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AGNELLO FOFFO NUVOLA DI PELO

C’era una volta…


l’Agnellino Foffo, dal pelo bianco come una nuvola, era talmente bello che tutti i
giorni andava a specchiarsi nel fiume che scorreva nel bosco.
Ogni giorno che passava però, per specchiarsi meglio saliva più su, verso la
montagna, dove l’acqua era più cristallina.
Una vecchina che camminava sempre a raccogliere bacche sulla riva del fiume, disse
all’agnellino Foffo:
”Oh agnellino, perché sali in alto ogni giorno di più?”
“Ogni giorno salgo perché l’acqua è più trasparente e mi specchio meglio”
“Agnello Foffo, ascolta la vecchina del bosco…”
” Cosa c’è da ascoltare?” -disse annoiato l’agnellino Foffo-
”Stai molto attento, perché più salirai e più pericoli incontrerai.”
-L’agnellino Foffo sorridendo e allontanandosi rispose:
”Oh vecchina, tu sei vecchina e non riesci a saltare come me fino alle cime più alte.”
-E così l’agnello Foffo, giorno dopo giorno saliva più su e più su, senza ascoltare le
parole della vecchina. -
Un giorno in cui l’acqua era torbida, Agnellino Foffo iniziò a salire sempre più su e
più su, tanto che ad un certo punto non riuscì più a scender giù.
Smarrito iniziò a guardarsi intorno…
D’un tratto Agnellino Foffo vide una figura nera… e, indietreggiando disse:
“Tu chi sei?”
“Sono il Lupo Nero, re del bosco”.
“Re del bosco? Allora conosci tutti i sentieri?”
“Tutti i sentieri conosco e come le mie tasche, posso andare ovunque e ritornare”
“Allora mi potresti riportare a valle, nella riva più bassa del fiume?”
“Ma certo! Ma andiamo a casa mia, che si trova qui vicino caro agnellino”
“Davvero hai una casa?”
“Ma certamente, ed è bellissima, con un grande camino e con uno specchio
grandissimo, su cui potrai vederti bene, molto meglio che nelle acque del fiume”-
-Agnellino allora, tutto contento di potersi guardare in uno specchio vero, si
incammina con Lupo Nero.
Giunti alla casetta, i due entrano e subito Agnellino Foffo rimane stupito da tanta
novità.
“Uh che bello specchio e che bel camino acceso!”
“Avvicinati agnellino, allo specchio ed al camino, guardati con cura e scaldati fin
che vuoi”
Agnellino Foffo si avvicinò ben bene, per guardare il suo bel pelo morbido e bianco
come una nuvola, mentre il Lupo Nero dolcemente gli disse.
“Ma siediti su questa comoda seggiola!”
-Agnellino Foffo, concentrato ad ammirare la lucentezza del suo pelo, si sedette
sorridendo, senza però sapere che, al posto di una sedia, ad aspettarlo vi era un
pentolone di acqua bollente!
Urlando spaventato Agnellino disse al lupo: “Oh Lupo Nero, cosa mi stai facendo?”
“Agnellino, credevi davvero che ti avrei portato in casa mia per specchiarti? Ti ci ho
portato per mangiarti!” rispose Lupo Nero ridendo a squarciagola.
-Mentre Agnellino bolliva e urlava, il lupo, nell’attesa, pensò di sgranocchiarsi quelle
quattro bacche che aveva lasciato sul davanzale della finestra.
Nel frattempo, però, la vecchina, sicura che Agnellino Foffo si sarebbe cacciato nei
guai, lo seguì e con astuzia scambiò le bacche di Lupo Nero con le più velenose che
aveva con sé.
Lupo Nero, pregustando la sua preda, prese una manciata di bacche e se ne riempì la
bocca.
“Argh! Argh! Sto soffocando, aiuto! Aiuto!” Urlò il lupo cadendo stecchito a terra.
- In un baleno la vecchina entrò in casa e acciuffò dal pentolone Agnellino mezzo
bruciacchiato, lo guardò e gli disse:
“Caro Agnellino, pensavi che io non riuscissi ad arrivare fin quassù!? Invece sono
arrivata e ti ho anche salvato!”
La riscrittura della favola in fiaba di Fedro “Il lupo e l’agnello” si propone a bambini
tra di 6 anni e il contesto immaginato è quello del doposcuola, in una zona relax.
La fiaba propone il tema dell’inganno e dei falsi modi gentili, che possono celare
un’intenzione diversa da quella mostrata e il tema della vanità.
I bambini devono ragionare su come essere maggiormente riflessivi e attenti a non
giungere a conclusioni affrettate.

Laura Gubinelli mat. SF0102860


Anno 2° Scienze dell’Educazione – socio educativo

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