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26.
CATANIA
Alla manifestazione di protesta della Cgil hanno partecipato lavoratori, disoccupati, pensionati ma anche i rappresentanti del Partito democratico e di Rifondazione
Lo sciopero generale
LOPERAIO EDILE
Le bugie del governo hanno avuto le gambe corte!. Cos ha aperto il suo discorso, ieri mattina, dal palco di piazza Manganelli, il segretario provinciale della Cgil catanese, Angelo Villari, al termine del corteo organizzato per lo sciopero generale che anche a Catania ha visto sfilare un fiume di persone: oltre diecimila, secondo gli organizzatori. Via Etnea stata riempita dal popolo della Cgil e del lavoro, quel "paese reale" che vive sulle proprie spalle tutto il peso della crisi e che intende opporsi strenuamente a questa manovra finanziaria. La crisi di cui le opposizioni e la Cgil - continua Villari - parlavano da tempo cera allora, come c adesso. Eppure allepoca venivamo accusati di pessimismo. Se quella crisi fosse stata affrontata per tempo, oggi non ci troveremmo sullorlo del baratro. La manovra colpisce i pi deboli, privatizza i servizi pubblici, a dispetto degli esiti dellultimo referendum votato a giugno dalla stragrande maggioranza degli italiani, criminalizza la scuola e il pubblico impiego. Per Catania chiediamo politiche serie in favore di tutti i settori e in particolare di aziende come la Pfizer, la St, la Numonyx- Micron, la Sat, la Cesame e le tante piccole e medie imprese in crisi e chiediamo una politica seria per la nostra agricoltura. Questa crisi non pu essere pagata sempre dalle solite persone: pensionati e lavoratori. Sono tanti, troppi, i punti trasversalmente contestati a questa finanziaria demergenza, fatta di ping-pong e ribaltamenti repentini. Ma lultima "trovata", che proprio non va gi, il fatto che con larticolo 8 della manovra si vadano a ledere i diritti della contrattazione nazionale e dello statuto dei lavoratori, come spiega anche Claudio Longo, segretario provinciale della Fillea Cgil: Toccare larticolo 18 e la contrattazione collettiva significa esporre i lavoratori a una totale mancanza di tutele. Per questo mi appello alla base di Cisl e Uil perch dia un segnale di malcontento ai vertici, affinch il mondo del lavoro possa essere unito e coeso contro queste iniquit. Iniquit che sono ancora pi odiose proprio in Sicilia. Cambiare la manovra per far crescere Catania e dare un futuro al Paese, questo lo striscione dapertura del lungo corteo. Questo anche il parere del Pd, presente in piazza, insieme agli altri partiti di opposizione, come Rifondazione e i Comunisti Italiani. Il Pd vuole essere ovunque ci siano lavoratori in dissenso contro questa manovra - spiega Luca Spataro, segretario del Pd catanese - Lalternativa c e lo abbiamo dimostrato alle ultime amministrative. A differenza di quanto fatto da questo governo fondamentale ripartire dallabolizione dellattuale legge elettorale e ripartire dal rafforzamento dei ceti e dei territori pi deboli e dalle nuove generazioni. E partire dalle nuove generazioni significa non solo risollevare le sorti del lavoro, ma anche quelle di scuola e universit. Lanno che sta per partire vede la scuola italiana e siciliana in caduta libera. Le immissioni in ruolo in Sicilia non hanno riguardato neanche di striscio diverse aree, tra cui le elementari o le cattedre umanistiche delle superiori: queste ultime gravemente colpite al nord come al sud. Io credo che il problema sia politico - ribadisce Giovanna Nastasi, coordinatrice del Coordinamento Precari dellFlc Cgil - In Sicilia molti colleghi stanno protestando con lo sciopero della fame, scelta che personalmente non condivido e che gi stata percorsa anche in passato. ora che i politici la smettano di fare la passerella davanti a questi colleghi che scioperano e di portare solidariet non mangiando per mezza giornata! Piuttosto questi politici si sostituiscano a questi colleghi e scioperino a oltranza affinch le cose cambino davvero dappertutto, e perch si sblocchi la crisi della scuola in una Sicilia che davvero da troppo tempo e da sempre la escort peggio pagata dItalia!.
VILLARI
Occorrono politiche serie per rilanciare lindustria locale e lagricoltura. La base di Cisl e Uil lanci un segnale sullarticolo 18
Ila Movimento Studentesco Catanese ieri ha aderito sia allo sciopero della Cgil sia a quello indetto dai sindacati di base. Abbiamo scelto di aderire, perch lo sciopero fondamentale in questo momento, ma abbiamo comunque le nostre posizioni, spiega Matteo Iannitti, a nome del Movimento, che ieri mattina, distaccandosi dal corteo principale ha messo in atto unazione dimostrativa, davanti alle sedi della Banca Nazionale del Lavoro e di Unicredit di Corso Sicilia. I ragazzi, mascherati da Berlusconi, Bossi, Tremonti e Bersani, hanno steso uno striscione con su scritto "Il vostro debito non lo paghiamo", spiegando ai passanti le ragioni della loro protesta. Ciascuno di noi ha 32.000 euro di debito sulle spalle. Un debito che i governi vogliono far pagare ai cittadini e che stato causato dai potentati delle banche - spiega Iannitti - In questo momento c un problema strutturale che riguarda leconomia globale, al quale il sindacato d risposte che vanno bene solo a livello congiunturale, cio in questo momento, ma non per il futuro. Ci vogliono delle serie forme di redistribuzione della ricchezza. Basti fare un esempio: la patrimoniale vero che toglie soldi ai pi ricchi, ma per darli a chi ancora pi ricco, ovvero le banche.
A. BEL.