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Insegnamento di Idraulica AB

Ing. Andrea Maranzoni


1
Correnti in pressione
A. Maranzoni
Dipartimento di Ingegneria Civile,
Architettura, Territorio e Ambiente
Universit degli Studi di Parma
Insegnamento di Idraulica AB
Ing. Andrea Maranzoni
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Introduzione
Il moto di un fluido si dice in pressione se il fluido occupa lintera
sezione della tubazione.
Il moto in pressione avviene in conseguenza di una differenza di
carico piezometrico tra le sezioni di estremit.
Il moto in pressione dei fluidi diffusissimo nella pratica. Ha luogo,
ad esempio, nelle reti acquedottistiche, nei gasdotti, negli impianti
industriali di raffreddamento, negli impianti di riscaldamento e
condizionamento, nelle condotte forzate degli impianti idroelettrici,
nellapparato circolatorio degli esseri viventi, ecc.
La comprensione del moto in pressione e la conoscenza delle leggi che
lo governano consente di affrontare i problemi ingegneristici di verifica
e progetto di molti impianti idraulici.
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AH
DISTR
= iL perdita di carico distribuita
Y < Y e V < V
T
Q < Q
T
Q = cost moto permanente
linea dei
carichi totali
linea dei carichi
piezometrici
perdita di quota
piezometrica e
perdita di carico
totale lungo L
j = Cadente
idraulica
gY V
T
2 =
( ) H Y g V A = 2
[j]=[-]
imbocco ben
sagomato
Y=
Il moto di un fluido reale accompagnato da dissipazioni energetiche.
Levidenza sperimentale mostra che lenergia disponibile a monte non si ritrova
integralmente a valle e che lapproccio torricelliano fornisce una sovrastima
della portata defluente.
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Equazioni del moto per una corrente lineare
Equazione di continuit per una corrente
monodimensionale di fluido incomprimibile
0 =
c
c
+
c
c
s
Q
t
A
In condizioni stazionarie:
0 =
c
c
s
Q
Il moto di una corrente stazionaria di fluido incomprimibile
caratterizzata dalla costanza della portata.
Se la condotta indeformabile:
0 =
c
c
s
Q
Il moto uniforme ma
non necessariamente
permanente
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Equazione dinamica per una corrente
lineare di fluido incomprimibile
Proiettando nella direzione del moto:
Prima equazione cardinale della dinamica:
} } }
+ =
) ( ) ( ) ( t S t V t V
dS dV dV
Dt
D
g v
}
= +
) (t V
s s
dV u
Dt
D
G
Equazioni del moto per una corrente lineare
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Componente nella direzione del moto della
risultante delle forze di massa (forza di
gravit) agenti sul sistema materiale
ds
s
z
A ds A g G
s
c
c
= u = sen
Componente nella direzione del moto della
risultante delle forze tangenziali resistenti
di superficie che si sviluppano sul
contorno bagnato del sistema materiale
ds C
s
f 0
t = H
C la lunghezza del contorno bagnato,
t
0
la tensione tangenziale media alla parete.
|
.
|

\
|
c
c
+ = ds
s
pA
pA pA
s
t
) (
Componente nella direzione del moto
della risultante delle forze statiche di
superficie agenti sulle sezioni trasversali
di chiusura del sistema materiale
ds
s
A
p
s
l
c
c
=
Componente nella direzione del moto della
risultante delle forze di superficie normali
agenti sul contorno in virt della variazione
con x dellarea bagnata della corrente
p indica la pressione baricentrale.
Equazione dinamica per una corrente
lineare di fluido incomprimibile
Equazioni del moto per una corrente lineare
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ds dA
Dt
Du
dV
Dt
Du
dV u
Dt
D
A V t V
(

= =
} } }
) (
Per il teorema del trasporto unito
allequazione indefinita di continuit
Per la geometria del sistema
in considerazione
} } } }
=
c
c
+
c
c
=
|
.
|

\
|
c
c
+
c
c
=
A A A A
dA
s
u ds
dA
t
u
ds dA
x
u
u
t
u
ds dA
Dt
Du
ds
2
2
Per la definizione di derivata sostanziale
e lincomprimibilit del liquido
Per la propriet di
linearit degli integrali
s
U ds
A
t
U
ds A
c
| c
+
c
c
=
) (
2
2
Per le definizioni di velocit media e del coefficiente di Boussinesq,
visto che il volume Ads fisso
Equazione dinamica per una corrente
lineare di fluido incomprimibile
Equazioni del moto per una corrente lineare
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In definitiva, raggruppando tutti i contributi:
s
U ds
A
t
U
ds A ds A
s
p
ds C ds
s
z
A
c
| c
+
c
c
=
c
c
t
c
c

) (
2
0
2
Dividendo per A dx, si ottiene:
s
U
g
U
t
U
g s
p
R s
z
c
c
|
c
c
=
c
c

t
+
c
c 1 1
0
dove R indica il raggio idraulico.
Infine:
j
t
U
g s
H
j
t
U
g g
U p
z
s

c
c
=
c
c

c
c
=
|
|
.
|

\
|
| +

+
c
c
1
1
2
2
con j cadente idraulica
Equazione dinamica per una corrente
lineare di fluido incomprimibile
Equazioni del moto per una corrente lineare
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4 2 2
2
D R
R
R
P
A
R
i
= =
t
t
= =
raggio idraulico per sezione circolare
) ( h b
h b
P
A
R
i
+
= =
2
raggio idraulico per sezione
rettangolare
h b
h b
P
A
R
i
2 +
= =
raggio idraulico per sezione
rettangolare a pelo libero
i i
R D 4 =
diametro idraulico o equivalente
per sezione circolare D
i
= D
R
b
h
b
h
Il raggio idraulico
2 2
d
b
bd
P
A
R
i
= = =
raggio idraulico per sezione rettangolare
del moto alla Couette
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Allequazione del moto derivata precedentemente si pu pervenire anche a
partire dal primo principio della termodinamica espresso in forma cardinale,
a confermare lequivalenza degli approcci dinamico ed energetico per lo
studio di una corrente lineare di liquido incomprimibile.
Equazioni del moto per una corrente lineare
Derivazione dellequazione del moto a partire dal
Primo principio della Termodinamica
t m
P P E U + = + ) (
Dt
D
La variazione per unit di tempo dellenergia interna posseduta dal sistema
materiale sommata alla sua energia cinetica uguaglia la somma tra la potenza
meccanica trasmessa al sistema dalle forze esterne (di massa e di superficie) e
la potenza termica trasmessa allo stesso mediante flussi di calore.
} } } }
e + + =
|
.
|

\
|
+
) ( ) ( ) ( ) ( t A t A t V t V
dA dA dV dV v
Dt
D
v v g
2
2
1
u
dove u e indicano rispettivamente lenergia interna specifica alla massa e la densit
del flusso di potenza termica.
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Derivazione dellequazione del moto a partire dal
Primo principio della Termodinamica
} } }
= = = =
V V V
dV z dV gz dV ) ( div ) (grad v v v g
m m
P
Potenza meccanica trasmessa dalle
forze esterne di massa (ricondotte
alla sola forza di gravit)
Per lincomprimibilit del liquido
e lequazione di continuit
Asse z rivolto verso lalto
} } } }
+ + = =
+
lat
A ds s A s A S
dA z dA z dA z dA z ) ( ) ( ) ( ) (
) ( ) (
n v n v n v n v
Per la propriet di
linearit degli integrali
Per il teorema
della divergenza
= + + =
} } }
+
lat
A ds s A s A
dA dA dA v v v
) ( ) (
n
s m
P
} } }
+ + =
+
lat
A ds s A s A
dA p dA p dA p v n v n v n
) ( ) (
Potenza meccanica
trasmessa dalle forze
esterne di superficie agenti
in direzione normale
Considerando solo
leffetto degli sforzi
normali
Si considera un tronco di corrente
cilindrica di lunghezza infinitesima dx.
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Derivazione dellequazione del moto a partire dal
Primo principio della Termodinamica
ds
t
A
h ds
s
Qh
Q h Q h
dS h dS h
mi
ds s A s A
c
c

|
.
|

\
|
c
c
+ =
= + + =
} }
+
) (
) ( ) (
m m
P P ) ( ) ( n v n v
Potenza meccanica
complessivamente
trasmessa dalle forze
esterne
Per la linearit della corrente
dx j Q dA dV
Dt
D
dV
A V V
= e = =
} } }
u p P
d d
Potenza meccanica
dissipata dagli sforzi
resistenti (in assenza di
apporti o prelievi di energia
da parte di macchine
idrauliche)
La dissipazione di potenza meccanica si traduce in aumento
unitario di energia interna se il sistema isolato termicamente
} } } }
= + + =
+
lat lat
A A ds s A s A
dS dS dS dS v v v v
) ( ) (
t
s m
P
Potenza meccanica
trasmessa dalle forze
esterne di superficie
agenti in direzione
tangenziale
Potenza termica trasmessa al
sistema materiale (nulla se sono
assenti scambi termici con lesterno)
}
e =
A
dA
t
P
0 =
mi m
P
Assenza di apporti o prelievi
di potenza meccanica da
parte di macchine idrauliche
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Derivazione dellequazione del moto a partire dal
Primo principio della Termodinamica
Variazione dellenergia
cinetica del sistema
materiale per unit di tempo
=
c
c
=
} } }
V S V
dS v dV v
t
dV v
Dt
D
) (
2
1
2
1
2
1
2 2 2
n v
Per il teorema del trasporto
=
c
c
+ +
c
| c
=
} }
+
ds C
t
A
C
U dS v dS v ds A
t
U
ds s A s A
1
2
1
2
1
2
1 ) (
2
1
2
) (
3
) (
3
2
ds
t
A
U ds
s
A U
ds A
t
U
c
c
+
c
o c
+
c
| c
=
2
3 2
2
1 ) (
2
1 ) (
2
1
Raggruppando tutti i contributi, facendo
uso dellequazione di continuit e
considerando circa unitario, si ottiene:
Per la definizione di
coefficiente di
ragguaglio di Coriolis
j
t
U
g g
U p
z
s

c
c |
=
|
|
.
|

\
|
o +

+
c
c
2
2
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La quantit di energia che un fluido reale dissipa quando coinvolto in un moto
uniforme in pressione uguale a quella di cui dispone.
In altre parole, fissate le caratteristiche geometriche della tubazione, la portata che
defluisce quella mediante la quale la corrente dissipa tutta lenergia disponibile.
Macchine idrauliche possono trasferire (caso delle pompe) o prelevare (caso delle
turbine) energia alla corrente.
Equazioni del moto per una corrente lineare
Casi particolari
Corrente di fluido ideale
isolata dallesterno:
t
U
g s
H
c
c
=
c
c 1
0 =
c
c
s
H
Se stazionaria:
Corrente stazionaria di
fluido reale isolata
dallesterno:
j
s
H
=
c
c
i j
s
h
s
H
=
c
c
=
c
c
,
Se cilindrica:
(la cadente energetica coincide con la
pendenza piezometrica o pendenza motrice)
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Equazioni del moto per una corrente permanente incomprimibile
( ) s j
s
H
s
Q
=
c
c
=
c
c
, 0
( ) ( ) ( )ds s j H L H
L
}
=
0
0
( ) ( ) jL H L H = 0
( ) ( )

A =
LOC
i
i i
H L j H L H 0
perdite di carico localizzate
perdite di carico distribuite o continue
In generale avremo:
Integrando lequazione dinamica lungo un tratto
di lunghezza L (tra le progressive s = 0 e s = L):
Per corrente uniforme:
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Moto uniforme in un condotto cilindrico
In meccanica dei fluidi con il termine di moto uniforme (in senso
lato) si usa designare un campo pi vasto di processi di movimento
nei quali le caratteristiche del movimento si mantengono costanti
lungo una traiettoria ma possono variare da traiettoria a traiettoria.
Perch ci avvenga necessario che il condotto sia uniforme e
rettilineo.
Pertanto, la velocit media e laltezza cinetica della velocit media
della corrente si mantengono uniformi lungo il percorso.
La perdita di carico effettivo per unit di percorso, j, uguale alla
perdita di carico piezometrico per unit di percorso i e si mantiene
invariata.
A stretto rigore, con moto uniforme (in senso stretto) si designa
quel moto nel quale la velocit invariabile da punto a punto del
campo di moto.
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Sviluppo del profilo di velocit in una tubazione circolare
Il moto bidimensionale nella regione di ingresso dove
v = v(r,z). Diventa monodimensionale pi a valle quando il
profilo di velocit completamente sviluppato e rimane
invariato nelle sezioni ortogonali allasse del condotto per
cui v = v(r).
regione di ingresso, L
i
regione di moto compl. sviluppato
strato limite di velocit
t ( R )
D L
turbolento Moto
per D L
per D L
laminare Moto
i
i
i
10
2300 Re 115
20 Re
~
= =
= =
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La cadente j influenzata dal regime di movimento
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Il numero di Reynolds
O. Reynolds
(1842-1912)
Il numero di Reynolds essenziale nellanalisi
del tipo di movimento in presenza di fluidi viscosi
Il numero di Reynolds indica il rapporto tra le
forze di inerzia e le forze viscose agenti allinterno
della massa fluida
v

c c
c
c
VL VL
L
V
L
V
= = =
2
2
Re
L
c
lunghezza caratteristica
del campo di moto
V velocit caratteristica
Nelle tubazioni circolari la lunghezza caratteristica
il diametro D della tubazione
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Il valore di Re al di sopra del quale il moto laminare non pi
stabile chiamato numero di Reynolds critico. Tale valore, di
incerta determinazione, varia in dipendenza della geometria del
campo di moto.
Nelle pratiche applicazioni,
in condotte cilindriche circolari:
Per Re < Re
crit
2300 stabile
il regime laminare
Per Re > 4000 stabile
il regime di moto turbolento
Per 2300 < Re < 4000:
situazione di transizione
Il numero di Reynolds e
i regimi di movimento
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I regimi di moto
Moto laminare: tipo di movimento in cui sono nulle le componenti
di agitazione della velocit, sicch il movimento avviene per
lamine parallele. In particolare per il moto uniforme il
movimento avviene per filetti fluidi paralleli alle generatrici del
condotto
Situazione di transizione: il movimento avviene ancora per filetti
fluidi, questi per allaumentare della velocit divengono sempre
pi instabili, perdono il loro parallelismo con le pareti e iniziano a
verificarsi oscillazioni isolate sia nello spazio che nel tempo
Moto turbolento: insorgono stabilmente componenti di velocit di
agitazione turbolenta, gli scambi di massa tra le diverse regioni
del campo sono prevalenti, il moto non avviene pi per filetti
fluidi
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Occorre stabilire la relazione esistente tra la cadente j e tutte
le grandezze da cui essa pu dipendere
In generale:
( ) fisiche e, cinematich e, geometrich grandezze f j =
area e forma della sez. trasversale
scabrezza interna del condotto
velocit media
viscosit
densit
comprimibilit
Problema centrale: determinazione della cadente j
Usualmente, per
sezione circolare:
Formula di
Darcy-Weisbach
g
U
D
j
2
2

=
coefficiente adimensionale di resistenza
Darcy
(1803-1858)
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R g
U
j
4
1
2
2
=
indice di resistenza
Espressione di
Darcy-Weisbach
Lespressione di Darcy-Weisbach per la cadente j valida in
generale per i vari regimi di movimento, per tubazioni lisce o
scabre e per condotte aventi forma diversa da quella circolare
In particolare nel caso di moto laminare lindice di resistenza
risulta funzione solamente del numero di Reynolds e non
dipende dalla natura della parete che caratterizza il condotto
Moto in un condotto cilindrico
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Moto laminare in un
condotto cilindrico
circolare

t
=

t
=
128 8
4 4
iD iR
Q
2 8 8
2
2
4
max
) (
u R i
R
R i
A
Q
U =

=
t
t
= =
Moto di Hagen - Poiseuille
U
D
i j
2
32


= =
La pendenza motrice direttamente
proporzionale alla velocit media
D g
U
j
1
2
64
2
Re
=
Re
64
=
Il fattore di resistenza distribuita
inversamente proporzionale al
numero di Reynolds
Per la formula di
Darcy-Weisbach
U
D

= t
8
0
2
0
8
U
t
=
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i
f
D g
U
c
j
1
2
2
Re
=
coefficiente di forma
Moto laminare
in tubazioni
cilindriche
non circolari

=
i
UD
Re
definito mediante il
diametro idraulico
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Stato di sforzo
tangenziale in seno ad
una corrente cilindrica
i

i i
2
1 1 1
r p A p t = =
i i
2
2 2 2
r p A p t = =
( )
( )
( )i
i
i G
1 2
2
2
sen
sen
z z r
L r
AL
i
t =
= o t =
= o =
( ) o = sen
1 2
L z z
0 = M
0 = I
Equilibrio dinamico di una
porzione cilindrica della
corrente coassiale alla
tubazione
Moto stazionario
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( ) 0
1 2
2 2
2
2
1
= t t t T z z r r p r p
i i T rL r T t t = = 2 ) (
( )
Lj r Li r
z
p
z
p
r
z z r r p r p T
2 2
2
2
1
1
2
1 2
2 2
2
2
1
t = t =
=
(

|
|
.
|

\
|
+

|
|
.
|

\
|
+

t =
= t t t =
rL r T t t = 2 ) (
( ) j
r
rL
Lj r
r Lj r rL r
2 2
2
2
2
=
t
t
= t t = t t ) (
Stato di sforzo tangenziale in seno ad una
corrente cilindrica stazionaria
Equazione di equilibrio
dinamico proiettata
sulla direzione del moto
In direzione radiale le
tensioni tangenziali
variano linearmente
Risultato valido indipendentemente
dal regime di moto
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( )
( ) j R j
R
R r
r
i
= = = t
= = t
2
0 0
sullasse del condotto
alla parete
in generale:
R
r
R r ) ( ) ( t = t
asse del condotto
parete
sezione assiale di un
generico condotto
Stato di sforzo tangenziale in seno ad
una corrente cilindrica stazionaria
2
r
j r = t ) (
Lazione resistente esplicata dal condotto
sulla corrente opposta allazione di
trascinamento esercitata dalla corrente
sul condotto
Wj Lj R R T = t =
2
) (
Per unit di lunghezza della tubazione:
j A j R
L
R T
= t =
2
) (

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