellarmino S. Gregorio Magno Longino Agostino di Canterbuty Recaredo S. Filippo Neri
S. M. Maddalena de Pazzi (?) S. Francesca Romana S. Caterina da Siena Le Sante donne S. Elisabetta di Ungheria
GLORIA DEL NOME DI GES: I DANNATI (G.B. GAULLI) NEL NOME DI GES OGNI GINOCCHIO SI PIEGHI NEI CIELI, SULLA TERRA E SOTTO TERRA... Lussuria: la coppia di
amanti col figlio nato dalla relazione illecita
Simonia:
Tiene in mano una chiesa e la borsa col denaro
Con i demoni precipita nellinferno anche il male, che viene rappresentato con i Vizi Capitali ai quali aggiunta la simonia, leresia e la vana scienza.
PENNACCHI
Chi, entrato in Chiesa, volge lo sguardo verso il catino absidale, lo vede affiancato dai due pennacchi che rappresentano la Legge e i Profeti. LAgnello Mistico nella gloria del Paradiso appare come lultima e definitiva trasfigurazione di Cristo, preconizzata dalla S. Scrittura e di cui parlano i Vangeli (cf Mc 9,2-8).
Colui che, dopo avere partecipato alla celebrazione dei misteri, si volge verso luscita per tornare alle occupazioni quotidiane, volgendo lo sguardo verso lalto pu vedere la gloria del Nome di Ges affiancato dai pennacchi con gli evangelisti e i dottori della Chiesa, cio dalle fonti dalle quali il Magistero della Chiesa trae e proclama la dottrina della fede. E il tesoro della Chiesa e loggetto della testimonianza di ogni cristiano.
Guardando in direzione dellaltare maggiore si pu vedere la figura dellEterno Padre (riecheggiante il Michelangelo della Sistina), con, alla sin. Di chi guarda, il Figlio rivolto verso di lui e alla dx la Vergine adorante in atto di intercedere. Immediatamente sotto la figura di Cristo un angelo sostiene una croce, che ormai segno di vittoria. Volgendosi verso laltare di S. Ignazio, si potr notare la figura del santo fondatore della Compagnia di Ges in abiti sacerdotali, sostenuto da S. Benedetto e presentato al Padre da S. Pietro. Tutta la composizione vuole ricordare la visione della Storta. Dallaltra parte, cio in corrispondenza dellaltare di S. Francesco Saverio, si nota il grande Missionario con la cotta e la stola presentato al Padre da S. Paolo, lapostolo missionario per eccellenza e modello dellapostolato della Compagnia di Ges. Tra i molti santi si notano le figure dei Progenitori e di Santi giovani della medesima Compagnia, cio S. Luigi Gonzaga, S. Giovanni Begmans e S. Stanislao Kotska. Visione della Storta L'anno trascorse senza alcuna possibilit di imbarco. Allora decisero di partire per Roma; e vi and anche Ignazio perch l'altra volta che i compagni vi si erano recati, i due personaggi che temeva gli fossero ostili si erano invece mostrati molto benevoli. Viaggiarono verso Roma suddivisi in tre o quattro gruppi; Ignazio era con Favre e Lanez, e durante questo viaggio ricevette da Dio favori straordinari. Aveva deliberato che, una volta sacerdote, sarebbe rimasto un anno senza celebrare la messa per prepararvisi e per pregare la Madonna che lo volesse mettere con il suo Figlio. Un giorno, trovandosi ormai a poche miglia da Roma, mentre in una chiesa faceva orazione, sent nell'animo una profonda mutazione e vide tanto chiaramente che Dio Padre lo metteva con Cristo suo Figlio da non poter pi in alcun modo dubitare che di fatto Dio Padre lo metteva con il suo Figlio. (S. Ignazio di Loyola, Autobiografia, 96)
Angeli con le 7 trombe 1Quando lAgnello apr il settimo sigillo, si fece silenzio in cielo per circa mezzora. 2Vidi che ai sette angeli ritti davanti a Dio furono date sette trombe. (Ap. 8,1-2) Libro sigillato 1E vidi nella mano destra di Colui che era assiso sul trono un libro a forma di rotolo, scritto sul lato interno e su quello esterno, sigillato con sette sigilli. (Ap 5,1)
20
Coppe di profumi i ventiquattro vegliardi si prostrarono davanti allAgnello, avendo ciascuno unarpa e coppe doro colme di profumi, che sono le preghiere dei santi. (Ap 5,8)
Angelo con incensiere 3Poi venne un altro angelo e si ferm allaltare, reggendo un incensiere doro. Gli furono dati molti profumi perch li offrisse insieme con le preghiere di tutti i santi bruciandoli sullaltare doro, posto davanti al trono. 4E dalla mano dellangelo il fumo degli aromi sal davanti a Dio, insieme con le preghiere dei santi. (Ap 8,3).
Corona 10i ventiquattro vegliardi si prostravano davanti a Colui che siede sul trono e adoravano Colui che vive nei secoli dei secoli e gettavano le loro corone davanti al trono, dicendo: 11Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, / di ricevere la gloria, lonore e la potenza ... Arcobaleno Cera un trono nel cielo, e sul trono uno stava seduto. 3Colui che stava seduto era simile nellaspetto a diaspro e cornalina. Un arcobaleno simile a smeraldo avvolgeva il trono. (Ap 4,2-3) Grande moltitudine 9Dopo ci, apparve una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, razza, popolo e lingua. Tutti stavano in piedi davanti al trono e davanti allAgnello, avvolti in vesti candide, e portavano palme nelle mani. (Ap 7,9) 24 Vegliardi (part.) 6Poi vidi ritto in mezzo al trono circondato dai quattro esseri viventi e dai vegliardi un Agnello, come immolato. Egli aveva sette corna e sette occhi, simbolo dei sette spiriti di Dio mandati su tutta la terra. 7E lAgnello giunse e prese il libro dalla destra di Colui che era seduto sul trono. 8E quando lebbe preso, i quattro esseri viventi e (Ap 5,6-8).
La decorazione del catino absidale della Chiesa del Ges in Roma riprende le immagini che ricorrono nel Libro dellApocalisse, cos come dai testi riportati. Analogamente ai cicli decorativi delle epoche precedenti, laffresco del Gaulli intende dare visibilit alla grande liturgia celeste, nella quale Ges, lAgnello immolato e glorioso d compimento e interpreta tutta la storia. Invece del Pantocrator qui trionfa lAgnello immolato e glorioso.
Il fedele, che assiste alla Messa con lo sguardo che dallaltare si alza a contemplare questa magnifica composizione, aiutato a gustare il Mistero che si compie nella storia e nella sua vita ed celebrato e partecipato nel Rito.
Le 7 lampade
Come documentato da almeno due tele seicentesche, laltare primitivo era composto in modo da presentare, al di sopra della grande ancona con la Circoncisione, unAnnunciazione e, sopra il timpano che la sormontava, un crocifisso, probabilmente lo stesso che si pu vedere oggi in una delle cappelle laterali. Il messaggio che se ne poteva intuire emergeva dai misteri rappresentati: nellannunciazione lAngelo manifesta a Maria il Nome che verr imposto al Bambino nel giorno della Circoncisione. Il grande crocifisso, protetto da un padiglione, posto in gloria: Ges veramente il Re, non solo dei Giudei, ma di tutto il creato, perch ha ricevuto il regno dal Padre per la sua obbedienza. Egli il Salvatore del mondo ed lEmmanuele, il Dio-con-noi nellEucaristia che si celebra sullaltare. La decorazione del catino absidale completer la serie dei titoli riferiti a Ges: egli infatti sar rappresentato come lAgnello mistico dellApocalisse, che ha portato il peccato del mondo e tiene nelle sue mani il senso della storia. Unultima nota: i Nomi con i quali Ges viene indicato sono sempre connessi con lo spargimento del sangue.
LAltare maggiore prima del rifacimento del 1843
Tra il 1841-1843, nel contesto di una generale rinnovamento della Chiesa del Ges , laltare maggiore ristrutturato da A. Sarti (1797-1880), che dellaltare antico conserv solo la mensa e le quattro colonne di marmo giallo, disponendone a formare come un arco trionfale, sopra il quale pose in monogramma del Nome, ripetendo il motivo iconografico della vota. Il crocifisso fu recuperato nella tela, che per piuttosto una Presentazione al Tempio che non una circoncisione.