25 novembre Da vent'anni di violenza sul genere femminile si parla soprattutto nella seconda parte dell'autunno, ma è un tema che andrebbe ricordato ogni giorno, a maggior ragione con la pandemia e i lockdown. Regione Lazio e Lazio Innova hanno creato una settimana di eventi ad hoc, e se ne occupano tutto l'anno (immagine: Alice Pasquini) Era il 17 dicembre del 1999, esattamente 21 anni fa, quando con la risoluzione numero 54/134 l'Assemblea generale dell'Onu istituiva a livello globale la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. La data scelta per la ricorrenza, il 25 novembre, è l'anniversario dell'uccisione di tre attiviste politiche nella Repubblica dominicana nel 1960, e la giornata da allora è il fulcro di incontri, campagne e iniziative focalizzate sulla violenza di genere.
Il 2020, in questo contesto, rappresenta un anno
particolarmente critico, perché le difficoltà economiche e sociali dovute alla pandemia – unite alla necessità di restare confinati in casa in occasione dei periodi di lockdown – hanno determinato un aumento delle angherie domestiche e di altre forme di violenza. Eloquente è il dato offerto dall'ultimo rapporto Eures sul femminicidio in Italia, da poco disponibile: tra l'inizio di gennaio e la fine di ottobre 2020 nel nostro paese sono state uccise un totale di 91 donne, ossia una media di 9,1 al mese. Quasi una ogni 3 giorni.