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Meccanica applicata alle macchine

Corsi di laurea in Ingegneria biomedica ed Ingegneria meccanica


A.A. 2008/2009

Analisi dell’equilibrio statico di un rullo vincolato


Tratto dalla seconda prova parziale a.a. 04/05 (15/3/05)

  Il cilindro di massa m=50 kg mostrato in figura è


sottoposto ad una forza tangenziale F=200 N: verificare
se tale forza provoca il movimento del cilindro stesso,
conoscendo il fattore di attrito statico con il terreno
fA=0,25 e con la parete verticale fB=0,40.

BOZZA DI SVOLGIMENTO

Si sostituisca il contatto in A e B con le relative reazioni vincolari: si noti che, non essendo sicuri dello strisciamento nei
punti di contatto, il valore delle loro componenti tangenziali (cioè le forze di attrito) è del tutto incognito.
Si scrivano le equazioni di equilibrio statico:
 Fx  F  N B  T A  0

 Fy   mg  N A  TB  0 (1)
 M  A   T  r  F  2r  N  r  0
 B B

Poiché il problema presenta 4 incognite ma sono attualmente a disposizione solo di 3 equazioni, non è possibile
determinare le reazioni vincolari: ciò è corretto, in quanto si tratta di un problema iperstatico. In realtà, tuttavia, non
viene richiesto di trovare le reazioni vincolari, ma solo di determinare se la forza F applicata è in grado di mettere in
movimento il rullo; ciò può avvenire in 2 casi:
1. la forza motrice F è sufficientemente elevata da generare lo slittamento del cilindro
2. la forza motrice F è sufficientemente elevata da far “arrampicare” il cilindro sulla parete

Nel primo caso le forze di attrito raggiungono i valori massimi consentiti dalla relazione di Coulomb:

Analisi dell’equilibrio statico di un rullo vincolato (ver. 17/12/2009) 1


TA max  f A N A
T (2)
 B max  f B N B
Si determini allora la forza di trazione F corrispondente allo strisciamento in A e B andando ad aggiungere al sistema
(1) le condizioni (2):
F  N B  TA
mg  N A  TB

TB  N B  2 F (3)
TA  f A N A
T  f N
 B B B
Ovviamente in (3) anche la forza di trazione F è incognita; risolvendo si trova:
 1 fB
 N A  1  f  2 f f mg  368 N
 B A B

N  2 fA
mg  307 N
 B 1 fB  2 f A f B
 f A 1  f B 
TA  mg  92 N (4)
 1  f B  2 f A f B
T  2 fA fB
mg  123 N
 B 1 f  2 f f

 F  f A 1  f B  mg  215 N
B A B

 1 f B  2 f A fB

Il secondo caso si verifica se il cilindro (in condizioni limite) perde contatto con il suolo, ovvero in A si ha:
TA  N A  0 (5)
In questo caso il sistema (1) fornisce immediatamente il valore della forza F necessaria:
F  N B  0

 mg  TB  0 (6)
TB  2 F  N B  0
F  N B  TB  mg  491 N (7)

Pertanto, siccome il valore di F che causa strisciamento (F=215 N) è di poco superiore alla forza effettivamente
esercitata, il rullo non si muove.

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