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NUOVE PROSPETTIVE NELLA PRODUZIONE DELLA SALUTE

32. Bagnardi V. et al. A meta-analysis of alcohol drinking and cancer risk. BR. J. Cancer. 2001;85:1700-1705 33. Agelink, M.W. et al. Alcoholism, Peripheral neuropathy (PNP) and cardiovascular autonomic neuropathy (CAN). J. neurol. Sci. 1998 Dec 11;161(2):135-42 34. Torres-Lopez, J.E. et al. Comparison of the antinociceptive effect of celecoxib, diclofenac and resveratrol in the formalin test. Life Sci. 2002;70:1669-76 35. Mahady, G.B. et al. Resveratrol and red wine extracts inhibit the growth of CagA+ strains of Helicobacter pylori in vitro. Am. J. Gastroenterol. 2003;98:1440-1 36. Yen, G.C. et al. Effects of resveratrol and 4-hexylresorcinol on hydrogen peroxide-induced oxidative DNA damage in human lymphocytes. Free Radic. Res. 2003;37:509-14 37. Revel, A. et al. Resveratrol, a natural aryl hydrocarbon receptor antagonist, protects lung from DNA damage and apoptosis caused by benzo[a]pyrene. J. Appl. Toxicol. 2003;23:255-61 38. Adhami, V.M. et al. Suppression of ultraviolet B exposure-mediated activation of NF-kappaB in normal human keratinocytes by resveratrol. Neoplasia 2003;5:74-82

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Ruolo ed evidenze cliniche della CRM Terapia nelle alterazioni stress correlate
Lo stress un concetto scientifico che ha avuto la fortuna di divenire troppo noto ma anche la sfortuna di essere poco compreso
Hans Selye

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Introduzione La risposta allo stress genera un fenomeno inconsapevole di adattamento delluomo ai cambiamenti dellambiente in cui vive, da cui dipende la sua stessa sopravvivenza. Lo stato di tensione, il malessere, le malattie, sono solo le conseguenze a cui luomo va incontro quando le sue possibilit adattative divengono inadeguate o insufficienti. Lo stress ambientale pu essere indotto anche da stimoli positivi come la felicit e la gioia. La risposta allo stress inizia automaticamente nel cervello e coinvolge inconsapevolmente tutto il nostro organismo, attraverso lattivazione di una complessa risposta neuro psico fisica relazionale, che lo scienziato Hans Selye defin Sindrome Generale di Adattamento. Il concetto di Stress ambientale e di Sindrome Generale di Adattamento ci permettono di capire le reazioni e le modifiche neuro psico fisiche di Adattamento delluomo allambiente. Ladattamento importante per la sopravvivenza dellindividuo ma non determina, necessariamente, benessere. Lattivazione della risposta allo stress si ha ogni volta che uno stimolo di qualsiasi natura interagisce con noi. Queste interazioni avvengono continuamente, istante per istante della nostra vita, a prescindere dalla nostra volont e consapevolezza, generando continui adattamenti non sempre positivi: questi ultimi comportano modificazioni organiche e aggiustamenti comportamentali che consentono di adeguarci alle mutevoli condizioni ambientali, ma spesso vengono mantenuti oltre il tempo necessario, divenendo inadeguati e quindi causa inizialmente di disturbi e successivamente anche di patologie. Spesso ci adattiamo alle condizioni peggiori: in questa ottica ladattamento non coincide con il benessere dellindividuo. Le malattie sono determinate dalla combinazione di molteplici cause, come la predisposizione genetica e altri fattori infettivi, tossici, traumatici. Ma linsorgenza e levoluzione delle malattie sempre condizionata dallo stato di Stress e di Sindrome Generale di Adattamento dellindividuo.

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Le Neuroscienze hanno dimostrato come ogni stimolo esterno (fisico o psichico), se sufficientemente forte o persistente, pu determinare cambiamenti negativi delle funzioni e della struttura del cervello (plasticit neuronale). I medici Salvatore Rinaldi e Vania Fontani hanno messo a punto una nuova strategia terapeutica finalizzata al recupero dei corretti meccanismi neuro psico fisici di risposta allo stress e alla Sindrome Generale di Adattamento, a livello del Sistema Nervoso Centrale, note in letteratura come Metodiche Rinaldi Fontani. Linnovazione frutto di oltre 20 anni di ricerche, protetta da un brevetto internazionale e rientra nei progetti pilota dellUNESCO. LIstituto Rinaldi Fontani una struttura sanitaria di ricerca convenzionata con lUniversit degli Studi di Firenze - Dipartimento di Medicina Pubblica Sezione di Medicina del Lavoro per attivit di Formazione, Ricerca e Clinica inoltre lIstituto partner della Facolt di Medicina dellUniversit di Firenze per il Master di II livello, riservato ai medici, in Ottimizzazione Neuro Psico Fisica e CRM Terapia. La CRM Terapia utilizzata dallAeronautica Militare, che ha aperto il servizio di Ottimizzazione Neuro Psico Fisica, sia per i militari che gratuitamente per le famiglie del pubblico impiego, con prescrizione del medico di famiglia. Inoltre utilizzata da Ospedali, ASL e IRCCS nellambito dei piani di ricerca sanitario regionali. Effetti dello stress cronico e disfunzionalit negli anziani La terza et rappresenta un momento particolare per la sensibilit allo stress e ai danni da stress. In questo particolare momento della vita infatti gli stressor ambientali sono pi che mai presenti. Nellet senile, la cronica esposizione agli stressor ambientali altera di conseguenza il fine equilibrio necessario al mantenimento della omeostasi dellorganismo, il quale vira inesorabilmente e progressivamente verso una allostasi, che concorre a peggiorare gli effetti dellinvecchiamento. Il carico allostatico il risultato di una alterata attivit fisiologica, messa in atto come risposta alle mutate condizioni ambientali per mantenere lOttimizzazione dei sistemi fisiologici. Ha un significato funzionale in risposta a modificazioni ambientali. Quando le variazioni eccedono i limiti omeostatici, con conseguente disequilibrio dei mediatori primari, si ha un sovraccarico allostatico che porta a conseguenze fisiopatologiche importanti (ipertensione cronica, innalzamento cronico delle citochine proinfiammatorie e perdita dei ritmi circadiani in particolare del cortisolo). In condizioni di stress cronico, lintero organismo vira dalla sua fisiologia di base verso una nuova fisiologia adattativa, non pi utile a superare lostacolo vissuto come evento stressante, ma atta a permettere la sopravvivenza.

I sistemi e gli apparati maggiormente coinvolti sono il sistema immunitario, lapparato cardiovascolare, il sistema metabolico con tutti gli assi neuroendocrini che lo modulano ed il sistema nervoso. Nellanziano si ha una ridotta capacit di gestire lo stress ambientale, con tendenza a risposte inadeguate alle sollecitazioni che determinano un aumento della secrezione di glicocorticoidi. Questo dovuto al fatto che, il feedback negativo esercitato dai glicocorticoidi sulla inibizione della secrezione da parte del cervello di ormoni CRH e ACTH, non funziona pi bene. In caso di stress cronico si manifesta un progressivo danno di alcune strutture del sistema nervoso ed in particolare stata dimostrata una atrofia dei dendriti apicali dei neuroni dellippocampo, dellamigdala e un danno dei dendriti dei neuroni della corteccia prefrontale (2-3-4-5-6). Questa condizione stata messa in relazione con i disturbi del tono dellumore, ma anche con una ridotta sensibilit delle strutture centrali alla controregolazione della secrezione dei fattori di rilascio degli ormoni glicocorticoidi (7). Ne consegue che gli effetti dello stress ambientale nei soggetti anziani acquistano una importanza rilevante e possono essere fonte di insorgenza o di aggravamento di sintomatologie o patologie. Per il controllo di tali sintomatologie si determina un aumento del consumo di farmaci sintomatici come antidolorifici, ansiolitici, antidepressivi ed altro. Questo crea spesso una farmacodipendenza ed un abuso di farmaci senza avere una reale efficacia terapeutica sui meccanismi di base correlati al carico allostatico. Sindrome generale di adattamento (g.a.s) e gestione clinica dello stress La moderna concezione di stress va attribuita al fisiologo austriaco H. Selye che ha definito lo stress come una risposta dellorganismo ad ogni sollecitazione che provoca una alterazione della sua omeostasi. Per ristabilire lomeostasi viene prodotta una reazione di adattamento che si esplica attraverso lattivazione di meccanismi psicologici, vegetativi, endocrini, immunologici e comportamentali (muscolare) strettamente collegati tra di loro. Lorganismo mette in atto una risposta aspecifica che non dipende dal tipo di evento stressante a cui sottoposto. La risposta viene definita da Selye Sindrome Generale di Adattamento (G.A.S.). La S.G.A. pu essere prodotta da molti tipi di stimoli: emotivi, fisici, chimici, cognitivi, biologici ecc. Questa si realizza in tre fasi: La reazione di allarme che comprende le manifestazioni pi immediate dello stress, caratterizzate da una reazione vegetativa con: aumento della frequenza cardiaca, della pressione arteriosa, del tono muscolare, dalla dilatazione pupillare, aumento della glicemia ecc... Da un punto di vista psico comportamentale si ha uno stato di tensione e di allerta che consente di fronteggiare lo stimolo stressante.

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Se levento stressante continua ad essere operante si attiva la seconda fase della S.G.A: la reazione di resistenza. Durante questa fase abbiamo lattivazione dei principali assi neuroendocrini. Se nonostante tutto questo, lorganismo fallisce la reazione di adattamento si passa alla fase di esaurimento in cui si ha il fallimento della reazione di adattamento, con la produzione di alterazioni permanenti sia a livello psicocomportamentale, che a livello fisico (endocrino, immunologico, vegetativo). Lorganismo non riuscito a rapportarsi adeguatamente allo stimolo stressante e lomeostasi non stata ristabilita. Di conseguenza si produrranno delle alterazioni dei meccanismi di controllo neurologico che permarranno a prescindere dalla permanenza dellevento stressante che ha ingenerato la reazione. Si ha la cronicizzazione della reazione di stress. Al momento le principali indicazioni terapeutiche per le patologie stress correlate riguardano la psicofarmacologia, la psicoterapia e le tecniche di rilassamento. I farmaci impiegati nei disturbi psicopatologici dello stress sono gli ansiolitici e gli antidepressivi. Lobbiettivo di tali farmaci quello di interrompere il circolo vizioso per cui lansia tende a mantenere e ad accrescere lintensit della reazione di stress. Il farmaco, riducendo lintensit dellansia, dovrebbe permettere allindividuo di trovare le migliori condizioni dadattamento alla situazione che ha provocato lo stress. In modo analogo agirebbero gli antidepressivi, ossia migliorando il tono dellumore faciliterebbero lelaborazione di migliori valutazioni cognitive in grado di disattivare lo stimolo stressante. I rischi connessi alla terapia farmacologica sono: scarsa tollerabilit ed effetti collaterali dellanziano nei confronti di tali trattamenti; il farmaco abbassa i livelli di ansia e depressione ma raramente in grado di ricreare soluzioni di ripristino delle funzioni neurologiche funzionalmente alterate; il farmaco crea dipendenza fisica ma soprattutto psicologica per cui il paziente delega al farmaco il miglioramento della propria condizione di salute e senza di esso si sente perso. Lobbiettivo di tali farmaci (ansiolitici e antidepressivi) legato alla capacit del paziente di saper utilizzare il miglioramento dei sintomi legati allansia e alla depressione al fine di imparare a fronteggiare meglio la situazione stressante. Quasi mai questo succede, in considerazione del fatto che, lazione che tali farmaci esercitano sui neuromediatori cerebrali che regolano il tono dellumore, in funzione della continua assunzione di tali farmaci per cui, una loro interruzione, comporta la ricomparsa delle condizioni picofisiopatologiche precedenti. Inoltre, possono solo migliorare il tono dellumore ma difficilmente possono ripristinare altre funzioni alterate.

La psicoterapia pu essere indicata per aiutare lanziano a fronteggiare ed elaborare i problemi psicologici connessi alle reazioni emotive dello stress cronico. Nella nostra esperienza il paziente geriatrico difficilmente accetta volontariamente tali trattamenti. Inoltre riteniamo che la ristrutturazione di schemi di valutazione cognitiva, nei confronti delle situazioni che causano ansia e stress cronico, quale obbiettivo proposto dalle varie scuole di psicoterapia, sono estremamente difficili, lunghe e complesse da realizzare attraverso tali tecniche. Inoltre, difficilmente possono indurre importanti meccanismi di recupero sui meccanismi di controllo neurobiologici. Infine, le tecniche di rilassamento (training autogeno, biofeedback, joga ecc.) si prefiggono di ricondizionare le strutture ipotalamiche. Difatti, lipotalamo, il principale centro che determina lo stato di rilassamento: regola il tono muscolare, la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa, sincronizza lattivit cerebrale, ecc. Attraverso tali tecniche si cerca di generare una diminuzione del tono del sistema nervoso simpatico e un aumento del parasimpatico. Pur riconoscendo a tali tecniche un indubbio effetto sintomatologico, a nostro avviso rappresentano tecniche di condizionamento che corrono il rischio di creare ulteriori disadattamenti sulle gi compromesse risposte alla reazione di stress. Gli studi per la nuova terapia Presentiamo i due ultimi progetti realizzati su soggetti anziani. Il primo realizzato presso il nostro Istituto su un gruppo di circa 344 anziani, volto a dimostrare gli effetti terapeutici della Crm Terapia sul recupero e sulla gestione dei sintomi e dei disturbi correlati alla reazione allo stress ambientale. Il secondo, sullinstabilit e la prevenzione delle cadute nellanziano con la CRM Terapia, effettuato con lUnit Ospedaliera di medicina riabilitativa dellIRCCS Gruppo Multimedia di Limbiate. Anni di ricerca clinica hanno permesso di mettere a punto la prima terapia rivolta ad ottimizzare le naturali capacit di recupero e gestione del nostro sistema nervoso centrale nei confronti dei danni indotti dalla esposizione allo stress. stato possibile ideare, brevettare e rendere disponibile alla scienza medica, un innovativo strumento terapeutico denominato Convogliatore di Radianza Modulante (CRM) con cui possibile effettuare le terapie di Ottimizzazione Neuro Posturale (ONP) e Ottimizzazione Neuro Psico Fisica (ONPF). Le tecniche di Ottimizzazione ci danno la possibilit di rilevare la presenza di meccanismi disfunzionali legati alla reazione allo stress, che contribuiscono allaggravio e alla cronicizzazione delle patologie e risultano ancora pi necessarie alle problematiche relative alla terza et.

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Le metodiche di Ottimizzazione Neuro Psico Fisica con CRM Terapia rappresentano una nuova frontiera della medicina. Esse possono essere utilizzate da sole come terapie elettive o di supporto ad altre terapie di gi assodata utilit. La notevole e vasta ricaduta terapeutica su molte sintomatologie e patologie croniche, la facile e rapida applicabilit, lassenza di effetti collaterali, la rapidit di alcune risposte, la stabilit di certi effetti nel tempo, la non necessaria collaborazione del paziente, rappresentano aspetti che rendano questo approccio diagnosticoterapeutico particolarmente indicato nel soggetto geriatrico. Il concetto di ottimizzazione Ottimizzare significa far funzionare un sistema al meglio delle sue possibilit migliorando, progressivamente, la gestione e il controllo dei sistemi al fine di avere i migliori risultati. Un direttore dorchestra, seguendo lo spartito, ottimizza lesecuzione dei musicisti coordinando ed armonizzando i diversi elementi. Ma cosa succederebbe se il direttore dorchestra avesse uno spartito errato? Creerebbe dissonanze generando il caos. Questo ci che accade, inconsapevolmente al nostro organismo, quando il Sistema Nervoso andato incontro a fenomeni di adattamento disfunzionale causati dallinterazione uomo-ambiente, ovvero dalla Sindrome Generale di Adattamento. In medicina il sistema principale da ottimizzare il Sistema Nervoso Centrale, il sistema di controllo del nostro organismo. Ogni variazione in questo sistema si ripercuote su tutto lorganismo. Il Sistema Nervoso Centrale non pu riconoscere da solo le modifiche che si sono instaurate. Per questo va aiutato nel farlo. LOttimizzazione Neuro Psico Fisica Relazionale rappresenta una innovazione concettuale nelle terapie mediche: non combattere direttamente la sintomatologia, ma affrontarla, favorendo le risposte pi adeguate da parte del Sistema Nervoso Centrale, cio ottimizzare la risposta neuro psico fisica sulle funzioni dellintero organismo. Quello che viene proposto con tale metodologia, come innovativo e corretto approccio terapeutico nelle Metodiche di Ottimizzazione nei confronti dei disadattamenti legati alla reazione di stress, rappresentato da tecniche e tecnologie biomediche in grado di indurre, a livello del Sistema Nervoso, in modo spontaneo ed inconsapevole, il recupero di corretti meccanismi di controllo. Difatti le conseguenze dello stress cronico non hanno soluzione terapeutica valida. Anche se si rimuovono le cause dello stress, le conseguenze che si sono ingenerate, in particolare le modifiche a livello neurologico, trovano tutti (medici o psicoterapeuti) disarmati.

Le metodiche di Ottimizzazione Neuro Psico Fisica rappresentano un innovativo ausilio terapeutico finalizzato al recupero delle modifiche neurobiologiche dello stress cronico, con conseguenti ricadute terapeutiche sui disturbi e sulle patologie stress correlate. Inoltre, rendono pi efficaci le terapie farmacologiche, in quanto eliminando la componente disfunzionale permettono una migliore efficacia sulla componente organica. Questo consente di contenere labuso farmacologico spesso dettato pi dalla componente disfunzionale sintomatica che dallo stesso quadro patologico. La diagnosi di sindrome generale di adattamento Porre diagnosi di adattamento disfunzionale difficile in quanto non esistono indicatori biologici facilmente individuabili. In anni di studio due medici ricercatori, Salvatore Rinaldi e Vania Fontani, hanno messo a punto un metodo diagnostico, basato sullanalisi dellespressione comportamentale neuropsicomotoria che non altro che il nostro atteggiamento, esaminato attraverso una valutazione di come compiamo i movimenti. Latteggiamento il frutto dellelaborazione complessiva della nostra mente nei confronti dellambiente e quindi degli stimoli che ci giungono. un fenomeno che, se saputo leggere, pu dare unampia panoramica dello stato di salute a livello neurologico, psichico e fisico. Latteggiamento neuropsicomotorio individuato per riconoscere la presenza di fenomeni legati alla Sindrome generale di adattamento agli stress ambientali, prende il nome di Dismetria Funzionale. Una delle conseguenze, pi eclatanti e studiate nelle scienze evoluzionistiche e comportamentali, che, gli esseri viventi in rapporto allo stress ambientale e alla Sindrome Generale di Adattamento, sviluppino delle forme di Asimmetria Fluttuante. Le Asimmetrie Fluttuanti sono state definite come una perdita casuale della perfetta simmetria evidenziabile a livello di segmenti corporei simmetrici, indotta da fattori stressanti ambientali. Le Asimmetrie sono presenti in tutto il mondo vivente, dalluomo ai vegetali. Uno degli esempi pi semplice di Asimmetria, cio di perdita della simmetria in rapporto agli stress ambientali, data proprio dalle piante, basti pensare al fototropismo ovvero come le piante perdono la loro originale simmetria in rapporto a variazioni della luce (stress ambientale). Lasimmetria presente anche a livello dellatteggiamento neuro psico motorio e si manifesta come una attivazione asimmetrica di gruppi muscolari simmetrici. Il fenomeno stato definito, nelluomo, da Rinaldi e Fontani Dismetria Funzionale vista la sua natura neuro psico motoria. Con il termine Dismetria (dal greco dus: difficolt ad attuare e metron: misura) si indica in neurologia la difficolt durante lesecuzione di un movimento a giudicare la direzione e la distanza.

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La Dismetria Funzionale presente a livello di tutti gruppi muscolari, ma clinicamente pi evidente a livello degli arti inferiori. Si presenta come un disallineamento tra i margini sovra e sottorotulei di destra e sinistra, che tende ad invertirsi durante il movimento.
Fig. 1
Fenomeno della dismetria funzionale: durante il passaggio dalla posizione supina a quella seduta si pu notare linversione del disallineamento delle rotule

La presenza della Dismetria Funzionale rappresenta quindi un elemento fondamentale per la diagnosi di un complessivo adattamento disfunzionale allo stress ambientale. Per cui linduzione di una stabile scomparsa della Dismetria Funzionale ci induce a ritenere di aver attivato meccanismi di sblocco verso il recupero della nostra migliore capacit dinterazione con lambiente (Ottimizzazione). La stabile scomparsa della Dismetria Funzionale possibile solo grazie ad un protocollo terapeutico messo a punto da Rinaldi e Fontani, che si attua escusivamente con unapparecchiatura: il Convogliatore di Radianza Modulante (CRM Terapia) e prende il nome di Ottimizzazione Neuro Posturale. stata messa a punto una tecnologia in grado di effettuare una lettura del corpo, con tutte le modifiche subite, in conseguenza dei processi adattativi disfunzionali. Le informazioni cos raccolte arrivano al Sistema Nervoso ove potr attuarsi un confronto con le informazioni presenti nel patrimonio genetico. A questo punto il nostro cervello, percepiti gli adattamenti disfunzionali, in grado di attuare strategie correttive di aggiustamento. LOttimizzazione Neuro Posturale - ONP LOttimizzazione Neuro Posturale il primo protocollo terapeutico che si attua nella CRM Terapia. finalizzata a sbloccare il Sistema Nervoso dai condizionamenti indotti dallo stress ambientale che determinano o sostengono i disturbi e le malattie indotte dallo stress ambientale e dalla Sindrome generale di adattamento. LOttimizzazione Neuro Posturale un atto medico con doppia valenza: diagnostica, perch la presenza e la successiva scomparsa della Dismetria Funzionale evidenzia che lorganismo ha subito delle modifiche indotte da stress e dalla Sindrome Generale di Adattamento e che in grado di recuperare progressivamente; terapeutica, perch la stabile scomparsa della Dismetria Funzionale determina liniziale attivazione del processo di Ottimizzazione Neuro Psico Fisica Relazionale. Latto terapeutico, del tutto indolore, dura pochi istanti privo di effetti collaterali ed stabile nel tempo. Per il paziente consiste nel posizionamento su una specifica zona dellorecchio di un puntale sonda del CRM. Talvolta, la sola Ottimizzazione Neuro Posturale pu determinare importanti fenomeni di recupero funzionale e riduzione di alcune sintomatologie. Losservazione della stabile scomparsa della dismetria Funzionale rappresenta unevidenza fondamentale, la dimostrazione che lorganismo, pur interagendo quotidianamente con lambiente, tende a sviluppare strategie pi adeguate alla sua sopravvivenza.

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La Dismetria funzionale, pur mimando una differenza di lunghezza degli arti inferiori, non necessariamente si associa a una reale differenza di lunghezza ossea degli arti (eterometria vera), dalla quale deve essere quindi tenuta distinta. Oltre 20 anni di ricerche su migliaia di pazienti hanno evidenziato la presenza, nel 100% dei casi, del fenomeno Dismetria Funzionale.

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Fig. 2

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LOttimizzazione Neuro Psico Fisica - ONPF la principale terapia, di riequilibrio neuro psico fisico relazionale. Scopo del trattamento combattere le alterazioni disfunzionali che sostengono o causano la maggior parte delle patologie, ripristinando un corretto controllo delle funzioni alterate (Ottimizzazione). LOttimizzazione Neuro Psico Fisica si attua in cicli di 18 sedute. Il trattamento indolore e privo di effetti collaterali. Anche in questo caso le applicazioni durano pochi secondi e consistono nel posizionamento su alcune zone dellorecchio di un puntale sonda del CRM. LOttimizzazione Neuro Psico Fisica si effettua sul padiglione auricolare (dove possibile individuare una mappatura dei vari organi ed apparati). Lo scopo dellOttimizzazione Neuro Psico Fisica quello di evidenziare, a tutto il corpo ed in particolar modo al Sistema Nervoso, le modifiche indotte dallo stress ambientale e dalla Sindrome generale di adattamento che si sono prodotte nel corso degli anni nei vari sistemi ed apparati e nei sistemi di controllo. LOttimizzazione Neuro Psico Fisica profondamente diversa da tutte le tecniche di stimolazione dellorecchio per vari motivi: non attua alcun tipo di stimolazione; un protocollo unico, a prescindere dalla situazione del paziente, in quanto non indirizzato alle singole sintomatologie patologiche. Anni di studio condotti con test specifici, per la valutazione delle sintomatologie stress correlate, su migliaia di pazienti, ne testimoniano lefficacia a prescindere dalla collaborazione del paziente. Convogliatore di radianza modulante (crm)

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Il CRM lapparecchiatura terapeutica ideata e brevettata a livello internazionale dai medici Salvatore Rinaldi e Vania Fontani per rendere possibile la terapia di Ottimizzazione Neuro Psico Fisica Relazionale - CRM Terapia. Il CRM evidenzia al Sistema Nervoso, le alterazioni inconsapevolmente subite dallo stress ambientale, raccogliendo informazioni sullo stato dellintero organismo, per poi convogliarle al Sistema Nervoso Centrale. Questo processo consente al Sistema Nervoso Centrale di riconoscere le alterazioni inconsapevoli indotte dallo stress e ottimizzare la sua risposta nei confronti delle stesse. Lazione del CRM non invasiva, indolore, non richiede la collaborazione del paziente ed priva di qualsiasi effetto collaterale. La teoria del principio di funzionamento del CRM schematizzata in 4 fasi: 1) si collega il manipolo sonda del CRM in una zona del corpo del paziente; 2) il CRM emette un debolissimo campo elettromagnetico che si disperde nellambiente;

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4) finalizzata ad ottimizzare lo stato neuro psico fisico dellintero organismo. Studio sugli effetti terapeutici della crm terapia nel recupero dei sintomi e dei disturbi correlati allo stress ambientale In questo studio, realizzato presso lIstituto Rinaldi Fontani, sono stati reclutati un campione di 344 soggetti di et compresa tra i 65 e i 90 anni (et media 68 anni), di cui 236 femmine e 108 maschi. La scelta stata effettuata in maniera randomizzata, senza selezionare categorie specifiche, con lunico scopo di sottoporli oltre alla visita anamnestica, alla misura psicometrica dello stress con test MSP e verificare gli effetti della terapia di ONP e ONPF con CRM Terapia. A questi stato affiancato un gruppo di controllo, ossia soggetti anziani random ai quali non stata somministrata alcuna terapia, ma esclusivamente un primo test MSP e un secondo a distanza di 3 mesi. Successivamente stata valutata la presenza della Dismetria Funzionale. I soggetti sono stati sottoposti a ONP ed stata valutata la scomparsa della Dismetria Funzionale. Successivamente sono stati sottoposti a ciclo di ONPF, 18 sedute di ONPF a giorni alterni con una frequenza di tre sedute a settimana. Dopo le prime 12 sedute stato osservato un periodo di pausa di 2 settimane. Le ultime 6 sedute sono state somministrate a giorni alterni con la medesima frequenza di tre sedute a settimana. La durata complessiva del ciclo di ONPF stata di 8 settimane.

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3) che viene raccolto e convogliato tramite il manipolo sonda del CRM in precise zone del corpo. Durante questa fase il debolissimo campo elettromagnetico, interagendo con il corpo del soggetto in terapia, determina un effetto biologico, che elaborato dal Sistema Nervoso determina la risposta terapeutica;

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I soggetti sono stati nuovamente sottoposti a test MSP al termine del ciclo di ONPF. Il test, validato a livello internazionale, consiste in un questionario di autovalutazione costituito da 49 item in cui il soggetto pu indicare accanto ad ogni enunciato il grado di intensit che descrive meglio il suo stato attuale. La scelta delle risposte fatta su una scala che va da 1 (per nulla) a 4 (molto). Il punteggio finale espresso in punti totali che nascono dalla somma dei punteggi dei singoli item, in punti T ed in centili. Il Test MSP prevede anche alcuni cluster che emergono dai punteggi dei singoli item, che sono: perdita di controllo e irritabilit, sensazioni psicofisiologiche, senso di sforzo e confusione, ansia e depressione, dolori e problemi fisici, iperattivit e accelerazione (10-11). Risultati La presenza della Dismetria Funzionale stata valutata e misurata come da studi precedenti, con un valore medio di +/- 0,7 cm. Risulta inoltre che non vi correlazione tra let e il sesso. Dopo lONP si assistito alla stabile scomparsa della Dismetria Funzionale. I punteggi totali, i punti T e i centili ottenuti in condizioni di base con il test MSP sono stati sommati, stata fatta una media e dopo sono stati confrontati con i valori misurati dopo la terapia di ONPF.
Tab. 1 Punti T prima della terapia (1 test) Centili dopo ONPF con CRM terapia (2 test)
1 test 2 test % Punti totali Punti totali 138 84 39

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Il valore medio della misura espresso in punti T espresso nella tabella 2: prima della terapia il valore medio dei punti T era di 70 dopo terapia sceso a 46,5, con una riduzione percentuale del 34%.
Tab. 3 Centili prima della terapia (1 test) Centili dopo ONPF con CRM terapia (2 test)
1 test 2 test % Centili Centili 96,5 45 53

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Il valore medio della misura espresso in centili riportato nella tabella 3: prima della terapia il valore medio espresso in centili era di 96,5, dopo la terapia era di 45, con una riduzione percentuale del 53%. La misura psicologica dello stress effettuata con il test MSP ed espressa in punti Totali, punti T e centili, indica che dopo la terapia di ONPF si avuta una riduzione significativa dello stress psicologico. Abbiamo inoltre confrontato i valori riferiti ai singoli item (perdita di controllo e irritabilit, sensazioni psicofische, senso di sforzo e confusione, ansia depressiva, dolori e problemi fisici, iperattivit e accelerazione) prima e dopo la terapia di ONPF. Anche in questo caso come possibile vedere nel grafico 1 si avuta una riduzione importante relativa ai sintomi riferiti dai soggetti.
Graf. 1 Misurazione Integrata dello Stress (MSP) prima e dopo ciclo di terapia di ONPF

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Punteggi dei singoli item elencati prima della CRM terapia Punteggi dei singoli item elencati dopo ciclo di ONPF con CRM terapia

Il valore medio della misura espresso in punti Totali riportato nella tabella 1: prima della terapia il valore medio dei punti Totali era di 138, dopo la terapia sceso a 84, con una riduzione percentuale del 39%.
Tab. 2 Punti T prima della terapia (1 test) Centili dopo ONPF con CRM terapia (2 test)
1 test 2 test % Punti T Punti T 70 46,5 34

175 150 125 100 75 50 25 0 Perdita controllo, irritabilit Sensazioni psicofisiche Senso sforzo, confusione Ansia depressiva Dolori problemi fisici Iperattivit accelerazione

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Tab. 4 I valori numerici riportati nella tabella sono relativi al numero di soggetti allMSP test positivi ai singoli cluster
Perdita, controllo, irritabilit 1 Test 2 Test % 102 32 68 Sensazioni psicofisiche Senso, sforzo, confusione 148 48 67 Ansia depressiva Dolori problemi fisici 158 36 77 Iperattivit accelerazione

Come si vede chiaramente nel grafico non vi alcuna variazione significativa tra i punteggi rilevati al primo test e al secondo test in assenza di CRM terapia. Questo dato evidenza che la CRM terapia efficace nel ridurre la misura psicologica dello stress e le pi frequenti sintomatologie riscontrate in condizioni di stress. CRM Terapia e utilizzo di farmaci Come diretta conseguenza della terapia abbiamo osservato una consistente riduzione del consumo farmacologico di antiinfiammatori-antidolorifici e ansioliticiantidepressivi. Il complessivo miglioramento neuro psico fisico relazionale induce una maggiore vitalit e autosufficienza, una minore medicalizzazione e una riduzione delle relative spese sociali assistenzialistiche. Molti studi ci dimostrano come let geriatrica sia a forte rischio di insorgenza di abbassamenti del tono dellumore che talora sfociano in situazioni di nevrosi ansiosa, di stati melanconici se non di vera e propria depressione. Nel presente studio si sono prese in considerazione quelle forme ansiosodepressive reattive, cio collegate strettamente alle condizioni ambientali, che finiscono per ingenerare dei cambiamenti biologici funzionali a livello del Sistema Nervoso Centrale che poi supportano e sostengono la patologia o la sintomatologia, a prescindere dalle condizioni ambientali. Il che genera la cronicizzazione del disturbo. A questo punto, anche se tutti i medici sanno che lintervento terapeutico non dovrebbe limitarsi alla prescrizione del farmaco, di fatto i farmaci ansiolitici antidepressivi divengono la terapia elettiva. Discorso analgo pu essere fatto per i disturbi e le patologie fisiatriche o ortopediche responsabili di dolori e difficolt motorie. Le reazioni allo stress ambientale comportano costantemente variazioni di tensioni muscolari. Un muscolo che permane contratto senza un preciso significato, pu divenire fonte di dolori muscolari, ma anche articolari o tendinei e di limitazioni ai normali movimenti. Tutto ci condiziona pesantemente la stragrande maggioranza delle patologie ortopediche. Un buon equilibrio neuromuscolare fondamentale per un corretto utilizzo articolare, pena linsorgenza di deformazioni ossee, usure incongrue della cartilagine, improprie variazioni delle tensioni tendinee. Anche in questi casi lapproccio terapeutico comune si basa sullutilizzo di antinfiammatori-antidolorifci (FANS) che, oltre ad essere mal tollerati nellanziano, comportano un utilizzo cronico spesso privo di una reale efficacia terapeutica.

114 26 77

156 42 77

58 20 65

1 test riferito ai soggetti prima di essere trattati 2 test riferito ai soggetti dopo terapia di ONPF % indica in percentuale di quanto si ridotto il sintomo

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Per dare valore scientifico ad una misurazione in ambito medico, necessario affiancare al gruppo di pazienti ai quali viene somministrata la terapia, un gruppo detto di controllo formato da soggetti sottoposti a stimoli formalmente analoghi ma privi di efficacia terapeutica. In questo caso il gruppo di controllo era costituito da 200 soggetti. Questo metodo serve ad identificare la reale maggiore efficacia della terapia rispetto alleffetto placebo.
Graf. 2 MSP Gruppo di controllo

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140 120 100 80 60 40 20 0 Perdita controllo, irritabilit 1 test 2 test 52 52 Sensazioni psicofisiche 84 80 Senso sforzo, confusione 76 80 Ansia depressiva 76 72 Dolori problemi fisici 116 108 Iperattivit accelerazione 44 40

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Nel corso di questo lavoro clinico abbiamo monitorato lutilizzo di farmaci sia di tipo ansiolitico- antidepressivo sia dei FANS da parte dei soggetti in esame. Landamento generale verso una progressiva riduzione dellutilizzo dei famaci FANS visto che i dolori sono divenuti meno intensi e meno ricorrenti. Abbiamo valutato una complessiva riduzione di circa il 50% nellutilizzo di tali farmaci. Di non secondaria importanza stata la ripresa di una maggior autonomia nella gestione della stazione eretta e della deambulazione. Lo stesso discorso vale per lutilizzo dei farmaci del tipo ansiolitico. Lassunzione di tali farmaci ha permesso di attuare uno scalaggio delle dosi necessarie nei casi di assunzione costante e a rendere meno frequente la somministrazione nei casi di assunzione saltuaria. Nei casi di depressione si potuto, su sorveglianza medica, ridurre i dosaggi prima impiegati. Conclusioni La CRM terapia si dimostrata efficace nel migliorare le sintomatologie stress correlate recuperando e potenziando le capacit di gestione neuro psico fisica allo stress ambientale. Riteniamo pertanto che nelle fasce di popolazione pi deboli, come la terza et, la CRM terapia apporti un contributo notevole e soprattutto, necessario volto al miglioramento della qualit della vita e alla cura dei danni da stress cronico. Oltre allefficacia terapeutica, un tale approccio mostra ricadute sociali con una minor richiesta socio-sanitaria e assitenziale. Studio sullinstabilit e la prevenzione delle cadute nellanziano Variazioni dei parametri di stabilit dopo lOttimizzazione Posturale attraverso CRM Terapia in pazienti over 65 degenti presso struttura riabilitativa Linvecchiamento un processo graduale anche se i suoi ritmi sono molto diversi da individuo a individuo. daltra parte indubbio che, con il passare degli anni, avvengono lente modificazioni a livello di tutti i tessuti, organi e apparati interessati al controllo e allesecuzione del movimento, per cui il massimo delle prestazioni motorie pu essere localizzato intorno ai venti-trenta anni, mentre a livello funzionale lesperienza pu supplire per molto tempo allinevitabile decadimento. Nellanziano si ha una progressiva riduzione dellefficienza muscolare. Il sistema nervoso viene interessato sia nella sua componente centrale e periferica, con perdita di un certo numero di neuroni motori e sensitivi e di recettori, riduzione del diametro dellassone e del trasporto assonale, fenomeni di demielinizzazione. Anche lequilibrio diviene quindi pi difficile. Nel sistema nervoso centrale i fenomeni degenerativi finiscono con il prevalere sui pur presenti tentativi di rigenerazione compensativi: solo lutilizzazione di nuove strategie pu compensare per molto tempo i deficit che ne derivano.

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Naturalmente le alterazioni a livello cognitivo, memoria, attenzione, capacit di risolvere problemi, influiranno sul danno complessivo alla motricit. Attualmente, il controllo dellequilibrio, viene fatto con apposite scale: con le scale di Tinetti, il go and up e il reaching test, il test di Romberg, eventualmente anche con le acquisizioni strumentali consentite dalla moderna tecnologia. Il sistema dellequilibrio un sistema complesso in quanto fatto di molteplici componenti fatte da afferente (visive, propriocettive, somestesiche, labirintiche) dalle sue integrazioni a livello del sistema nervoso centrale (nucleari, troncocerebellari, corticali) e dalle sue efferente sulla muscolatura in generale. Nellet involutiva si osserva una ridotta sensibilit agli stimoli ambientali e un progressivo deterioramento del sistema stesso: riduzione dei livelli sensoriali per degenerazione recettoriale, diminuita efficienza motoria, diminuita integrazione centrale delle informazioni periferiche, maggior rigidit delle strategie sensomotorie stesse. Ci porta a un progressivo deterioramento del controllo dellequilibrio che induce maggior probabilit di cadute. Le alterazioni del cammino sono tra i fattori che possono portare alle cadute e in percentuale non trascurabile, alle fratture, in particolare del collo del femore, ma anche del polso e delle vertebre. Si pensa che in certi soggetti, il cui numero particolarmente alto fra quelli istituzionalizzati, vi sia una vera tendenza individuale alla caduta, la cui genesi multifattoriale: il 10% dei pazienti che cadono rischia di cadere nei successivi sei mesi. Tra i fattori intrinseci predisponenti alla caduta che si comportano pertanto come veri fattori di rischio per le fratture, si elencano le alterazioni ortopediche dellarto inferiore e in particolare del ginocchio e del piede, lipostenia muscolare, il ridotto controllo dellequilibrio, la riduzione della vista, appunto le alterazioni del cammino, e quadri patologici, internistici come lipotensione ortostatica o neurologici come le paralisi centrali o periferiche, le affezioni extrapiramidali e cerebellari, le vertigini vestibolari, i deficit cognitivi, le riduzioni iatrogene della vigilanza, la depressione, la confusione mentale. Metodologia e protocollo Un corretto approccio terapeutico al disequilibrio dellanziano pu mirare ad ottimizzare lattivit dei centri deputati al controllo, alla miglior integrazione delle afferenze periferiche e allo sviluppo di nuove strategie senso motorie finalizzate ad un miglior controllo dei meccanismi funzionalmente legati allequilibrio. stato messo a punto uno studio pilota (ancora non ultimato) volto a valutare come un innovativo approccio diagnostico terapeutico, lOttimizzazione

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Neuro Posturale, sia in grado di determinare un miglior controllo dellequilibrio in un gruppo di anziani affetti da patologie neurologiche che hanno compromesso tale funzione. Le finalit delle tecniche di Ottimizzazione, sono quelle di diagnosticare la presenza e quindi di rimuovere i meccanismi adattativi disfunzionali quali possibili cause o concause di disfunzionalit. La valutazione della presenza o meno del disequilibrio stata fatta con test di Romberg attuato con pedana stabilometrica. Sempre con il test di Romberg stata fatta la valutazione dei cambiamenti indotti dalla somministrazione dellOttimizzazione Neuro Posturale. Tale studio stato realizzato grazie alla collaborazione dellIstituto Rinaldi Fontani con lU.O. di medicina riabilitativa dellIRCCS: Gruppo Multimedia di Limbiate Milano, grazie alla collaborazione dei loro pazienti e dei loro medici (responsabile del lavoro il Dottor Luigi Santilio). Quale test diagnostico-valutativo stato scelto il: TEST DI ROMBERG. Il primo test propriocettivo nacque nel 1840. Morizt von Romberg lo ide per identificare la Tabe dorsale, una sindrome che provocava tra laltro la perdita dellequilibrio nella oscurit. Il controllo centrale dellequilibrio, essenzialmente, avviene tramite lintegrazioni di informazioni periferiche quali: la vista, lapparato vestibolare e la propriocezione. Disturbi di una delle seguenti sensibilit viene compensata dalle altre. la zona dorsale della colonna vertebrale (sinapsi e corpi nervosi) a cui spetta la mediazione dei segnali dalla periferia ai centri della corteccia celebrale e allipotalamo. Descrizione del test Il paziente in piedi con le caviglie a contatto (alluci e talloni si toccano) e le braccia distese lungo i fianchi. Si tratta di mantenere lequilibrio per almeno 10 secondi. Successivamente gli viene chiesto, mentre tenta di mantenere lequilibrio, di chiudere gli occhi. Attualmente le variazioni di appoggio si misurano con una pedana stabilometrica calcolando larea di movimento dei centri di pressione. Sono stati reclutati 13 soggetti, di cui 12 donne, di et compresa tra i 65 e 83 anni. I pazienti analizzati risultavano affetti da varie patologie neurologiche: vasculopatie croniche e loro esiti, Sindrome di Parkinson, sclerosi multipla, encefalopatie, atassie. Sono stati inclusi pazienti neurologici in quanto tale tipologia di pazienti pi frequentemente presenta positivit al test di Romberg.

stata fatta una valutazione su pedana stabilometrica computerizzata in grado di valutare la positivit o meno del test di Romberg. Ai pazienti stata valutata la presenza o meno della dismetria funzionale. Successivamente sono stati sottoposti a somministrazione di Ottimizzazione Neuro Posturale (ONP), valutando la successiva scomparsa della dismetria funzionale. Immediatamente dopo i pazienti sono stati rivalutati strumentalmente con pedana, onde valutare eventuali modifiche del test di Romberg. Una successiva valutazione stabilometrica stata fatta dopo 48-72 ore.

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Risultati
Paziente S.A M.M. L.I. S.G. S.D. C.R. G.N. N.A. B.A. T.L. B.M. F.L. G.C.

Test Romberg Prima ONP


+ Oscillazioni Pluridirezionali ++ Oscillazioni Pluridirezionali + Retropulsione ++ Lateropulsione sn ++ Oscillazioni Pluridirezionali + Lateropulsione sn +++ Oscillazioni Pluridirezionali ++ Oscillazioni Pluridirezionali + Retropulsione + Oscillazioni Pluridirezionali + Lateropulsione sn + Anteropulsione ++ Marcate oscillazioni pluridirezionali

Test Romberg Dopo ONP


+ Ridotte Oscillazioni Pluridirezionali ++ - non pi lateropulsioni sn + Oscillazioni Ant - Post + ++ Aumento Oscillazioni Pluridirez.

Test Romberg Dopo 72 ore da ONP


+ ridotte oscillazioni ++ + Nettamente ridotte le Oscillazioni 1607

Dallanalisi dei risultati emerge come gi dopo pochi minuti dalla somministrazione dellONP nel 62% dei soggetti sia stato possibile registrare una normalizzazione del test di Romberg. Tale risultato risulta stabile ed incrementato all80% dei soggetti dopo tre giorni dalla somministrazione dellONP, in tutti i soggetti comunque stato riscontrato un netto e stabile miglioramento dellequilibrio con netta riduzione delle oscillazioni. Gi da precedenti osservazioni cliniche sappiamo quanto lONP induca una stabile scomparsa della dismetria funzionale che si accompagna a miglioramenti su alcune funzioni di controllo neurologico con ovvi miglioramenti clinici sintomatologici.

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Conclusioni Le analisi di tali risultati ci portano a concludere che lONP possa rappresentare un test diagnostico volto ad individuare eventuali componenti non organici ma funzionali alla base del disequilibrio nel paziente con problemi neurologici, rappresentando anche un valido approccio terapeutico, immediato, di facile somministrazione, di ausilio ad altre metodologie riabilitative, volto anche a migliorare le strategie senso motorie alla base del controllo neurologico dellequilibrio. LOttimizzazione Neuro Posturale con CRM Terapia nellesperienza clinica dellIstituto Rinaldi Fontani, si gi dimostrata con effetti stabili nei decenni e rappresenta, perci, un grande contributo terapeutico nelle problematiche disfunzionali in ambito riabilitativo. I sintomi pi comuni dello stress ambientale Disordini emotivi e comportamentali: abuso di sostanze alcoliche; uso e abuso di sostanze stupefacenti; tabagismo; turbe del comportamento alimentare; inibizione generalizzata o sovreccitazione; reazioni affettivo-emotive, ad esempio, tristezza, irritabilit, rabbia, depressione; scarsa concentrazione e attenzione; calo di rendimento e aumento degli errori; facilit a dimenticare; impoverimento del senso di autostima; aumento del senso di impotenza; indecisione; insicurezza; impulsivit; diffidenza; impazienza e suscettibilit; voglia di isolarsi; difficolt nei rapporti interpersonali; stato ansioso e apprensivo costante; crisi di pianto e autocommiserazione; crisi depressive; alterazioni posturali.

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Disturbi Psicofisiologici: anomalie cardiovascolari e palpitazioni; disturbi della respirazione; ipertensione arteriosa; aumento della glicemia; disturbi gastro intestinali (nausea, gastriti, ulcere, coliti); tensione muscolare generalizzata; dolori muscolari cronici; rigidit articolari; tremori; involontarie contrazioni muscolari; irrequietezza psicomotoria ed incapacit a rilassarsi; stanchezza inspiegabile; emicranie; improvvise variazioni della temperatura corporea; sclerotizzazione delle capacit immaginative; ipertrofia dei processi di razionalizzazione; allergie, asma e dermatiti; effetti immunodepressivi e aumentata suscettibilit alle malattie infettive. Le pi comuni patologie stress correlate Riportiamo alcune delle patologie suddivise per branche specialistiche, che pi facilmente possono essere determinate e/o sostenute dagli effetti della Sindrome Generale di Adattamento: ALGOLOGIA: Sintomatologie algiche ALLERGOLOGIA: Sindromi allergiche, Sindromi Atopiche ANDROLOGIA: Impotenze, Eiaculazione precoce, Turbe della libido, Sterilit funzionali CARDIOLOGIA: Aritmie, Ipertensione, Ipotensione, Palpitazioni, Tachicardia DERMATOLOGIA: Psoriasi, Acne, Eczemi, Dermatiti, Herpes, Alopecie, Vitiligini EMATOLOGIA: Ipoplasie midollari, Anemie ENDOCRINOLOGIA: Ipotiroidismi, Ipertiroidismi, Turbe ormonali funzionali GASTROENTEROLOGIA: Dispepsia, Stipsi, Coliti, Gastriti, Morbo di Chron, Rettocolite ulcerosa, Emorroidi, Epatiti croniche, Turbe funzionali dellapparato digerente GERIATRIA: Turbe senili GINECOLOGIA: Dismenorree, Amenorree, Irregolarit mestruali, Menometrorragie, Vulvovaginiti, Ipogalattia,Sindrome climaterica

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IMMUNOLOGIA: Sindromi autoimmuni NEUROLOGIA: Sindromi nevralgiche, Nevriti, Paralisi del facciale, Esiti da poliomielite, Esiti da accidenti vascolari, Tics, Distonie neuromotorie, Turbe dellequilibrio, Sindrome di Mnire, Sindromi epilettiche, Cefalee, Emicranie, Sindromi neurovegetative, Insonnie, Turbe del sonno MEDICINA DELLO SPORT: Prevenzione e trattamento delle sindromi correlate allo stress da preparazione e da gara MEDICINA ESTETICA: Celluliti, Distrofie del sottocutaneo, Invecchiamento dei tessuti PATOLOGIE DISMETABOLICHE: Diabete, Dislipidemie, Obesit, Magrezze. PATOLOGIE VASCOLARI: Arteriopatie ostruttive, Morbo di Raynaud, Turbe del microcircolo arterovenoso, Disturbi vascolari conseguenti a turbative posturali. OCULISTICA: Congiuntiviti allergiche, Disturbi funzionali della visione ODONTOIATRIA: Disturbi dellATM, Problematiche occlusali, Parodontopatie ORTOPEDIA: Patologie artrosiche, Ernie discali, Miopatie, Lassit ligamentose, Tendinopatie, Rachialgie, Esiti post traumatici, Patologie funzionali OTORINO: Sindromi vertiginose, disturbi dellequilibrio acufeno, disturdi funzionali delludito, della fonazione e della deglutizione PNEUMOLOGIA: Asma, Dispnee, Enfisema POSTUROLOGIA: Attegiamenti scoliotici, Atteggiamenti iper-ipocifotici, Atteggiamenti iper-ipolordosici, Turbe dellappoggio podalico, Turbe posturali complesse PSICHIATRIA: Turbe psicosomatiche, Stati ansiosi e Fobici, Nevrosi post traumatiche, Sindromi depressive, Distimie, Anoressie, Bulimie, Alcolismo, Dipendenze da farmaci, Turbe nevrotiche, Neuroastenie REUMATOLOGIA: Artrite Reumatoide, Periartriti, Sindrome canalicolari (tunnel carpale e tarsale), Epicondiliti, Fibromialgie TRAUMATOLOGIA: Esiti di fratture, Esiti di distorsioni, Esiti di lesioni muscolari, Esiti dinterventi chirurgici UROLOGIA: Cistiti ricorrenti, Enuresi, Incontinenza, Stranguria, Prostatiti Dott.sa Vania Fontani
Docente Master II Livello in Ottimizzazione Neuro Psico Fisica e CRM Terapia Facolt di Medicina - Universit degli Studi di Firenze Direttore scientifico e sanitario dellIstituto Rinaldi Fontani di Firenze

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Bibliografia
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Prof. Dr. Salvatore Rinaldi


Presidente della International Society of Neurosciences and Neuro Psyco Physical Optimization (ISNPO- Membro della WABT - UATI - UNESCO) Presidente dellIstituto Rinaldi Fontani di Firenze

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