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5. Le cure intermedie Franco Pesaresi 1. Introduzione La comunita intemazionale non ha ancora raggiuirto una definizione univoca di “cure intermedie” (Bartoli et al, 2012; Melis ¢ al, 2004). Ci sono, interpretazioni molto diverse in campo. Taluni Paesi le ccnsiderano delle so- Juzioni strutturali ben individuate o unita operative, mentre altri, come l'In- ghilterra le ritengono una modalita di intervento, un proceso assistenziale da realizzare attraverso il concorso di molteplici servizi (Bartoli etal, 2012; ‘Comodo e Maciocco, 2004), Le esperienze internazionali sinora realizzate non sono dunque in grado ai fornte punti di riferimento condivis. In Ingilterra il processo delle Cure coinvolge il servizio di ospedalizzazione domiciliare 0 di altra assistenza domiciliare, le strutture residensiali 0 semiresidenzialie i servizi di riabilitazione domiciliari o residenziali. In sostanza tutti i servizi territo- Invece, lesperienza scozzese ha affidato alle cure intermedi Vobiettivo di mantenere al domicilio il paziente il pitta lungo possizile, atraverso una pluralifa di servizi di comunita,attivati in funzione del bisogno. Ancora, la sperimentazione spagnola della Catalogna di cure intermedie @ stata avviata con la realizzazione di postiletto territoriali ottenuti dalla riconversione dei piccoli ospedali, ma con una organizzazione pit vicina alla nostra lungode- genza post-acuzie con la conduzione affidata alla geriatria 0 alla medicina interna (Morando e Tozzi, 2016) (). | diversi Paesi sono pactiti dalla volonta di garantire una migliore con- tinuita assistenziale ed una assistenza territoriale pid appropriata, ma hanno () Inoltre, ® bene ricordate che in moti Paesi del mondo, dal punto di vista termi ‘nologico, per hntermadiete Care Units si intendono delle units di degenza ospedaliera che sicollocano fra le unita di cura intensiva ei repartidi degenza ordinari (Pate eal, 2017). Prliam cit di unita operative ospedaliere di terapia subintensiva, 102 | parre-nuove peosrernve poi sviluppato in modo diverso il concetto di cure intermedi adatiandolo alla propria preesistente organizzazione e alle proprie necessita ‘in assenza di modelli europei condivisi, anche Italia ha avviato il per corso di introduzione delle cure intermedie collocandosi sulla traccin delle precedenti esperienze europee, ma con una sua specifica caratterizzazione ‘organizzativa. a letteratura prodotta in questi ultimi anni in parte fuorviante per interpretare il fenomeno delle cure intermedie in Talia. Molti hanno inserito allinterno delle cure intermedie una serie molto ampia di servizi che com- prendono,a seconda dei casi, tutti servizi residenvialie semiresidenzialio, in aternativa, tut i servizi domiciliasi, semiresidenzialie residenziali. Tn realid le norme nazionali hanno identificato nelle cure intermedi un nuovo setting assistenziale esicenziale sanitario, La motivazione che ha indotto lo Stato italiano a introdurre ne sistema tuna nuova struttura residenziale va ricercata nella diffcolta di dimissione det pazienti che hanno terminato la fase acuta e la fase di iabilitazione intensiva, ‘ma che necessitano ancora di un supporto sanitario ed assistenziale di una struttura protetta (Pesaresi, 2014). Agencia sanitaria nazionale ha spiegato che le strutture residenzialirispondono solamente in minima parte a questo tipo di esigenze, e quindi impediscono, anche nells Region in cui sono nu- ‘merose rispetto alla media nazionale, la gestione dei pazienti ad un livello pit appropriato rispetto a quello ospedaliero, con unassistenza pienamente sulficiente al bisogno e ad un costo minore (Agenas, 2011) Le struttute di cure intermedie italiane, nonostante la pluralita di defini- zioni e di articolazioni organizzative che in questi anni sono state proposte, sono caratterizzate dalla condivisione di alcuni element. Innanzitutto i de- stinatari nelle diverse Regioni italiane sono generalmente rappresentati da «) pazienti che, superata la fase acuta della malattie,risultano stabilizzai cli- nicamente, ma necessitano ancora di una fase di osservazione e continuita terapeuticae riabilitativa, 2) pazienti per i quali vi siano le premesse per un recupero funzionale; 6) pazienti che necessitano di assistenza sanitaria, ma non ad alto contenuto tecnologico ead alta intensita assistenzial. altro elemento comune & costtuito dalle finalita, che il pid delle vote consistono nel: 4) garantire una continuita di cure ospedale-territorio; 2) ridurre le riammissioni ospedaliere; 6) riportare il paziente al domicilio on strutture teritorali (Bartoli ea, 2012). 2. Le tendenze in atto: la normativa nazionale 4 Negli ultimissimi anni, prima ’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) e poi il Ministero della salute con il decreto ministeriale n. 70/2015, hanno identificato la “struttura per le cure intermedie” (SCI) quale nuova struttura residenziale sanitaria extraospedaliera, con le caratteristiche indicate nella tabella 5.1 (Pesaresi, 2015). Allinterno di tale tipologia, secondo ild.m. n. 70/2015, il cosiddetto ospedale di comunita. abel 5.1 - Le stratur cue item econo i dim. 702015 el Agen Caratterstiche Descrirone er sratra itemeda 5 inende una. seatra santana valnza Deticione tetova anche basta su mod dvesical, covered assnenza nad quete orpedale dl comunt ito ‘Obit 0.4 og 1000 aban ron Module da 15.20 post eto asserts di medi di mticina generale otal pedi dibeascla © ‘Assitena medica | ga au mete pendent oconvesional con SSN oN Jglenico-organzzativa | Fa capo al dst ed gest da personal erie egesionae Standard i personale ‘Casintenza viene garantta sulle 26 ore dal personae infrmienico ed set alfasistenza, si medi ol medica general, dl peda era sce dl medic di contin siden, a dotazion dl personal deve rset seen parame mini: = coordinate infrieritics: = 0,625 unit personae dl asssensa prop csp, aa: "inferior ogni 8 ost 1 OSS ogi 2 expt, = 1 rapsaflogopeita oar figura profesional hi 20 oxi Pazient Pazint in dimissione da epat per act degli espe, pr | qual & cesta: conslidare le condizion fiche; ‘continue proceso ecuperofunzonale: * accompagnre Il paziente con taglitdndviduale 0 sclale ool rina ne del pot hover, = Pazientiprovenient dal tertorio per | quall il MIMG sicheda un ambiente prodeto per atuaresprosepute le proprieteapie al fine d ‘tare opeparar il icover in sratraorsedalers. ~ Pazint che nocesitno d interven Sanita ergabil a domilo, che ron dspongono dun domiclio dono stra fai =_Pazlent che necestano i srvglanzairmlrisca continua seme 103 104 Caratertiche Deseriion: TTeosogeralero ha un vale intermedi wal langodagenza oypedlera Modalit cequelo dalestutureresidenzal. Femunerarione | Il coro pud ewer sudlvso In una quota sanitaia ed una alberghi la pac tecees mam acca ofan Tae eves ees a prove 1520 or Tree ar ree al doiclino eeu ee 3 possi Robe amiga re st oa pao etme pens, gene lac are Tih dl vaktasoe miner lear apace mcs coi cpl onic Gyno, otamoe dle ce pina ol fel porano ‘Zetec meee el care airs poet Aces Sermalnea igi pe nda al compas: Lei ds aaron line nse, 1 SERS Ss a pth ccnp dla Sages feiss ars no nt gee sl peel oven, ete est somcior ~ SufEa masa pesrtzan Bn che pee co Mabon donlioclscolcsoe aka set, me Teal ae ves serene ne fai venanre | rattoaone Pet pine ote Oa Pa oa ee iaiictowre | |tangn cyto cia ate ro pst aa ts Hedin tn Specs mines rset ‘Als rine ve moans compa sh vais ral ‘Mot ere epg ob nk oso ala 0, Ala peso el Opel amt co Fe Hanae IS a splictazione i lat atest Sede ea Fon: dcreto Mister dell salute, 702015 & Agenas (2010) Le strutture per le cure intermedie vanno ad irvercettare un bisogno eflet- tivo del sistema sanitaro italiano perché continuano a permanere le diffcolta di

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