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In cammino lungo la Via Francigena

Un viaggio a piedi lungo la Via Francigena ancora oggi una piccola avventura, che richiede unadeguata preparazione. Non solo fisica, ma soprattutto logistica e tecnica. In questo articolo trattiamo gli aspetti legati alla segnaletica, alle guide e allaccoglienza lungo il percorso. La segnaletica Rispetto al pi noto Cammino di Santiago, in cui la flecha amarilla (la freccia gialla inventata da un parroco galiziano) accompagna il pellegrino lungo tutto litinerario, lorientamento pi difficoltoso, poich la Via Francigena ancora oggi segnalata solo in parte, e purtroppo non sempre in modo univoco. E infatti recente la certificazione di un itinerario ufficiale, riconosciuto dal Governo italiano e dalle Amministrazioni locali, che hanno cercato di mettere ordine in una babele di interpretazioni del percorso, che pu cambiare sensibilmente a seconda della guida o della mappa utilizzata dal pellegrino. Attualmente (Dicembre 2009) il percorso italiano della Via Francigena segnalato per circa il 50% della lunghezza. Per motivi tecnici e amministrativi la posa dei cartelli avvenuta finora a macchia di leopardo, per cui zone in cui la segnaletica posata con continuit si alternano a zone in cui senza una mappa impossibile orientarsi. La segnaletica ufficiale installata finora lungo litinerario di tre tipi, che illustriamo qui sotto:

Tipo D

Tipo E

Tipo F

Il tipo D un cartello conforme al codice della strada, e che viene quindi installato lungo i tratti di percorso in cui transitano anche veicoli a motore; Il tipo E un piccolo cartello che si presta allinstallazione lungo strade campestri e sentieri; Il tipo F un supporto in alluminio giallo su cui viene installato un segnavia, munito di una freccia. E stato concepito sia come segnavia di conferma, sia come segnale direzionale da installare in aree di particolare pregio ambientale. Oltre alla segnaletica illustrata sopra, il pellegrino incontrer lungo il cammino innumerevoli altri tipi di indicazioni: dai cartelli turistici simili a quelli di tipo D ma senza le icone dei due escursionisti, a segnavia di vernice con le forme pi diverse. A volte tale segnaletica indica il percorso ufficiale, altre volte conduce il pellegrino lungo itinerari descritti da altre guide, o liberamente tracciati da chi li ha poi segnalati. E facile immaginare la confusione che ci genera nel camminatore, che rischia di perdersi a volte perch la segnaletica manca, altre volte perch in uno stesso bivio trova pi indicazioni contraddittorie. Per i motivi di cui sopra consigliabile dotarsi di una guida, e consultarla ogni volta che c un dubbio sul percorso: anche se la Via Francigena non attraversa territori 1

disabitati o zone pericolose, perdersi non mai piacevole, soprattutto dopo aver percorso molti chilometri a piedi. Le guide al percorso La guida del percorso ufficiale scaricabile gratuitamente dal sito MiBAC-DGBID (www.francigenalibrari.beniculturali.it) . E costituita da 40 road book completi di mappe in scala 1:25.000, che descrivono bivio per bivio ogni tappa. Il formato (e quindi il peso) dei road book pu essere ridotto stampando fronte-retro due pagine per foglio. Chi ha pi dimestichezza con la tecnologia pu invece orientarsi con un navigatore GPS, scaricando le tracce delle tappe dal sito MiBAC-DGBID. Superato il primo impatto, il GPS si rivela molto utile, poich evita al pellegrino la lettura del road book e della mappa in ogni bivio, che alla lunga pu risultare stancante. Inoltre se si sbaglia strada il GPS consente di ritrovare rapidamente litinerario giusto. Oltre alla guida ufficiale sono disponibili in commercio altre pubblicazioni, tra cui citiamo le principali: Guida alla Via Francigena (autori DAtti/Cinti) - Terre di Mezzo Editore la guida cartacea pi diffusa, e descrive litinerario tra il Passo del Monginevro e Roma. TopoFrancigena edita dallAssociazione Internazionale della Via Francigena, molto diffusa allestero; Lightfoot guide to the Via Francigena (autori ed editori Chinn/Gallard), si sta affermando tra il pubblico di lingua inglese; Via Francigena (autrice Birgit Gotzmann) Conrad Stein editore, molto diffusa tra il pubblico di lingua tedesca. Esistono altre guide in lingua italiana, meno diffuse. E importante che il pellegrino sappia che tutte queste guide propongono percorsi diversi da quello ufficiale (con la sola eccezione della guida di Chinn/Gallard, che si sta uniformando al percorso ufficiale e comunque lo riporta sempre sulla cartografia, anche quando suggerisce una variante). Inoltre tutti i percorsi proposti sono diversi tra loro. Laccoglienza Risolto (almeno speriamo), il problema del percorso, bisogna affrontare il tema dellaccoglienza. Anche in questo caso bene organizzarsi in anticipo, identificando in ogni tappa una struttura ricettiva adeguata alle proprie esigenze. Lorganizzazione del Cammino di Santiago, in cui mediamente si trova almeno un albergue economico ogni 10 km, in grado di accogliere i pellegrini senza prenotazione, ancora un sogno. E bene informarsi in anticipo, ed avvertire del proprio arrivo almeno il giorno prima. Un elenco delle strutture ricettive pu essere scaricato dal sito dellAEVF Associazione Europea delle Vie Francigene (www.viefrancigene.eu). Una pubblicazione di nome Dormifrancigena pu essere acquistata dallAIVF - Associazione Internazionale delle Vie Francigene ( www.francigena-international.org ) , mentre anche la guida di Paul Chinn elenca numerose soluzioni. Come nel caso della segnaletica, ancora non esiste uno standard per laccoglienza: le strutture che in Italia si definiscono ostelli, in genere prevedono un livello qualitativo e un prezzo pi alti rispetto alle esigenze dei pellegrini. Lungo il cammino di Santiago si dorme in camerate che a volte ospitano pi di 100 letti a castello; il coprimaterasso e la federa del cuscino vengono lavati ogni due settimane circa, poich ogni pellegrino ha il proprio sacco a pelo. Bagni e docce sono in comune, e spesso gli ospiti possono utilizzare la cucina. I prezzi vanno da unofferta libera a 6 Euro per gli ostelli parrocchiali e municipali, fino a 10 Euro per quelli privati. 2

Gli ostelli italiani in genere costano dai 12 Euro in su, ma non raro pagare attorno ai 25 Euro per un letto con lenzuola in camera da due o da quattro posti, magari con bagno in camera. Insomma, prezzi congrui ma troppo alti per chi deve stare in viaggio mesi. Unalternativa agli ostelli sono le parrocchie, che offrono ospitalit in strutture pi o meno attrezzate, in genere in cambio di unofferta. E fondamentale portare con se una credenziale, il documento che attesta lo status di pellegrino, e che deve essere timbrato in ogni tappa per poter essere accolti nelle parrocchie e richiedere il Testimonium allarrivo a San Pietro. La credenziale pu essere richiesta allAEVF o ad altre organizzazioni attive lungo la Via Francigena. Lospitalit gratuita in case private Segnaliamo infine la possibilit di trovare accoglienza gratuita in case private: nel sito www.couchsurfing.org, leader mondiale per lo scambio gratuito di ospitalit, esiste un gruppo, creato da chi scrive, dedicato proprio allospitalit dei camminatori http://www.couchsurfing.org/group.html?gid=19653. Al gruppo sono iscritte alcune persone che offrono senza impegno ospitalit ai pellegrini lungo la Via Francigena. Laccoglienza in case private una grande opportunit per approfondire la conoscenza del territorio che si attraversa, e per entrare in relazione con chi lo abita, gettando le basi per amicizie spesso destinate a durare a lungo. Nel Medio Evo il pellegrino veniva spesso ospitato nelle case private perch, secondo il Vangelo, aprendogli le porte si accoglieva il Cristo. Inoltre il viaggiatore che arrivava da lontano portava con se le notizie, i racconti, la conoscenza, la cultura del suo paese e dei luoghi attraversati. Il forestiero era visto come una risorsa, non solo economica ma anche culturale. Un ruolo che oggi purtroppo andato perduto, e che oggi possiamo recuperare. Alberto Conte

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