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puntata 14

lavorare con i suoni e usare i file compressi

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modulo 1 - convertire un suono in digitale
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spot motivazionale - vanilla vuole registrare un commento vocale per una


presentazione video.

in questo modulo imparerete:


1. cos'� un suono digitale.
2. come si trasforma un suono analogico in un suono digitale.
3. cos'� e come si utilizza la scheda audio
4. come usare il mixer di windows

istruttore: come probabilmente avrete avuto modo di sperimentare, uno dei


primi problemi con cui si deve fare i conti quando si utilizza il computer �
quello, solo in apparenza banale, di collegare le cose al posto giusto. nel caso
dei suoni, ad esempio, il posto giusto a cui collegare i vari dispositivi �
questo componente, chiamato scheda audio, che rappresenta l'interfaccia tra il
computer e il mondo dei suoni.

operatore: e alcune schede audio sono dotate anche di una scatola separata
per ulteriori collegamenti, come questa, che spesso va inserita direttamente nel
vano del cd rom.

istruttore: ma come possiamo destreggiarci in questa selva di ingressi e


uscite per ascoltare e registrare suoni sul nostro computer?

operatore: la prima cosa da fare � collegare un paio di casse acustiche da


tavolo come queste, o in alternativa l'amplificatore di un impianto stereo, a
questa presa posteriore, in genere di colore verde, e caratterizzata da un
simbolo di questo tipo (zoom sul simbolo).
la cuffia invece, in questa scheda, si pu� connettere direttamente sul
pannello frontale.

istruttore: e a questo punto dovremmo essere gi� in grado di ascoltare i


suoni prodotti dal computer, giusto?

operatore: si, proviamo, ad esempio, ad ascoltare il suono che si ottiene


quando svuotiamo il cestino.

istruttore: ma non � tutto! vi ricordo infatti che l'ascolto stereofonico,


ovvero su due canali, oggi ha una valida alternativa. con la diffusione dei film
su dvd, infatti, si sta affermando un nuovo modo tridimensionale di riprodurre i
suoni, chiamato surround e basato su un sistema a cinque diffusori pi� un
subwoofer. e le schede audio pi� recenti spesso presentano appositi collegamenti
per questo sistema. li vogliamo vedere?

operatore: si, oltre al collegamento che abbiamo appena usato, destinato


alle casse frontali, sul pannello posteriore della scheda audio troviamo una
porta - di colore nero - per i canali posteriori... e una porta - di colore
arancione - per il canale frontale e il subwoofer.
una volta collegati gli appositi altoparlanti a queste uscite saremo pronti
per vedere il dvd del nostro film preferito avvolti dal suono tridimensionale
del surround.
istruttore: ricordate che spesso, invece di questi collegamenti analogici,
si utilizza direttamente una delle due uscite digitali che vediamo sul pannello
anteriore. e in questo caso un solo filo si occupa di trasportare tutti e sei i
canali audio ad un amplificatore.
ma, tornando al problema di vanilla, se vogliamo registrare un suono sul
computer cosa dobbiamo fare?

operatore: se siamo interessati a campionare la voce, ad esempio, per prima


cosa ci servir� un microfono.
e il cavo del microfono andr� poi collegato all'ingresso frontale della
scheda audio, questo con la scritta mic
se invece vogliamo registrare il suono da un apparecchio elettronico, come
una radio o un registratore a cassette ad esempio, dovremo collegarci a
quest'alto ingresso, chiamato linea o, in inglese, line.

istruttore: ma non � tutto, la scheda audio infatti contiene anche un


sintetizzatore in grado di riprodurre il suono di moltissimi strumenti. per
capire di che si tratta possiamo immaginare questo sintetizzatore come una sorta
di orchestra virtuale a nostra disposizione, pronta ad eseguire qualsiasi
spartito musicale purch� scritto in un particolare codice chiamato midi.
ma, tornando un passo indietro, vogliamo andare a vedere pi� esattamente
cos'� un suono digitale? vi siete mai chiesti, ad esempio, come fa un'onda
sonora a trasformarsi in una lunga catena di '0' e '1'?

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digitalizzazione suoni
i suoni, come sappiamo, sono onde. per ottenere un suono digitale �
necessario trasformare l'onda sonora, che vediamo raffigurata come una linea
continua, in un insieme discreto di punti, a ciascuno dei quali assegnare dei
valori numerici.
questa trasformazione, chiamata campionamento, si effettua leggendo i valori
dell'ampiezza del suono ad intervalli di tempo regolari.
il campionamento quindi trasforma l'onda sonora in una sequenza di numeri -
chiamati campioni - che il computer rappresenta sotto forma di '0' e '1' ovvero
di bit. ed � proprio questa lunga sequenza di bit che il computer utilizza per
rappresentare l'onda sonora. il numero di campioni che si estraggono dal suono
in un secondo si chiama frequenza di campionamento ed � un parametro molto
importante per determinare la qualit� del suono digitale.
infatti, se rappresentiamo un suono in digitale usando 44100 campioni al
secondo, otterremo la stessa qualit� sonora di un cd audio. mentre se diminuiamo
questo numero, la qualit� del suono digitale tender� a peggiorare.
una volta campionato, il suono sar� dunque rappresentato all'interno del
computer da una lunga sequenza di 0 e 1, che pu� essere salvata in un file. per
riconoscere un file che contiene un suono digitale, dovremo osservare la sua
estensione. un'estensione molto usata per i file sonori � wav, un'abbreviazione
del termine wave che significa onda.
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istruttore: uno dei compiti della scheda audio, quindi, � proprio quello di
digitalizzare l'onda analogica che proviene da uno dei suoi ingressi. ma quale
software possiamo usare per pilotare questa operazione?

operatore: beh, il modo pi� semplice per registrare un suono su un computer


windows � quello di utilizzare un componente del sistema operativo, il
registratore di suoni, che si raggiunge dal menu start scegliendo programmi poi
accessori e infine svago. vedete, ci appare una sorta di registratore virtuale
con gli usuali tasti di controllo.
istruttore: prima di partire con la registrazione per� c'� ancora una cosa
da chiarire. il registratore di suoni infatti pu� registrare da diverse sorgenti
sonore: il cd rom, il microfono, un dispositivo esterno, come il registratore a
cassette del quale parlavamo poc'anzi. come facciamo a scegliere da quale di
questi ingressi registreremo il suono?

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un componente molto importante del sistema operativo, anche se spesso poco
conosciuto, � il mixer. il suo compito � quello di regolare i volumi in ingresso
e in uscita dal computer. per capire come funziona questo programma vediamo per
prima cosa come utilizzarlo per variare il bilanciamento delle uscite audio
nell'ascolto finale. in questo caso al volume di ogni sorgente sonora �
associato un cursore. quindi, ad esempio, per aumentare il volume del cd rom
dovremo alzare il livello del suo cursore. e ricordate che c'� anche un volume
generale per aumentare o diminuire contemporaneamente l'ampiezza di tutte le
sorgenti che stiamo ascoltando.
nel caso della registrazione invece il mixer, al posto delle uscite,
presenter� gli ingressi e i suo uso sar� leggermente differente. in questo caso,
infatti, potremo abilitare un solo ingresso alla volta. se, ad esempio, abbiamo
bisogno di registrare dal microfono dovremo prima abilitare il suo ingresso e
poi regolare il volume. chiaramente, se invece di usare il microfono vogliamo
registrare dall'ingresso di linea dovremo abilitare la barra corrispondente.sul
mixer questo significa che non � possibile registrare dai due ingressi
contemporaneamente. quindi sar� bene controllare sempre l'ingresso abilitato sul
mixer prima di procedere ad una registrazione.
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istruttore: come abbiamo visto prima di iniziare la registrazione conviene


verificare che l'ingresso da utilizzare sia selezionato sul mixer. ma come si
raggiunge questo componente?

operatore: e' semplice, basta fare un doppio click su questa icona a forma
di altoparlante giallo che si trova a destra, nella barra delle applicazioni.
qui per� troviamo i volumi di uscita. quelli di ingresso si raggiungono andando
prima su opzioni, propriet� e poi scegliendo la voce registrazione.
questo � finalmente l'insieme degli ingressi e da qui possiamo selezionare
il microfono e scegliere il volume di registrazione. ecco fatto.

istruttore: bene, adesso che siamo pronti, proviamo a registrare una frase.

operatore: d'accordo, per iniziare basta premere, come in un normale


registratore, il tasto con il cerchio...."un saluto ai corsisti". e adesso, per
riascoltare la registrazione, dovremo premere il tasto play..."un saluto ai
corsisti"
istruttore: a questo punto non ci resta che salvare su file il risultato.

operatore: come al solito basta selezionare la voce salva dal men� file.
scegliamo la cartella documenti e chiamiamo la registrazione 'saluti'. vedete,
l'estensione wav, che caratterizza i suoni digitali, viene aggiunta
automaticamente al nome che abbiamo scelto.

istruttore: certo il programma che abbiamo appena utilizzato per registrare


- pur essendo a disposizione di tutti perch� integrato nel sistema operativo -
non � n� l'unico n� tanto meno il migliore in circolazione. il suo limite pi�
evidente, ad esempio, � quello di non consentire registrazioni pi� lunghe di un
minuto. in effetti, su internet come sempre, possiamo trovare e scaricare
programmi molto pi� completi, chiamati audio editor, che sono dedicati proprio
all'elaborazione e alla registrazione dei suoni. e ce ne sono anche di gratuiti!
e ora, per finire, non ci resta che vedere come riascoltare il file che abbiamo
appena registrato.

operatore: anche in questo caso possiamo utilizzare un componente del


sistema operativo, il lettore multimediale che si trova proprio accanto al
registratore di suoni. dal men� start quindi andiamo in programmi poi accessori
e infine svago.
come al solito, per aprire il suono, andiamo sul men� file e scegliamo la
voce apri. ora selezioniamo il file saluti.wav che avevamo salvato nella
cartella documenti. a questo punto, per ascoltare, non ci rimane che premere il
tasto play.

istruttore: ed eccoci arrivati, come di consueto, ai nostri suggerimenti di


lavoro, indispensabili per mettere in pratica e padroneggiare gli argomenti
visti nel modulo.
provate quindi a:
- scaricare da internet un editor di suoni e installarlo sul vostro
computer.
- utilizzate un editor di suoni per registrare sul vostro computer la voce
proveniente da un microfono.
- provate inoltre a registrare la musica riprodotta da un cd musicale o da
un registratore di cassette.

in questo modulo avete visto:


1. cos'� un suono digitale.
2. come si trasforma un suono analogico in un suono digitale.
3. cos'� e come si utilizza la scheda audio
4. come usare il mixer di windows

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modulo 2 - utilizzare i suoni digitali
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spot motivazionale - vanilla cerca di aiutare l'amico a inserire la sua


musica sul sito.

in questo modulo imparerete:


1. quali sono i principali formati compressi utilizzati per codificare i
suoni.
2. come convertire un suono in un formato diverso da quello di origine.
3. cos'� lo streaming audio

istruttore: come diceva l'amico di vanilla molti dei suoni che si trovano
nel web non sono rappresentati direttamente sotto forma di onda sonora
campionata - come accade nel formato wave - ma vengono codificati in un formato
compresso. e il pi� diffuso di questi formati, chiamato mp3, prende il nome
proprio dall'estensione associata ai suoi file.

operatore: la compressione - come sempre - rende i file stessi pi� piccoli e


maneggevoli. ad esempio, scaricare da internet un file mp3 � molto pi� veloce
che scaricare il corrispondente file wave.

istruttore: ma esattamente quanto sono pi� piccoli i file audio in formato


mp3 rispetto a quelli in formato wave?

operatore: beh, in pratica un brano musicale di tre minuti in formato wave


occupa circa trenta megabyte, e per scaricarlo da internet con un modem normale
occorre circa un ora.
lo stesso brano codificato in mp3 - usando i settaggi normali - � circa
undici volte pi� piccolo: occupa meno di tre megabyte, e lo si pu� scaricare
dalla rete in circa cinque minuti.

istruttore: e come abbiamo visto nel caso delle immagini, anche per i suoni
quando si effettua una compressione si cerca di sfruttare i meccanismi
percettivi per evitare che questa operazione degradi troppo la qualit�. ma
vediamo una breve scheda tratta dall'archivio di mediamente, che ci spiega come
sia possibile raggiungere questo risultato.

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la compressione psicoacustica
il nostro orecchio � in grado di sentire solo le frequenze pi� intense
presenti in un suono mentre tende a trascurare quelle meno intense che quindi
non vengono percepite.
ma se non vengono percepite, queste frequenze pi� deboli possono essere
eliminate dal suono.

un programma di compressione efficace, quindi, si comporta come una sorta di


orecchio informatico che estrae dal suono solo le frequenze che possiamo
sentire.
se consideriamo che si pu� eliminare oltre il novanta per cento delle
frequenze presenti in un suono senza quasi accorgersene, ci rendiamo conto della
potenza di questo metodo: un suono che in origine occupava undici megabyte, dopo
la compressione di tipo percettivo ne occupa solo uno e la perdita di qualit�
tra i due � quasi indistinguibile.
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istruttore: quindi suoni di buona qualit� in file di piccole dimensioni. una


piccola rivoluzione che ha enormemente stimolato lo scambio di musica in rete,
ma non solo. oggi, infatti esistono numerosi dispositivi portatili, come questo
ad esempio, in grado di riprodurre file mp3.
ma come si registrano i brani musicali su questo tipo di riproduttori? e
dove vengono memorizzati?

operatore: beh, al posto della classica cassetta usata nei vecchi


registratori, i lettori mp3 utilizzano un cd rom o - come in questo caso - una
scheda di memoria simile a quella utilizzate dalle fotocamere digitali.

istruttore: e come dobbiamo fare per registrare suoni su questa memoria?

operatore: come al solito per prima cosa si collega il lettore di mp3 al


nostro pc cos�... poi potremo trasferire la musica dal computer al dispositivo
direttamente in digitale con un semplice programma.

istruttore: terminata questa operazione potremo ascoltare la nostra musica


preferita dove vogliamo. ma se invece vogliamo semplicemente ascoltare un brano
musicale sul pc, cosa dobbiamo fare?

operatore: in questo caso possiamo utilizzare il lettore multimediale, un


componente di windows dedicato alla gestione di suoni e filmati che spesso
troviamo citato col suo nome inglese ovvero media player.. utilizzando questo
programma abbiamo la possibilit� di riprodurre la maggior parte dei formati
audio esistenti.
in pratica, il modo pi� semplice per ascoltare una sequenza di brani con il
lettore multimediale, siano essi mp3 o wave, � quello di utilizzare una
particolare finestra - chiamata playlist - che si pu� visualizzare facendo un
click sul tasto con l'icona di una pagina scritta.
ora baster� andare sulla cartella che contiene i brani che ci interessano e
trasportare i file corrispondenti sulla playlist.
a questo punto, per ascoltare la nostra selezione, sar� sufficiente, come al
solito, premere il tasto play...

istruttore: ovviamente potremo anche salvare questa selezione di brani per


richiamarla in seguito. vi ricordo che su internet, come sempre, potrete trovare
molti altri programmi per la riproduzione di file audio. tra questi vi segnalo,
ad esempio, winamp, un ottimo lettore audio molto diffuso che pu� essere
scaricato gratuitamente dal sito www.winamp.com .

operatore: oltre ad ascoltare la musica, con questo programma potrete, ad


esempio, masterizzare una lista di brani mp3 su un normale cd audio da ascoltare
sul vostro impianto di alta fedelt�. ricordate per� che ci� che � stato scartato
dal suono durante la compressione mp3 non potr� poi essere recuperato durante la
masterizzazione del cd!

istruttore: i programmi che abbiamo visto per� non sono in grado di


risolvere il problema che si era posto vanilla. entrambi infatti non consentono
la conversione di file wave in mp3 e viceversa. per effettuare questa operazione
come possiamo fare?

operatore: anche in questo caso conviene cercare in rete. all'indirizzo


www.cdex.n3.net , per esempio, possiamo trovare un applicativo freeware adatto
allo scopo e molto semplice da usare.

istruttore: noi abbiamo gi� scaricato e installato questo programma quindi


possiamo procedere direttamente alla conversione

operatore: si, ecco qui il programma. e per trasformare un file wav in mp3
basta premere questo tasto... e poi, nella nuova finestra, selezionare il file da
convertire. a questo punto � sufficiente fare click su converti, aspettare
qualche secondo, ed il nuovo file mp3 � pronto.

istruttore: facile, non vi sembra? e ricordate che per effettuare


conversioni di formato audio possiamo utilizzare anche molti editor di suoni.
non tutto ci� che si pu� realizzare con il computer per� � legale. nel caso
dei suoni, ad esempio, esistono dei limiti, imposti dal rispetto del copyright,
che ci impongono alcune semplici regole. vediamole insieme.

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e' legale codificare degli mp3 di materiale proprio per facilitarne la
diffusione tramite internet. ad esempio demo del proprio gruppo musicale, o
registrazioni di propri discorsi.
e' legale anche codificare degli mp3 dai propri cd audio commerciali ma solo
per un uso personale.
e' illegale invece scambiare o vendere questo materiale a meno che non si
abbia l'autorizzazione del proprietario del copyright.
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istruttore: chiaramente concetti simili valgono anche nel caso delle


immagini e dei video digitali qualora siano protetti da copyright. e in pratica
questo significa che potremo legalmente esporre materiale multimediale su
internet solo se libero da diritti.
ma mettiamo da parte queste considerazioni, per quanto importanti e
dibattute, per tornare ai mezzi tecnici che consentono la diffusione dei suoni
in rete. in effetti fino ad ora abbiamo considerato solo la possibilit� di
scaricare da internet interi file musicali, in formato wave o mp3, per salvarli
sul nostro computer. in realt� esiste un'altra importante modalit� di ascolto,
chiamata streaming e molto utilizzata nel web. ma come funziona questa tecnica?

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per trasferire suoni e filmati da internet si possono utilizzare due
tecniche.
la prima, chiamata download, consiste nello scaricare dalla rete l'intero
file multimediale come fosse un unico pacco postale che potr� essere aperto solo
al termine del trasferimento.
la seconda, chiamata streaming, trasferisce invece il file come una catena
di tanti piccoli pacchetti che verranno aperti e riprodotti via via che giungono
al nostro computer. in questo modo potremo, ad esempio, iniziare ad ascoltare
una canzone pochi secondi dopo la richiesta, invece di dover attendere il
trasferimento dell'intero file come nel caso del download. e con lo streaming �
possibile anche trasferire un flusso continuo di informazioni come fanno, ad
esempio, le stazioni radio che trasmettono su internet.
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istruttore: ricordate per� che di solito non possiamo salvare su file quello
che stiamo ascoltando in streaming e che, per avere un buon ascolto, conviene
utilizzare connessioni veloci come, ad esempio, l'adsl. in caso contrario
potremo utilizzare comunque questo strumento ma con una qualit� inferiore.
premesso questo, quali sono i principali formati che dobbiamo conoscere per
ascoltare voci e musica in streaming?

operatore: il formato pi� utilizzato per questo tipo di applicazioni si


chiama real audio e presenta diverse estensioni: .ra, ram o rm. e' un formato
proprietario e quindi pu� essere letto solo da un apposito programma, chiamato
real player, che comunque possiamo scaricare gratuitamente all'indirizzo
www.real.com.

istruttore: e questo programma � complicato da usare?

operatore: no, assolutamente. se navigando in rete troviamo un file real


audio che vogliamo ascoltare, come questo ad esempio, basta un click e il
programma viene attivato automaticamente. e, come sentite, la riproduzione parte
da sola dopo pochi istanti....

istruttore: vi ricordo che esistono anche molti altri formati proprietari


che sfruttano la tecnica di streaming come, ad esempio, il formato windows media
audio di microsoft che ha estensione wma.

operatore: anche in questo caso basta un click sul file per avviare la sua
riproduzione che questa volta per� utilizzer� direttamente il lettore
multimediale di windows.

istruttore: e per finire non mi rimane che darvi qualche suggerimento per
esercitarvi sugli argomenti trattati in questo modulo. potreste, ad esempio:
- scaricare dalla rete dei file mp3 e ascoltarli.
- provare a convertire in formato mp3 il file wave di una vostra
registrazione.
- ascoltare una trasmissione radio che trasmette in streaming su internet.

in questo modulo avete imparato:


1. quali sono i principali formati compressi utilizzati per codificare i
suoni.
2. come convertire un suono in un formato diverso da quello di origine.
3. cos'� lo streaming audio

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modulo 3 - file compressi e formato zip
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spot motivazionale - vanilla deve aprire un file compresso con zip ma non sa
proprio come fare.

in questo modulo imparerete:


1. cos'� un file compresso, e quali sono i principali formati di
compressione
2. come comprimere file utilizzando gli strumenti presenti nel vostro
sistema operativo
3. come comprimere e decomprimere file e cartelle utilizzando il formato
zip

istruttore: la nostra amica vanilla si � trovata dunque alle prese con un


file zippato, e cio� con un file compresso utilizzando il popolare formato
'zip'. nel nostro corso, come ricorderete, abbiamo gi� parlato di file compressi
a proposito di immagini (ricordate i formati gif e jpeg?) e di suoni (un esempio
assai diffuso � quello del formato mp3). in quei casi, la compressione ci
aiutava a rendere pi� maneggiabili, riducendo le loro dimensioni in bit,
informazioni di norma particolarmente 'pesanti' come appunto le immagini e i
suoni.
la stessa esigenza pu� per� presentarsi nel caso di qualsiasi tipo di file:
la possibilit� di ridurre le dimensioni di testi, programmi, documenti
multimediali di ogni genere pu� infatti rivelarsi un notevole vantaggio,
soprattutto se questi file devono essere spediti via internet o conservati su
dispositivi di memoria di massa.
tra poco vedremo insieme, in pratica, come si fa a comprimere o decomprimere
un file o una cartella. prima, per�, vogliamo provare a capire insieme i
principi alla base dei meccanismi di compressione?

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il terzo canto dell'inferno di dante inizia con tre versi famosi:
per me si va nella citt� dolente,
per me si va nell'etterno dolore,
per me si va tra la perduta gente."
la ripetizione, all'inizio di ogni verso, dell'espressione "per me si va" �
essenziale per l'efficacia poetica del passo. ma se vogliamo rappresentare il
testo utilizzando il minor numero possibile di bit, potremmo cercare di
codificare questa ripetizione in un modo pi� efficiente.
come? ebbene, i tre versi occupano, nella loro formulazione originaria (e
considerando - come fa il computer - anche l'a capo che termina ogni riga),
esattamente 104 caratteri. ma se noi scrivessimo il nostro testo come
per me si va = 1
1 nella citt� dolente,
1 nell'etterno dolore,
1 tra la perduta gente.
ecco che i caratteri necessari diventerebbero solo 86: avremmo risparmiato
ben 18 caratteri.
certo, dal punto di vista poetico il risultato non � affatto analogo
all'originale. ma questa codifica 'abbreviata' potrebbe servire solo per
rappresentare l'informazione all'interno del computer, mentre un apposito
programma si occuperebbe di 'decomprimerla' nel momento di presentarla
all'utente.
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istruttore:: l'esempio che abbiamo visto riguarda solo una - e non certo la
pi� efficiente - fra le moltissime strategie possibili per 'comprimere'
informazione. meccanismi analoghi potrebbero applicarsi, anzich� a intere parole
o gruppi di parole, anche alle singole lettere, sfruttando il fatto che nella
lingua italiana alcune lettere sono pi� frequenti di altre. anche in un'immagine
vi sono in genere sfumature di colore pi� frequenti di altre, e possiamo
sfruttare questo fatto per 'risparmiare' bit preziosi, codificandole in forma
pi� compatta. insomma, nel campo della compressione ogni trucco che faccia
risparmiare bit � ammesso e benvenuto. e di questi trucchi - che si basano in
genere, come accade nell'esempio appena considerato, sulla riduzione della
ridondanza presente nell'informazione di partenza - i programmatori ne hanno
scoperti col tempo davvero tanti.
ma � arrivato il momento di vedere concretamente come funziona un programma
di compressione. da quale vogliamo cominciare?

operatore: beh, innanzitutto pu� essere opportuno ricordare che windows,


nelle sue ultime versioni, � capace di comprimere i dati anche senza bisogno
dell'aiuto di programmi esterni. guardate: in questo momento sto esaminando le
risorse del computer, e in particolare il contenuto della cartella 'documenti'.
questo documento, ad esempio, � piuttosto 'pesante': ben ... kilobyte.

istruttore: come si fa a comprimerlo?

operatore: e' semplice: basta fare un click col tasto destro del mouse sul
nome del file, e scegliere 'propriet�'. si apre questa finestra. nella scheda
'generale' clicchiamo sul pulsante 'avanzate' in basso a destra, questo [mostra
l'operazione]. come vedete, si � aperta un'altra finestra, che fra le altre
offre l'opzione "comprimi contenuto per risparmiare spazio sul disco". basta un
clic, e il nostro documento sar� compresso: per mostrare un file compresso,
viene usato come vedete il colore blu.

istruttore: ma le dimensioni del file sono rimaste le stesse di prima!

operatore: perch� Windows indica sempre le dimensioni originarie del file.


ma se controlliamo le propriet� di un file compresso [fa nuovamente clic col
tasto destro sul nome del file] - ecco - vedete che c'� una bella differenza fra
le dimensioni originali del documento [legge il valore in kbyte] e quelle
effettive, relative allo spazio occupato sul disco rigido dal documento che
abbiamo compresso.

istruttore: tenete presente che potete usare questi file compressi in


maniera del tutto analoga a quanto fate con i file non compressi: windows xp si
occuper� da solo di riconoscerne il formato, e di decomprimere i file al volo
nel momento in cui li utilizzate.

operatore: inoltre, potete utilizzare esattamente lo stesso meccanismo per


comprimere un'intera cartella. clic col tasto destro, propriet�, pulsante
'avanzate', compressione [mostra l'operazione su una qualsiasi cartella]. in
questo caso, come vedete, windows ci chiede se vogliamo applicare la
compressione, a cascata, anche alle eventuali sottocartelle della cartella
indicata. in genere, risponderemo di s�. qualche secondo di pazienza, e la
nostra cartella � interamente compressa.

istruttore: c'� per� un piccolo svantaggio che � bene ricordare: l'uso da


parte del computer dei file compressi � lievemente pi� lento di quello dei file
non compressi, dato che un file compresso dovr� essere 'scompattato' all'istante
al momento dell'uso. potr� dunque essere conveniente comprimere file e cartelle
che non usiamo troppo frequentemente, e lasciare non compressi quelli che usiamo
pi� spesso.

operatore: in ogni caso, tenete presente che possiamo in ogni momento


tornare sui nostri passi e decomprimere manualmente un file o una cartella che
avevamo compresso. baster� tornare nella solita finestra di propriet� avanzate:
se abbiamo a che fare con un file compresso, l'opzione che troveremo sar�
infatti quella che permette di decomprimerlo, facendolo tornare alle dimensioni
originali [mostra l'operazione].

istruttore: il fatto che strumenti di compressione e decompressione siano


presenti direttamente nelle ultime versioni di windows potrebbe spingerci a
pensare che non ci sia alcun bisogno di altri programmi per svolgere queste
operazioni. in realt�, tuttavia, non � cos�. infatti, versioni pi� vecchie di
windows non offrono le stesse possibilit�, e spesso quando scambiamo file con
qualcuno no sappiamo esattamente quale sistema operativo - e quale versione -
utilizzi il nostro corrispondente. inoltre, in molti casi pu� essere utile
svolgere operazioni un po' pi� complesse della semplice compressione e
decompressione dei file.
per tutti questi motivi, un buon programma 'autonomo' di compressione fa
parte dei ferri del mestiere di tutti gli utenti abituali di un computer.
la scelta di formati e programmi a nostra disposizione � in questo caso
assai ampia, ma un formato � sicuramente pi� popolare di altri: il formato zip.
prima di vedere come utilizzarlo, vogliamo ricordarne brevemente la storia?

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e' il 1986, e buona parte della ancor giovane comunit� degli utenti di
personal computer utilizza il dos come sistema operativo, e un formato chiamato
arc per la creazione di file compressi. phil katz, un giovane e geniale
programmatore, realizza un software gratuito per comprimere e decomprimere il
formato arc. il programma, chiamato pkarc, � molto pi� efficiente di quelli
realizzati dalla sea, la societ� che aveva sviluppato il formato arc. ma la sea
non apprezza il miglioramento, e vieta la distribuzione dei programmi di katz.
la notizia del divieto si diffonde rapidamente nella comunit� degli utenti,
che per protesta decidono di boicottare il formato arc. nel frattempo, anche
katz reagisce a modo suo: sviluppa un nuovo formato di compressione, assai
migliore di arc, e lo rende di pubblico dominio. nasce cos� il formato zip,
assieme ai primi programmi - pkzip e pkunzip - che permettono di utilizzarlo.
come molti alfieri del software libero, katz rinuncia in nome dei suoi
ideali a facili guadagni: dopo anni tutt'altro che facili morir� nel 2000, a
soli 37 anni, per alcolismo. ma la sua creazione gli sopravvive: a oltre
quindici anni dalla sua prima apparizione, zip continua ad essere il pi� diffuso
formato di compressione e decompressione. una miriade di programmi,
caratterizzati spesso da utili funzionalit� aggiuntive, permettono di creare e
decomprimere file zippati. il pi� popolare � forse winzip, che pu� essere
scaricato in versione di prova all'indirizzo www.winzip.com.
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istruttore: fra i molti programmi basati sul formato zip, vediamo insieme
come funziona zipgenius, che presenta tre aspetti per noi particolarmente
interessanti. e' infatti un ottimo programma, � opera di programmatori italiani,
ed � completamente gratuito. potete scaricarlo dal sito www.zipgenius.it. ma
come si fa a decomprimere un file zippato usando zipgenius?

operatore: semplice. una volta installato zipgenius, nella finestra delle


risorse del computer tutti i file zippati appariranno caratterizzati da un'icona
tonda con una lettera 'z' al centro. vedete? [mostra al computer una directory
con alcuni file zippati]. a questo punto, baster� un doppio click per aprire il
file.

istruttore: un file zippato pu� contenere uno o pi� file compressi, spesso
distribuiti in cartelle e sottocartelle. non a caso, un file compresso � spesso
chiamato anche file-archivio.

operatore: in effetti, come vedete il file che abbiamo usato come esempio
contiene diversi documenti. se vogliamo estrarli, dovremo ciccare sul pulsante
'estrai'. dovremo indicare se vogliamo estrarre tutti i file o solo alcuni, e
scegliere - usando questo pulsante 'sfoglia' - il percorso di destinazione.
ecco, possiamo ad esempio estrarre questo file nella cartella 'documenti'
[mostra l'operazione]

istruttore: la procedura � dunque molto semplice - ma mi pare ci sia


addirittura una scorciatoia, � esatto?

operatore: esatto: dalla finestra delle risorse del computer � infatti anche
possibile cliccare col tasto destro del mouse sul nome di un file zippato, cos�
[mostra l'operazione]: all'interno del menu contestuale che si aprir�, troviamo
come vedete una serie molto completa di nuove opzioni, compresa quella che
consente l'estrazione immediata dei file contenuti all'interno dell'archivio.

istruttore: benissimo. e se volessimo invece creare un file-archivio,


inserendovi ad esempio un paio di documenti?

operatore: anche in questo caso, abbiamo due opzioni. possiamo cliccare col
tasto destro sul nome del documento o dei documenti da zippare, e usare
l'opzione 'crea nuovo archivio' [mostra la voce del menu], o 'aggiungi a' se
vogliamo aggiungere i file a un file archivio preesistente. oppure possiamo
aprire normalmente zipgenius, e usare il pulsante 'nuovo' per creare il nostro
archivio [mostra il pulsante, non l'operazione]. tenete presente che potete
utilizzare anche il pulsante 'primi passi', adatto agli utenti meno esperti. in
questo caso si avvier� una procedura guidata, che vi accompagner� passo passo
nella realizzazione o nell'apertura di un archivio.

istruttore: zipgenius comprende anche numerose altre funzioni: dall'interno


del programma � possibile ad esempio inviare direttamente via e-mail un file
zippato, oppure pubblicarlo in rete, oppure proteggerlo attraverso un sistema di
criptatura assai efficiente, o ancora creare file autoscompattanti, che potranno
essere aperti con un semplice click anche da chi non dispone di un programma di
questo tipo.
ma prendere in considerazione una per una queste possibilit� ci toglierebbe
troppo tempo. anche perch� � arrivato il momento di dire qualcosa anche su altri
formati di compressione. vediamo insieme una scheda al riguardo.

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accanto al popolare formato zip, esistono numerosi altri formati di
compressione. fra i principali ricordiamo il formato rar, particolarmente adatto
per la compressione di file di grandi dimensioni, che possono venire
automaticamente compattati in una serie di file-archivio. winrar � probabilmente
il programma pi� usato per la gestione di questo tipo di file.
l'estensione .tar e quella .tar.gz caratterizzano un formato di compressione
utilizzato spesso nel mondo linux. gli strumenti per la decompressione di questi
file sono inclusi in tutte le principali distribuzioni di linux.
infine, il mondo macintosh � dominato da tre formati di compressione: il
formato binhex, caratterizzato dall'estensione .hqx; il formato macbinary,
caratterizzato dall'estensione .bin, e il formato stuffit, caratterizzato
dall'estensione .sit, che costituisce un po' l'equivalente macintosh del formato
zip.
tutti e tre questi formati possono essere aperti utilizzando il programma
gratuito stuff-it expander, sicuramente presente nell'armamentario software di
ogni utente mac che si rispetti.
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istruttore: ora sta a voi fare un po' di pratica con le nozioni apprese in
questo modulo. potreste, per esempio:
- provare a comprimere e decomprimere file o cartelle utilizzando gli
strumenti gi� presenti nel vostro sistema operativo;
- procurarvi zipgenius, o un qualunque altro programma per la gestione di
file zip, ed esercitarvi nella creazione e nella decompressione di file-
archivio;
- sperimentare l'invio e la ricezione via e-mail di un file compresso

in questo modulo vi abbiamo parlato di file compressi e degli strumenti per


utilizzarli. in particolare, dovreste aver imparato:
1. cos'� un file compresso, e quali sono i principali formati di
compressione
2. come comprimere file utilizzando gli strumenti presenti nel vostro
sistema operativo
3. come comprimere e decomprimere file e cartelle utilizzando il formato
zip.

addirittura una scorciatoia, � esatto?

operatore: esatto: dalla finestra delle risorse del computer � infatti anche
possibile cliccare col tasto destro del mouse sul nome di un file zippato, cos�
[mostra l'operazione]: all'interno del menu contestuale che si aprir�, troviamo
come vedete una serie molto completa di nuove opzioni, compresa quella che
consente l'estrazione immediata dei file contenuti all'interno dell'archivio.

istruttore: benissimo. e se volessimo invece creare un file-archivio,


inserendovi ad esempio un paio di documenti?

operatore: anche in questo caso, abbiamo due opzioni. possiamo cliccare col
tasto destro sul nome del documento o dei documenti da zippare, e usare
l'opzione 'crea nuovo archivio' [mostra la voce del menu], o 'aggiungi a' se
vogliamo aggiungere i file a un file archivio preesistente. oppure possiamo
aprire normalmente zipgenius, e usare il pulsante 'nuovo' per creare il nostro
archivio [mostra il pulsante, non l'operazione]. tenete presente che potete
utilizzare anche il pulsante 'primi passi', adatto agli utenti meno esperti. in
questo caso si avvier� una procedura guidata, che vi accompagner� passo passo
nella realizzazione o nell'apertura di un archivio.

istruttore: zipgenius comprende anche numerose altre funzioni: dall'interno


del programma � possibile ad esempio inviare direttamente via e-mail un file
zippato, oppure pubblicarlo in rete, oppure proteggerlo attraverso un sistema di
criptatura assai efficiente, o ancora creare file autoscompattanti, che potranno
essere aperti con un semplice click anche da chi non dispone di un programma di
questo tipo.
ma prendere in considerazione una per una queste possibilit� ci toglierebbe
troppo tempo. anche perch� � arrivato il momento di dire qualcosa anche su altri
formati di compressione. vediamo insieme una scheda al riguardo.

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accanto al popolare formato zip, esistono numerosi altri formati di
compressione. fra i principali ricordiamo il formato rar, particolarmente adatto
per la compressione di file di grandi dimensioni, che possono venire
automaticamente compattati in una serie di file-archivio. winrar � probabilmente
il programma pi� usato per la gestione di quest

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