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Milano è la Babilonia Gotica, la Città Cattedrale, il feudo più popoloso d'Europa. Fu il fondatore del Casato
Visconti, Barnabò, il primo ad immaginare una città-marchingegno, che potesse, all’occorrenza, richiudersi
su se stessa e divenire autosufficiente. Il suo progetto fu portato a termine dal suo discendente Gian
Galeazzo e, poi, da Ugardo De Severi.
Le strade principali del ducato sono tutte Vie diritte ben munite e lastricate, mentre attorno alla Cerchia
esterna delle mura è disposto un sistema di torri, castelli e fortezze di vario genere, che controllano il
territorio in ogni direzione e sono tutte collegate tra loro, tramite passaggi sopraelevati e, si dice,
sotterranei.
Le mura interne sono alte 50 metri e permetto la distribuzione dell’acqua all’interno del Feudo. L’acqua non
è importante solo per l’agricoltura ed il sostentamento dei cittadini; ma anche per dare energia agli
apparati meccanici delle mura.
Milano è divisa in cinque livelli sovrapposti: si parte dal Piano delle Carceri, una rete di passaggi sotterranei,
fondamenta, segrete e prigioni. Subito dopo c’è il Piano delle Lucerne, un livello di campagna totalmente
privo di luce naturale ed impregnato da odori nauseanti. Al Piano delle Lucerne si possono trovare anche
vasche per l’allevamento dei pesci, enormi mulini, industrie, opifici ed ospizi per i derelitti.
Salendo ancora si trova il Piano dei Sestieri, il vero centro nevralgico di Milano: qui ci sono piazze, botteghe
e palazzi pubblici. È anche il livello più frequentato, dove si svolge la vita commerciale della città. Ai Sestieri
il sole è solo un pallido riflesso; ma almeno l’aria è pulita.
Poi c’è il Piano delle Torri, dove si trovano i palazzi ed i castelli di banche, corporazioni ed importanti
famiglie aristocratiche. Le botteghe del Piano delle Torri sono le più prestigiose d’Italia.
Infine, c’è il Piano dei Verzieri: qui ci sono piccoli orti e meravigliosi giardini pensili. Lo scopo del Piano dei
Verzieri è quello di offrire sostentamento ad una piccola parte della popolazione in caso di assedio.
L’attuale Duca di Milano è Ludovico Dal Verme, che governa il Feudo grazie al sostegno del suo fedele
secondo, Ludovico Sforza, detto il Morto. Dal Verme riuscì a conquistare Milano dopo il Flagello Magno,
diffusosi negli anni 80 del ‘400 a causa di ratti infetti nel Piano delle Carceri. L’epidemia aveva quasi
trasformato Milano in una Città Dolente; solo gli sforzi congiunti di Dal Verme, all’epoca un rinomato
condottiero, e Ugardo De Severi riuscirono ad evitare il disastro. Dal Verme, poi, potendo contare
sull’appoggio popolare, fece assassinare il Duca Lamberto Visconti e prese il potere con la forza.
Il Duca risiede nel Castello Vermesco, il più grande palazzo signorile dell’Italia Macabra. Il Castello è un
mostro di pietra e metallo che si estende per centinaia di metri verso l’alto e che è situato a metà della
cerchia interna delle mura.
Milano non è una città priva di ombre: il Duca Dal Verme deve costantemente lottare per mantenere il
potere ed evitare di finire vittima di intrighi e congiure. Dal Verme, infatti, ha molti nemici: i Della Torre, i
Visconti; oltre che numerose famiglie aristocratiche pronte a lottare con le unghie e con i denti per farsi un
nome. La situazione si è aggravata dopo che il Duca è rimasto storpio a causa di un incidente a cavallo: i
milanesi diffidano di un sovrano incapace di tirar di spada.
Luigi Dal Verme, poi, l’erede del Duca, è considerato da tutti un giovane crudele e dissennato; incapace di
succedere al padre.
Per quanto, secondo leggi ducali, ai corrotti sia impedito l’accesso al Feudo, pena la defenestrazione, nel
Piano della Carceri vi è una nutrita comunità di lazzariti. I corrotti sopravvivono compiendo attività criminali
come l’usura, il furto, il gioco d’azzardo e la truffa. Pare che esista addirittura una “mafia dei corrotti”, la
spaventosa Mano Bianca; che detta il buono ed il cattivo tempo nei Piani inferiori della città.
Inoltre; sembra che il Piano delle Carceri sia infestato dai Morti e che pericolosi egemoni si nascondano
nelle zone più remote del Piano delle Torri. Nella Babele Gotica, dopotutto, è facile entrare; ma
difficilissimo uscire.
Per porre un freno al rischio di Pandemoni; il Duca Dal Verme ha concesso particolari privilegi al Mestiere
degli Acchiappamorti. Per questa ragione, nel corso degli anni, gli Acchiappamorti si sono trasformati in una
bizzarra confraternita di stampo mistico-religioso e sembrano quasi dettare legge a Milano. Chiunque entri
negli Acchiappamorti rinuncia alle sue terre, al suo nome ed al suo titolo; acquisendo una nuova identità.
Milano è una città essenzialmente cristiana, ma per tutto il Ducato si professa l’Obbedienza Ambrosiana e
l’Arcivescovo della città non riconosce direttamente l’autorità politica del Papa Re.
Quasi tutte le altre forme di obbedienza cristiana sono tollerate e tra i vari livelli della città sorgono chiese,
santuari, cappelle, sinagoghe e moschee di ogni genere, mentre non sono consentiti in alcun modo i culti
Copti, Lazzariti e Upiriti. Tutta questa libertà religiosa sfocia talvolta in diatribe, scismi, eresie e vere e
proprie guerre.
Al lato opposto del Castello Vermesco si può trovare l’enorme torre degli Opifici De Severi, collegata, nei
livelli più bassi, con laboratori e fornaci di proprietà della famiglia. All’interno degli Opifici si può trovare
ogni tipo di prodigio della tecnica: montacarichi automatici, terrazze panoramiche rotanti, automi serventi
e apparati di illuminazione e ventilazione meccanizzati, programmabili tramite lastre punzonate.
Ugardo De Severi giunse a Milano dai Principati Teutonici negli ultimi decenni del ‘400 e fece
immediatamente fortuna grazie alla lavorazione del ferro e della ghisa. Solo dopo si dedicò alla
ristrutturazione delle opere architettoniche, idrauliche ed ingegneristiche del Feudo. Senza De Severi,
Milano come la conosciamo oggi non esisterebbe.
Ugardo è ormai un uomo molto anziano e, negli ultimi anni, la sua salute è peggiorata a tal punto da
costringerlo a letto. Gli Opifici sono attualmente nelle mani dell’unico figlio di Ugardo, Antonio Edoardo De
Severi.
Antonio ha una brutta fama: tutti a Milano conoscono la sua passione per il vino e le sue abitudini da
dongiovanni; tuttavia ben pochi hanno il coraggio di negare lo straordinario genio creativo che lo
contraddistingue. Antonio è noto per le sue gigantesche armature armillari, per le protesi avanzate e per gli
studi condotti sull’intelligenza artificiale. Tuttavia, prodotti così avveniristici faticano ad incontrare i gusti
del pubblico. Inoltre, gli Opifici si trovano ad affrontare la terribile concorrenza delle Manifatture Da Vinci e
di altri laboratori di meccanica sparsi per l’Europa. In definitiva, la situazione economica degli Opifici De
Severi è pessima ed Ugardo ed Antonio, di conseguenza, sono sempre più ai ferri corti.
Ugardo disapprova anche la bizzarra abitudine di Antonio di indossare un’armatura armillare iperleggera e
vestire i panni dell’Uomo di Ferro, che protegge Milano dal crimine.
Di recente, Antonio è rimasto ossessionato dall’idea di ottenere la rivincita contro il Duca Giovanni Pico di
Mirandola; un celebre inventore corrotto di Modena che lo ha sconfitto durante una competizione a
Firenze. Antonio intende sfidare Pico pubblicamente, invitando ad assistere al “duello” persino il
famosissimo Leonardo da Vinci, un tempo suo maestro.
Che un evento del genere possa risollevare le sorti degli Opifici? Oppure invitare un corrotto all’interno
della Babilonia Gotica non farà altro che affossare ancora di più il buon nome dei De Severi?
I Misteri di Milano
Dal Verme riuscirà a rimanere sul trono di Milano, evitando congiure ed assassinii? È vero che la sua
stessa moglie cospira per garantire la sua dipartita? E Luigi, che ruolo avrà nello scontro?
Chi produce la Gattacarogna, la misteriosa droga, più potente dell’oppio, che circola nel Piano delle
Carceri? Perché gli Acchiappamorti alle dipendenze di Dal Verme non fanno nulla per impedirne le
diffusione?
È vero che il Talos, il carburante alchemico che alimenta l’intera città, sta segretamente
danneggiando gli antichi macchinari su cui si regge Milano? Quali potrebbero essere le
conseguenze?
I De Severi riusciranno a mantenere a galla i loro Opifici od i debiti li affosseranno inevitabilmente?
Quale strategia si rivelerà la migliore? Il Tradizionalismo di Ugardo o la Creatività di Antonio?
De Severi riuscirà a vincere la sfida di meccanica che lo vedrà misurarsi con l’inventore modenese
Pico della Mirandola? Oppure l’inventore, e con lui tutta Milano, ne uscirà umiliato?
Il Duca è davvero interessato a debellare la Mano Bianca? Quali accordi segreti intercorrono tra Dal
Verme e la mafia dei corrotti?
Perché Dal Verme ha richiamato improvvisamente John Hawkwood a Milano? Quale favore ha
chiesto al mercenario?
I Luoghi di Milano:
Castello Vermesco: il palazzo del Duca Dal Verme. Si tratta di un gigante di ferro e pietra che si
estende verso l’alto per centinaia di metri. Il Castello non è situato all’interno di un Piano; ma è
“incassato” nelle mura interne del Feudo. Si dice che possa tramutarsi in un’arma in caso di
assedio…
Opifici De Severi: gli Opifici si trovano sul lato opposto del Castello Vermesco. Anch’essi sono
incassati nelle mura e attraversano tutti i Piani di Milano, simili ad un grosso serpente di pietra. Le
“radici” della torre affondano in laboratori, fornaci e fonderie di proprietà della famiglia De Severi.
La Basilica Ambrosiana: situata nel Piano dei Sestieri, la Basilica Ambrosiana è il luogo di culto più
importante di Milano. È un imponente edificio che risale all’epoca romana e che, nel corso dei
secoli, è stato oggetto di diversi restauri. Qui risiede l’Arcivescovo e si svolgono tutte le celebrazioni
dell’Obbedienza Ambrosiana. Nel 1487 è stata costruita, per abbellire la Basilica, un’enorme statua
di Sant’Ambrogio, attualmente posizionata al centro dell’abside.
La Lanterna Rossa: una delle osterie più rinomate di Milano, famosa per il suo vino di buonissima
qualità e per la vista mozzafiato (i clienti possono ammirare l’intero Piano dei Sestieri).
È frequentata, oltre che da mercanti ed artigiani, soprattutto da guardie, miliziani e mercenari della
Compagnia Bianca. Chi è alla ricerca di compagnia galante, talvolta può trovarla alla Lanterna Rossa
(ma sempre previo pagamento).
Piazza dei Mercati: una delle più importanti piazze di Milano, situata nel Piano dei Sestieri. È
utilizzata per le compravendite commerciale e per le esecuzioni dei condannati a morte (a patto
che non siano corrotti od untori). È qui che si terrà le disfida pubblica tra Antonio De Severi e Pico
della Mirandola.
Palazzo Visconti: quello che rimane della residenza del Casato Visconti, attualmente estinto. Si
tratta di un vecchio rudere situato nel Piano delle Torri. È stato saccheggiato diverse volte negli
ultimi anni: ogni oggetto prezioso, persino gli stucchi dei soffitti, è stato portato via. Gira voce che
Palazzo Visconti sia infestato dai morti o, dicono alcuni, dai fantasmi.
San Bernardino alle Ossa: una Chiesa sconsacrata risalente ai Vecchi Regni, situata nel Piano dei
Sestieri. È decorata con teschi umani ed altre decorazioni macabre. Qui i membri del Mestiere degli
Acchiappamorti si riuniscono per venerare la Santa Morte, il bizzarro oggetto del loro culto segreto.
È vietato l’ingresso a chiunque non faccia parte dell’Ordine.
La Casa dell’Impiccato: una taverna di pessima fama che si trova nel Piano delle Carceri e che funge
anche da bisca clandestina: qui si può giocare a dadi, al tavoliere o a carte. Pare che sia il ritrovo di
molti membri di spicco della Mano Bianca.
Il Palazzo degli Alchimisti: un'altissima torre situata nel Piano delle Carceri. È un edificio
antichissimo, dotato di un’architettura bizzarra e piena di trappole e segreti. Pare che le sue
fondamenta siano state costruite dai Nephilim.
Palazzo della Ragione: situato sul Piano dei Sestieri, vicino a Piazza dei Mercati. Si tratta di un
Palazzo pubblico dove vengono ascoltate le rimostranze dei cittadini e dove si amministra la
giustizia. Funge anche da Carcere.