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Alla pas la legge affida il compito di perseguire finalita di interesse pubblico.

Quindi l’attivita
amminsitrativa e’ l’attivita che dif atto cura gli interessi pubblici, in tal senso si dice funzionalizzata e
va sempre esercitata per fini indicati dalla legge. Quindi l’attivita amminsitrativa non e libera nei fini
poiche questi sono sempre stabiliti per legge. Il diritto amministrativo quindi disciplina
l’organizzazine, la funzione della PA. Tutavia la pa segue anche regole di diritto privato come i
contratti o come ogni relaizone tra lo stato e i singoli privato di fatto quando non agisce come
autorita pubblcia, la pa agisce secondo regole di diritto privato salvo che la legge disponga
diversamente. Il diritti privato pero regola rapporti di tendenziale parita’. Anche quando agisce
mediante atti di diritto privato l’amminsitrazione segue procedimenti amminsitrativi. Quindi prima
della stipula del contratto e prima di scegliere il cotnraente la PA si comprota secondo regole di
diritto amminsitrativo in veste autoitativa. La fase successiva invece assume regole di diritto privato
e quindi un rapporto paritario.

LE FONTI

L’ordinamento giuridico e quel complesso di norme che regolano la vita civile tra le persone.
L’ordinamento giuridico nasce per esigenza di convivenza e convenienza e per dirimere i conflitti tra
persone. Le norme giuridiche hanno la caratteristica di dettare le regole tra persone. Il diritto
amministrativo e una parte di questo diritto perché ha come peculiarità quello di disciplinare i
apporti tra una pubblica amministrazione un soggetto privato che può essere persona fisica o
giuridica.

Le caratteristiche delle norme giuridiche:

1. La loro generalità: una norma e statale se disciplina varie aspetti e circostanze, quindi non
case determinati. La generalità e ciò che differenzia le norme da un provvedimento
amministrativo, ad esempio la richiesta di un’autorizzazione da parte di un privato che viene
concessa con provvedimento amministrativo. Diversamente invece un regolamento
comunale che disciplina la possibilità di installare qualcosa ha caratteristica di generalità
quindi si dirigi a quel insieme di soggetti che si trovano in quelle condizioni descritte dal
regolamento comunale. Un'altra caratteristica tra norme giuridiche e provvedimento
amministrativo e che questo ultimo si rivolge al passato cioè qualcosa di un iter o di una
procedura rivolta al passato , la norma giuridica si dirige al futuro (di fatto non hanno
aspetto retroattivo)
2. Astrattezza: le norme giuridiche sono astratte in quanto applicato ad un numero
indeterminato. I provvedimenti amministrativo possono rivolgersi a tanti soggetti ma si
ferma. Cioè ha un numero predeterminabile rispetto ai soggetti che si riferisce.
3. Novità: le norme giuridiche disciplinano in maniera innovativa il settore o perché il settore
non e mai stato regolamentato ad esempio fino a pochi anni fa non esistevano fenomeno
dei videogiochi negli esercizi pubblici, con la nascita re le esigenze sociali ha pensato di
regolamentare queste attività.
4. Esteriorità’: le norme giuridiche si rivolgono all’esterno del soggetto.
5. Coercibilità: la possibilità che l’ordinamento riconosce di imporre coattivamente il rispetto
delle norme. Nel diritto amministrativo esiste la possibilità per la norma di essere eseguita
anche senza la spontanea volontà dell’interessato si chiama esecutorietà: art 21 e seguenti
241/90. Quindi capacita di imporsi della legge.
6. Positività: cioè la capacita delle norme giuridiche di essere e poste in essere dal legislatore
quindi attraverso un iter del legislatore
Come si classificano? La classificazione avviene in maniera generale nel senso che non esiste nel
diritto positivo una classificazione. Infatti non esiste una legge che disciplina il diritto ma sono
semplici ricostruzioni che si ricavano dalla dottrina (dagli studiosi) e dalla giurisprudenza (ovvero
sentenze che fanno riferimento all’ordinamento)

Tre caratteristiche:

In base al contenuto: norme proibitive, precettive e permissive.

In base alla derogabilità: dispositive, suppletive e cogenti.

In base alla sanzione: perfette e imperfette. Sono perfette cioè dotate di un apparato sanzionatorio.
Ci sono norme imperfette cioè che prevedono un determinato comportamento ma non prevede una
sanzione.

Il diritto amministrativo è quella branca del diritto che si occupa delle relazioni con la pubblica
amministrazione. Ed è la più recente branca del diritto. Il diritto amministrativo nazionale italiana
nasce alla fine del 800.

Le fonti di diritto

Il diritto amministrativo trova le sue fonti non solo nell’ordinamento interno ma sempre piu anche
quello di matrice comunitaria e internazionale. L’integrazione tra fonti nazionali e sovranazionali lo si
evince anche dal codice di procedura amministrativa, dalla legge 241 e dagli articoli cisti 117 e 1 . la
trasversabilita della discuplina dell UE poi nell ambiente, concorrenza e contratti pubblici risulta
hciara la ragione dell affermarzi di un DIRITTO AMMINISTRATIVO DELL’UNION EEUROPEA per tale
intendendosi quelle regole dell unione europea che tanto l italia quando glia ltri paesi EU seguono in
ambito amminsitrativo. Cosi come ad esmpio nella selezionare o soggetti a cui affidare appalti o
concesisoni si deve tener conto delle eegole stringenti dell diritto europea. Si parla poi di DIRITTO
AMMINSITRATIVO INTEGRATO per il fatto che le amministrazioni locali e europee sono sempre piu
integrate. Le fonti sono:

 SOVRANAZIONALE DIRITTO EU: il rapporto tra norme interne e del UE sono atteggiate al
fatto che l oridnamentoi UE prvale su quella nazionale per mezzo della PIMAUTE del diritto
UE. Il maccanismo della risoluzione delle aninomie tra norme interne e EU e delegata ai
giudici di lussembirgo. Esistono due tesi: tesi monista sostenuta dalla corte di giustizia eu che
ritiene che l ordinamento eu sia integrato nel ordinamento giuridico segli stato a cui
l’orindamento eu e gerarchicamente sovraordinato pertanto le norme eu prevalhono su
qualisais legislazione nazionale. poi vi e’ la tesi dualsita sostenuta dalla corye costituzionale
italiana che definisce i due ordinamenti autonomi e distinti. La corte ha tutavia riconosciuto
ai giduici comuni di disapplicare direttamente senza attivare giudizio di costituzionalita la
nosrma interna contrastante . la corte pero ha ritenuto che comunque il controllo sul diritto
europe ci fosse in relazione ai principi fondamentali e inalienabili della persona i ccdd
controlimiti. Il giudice nazionale quindi a fronte di un eventuale contrasto avra l’obbligo di
sollevare la quesitone di leggittimita costituzionale relativamente alla legge nazionale di
ratifica del trattao istitutivo. L’adesione all una o l altra tesi ha delle conseguenza paplicative
nel settore del diritto amminsitrativo in aprticolare se si accetta la tsi dalista le norme del lue
in quanto no interne al nostro ordinamento non dovrebbero costituire arametro di
loeggittimita dell atto amministrativo nazionale. la corte ha riferito che l atto amminsitrativo
adottato in violazione del diritto UE e’ annullabile alla strgua degli rodinari canoni di
valutazione della patologia dell atto. Le fonti dell UE sono di tre tipi:
o Fonti di diritto primario o originario ovvero fonti di primo grado perche forniscono
la conice entro la quale si colloca l ordinamentio UE. Tra le finti primarie abbiamo il
trattato istitutico delle unione europea: TUE E TFUE a norme del quale la violazione
dei trattati e’ uno dei motivi di impugnazione degli atti delle istituzioni europee che
sono subordinati agli atti. E ancora a questi la carta dei diritti fondamentali dell
unione europea la cd carta di nizza che ha lo stesso valore giuridico dei trattati.
QUANTO AGLI EFFETTI ESSI PRODUCONO EFFETTI VERTICALI RICONOSCENDO IN
CAPI A PERSONE FINISCHE E GIURIDICHE SITUAZIONI GIURIDICHE ATTIVE AZIONABILI
NEI CONFRONTI DEGLI STATI MEMEBRI. ESSI PRODUCONO ANCHE EFFETTI CD
ORIZZONTALI TRA PRIVATI LIMITATAMENTE AL FATTO CHE ABBIANO DISPOSIZIONI
CHIARE, RPECISE E ASSOLUTAMENTE INCONDIZIONATE.
o Fonti intermedie o complementari :spiccano il diritto generale e i principi generali di
diritto UE. Essi si atteggiano a fonte non scritte. Si distinguono a loro volta tra: pricipi
generali del diritto dell UE tra i quali quelli di sussidiarieta, coerenza delle azioni
comunitarie, non discriminazione, proproszionalita, libera circolazione, e tutela
giurisprudenziale. E poi, principi generali di dirito comuni agli stati memebri tratti
dalle tradizioni csotituzionale comune aglis tati memebri e della CEDU tra questi
legalita, certezza del diritto, leggittimo affidamento, contraddittorio. Esse hanno
rango superiore rispettp alle norme di diritto derivato ma essendo di caratteres
cotituzionale alcuni li reputono di pari rango a quelli di rpimo grado altri invece
leegrmente al di sotto.
o Fonti di diritto derivato anche note come fonti di secondo grado basate sulle
norme di procedure dettate dalle donti primare e ad esse subordinate: i trattati
fonti principali costituiscono la base giuridica del cd diritto derivato espressione con
cui si indicano gli atti che gli organi UE emanano per perseguire gli obiettivi dell UE. A
riguardo si distinguono tra: atti tipici ovvero regomalenti, direttive e decisioni (atti
vincolanti) raccomandazioni e pareri (atti non vincolanti); atti atipici quali
comunicazione. Libri bianchi e libri verdi. Il sistema delle fonti del tiritto derivato:
 Regolamento: ha portato generale, e’ obbligatorio in tutti i suoi elementi, e’
direttamente applicabile, e’ immediatamente efficace e fa sorgere
direttamente in capo ai cittadini diritti ed obblighi. In quanto atto generale
non puo essere impugnato da soggetti giuridici diversi dagli stati meebri e
UE. Tuttavia, se e’ indirizzato alle persone fisiche o giuriddiche questo puo
essere direttamente ipugnato
 La direttiva: vincola lo stato emmebro cui e’ rivolto per quanto riguardo il
risultato da raggiungere ma lascio agli organi dello stato la scelta dei mezzi.
Non e’ infatti direttamente efficacie se non per quelle direttive dettagliate o
self exectyuing. Tutavia, a volte gli stati recepiscono le direttive in ritardo o
in maniera scorretta. Per reagire a tale prassi la corte di gisutizia della UE ha
riconosciuto ai privati la facolta di invocarle direttamente dinnanzi ai giudici
anche in mancanza di regole di attuazione. Si parla di effetti diretti verticali
delle direttive non recepite la cui esecutorieta si ha quando queste sono
sufficientemente chiare, precise e con assenza di margini di manovra per il
legislatore e con scadenza nel termine di recipemento . e’ escluso che esse
abbiano effetti orizzontali . lo stato per mancata attuazione e con lesione del
diritto rpivato e’ tenuto a risarcire in aprticolare le ipotesi di repsonsabilita
dei rpivati sono tre: qando la direttiva attribuisce diritti a favore dei singoli,
violazione grave o manifesta dell UE, nesso di casualita tra violazione e
danno subito dai terzi.
 La decisione e’ obb;igatoria in ttuti i suoi elementi, se designa dei siggetti e’
obbligaoria solo nei suoi confronti, produce senz’altro effetti diretti o
verticali negli stati memebri
 Le raccomandazioni e i pareri sono atti non vincolanti. I pareri sono rivolti ad
un organo, ad un soggetto che li richiede ed hanno la funzione di far
conoscere il aprere dell’organo che lo emana. Le raccomandazioni sono
rivolti agli stati memebri e invitano lo stato a tenere un determinato
comportamento. Si tratta di atti tipici non vincolanti per cui il giudice non e’
tenuto a disapplicare la norma statale.
o L’impatto del diritto dell unione europe e della cedu ha influenzato : la risvisitazione
delle tradizionali nozioni di pubblica amministrazione con l introduzione di nuove
categorie di amminsitrazione tra cui l impresa pubblica e in houise. L introdiuzione di
una ulteriore patologia come illeggittimita comunitaria . al ripensamento dei loimiti
al potere di autotutela della PA una nuova disciplina dei contratti pubblci, una
diversa modalita di gestione dei beni demaniali , il principio di risarcibilita del danno
da lesione di interessi legittimi, l’evoluzione del sistema cautelare, la relativizzazione
della portata del rpicnipio di intagibilita del giudicato nazionale. in particolare
l’influenza della CEDU ha contribuito a rafforzare dei diritti fondamentali come la
tutela della proprieta’ oprivata, in tema di processo, una tutela piena ed effettiva
secondo i principi della costituzione e del diritto europea. E l idea del giusto processo
secondo il qaule il rpcoesso amministrativo attua principi della aprita delle parti, del
contradditorio e del giusto processo.
 Internazionale CEDU, CONVENZIONE EUROPEA DEI DIRITTI DELL’UOMO E DELLE LIBERTA’
FONDAMENTALI: firmata a roma nel 50 nell’ambito del consiglio d’eruopa si caratterizza
rispetto ad altri trattatoi internazionali per il sistema di tutela che ha infatti i soggetti
possono far ricorso dinanzi alla corte europea dei diritti dell uomo con sede a strasburgo non
solo gli satati ma anche qualsiasi persona fisica o giuridica, associazioni o gruppi di idnividui
che si reputano lesi . gki stati inoltre non solo devono ripettare la concvezione ma anche le
interpretazioni della giurisprudcnea. Per quanto rigurado il rango e ritenuto che il giudic
ordinario non e tenuto a disapplicare lka legislativa ordinaria in contrasto con la cedu ma
debba sollevare dopo averla interpetrata in modo conforme la questione di costituzionalita
dinanzi alla consulta per violazione dell art 117 e costituisce parametro di costituzionalita
interposto. Di fatto in caso di norma in contrsto con quella nazionale il giudice deve sollevare
quesione di costituzionalita in riferimento all art 117 e se la norma confligge con i principi
della carta costituzionale il giudice attestata la sdub constiuzionalita della convenzione e
tenuta a sollevare questione di elggittimita della legge di adattamento.

 FONTI ORDINAMENTO INTERNO nel quadro dell ordinamento nazionale, in posizione


gerarchicamente sovraordinata vi e’ la costituzione cje contiene un nucleo di principi e
norme di immediata forza precerttiva atta a disciplinare l ‘amminsitrazione. Segue poi
lalegge ordinaria e gli atti aventi forza equiparata i qualita di fonte primarie . acconto alle
fonti rimarie ma subordinate vi sono poi le fonti secondarie considerate come finti
seopcifiche del diritto amminsitrativo. Quindi abbiamo:
o Fonti di rango costituzionale: costituzione, leggi costituzionali, di revisione
costituzionale, leggi costituzionali approvazione degli statuti regionali speciali,
consuetudine e convenzioni costituzionali.
o Fonti di rango primario quali leggi ordinario dellos tato, aqtti aventi forza di legge
decreti legge e decreti elgislative deegati, referendum abrogativi, sattuto delle
regioni ordinarie, legge regionali e leggi provincie autonomo di trento e bolzano
o Fonti secondarie quali regolamenti e statuti degli enti locali
o Consuetudine
Risultano del tutto difficile da collocare le ordinanze contigibili ed urgenti, i piani regolatori, i
capitolati generali d’oneri, i bandi militare, la carta dei servizi pubblici, i provveidmenti
tariffari, i provvedimenti prezzi. Non rientrono tra le fonti di diritto le normi interni quali
circolari.
I criteri di risoluzione delle anitonioe tra norme sono quello cronologico cioe quando tra
fonti dello stesso rango viene preferita quello con data posteriore. Quello gerarchico
seocndo il quale tra le fonti di diverso rango sono preferite quelle superiori, essa e’
invalitdata e soggetto ad annullamento o a disapplicazione. Quello di specialita’ seocndo cui
se tra due noemr l’una ha carattere speciale e l altra particolare e’ quest’ultima che va
scelta. Quella di competenza secondo il quale talune competenze devono essere disciplinate
da soggetti competenti.
Le fonti secondarie sono adottate dalle ammnistrazioni centrali e periferiche nell’esercizio
delle proprie autonomia normativa allo stesso riconosciuto per la regolamentazione nei
settori di loro competenza. Si tratta di atti normativi muniti di valore giuridicamenta
vincolante erga omnes nei confronti di tutti . tali atti sono gerarchicamente inferiore alle
leggi o atti aventi forza di legge , tali per cuo non possono abrogare, derogare o modificare
ne le fonti costituzionali ne quello di primarie. Esse integrano atti formalmente
amminsitrativi in quanto adottati da una PA ma sostanzialmente normativi sono per tali
motivi caratterizzati da generalita, astrattezza e innovativita. Gli atti amministrativi generali
difettano da geenralita (i destinatari degli atti pur se non identificabili a priori lo sono a
posteriori) , astrettezza(in quanto adoyttato epr la cura di un determinato interesse ),
innovativita’ (in quanto inidonei a modificare l’ordinamento giuridico) com i bandi fi gara o
cocnorso. La qualificazione come atti di fointe secondaria comporta l’applicaizone del
principio di giudice consoce legge e ignoranza della legge non lo discolpa. Deve intendersi
integrato il vizio di legge allorche l atto amminsitrativo sia adottato in contrasto con una
fonte secondaria mentre la difformita da un atto amministratico geenrale costituisce una
figura sintomatica di ecceso di potere.sul evrsante procesusale si puo rpoporre ricorso per
cassazione, solo per le finti secondarie riconducibili alla categoria dei regolamenti e’
riconosciuto il potere del GA di disapplicare l ‘atto ritenuto confliggete con il rango rpimario,
il regolamento e’ sottoposto ad un iter procedurale di fromazione. Non mancano cmq tratti
comuni come obbligo di motivazione, partecipazione al rpocediemnto amminsitrativo e
accesso ai documenti. Entrambi sono sottoposti al giudizio di costituzionalita’.

I REGOLAMENTI: sono atti formalmente amminsitrativi eprche promanati da potere esecutivo ma


sostanzialmente normativi gli stessi infatti sono idonei a innovare o in astratto o generale
l’ordinamento giuridico. Fornamento del suo potere regolamentare va sempre rinvenuto nella legge
in ossequio ai roincioi di legalita in senso formale. Ne risulta che ilr egolamentoe manato senza
copertura legislativa e invalido eprche emanato in carenza di poitere. I regolamenti non possono
derogare, contrastare con la costituzione e con i principi in essa contenuta, cd principio di
costituzionalita’. Non pososno derogare con le leggi ordinarie tranne nelle ipotesi di delegificazione
con cui il legislatore affida una determinata materia alla competenza normativa dell’esecutivo con
conseguenza abrogazione della norma che gia disciplina quella amteria. I regolamenti inoltre non
pososno porsi inc otnrasto con le fonti di diritto dell UE , oppure regolare materie che la costituzione
riserva alla legge costituzionale o ordinaria, o derogare al principio di irretroattivita della elgge, o i
regolamenti emanati da autorita infericori non possono mai contrastare con regolamenti emenati da
autorita gerarchicamente superiori. i regolameni pososno essere emanati da amminsirrazione statali
o amminsitrazione regionali o locali (comuni, provincie, citta metropolitane) i regolamenti statali
sono adottati dall’esecutivo ed emanati dal capo dello stato e si distinguono in:

 Regolamenti del governo adiottati dall’organo colleggiale nel loro complesso . essi
sono adottati condecreto del rpesidente della tepubblica previa deliberazione del
consiglio dei ministri sentito il parere obbligatorio ma non vincolante del consiglio di
stao e sottoposti al visto e alla registraizone della corte dei conti e pubblicati nella
gazzetta ufficiale, molte leggi rpevedono peraltro quale ulteriori fasi del
rpocediemnto di adozione il aprere parlamentare normalemnte espresso dalle
commissioni parlamentari competenti per materia
 Regolamenti ministeriali adottati dai singoli ministri e pososnoessere emanati se una
legge di volta in volta li autorizza nelle materia di competenze del singolo minsitro i
di piu ministri insieme nel caso di regolamenti itnerministeriali
 Regolamenti di recipimento delle direttive delle UE
 Regolamenti regionali in quanto le regioni hanno autonomia nella scelta e revisione
dello statuto. Le regioni hanno potesta regolamentare nelle lesgislazione regionale
residuale od esclusiva, legislazione statale esclusiva ove lo stato abbia delegato alla
regioni la normazione secondaria, regolamentid egli enti locali
 Regolamenti degli enti pubblici od organi pubblici e rientrano in questo i regolamenti
delle autorita amminsitrativi indipendenti, e i regolamenti degli altri enti od organi
quali i collegi e gli rodini professionali.

I regolamenti inoltre si distinguono in base alla funzione:

 Regolamenti esecutivi: adottati per l esecuzioni delle leggi o dei decreti elgislativi nonche
regolamenti comunitatri
 Regolamenti attuativi ed intregativi adottati oper l’attuazione e integrazione di leggi
 Regolamenti indipendenti nelle amterie in cui manchi la disiplina da parte delle loeggi o di
atti aventi froza di legge sempre che non si tratti di materie riservata alla legge
 Regolamenti di organizzazione per le funzioni delle amministrazione pubbliche
 Regolamenti di delegificazione emanati per la disciplina delle materie non coperte da riserva
assoluta di legge prevista dall cotituzione per le quali la legge riconosce podesta’
regolamentare al governo dispondo l abrogazione delle norme vigenti con effetti dell
entrata in vigore delle norme regolamentari attraveros un modello di delegificazione i base
al quale la legge puo delegare al gioverno di legiferare
 Regolamenti di riordino cin il quale si provvede all periodico riordino delle disposizioni
regolamentari.

I regolamenti sono annoverati tra le fonti normative secondarie. Essi costituiscono espressione del
potere delle amministrazioni centrali e periferiche, alle quale le norme sulla competenza assegnano
la potestà regolamentare e demandano la disciplina di settori specifici.
a legge 241/90 ha, invece, uniformato la disciplina dei regolamenti a quella degli atti amministrativi
generali, quanto all’esonero dall’obbligo di motivazione, alla non applicabilità delle garanzie
partecipative nonché ai limiti all’accesso.La natura ibrida del regolamento ha evidenti risvolti sotto il
profilo della tutela giurisdizionale, nei casi di rilevata illegittimità.Un primo problema attiene al
sindacato operato dalla Corte Costituzionale ai sensi e per gli effetti dell’art. 134 Cost.La norma è
chiara nel limitare il sindacato costituzionale alle sole fonti di rango primario, con esclusione delle
fonti secondarie e, dunque, dei regolamenti.Secondo la giurisprudenza, ciò è imposto in ragione del
principio per il quale la Corte Costituzionale è giudice delle leggi e non della costituzionalità.Secondo
taluni, sarebbe ammissibile un controllo di costituzionalità delle fonti secondarie in via indiretta; ove
la legge, sulla quale si fonda il regolamento, non ne abbia determinato il contenuto minimo,
l’incostituzionalità della stessa si estenderà al regolamento.Per altri, il sindacato di costituzionalità
potrebbe essere ammesso unicamente per i regolamenti delegati in quanto essi, apportando
modifiche alla legge, ne assumerebbero la medesima efficacia sostanziale.L’unico controllo
pacificamente ammissibile attiene, invece, al sindacato che la Corte Costituzionale opera riguardo il
conflitto di attribuzione tra Stato e Regioni nell’adozione dei rispettivi regolamenti.Dinnanzi al
giudice ordinario, invece, è pacifico che, nel corso di un giudizio avente ad oggetto diritti soggettivi,
ove il regolamento costituisca un presupposto, il giudice ordinario possa disapplicarlo in virtù del
combinato disposto degli artt. 4 e 5 della L.A.C., pur senza che tale statuizione acquisisca valenza di
giudicato.La dottrina tradizionale, forte del carattere soggettivamente amministrativo del
regolamento, ha ritenuto che anche il giudice amministrativo possa sindacare il
regolamento.Secondo questa tesi, alla luce della natura caducatoria del giudizio amministrativo, il
giudice potrebbe esercitare il potere di annullamento al pari di quanto accade per il provvedimento
amministrativo.È opportuno specificare, però, che non tutti i regolamenti si considerano
direttamente impugnabili.All’uopo, la dottrina distingue i regolamenti volizione-preliminare dai
regolamenti volizione-azione.I primi sono caratterizzati da profili di piena generalità e astrattezza
cosicché, non risultando immediatamente lesivi, non saranno direttamente impugnabili. La lesione
diverrà, infatti, attuale unicamente con il provvedimento attuativo, che sarà impugnabile dinnanzi al
giudice amministrativo. Qualora, però, il provvedimento mutui un vizio del regolamento, il ricorrente
dovrà compiere un’impugnazione congiunta, affinché non venga reiterata l’illegittimità attraverso
l’adozione di un nuovo provvedimento conforme ad un regolamento illegittimo.I regolamenti
volizione-azione, invece, possiedono un contenuto prescrittivo immediatamente lesivo, tale che risulti
necessaria l’impugnazione diretta senza attendere l’approvazione di provvedimenti attuativi o
derivati. Anzi, qualora il regolamento non venga immediatamente impugnato, sarà preclusa
l’impugnazione dei relativi provvedimenti attuativi, salvo qualora essi siano affetti da vizi
propri.Questa diversa disciplina si ripercuote sul dies a quo dell’azione di annullamento: per i
regolamenti volizione-preliminare decorrerà dal giorno in cui si ha conoscenza del provvedimento
lesivo derivativo; per i regolamenti volizione-azione, dal giorno della pubblicazione in Gazzetta
Ufficiale o in altro supporto previsto dalla legge.Il Consiglio di Stato ritiene che, in deroga alla
valenza relativa del giudicato, la sentenza di annullamento del regolamento sia efficace ex tunc ed
erga omnes.Le ragioni del superamento dei limiti soggettivi del giudicato attengono, in primo luogo,
alla indeterminatezza dei destinatari e alla indivisibilità degli effetti del regolamento: se il
regolamento ha valenza e rilevanza generale, ne segue che anche il relativo annullamento dovrà
produrre gli stessi effetti.Inoltre, l’annullamento erga omnes è necessario al fine di salvaguardare il
principio di certezza del diritto posto che il regolamento ha un contenuto sostanzialmente normativo;
a ciò segue la salvaguardia dell’unità dell’ordinamento giuridico sotto il profilo della disciplina delle
fonti del diritto. Inoltre, il D.p.r. 1191/71 prevede espressamente che, in caso di annullamento degli
atti normativi, se ne dia pubblicità nelle medesime forme in cui si è data pubblicità all’atto annullato;
norma che giustifica e dà inevitabilmente atto degli effetti erga omnes dell’annullamento.
Si è a lungo discusso circa la possibilità che il giudice amministrativo disapplichi i regolamenti non
ritualmente impugnati. La tesi ostile si fonda sull’assunto in base al quale il potere di disapplicazione
sia previsto unicamente in favore del giudice ordinario e che, invece, non esista una norma analoga
riguardo la giurisdizione amministrativa. Si aggiunge, inoltre, la non estendibilità analogica della
disciplina della L.A.C. al giudice amministrativo, con l’unica eccezione della giurisdizione esclusiva
qualora egli sia chiamato a sindacare la violazione dei diritti soggettivi.Inoltre, si sostiene che
assicurando tale potere al giudice amministrativo, il ricorrente potrebbe eludere gli ordinari termini
di impugnazione dei provvedimenti amministrativi e dei regolamenti presupposti o direttamente
lesivi, confidando nella disapplicazione che il giudice amministrativo potrebbe compiere in ogni
tempo.Si sostiene, altresì, che la disapplicazione contrasterebbe con il principio della domanda e
della certezza del diritto posto che, da un lato, il giudice amministrativo potrebbe sindacare il
regolamento pur senza che ne siano stati enucleati i vizi nel ricorso; dall’altro, la disapplicazione
decreterebbe l’ultravigenza di altri provvedimenti attuativi ancorché sia illegittimo il
regolamento.Altra tesi, invece, appare favorevole alla disapplicazione, auspicando un ampliamento
del controllo di legittimità sugli atti normativi.La tesi muove dal rifiuto di ogni equiparazione del
regolamento al provvedimento amministrativo poiché esso, lungi dall’essere soggetto
all’annullamento, è sottoposto, quale fonte del diritto, al principio “iura novit curia” e al rispetto della
gerarchia delle fonti.In base a questi principi, il giudice è chiamato a conoscere ogni disposizione
normativa e, per tale ragione, a non applicare la norma che, risultando in contrasto con la legge, sia
illegittima. Non si tratterebbe di disapplicazione, quindi, quanto di inapplicabilità.L’orientamento in
parola, inoltre, trae linfa dall’ordinamento comunitario: in forza della primazia del diritto
comunitario sul diritto interno, non solo la legge ma anche il regolamento che sia in contrasto con le
norme dell’Unione Europea deve essere suscettibile di disapplicazione.La tesi in parola si fonda,
altresì, sul rilievo del dato normativo di cui agli artt. 4 e 5 L.A.C; si ritiene, infatti, che tali norme
abbiano portata generale e che siano quindi estendibili al giudice amministrativo in ragione
dell’assunto secondo il quale tale potere non fu esteso al giudice amministrativo semplicemente in
ragione del fatto che, all’epoca dell’approvazione della L.A.C., egli non era ancora preposto alla
tutela degli interessi legittimi.Circa la corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato, si afferma che la
disapplicazione derivi in ogni caso dai motivi esposti nel ricorso del privato; riguardo invece la
certezza del diritto, la disapplicazione risponderebbe alla funzione nomofilattica riconosciuta al
giudice amministrativo e sarebbe volta ad indurre l’intervento della pubblica amministrazione in via
di autotutela.Direttamente connessa alla tutela giurisdizionale contro i regolamenti illegittimi, è la
problematica dell’individuazione dei controinteressatiSecondo la giurisprudenza amministrativa, i
controinteressati sono coloro i quali siano titolari di una posizione giuridica di vantaggio che dipenda
dal provvedimento impugnato nonché coloro che siano nominati nell’atto stesso ovvero che siano
facilmente individuabili.Nell’ottica dell’impugnazione volta ad ottenere l’annullamento del
regolamento, sia esso direttamente lesivo o ricorribile con lo strumento della doppia impugnazione,
sarebbe applicabile l’art. 41 c.p.a., il quale prescrive che il ricorso debba essere notificato
all’amministrazione che lo ha emesso nonché ai controinteressati che dall’atto traggano
vantaggio.La tesi maggioritaria ritiene, però, che, in virtù della natura normativa dell’atto, non sia
possibile né semplice addivenire all’individuazione di controinteressati. Talune sporadiche pronunce,
hanno invece ritenuto che, nei casi di regolamenti direttamente applicabili al caso concreto, possano
essere rinvenute posizioni contrapposte rispetto a quella del ricorrente.Alla luce della prevedibile
presenza di controinteressati, quindi, l’annullamento con effetto erga omnes potrebbe comportare
una lesione degli interessi dei quali essi siano titolari, con la possibilità eventuale che l’annullamento
determini anche la caducazione degli atti applicativi favorevoli a soggetti non intervenuti in giudizio
e, dunque, terzi rispetto alle parti in causa. Dovrebbe, quindi, ritenersi preferibile la disapplicazione
ovvero un annullamento che non abbia efficacia erga omnes; altrimenti opinando, al fine di prevenire
una caducazione pregiudizievole, il controinteressato potrà tutelare il proprio interesse proponendo
ricorso incidentale ex art. 42 c.p.a., avanzando domande che siano dipendenti da quella principale o
giovandosi della disciplina dei motivi aggiunti di cui all’art. 43 c.p.a. Questo strumento processuale,
quindi, potrebbe contrastare l’annullamento erga omnes dei regolamenti volizione-azione, ossia
direttamente applicabili.Per ciò che attiene, invece, ai regolamenti volizione-preliminare, ossia
presupposti al provvedimento lesivo, è possibile configurare due distinte ipotesi.Il primo caso è quello
della cosiddetta “antipatia”, ossia il caso in cui un provvedimento sia difforme da un regolamento
illegittimo. In tal caso, in base alla tesi dell’annullamento, il giudice dovrebbe annullare il
provvedimento impugnato poiché esso è difforme al regolamento, a prescindere dal fatto che sia
conforme alla legge.In questo frangente, il ruolo del controinteressato risulta determinante non solo
al fine di salvaguardare il proprio contrapposto interesse ma anche, nell’ottica del controllo di
legittimità del regolamento, a tutelare l’ordinamento giuridico dall’ipotesi di antinomia tra norme.Il
controinteressato, infatti, attraverso il ricorso incidentale potrebbe domandare al giudice
amministrativo il sindacato sull’atto presupposto, ossia sul regolamento.Va, di certo, sottolineato che
l’impugnazione incidentale dell’atto presupposto, quale il regolamento illegittimo, costituisce
un’opzione interpretativa e non è dunque espressamente contemplato dall’art. 41 c.p.a.Il ricorso
incidentale in parola sarebbe proponibile anche da altra pubblica amministrazione, se diversa da
quella che ha emanato il regolamento; viceversa, la pubblica amministrazione potrà agire in
autotutela.Qualora né il controinteressato né la pubblica amministrazione prendano posizione, il
giudice amministrativo sarà costretto ad annullare il provvedimento, a discapito di qualunque forma
di coerenza normativa e producendo, paradossalmente, la primazia di un regolamento illegittimo
sulla legge.Il secondo caso, invece, attiene alla cosiddetta “simpatia”, ossia ad un provvedimento
conforme ad un regolamento illegittimo. In tal caso, il giudice dovrebbe rigettare il ricorso avverso il
provvedimento, salvo che il ricorrente non compia la doppia impugnazione. In quest’ultimo caso il
controinteressato, potrà pacificamente utilizzare lo strumento del ricorso incidentale.Qualora il terzo
non sia identificato quale controinteressato attraverso la notifica del ricorso principale, potrà
comunque giovarsi della disciplina di cui all’art. 49 c.p.a., attinente alla integrazione del
contraddittorio su ordine del giudice.Qualora si aderisca alla tesi della disapplicazione del
regolamento non ritualmente impugnato, la presenza di controinteressati e il relativo ricorso
incidentale assumeranno un rilievo certamente ridotto posto che il giudice potrà sindacare in ogni
tempo la legittimità del regolamento, ancorché non impugnato. In questo caso, i controinteressati
non risulterebbero direttamente lesi, in quanto, al contrario dell’annullamento, la disapplicazione
sarà circoscritta al giudizio in corso, salvo per ciò che attenga al provvedimento attuativo impugnato,
rispetto al quale il controinteressato potrebbe avere interesse alla sua ultravigenza. Per questa
ragione, solo rispetto a quest’ultimo, il controinteressato potrebbe avanzare ricorso incidentale posto
che, in caso di annullamento a seguito di disapplicazione, la pubblica amministrazione non potrà
reiterare il provvedimento attuativo per carenza di potere.Tornando al caso dell’annullamento, la
difficoltà di individuare i controinteressati nel giudizio di impugnazione di un regolamento, non
esclude che solamente all’atto della sentenza, soggetti terzi lamentino un pregiudizio derivante dalla
pronuncia.Ammettere il ricorso per l’annullamento del regolamento volizione-azione o a mezzo di
doppia impugnazione, significa ammettere anche che i terzi possano far valere le proprie
rimostranze, nel caso in cui siano rimasti estranei alla lite.In tal caso, il terzo potrebbe accedere allo
strumento della opposizione di terzo ex art. 108 c.p.a. (codice del processo amministrativo).L’articolo
in parola dispone che, attraverso tale strumento processuale, un terzo possa contrastare gli effetti
pregiudizievoli di una sentenza adottata inter alios, anche nel caso in cui si sia formato il
giudicato.L’art. 108 c.p.a., nella versione antecedente alla riforma del 2011, richiedeva che i terzi
fossero titolari di una posizione autonoma e incompatibile rispetto all’interesse del ricorrente.Per
questa ragione, parte della giurisprudenza riteneva che il terzo non potesse presentare opposizione
riguardo le sentenze di annullamento di regolamenti e atti amministrativi generali in ragione del
fatto che non sia stato già in primo grado ritenuto controinteressato e quindi titolare di una
posizione specifica di vantaggio.Per quanto riguarda la dottrina, una parte di essa riteneva, di
contro, che non fosse possibile negare l’opposizione del terzo solamente in ragione della tipologia di
atto impugnato: il semplice fatto che l’atto attribuisca una utilità ad un terzo consente di individuare
un interesse giuridicamente qualificato.Senza contare che, nel 2011, è stato espunto l’inciso “terzo
titolare di una posizione autonoma e incompatibile”, allineando la disposizione di cui all’art. 108
c.p.a. all’art. 404 c.p.c. in base al quale l’opposizione di terzo risulta ammissibile in tutti i casi in cui
egli subisca un pregiudizio ai propri interessi. L’esigenza fondamentale risiede, dunque, nel
salvaguardare il terzo dal pregiudizio che possa derivargli dalla sentenza emessa all’esito di un
procedimento del quale egli poteva o doveva essere parte.L’ampliamento operato riguardo
l’opposizione di terzo permetterebbe, dunque, di contrastare gli effetti di una sentenza avente ad
oggetto un regolamento illegittimo, altresì da parte di terzi non facilmente identificabili, come nel
caso di specie.La giurisprudenza amministrativa, infatti, ammette che per terzi si intendano non solo i
controinteressati pretermessi ma anche quelli non facilmente identificabili; ovvero quelli
sopravvenuti e beneficiari di un atto consequenziale, quanto una sentenza abbia annullato un atto
presupposto a seguito di un giudizio in cui siano rimasti estranei; ovvero, ancora, i terzi titolari di
posizioni incompatibili rispetto alla parte ricorrente.Per altra parte della dottrina, invece, la
legittimazione all’opposizione di terzo riguarderebbe solamente il caso dell’annullamento di un
regolamento presupposto, in forza del quale ne sia derivata la caducazione di un provvedimento
favorevole al terzo. L’opposizione di terzo sarebbe, in questo caso, giustificata dall’effetto che tale
annullamento produce.Non bisogna, però, dimenticare che la giurisprudenza, ormai pacificamente,
ritiene che l’annullamento del regolamento abbia efficacia erga omnes e non unicamente inter alios,
per tale ragione si può sostenere che la decisione sui regolamenti si configuri quale giurisdizione di
diritto oggettivo, intesa a valutare la legittimità dell’atto più che la tutela delle posizioni giuridiche
soggettive. In questa ottica, il terzo sarebbe destinatario diretto della pronuncia poiché essa
valicherebbe i limiti soggettivi di un normale giudicato, al pari di quanto avviene nel giudizio di
costituzionalità; altrimenti opinando, si rischierebbe di ottenere giudicati contrastanti e incompatibili,
nonostante l’indivisibilità dell’atto normativo, a discapito della certezza e della stabilità della
decisione.Sul punto, parte della dottrina ha sostenuto che il giudizio in questione possa comunque
abilitare i terzi a presentare opposizione alla sentenza di annullamento non in quanto titolari di una
posizione giuridica soggettiva ma quali legittimati processualmente ad investire il giudice di un
controllo pari a quello compiuto dalla Corte Costituzionale in merito alla legittimità delle norme di
legge.I problemi che il regolamento innesca sotto il profilo processuale dipendono dalla natura ibrida
dello stesso. Ritenendo, però, fondamentale la natura sostanzialmente normativa del regolamento
appare più opportuno ammettere un sindacato pieno e diretto da parte del giudice amministrativo,
che operi nell’ambito di una giurisdizione di tipo oggettivo, improntata sulla risoluzione
dell’antinomia tra le norme.In questa ottica, l’annullamento con efficacia erga omnes può ritenersi lo
strumento più adatto a salvaguardare la certezza e l’unità dell’ordinamento giuridico; non
esisterebbe, dunque, terzi o controinteressati poiché il giudizio assumerebbe le forme di un vero e
proprio sindacato di legittimità su un atto normativo, ove l’annullamento non avrebbe gli stessi fini
dell’annullamento di un provvedimento amministrativo quanto, invece, quelli di un annullamento
compiuto in sede di giudizio di costituzionalità. Pur volendo, invece, ammettere la disapplicazione del
regolamento o un annullamento privo di effetti erga omnes, a salvaguardia dei controinteressati,
bisognerebbe sottolineare che questa scelta non sarebbe sufficiente al fine di soddisfare l’interesse
generale alla legittimità degli atti normativi; si tratta della stessa logica sottesa alla disapplicazione
di una norma di legge in contrasto con le norme comunitarie cui, infatti, solitamente consegue un
giudizio di legittimità costituzionale.

LE ORDINANZE: sono quelle norme che impongono divieti. Le ordinanze contingibili e urganti sono
atti a contenuto atipico che l’ammnistrazione sulla base di specifiche previsioni elgislative sono
abilitate ad adottare oper fronteggiare situazioni eccezionali aqnche derogando alla disciplina
primaria. Esse sono distinte dalgia tti necessitati in cui vanno adottati nei confronti di quelle
situazioni gia tutavia predetermianre dalla norma attributiva sdi potere come il caso delle
occupaizoni di urgenza. Le ordinanze di necessita e urgentza seggnaono ina deroga ai principi di
tipicita normativa si connotano per un’aticipita contenutistica necessaria per dare manovra
all’amminsitrazioen per fronteggiare situazioni eccezionali. Le ordinanze pososno avere:

 limiti sostanziali devono rispettare i rpicnipi costituzionali inotre devono essere adottate in
situazioni di piricolo con misure che salvaguardiano l interesse pubblico e che abbiano il
minor sacrificio per il privato, sono illeggititme se sono sproporzionate.
 Limiti temporali secondo l itnerpretazione tradizionale, il potere di adozione di ordinanza di
urgenza devono avere un limite temporale
 Procedurali quale il rispetto dell obbligo di motivazione e dell obbligo di un adeguata
istruttoria.

Quanto ai rpesuppsoti per l adozione deve esserci un pericolo di danno grave e della indefferibilita
dell itnervento urgente e deve essere emanata in assenza di poteri tipici idonei a fronteggiare l
emergenza, quini ha carattere residuzle. Se manacanoi i requisiti ci sono due tesi , la mancanza di
presuppsoti della necessita e dell urgenza determina in capo alla pa una situazione di carenza del
potere implicante nullita oltre che radicarsi un procrsso in capo al GO . per altri invece, la mancanza
di requsiti possono essere ipotesi di cattivo uso di potere o sviamento e quindi la comseguenza di
annullabilita in capo al GA. Le ordinanza del covid 19 le prime sono stati emanati dal monsitro della
salute con decreto . lo struemtno e’ stato il decreto del presidente del consiglio dei minsitri .

Un rilevante potere extra e’ riconosicuto al sindaco il quale pui adottare ordinanze contigibili e
urgento in tuttii i casi in cui e’ necessario oprevenire ed eliminare gravi epridocoli che minacciano l
incolumita pubblica e la sicurezza urbana orevia comunicazione al prefetto per la predisposizione
deglis truemnti necessari alla loro attuazione, anche la sola minaccia puo attivare il sindaco tutavia il
limite che il sindaco incontra e’ nel caso ci siano poteri ed struemnto ideonei per lo scopo.

GI STATUTI sono atti normativi conteneti disposizioni fondamentali sull’organizzazione e sill’attivita


di un ente. Lo statuto e’ espressione di podesta organizzatiorio di tipo normativo e puo riguardare lo
stesso ente che lo emana , cd autonomia statutaria o un organo diverso cd etero statuario. Talvolta
pososno essere sottoposta ad apprivazione da altro ente. Gli statuti possono essere:

statuti regionali: a secondo che siano adottato dalla ragioni a statuto rodinario o speciale
appartengono a rango normativo diverso. Infatti quelli a statuto speciale hanno rango costituzionale
e preminente su altre fonti. Mentre quelle a statuto ordinarie e’ una legge autonomamente adottata
dalla regione non piu assoiggettata a controllo preventico del parlamento. Sopno approvati con l iter
aggravato In questo caso il Parlamento adotta una procedura più complessa o rafforzata rispetto alle
leggi ordinarie dal momento che la legge dovrà avere, dal punto di vista della gerarchia delle fonti
del diritto, lo stesso rango della Costituzione. La procedura è pertanto detta iter legis aggravato.

statuti degli enti locali si tratta di autionomia statuaria degli enti locali , sono sottoposti al rispetto
dei principi costituzionali ma diversamente degli statuti regionali ne sono definiti gli ambiti di
competenza, i contenuti e le procedure di approvazione. Lo statuto infatti stabilisce i rpincipi di
organizzazione di finzionamento dell ente , il controllo anche sostitutico nonche le garanzie delle
minoaranz e devono essere ina rmonia con la costituzione. La riforma del 2001 ha dato podesta
regolamentate agli enti locali.

Gli statuti degli altri enti pubblici sono adottatge dall ente stesso e approvati da un ente superiore al
fine di approvare la funzione di conteolllo e condizionare l efficacia dello statuto steso . inoltre latto
violativo di una disposizione statuaria sara considerata affetto dal vizio di violazione di legge. ed
hanno carattere di norme interne.

TESTI UNICI E CODICI: Essi rispondono ad un esigenza di semplificazione normativa cui si e’ cercato di
dare avvio con la legge bassanini la quale prevedeva che ogni anno il governo rpesentasse un
disegno di legge relativo ai rpocedimenti da semplificare tramite regolamenti di delegificazione.
Successivamente si e’ cercato di cogniugare la delegificazione con il riordino attraverso il testo unico
che si distinguono in:

 testi unici normativi innovativi deleganti o di coordinamento che modificano o abrogano le


condizioni esistenti
 testi unici compilativi ovvero non innovativi ma di mera compilazione che si limitano a
raccogliere in un unico atto le norme gia esistenti senza incidere sulla legislazione.
 Vi sono poi i testi unici misiti che racocolgono e coordinano disposizioni di fonti rpiomarie e
secondarie adottata contestualemnte nell’esrcio di podesta legislativa delegata e di podesta
governativa delegificante.

L;istituto poiu e sayo abrogato ed ha istituti uno schema fondato su un disegnoi di elgge annuale per
la semplificazione e il riassetto normativo che attribuisce deleghe ad emanare i ccdd codici di
settore . I DECRETI LEGISLATIVI CODICI SI CARATTERIZZANO PER DUE ASPETTI ESSENZIALI LA
RIFORMA SOSTANZIALE DELLA DISCIPLINA LEGISLATIVA DELLA MATERIA ISPIRANDOSI ANCHE AI
CRITERI DI SEMPLIFICAZIONE E DI DEREGOLAMENTAZIONE E LA RACCOLTA ORGANIZA.

ESISTONO POI DEGLI ATTI DI COLLOCAIZONE INCERTA:

 Piani regolatori generali costituenti strumenti programmatici attraverso il quale gli enti locali
pianificano in via geenrale lo sviluppo urbanistico del territorio comunale. Per un primo
idnirizzo esso ha natura regolamentare alla luce del carattere di geenralita ed astrattezza
destinati ad avere attuazione solo con l’;adozione successiva dei poiani attuativi. Per
differente indirizzo essi sono da ricondurre alla categoria degli atti amminsitrativi geenrali.
Per l’roenta,ento prevalente ad esso va riconosciuto natura mista.
 Capitolati generali d’oneri predispoti a regolare un intera categoria di contratti al fine di
garantire omogeineita ed uniformita alal disciplina essi hanno natura normativa ed e’ atto di
tipo negoziale
 Bandi militari atti emanati dal comandante supremo delle forze armate o da suoii delegatio a
seguito della dichiarazione di guerra os tato di emergenza essi hanno antura ibrida mentre
per qualche filone essi sono assimilati a ordinanza di necessita ritenendoli veri e propri atti
amminsitrativi e ancora chi li reputa atti normativi
 Carta dei servizi pubblici e uno strumento di auto regolamentazione diretto a fornire tutela
preventiva agli utenti dei serci pubblici volte a monitorare la qualita delle prstazioni erogate
tramite il ricorso standard. A seconda del hestore esso ha natura negoziale se promane da
un privato o natura di atto amministrativo se e emanata da un ente pubblicoe rogatore del
servizio nella podesta auto organizzativa.
 Provvediemnti tariffari e provvedimenti prezzi costituisce atti con cui la pa determina prezzi
di alcuni beni o stabiliscwe le tariffe da applicare ai sercizi pubblici erogati da soggettu
pubblici o provato in verti di na concessionesecondo taluni essi sono atti di natura politico
amminsitrativa, oer altri hanno , la maggioranza sono atti amminsitrativi generali.
 Le linee guida anac

LE NORME INTERNE non sono riconducibili alle fonte di diritto le norme interne con cui le
ammonsitrazioni dettano rpecetti rivolti a soggetti che oeprano a loro interno al fine di
regolamentare l organizzazione e l azione degli organi e degli iffici. Si tratta di atti adottati nell
eserciio del ptoere di autoregolamentaizone e di supremazia generalemte riconosciuta ai soggetti
collocati in posizione apicale nell’ambito degli apaprati di cui fanno aprte. SEBBENE ESSE SIANO
RIVOLTE ALL’INTERNO ESSE POSSONO RPODURRE EFFETTI DIRETTI ANCHE ALL’ESTERNO DELLA PA
ESSNDO I DESTINATARI TENUTE A DARVI ESECUZIONE ANCHE PER L ADOZIONE DI ATTI A RILEVANZA
ESTERNA ILLEGGITTIMI PER ECCESOS DI POTERE DE IMMPOTIVATAMENTE CONTRASTANTI CON LE
DIRETTICE INTERNE. A QUESTA CATEGORIA APPARTENGONO ORDINI, DIRETTIVE, ISTRUZIONI,
REGOLAMENTI ITNERNI E CIRCOLARI QUESTI ULTIMI I PIU IMPORTANTI.

LE CIRCOLARI: sono i mezzi con cui le amministrazioni comunicano ogni sorta di atto giuridico che
puo essere portato a conoscenza degli altri uffici. Per alcuni la circolare e’ atto autonomo
appartenenti agli atti interni tipici espressione di autoregolamentazione. Inoltre, avendo carattere
interpretativo esso non riveste natura dia tto amminsitrativo con efficacia esterna trattandosi di atto
interno privo di efficacia precettica autonoma che pui essere disapplicata d ufficio dal giudice
investito di impugnazione dell atto che ne fa applicazione. Per altre esis sono rpive di autonomia
trattandosi di mersi stumenti di comunciazione di atti dal contenuto piu disparato. La dottrina ha
individuato diverse tipologie:

 circolari organizzative
 circolari interpretative esoplicanti l interpretazione ritenuta corretta delle elggi e
regolamenti al fin e di garantire applicaizone corretta
 circolari normative con cui gli orgnani sovraordinati dettano precetti volti a regolamentare le
azioni successice della PA
 circolari di cortesia xcontenuti saluti o messaggi
 circolari informative che comunicano ai destinatari il verificarsi di avveniemnti che possano
essere rilevanti al fine del loro esercizio
 circolari di regolamento colte a produrre effetti esterni alla PA incidendo su posizioni
giuridiche dei soggetti estranei all’apparato . si paral di circolari regolamento

le circolari poiche mancanti di priovveidemnto attuativo non possono essere impugnate


autonomamente cio non implica che possono essere disapllicate di ufficio dal GA ove risultano
contrastanti con norme di rangi pimario. Esse possno essere iggetto di ricorso dianzi al giudice
amministrativo. Sul piano della competenza territraile premesse che esse sono impugnabili
congiuntemente con la tto di applicazionme esse non hanno rilevanza eserma. Il tar di lazio e’
competente all impugnazione degli atti delle autorita centrali

LA CONSEUTUDINE subordinata alla legge eregolamenti ha come elementi costitutivi quello


oggettivo di uniformita costante nel tempo e quello soggettivo la opino juris ovbvero la convinzione.
la consuetudine e subordinata a norme primarie e secondarie. Diverso e la nozione di consuetudine
costituzionale fonte fatto non scritta atta a disciplinare i rapporti tra gli rogani costitutzionali e gli
sitituti costituzionali concorrendo ad assumere rango costituzionale e a colamre gli spazi lasciati
vuoti dalla carta fondamentale e dalle leggi costituzionali.
Diversa e’ la PRASSI che si ha nel comportamento generalizzato e reiterato nel tempo ma nona
ccompagnato dalla opinio juris e dalla consapevolezza della sua obbligatorieta e doverosita
costituisce infatti regola di buona amminsitrazione la cui violazione da luogo ad un vizio sintomatico
della funzione amminsitrativa nella forma di eccesso di potere.

Sono impugnabili solo gli atti che contengono una manifestazione di volontà dell'autorità; non i
pareri che preludono alla decisione finale.

Le norme

La fonte sono tutti quegli atti o fatti da cui nascono le norme giuridiche. Una norma giuridica può
nascere o attraverso l’adozione di un provvedimento di un atto (le leggi o costituzione) o attraverso
comportamenti fatti materiali. E qui che si dividono gli ordinamenti di civli low – atti- o common low
– ovvero ordinamenti da fatti o dalla giurisprudenza.

Il nostro ordinamento è mix, si avvicina a quello comunitario –esempio ordinamento nazionale le


sentenze della corte di giustizia europea.

Fonti di priduzione, fonti sulla produzione e fonti di cognizione, fonti atti e fonti fatto, fonti in baso al
grado , in base entita geografica o sovranazionale o nazionale. Queste sono le classificazione delle
fonti.

Le fonti di produzioni: sono fatti per i quali l ordinamento giuridico determina la nascita di norme:
provvedimenti di organi legislativi appunto parlamento o consuetudine fonti fatto. Sono fonti che
generano diritti.

Le fonti sulla produzione, ovvero le fonti che disciplinano il modo in cui si forma il diritto. si
determinano come i procedimenti che si forma il diritto. Ad esmpio i procedimenti di referendum.
Quindi la disciplina per l iter di una formazione fatto o atto.

Le fonti di cognizione invece sono quei strumenti che xi mette a conoscenza della collettività che
esiste. la legge. Ad esempio la legge viene emanata dal parlamento a Montecitorio e
successivamente viene attraverso una fonte di cognizione la principale appunto la gazzetta ufficiale,
al momento stiamo passando da un sistema incentrata sulla gazzetta ufficiale ad un sistema più
innovativo, appunto internet. In un’ottica più recente certi atti, certe fonti lo strumento tradizionale
di cognizione non sarà più la GU. Parlando delle fonti di diritto locale, ci sono gia disposizione che
prevedono l entrata in vigore dalla pubblicazione sull albo pretorio sul sito della istitzuione che va a
sostituire la gu. Fermo restante la pubblicazione online della GU. Mentre tutte le norme disponibile
delle ordinamento e presente su normattiva la banca dati.

I testi unici e codici, cosa sono? Essi sono delle raccolta normativi ufficiali, con il quale il legislatore
raccoglie con un unico provvedimento la disciplina di un settore. Si chiama testo unico quando si
raccolgono le norme ma non ha carattere di esaustività, cioè ammette che ci siano altre fonti che
disciplinano la materia. Quando invece si chiama codice si allude al fatto che il legislatore ha inteso
disciplinare in maniera complessiva la materia senza che vi sia altro al di fuori. Questa classificazione
in realtà non è fedele ad esempio il codici degli appalti rimandano ad altre fonti la disciplina della
materia. Non ce un codice di diritto amministrativo. Cioè un codice che per volontà del legislatore
regolamenta i rapporti tra PA e cittadino. Esistono codici tipo appalti ecc., ma mai di diritto
amministrativo.

Le fonti di diritto sono varie. Quali sono i rapporti: la gerarchia e competenza. A seconda della
materia si applica l uno o altro o entrambi. Quello gerarchico: fonte superiore prevale su inferiore.
Inferiore non deroga quella superiore. Al vertice abbiamo la costituzione repubblicano entrata in
vigore il 1 gennaio 1948. Essa rappresenta la fonte suprema dell ordinamento. Poi abbiamo le leggi
costituzionale, sono leggi attraverso il quale possono modificare la costruzione, a che soggiacciono
alla costituzione quindi devono ripotetar i limiti ovvero i primi 12 articoli della costituzione. Quindi
leggi costituzionali sono quelle attuative della costituzione. Poi abbiamo le fonti primarie ovvero le
fonti ordinarie prodotto dal parlamento e atti aventi forza di legge. Le fonti del parlamento sono tutti
allo steso livello. Non e escluso che una legge successiva di abrogare implicitamente una legge
precedente anche se questa non prevede la possibilità di essere abrogata implicitamente. Proprio
perché non esiste una gerarchia della legge ordinaria. Legge ordinaria atto approvato dal
parlamento. Nel nostro ordinamento tre sono gli atti di fonte primaria: Legge parlamento, decreto
del governo e decreto legislativo. La differenza di queste non e solo precedutale ma anche di
competenze. La legge parlamento approvata dal parlamento attraverso l’iter della navetta approvata
tra camera e senato e poi pubblicazione. Il decreto legge e un provvedimento di urgenza adottato
dal governo per disciplinare con atto avente forza di legge una situazione di carattere emergenziale
per la quale l’iter parlamentare sarebbe troppo lungo. I decreti leggi un tempo erano pane
quotidiano la corte costituzionale e intervenuto più volte stabilendo un freno. Oggi sono poche unita
all anno. Il decreto legge ha la caratteristica di disciplinare la materia temporaneamente in attesa
della conversione in legge. La norme deve essere successivamente emanata con la legge di
conversione. Quindi il governo anticipa gli effetti del provvedimento normativo e poi il parlamento
trasforma in legge il decreto legge. Ora la conversione e eventuale. Può non esserci quindi il decreto
legge decade, può esserci conversione senza modifica oppure legge di conversione con modifica. A
questo punto si crea il problema interpretativo nel applicazione, perché il decreto legge diventa
efficace dalla pubblicazione sulla GU in sede di conversione legge disciplina diversamente quella
materia. Quindi due disciplina quella del decreto legge e poi quella del conversione dal legislatore.
Da tenere distinto dal decreto legge e il disegno di legge. Il disegno e la proposta di legge che il
governo fa al parlamento per approvare una legge ordinaria. La legge ordinaria o nasce su iniziativa
del parlamento o del governo (con maggiore possibilita di successo grazie alla maggioranza che il
governo ha in parlamento). Il disegno di loegge ha effetti quando veiene creata e pubblicata mentre
il decreto legge ha effetti di legge subito. Diverso dal decreto legge e il decreto legislativo o decreto
delegato dlgs o dl ddl (disegno leggee) . il decreto legilativo e atto avente forza di legge approvato
dal governo sulla base di una delega del parlamento. Quindi il parlamento rinuncia ad approvare una
legge su una certya materia, tipo e’ una materia tecnica, allora il aprlamento delega il governo a
studiare la materia, inviduando l oggetto, i contenuti , i tempi e i pringipi e dopodiche il governo
adotta i decreti legislativi. Noi abbiamo delle leggei delega che possono avere un contenuto prulimo,
cioe leggi che hanno disposizione che possono essere esecutive da subito e accanto a queste delle
delghe al governo. Quindi legge delega puo avere un effeto plurimo.

Il referendum abrogativo e anche esso un fonte primaria a carattere demolitoria.


Oltre alle fonti primarie statale abbiamo le fonti secondarie: leggi e atti aventi forza di legge,
possono essere eseguite attravrrso altre norme come regolamenti governativi. Mentre la potesta e’
condivisa tra parlamento e governo, semore piu il governo con decreti leglsitivi, le fonte secondarie
sono tutti governativi e sono regolamenti di attuazione e indipendenti che il governo adotta ina
ttuazione di norme statali.

In relazione al criterio della competenza, cioe la competenza in capo al livello locale di gestire una
materia. Cioe il criterio gerarchico e importante ma non e necessariamente l unico. A livello statale
gerarchicamernter abbiamo costituzione, costituzionali, fonti primarie e secondarie. A livello
regionale, abbiamo le regioni hanno podesta normative e sono leggi e regolamenti regionali ovvero
donti di primo e secondo grado. Quindi anche regionale abbiamo fonti primarie e secondario. Inolre
abbiamo lo stato che e’ l equivalente della costituzione italiana a livello regionale. Tra stato, regione
e autonomia locali abbiamo una certa similitudine. Di fatto a lovello statale abbiamo la costituzione,
fonti primarie e secondarie. A loivello regionale abbiamo statuto, leggi e regolamneti, a livello di enti
locali abbiamo statuto e regolamenti, ovviamento mancano le leggi eprche la podesta legislativa e
solo lo stato e regione ad averlo.

Quindi abbiamo un rapporto gerarchico, e poi c’’e il criterio di competenza. Quando una materia e di
competenza regionale il regolamento non e subortinato alle leggi statali. Ci sono ambiti in cui
ordinamenti locali e regionali hanno uno spazio di autonomia tale da farli uscire dal gerarchico e
quindi da quello statale. Esmpio, la fonte del diritto che disciplina i referendum locale e lo statuto
locale, che disciplinano un determinato materia in moda autonamo senza sottostare a fonti diverse
come quelle regionali. Un altro fonte atto sono le ordinanze, cje sono provvedimenti amministrativi
quando epro non hanno natura provvedimentale cioe hanno la capacita di disciplinare con una certa
astrattezza e caratteri della norma astrattezza, generalita ecc allora sono fonti di diritto. Ad esmpio
ordinanze di urgenza della protezione civile che ha lo scopo di legiferare csu una materia.
Ovviamente nonsono contra legium. Anche se ordinanze di urgenza possono avere contra legium
perche le necessita di urgenza consentano di intervenire in uno spazio che il legislatore accetta di
lasciare ad un altro soggetto. Quindi le extra ordinem ordinanze contingibile e urgenza nza , possono
essere inc otnrasgo con fonti di diritto primario. Addirutturo si ritiene che esse possono avere
limitiziano a diritti costituzionali di liberta garantite dalla costituzione. Le consuetudini che sono la
ripetizione costante nel tempo nella convinzione che questo comprtamento sia dovutro prescitto dal
legislatie. Le fonti fatto sono lultima fonte di diritto nel senso che trovano apllicazione residuale.
Quindi occorre reiterazione e convinzione. La consutudine si differenzia dalla prassi amministrativa:
ovvero ripetizione nel tempo di adottare provfedimentoi o comprotamento sulla convinzione non
che sia doverose ma che sia di abiutzine. Quindi non produce fonte di diritto. Accanto a questi fonti
interne, abbiamo fonti siovranazionale e internazionale. Ad esmpio le nome consutudinarie
internazioale che sono superiore alla costituzione. Poi ci sono convenzione e trattati e norme
pattizie. Piu importante sono le limitazione del nostro ordinamento per far spazio a queste fonti
sovranazionole. L italia penso di adottate una dispozione che prevedeva una limitazione
sovranazionala, questa norma nata con l onu e stata la stessa che ci ha fatto entrare all eu e ha
leggittimato quete normi. Le fonti di diritto comunitario enrtrano nel nostro ordinamento con un
carattere [revalente rispetto alle fonti dell rodinamento nazionale. quindi sopra le leggi primarie, le
tre fonti del diritto comunitari:regolamenti (fonti super primarie esso si applica nello stesso testo,
allo stesso modo e in tutti i paesi europe), direttive che non sono fornti immefiamtamente
applicabile e deve essere recepiti dagli stati, cioe l unione europe delega agli stati la recezione di atti
su determinate materie, dandogli oggetto, limiti e termine per approvarlo stesos iter del decreto
legislativo. Le direttive non sono fonti del diritto immediate tranne nel caso in cui non siano recepite
nei termini stabiliti dall unione europea e o nel caso in cui siano siano self exectuing, cioe
contengono disposizioni precise nel modo in cui devono essere applicate. Soprattutto nel diritto
amministrativo ci troviamo difronte a queste direttive self exectuing. Quando non vengono apllicate
bene la corte di giustizia si pronuncia sui criuteri compatibili o non compatibile della direttive. Quindi
accade che la corte di giustizia europe si pronuncia e dall entrata in gazetta diventa self exectuning .
(vedere video appalti soprasoglia ecc ) quindi direttive danno spazio di recepimento di applicarel. Poi
altre fonti sono le sentenze della corte di giustizia che sono fonti europei. Tra regolamenti e direttive
non e escluzo che ci siano regolamenti con una certa differenziazione nazionale perche il rpincipio
comunitario si applica il rpincipio sussidario cioe il rpincipio piu vicino ai cittafini, quindi sempre piu
spesso nel regolamtni ci sono dispozsione che lascia allo stato il modo di disciplinare una materia ad
espmpio il regolamento del dgpr rimanda molto a quello nazionale.

DPR decreto del rpesidente della repubblica e il contenitore attraverso il quale i provvedimenti del
governo vengono adottato e lo fa nella forma tipica del decreto del presidente della repubblica, o
nella forma del decreto del presidente del consiglio dei ministri o nel decreto ministeriale . il decreto
del rpesidente della repubblica puo contenere fonte di diritto o anche nesusna. Alcuni regolamenti
governitivi acquistano forma di dpr. Ma anche atti che non hanno fonti di diritto , ad esmpo in
passato i contratrti collettivi nazionale acquistassere un efficazcia normativa per diventarlo era
necessario passare nella forma del dpr. Quresto ovviamento non e mai stata attuato.

I trattati istituiti dell unione europea sono accordi itnernazionali e quindi si applicano all
ordinamento italiano proprio attraverso di esse si applicano in italia glia tti europei. Sottoscrivendo i
trattai eu l italia ha rinunaciato ad una aprte della sovranita accettanto che le fonti di diritto europe
vanno a ,odificare l ordinamento interno italiano. Addirittura ci possono essere norme eu che vanno
a derigare le norme costituzionali , ctranno che siano in contrasto epr i primi 12 articoli della
costituzioni. Quindi loimitazione tali che vanno a derogare alla carta costituzionale.

Il diritto amministrativo e fatta da fonti costituzione, da fonti primarie come decretilegslitaive e poi
abbiamo le fonti secoindiarei a vari libvellicomune povincie ecc. los tato e nelle sue articolazioni.
Quindi unod ei grossi tempi e’ il tempa della antinomia, ovvero il contrasto tra norme. Cioe cosa
succede quando si ha due disposizioni ? ci aiuta il criterio gerarchici, competenza e cronologico, per
il quale si applica pripitariamnrte la norme successiva perche e manifestazione piu recente di
volonta’.,nche oin presenza del valore giurispduneziale, quale bisogna apllicare? Il notro e un
ordinamento che non riconosce valore giuridico alle sentenze. Tuttavia ci sono prassi che diventano
fonte applicativa. Ma in caso di discordanza tra decreto legge o decreto di conversione chi si applica?
Si vede la legge successiva. Nei decreti legislativi, che succede se il decreto legislativo contrasta con
quella delega? Qui si pone il problema di incotiuzionalita perche il potere del governo eccede i limi
della delega concessa dal parlamento . fino a che non interviene la corte costituzionale il decreto
legge e attivo. Non esiste parte ne del giudice e nel dipendete pubblico di disapplicare norme
primare. Quindi il dipendente pubblica deve applicare, poi il giudice solleva la questione di
cotizuionalita alla corte che deve pronunciarsi. Fino alla pronuncia anche se costituzionale si applica.
Tuttavia questo non vale per le norme europee dove si attua il principio di disapplicaizone. Cioe un
decreto legge, elgisliativo contrario a quella europe, l orpewrtore deve disapplicare la norma
nazionale divenuta in contrasto con la normativa europe deve essere disapplicato. Quindi la norma
interna rimane ma non viene applicata.

PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO

IL procedimento amministrativo e come differisce tra procedimento, provvedimento e atto


amministrativo. Sono 3 concetti diversi.
Il procedimento è un insieme, un flusso, un insieme di atti di diversa natura e di diverso genere che
hanno come scopo quello di giungere all’adozione di un atto finale arrivare ad un atto finale. Di fatto,
l’attivita amministrativa e; un attivita procedimentalizzata, cioe’ non e’ come quella provata che si
carattarezza dall istantanieta, cioe volgio comprare qualcosa vado in magazzino. La pubblica
amministrazione, ( volendo questo significa dover verificare che si sia fisponibilita finanziaria, avviare
la determina a contrarre fare la procedura di acquista , fare verifiche, pubblicare ecce cc) questa
sequenza di atti che e’ volta a raggiungere quello scopo prende il nome di procedimento
amministrativo. Perche c’’e bisogno di un procedimento mentre nel privato e’ piu efficiente e
veloce? La procedimentlizzazione e’ una garanzia, uno stumento volto a tutelare l interesse pubblico
che e dietro quello acquisto, la poubblica amministrazione non puo fare scelte libere, il
rpocedimento serve fondamentalmente per controllare l azione amministrativa. Il procedimento
quindi serve al controllo e alla garanzia. Il procedimento ha una sequenza che cambia da materia a
materia, il procedimento edilizio e diverso dal commerciale, agli appalti ai servizi sociali, ma tutti i
rpocedimenti amminsitrativi di qualunque genere e settore hanno dei tratti in comune. Diverso il
concetto di rpovvedimento amminsitrativo che e’ la tto finale del procedimento amministrativo.
Tutti i procedimenti amministrativi finiscono in due modi: si o no. A seconda che sia di fronte all
istanza di un interessato, si ti autorizzo o non ti autorizzo, o di fronte a un procedimento di ufficio, ti
sanzione o non ti sanzione. Quindi si chiamo provvedimento, che si differenzia dall atto
amministrativo, perche l ‘atto e’ uno dei tanti atti della sequenza. Il rpovvedimento e’ quello finale.
Ad esempiio proivvedimento e’ l autorizzazione mentre atto puo essere un parere ad esmpio il
aprere dell asl per lasciare un autorizzazione. Perche l atto amminsitrativo non e’ efficacia verso le
sterno ma ha un efficacia endoprocedimentale ovvero interna al procedimento. Procedimento
portera al provvedimento attraverso una serie di atti amminsitrativi. Per atti amministrativi non e’
necessariamente quello emanato da una PA ma puo essere anche una tto del provato ad esempio
quello che da via al procedimento amminsitrativo, quindi atto e’ incluso.

La norma che disciplina e’ la 241/90 questa e’ la prima disciplina generale sul procedimento
amminsitrativo. Fino a questa legge esistevano norme settoriali, ovviamente esistono ancora oggi, di
fatto poi ci sono i codici ad esmpio quello degli appalti, e cosi come abbiamo tutto le altre norme
speciali. La lagge 241 contine anche norme sui accesso dei documenti amministrativi. Accesso che
ha troivato attuazione attraverso il regolamneto decreto del presidente della repubblica dpr
184/2006 che e’ l unico regolamento della 241.

Il rpocedimento amministrativo non riguarda solo la disciplina generale nazionale perche i


procedimenti amminsitrativo possono interessare varie materie, ad esmpio ci sono materie statele
canche di competenza regionale. Allora possono esistere ed esistono norma regionale che
diciplinano il procedimento amminitrativo nelle materia di competenza regionale. Cosi come ci
possono essere disciplina comunali laddove la competenza di gestire il rpocedimento e’ del comune,
questo puo dettare disposizioni specifiche relative alla disciplina del procedimento amminsitrativo.
Motlo spesso i comuni hanno dei regolamenti sul rpocedimento amminsitrativo.

Tutti i rpocedimenti amministrativi si dividono in 4 fasi.

Dunaque , fase inziativa, la fase inziativa e quella in cui il rpocedimento parte, alcuni la chiamano
preparatoria. Il procedimento inziativo partono:

ad istanza di parte: ovvero quello che si avviano con l avvio della domanda dell interessato, quindi il
rpivato e sono soliti di alargare la la sfera giuridica. Il rpessuposto e’ che ci sia l istanza se non ce non
parte.
Procedimento d ufficio: sono quelli che partono anche se l interessato non vuole . queindi devono
partire d obbligo . wquindi si avvia un procedimento di ufficio e si avvia su inziativa della PA in
rpesenza di un presupposto, nella maggior parte dei casi la violazione di una disposizione
neormativa. E sono in geenre restrittivi

Una volta che e partito, si entra nella fase istruttoria, e’ la fasde di acquisizione degli elementi di
fatto e di diritto , le informazione, i pareri, la conferenza dei servizi, i giudizi, le richerche , le verifiche
che servono per decidere in merito. La fase istruttoria e’ strettamente legata alla motivazione dell
atto amminsitrativo. Un atto trova la sua motivazione nella istruttoria. Una volta che il rpocedimenti
parte si deve verficare se ci sono le condizioni per l sitanza richiestal istruttoria e’ il lugo prcincipale
dove si forma la volonta dell amministrazione. Tante che la fase decisoria e’ quella siccessiva ad essa
e deve essere conseguenziale all istruttoria. Se io ho tutti i pareri favorevoli, lasciero il eprmesso.
Diversamente, faro un diniego, se c’’e uno favorevole o contrario bisogna cmq decidere motivando il
perche della decizione. Anche fase decisioria e di duetipi. Si o no, e deve essere correlata all
sitruttoria. Se si adotta una decione non correlata all istruttoria l atto e’ viziato. Si chiama eccesso di
potere. Eccesso di potere e il vizio tipico dell atto amminsitrativo di natutrra procedimentale nel
quale la decisione non e’ ben giustificata dallo svolgimento dell istruttoria. Una volta presa la
decisione il procedimento non e’ concluso, perche bisogna mettere in condizione dell interessato di
conoscere l esito. fase integrativa dell efficacia, e’ la fase nella quale il procedimento produce effetti
eprche e’ notificato all itneressato. La prassi amministrativa spesso e’ una routine. L integraszione e
la tipia richiesta istruttorisa, cioe mimancano elementi decisivi e chiedo all interessato di fornirli. Il
diniego e’ l atto conclusivo e l esito che esprime non ci sono condizioni per accogliere la domanda e
quindi non ce margine per l’integrazione.

Esiste secondo la legge 689/81 che ha una procedura diversa ed e’ il rpocedimento sanzionatorio
pecuniario.

Due grandi famiglie dei procedimenti: amministrativi 241 e quella sanzionatroi pecuniari 689.

La legge quadro, la legge fondamentale e quella 241/90. Nuove norme in materia di procedimento
amminsitrativa e di accesso agli atti. Una legge che e’ stata cambiata tantissime volte. Fino alle
recenti modifica del 2016 e 2017 decreto scia 1 e decreto scia 2 (riforma madia) e il decreto
legislativo 104/2017.

I PRINCIPI FONDAMENTALI DELL ATTIVITA AMMINSITRATIVA

La legge 241 e’ implicitamente una legge di attuazione dell articolo 97 della costatuzione che
stabilisce il rpincipio di imparzialita e buon andamento. Imparzialita che ritrova esplicitato nell
articolo 1 della 241. Si e’ aggiunto ai principi di buon andamento e imparzialita due principi che non
c’erano nella costituzione. Perche a quel tempo, il principio di amminsitrazione era retto dal
rpincipio della segrettezza, dal 1990 in poi vengono introdotti i principi di pubblicita e trasparenza,
due principi molto simili ma che attengono ad aspetti diversi. La pubblicita attiene agli obbligo di
obblighi di rendere espolicito e disponibili all esterno docuenti gia prodotti. Trasparenza e l
apossibilita di un siggetto esterno di accedere ad infomazione interne all ammnistrazione. Pubblciita
e trasparenza trovano un loro sviluppo e sbocco significato qualche anno dopo con la legge
190/2012 e il dlg 33/2013, i piu importanti sui temi di pubblicita e trasparenza. La legge 241 richiama
in uno delle sue modifica il rifereimento ai principi delle fonti comunitari, perche questi nelle fonti di
diritto sono al di sopra della legge ordinaria. Molti principi del diritto amminsitrativo oggi applicati in
italia derivano dall ordinamento comunitario uno per tutti ad esmpio e quello di proporzionalita. Il
comma 2 dell art 1 introduce il concetto di divieto di aggravamento che significa che la PA deve
standardizzare i proprii procedimenti. (ditero questo comma c’’e molto dell amminsitrazione diitalr e
di management imprese) idea che i provvediemnti amminsitrativi deve essere indifferente al
soggetto che li avvia. Cioe bisgona avere un rpoicedimento standard del rpocedimento, poi quando l
interessato fa domanda si incanala in un flusso che dovrebbe essere predeterminato. Quindi
predeterminazione dei procedimenti amminsitrativi ed e’ il concetto di riserva del comma 1. Il
comma 2 dice che in casi eccezionali, se non per straordinarie , in diritto straordinario in diritto
significa extra ordinario cioe che non rientra nella ordinarieta dei casi, quindi nromalmente, non si
puo aggravare il rpcoedimento solo se siamo in un caso anomalo mai verificato, allora si puo
aggravare procedimento ma se ne deve dare motivazione. Art 2 dwlla 241/90 invece tratta del tema
della conclusione del procedimento. Il rpocedimento e’ strumentale a qualcosa, non si attiva per
gestire ma per arrivare alla conclusione, allora l art 2 stabilisce che i procedimento sono istanza di
parte o ufficio. Ove segue obbligatoriamente un istanza o di ufficio le PA hanno il dovere di
concluderlo met=diante un provvedimento espresso. Quindi se parte deve finire. Potrebbe non
partire. Quando un procedeimento non parte? Quando l amminsitrazione non ha l obbligo di dar
seguito ad un istanza. Ad esmpio se un cittadino fa un esposto o comunicazione, non c’’e un obbligo
giuridico di dar seuito a quell sitanza. Quindi in base al rpincipio di legalita si attivano solo nei casi
previsti dalla legge e non in presenza di qialunque istanza del privata, solo se in un istanza qualificata
ovvero che la legge prevede come qualificativi. Il procedimento amminsitrativo ha una fase di
inziativa. Quesya fa si che l istanza presentata possa avere dei vizi formali che sono diversi da
mancanza dei requisiti. Quelli formali per esmpio, una domanda non firmata, quella istanza e’
irricevibili o innamissibile cioe un vizo formale o procedimentale, cioe manca un elemneto utile per
verificarla. Quidni,se ravvisano la manificesta irricivibilita o infondatezza ad esmpio chiedere di
costruire in piena zona di firenza zona unesco un grattacielo. Quindi domanda con modulista
sbagliata, in cartace piuttosto che elettrovico o non firmata allora le pa concludono il rpocedimento
con un rpovvedimento redatto in forma semplificata la cui motivazione consiste sinteticamente ad
punto di risoluzione definitivo. Quindi lm istanza e’ irricivibilita o innamissibili o improcedibilita sono
vizi procedurali e non sono soggetti al preavviso di rigetto. Viceversa, quando la pa nega l
autorizzazione o eprmesso nel merito perche mancano requisit quelli e un diniego allora e’
assoggettato a prevviso di rigetto.

Art 2 ci detta altra dispozione fondamentale e ci dice che none sistono rpcedimento amminsitrativi
senxa un temrine. Tutti hanno un termine eprche il comma 2 dell art 2 ci detta questa disposizione.
O e la legge che stabilisce il termine 30/60/90/ 6 mesi o un anno, non importa. Ci sono
rpocedimento istantanei tipo la richiesta del certificato di nascita all anagarafe che viene rilasciato
congtestualmente. Diversamente un procedimento di impatto ambientale puo durare 6 mesi. Se c’’e
la legge cge stabilisce il termine prevale la legge, se non e’ la legge allora l amminsitrazione nel suo
regolamento del rpocedimento amminsitrativo, puo stabilire il termine ragionevole-orincipio di
proporzionalita e del giusto procedimento di matrice comunitaria che imepdiscono di stabilire un
termino enormo. Se ne la legge ne l amminsitraione l hanno stabilito ecoc il temrine residuale: 30
giorni. Da quanto aprtine i termini? Da quanto l interessato ha rpesentato la domanda o da quanto l
amminsitrazione ha avviato il rpocedimento d ufficio. Da quel momento parte il cd ticon zero. Se un
istanza e’ inammissibile o irricivibile il ticon zero non parte e non nasce nessun procedimento. L
interessato che ha rpesnetato una domanda inabmmissibile o irricivibile, l inbteressato e’ tenuto agli
obblighi amminsitrativi conseguenti alla presentazione della domanda come ad esmpio pagara
marca da bollo o oneri di ufficio? Si , deve adempoiere a tutti gli obblighi. Perche quel procedimento
e’ innammisisbile irricevibile e significa che procduralmente non puo andare avanti ma siccome e’ un
sitanza qualificata e’ soggetta agli obblighi d ufficio in materia fiscale, paratributaria come
oagamenti di diritti di istruttoria della ufficio. Una volta che il rpcoiedimento parte va avanti tranne
nei casi in cui viene sospeso per richiesto di documentazione. I casi di sospensione sono acquisizione
di informazione, certificazione, docuemnti ultili all sitruttoria che non sono gia stati rpesentati.
Quando viene sispeso occorre disrtinguere in ipoitesi di mera sospensione o inteurrezione. Nella
sospensione si considera il termine gia trascorso, sono passati 10 giorni, si sospendoe i tempi, quindi
mi rimangono 20 giorni per concludere il rpocedimento. Questo epro e’ raro, pero nromalmento il
rpocedimento viene interrotto perche se chiedono glie lemnti significa che non ho temrini di
valutazione quindi i temrini ripartono da 0. Con il dereto contro il coronavirsu si ha la sospenzione ex
lege di tutti i rpocedimenti amminsitrativi quindi una norma temperonaenamente derogatoria all art
2.7 quindi non c’’e necessita di sospendere i rpocedimenti amminsitrativi perche i rpocedimenti
erano sospesi, quindi non interrotti. Quindi sospensione il periodo non si considere ma solo quello
precedente e quello successivo quando finisce la sospensione.

La fase della inziativa, e’ la fase in cui si presenta la domanda, conme si presenta la domanda? In
geenrale se la norma non stabilisce diversamente vi e’ la liberta di forma pur che non ci siano quelli
orale. Normalemnte si presenta per iscritto, fax, psota, pec email software di compilazione online
ovviamente si va sempre piu verso sistemi dove si vieta quella cartacea. In alcuni settori come in
amteria in sportello unico, laddove la legge o regolamento comunale stabilisce che l istanza cartace
non e’ valida, a quel punto l istanza e irricivibile, eprche la loegge copre solo quella fdorma . come ad
esmpio quello concorsuali dove nel bando parla solo della domanda telematica, quindi con modaluta
diversa sarebbe irricivibile, ma anche per le procedure concorsuali in materia di appalti, la fase di
inizativa ha diverse problematiche e implicazione una di questa e’ l imposta di bollo.la normativa
prevede infatto l obbligo di cintrassegno telematico alle istanze di pubblica amminsitrazione ad
esmpio istanza che posrtano alla dozione di un rpovvedimento. Le scia non sono isitanza del privato
o ad esmpio quelle di ufficio. Quindi solo nei rpocedimenti di sitanza di parte a meno che non ci sia
un esenzione come associazione di 3 settore deve esserci un bollo. Che succede se l istanza nojn ha
bollo? L istanza e valida e deve andare avanti quindi non e’ causa di irricvimento.la marca da bollo e’
un qualcosa di tributario, quindi in questo caso l istanza e accolta e si provvede di notificare al
privato di sdanare la mancanza, se non si fa lo si manda all agenzia dell entrata. La normativa di
imposta di bolla prevede una responsabilita solidale, cioe qualora l interessato non assolve all
impooista di bolla il resposnabile del procedimento e co responsabile a colui che ha amesso la marca
da bollo se non lo fa entro 30 giorni. Art 2 e stato recentemente modificato attraverso l introduzione
del cd responsabile del potere sostitutivo. Molto spesso i rpocedimenti non si concludevano nel
termine allora il legislatore per veitare il ricorso amministrativo ha introdotto il sostituto. Quindi se il
responsabile non cocnlude nel termini ci deve essere il sostituto che deve concludere nella meta dei
tempi il rpocedimento. Questa e’ una norma deflativa del processo, norme che vogliono ridurre il
carico di ricorso inutili al giudice amminsitrativo. Per rafforzare questa garanzia, il elogilsatore ha
rpevisto un ovbbligo di relazione, il responsabile manda un il 30 gennaio un rpospetto sui ritardi dei
rpocedimenti. Accanto a quello anti corruzione. Le conseguenze per il ritardo del procedimento? Le
pa sono tenute al risarcimento del danno ingustio causato alle conseguenze dolose o colpose del
ritardo del procedimento amminsitrativo. Interesso legittimo viene cosi risarcito. Il mero ritardo puo
essere il presupposto, quindi non elemento costitutivo, per il risarcimento del danno, qualore l
interessato dimostri che ha subito un danno. Il comma 1 bis va oltre, eprche il comma 1 presuppone
un ritardo e obbliga ad diomostrare il danno e la colpa, il comma 1 bis dice che indennizzo per il
mero ritardo. Cioe laddove la mmnistrazione aveva 30 guorni e rilascia la tto finale in 45 anche se
non ha subito nessun danno viene indennizzato, quindi viene indennizzato l inefficienza dell
amminsitrazione. Qualunque sia la motivazione. Art 3 ogni provvedimento , ovvero ogni atto finale,
compresi quelli organizzativi o pubblici concorsi deve essere motivato e la motivazione e di fatto e di
diritto in relazione alle risultanti delle istruttoria. Ovvero visto che ci sono tutti i pareri favorevi si fa…
quindi la motivazione e legata all istruttoria, ovvero una conseguenza logica dell istruttoria e non epr
discezionalita. Ci sono atti normativci e a contenuto generale , regolamenti, statuto atti di collettivita
non predertemnata non ha necessita di motivazione. Questa non e’ uguale epr tutti gli rodinamenti
ad esmpio glia tti normativi dell unione europea devono essere motivati. Quindi la motivazione e’
parte costitutiva degli atti comunitari. In orngi atto notificato al detinatorio deveno essere indicato il
termine e l autorita a cui ricorrere. La legge 241 indica anche l autorita a cui e possibile ricorre,
quindi anche l autorita ammionsitrativa verso il quale e’ permesso il ricorso ma anche il resposnabile
in via sostitutiva.

Il 2005 e l anno dis volta della consapevolezza della nuova tecnologia applicato alla amminsitrazione,
ikl cad decreto 82/2005. Ma anche lart 3 della legge 15 del 2005 veine introdotto nella 241, le
amminsitrazioni incentivano l uso della telematica. Indicativo nel diritto amminsitrativo significa
dovere di, quindi pubblico amminsitrazione janno il dovere di incentivare l uso della telematica. Ci so
voluto 15 qanni e pandemia ad adottare queste disposizioni.il non uso della telematica puo creare
illecito appiunto di una noirma prescrittiva. 3 bis e’ un rimando al cad codice amminsitrazione
digitale. I soggetti? Art 4 si deve determinare per ciasun tipo di procedimento e non per per ogni
rpocediemnto quindi ad esmpio il eprmesso di costruire e non il eprmesso di costruire di x, quindi di
determinare l unita organizzativa del rpocediemnto. Ditero questa nroma c’’e art 97.2 costituzione
che e quello che rpevede la riserva di elgeg relativa nella gestione della gestione dei procedimenti. La
legge stabilisce l ufficio competente, se non lo fa lo stabilisce il regolamento o la singola
amminsitrazione. L unita organizzativa quindi deve essere stabilita ex ante, ovvere prima che si
rpesenti la domanda, quindi non puo essere ex post. Quindi rpederminazione delle procedure
amminsitrativa, quindi non puo essere che arriva al rpotocollo la domanda e si decide di affidare la
domanda a x. Quindi questa norma e’ a braccetto con il rpincipio del giudice naturale precostituto
per legge. Quindi il rpcoedimento amminsitrativo ha molte analogi con il rpcoesso giurisdizionale.
Diversa dall unita organizzariva e il resposnabile del procedimento che e’ una persona fisica. Quindi
metre unita organizzatriva era la struttura dell ufficio mentre il resposnabile e una persona. Quindi il
dirigente dell unita oirganizzativa provvede ad assegnare a se o qualcuno la responsabilita del
procedimento . l unita operativa e’ prederminata per legge, il resposnabile invece non
necessariamente lo consoco prima. Perche? Eprche la prativa va nell ufficio del responsabile della
struttura organizzativa la prende in carico la esamina e decisde se assegnarsela o assegnare a
qualcuno. Quindi se si decide ex ante il responsabile del rpocedimento e’ un errore poerche bisogna
vedere il contesto organizzativo nel moemnto in cui arriva la pratica. Queindi questa norma si lega
anche al conflitte di interesse. La logica della 241 e che l assegnazione individuale della singola
pratica, la di fa volta per volta in funzione delle esigenze orgnazizzative di quel moemnto. L'altro
aspetto . responsabilita dell istruttoria e nella 241 un concetto positivo . il dirigento rpovvede ad
asseganre a se o ad un altro dirigente la competenza. Resposnabile, a prescindere da diregente ,
resposnabile o finzionario ne rispondono direttamente ma certo isnieme a questo c’’e la colpoa di
qualcun altro che e nel controllare gli atti dei rpopri finzionari. Chi e che puo fare il responsabile? La
241 non pone limite, si parla di alto dipendente, cioe qaljnque. Certo ci sono dei vincoli che pososno
ricadere dalla contrattazione. Quindi non c’’e dubbio che il resposnabile posso essere cat c o d o
diriginete. Per il manzionario e specifiche del ruolo salvo per attribusione superiori temporanea .
quindi un soggetto che epr contratto ha quanto meno una qualifica datoralie. Se nomino il
resposnabile di procedimento vuol dire che la persona ha dei poteri in piu rispetto al suo ruolo . un
dipendente cat c ha la competenza di adottare atti di competenza esterna quando viene nominato
responsabile . normalmente esso non e in grado di adottarfe atti esterni. Cosa succede se il
responsabile dell unita organizzativa, si dimentica o non assegna ad un dipendete il ruolo di
responsabile? Bene e’ lui che sara resposnabile. Questa assegnazione non deve essere formalizzata,
quindi puo essere anche un assegno informatica quindi non deve essere formalizzata. Quindi il
cittadino sa gia a chi presentare la pratica, quindi unita orgnazizativa, ma non sa chi e’ il
responsabile.

l 10-bis è probabilmente stato cambiato recentemenete: Nei procedimenti ad istanza di parte il


responsabile del procedimento o l'autorita' competente, prima della formale adozione di un
provvedimento negativo, comunica tempestivamente agli istanti i motivi che ostano all'accoglimento
della domanda. Entro il termine di dieci giorni dal ricevimento della comunicazione, gli istanti hanno
il diritto di presentare per iscritto le loro osservazioni, eventualmente corredate da documenti.
((La comunicazione di cui al primo periodo sospende i termini di conclusione dei procedimenti, che
ricominciano a decorrere dieci giorni dopo la presentazione delle osservazioni o, in mancanza delle
stesse, dalla scadenza del termine di cui al secondo periodo. Qualora gli istanti abbiano
presentato osservazioni, del loro eventuale mancato accoglimento il responsabile del procedimento o
l'autorita' competente sono tenuti a dare ragione nella motivazione del provvedimento finale di
diniego indicando, se ve ne sono, i soli motivi ostativi ulteriori che sono conseguenza delle
osservazioni. In caso di annullamento in giudizio del provvedimento cosi' adottato,
nell'esercitare nuovamente il suo potere l'amministrazione non puo' addurre per la prima volta
motivi ostativi gia' emergenti dall'istruttoria del provvedimento annullato.)) Le disposizioni di
cui al presente articolo non si applicano alle procedure concorsuali e ai procedimenti in materia
previdenziale e assistenziale sorti a seguito di istanza di parte e gestiti dagli enti previdenziali. Non
possono essere addotti tra i motivi che ostano all'accoglimento della domanda inadempienze o
ritardi attribuibili all'amministrazione

quindi atti ammnistrativo e’ diverso del provvediemnt amminsitrazione che contiene la


manifestazione delal volonta definitiva della pa. Quindi inziativa, istruttoria, decisioria, integrativa
decisioria. 241 prima norma di discplina generale del rpocedimento amminsitrativo. Il termina
standard per la conclusione e di 30 giorni. Poi ci sono diversi termini a seconda del rpocedimento. I
provvedimneti amminsitrativo sono soggetti a motivazione. Relativamente agli atti anche per loro
generalemnte c’’e ovbbligo di motivazione. Ma per il rpovvedimento finale e dobbligo quindi il
eprche con nozioni giuridiche e motivazione di fatto, tipo considerando che il minsitero e
sottorganico e visto gli atti normativi allora avvio un cocnroso. La motivazione non e’ prevista per atti
normativi e per quelli a contenuto generale. Diverso dal responsabile amminsitrativo e l istruttore
cioe quello che gestisce la pratica formalmente. Il resposnabile ha potere istruttori o amminsitrativi
che non avrebbe in base al suo rapporto di ufficio . la 241 da poteri se e nominato responsabile del
rpocedimento. Quindi poteri ulteriori. Mentro po e dirigento hanno poteri organizzativi a
prescindere dalla 241. Art 6 bis rinvia a tutto quel complesso di norme che contengono
anticorruzione e trasparenza, chi sottoscrive o pertecipa alla relaizone non deve troavrsi in conglitto
di itneressi rispetto ai soggetti a colui che presenta sitanza o ai controinteressanti. Avvia del
rp0coedimento e’ il rpimo atto , la prima comunicazione che si fa una volta avviata il rpocedimenta
sia di sitanza di prate che che di uffici. E proprio improtante nella istanza di ufficio, in questi
procedimenti e indispoenbaile mla mancanza porta quasi sempre all annullamento del
rpovvedimento. Quindi a meno che non vi sia motivizazione di urgenza. Diversamewnte e quando e
in istanza di aprte. Prima di fare comunicazione di avvia del rpocedimente e improitante che il
rpocedimento sia partito, cioe se e’ un istanza inammissibile o orricivibile allora il rpocedimento non
parte. Se e’ urgnte invece l avvio puo avvenire dopo il rpocedimento. Quando faccio la
comunicazione di avvio procedo alla comunicazione individuale ai destinatari diretti,
controinteressati o coloro che hanno diritto a prendere parte. Una volta fatto cio avvio l struttoria . l
istruttoria di compone da valutuazione che fa il responsabile, da acuisizione di parere e di elemnti
informativi di enti pubblici o valutazione tecniche e da acuizi0one di valutazione da parte del
destinatorio, aprtecipanti e controinteressanti che pososno far avere al resposnabile le loro
valutazioni. La logica e’ quello di rendere trasparente dell ampliamento . quindi la ligica non e
ristreatta nella segrtezaza. Dopo di che si va nella fase istruttoria. Quando comunico a soggetti
individuabili deve essere una comunicazione dettagliata viceversa se non si consocono i destinatari
puo essere una comunicazione generale.

I soggetti che possono partecipare al procedimento? sono qualsiasi persona hanno effetto diretto del
provvedimento e hanno facolta di [partecipare coloro che sono portatori di interessi piblbici o
provati da cui deriva un pregiudizio del provvedimentp. Quali sono i diritti dei partecipanti? Prendere
visione di atti e presentare memorie scritte. Il cosidetto acesso infraporcedimentale che non e’ un
accesso all atto. Ma mentre c’’e un prcedimento in corso me prendere visione degli atti.

Si puo richiedere accesso agli atti nella fase esecutivo degli apalti’? si ma a certe condizioni

Nella fase istruttoria puo accadere che l amministrazione nell acquisire i pareri , la amministrazione
fa ricerche e tutte le volte in cui emergono ij un procedimenti di parte elemnti ostativi, la legge ha
proposta l art 10 bis che e’ i preavviso di rigetto. Il 10 bis non si fa nei procedimenti di ufficio e ne
nella scia che non sono procedimento di parte. Quindi prima della formale adozione del
provvedimento negativo, il responsabile o la autorita competente, prima della formale adozione del
provvedimenti negativo, il 10 bis non e un provvedimento e ne porvvedimento negativo e quindi non
e impugnabile al giudice, si comunica all interessato. L interessato puo:

star zitto, passato 10 giorni valjuto questo silenzio e si fa diniego, oppure, l interessato puo far
presente le proprie osservanze e l amministrazione con nuovi atti puo valutare e puo anche decidere
favorevolmente, l interessato puo rispondere con scritti difensivi per cambiare la richiesta. Quindi si
possono fare delle modfiche che vanno incontro all amministrazione. Quando c’’e il 10 bis, il
procedimento e’ interrotto e riparte da capo, quindi il procedimento parte da zero. Quindi inziano
nuovamente a decorrere. Nuovamente quindi ex novo. Quando e’ che non si applica il 10 bis? Nelle
procedure concorsuali, appalti, contributi quindi nel momento della gara, semmai in quel caso c’’e la
graduatoria porvvisoria. E poi in materia previdenziale e assistenziale. Quindi se istruttoria non e’
favorevole, si fa il 10 bis. Un rpovvedimento amminsitrativo puo essere redatto in forma
semplificata? Dunque il rpincipia di proporzionalita si attua anche al provvedimento, cioe piu e
improtante e piu deve essere complicato, nel senso che sono congrue all materia, quando e evidente
invece e semplice. Quindi si si puo fare ma solo con riferimento ad atti vincolanti ovvero quando in
relazione alla domanda non vi sono necessariamente adempimenti necessari della pa. Esiste un
obbligo generale di motivazione per gli atti amminsitrativi? La pa e tenita a motivare i suoi atti, all
opposto il rpoivato non e tenuto. La motivazione va non solo epr i negativi ma anche positivi perche
questa puo essere letta dai controinteressati. Sono gli atti normativi a contenitui generali che non
hanno bisogno di motivazione. La pa puo inziare un rpocedimento.

Art 11 e’ dedicato agli accordi. Se sei nel corso del rpocedimento si arriva al puntoi in cui nell ambito
di un rpocedimento discrezionale , perche se evincolato non si puo fare accorid, si rischia un atto
che puo essere impugnato allora stipola un accordo infraprocedimentale cioe mettiti d’accordo con il
rpoivato su potere discrezionale. Accordo sostitutivo, non ti accordare solo sul potere discrezionale
sul potere discrezionale ma il cotnratto sostituisce il potere discrezionale.

Art 12 e di derivazione comunitaria, di diretto attuaszione dell art 97 del principio imparzialita e
buon andamento. Tutte le votle che si da soldi pubblici a qualcuno anche se e pubblico si deve fare
una agra, cioe si deve prederminare nelle forma provesite nell ordinament i criteri e le modalita a cui
si attiene. Art 12 alla base di tutti i meccanismi anche i concorsi pubblici, anche gli appalti sono uno
sviluppo dell art 12 e dietro c’e’ quello del 97 cost. a finaco all art 12 ci sono loe discipline speciali
rigurdante i concorsi o appalti e c;’’e natura tecnica. Quindoi alla base deve esserci un bando. L art
12 puo essere dergiato nel caso eccezionale, esempio durante la pamdemia deroga dei buoni pasto.
Quindi dergoa eccezionale.

Art 13 , le norme vistenon si aplicano a tutti i rpocedimenti amminsitrativi tipo dall 1 al 12 non si
aplica all pa quando adottano atti normativi, amminsitrativi geenrali di programmazione e di
pianificazione.

CONFERENZA DEI SERVIZI

Uno degli istituti piu innovativi e modificati e’ la conferenza dei servizi nasce come sostituto della
attivita istruttoria ordinaria, riunione fisica dove i rappresentanti delle varie amminsitrazioni si
risuniscono. E’ stata cambiata mote volte. Essa e di 3 tipi:

preistruttoria; la si fa al di fiori di un roicedimento amminsitrativo.quindi a dare delle indicazioni di


massima risetto ad una situazione. Tipo mi compro questo peszzo di terra posso costruitee. Quindi la
conferenza preisturttoria si conclude con un aprere e non atto . tant’e che la puo chiedere anche
quella che non e’ proprietario .

istruttoria: cioe quella che serve per acuisire i pareri, che riusnisce fisicamente. Poi ce la conferenza
dei servizi decisioria quella il cui verbale sostitusce la decisione finale.

Art 14 dic che la conferenza in rpocedimento di istanza di parte, l ufficio competetnte trasmette gli
elemtni agli itneressati, dicendogli cari enti che il rpocedimento dura 90 giorni e ci sono 15 giorni per
presentare le osservazioni, entro dieci giorni prima della conclusione, mi mandate un parere, se lo
mandata nondovete venire qui fiscamente altrimenti suete gia convocato il 100 giorno. Nella lettera
di convocazione di conferenza si deve indicare la data della conferenza simultanea quella sincrona.
Se mandate pareri prima non serve che veniate eprche la conferenza e asincrona in tempi diversi.
Alla conferenza puo partecipare un solo rappresentate per ente il rappresentante unico. La
conferenza non decide ne allunanimatia e ne a maggioranza ma e’ il responsabile che puo anche
decidere in maniera contraria. Se un ente esprima un parere negativo, ed e’ un ente che rappresenta
interessi rpimari, questo ente ha 10 giorni per impugare l esito della conferenza e aquel punto la
conferenza va alla rpesidenza dei minsiti. (vedere gli schemi). L esita della conferenza e efficacia
dopo 10 giorni.

Art 15 parla della ccorda tra pubblica amminsitrazione.

Gli art 16 e 17 riguarda l attività consultiva chiariscono che gli organi consultivi della pa sono tenuti a
rendere i apreri richiesti entro 20 giorni dal ricevimento della richiesta. Il termine di rpocedimento in
genere e 30 giorni, l ufficio che riceve richiestaz lo trasmette , l entedeve rendere pareri entro 20
giorni dal ricevimento della richiesta e non dal momento che inzia il procedimento.

Qualora richiesti i pareri facoltativi, i pareri sono facoltativi se posso anche non richiederli, parere
obligatorio, lo devo chiedere perche la legge me lo richiede e posso dissantennderlo, vincolante cioe
vincola il contenuto. Normalmente i pareri sono vincolanti. E quindi non disattendibile da parte del
ufficio.
Il 17.bis nei casi in cui e previsti l acquisizione di pareri ad un altro ente, se chiedo il aprere all ente e
non si rpioncunia entro il termine assegnato allora si fora il silenzio assenso endoprocedimentale, qui
l ente non si rponcuncia nel termine allora e come se avesse detto si. Questo 17 bis si applica anche
nei casi dei apreri preoisti agli enti tutelanti com ambienteecc. quindi e’ molto piu ampio.

La legge 241 e’ il massimo esempio di applicazioni deli principi costituzionali come economicita,
efficacia, imparzialita , pubblicita e trasparenza e anche di ordinamente comunitaria. Come
proporzionalita e dalle norme comunitaria. Il diviedo del rpocedimento di aggravamento , la
comunicazione con il quali si rendono aprtecipanti gli itneressati e controinteressati , qwuindi la
algge si avbvale anche dei contriobuti degli interessati la pertecipazione e molto improtante. Cosi ad
esmpio l istitouto del preavviso di rigetto che si applica solo nei procedimento ad istanza di aprte o
nelle scia ad impianti elettrodomestici. Qualora si presente un istanza e le sito di emrito e negativo
ncioe non ci sono requisiti o condizioni non c’e un rigetto ma puo riavviare un il procedimento entro
10 giorni dove l itneressato puo presentare atti volti a far cambiare idea all amminsitrazione. La
conferenza dei servizi e un altro istituo che da sempre e stata ripartita in rpeliminaria, istruttoria o
decisioria mentre e la novita e’ che puo essere asincorna o sincorna. Le tipologie sono state sempre
cosi

Gli articoli 14 e seguenti disciplinano le varie casistiche : come si forma la valutazione in conferenza,
il rappresentate unica, l impugnazione del aprere negativo della conferenza. Questa conferenza dei
servizi e’ stata progettata per semplificare la fase istruttoria del procediemnto. Quindi tema
unanimita e maggioranza/. Durante la fase istruttoria l amministrazione acuisisce parerei e
documentazioni da parte dell interessato ovviamente attraverso l istanza che puo contenere anche l
autocertificazione. la legge 15/68 e la legge sull autocertificazione, consente al cittadino di poter
dichiarare l esistenza di fatti o certificati sostituendoli alla produzione documentale. la dichiarazione
sostituisce ad affetto di legge il certificato. Le autocertificazione sono confluite nella disciplina del dpl
del 445/2000 il quale identifica due tipologie di certificaioni: la dichiarazione sostitutiva di
certificaizone, dove il cittadino sostituisce un docuemnto esistente un certificato. Dove dichiaro il
contenuto io eprsonalmente e la si puo fare per tutti i certificati tranne quelli medici e quelli della
conformita cee. E la seconda tiplogia e’ la dichiarazione sostitutiva dell atto di notorieta’e a testo
libero eprche non esiste un certificato da sostituire ma dichiaro un fatto a mio conoscenza e non
oggetto di certificazione. Qualunque fatto di mia conoscenza anche riferito a terzi persone.
Ovviamente le dichiarazione sistutive sono oggetto di controllo a campione o tappeto. Il legislitore
per favorire queste certificazione ha stabilito una esenzione della sanzione del dipendente che
accetta queste certificazioni. Cioe se il privato dichiara a il dipendente puo rilasciare la autorizzazione
senza poter attendere l esito dei controlli perche la parola data equivale a certificazione. Poi faro
controlli ex posto e se sono negativi intervengo con sanzione penale come falsa dichiarazione in atto
e con strumenti repressivi decadenza dei benefici. Esempio dichiarazione di spostamento da un
comune e altro durante coronavirus. Oppure posso dichiarare di aver avuto la febbere in questo
caso non sostituoisce quello medico. Questi strumenti possono essere usati con i rapporti nella
pubblica amministrazione. Art 18 bis, riguarda il tema della ricevuto da rilasciare al cittadino che
presenta un istanza alla pubblica amministrazione. La ricevuto e l attestazione che il soggetto che ha
consegnato qualcosa che puo corrispondere o meno al protocollo. Il rpotocollo ha una funzione
archivbistica di rintracciabilita attraverso la ssegnazione della data e un codice univoco. La ricevuto
ne rpescinde e semplicemnte attestazione che tizio ha fatto pervenure un docuemnto che passa
dalla disponibilita dell interessato alla disponbilita dell amministrazione. Quando si rilascia la
ricevuto quel documento diventa di propreita pubblica amministrazione e non puo essere piu
rilasciato al rpivasto.
SCIA segnalazione certificati di inzia attivita, un tempo si chiamava dia dichiarazione di inzia attivita
che prima ancora era denuncia di attivita. L istituto giuridico e il emccanismo e lo stesso. La scia non
e un rpocedimento amministratuvi ma un atto del privato il quale autocertificando, rappresnete una
manifestazione di una volonta di avviare un attivita sulla base del possedimento dei rquisiti per farlo.
Quindi contine e una manifestazione di voltna e l autocertificazione del possedimento dei requisiti.
Una volta che viene acuaisita dall amminsitrazione abilita all esercizio dell attgivita dichiarata senza
necessita del rilascio di atto. Quindi alla scia non si applica il 10 bis o fase procedimenti. Nella scia
tutta le fasi sono accorpate ad uno, inziativa, istruttoria perche con autocertificazione dimostro il
psosedimento dei requisti , decisoria e integrativa di efficacia eprche si autocomunica l inzio attivita’/

Le scia sono di due tipi genrali e speciali, cioe ind eterminati settori come edilizia e commercio ha
rpevisto regole legegrmente diverse. Oni ropocedimento autorizzativo ogni atto compreso le
domande di sicrizione al ruolo, tre requisiti il cui rilascio presuppone l accertamento di requisiti e
presupposti qwuindi non discrezionale, non c’’e un contigente massimo applicato cioe non c’’e un
numero massimo di licenze come taxi o tabacchi, e 3 condizione non si ricade nei vincoli
paesaggistico o culturali o che non si tratta di amminsitrrazioni preposti alal difeza nazionale
pubblica sicurezza, immigrazione o amminsitrazione delle finanze.allora Se ci sono tutte questi 3
condizioni allora la legeg di settore che parla di autorizzazione deve intendersi sostituita dalla rt 19.
La scia si applica l addova la scia dichiara di non applicarsi. Quindi si ha una sorta di abrogazione
implicita da parte dell art 19. La forza della rt 19 e che non solanto rigguarda le leggi antecedenti ha
una efficacia ultra attiva. E retroattiva di sostiuzione rispetto alle rpecedure di sottore. Ogni atto di
eprmesso di nulla osta e autorizzazioen e sostitutio da parte di una dichiarazione del interessato.
Quindi non e’ facoltativoi ma deve. L interessato deve farlo per effetto del legislatote. I casi di
esclusione e il contingente nuemricoi, vincolo apesagistico . la norma non esclude la pubblica
sicurezza ma le amminsitrazione preposte a queste materie quindi la scia non si fa in prefettura o
questura ma si fa in comune in queste materie di publica sicurezza immaginaimo ad esmpio i
cocnerti.

La scia si svvia con le dichiarazione sostitive e di notorite e le firma l interessato senza aver bisogno
di un tecnico. Linteressato puo dichiarare tutto eprche la firma di un tecnico si puo richiedere solo
ove prevista dalla normativa vigente. Ad esmpio la scia edilizia. La scia sostituisce anche i apreri. La
scia e egfficacia dal momento della ricezione dell amminsitrazione. Cioe se e venerdi sera a mezza
notte da veenrdi sera a mezza notte vale. Quindi non conta la data di rpotocollo o la data di visione.
Quindi da questo moemto in puoi avvia effetti abilitativi. Cioe l attivita ogetto della scia puo essere
inziata dalla data di presentazione. Puo essere , l impresa non e obbligata, quindi e un titolo
abilitativo che puo partire anche dopo o mai. E una facolta quella dell inzio della presenatzione. La
scia per pubblici trattenimenti finoa mezza notte non serve un tecnico. Se l itneressato non ha
requisiti, li certifica ma non li ha, la scia puo essere viziata sia per vizi per vizi procedurali o
sostanziali. Il comma tre riguarda i vizi sostanziali, cioe accertata carenza dei requisiti di presupposto,
cioe verificato ovvera agli atti. Diversa e la irricivibilita e’ un vizio procedurale cioe la non
sottoscrizione della scia che non attiva il comma 3. Cioe a prescindere dal fatto che hai requisiti, la
mancata sottoscrizione consente di dichiarare irricivibile la scia perche non idonea a produrre effetti.
Quindoi manca firma o allegato abbligatorio ecc, oppure presentare scia dove non devi esempio
valutaizone discrezionale. Quindi si ha irricivibilita i casi piu importanti sono mancanza
sottoscrizione, mancanza di allegato obbligatoriio epr legge o mancanza firma tecnico o in rpesenza
di un valutazione descrezionale. Se la scia e ricevibile non e detto che sia completa e regolare , il
comma 3 in caso di mancanza di rperequsiti, allora, primo termine, l amminsitrazioenn ha 60 gironi
per effettura i controlli, diventano 30 se e una scia edilizia. E interviene attraverso motivati
provvediemnti di divieto di prosecuzione attivita e rimozione degli eventuali effetti dannosi . 60
giorni significa che non serve fare l avvio del rpovvedimento, quindi se io intervengo su una scia nei
60 giorni lo faccio con un rpovvedimento diretto o 30 se e una scia edilizia. Quindi il dirigente
responsabile del servizio comunica l inefficia della scia per accertata carenza dei requisiti senza avvio
del procedimento e divieto di rpesecusione dell oggetto della scia, quindi inficacia e non irrecivibilita.
Qualora sia possibile conformare l attivita, cioe mi mancano ma posso adottarli facilmente, allora l
amminsitrazione non sospende l attivita e stabilisce un termine non inferiore di 30 giorni per
mettere in regola. Se lo fa ne consegue la conformazione e la svcia e produttiva effetti. Ovviament
nel epridoo dalla rpesentazione alla conformazione se esrciti sara sottoposto alla sanzione ma non ce
interdizione. Non c’’e obbligo di esposizione scia esistono setori particolari ce prevedono l obbligo
commerciali ma solo per detemrinati sttori. Tipo giochi e somminsitraizone. E ne tanto meno obbligo
di esibirlo agli organi di vigilanza. La conformazione della scia e un caso rarissmo, cioe se una cosa
non e’ conforme e quindi richiede di una nuova poricedura amministrativa proicedimento epr farlo,
allora in quel caso non siamo in presenza di una scia non confromabile. Diversamente una imopresa
che dichiara che un utente ha un corso hccp e se non c’’e lha allora, in quel caso posso presentare un
altro dipendente, qjindi nond evo rpesentare nuove pratica. Art 87 bis e una scia particolare sulla
quale lo stata impone il 10 bis, ed una scia talmente anomola e si applica il 10 bis da parte del
comune arpat. L iccevibilita della scia avbvuena semopre con comunicazione diretta e rende
inefficacia la scia, quindi se la presneto veenrdi sera ed e irricivibile e io avvio attivita , allora so
soggetto a sanzioni e esercito senza titolo e oltre a chiusura. Entro quanto tempo va dichiarata
irricivibile? Il elgislatore non lo rpevede pero in casi di itnerventi tempestivi il legislatore ha
dichiarato quei tempi 5 giorni. Quindi intervenire tardi sulla scia puo rendere impsosibile fermare l
attivita si crea quello che si chiama un leggitimo affidamento. Se la scia e ricevibile , puo essere
conforme e quindi efficace, tuttavia la scia recivibile puo essere carente dei requisiti e quindi o puo
essere conformabile o non conformabile e quindi in questa ultima ipoitesi inefficace. Quindi
ricevibile, non conformabile e inefficace. La scia puo essere soggetto a controllo o a campione o a
tappeto. Quindi la pa rimette al rpivato la resposnabilita dei requisiti. Nel rpocediemnto di scia e il
rpivato i controllori. Quindi in liena del principio di responsabilita. Alla base c’’e che la scia riduce le
richieste da aprte dell pa e di avere un ruolo da aprte della pa. Cioe il rpivato non deve passare per la
pa ; normalemnte scvia con acceetata carenza di presupposti e scia con falsa dichiarazione, tuttavia
la pa non e giudice penale, quindi non deve accertare l intenzione di falsa dichiarazione ma solo
controllo. Quindi la par trasmette gli atti epr accertamento della non confromita e reato. Ci sono casi
che il reato pktrebbe non essereci come ad esmpio ambiguita di una nuobva elgge. La scia come
tutte le procedure di amminsitrative in base al rpicnipio di legalita non e rimesso ne alla scelta dell
interessato e en amminsitrazione ma dipende dalla legge, di rpocedure pre determinate. Visto che
scia non e un procedimento o rpoveddimento amminsitrativo, la scia non e’ impugnabile. L
impugnativa della scia e inammissibile da parte del giudice amminsitrativa. Il terzo, cioe colui che si
oppone alla scia, puo presentare isyttamza alla amminsitraizone per verificare che sussistiono i
rpesupposti della scia. Se l amminsitrazione non verifica o verifica che per lei va bene, il terzo puo
impugnare la risposta o linzerzia dell amministrazione. Questa e l attuale orientamento della giustizia
amminsitrativa. Cosa succede se l amministrazione non itnerviende nei 60 giorni puo intervenire nei
18 mesi successivi perche c’’e il richiama all articolo 21 nonies, ovvero sull annullamento di ufficio
che e’ un procedimento di secondo fgrado che si applica ai procedimenti amminsitrativi che si
applica anche alla scia e quindi anche all atto del privato. E l annullamento puo avvenire entro un
termine ragionevole cmq non superiore i 18 mesi. Decorsi 60 giorni i rpesupposoti sono 2: 1 non
superoare i 18 mesi, che ci sia un illeggitimita, che non ci sia un legittimo affidamento del rpivato
( questo e appunto l impossibilita di chiudura)in questo ultimo caso, il elgislatore da prevalenza all
interessa del rpivato. La scia non e’ una forma di silenzio assenso, la scia e un atto del rpivato un un
attivita liberalizzata, concettualemnto atto diverso dal diretto amministrativo che e solo nel
controllo. Gli itneressati psosono sollecitare le verifiche e in caso di inerzia esperire lazione di cui art
31, ovveri non possono richiedere intevento diretto SULLA SCIA. LA RIFORMA MADIA ha introdotto
tre tipologia di scia.

La scia ordinaria che riguarda un procedimento amminitrativo, piu corretto uan procedura. Un
endoprocedimento, dopodiche la riforma ha anche introdotto la scia unica, ovvero la scia presnetata
che coinvolge piu scia, la scia unica cmq implica che ogni materia e’ gestita dal codice di pertinenza.
Esempio scia per aprire un negozio alimentare e un negozio non alimentare, presento scia
alimentare e commerciale, le due scia vivono di vita propria. La scia condizionata invece e la scia che
si accompagna da un autorizzazione esempio richiesta di un pannello pubblicistico in una zona
paesaggistica. Quindi efficacia della scia e condizionata dal rilascio della autorizzazione. Quindi se
rilasciata produce effetti altrimenti no.

il rpivato inc aso di rpesentazione della scia entro quando puo inziare l attivita? Da subito, dalla
data di presentazione

Quale rilavanza ha il silenzio significato della pa in diritto amminsitrativo? Per silenzio significativo e
quella situazione patologiva nella quale l amministrazione scadute il termine non si pronuncio.
Difronte alla non proinucnia esiste il silenzio assenso, il silenzio rigetto, il silenzio inadempimento, il
silenzio devolutivo. Un comportamento inerte della pa cui la legge attribuisce valore tipico dell atto
amminsitrativo e questo silenzio e significativo, il valore e silenzio assenso, rigetto o devolutivo e non
silenzio inadempimento che non e significativo.

Il preavviso di rigetto e?l atto con il quale la pa comunica tempestivamente agli itneressati i motivi
ostativi alla ccoglimento della domanda prima dell adozione formale finale.

Sono propri della funzione sitruttoria del procedimento: le acuisizioni dei fatti ovvero le condizioni i
requsiti di leggitamazione.

Glia ccordi sostitivi sono parte della fase decisioria, le propiste fase inziative ,

il rpovvedimento adottato in violazione delle norme sul rpocedimento amminsitrativo e’, quindi
violazione del procedimento e non di merito ? non e annulabile qualore sia palese che il suo
contenuto noin avrebbe potuto essere diverso da qello adottato, il rpocedimento infatti non vuole
non vuole produrre effetti gravi . nullita e inesistenza solo per violazione gravi tassativamente
previste o ricavata dalla giurisprudenza. Per cui il rpocedimento e salvo qualora l amministrazione
riesca a dimostrare in giudizio che la violazione per esmpio l omessa comunicazione dell avvia del
procedimento non l ha fatto ma che cmq non poteva determinare un risultato diverso dell atto.

SILENZIO ASSENSO non e’ la scia. Fatta salva l art 19 quindi se ce scia non ce silenzio assenso. Questo
si forma nei procedimento di atto e non di ufficio, quando il rilascio del provvedimento ritarda e non
siamo nei casi di esclusione si forma il silenzio assenso, . nei tempi di 30 se scade, il interessato ha
titolo alla scadenza del termine di 30 giorni o diversamente satabilito da legge ha titolo ad esercitare
la richiesta. L amministrazione puo solo in quel caso annulalre il rpoivvedimento fittizio, quindi e un
rpovivedimento tacito come se l atto non ci fosse perche e’ fdato dalla domanda dell interssato piu
ilk silenzio dell amministrazione. In questo caso l art 20 esclude dall appkiucazione silenzio assenso i
rpocediemnti rigiardanti causa di esclusione oggettiva come oatrimonio cautelare paseggistico,
ambiente, rischio ideogeologico, difesa salie, asilo ecc sicurezza pubblica puio andare in scia ma non
silenzio assnso. Salvo casi in cui la loegge qualifica silenzio dell amminsitrazione come rigetto dell
istanza. Art 21 si precocupa di cosa sccedde se ci sono false dichiarazione sia nella scia sia nel silenzio
assenso. In caso di dichiarazione false non e ammesso la confomazione dell attivita, quindi solo se
non ce falsa dichiarazione. Quindi la decorrenza del tempo dell art 19.3 e la formazione del silenzio
asenso non escludoono la responsabilita del dipendente che non abbia agito tempestivamente nel
caso in cui la segnalaizone certificata o listanza del privato non fosse conforme alle norme vigenti

A chi spetta la dozione dell atto finale? Al responsabiule del proicedimento che ne abbia la
competenza oivvero all organo competente oer l adozione. L attivita di adozione del rpovvedimento
finale e delegabile ma non e delegabile dal responsabile del procedimento . la comeptenza dell atto
finale e del responsabile del provveidemnto a meno che non lo delega al resposnabile del
procediemnto. Se il dirigente del settore e in conflitto di itneresse lo delega al resposnabile del
rpocedimento.

Quali sono gli elemnti accidentali dell atto amminsitrativo? Intestazione preambolo dispositicvo
luogo e data di sottoscrizione sono gli elemnti formali, mentre gli elemntni accidentali sono termine
condizione onere e riserva.

EFFICACIA ED INVALIDITA DEL PROICEDIMENTO AMMINSITRATIVO

Il rpocedimento e una seguenza degli atti diretti al emanazione di un rpovvedimento finale . il


rpovvedimento finale epro alcune volte non vale a dare effetti giuridici a quel punti bisogna
notificarli ed e la fase integrativa dell efficacia.

Elementi essenziali: gli atti amminsitrativi hanno alcuni elemnti essenziali: capacita del soggetto che
emana l atto quindi il potere di chi lo emana, la dichiarazione di volonta, quindo proivveidmento,
autorizzazione, l oggetto quindi a cosa si riferisce, la causa ovevro la ragione, la motivazione che a
differenza del privato non ha bisogno di motivare la decisione mentre la pa si deve dare motivazione
eprche fa una scelta con risorse finanziare umane e strumentali della collettivita e quindi non soltato
deve essere imparziale ma deve anche dimostrarlo e lo si dimostra con los truemnto della
motivazione, il rpovveidmento deve avere una forma che e quella scritaa e poi il destinatario,
individuale, collettio o prualita. Oltre a elemnti essenziale ci sono anche quelle accidentali: termine,
condizione, onere e riserva, l amminsitrazione eproi non e libera ad introdurre questi elemnti
accidentali ma o trova un riferimento normativo esplicito o un adeguata motivazione che ne
goiutifica il colelgamento con il rpovvediemnto. Accanto a parti essenziale e accidentali jha anche
una struttura fisica e visiva composta da : intestazione il logo delle ento di appartenza e il soggeto,
preambolo che e la premessa inziale, motivazione parte centale e piu impritante che deve essere di
fatto o di diritto, dispositivo quindi ovvero la decisione, ovvero il contenuto decisorio, ligo e data di
adozione di provvedimento amminsitrativo improtante per la genesi del provvedimento e la
sottoscrizione che puo essere digitale o analogico.

Il rpovvediemnto amminsitrativo che e l atto fdinale della sequenza puo dirsi perfetto quando si e
concluso l il procedimento strumentale alla sua formazione, quindi si firma l ordine del
rpocedimento quel prvvedimento e perfetto. E’ efficace? No non lo e’, perche se e un
rpovvedimento recettizio deve essere notificato. Quindi e perfetto ma inefficaqce. Inefficace e’ una
condizione dell atto amminsitrativo quindi non un vizio. Inefficacia e diversa della validita che attiene
alla conformita dell atto alle regole dell ordinamento. Quindi un atto amminsitrativo non valido e un
atto adottato in vuolazione delle procedure della sua formazione o in violazione di un elemnto di
validata che puo portare all annullabilita o nullita. Quindi un rpovvedimento perfetto e valido ed
efficace in presenza di requisiti di leggitimita ed efficacia.

I requisiti di leggitimita, i requisit per cui un atto perfetto sia anche valido: presupposti di fatto e di
diritto, quindi la presenza di tutti gli elemnti essensiali e la mancanza di vizi di legittimita. I requisiti di
efgicacia invece sono i requesiti di esecutivita che operano retroattivamente ad esmpio i controlli,
una volta avuto il controllo, gli effetti degli atti retroagiscono alla data dell adozione del
provvediemnto. Quindi i controlli, la condiziome sospensiva, quindi ex tunc. Quuindi atto eprfetto
valido ma non efficace se ha requisiti di esecutivita ha bisogno di essere eseguito prima di
determinare vincoli giuridici.

Ci sono poi requisit di obbligatorieta che non sonoe x tunc e sono la comunicazione, la notificazione,
la trasmisisone o la publicazione del provvedimento, questi determinano l efficacia dell atto. Qund
quando e notificato.

Gli atti possono essere recettizi o non recettizi. I rpimi producono effetti dal moemnto in cui sono
notificati. Quello non recettizio come delibero, regolamento collegiali sono atti non recettizi anche se
non ce notifica ma solo pubblicacione.

Ultima aspetti e che l efficacia puo esserelimitata nello spazio e nel tempo.

Art 21 bis: efficacia del provvedimento limitati della sfera giuridca, quindi provvediemnto perfetto e
valido acquista efficacia con caratatre recettizio dei rpiovvedimeinti limitati della sfera giuridica.
Quindi epr limitare devo adottare provvedimento e notificarli sinolarmente. Solo quando il numero
dei destinatari rende impossibbile o particolarmente gravosa che viola il rpincipio di economcita
allora si possono isare alternative di pubblicita esempio albo rpetorio o gazzetta.

Esecutorieta e un tema un po diverso, imporre coattivamente un rpivvedimento si puo fare?


Esecutorita e un aspetto materliale . quindi nei casi previsi dalla legge le pubbliche amministrazioni
possono imporre coattivamente . quindi se non ce una legge che stabilisce casi e modi non possono
impoirre coattivamente. Quindi se ce una legge che stabilisce i casi ma non i modi allora non si puo
eseguire coattivamente. Esecutorieta e una eccezione, lo si notifica l ordine ma non si impone
coattivamente se non nei casi e nei modi stabiliti dalla legge altrimenti ce violazione.

Efficacia ed esecutivita. I provvedimenti efficaci, quindi eprfetti validi ed efficaci sono eseguiti
immediatamente, . efficacia ovvero esecuzione del provveidemnto puo essere sospesa l efficacia per
il tempo strettamente necessario dellk atto per gravi ragioni strttamente necessario . esecutorieta e
diversa di esecutivita.

La revoica devo attestare che e cambiato interesse pubblico , se ce una mutazione di fatto non
rpevedibile quindi motivazione con fatti nuovi oppure situszione che non era prevedibile.
Revoicando il rpovivedimento si revoca con effeti da quel momento in poi e non retroattuvo. Se
revocando io hio prodotto un danno ancorche non illeggitimanete , cioe revoco con leggittimaente, l
aministrazione provvede ad un indennizzo e non risarcimento. L indennizo e quando si ha un azione
lecita, mentre risarcimento quando si ha un azione illecita. Quindi se la revoca provoca giudizi in
danno allora l amminsitrazione e tenuto ad un indennizzo.

Una forma particolare di revoca e’ quella che riguarda non i provveidmenti amminsitrativi, la revoca
e’ un provvedimento amminsitrativo unilaterale, mentre uando faccio cessare non e una azione
unilaterale ma e’ consentiti nei casi stabiliti dalla legge, quindi avviene unnaccordo e si applica il
codice civile. Quindi il recesso e consentito non negli eserci unilaterali ma solo della legge e il tipico
caso dei codici dell appalto. Quindi in deroga alla regola della immodificabilita dei contratto.
Un atto amminsitrativo perfetto e’ invalido ha dei vizi gravi, allora diventa nullo ovvero improduttivo
di effetti e non sanabile se manca degli elemtni essenzialioppure e viziato da difetto assoluto di
attribuzione. Quindi e nullo se manco di elemtni essenziali e difetta di attribuzione ovvero non ha il
potere di fare quella cosa terza condizione di annullita e la violazione o elusione del giudicato. Ad
esmpio io chiedo autorizzazione epr costruire un immobile l amminsitrazione mi fa un diniego in
modo viziato, allora faccio ricorso al tar che i da ragione, l ammnistrazione invece ricorre al consiglio
di satto che mi da ragione allora io contatto l amministrazione dicendo che ha sbagliato decorsi i 30
gg dalla notifica dell atto, la sentenza diventa inoppugnabile, quindi ingiudicabile e quindi fa forza tra
le p e fa forza tra le parte. Quindi la sentenza dice che l ammnistrazione deve rivalutare la posizione
dell interessato allora l amministrazione deve rifare il rpocedimento. Quindi l amminsitrazione non
deve rilasciare il provvediemnto ma deve riadottare il rpovvediemnto eliminando i vizi riscontrati, .
mettiamo che l amministrazione dopo questo fa il procedimento nuovamente con lo stesso vizio
allora essa fa violazione del giudicato quindi e una causa di nullita allora quel provvedimento non
deve essere impugnabile.

Il provvedimento e’ annullabile per 3 vizi classici: violazione legge, eccesso di potere e incompetenza.
Incompetenza e quella relativa, ovvero adottare un provvedimento che in base alla legge o materia
spetta ad un'altra amministrazione. Quindi anche se l atto e perfetto e invalido per competenza
relativa adozione da un organo diverso dalla egge. Esmpio provvedimenti dirigenzialia dottati dall
govrerno o giunta in nom della separazione tecnica politica. Quando invece lincompetenza e
assoluta allora siamo in undifetto di attribuzione asoluta. La violazione di legge e un caso clasdsico
nel caso una parola ha un significato diverso del contesto. Questo non alluda alla violazione della
norma giuridica, ma si ha violazione di legge uando si viola qualunque norma, qualsiasi tipologia. L
eccesso di piotere allude al concetto il giudice amminsitrativo non puo sostituirsi all amminsitrazione
il goudice non puo giudicare nel metito della decisione del decisione amminsitrativo, perche nel
nostro ordinamento c’;e separazione tra potere esecutivo e giudiziario. Pero il giudice puo ad
esmpio dire se c’’e una motivazione o una disposizione incongruente con il dispositivo. Per esempio,
ci sono pareri favorevoli di tutti nella fase istuttorioa per la decisione finale e’ una decisione di
diniego, questo vizio si chiama eccesso di potere, aver sbagliato nell ecceso di potere e i caso classici
sono inconguenza di motivazine, di fetto o insufficiente di motivazione. Se un provvedimento
amminsitrativa e viziato per uno di questi vizi l atto sara perfetto ma invalidio. E’ efficace un atto
adottato in violazione di legge o eccesso di potere? Si e’ efficace. Perche il provvediemnto
amministrativo e efficace anche se e invalido sara annullabile, quindi ce la necessita che vengo
rimosso perche se sono decorsi i tempi di impugnazione tipo 30, 60, 90 giorni si consolita cioe non e’
piu toccabile. Anche se nato sbagliato quel privvedimento produce i suoi effetti. Quindi
provvediemnto effetto e invalido e’ efficacie. Allora per prima cosa, l amminsitrazione lo puo
rimovere di autotutela, ovvero annulla di ufficio il provvedimento amminsitrativo in violazione di uno
di questi elementi. Quindi il rpovvedimento amminsitrativo escluso il caso delle procedute il
provvedimento puo essere annulalto. L annullament di ufficio e l attivazione di un nuovo
procedimento amminsitrativo che si chiama procediemnto di secondo grado. Il rpocedimento di
secondo grado deve avere: ragione di interesse pubblico- quindi dimostrazione che illegittimita puo
portare dei dannoi, secondo elemento un termine ragionevole comunque non superiore ai 18 mesi,
ma non bastano 18 mesi, perche se ci sta autorizzazione ed io privao ho investito il termine non e
piu ragionevole rispetto ai termine da tutelare. Questo anche in base al terzo elemento ovvero
tenedo conto degli interessi di interssi. Quindi provvediemnto eperfetto e invalido efficace non puo
essere dichiarato inefficace con annullamento di ufficio. Annullamento di ufficio e un procedimento
di secondo grado. Trascorso i 18 mesi non posso piu intervenire a meno che il rpovvedimento non
sia stato adottato su dichiarazione false. L incompetenza relativa porta all annullabilita
L ACCESSO AI DOCUEMNTI AMMINSITRATIVI E ACCESSO CIVICO ORDINARIO E GENERALIZZATO

Accesso agli atti qwuello tradizionale nato con la 241/90, l accesso civico, poi privacy e le implicazioni
dell uso delle tecnologie e informatiche sul tema accesos documentale.

Accesso documenti amministrativo: e di due tipo accesso infraprocedimentale art 10 241, e accesso
documenti art 22. Poi abbiamo accesso civicio ordinario disciplinato dal 33/2013 e accesso
generalizzato dlgs 33/2013 poi accesso privacy che e’ il gdpr art 15 regolamento ue 2016.

Poi abbiamo accesso speciali come codice dei contratti pubblici, poi accesso consiglieri comunali,
procincia;i e regionali e altri disposizione del testo unico e spciali.

Accesso civico, art 1 241 tra i principi cardini ci sono la pubblicita e trasparenza, in realta la 241
prevede poche misure di pubblicita che vengono regola,entate dal decreto legge 33/2013. La
pubblicita del 241 e cconfluita nel diritto di accesso docuemntale. Dall altra parte la trasoarenza
regolamentata dalla 241 e dalla 184/2006. Ma che cose la accesso docuemnti amminsitrativi nella
legge 241 /90 ? la legge concepisce il dirritto di accesso documentale come strumento a disposzione
dell interessato per un fine proprio, ad esmpio tutelarsi per la pubblica amministrazione, dal vicino di
casa o da ogni soggetto che le ha fatto causa, quinsio necessati di documentazione. L accesso ai
documenti amminsitrativi non e’ utilizzabile per la finalita di pubblicita e trasparenza ma serve in
qualita di interessato che ha un interessato. Quindi e il diritto degli itneressati di prendere visione.
Allora come opera? Ho un interessato che fa domanda alla pa che detiene i docuemnti
amminsitrativi, poer documento amminsitrativo la 241 fa una definizione ampia ed e’ ogni
rappresentazione graficia, quindi anche il post it non o appunto nel fascicolo cartacea qualsiasi
documenti, tutti docuemnti amminsitrativi che sono rappresentazione grafici, cinematografica
elttromagnetica come file, o qualsiasi altra specie purche abbiano come contenuti atti anche in terni
o non relativi allo specifico procedimento. Tutto cio che si e’ decisio di mettere in quel fascicolo. La
condizione e che sia detenuto dalla amministrazione e concernenti attivita di pubblico itneresse
indipendentemete dalla natura privatistica o pubblicistica quindi anche il rogito di appalto anche se
fanno aprte di una fase non amministrativa ma civilistica. La legge 241/90 in questa ottica di tutela
dell itneressata allarga anche la definizione di pubblica amministrazione che si intende soggetto
pubblico o privato , quindi posso fare richiesta accesso ai privati che facciono attivita pubblica. Tale
docmuneto si impone anche alla legge regionale. Quindi art 97 costituzione che rappresneta i livelli
essenziali di prestazione. Non solo il diritto e dell iteressato colui che ha interesso concreto, diretto e
attuale, cioe diretto il documento serve a me stesso no a qualcun altro, concreto che serve
oggettivamente per la tutela dell itneresse, poi attuale mi serve adesso. Occoree dimostrare la
presenza di tutti questi elemnti. Quindi non posso fare domanda se la vicenda e conclusa oppure se
e futura. Deve essere attuale e occorr fare mostranza di tutti questi elemnti. I documenti che posso
richiedere possono essere neutri, non ci sono0 altre persone coinvolte, possono essere individuali
cioe interessano solo a me oppure controinteressati cioe esistono soggetti diversi che hanno un
possibile interesse contrapposto a che non si abbia visione dei loro dati personali e sono tutelati
dalla privacy. L interessato fa domanda alla pa che detiene i docuemnti, quindi non l
amministrazione competente, quindi io posso avere anche una pluralita di istanze di accesso, quindi
anche accesso ad esmpio dei pareri della asl o bvigili del fuoco ecc ecc. l amminsitrazione che
dietene la docuemntazione deve rispondere all interessato la regola e l accesso , l eccezione e la
riservatezza. Lamminsitrazione deve dare accesso quando nega deve motivare il diniego.
Ovviamente se vi sono controinteressati l amministrazione dovra valutare il contemperamento degli
itneressi dei controinteressati. Fino al 2006 i controinteressati non avevano rilievo, con il 241 invece
lo hanno. Art 22, tutti i documenti amminsitrativi sono accessibili ad eccezione non lo sono le
informazionei ( l accesso civico si passa da docuemnti a informazioni la 241 parla di docuemtni non
informazioni) ad esmpio docuemnti agli atti, cioe che esiste agli atti. Mentre se non c’’e agli atti si
aprla di informazione . non si fa accesso ai docuenti quantoi non riguarda ai docuemnti, privacy
prevale la riservatezza sull accesso. Il diritto di accesso e esercitabile fino a quando l amminsitrazione
ha l obbligo di detenere docuemnti. Il diritto di accesso incontra anche litmiti espliciti come segreto
di stato, procedimenti tributari per il quale esiste accesos peculiare, nei confronti degli atti
nromativi, amminsitrativi, geernale e programmazione eprche sono atti in cui e limitata la
motivazione in qeusti atti infatti l amminsitrazione sta adottando provvediemnti geenrali e non
puntuali. Quindi si puo fare accesso nei limiti in cui in uno di questo ci sia modalita di accesso, al di
fuori mancando l interesso concreto. Altro motivo sono i quiz pscioattitudinali dei concorsi. Le si
singole amministrazione individuano categorie di dcoumenti da esse formati o comunque rientranti
nella loro disponabilita sottratti all accesso . le singole amminsitrazioni individuano le categorie dei
docuemnti che sono sittratti all accesso del comma 1. Quindi la legge definisce in mdoo generale, le
singole amminsitrazioni invece in modo specifiche. non sono ammissibili, e’ un vizio procedurale cioe
quella istanza non e’ un diniego di accesso, il diniego riguarda sempre una valutazione sostanziale io
ho valutato l istanza e ti manca un interesse diretto attuale. Quindi e lo scopo, una finalita. Se la tua
finalita e di tutela di interesse pubblico, non e un accesso che devi utlilizzare, perche quello e un
accesso egoistico epr i tuoi itneressi. Cosa succede quando c’;e un conflitto tra richiesta accesso
docuemnti , privacy ecc? il comma 7 del 24 ci dice che deve comunque esere garantito l accesso che
serve per curare o difendere i prorpi accesso giuridico. Tipo se ho necessita di docuemnti per far un
idea , ecc e ancora sono in fase preliminare, la privacy prevale sull accesso, se invece, mi serve per
un giudizio e una cosa molto legata all itneresse quindi se c’’e un legale ad esmpio epr difendere
interesse giuridici allora il richiesto rpevale sulla privacy. L accesso e’ una richiestya gratutio epr l
esame. E lo si fa con l esame e tramite copia. La richiesta e’ a pagamento ma il richiesto del
pagamento e in linea con mercato. La richiesta di accesso e atti e esente di bollo a meno che non e
richiesta una copia conforme. La richiesta e soggetta alla motivazione, e’ ovvio eprche devo
dimostrare che ho un interesse dirette e attuale. Quindi non e sufficiente la mia qualita di cittadino.
Quindi ingteresse, legame, se manca la motivazione l interesse non e consentito. Ci sono 5 casi
rispetto alla richiuesto: l accoglimento, dunque ho chiesto 10 ocuemnti e ci sono stati 10 documenti.
A netto del ricorso degli controinterissanti. 2. Differimento: rinvio nel tempo del richiesta di accesso,
3. Limitazione ovvero accoglimento parziale, 4. Rifiuto ti nego tutti e 10 docuemnti. 5 silenzio, il
silenzio sull accesso docuemntale e silenzio rigetto equivale a rifiuto. Ovviamento nei confronti del
rifiuto e limitazione, differimento e silenzio si puo fare ricorso al tribunale amminsitativo giudice
amminsitrativo con rpocedimento semplificato nei termini di 30 giorni a seguito n della pronuncia
del giudice, l appello e possibile nei successivi 30 giorni al consiglio di stato e il giudice si pronucnia
nei successivi 30 giorni.

La 241 modifica anche la discpilina del seguteo di ufficio che inc erte fattiscpec costituisce discpilina
illecito penale cmq illecito disciplinare quindi la forma con la quale si da accesso ai documenti e la
241 ma nona ccesso alle informazione. Quindi l impigato e tento als egreto di ufficio.. quindi no dare
acceso che non ha forma di docuemnti. Questa e l accesso ai docuemnti ovvere procedimento
concluso o fascicolo.

La 241 disciplina anche l accesso infrapocdimentale, i soggetti che possono partecipare ai


procediemnti hanno diritto all accesso fdegli atti di procedimento. Quindi diritto agli atti mentre il
rpocedimento e in corso, quindi diritto di rpendere visione e non di copia. La legge 241 e stata
attuato con un dpr 184/2006 che dettaglia e disciplina il diritto di accesso. Tra cui la notifica dei
controinteressati, questa e la novita della 2006 rispetto alla 241, se l amminsitrazione rinvenga la
presenza di controinteressati allora il rpocedimento viene sospesa si comunica al controinteressata
la richiesta di accesso, gli si concedono 10 giorni per dare motivata opposizione a quel punto la pa
decise se dare o non dare accesso. Il 184/2006 disciplina non solo accesso formale ma anche
informale all ursp e si puo fare quando non ci sono controinteressai e la si conclude velocemente . a
differenza dell accesso formale. Art 13 del dpr le pubblica amminsitrazione assicurano che l accesso
possa essere datta per via telematica, quindi non rpetendere accesso cartace. Quindi l istanza di
accesso puo essere formale e infroamle. In quello formale ce il controinteressato che ha 10 giorni
per prinunciarsi.

La disciplina sugli appalti all art 53 prevede una disciplina speciale, all accesso in amteri aid appalta si
applica art 22 e successive della 241 e il codice degli appaltio. Quindi quanto rubricato dal codisce si
applica art 22 e succ. forntaentalemnte le norme sono 2 : il differiemntio fin quanto non scade la
rpoicedure cincorsuale. Mentre rimangano esclusi quindi non si puo avere: segreti tecnici, pareri
legali, relazioni riservate, soluzione technioche e programmi per elaboazione della stazione
appaltante e del gestore del sistema informatico.l accesso ai docuemnti amminsitrativi del tuel
267/200 prevede anche per alcuni soggetti particolare ovevro accesso dei cittadini alle infromazioni
articoli 10 del tuel dice che tutti gli atti sono pubblici . pero il tuel orevede l accesso dell organo di
rivisione e di liquidazione e soprattutto quello dei consiglieri. Tutte le notizie e le informaizoni utili all
espletamento dei propri mandati, quindi diritti accesso alle informazioni, docuemnti, atti e non e
motivato ma e semplicemnte con la qualifica di consigliere. Ne l ufficio puo assoggettare a
limitazione questo diritto perche il consigliere e tenuto al segreto quindi cio che ottiene lo puo usare
solo ad uso della propria funzione pubblica.

Accesso ai documenti e un accesso egoistico che prevede un conflitto , che si estende aii consiglieri .

Accesso civico si ha il passaggio da accesso egoistico ad un accesso a tutela del pubblico itneresse
dove il cittadino e interessata ad avere accesso non per privati itneressi ma per interessi di pubblica .
quindi interesse che la pa facvcvia il proprio dovere. Decreto 33/2013 figlio della legge 190/2-012
legge anticorruzione perche accesso e uno strumento anti corruzione e mette lo strumento in mano
ai cittadini quindi non solo anac e foia. La trasparenza e intese come accessibilita totale dei dati e
documento, quindi non dolo piu documenti ma anche dati , detenuti dalla pa allo scopo di tutelare i
cittadini, ma promuove la partecipazione alla attivita amminsitrativa e favorire forme diffuse di
controllo sull utilizza delle risorse. Quindi quello vietata alla 241 e ripreso in 33/2013 quindi si vede
ad esmpio come le pa usano i soldi ad esmpio. Quindi qualsiasi amminsitrazione non solo quella
dove abito. Se io vivo a napoli posso andare a chiedere ad esmpioa ccesso a messina quindi non
dimostro interesse. L accesso civico puo essere: normale che e’ il contrappeso degli obbligo di
pubblicita, il decreto 33 prevede la pubblicazione di documentio , informazioni o dati sui siti, 80
tipologia di coumenti nella sezione amminsitrazione trasparente del sito della pa. Che succede se la
pa si dimentica o non pubblica? Allora il 33 prevede una sanzione pecuniore mentre la seconda, l
obbligo della normativa vigente 33/2013 di pubblicari docuemnti, informazioni e dati, comporta il
diritto di chiunque di richiedere i medesimi. Quindi se non hai pubblicato, io cittadini ho il diritto di
chiedere di pubblicare, quindi l accesso civico normale non significa di averli cioe di essere trasmessi
ma l obbligo di pubblicare sul sito. L articolo 5 al comma 3 dice che l esercizio del diritto non e’
sottopossa alla limitazione , quindi non interessa chi sei. Esmpio la 241 se non ti dichiaravi gli
itneressi o docuemnti acc allora la richiesa era inammissibile, visio procedurale. Qui in questo
accesso civico se e’ una mail non identificativa non succede niente, devo accogliere la richiesta. La
domanda puo essere trasmessa per via telematica ai sensi del cad. gratutio il rilascio delle
informazione, per il cartacio solo i soldi del docuemnto.
Accesso civivo generalizzato: non riguardo solo le 80 tipologi che si e tenuto alla pubblicazione ma di
tutti gli atti , quindi lo faccio come domanda di accesso civico generalizzato. Anche questo accesos
non e soggetto a limitazione soggettive e gratutio ecc, pero se nell accesso civico generalizzato, io
richiedo ad esmpio qualcosa in cui sono rpesenti i controinteressati nella ccesso geenralizzato si
pone esistenza del controinteressanto allora l amminsitrazione deve valutare se la richiestya si puo
accogliere e la procedura e la stessa, entro 10 giorni per il controinteressato e nel termine di 30
giorni la pa deve concludere con un rpovvedimento. La questione dei controinteressati non e
presente ad esmpio nell accesso civico ordinario eprche li c’’e un obb;igo di pubblicazione, mentre il
gernalizzato puo creare questo problema. Qiuindi la pa pui rispondere con accoglimento ecc… stesso
regola. Pero cambia il meccoaniscmo procedurale perche nel caso di diniego totale o parziale, non si
forma il silenzio diniego ma il richiedente puo rpesentare riesame al responsabile della corruzione e
trasparenza. Quindi ce un ricorso gerarchico interno alla mamminsitraizone che ha 20 giorni di
tempo epr riesaminare il diniego totale o parziale o la mancanza di risposta, se il resposnabile della
corruzione e stato negato dovesse dare accesso ad esmi sensibili debve chiedere il aprere al garente
per la protezione dei dati eprsonali. Obviamente contro i provvediemnti dell amminsitrazione dell
amminsitrazione ropocedente e ammesso ricorso al tar tribunale amminsitrativo regionale . se l
accesso rigurada gli enti locali ce anche il ricorso al difenzore civico comptente.

La sentenza 10/2020 il consiglio di stato si e princunciato sull aplciabiltia dell acceso.. vedere. La
rrapsarenza e l arma con la quale si puo combattere la burocrazia e il tema della non conoscibilita dei
dati.

Rispetto all eccesso dei consiglieri ci sono dei limiti. A qursto si elga il cocnetto ad esmpio dell uso
strumentale dell accesso . di fronte a questo rpooblema ci sono divere linee giurisprudenziali, una
che difende l accesso comlleto . ci sono nel 2023 due proncuncie del ministero che e un punto
mediano tra i consiglieri possono fare tutti e consiglieri possono fare meno.: deve essere accesos
funzionale, che rispetti la privacy. Quidni si puo dare un limite se non c’’e una ragione
stumentale.,con secondo proncuncia nel caso glia tti si riferiscono ad interessi privati del consigliere.

SILENZIO AMMINISTRATIVO

Il silenzio amministrativo si forma perche come riportato anche dalla legge 241/90 la PA e’ tenuta all
‘obbligo del provvedimento espresso. Quindi vi e un obbligo della pa di concludere procedimenti ad
istanza di parte ed ufficio quindi entrambe le procedure mediante un provvedimento finale che sia
positivo o negativo che concluda il rpocedimento. Si e’ solito definirlo come silenzio significativo
quando il legislatore collega al silenzio un effetto giuridico. Presupposto perche si abbia un silenzio
significativo ampio e che vi sia un obbligo di provvedere ad esmpio a fronte di una segnalazione
manifestamente infondata non voi e’ l obbligo giouridico da parte dell amminsitraizione. Quindi non
sempre ce un obbligo di provvedere perche non ce una norma che prevede l adozione di un atto.
Quindi il silenzio si forma a fronte di un oiggbligo di provvedewre, diversamente la pa non e’ tenuto
a tener conto alla istanza.

E’ individuato silenzio significaqtivo, cio e afronte del decorso del procedimento o per legge o per
241/90 o determinata dall amminsitrazione, alla scadenza di questo termine si puo verificare il
silenzio assenso: silenzio in cui l pa difronte ad un istanza del rpivato non adotta un procvvedimento,
o non interrompe il rpocedimento ecc e quindi il legislatore ricollega a questo silenzio l adozione di
un provvedimento favorevole all interessato. Nel silenzio assenso si ha una finzione giuridica in basa
al quale la domanda dell interessato e il decorso del termine fanno scattare la nascita di un
provvedimento tacito. Un provvedimento che non si trova scritto ma e’ tacito. C’e un filone
giurisprudenziale che ritiene che non si formi sempre il silenzio assenso, cioe secondo un filone
giurisprudenziale, esso si crea difronte ad una domanda procedibile, una domanda che non contiene
vizi tali da non determinare l impossibilita di avviare il rpocedimento. Cioe una domanda che non sia
sottoscritta, o difronte a irrecivibilita della domanda ecc… al fine della formazione del silenzio
assenso non e dispensabile la presa d’atto dell Pa. Cioe la pa non deve adottare un provvedimento
che qualifichi il silenzio assenso anzi e l interessato che ne deve prendere atto ed e’ legittimo. In
alcuni casi l interessato ha l obbligo di avviare per non perdere l’autorizzazione che ne e scaturita dal
silenzio assenso. Cosa succede se la pa si pronuncia il giorno dopo il silenzio assenso?la
giurispduenza ruitiene che tale atto sia nullo perche e venuto meno il potere dell amministrazione il
potere si e’ esaurito con ladozione del silenzio assenso. L unica cosa che puo fare la pa e agire in
autotutela cioe annullare il silenzio illeggitimaente formato se ricorrono i presupposti dell art 21
nonies della 241.

Il silenzio diniego o rigetto si forma quando la legge stabilisce che decorso il termine di
procedimento la domanda non valutata si reputa rigettata ovbviamente senza preavviso di diniego e
senza le garanzie procedurali della 241. Ad oggi il silenzio assenso e’ la regola mentre il diniego non
si applica senza eccezioni e le rare eccezioni nel nostro ordinamento sono quelle dellistanza degli
accessi ai docuemnti amminsitrativi che decorso i 30 giorni, si ha un diniego totale sull istanza.

SILENZIO DEVOLUTIVO si intenede quel eprcorso che il elgislatorie individua mediante il quale se la
autoriya competente sul rpocedemtno non si pronuncia sul priocedimento la competenza passa ad
un altro soggetto. Quindi devolutiva significa che la competenza va ad un altro soggetto. Esmpio il
responsabile del procedimento in via sostitutivo. Quindi se il resposnabile non adotta il
rpcvvedimento entro il termine assegnato la resposnabilita passa ad un autorita sostitutiva che nei
casi dei comuni se non infividuata e il segretario , questo ha la meta del tempo per poter provvedere
nel rpocediemnto . perche si applihi il devolutivo e chiaro che non si applica ul silenzio assenso o
rigetto. Altro emepio del devolutivo e quello dell accesso geenralizzato.

Il silenzio inadempimento: quando legge non stabilisce silenzo assenso, silenzo dinego o devolutivo
allora si dice che si ha un silenzio inadempiemnto. Cioe un silenzio non significativo rispetto al quale
il elgislatore non collega un effetto giuridico diretto. Nel sileznio inadempimento si hanno delle
conseguenze giuridiche perche l inadempimento e’ un illecito e questo fa si che l interessato possa
agire su diversi piani.

1 piano: diffida legale, l interessato comunica al funzionario, al resposnabile al dirigente che sta
aspettando il provvedimento e che senza ha un danno assegnandogli un temrine di 30 giorni. Se l
interessato non si rponuncia nel termine allora scatta due conseguenze: 1. Omissione atti ufficio (che
e ipotesi di reato) e anche conseguenze di natura civilistica risarcimento danno o indennizzo. In
realta con le modifiche l interessato non ha piu bisogno di fare la diffidia previa cioe l interessato puo
agire direttamente , decorso il termine, denunciare per omissione di atti di ufficio impugnare il
silenzio inadempimento chiedere al giudice di condannare l amministrazione a pronunciarsi oppure
puo chiedere indennizzo o risarcimento. Quindi si puo avere possibile conseguenza penale, legale e
possibile conseguenza disciplinare. La violazione del silenzio inadempimento ha sicuramente un
conseguenza discip;linare.

I SILENZI SUINDICATI SONO TUTTI PROFILI DELLA MANCANZA IN FASE DECISORIA


Silenzio infraprocedimentale o collegato ai apreri amminsitrativi. La 241 e stata modificata con l
introduzione di un meccanismo nella fase istruttoria, quindi nella fase isturttoria , tipo nella fase
istuttoria ad esmpio la amminsitrazione competente non riceve pareri da altre amminsitrazioni
partecipanti alla fase istruttoria tipo parere asl o altro. In questo caso la amminsitrazione procedente
non ha colpa anzi si sta attivando affinche il rpocedimento venga chiuso. Dunque la 241 all art 17 bis
ha introdutto il silenzio assenso sui pareri prevedentdo che la mancanza del parere entro il termine
ha il silenzio infraprocedimentale. Che tra la altro si puo applicare sul silenzio finale.

Anche nella conferenza dei sevizi il legislatore del 2016 ha introdotto il silenzio nella conferenza dei
servizi come espressione favorevole del parere . espressione favorevole anche quando si esprimano
negativamente ma con motivazione non congrua allora e’ favorevole.

Silenzio scia. Il silenzio e un mezzo di tutale dell itneressato nei rpocediemnti ad istanza di aprte o
ufficio. La scia e di inziativa privata quindi e come se non avesse senso nella scia. Tuttavia la scia un
volta inziata l amminsitrazione puo fare controlli. Se i controlli non vengono fatti quindi non si
rpoinuncia in 30/60 gironi o nei 18 mesi si consolida la scia. E’ tecnicamente sbagliata parlare del
silenzio della scia perche e’ un atto del privato.

Silensio temporaneo e quel silenzio nei rpocedimento nel silenszio inadempimento nel quale la pa
non si rponuncia ma l interessato non e’ interessato a chiedere indennzzio o altro. Perche magari gli
conviene la formazione del silenzio. Quindi lasso tempo dalla scadenza termino al rilascio del
provveidemnto in cui l interessato accetta l irregoilarita.

Quali sono el forme di tutela del silenzio?

1. Silenzio assenso = un filone della giurisprudenza sostenva che l interessato avesse diritto al
provvedimento espresso. Ritenuto come garanzia procediemntale questo sulla vase dell art
2 della 241 di un provvediemnto espresso. Quindoi e’ annullabile e c’’e una condanna alla
amminsitrazione. Quindi si puo impugnare il silenzio assenso perche non c’’e stata una
dichiarazione espressa.
2. Silenzio diniego= l interessato a fronte di un sielnzio diniego l amminsitrazione ha adottato
un rpovvediemnto senza una motivazione tacita. Quindi il rpivato puo denunciare per
mancanza motivazione. Tuttavia deve esserci una leggittima necessita di motivazione per
accogliere questa denuncia.
3. Silenzio devilutivo non c’’e un meccanismo vero e proprio eprche la cpmpetenza va da una
parte alla altrea che ha ancora la meta del termine epr intervenire. Quindi soltanto quando a
nche quest ultimo non si pronuncia si puo agire nelle forme del silenzio inadempimento.
Quindi giudice civile, goiudice amminsitrativo epr condannare amminsitrazione. Nel caso dell
amminsitrazione ad adottare provvediemnto di autotutela.
4. Silenzio dei parari non sono impugnabili e anche quella della confereza servizi.
5. Scia. Pur non riconosconedo l inippugnabilita della scia da aprte del 3 , il elgisloatore ha
riconoscuto in mdoo costante la possibilita di impognura il silenzio serbato dall
amminsitrazione sull esposto del vicino di itnervento della scia. Tipo, il mio vicino sta
facendo la scia, chiedo accesso agli atti , mi accorco che non sono regolari, non li posso
impugnare al tar perche sono atti del rpivato quindi scrivo all amminsitrazione. Se questa
non risponde nei 30 giorni allora posso impugnare la mancata adozione dei rpovvedimenti di
autotule sull esposta della scia.
6. Silenzio tempeoraneo- e’ un acuiescenza.
11 SMART trattamento dati personali nella pa

GDPR GENERAL DATA PROTECTIONR EGULATION che e normativa comunitaria entrata in vigora nel
2016 ed operativa nel 2018.

Il complesso normativo nasce nel 95 con le rpime direttive ue relativo del trattamento eprsonale che
hanno dato voita in italia alla legge 675/1996 confluita nel codice privacy il dlg 196/2003 che e
norma di attuazione delle previgenti direttive. Nel 2016 viene attuata il regolamento 679 gpdr che
non rpevede piu una diciplina nella forma di direttiva, la direttiva sono legge di recipimento quindi
per attuarle bidogna fare della legge interne per l appunto la 675 del 96 e la 196/2003. Il
regolamento invece non ha bisogno di ricepimento ma si applica divrettamente. Cioe appena
emanato e’ dorettamente applicato all itnerno dei paesi ue e negli ordianmenti nazionali. Si e poso il
rpobelma del manteniemnto in vita del dlg 196. Alla fine e’ stato mantenuro in vita perche il
regolamento comunitario consente un margine di manovre. Quindi il regolamento e’ sicuramente
attuativo direttamente ma, in alcuni casi, rinvia alla legge nazionale. Quindi il decreto 196/2003
serve a colmare quegli spazi che il regolamento rinvia alla legge interna. Regolamento con
disposizioni rpecettive ma che rinvia alle disposioni nazionali in molti punti. Quindi decreto
aggiornato con il dlg 101/2018.

Il gdpr ha dato vito al codice della prvicacy che nel fratetmpo era stata attuato da provvediemnti del
garante. Questi proivveidmenti antecedenti della dicsplina del 2018 rimangano ancora e in pou
nuovi rpovveidmenti del garante post gdpr.

Insiema alla gdpr l ue ha approvato la direttiva 680/2016 che contiene le disposizoni di del
trattamento dei dati personali in ambito di indagini i giudiziari. E’ una fonte parallela del gdpr.

La normativa comunitaria non disciplina la privacy e non disciplina il trattamento dei dati ma
disciplina la protezione delle persone fisiche. Quindi le persone e le informazioni su di esse cioe
informazioni che possono peortare a danni morali. Quindi il regolamento vuole proteggere le
eprsone quando i dati sono soggetto di trattamenti da parte terzi. Il dato eprsonale e qualsiasi
indomrazione che rigurada una persona identificata o identificabile. Essendo facilemnte
identificanile la persona e soggetto alal protezione. Si consiodera indentificabile pla persona che si
puo identificare direttamente o indirettamente. Quindi l attenzione normativa e soltato sulle
eprsone fische e non giuridiche da parte del gdpr. In determinati contesti il garante ha rituneto che
anche le inziali del nome e del cognome sono una dato.

Il trattamento, e’ la norma che tutela le eprsone fisiche. Il trattamento e qualsiasi operazione che
faccio sui dati. Anche la semplice scrittura sull agenda. Ogni volta che ho a che fare con questi dati,
registrazione ecc devo rispettare le regole del gdpr. I dati non sono tutti uguali. Ci puo essere la
proliferazione cioe ricavo informazioni non note da cose note. Tipo un soggetto che non ha reddito,
non ha cassa mutua e non ho reddito ne deduco che la persona ha bsiogno di un assistenza sociale.
Quindi si ha una proliferazione cioe associo ad una persona che il soggetto e’ interessato a qualcosa.
Quindi la proliferazione puo essere volontaria o non volontaria.

Un altro concetto e la pseudomizzazione: se io o l elenco dei soggetti che hanno chiesto i buoni spesa
e voglio garantire la trasparenza, ovviamente ho diverse strada, publico la lista- pero espongo i dati
del soggetto alla pubblica opinione- seconda ipotesi voglio evitare questo quindi utilizzo lo
strumento della anomizzazione cioe tolgo nome e cognome- ovviamente quasta info e poco utile-
esiste una via di mezzo che e la pseudonimizzazione cioe associo al nome della persona ad esempio il
codice o numero protocollo perche chi legge non sa che quella eprsona ha diritto al contributo ma
con diritto di accesso al protocollo pitra accedere ai dati. Quindi i dati perosnali sono
pseudonimizzazione attraverso un codice. Quindi il trattamento dei dati eprosnali in modo tale che i
dati eprosnali non possano piu essere attribuiti a n interssato specifico senza l utlilizzo di
informazioni ahhontive a condizione che tali indo aggiuntive siano consrcbage separatamente e
soggette a misure tecniche e organizzative itnese a garantire che tali dati personali non siano
attribuii a na perosna fisica identicata o odentificaile. Questo e’ mezzo piu consiglitao dal gdpr in
modo tale da non eprdere il collegamento con dato originario come avviene nella anonimicizzazione.

#esistono dei dati particolari: dati comuni- nome cognomi ecc- dati sensibili- dati genetici,
nbiometrici e dati relativi alla saluti- epr questi ci sono trattamenti piu stringenti. Quando si analizza
una norma noi abbiamo sempore chi fa che cosa e che cosa si fa. IBAN indirizzo e codice fiscale sono
dati personali e non dati sensibili in geenrale quel dato siccome non serve che sia indicato nell atto
per principio di minimizzazione non va inserto.

Nel gdpr esistoino vari soggetti:

Titolare= e’ l’ente il titolare del tratatmento e l’ente quindi non la persona fisica per esmpio il
sindaco.

Contitolare= soggetto autonomo distinto dal titolare con il quale esiste un rapporto paritario dell
utilizzo dei dati.

DPO e la nuova figura il responsabile della protezione dei dati. Esso e’ unico obbligatorio in tutti gli
enti pubblici e un soggetto che ha doppio compito che e simile al responsabile in maniere
anticorruzione. E’ un soggetto che un po lavora per il titolare che aiuto e supporta il titolare e da
consulenza su applicazione corretta della trattativa. Dall’altrompero e’ il punto di incontro del
garante e colui che segnale al garante se l ente non si adegua correttamente . ha doppi veste
amico /nemico interno / esterno. Negli enti pubblici e’ obbligatorio. E puo essere anche esterno o
interno un dipendente posto in posizione di autonoimia .

I dipendenti dell enti: il gpdr non consoce soggetti diversi dal titolare e contitolare come soggetti
dentro organizzaizone. Invece il nostro codice della privacy la normativa nazionale riconosce o
designati o autorizzati cioe ogni dipoendente pubblico che sia esso di qualsiasi categoria e un
soggette autorizzato a trattare certi dati. Quindi non tutti i dati ma certi dati. Cioe se sono all
anagrafe devo tratta dati anagrafi e non quelli di altri settori. Gli incaricati sono gli attuali autorizzati
quindi autorizzato a trattare dati dell ufficio dove lavora. Ovviamnete se incarucato o se lavora con
altri e autorizzato a tratatre altri dati. Quindi in morli enti si provvede autorizzazione non epr singolo
dipendende ma un autorizzazione genrale che se si lavora in quello ufficio se autorizzato a trattare
dati di quel settore se cambi sei autorizzato a quell altro settore senza un procedimento
autorizzativo se vilgio fare delle regole specigiche posso farlo ma con il repsonsabile del trattamento.
Poi abbiamo glie sterni cioe soggetti che non fanno aprte del comune e sono repsonsabili e super
responsabili ovvero soggetti che trattano dati per mio conto ditro corrispettivo e che deve sottostare
alle mie indicazioni. Quidni individuare quelle figutre e sottoscrivere con questi un contratto
specifico. Il super responsabile e la ditta che si avvale il responsabile per specifiche oeprazioni. Cioe
la ditta che non riesce a farlo e manda dati ad un'altra ditta. Il gdp dice che non si puo nominare un
sub responsabile se non autorizzato dal titolare. Quindi i dati sono trattati dal responsabile e dal
titolare. Per trasmetterli necessitano autorizzato dal titolare.
Poi abbiamo gli itneressati e destinatari. I destinatari sono soggetti che trasforma informazioni che
non hanno titoli a trattarli ma che devono fare operazioni con i dati trasmessi. Queste sono le figure
che ruotano intorna al mondo del dgpr : titolare, contitola, dpo supporto al titolare, repsonsabile e
super resposnabili.

PRINCIPI

La normativa comunitaria si fonda su principi piu che disposizione raramenti si trova in direttive e
regolamenti delle disposizioni o norme puntuali di fare a /b/ o c. quindi raggiungimento. I rpincipi
sono all art 5 del gdpr che sono liceita’ ( tu puoi tratatre dati solo secondo una delle modilita lecite)
corretteszza- cioe corrette con rapporti dell interessato- trasaparanza – cioe trasparente nelle
operazioni che fai. Quindi trasparenza cioe dire al soggetto rpima che cosa si fara con quesi dati.

Limitazioni delle finalita, cioe se raccolgo dati epr iscrizione anagrafica non posso ultirizzare questi
dati epr altri copi a meno che quando hoa cquisito dati la norma che lo rpevede non mi consente
altre finalita. QUINDI TRATATEMNTO DATI SOLO PER LO SCOPO E FINALITA DELLA PA. Altrimenti e un
tratatmento ilelcito.

PRINCIPIO DELLA MINIMIZZAIZONE DEI DATI+se tu per aggoiudicare una ppalto hai necessita della
denominazione della partita iva non stare a chiedere altri dati che non servono. Piu hai dati e piu
resposnabilita hai. Quindi attieniti all acquisizione a minimizzare i dati. Principi esattezza+ i dati
devono essere esatti e devono essere mantenuto solo per un tempo necessario.

Integrita e riservatezza e principio di resposnabilizzazione ‘ resposnabilizzazione cioe l ue non ti dice


di fre abc io ti do i principi come farloi lo stabilisce la pa. Non soltanto devi farlo ma devi essere in
grado di comporvarlo e dare evidenxa di come lo ghai fatto quindi un registro di accountability cioe
un registro che tiene conto di quello che ho fatto e di come l ho fatto . adeguandomi volta per volta
alla normativa.

LICEITA e’ uno dei principi nominato art 6. Cioe si tratta i dati solo se esisteuna delle seguenti
condizioni : interessato ha espresso il consenso. Il trattamento e necessario all esecuzione di un
contratto, vi e un obbligo legale al quale e soggetto al trattamento , c’’e un interesse vitale dell
interessato o altra persona c’’e un compito di interesse pubblico oppure cee un leggittimo itneresse
al trattamento.

La pubblica amminsitrazione tratta i dati un baso legale e non avviene consenso in molte volte.
Quindi i dati li rpendo a prescendire dal consenso quindi il principio di leicita della pa e il trattamento
con obbligo legale o trattamento compito di interesse pubblico. Ci sono casi residuali nei quali il
trattamento deill interessato avviene con consenso. Per esmpio se voiglio scrivere il bambino all asilo
devo dare i dati. E li rpendo epr legge. Epro se io amminsitrazione vuoi che hfaccio el foto devod are
il cocnenso al trattamento.

Art 2 del codice della privacy dice che se si devono trattare i dati sensibili o dati sensibili , allora
questo puo essere fatto solo se previste da disposizini di legge che prevedono dati da trattare le
motivazioni, le modalita e le misure a tutela dell interessato. Quindi sui dati comuni siamo poiu
elastici mentre su quelli sensibili art 9 o giudiziari art 10 sono piu stringenti. Li ci deve essere una
norma di legge che stabiliscano le motivazioni e le operazioni.

STRUMENTI RPEVISIT
Regsitro trattamenti, le informazione, le informatice, la valutazione di impatto, consenso, registro
accoutabilty , modlitca e form online e data breach.

La prima cosa che il gdpr pretende da tutti i soggetti e che si applica a tutti i soggetit pibblici o privati.

Ilr egistro trattamenti e la fotografia e un elenco descrittivo dei trattamenti che si fanno che sono
circa da 200 a 400 tipologie. Va fatto una volta e va tenuto costante se cambia la normativa.

L’informativa e l attuazione del principio di trasparenza e la comunicazione all interessato di cosa ne


farod ei dati. L informaione e obbligatoria . anche dove non chiediamo il concsenso va data e deve
essere specifica. Quindi va realizzato un set di ifnromazione epr ognuno di quesi tipologie di
trattaemnto. L informativa non si fa firmare. L informativa si da. Quindi non e come il consenso. E li
informativa puo avere diverse forma. La volutazione di impatto e quella analisi ulteriroi risoetto al
registro trattamenti con la quali alcuni trattamenti piu sensibili si deve fare un analisi piu dettagliata.
Valutazione di impatto si concetra sui trattamenti piu rischioso evidenziado trattamenti piu specifici
e misure sicurezza maggiore. La modulistica online deve essere adeguata alla legislazione del gdpr.

DATA BREACH e quel moemnto nel quale accada la violazione dei diritti delle eprsone relative al
trattamentod ei dati. Si deve stare attento eprche subire un data breach non e una violazione, cioe
se ho adottato le precuazioni piu diffuse no ce responsabilita della pa tuttavia se subisco un data
breach e non lo comunico al garante allora sono responsabile. L unico caso che il gdpr indica un
termine un 72 ore.

Il registro e un file excle o data base nel quale confluiscono tutte le info. Serve come censimento,
serve come fotografia. Se c’ e registro so quale e il mio campo di azione. Il registro contiene
censimento, valutazione impatto, informativa e data breach.

Informativa= chi tratta i dati, a chi , epr quanto tempo ecc. non basta aver messo informativa su data
internet ma va data all itneressata tramite altri mezzi ma deve cmq essere in grado di legegre. Le
informazioni devono essere concise, di facile comprensione , facilmente accessibile, linguaggio
semplice e chiaro e modulato rispetto al destinatario. Cioe informativa con al quale ti registri a
facebook se sei minorenne devi dare un linguaggio rispetto a quello dell adulto. O epr esmepio non
uso acronomi per un anziano. Informativa piu dettagliata per i dati piu sensinili.

Non si oepra mediante consenso, questo lo acusisce raramente e quando lo fa deve essere un atto
positivo inquivocabile. Cioe l interessato deve cliccare su un flag per dare trattamento, deve essere
un atto positivo interazione con il rpivato. L'altro aspetto importante e che il consenso non puo
interferire immotivatamente con il servizio. Ecco perche si puo negare il consenso ed utilizzare l
applicativo. La valutazione di impatto e quella piu delicato difronte ad un richio piu altor: la si fa se
c’’e un trattaemnto automizzato cioe non elgati ad una decisione umana. Ancora, trattaemnto su
lara scala di dati sensibili o giudiziari. O la videosorveglianza. I servizi sociali e i servizi anagrafici. La
pubblicazione su internet in virtu del principio di trasparenza. Per aiutarci a compliare la valutazione
di impatto il garante francese ha messo a disposizione in softwere PIA valutazione di impatto sulla
privacy.

DIRITII

Gli itneressati hanno tanti diritti e non sono tutti esercitabili all pa : diritto informativo, diritto di
accesso, dirtitto alla rettifica, diritto all oblio alla cancellazione dei dati il ridirro di concellazione
presuppone il consenso. Il consenso c’’e nel caso residuale. Il rpincipio della limitaizone alla
conservazione bisogna atture nelle ipotesi di trattamento residuo.
In caso di violazione l interessato ha la possibilita di reclama al garante. La procedura del reclama e
segnalazione

Accesso e privacy che rapporti hanno? Disciplina tra gdpr e accesso sono contenuti nell art
59//58/60 dell codice privacy. Il gdpr non ha modificato le regole interne sull accesso accesso di
documenti rimane quello della 241 e regolamnti attuati . i presupporti e le modalita e i limiti di
accesso per le eserci del dirtitto di accesso civicvo restano disciplinati dal decreto elgislativo
33/2013. Art 60 salute e via sessuale, orientamento sessuale se la situazione giuridicamente
rilevante e di rango aleno apri ai diritti dell itneressato ovvero diritto della perosdnalita o liberata
dondamentale. Epr esmpio se maria fa domanda di accesso su verdi su malattie infettive all
ospedale. Allora ospedale dice di no, tuttavia se maria ho intentato causa contro verdi eprche mi ha
violentato o mi ha voluto infettare con la sua malattia ovviamente qui ho un diritto maggiore di rossi.
Quindi il diritto di accesso rpevale su quello di verdi. Accesso della tutela di diritto in sede
gourisdizionale o extra il mio diritto rpevale sull altro diritto.

Ditreo il sistema del gdpr ci sono controlli e sanzioni ed e il garante deputato a fare questi controlli.
Procedimento indagine, accertamento, verifiche. Avvio procedimento, 30 giorni , ordinanza
ingiunzione, pagami ridotto, ricodo di 30 giorni ecc si puo ridourre sanzioni l. le sanzioni vanno fino a
20 milioni di euro o ol 4% del fatturato mondiale annuo dell esercizio per l imrpesa.

Esistono anche illeciti pensali e qui epr commettere il reato ci vuole il dolo. Oppure il garante della
privacy mi chiede info e io non le fornisco o le fornisce falso.

2 LEZION

Il regolamento dell uw e’ una norma direttamente applicabile epro non deve essere recepita epro
permette di mantenere il codice della privacy interna .

Il regolamento comunitario regolamenta le persone. Quindi la protezione delle persone fisiche. Dai
danni che potrebbero avere. Ecc uindi come proteggere le eprsone nell epoca attuale. Il trattamento
vuole garantire la circolazione dei dati ma facerndolo con criterio. Mentre il veccio codice della
privacy prevedeva la normativa alle imprese, il gprd e il codice solo alla PERSONA FISICA. Si estende
alla eprsone che si puo individuare. Il trattamento qualsiasi operazione. Proliferazione: trattare dati
noti per avere dati non noti. Ind eterminati contesti la Pa LA FA oppure nei controlli a campioni
quando c’’e il sospetto o potenziale falso dichiaratore utilizzo dati. Pseudonimizzazione: utilizzare ad
esmpio un codice per riconoscere le eprsone. Esemoio uso protocollo. Contratto contitolarieta:
titolare e con titolare quando agiamo insieme nella banca dati . IL TITOLARE E’ L ‘ENTE . ESERCENTE
NELLA FUNZIONE DEL TITOLARE E COLUI CHE AGISCE DA TITOLARE. Dpo Data protection officer e un
soggetet con doppio ruolo e il consulente tecnico al titolare ma dall altro e colui che denuncia al
garante della provacy ovevro ruolo da referente al garante . e tramite il dpo che il garante entra nell
eamminsitrazioni. Tramite il dpo che il garante si interfaccia con l amminsitrazione.

Chi sono gli altri individui? Tutti quelli dell amminsitrazione. Questi vengono definiti dal gdpr in due
categori

INTERNI che sono gli autorizzati. GLI AUOTIZZATI che sono diegnati sono previsti dal codice della
privacy. Sono dipendenti che operano in un settore e che non sono legittimato a tratatre dati che
non igurdano il mio settore.

Soggetti esterni ovvero resposnabili. Il gdpr parla di responsabile solo con esterno all ente , quindi il
dirigente non e’ responsabile ma e solo il preposto funzioni o
I soggetti esterni che prende il nome di responsabile sono i responsabili. Il gdpr parla di responsabile
come soggetto esterno. Il gdpr non parla di resposnabile come quello interno. Quindi le cose sono
cambiate rispetto al nostro codice. Il dirigente non e’ responsabile ma e’ esrecente funzione o
autorizzato al trattamento. Quindi il resposnabile e tutti quelli che utilizzano i dati. Ma il titolare e
quello che usa i dati per mio itneresse. Quindi importante ci sia un rapporto tra titolare e
responsabile. Il dpo e obbligatorio e deve essere unico e deve essere comunicato al garante. DPO
coinvolto nella protezione dei dati. Puo essere interno o esterno-profesisonista incaricata. Esso non
ddeve essere in conflitto di interesse e non dovrebbe avere altre funzioni. Il dpo dialoga solo con il
vertice ed ha una funzione di consulenza anche nei confronti dei cittadini. Il resposnabile deve
chiedere per conto del titolare . il resposnabile non dare dati a nessun altrro, per farlo ha bisogno l
autorizzazione del titolare. Una volta cessa il contratto con il resposnabile quei dati devono essere
distrutti. LA PUBBLICA AMMINSITRAZIONE OPERA MEDIANTI TITOLI DI CONSENSO. IN BASE AL
RPINCIPIO DI ELICITA LI TRATTA CON OBBLIGO LEGALE.

CODCIE APPALTI PUBBLICI articoli

il nuovo codice si sipira piu alla normativa comunitaria fatta di principi.

Soglie . le soglie sono quelle europee e sono 5 milioni 382 nei lavoro e 215 nei servizi e forniture.

Sotto soglia la ue si dice fate come volete, sopra soglia si deve rispettare. Epro anche sotto soglia se
c’’e un ointeresse transfrontaliero esiste. In quello caso non posso fare procedure senza motivazione
rigorosa. La motivazione se e’ ragionevole allora e difficilmente annalubile anche se ‘’ce u errore. Le
soglie sono importanti . le soglie del nuovo codice 36/2023 e confermato il regime una prima fascia
140 mila servizi e forniture, lavori dino a 150 mila per queste si puo fare affidamento diretto. Anche
la programmazione ha queste foglie.

Il tema e che se sotto i 150 e 140 se si puo utilizzare una procedura di lavoro. Sotto si debba fare l
affidamento diretto .

Si utilizzano meccanismi degli inviti per evitare rischi di corruzione. Gli inviti sono i partecipanti alla
gare di appalti.

Gli appalti hanno la programmazione. 150 per lavori e 140 per fornitura e programmazione.

Interesse legittimo e diritto soggettivo

buongiorno ben ritrovati


allora questo momento di breve chiacchierata riguarda un tema di diritto amministrativo generale che
è la definizione di interesse legittimo.
Allora fra i concetti di diritto amministrativo che sono fondamentali c'è quello spesso difficile da
spiegare, da memorizzare che è quello appunto di interesse legittimo.
Una situazione giuridica soggettiva che è tipica dell'ordinamento italiano, concetto che non esiste
nella maggior parte degli ordinamenti stranieri.
Cos'è essenzialmente l'interesse legittimo? intanto è una situazione giuridica, una condizione prevista
dall'ordinamento dalle norme, dal diritto riferita ad un soggetto.
Ed è una situazione giuridica di vantaggio, che costituisce un privilegio, una situazione appunto
potenzialmente vantaggiosa per l'interessato.
Ora al vantaggio in senso non necessariamente di beneficio positivo, comunque una situazione della
quale interessato può valutare nei confronti dell'amministrazione determinate prerogative.
Ed è una situazione che riguarda i rapporti tra privati e pubblica amministrazione, questa la
definizione di carattere generale.
Allora per poter capire l'interesse legittimo occorre comprendere che l'interesse legittimo è quella
situazione nella quale si trova un soggetto quando entra in rapporto con la pubblica amministrazione
nell'ambito dell'esercizio di un potere pubblico.
La pubblica amministrazione, quando si trova ad esercitare il pubblico potere, può incidere con le
proprie decisioni sulla vita, sugli interessi del l'interessato.
Quando l'amministrazione mi manda un avviso di accertamento, quando mi manda una multa o
quando la legge prevede che per poter ristrutturare casa debba chiedere un permesso,
un'autorizzazione (sia nell'ipotesi in cui l'amministrazione interviene con “provvedimenti negativi” sia
nell'ipotesi in cui l'amministrazione intervenga con provvedimenti potenzialmente positivi); a fronte
di una mia richiesta la posizione del soggetto si definisce di interesse legittimo.
Contrapposto a quella situazione giuridica ben più nota, più conosciuta e presente in tutti gli
ordinamenti che è il diritto soggettivo.
La prima caratteristica fondamentale dell'interesse legittimo è l'esistenza di questo rapporto con la
pubblica amministrazione.
Si ha un interesse legittimo, se entra in gioco il rapporto fra interessato e pubblica amministrazione.
Non è detto che tutte le volte che ci sia un rapporto fra interessate pubblica amministrazione ci sia una
situazione di interesse legittimo; in alcuni casi potrebbe esserci un diritto soggettivo, in alcuni casi
potrebbe esserci un interesse di meno fatto o un'altra situazione politica, ma sicuramente vale la
relazione univoca:
Rapporto con la pubblica amministrazione - interesse legittimo, c'è solo a fronte di questo rapporto.
Come possiamo descrivere l'interesse legittimo? è quella situazione nella quale l'interessato non ha
diritto al risultato, non ha diritto alla prestazione come avviene nel diritto soggettivo, che mi
attribuisce un determinato vantaggio, una determinata prerogativa e di questa prerogativa posso far
valere davanti al giudice.
Ma nell'interesse legittimo per poter ottenere il cosiddetto bene della vita, per poter ottenere il
risultato cui aspiro (pensate appunto all'esempio della richiesta di permesso di costruire per
ristrutturare casa), per ottenere la possibilità di ristrutturare legittimamente casa) ho necessità
dell'intervento della pubblica amministrazione tramite l'esercizio del potere.
Si può definire l'interesse legittimo quella situazione che, per poter essere soddisfatta, ha necessità
dell'intervento del potere della pubblica amministrazione.
C'è la norma che stabilisce l'esercizio del potere e poi il vantaggio economico da parte dell'interessato.
Ci sono molte teorie che spiegano l'interesse legittimo, la differenza col diritto soggettivo, le varie
teorie della dottrina e della giurisprudenza che ha ripercorso da quando è nato il concetto di interesse
legittimo dalla fine dell'ottocento.
Quali sono i caratteri fondamentali? intanto l'interesse legittimo presuppone un rapporto di
autoritarietà, quindi un rapporto nel quale l'amministrazione esercita un potere nei confronti
dell'interessato autoritativo, unilaterale con capacità di incidere unilateralmente sulle prerogative
dell'interessato.
Il secondo aspetto è legato alla funzionalità alla realizzazione dell'interesse pubblico; in ogni caso
l'interesse che all'amministrazione nel valutare la posizione dell'interessato non è finalizzata alla tutela
dell'interassato privato, ma è sempre finalizzata alla tutela dell'interesse pubblico.
L'amministrazione, quando prende la sua decisione sul rilasciare o meno il permesso di costruire, non
valuta il mero interesse del privato, ma valuta l'interesse pubblico a che il privato faccia questo
intervento.
Un'altra caratteristica che viene evidenziata l'infungibilità, cioè l'impossibilità che questa decisione
sia presa da altri soggetti.
Il potere amministrativo il permesso di costruire te lo può rilasciare solo la pubblica amministrazione,
non esiste uno strumento alternativo, come invece magari esiste nei rapporti privati per ottenere una
determinata prestazione.
Altra caratteristica è la capacità di effettuare delle valutazioni soltanto da parte della pubblica
amministrazione; in certe circostanze il legislatore riserva alla pubblica amministrazione la
valutazione della presenza di determinati presupposti e determinati requisiti sia di discrezionalità
amministrativa, che soprattutto di discrezionalità tecnica.
Altra teoria è quella dell'imperatività, quindi anche in questo caso la capacità di imporsi
unilateralmente e vincolativamente nei confronti dell'interessato.
Fondamentalmente quale è la conseguenza dell'esistenza di un interesse legittimo? presupponendo un
rapporto con la pubblica amministrazione nell'ordinamento italiano è assoggettato ad un regime di
tutela giurisdizionale particolare che è quello del giudice amministrativo.
Il giudice amministrativo è l'autorità giudiziaria competente in via esclusiva nella valutazione della
tutela dell'interesse legittimo; è il giudice speciale previsto dal legislatore ed addirittura
costituzionalizzato per la tutela di queste posizioni giuridiche.
Mentre non vale l'opposto anche in questo caso, il diritto soggettivo è tutelato in via prevalente e
principale dal giudice civile, ma ci sono casi in cui il diritto soggettivo e oggetto di tutela
giurisdizionale da parte dello stesso giudice amministrativo.
Quali sono le condizioni che fanno emergere la tutela dell'interesse legittimo? se il rapporto con la
pubblica amministrazione è fisiologico; quindi l'amministrazione dà seguito all'istanza dell'interessato
e quindi l'interessato che presenta la sua domanda di permesso di costruire ottiene l'autorizzazione, il
permesso per svolgere la propria attività quindi l'interesse del privato, l'interesse legittimo corrisponde
all'interesse pubblico; entrambi gli interessi sono soddisfatti e quindi si ha il rilascio del
provvedimento.
Laddove l'amministrazione ritenga che l'interesse del privato non possa essere soddisfatto, perché
contrasta con l'interesse pubblico: mi hai chiesto di realizzare un grattacielo in pieno centro, la
normativa non lo consente e quindi la tua ambizione ad avere questo bene della vita non può essere
soddisfatta, allora in quel caso il provvedimento negativo che adotta la pubblica amministrazione non
soddisfa l'interesse del privato, ma soddisfa di interesse pubblico.
In quel caso dov'è la possibile tutela? l'interessato può impugnare un provvedimento amministrativo
illegittimo, quindi adottato sulla base della tutela dell'interesse pubblico e contrastante con il proprio
interesse privato? Certo, chiunque ha diritto in base alla costituzione a impugnare i provvedimenti
amministrativi, poi spetta al giudice stabilire sono legittimi o illegittimi.
Ovviamente nel caso in cui il giudice amministrativo ritenga che l'atto non è viziato, confermerà il
provvedimento dell'amministrazione, se lo ritiene viziato invece annullerà il provvedimento
dell'amministrazione ed attenzione il giudice non concederà il permesso di costruire, perché per il
principio di separazione dei poteri il potere giudiziario non può adottare provvedimenti
amministrativi.
Il potere giudiziario annulla i provvedimenti della pubblica amministrazione ed a seguito di questo
annullamento l'amministrazione sarà costretta obbligata a rivedere la propria istruttoria, la propria
attività ed a valutare se ci sono le condizioni in base alla sentenza del giudice per rilasciare il
provvedimento abilitativo.
Questo per spiegare che cosa? forse è l'aspetto più importante: nel caso in cui chieda il permesso di
costruire, mi viene illegittimamente negato, il giudice mi dà ragione, ma ancora non ho il permesso di
costruire; cioè l'amministrazione deve ripronunciarsi sulla mia istanza.
Questo a testimonianza del fatto che l'interesse legittimo rappresenta “il diritto al giusto
procedimento”.
Rappresenta quella posizione giuridica nella quale la posizione dell'interessato non è tutelata in
relazione al bene finale, che spetta sempre all'amministrazione stabilire se concedere o meno, ma è un
diritto ad avere un giusto procedimento cioè a che l'istanza sia valutata conformemente alle
prescrizioni sia sostanziali (i requisiti), sia procedurali previsti dalla normativa.
Per cui un provvedimento amministrativo può essere viziato e quindi l'interesse legittimo per
interessato può essere leso sia nell'ipotesi in cui ti neghi un'autorizzazione, perché pur avendo tutti i
requisiti sostanziali, sia nell'ipotesi in cui io ti neghi un'autorizzazione anche se tu non hai requisiti
sostanziali, ma violando le procedure, non comunicando l'avvio del procedimento, non dando dei
termini adeguati.
Quindi ci sono vari vizi che possono riguardare l'azione amministrativa e che possono trasformarsi in
una possibile lesione dell'interesse leciti proprio in virtù del fatto che l'interesse legittimo non
costituisce una posizione giuridica che da certezza sull'ottenimento di un risultato da solo certezza di
tutela a fronte di una azione illegittima della pubblica amministrazione, ne è sempre derivato almeno
fino per cento anni che non potesse essere oggetto di risarcimento del danno la violazione di un
interesse legittimo.
Il ragionamento che si faceva è: siccome il risarcimento del danno presuppone una lesione ad un bene
della vita riconosciuto dall'ordinamento qui non c'è un bene della vita riconosciuto, c'è il diritto ad un
giusto procedimento e quindi la giurisprudenza uniforme e costante ha sempre negato la risarcibilità
dell'interesse legittimo.
Questo fino al 1999 quando la cassazione, superando questo orientamento consolidato ultracentenario,
ha stabilito a determinate condizioni, la risarcibilità dell'interesse legittimo ritenendo applicabile
anche alle violazioni riguardanti posizioni giuridiche soggettive di interesse legittimo l'articolo 2043:
qualunque fatto doloso o colposo che cagiona da altri danno ingiusto obbliga colui che ha commesso
al fatto a risarcire il danno.
Per cui questo danno ingiusto -contra ius- riguarda anche situazioni giuridiche, alcune condizioni che
poi via via la giurisprudenza ha specificato per cui occorre per poter accedere alla risarcibilità
dell'interesse legittimo, che può essere disposta anche dal giudice amministrativo, senza necessità di
promuovere autonoma azione al giudice civile, occorre che vi sia l'accertamento dell'illegittimità
dell'azione amministrativa; quindi un provvedimento di annullamento della azione amministrativa
quindi un annullamento dell'atto amministrativo ed il riconoscimento dell'esistenza di un danno, senza
questo anche il mero annullamento non ha portato a un danno rilevante ai fini giuridici non può
portare risarcimento del danno.
Esiste teoricamente la possibilità del risarcimento dell'interesse legittimo; è un evento che, leggendo
la giurisprudenza anche successiva alla cassazione sezioni unite del '99 ha portato a pochi, se non rari
casi di riconoscimento in concreto della risarcibilità dell'interesse recente.

Mentre il diritto soggettivo è quella posizione giuridica piena che riguarda soprattutto i rapporti fra
privati, ma riguarda anche i rapporti con la pubblica amministrazione nella quale non esiste un
esercizio del potere della pubblica amministrazione per il riconoscimento del bene della vita.
Se la pubblica amministrazione vuole fare una procedura di appalto per avere la fornitura di mobili
(classica procedura di acquisto di forniture), fa una gara alla quale mi invita.
Partecipo alla gara, faccia domanda di partecipazione a questa gara, fornisco tutti i requisiti. La
pubblica amministrazione mi esclude dalla gara, ritenendo che non ho certi requisiti.
Se faccio ricorso, lo faccio al giudice amministrativo, lo faccio per vantare la lesione di un interesse
legittimo, perché non ho diritto a diventare il fornitore ho diritto a che l'amministrazione proceda bene
nella valutazione della gara, quindi se mi ha escluso pur avendo tutti i requisiti, ha violato le norme
procedurali relative alla materia degli
appalti.
La posizione di un partecipante in una procedura di gara è una posizione di interesse legittimo tutelata
dal giudice amministrativo, dove potrei anche chiedere oltre all'annullamento dell'atto di esclusione
anche il risarcimento del danno, le spese che ho sostenuto per partecipare alla gara, i bolli piuttosto
che le spese del personale. Ma ancora, qualora il giudice mi dia ragione e quindi ritenga che
l'esclusione fosse illegittima, non sarei ammesso a diventare fornitore dell'amministrazione, dovrebbe
rifare la gara, riammettendomi nella relativa fase.
Mettiamoci invece nell'ipotesi in cui arrivo all'aggiudicazione.
L'amministrazione fa la gara regolarmente, non ci sono ricorsi e non viene impugnata da parte di
nessuno.
L'aggiudicatario, colui che si è aggiudicato la gara, esegue la prestazione quindi fornisce mobili
all'amministrazione.
L'amministrazione non paga, perché decide di non pagare, non paga perché contesta che i mobili non
sono quelli che ha ordinato.
In questo caso nel rapporto fra l'aggiudicatario e l'amministrazione non c'è più un rapporto di interesse
legittimo; qui non ho più l'esercizio di poteri amministrativi da parte dell'amministrazione quel
rapporto è alla pari o rapporto fra un privato la pubblica amministrazione, che opera come fosse un
privato.
Quindi non c'è più la giurisdizione del giudice amministrativo, c'è la giurisdizione del giudice
ordinario, c'è il risarcimento del danno e c'è la posizione di diritto soggettivo perché ho diritto alla
prestazione da parte dell'amministrazione, ho diritto ad avere il compenso pattuito senza necessità che
questo compenso sia soggetto all'esercizio di un potere amministrativo imperativo e quant'altro.
Per cui ho diritto di chiedere al giudice la condanna dell'amministrazione al risarcimento del danno a
mio favore.
Questo è in maniera molto sommaria, come vi dicevo ci sono manuali libri; il diritto amministrativo
parte molto spesso dall'analisi di queste figure soggettive, poi ce ne sono altre, però queste due sono
quelle principali e quelle più importanti dal punto di vista normativo, dal punto di vista giuridico
Senz'altro l'apposita figura dell'interesse legittimo è peculiare dell'ordinamento nazionale è che negli
altri ordinamenti non è che non esiste il rapporto con la pubblica amministrazione, ma il rapporto con
la pubblica amministrazione è assoggettato al regime ordinario di buona fede e di disciplina civilistica
che vale nei rapporti tra privati; quindi non si fa differenza sostanziale (anche se alcune peculiarità ci
sono un po' in tutti gli ordinamenti) in uno che la pubblica amministrazione ha sempre una sua
specificità, ma se guardiamo gli ordinamenti anglosassoni o nord europei è meno rilevante questa
differenza e comunque non così significativa anche dal punto di vista giurisdizionale come è quella
della tematica del diritto soggettivo e dell'interesse legittimo.
Come sappiamo, legato al tema degli interesse legittimo quindi anche ai fini dello studio e del ripasso
dal punto vista amministrativo spesso si fa la differenza per comprendere il rapporto fra interesse
legittimo e diritto soggettivo, fra la carenza di potere (l'esercizio della pubblica amministrazione in
carenza di potere) e l'esercizio del potere amministrativo illegittimo.
Cioè a fronte di un potere amministrativo illegittimo quindi con l'adozione di un atto illegittimo
sappiamo che l'atto illegittimo e quel atto adottato per incompetenza relativa, per violazione di legge e
per eccesso di potere, allora vi è la posizione di interesse legittimo.
A fronte della carenza di potere, cioè dell'esercizio di un potere che l'amministrazione non aveva o
che ha esercitato in maniera talmente errata da risultare nullo, il provvedimento adottato allora si ha
un posizione di diritto soggettivo e non di interesse legittimo.
Questa è un po' la teoria fondamentale che nel nostro ordinamento c'è di distinzione tra diritto
soggettivo ed interesse legittimo.

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