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Pickling and Passivation
Pickling and Passivation
Trattamenti di preparazione
Pickling and passivation
M . B o n i a r d i °, V. B o n e s c h i *
°D i p a r t i m e n t o d i M e c c a n i c a , P o l i t e c n i c o d i M i l a n o
of stainless steels
*Centro Inox Pickling and passivation operations
are very important for stainless
degli acciai
inossidabili
Le operazioni di decapaggio e di passivazione Gli acciai inossidabili e la loro
resistenza alla corrosione
diventano di primaria importanza per un
Gli acciai inossidabili, grazie all’ele-
componente inox in quanto mettono tale materiale vato tenore di cromo contenuto in le-
nelle condizioni migliori per promuovere il ga, si ricoprono spontaneamente di
meccanismo della passivazione che è alla base uno strato di ossido di cromo (nor-
malmente Cr2O3) molto sottile, com-
dell’inossidabilità. patto, trasparente e ben aderente al-
la superficie detto film di passività: ta-
le strato di ossidi preserva gli acciai
Introduzione unicamente sulle proprie caratteri- inossidabili dall’aggressione del-
Parlando di acciai inossidabili è stiche intrinseche di materiali pas- l’ambiente circostante e ne garanti-
Trattamenti e Finiture • luglio 2005 • www.meccanicanews.com
quasi sempre immediato pensare ad sivanti per resistere alle aggressioni sce la resistenza alla corrosione.
un materiale che in qualsiasi condi- dell’ambiente che li circonda e man- La passivazione degli acciai inossi-
zione rimane inalterato, resistendo tenere inalterato il proprio aspetto e dabili dipende in larga misura dal te-
agli “attacchi” delle varie forme di la propria “funzionalità”. nore di cromo presente in lega: se-
corrosione. Nella realtà esistono
una serie di fattori che devono esse-
re presi in considerazione per assi-
curare che queste leghe possano ga-
rantire l’attesa “inossidabilità” che si
aspetta chi decida di farne uso. Fon-
damentale è lo stato della superficie:
tanto più importante se si tiene a
mente che gli acciai inossidabili, nel-
la stragrande maggioranza dei casi,
vanno in esercizio senza protezioni
ulteriori (rivestimenti protettivi, ver-
niciatura ecc), potendo così contare Fig. 1 Schematizzazione del fenomeno di corrosione. Schematization of the corrosion phenomenon
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condo la Euronorm 10088 è neces-
sario un tenore minimo di 10,5% di
cromo per poter garantire la passi-
vazione in aria a temperatura am-
biente di questi materiali. Secondo
altri autori la percentuale di cromo
per permettere la formazione di un
film passivo stabile è leggermente
più elevata e si attesta attorno al 12%.
Si noti, inoltre, come la possibilità o
meno di formare uno strato passivo
dipenda in larga misura anche dal te-
nore di ossigeno dell’ambiente, dal Fig. 2 Caratteristiche anodiche e catodiche in ambiente ossidante: (a) per un generico acciaio al carbonio e (b)
per un generico acciaio inossidabile. (1) rappresenta la caratteristica anodica o del metallo e (2) la
suo grado di acidità/basicità (pH) e caratteristica catodica o dell’ambiente.
dalla temperatura. Anode and cathode characteristics in oxidizing environment: (a) for a generic carbon steel and (b) for a
generic stainless steel. (1) it represents the anode or metal characteristic and (2) the cathode or
Per meglio comprendere i meccani- environmental characteristic.
smi che governano la corrosione di
un materiale metallico inserito in un maggiori saranno gli ioni ferro che si mune acciaio al carbonio le due cur-
determinato ambiente, è opportuno scioglieranno nella soluzione. ve si presentano come mostrate in
riferirsi allo schema tipo dell’accop- La velocità di corrosione, quindi, sa- fig. 2a mentre per un acciaio inossi-
piamento galvanico della corrosione rà direttamente proporzionale alla dabile si verifica la situazione mo-
elettrochimica (fig. 1). corrente circolante: strata in fig. 2b.
velocità di corrosione
Nel caso di una lastrina d’acciaio ac- ∝ icorr = ianodica = icatodica (3) Il punto d’intersezione delle due cur-
coppiata con una di rame, la corro- ve mostrate in fig. 2 rappresenta la
sione dell’acciaio (ossia del materiale Dal punto di vista chimico/elettro- condizione (3) in cui si ha l’equiva-
meno nobile tra i due) può essere vi- chimico, la (1) e la (2) porteranno al- lenza delle correnti circolanti: esso
sta come la somma di due processi la formazione di ossidi e/o idrossidi stabilisce il punto di funzionamento
elettrochimici concomitanti e con- di ferro secondo la relazione: del sistema e permette di stimare la
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me l’acciaio al carbonio), sporcizia di sidi resistenti, formatesi in conse- resistente. Nel caso dei decapaggi
varia natura (grassi, olii ecc...), che guenza di riscaldamenti a tempera- per via chimica si utilizzano bagni
possono provenire dal ciclo tecno- tura elevata in presenza di un’atmo- acidi.
logico delle lavorazioni a cui il ma- sfera ossidante. È quanto accade, ad Queste modalità di decapaggio
teriale di base è stato sottoposto per esempio, nei processi di laminazione sono le più diffuse e si basano su
arrivare al componente finito, o più a caldo e di fucinatura, durante i trat- soluzioni di acido solforico (H2SO4)
semplicemente possono dipendere tamenti termici o dopo le operazioni o soluzioni di acido nitrico (HNO3)
da una cattiva movimentazione o di saldatura. più acido fluoridrico (HF), portati a
stoccaggio (ad esempio trasporto I sistemi di decapaggio sono di due temperature superiori a quella am-
con funi di acciaio al carbonio ar- tipi: decapaggio meccanico e deca- biente.
rugginito direttamente in contatto paggio chimico. Il tempo di permanenza richiesto al-
con l’acciaio inossidabile). Il decapaggio meccanico viene ese- la soluzione decapante per rimuo-
In presenza di alterazioni della super- guito con sabbie silicee, corindone, vere l’ossido superficiale è funzio-
ficie l’acciaio inossidabile non può be- sfere di vetro o di acciaio inossida- ne del tipo di scaglia da asportare,
neficiare del fenomeno della passiva- bile, spazzole di acciaio inossidabile dello spessore e della sua aderen-
zione e si manifestano attacchi corro- o di materiali inerti. za al metallo sottostante.
sivi più o meno accentuati con mor- Grande attenzione deve essere posta Dopo il decapaggio, il componente
fologia tipo pitting (fig. 5). per evitare fenomeni di contamina- trattato deve essere rapidamente
Affinché il manufatto in acciaio zione ferrosa dell’acciaio inossida- raffreddato e lavato in acqua; que-
inossidabile possa garantire appieno bile, facendo sempre uso di stru- sto ultimo passaggio consente il
le proprietà anticorrosive, è neces- menti specificamente dedicati; in distacco delle ultime tracce di sca-
sario che la sua superficie sia ade- particolare le attrezzature usate (sfe- glia dalla superficie. Il lavaggio do-
guatamente ripulita e preparata per re, sabbie ecc.) non dovranno mai vrà essere particolarmente accu-
espletare nel miglior modo possibi- aver lavorato, in precedenza, con al- rato per ripulire tutta la superficie
le le proprietà di passivazione: le ope- tri materiali metallici. da ogni possibile traccia della so-
razioni tecnologiche dedicate alla Di solito il decapaggio meccanico luzione corrosiva utilizzata.
messa a punto della superficie del- può precedere quello chimico, so- In fig. 6 sono mostrati due compo-
l’acciaio inossidabile prendono il no- prattutto quando lo strato di ossidi nenti prima e dopo il processo di
me di decapaggio e passivazione. da rimuovere è molto consistente e decapaggio e passivazione.
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Tab. 1 - Indicazioni per il decapaggio degli acciai inossidabili
Instructions for the pickling of stainless steels
metallo base e temperature critiche possono creare le premesse per at- tratta di soluzioni diluite di acido ni-
di pitting, unitamente ad una tem- tacchi corrosivi superficiali, anche in trico, HNO3.
peratura critica di pitting dell’ordi- ambienti non molto aggressivi: in Scopo di questo trattamento, come
ne dei 65-70 °C. questi casi si osservano fenomeni di già accennato, è quello di “scio-
macchiatura della superficie (di co- gliere” gli eventuali contaminanti
La passivazione lore ruggine nel caso di contamina- presenti in superficie e ripristinare
Il trattamento di passivazione vie- zione ferrosa, biancastra nel caso di lo strato di protezione (film passi-
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CuSO45H2O, 4 % in peso
Acciai speciali della serie 400 Ricotti o temprati con superfici brillanti HNO3 40-60%
contenenti più di 1,25 % di Mn derivanti da lavorazioni meccaniche + 49-71 20-30
o più di 0,40% di S o lucidate Na2Cr2O72H2O, 2-6 % in peso
Nota: La tab. 2 è un estratto della “Table A 2.1 Acid cleaning of stainless steel – PART II Cleaning and passivation with nitric acid solution” contenuta nella norma ASTM A-380: pertanto essa è mancante di alcune note. Si
rimanda al testo ufficiale della norma stessa per la versione integrale del prospetto.
Svariati sono i parametri che hanno delle condizioni in cui esso si trova. acide ed elevata temperatura di la-
incidenza su questi processi di pre- Per inquadrare il problema è op- voro);
parazione della superficie degli ac- portuno segnalare che: • quanto più consistente e resisten-
ciai inossidabili: la differente tipo- • quanto più l’acciaio inossidabile te è la scaglia di ossido, tanto più i
logia delle sostanze impiegate, le è legato (ovvero quanto più è resi- tempi di azione della soluzione de-
diverse formulazioni, le tempistiche stente alla corrosione), tanto più le capante saranno lunghi, a parità di
di applicazione e le pratiche ope- sostanze impiegate dovranno avere materiale trattato.
rative da rispettare in relazione al ti- un elevato potere decapante (eleva- Al fine di fornire alcune valide indi-
po di acciaio inossidabile trattato e ta concentrazione delle sostanze cazioni sui processi di decapaggio e
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passivazione, si segnalano le due
norme americane che costituiscono
un valido riferimento per affrontare le
tematiche descritte:
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