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Partito Democratico delle Marche

LE PROPOSTE DEL PARTITO DEMOCRATICO PER IL DIMEZZAMENTO DEI COSTI DELLA POLITICA E DI FUNZIONAMENTO DELLISTITUZIONE REGIONALE MARCHE

Testo a cura di Roberto Piccinini

14 ottobre 2011

PREMESSA Di fronte allemergenza economica il PD Marche ritiene che anche la politica regionale debba dare un contributo concreto di sobriet, rigore politico, amministrativo e di responsabilit, contrastando contestualmente concezioni demagogiche che rischiano di confondere tutto e non risolvere nulla. Il PD Marche che si batte affinch i costi della politica siano apertamente riconosciuti e siano assunti dalla collettivit intende dare il proprio contributo per eliminare i costi impropri della politica e gli sprechi e ad assicurare la massima trasparenza. Per questa ragione il PD Marche ha messo a punto precise proposte che verranno presentate ai partiti della coalizione per dare vita ad una iniziativa legislativa unitaria in Consiglio regionale sul tema della riduzione dei costi di funzionamento degli organi politici regionali, della macchina regionale e delle societ partecipate. Le proposte vanno inquadrate nel pi grande contesto degli interventi: per contribuire cos come previsto nelle priorit programmatiche sottoscritte il 10 febbraio 2010, dalle forze politiche che costituiscono lattuale maggioranza, alla realizzazione di un ente pi snello ed efficace che recupera appieno le proprie funzioni programmatorie-legislative. Riduzione dei costi della burocrazia, con la lotta agli sprechi, tagli di enti inutili, semplificazione legislativa, riduzione di consulenze, spese amministrative e dei costi della politica per liberare risorse aggiuntive per gli impieghi a favore di cittadini, famiglie e imprese. di riduzione e razionalizzazione della spesa, necessari per compensare la drastica riduzione dei trasferimenti dello Stato operata nel corso degli ultimi anni;

Le proposte si articolano in: 1. proposta di legge statutaria volta a ridurre il numero dei consiglieri Regionali e degli Assessori; 2. riduzione delle spese per il trattamento indennitario dei consiglieri regionali; 3. disposizione in ordine allorganizzazione regione Marche e delle sue partecipate. amministrativa della

PROPOSTA DI LEGGE STATUTARIA


RIDUZIONE CONSIGLIERI ED ASSESSORI Entro il prossimo 13 febbraio 2012 la regione Marche deve adeguare il proprio ordinamento a quanto previsto dal comma 1 dellarticolo 14 della Legge 148 del 14/09/2011. a) il numero massimo di Consiglieri regionali, ad esclusione del Presidente della Giunta regionale sia uguale o inferiore a 30(essendo le Marche una regione con popolazione fino a 2 milioni di abitanti) rispetto agli attuali 42. Una riduzione del28,5% che avr efficacia nella prossima legislatura 2015; b) Il numero massimo dei componenti del Consiglio regionale, con arrotondamento allunit superiore: 6 Assessori rispetto agli attuali 10 una riduzione del 40% che avr efficacia dalla prossima legislatura 2015. Contro queste norme che manifestano molteplici profili di illegittimit costituzionale per violazione degli articoli 117 e119 della costituzione diverse regioni italiane hanno deciso di ricorrere alla Corte Costituzionale poich c stata una invasione di campo del governo su materie che sono di competenza strettamente regionale. La decisione di ridurre il numero di Consiglieri e di Assessori una scelta che spetta alle regioni ed il Governo non pu obbligarle perch dovrebbe modificare la Costituzione. Il PD pur condividendo le ragioni che hanno determinato il ricorso ritiene opportuno promuovere autonomamente una proposta per la riduzione del numero dei consiglieri regionali e degli assessori. Nella nostra regione il numero dei consiglieri determinato dallart.11 dello Statuto il quale dispone che Il Consiglio composto da quarantadue consiglieri. Per quanto attiene al numero degli Assessori la normativa contenuta nellarticolo 27 dello Statuto regionale il quale stabilisce che La Giunta Regionale lorgano esecutivo della Regione ed composta dal presidente e da non pi di dieci assessori, compreso il Vice Presidente. La normativa nazionale richiamata in premessa ha significativamente modificato quanto disposto dal nostro Statuto. quindi

La nostra proposta, in attuazione della normativa nazionale, pertanto: ridurre i Consiglieri da 42 a 30; ridurre gli assessori da 10 a 6, tra di essi solamente uno pu essere esterno.

Contestualmente riteniamo necessario avviare un confronto in tempi brevi per la formulazione di una proposta di Riforma della Legge elettorale regionale che possa rappresentare unoccasione per riavvicinare i cittadini alla politica. Un sistema elettorale uninominale, eventualmente anche modellato su quello provinciale, che ristabilirebbe un effettivo rapporto di fiducia tra i rappresentati e i loro rappresentanti, in quanto gli elettori dispongono dellultima parola su questo o quel candidato; consentirebbe ad ogni territorio di avere il proprio rappresentante contrariamente a quanto accade spesso con lattuale sistema di aree geografiche con pi rappresentanti ed altre completamente scoperte; ridurrebbe i costi della campagna elettorale. La stessa legge elettorale potrebbe, inoltre, normare le modalit di svolgimento delle primarie per la scelta del candidato di collegio o del candidato Presidente. .

RIDUZIONE DELLE SPESE PER IL TRATTAMENTO INDENNITARIO DEI CONSIGLIERI REGIONALI


INDENNITA DI CARICA IN % ALLINDENNITA MENSILE LORDA PERCEPITA DAI COMPONENTI CAMERA DEPUTATI Ai sensi dellarticolo 2 della LR 13 marzo 1995 n. 23 lindennit mensile di carica dei consiglieri regionali e stabilita nella misura del 65% dellindennit mensile lorda percepita dai componenti della camera dei deputati Nel panorama nazionale le Marche sono una delle Regioni pi sobrie insieme a Toscana, Emilia Romagna, Basilicata e Veneto. Non si ritiene opportuno proporre una riduzione. INDENNITA DI FUNZIONE Ai Consiglieri che svolgono particolari funzioni (Presidente Giunta Presidente Consiglio Assessori Ufficio di Presidenza - Presidenti Commissioni Vice Presidenti ) in aggiunta allindennit prevista allarticolo 4 della LR 23 del 13 marzo 1995 spetta unindennit di funzione sempre commisurata a quella percepita dai Deputati. 4

Si propone labolizione dellindennit di funzione prevista per Segretari dellufficio di presidenza dei Vice Presidenti previste nella misura del 5%. TRATTAMENTO ECONOMICO PARTECIPAZIONE COMMISURATO ALLEFFETTIVA

Il trattamento economico del Consigliere regionale deve essere commisurato alleffettiva partecipazione ai lavori del Consiglio regionale. Pertanto si propone che la diaria e il rimborso forfetario delle spese di trasporto siano corrisposte per intero ove i Consiglieri e i componenti la Giunta si rechino presso le rispettive sedi almeno per un numero di giorni prestabilito al mese. Ove le presenze risultino inferiori applicata per ogni assenza una decurtazione dellimporto. SPESE DI MISSIONE Si propone, con decorrenza dallentrata in vigore della legge, la soppressione dellindennit di missione, riconoscendo in caso di missione da parte di Consiglieri ed Assessori il solo rimborso spese effettivamente sostenute. RIMBORSO SPESE DI TRASPORTO Si propone di modificare lattuale normativa prevedendo una nuova disciplina per i rimborsi spese dei Consiglieri ed Assessori 1. In primo luogo si prevede labolizione del rimborso forfetario delle spese di trasporto per i Consiglieri residenti nel comune sede della Regione (Ancona). 2. Per gli altri il rimborso deve essere commisurato alla distanza effettiva tra Comune di residenza e sede della Regione (Ancona). INDENNITA DI CARICA PER COLORO CHE DURANTE IL MANDATO CONTINUANO A SVOLGERE UN LAVORO AUTONOMO O DIPENDENTE La nostra proposta prevede che lindennit di carica spettante ai Consiglieri regionali che durante il mandato continuano a svolgere un lavoro dipendente, autonomo o che percepiscono un vitalizio per lesercizio dei mandati di Consigliere, Assessore regionale e/o parlamentare ridotta della met.

SOPPRESSIONE ISTITUTO DELLA REVERSIBILITA Si prevede anche la soppressione immediata dellistituto della reversibilit con il quale, previa ulteriore trattenuta del 5% sullindennit di carica si assicurava agli eredi parte dellassegno vitalizio spettante al Consigliere. I Consiglieri che allinizio dellattuale legislatura avessero iniziato a fare tale versamenti sono riammessi alla restituzione delle somme versate.

ABOLIZIONE INDENNITA DI FINE MANDATO, ASSEGNO VITALIZIO ED INTRODUZIONE INDENNITA DIFFERITA DI REINSERIMENTO Si propone, con decorrenza dalla prossima legislatura (X decima) labolizione sia dellindennit di fine mandato che dellassegno vitalizio. Essi vengono sostituiti da una indennit di reinserimento erogabile mensilmente a partire dalla cessazione della carica per la durata massima di dieci anni o quindici anni il cui ammontare corrispondente alla trattenuta mensile del 25% che si prevede di operare sullindennit di carica durante il mandato (trattenuta che corrisponde a quanto previsto complessivamente dalla vigente normativa: 20% per il vitalizio, 5% per lindennit di fine mandato). La presente proposta tiene conto delle disposizioni contenute nella manovra bis. Approvazione entro il 13/02/2012 (sei mesi dallentrata in vigore della legge) e con efficacia dalla prossima legislatura (2015) al sistema previdenziale contributivo per il Consiglieri regionali ASSEGNO VITALIZIO Atteso che le disposizioni in questione devono essere in coerenza con i principi costituzionali della irretroattivit della legge e della certezza dei rapporti giuridici e che per quanto sopra l abolizione del vitalizio dovr necessariamente entrare in vigore dalla prossima legislatura , riteniamo opportuno verificare la possibilit di prevedere che: a) tutti i consiglieri che hanno diritto a percepire l'assegno vitalizio continueranno a percepirlo senza alcuna rivalutazione o incremento previsto dalla legge nazionale 23 del 1995 ; b) per i Consiglieri che continueranno a percepire il vitalizio e che hanno subito una condanna definitiva per reati commessi nellesercizio delle funzioni ricoperte questo viene ridotto del 80% o del tutto quando le somme riscosse superano i contributi versati; c) per i Consiglieri che continueranno a percepire il vitalizio lo stesso si riduce, se linteressato percepisce anche quello derivante da incarico parlamentare nazionale od europeo, che il primo sia ridotto del 50% quando le somme riscosse superano i contributi accantonati.

CONTRIBUTO DI SOLIDARIETA Si propone, infine, di verificare la possibilit di prevedere che a decorrere dal mese successivo allentrata in vigore della presente legge , per un periodo di 5 anni, prorogabili con atto del Consiglio Regionale, agli assegni vitalizi erogati al momento dellentrata in vigore della nuova legge e a quelli che verranno erogati successivamente si applica un contributo di solidariet pari al 10/20 per cento dellammontare lordo degli assegni stessi. RIDUZIONE CONTRIBUTI AL GRUPPO Non si ritiene opportuno prevedere la riduzione dei di ridurre i contributi a vario titolo corrisposti ai gruppi ai sensi dell'art.1 della L.R 34/1998 art.11 in quanto quelli assegnati nelle Marche sono tra i pi bassi a livello nazionale, conoscere i parametri adottati nelle altere regioni. COSTITUZIUONI GRUPPI CONSILIARI Attualmente i gruppi consiliari costituiti sono 14 dei quali 9 costituiti sono monogruppo, sicuramente un numero eccessivo. Si prevede, con decorrenza dalla prossima legislatura, la soppressione dei gruppi costituti da un solo consigliere andando a modificare l'art. 165 del Regolamento interno del Consiglio, prevedendo che per costituire un Gruppo siano necessari almeno tre consiglieri, diversamente si confluisce nel gruppo misto.

DISPOSIZIONI IN ORDINE ALLORGANIZZAZIONE AMMINISTRATIVA DELLA REGIONE E DELLE SUE PARTECIPATE

I Comuni, le Province e le Regioni costituiscono un elemento centrale del nostro Stato perch espressione immediata delle aspirazioni delle comunit. In questo contesto l'azione di razionalizzazione e contenimento delle spese non pu prescindere da una riforma organica sul funzionamento dell'istituzione regionale che consenta anche : 1) nel processo di razionalizzazione degli enti e aziende partecipate controllate necessario prevedere ad esempio il superamento di ATO- ERAP-ERSU assegnando le relative competenze al sistema degli enti locali e delle istituzioni;

2) di superare, pur salvaguardando le rispettive autonomie del Consiglio e della Giunta l'attuale articolazione di alcune dirigenze presenti sia nel consiglio regionale che nella giunta ; 3) introdurre misure volte a contenere i costi di funzionamento dell'istituzione regionale prevedendo, ad esempio, che i compensi percepiti dai dirigenti e dai direttori generali non possano superare nel loro complesso a quanto percepito dai vertici istituzionali della regionale ( Presidente Giunta e Consiglio) al minimo del rimborso forfetario per le spese di trasporto. Riteniamo necessario proporre che la Giunta assuma l'impegno di presentare un proposta organica di riforma entro un anno, approntando invece in tempi pi brevi alcuni provvedimenti che possono essere stralciati.

CONSIDERAZIONE FINALE Nel corso di questi anni il consiglio regionale stato in prima fila nella difesa dell'occupazione e nella ricerca di ammortizzatori sociali per coloro che hanno perso il posto di lavoro. Con la forte riduzione di consiglieri regionali e assessori alcune decine di lavoratori attualmente impegnati nelle segreterie di consiglieri e di assessori si troveranno in condizione di precariet . E' necessario che gli organi di governo della regione anche con iniziative unitarie con altre regioni italiane, si impegnino a trovare soluzioni alternative e d ammortizzatori sociali per questi lavoratori.

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