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prodotti indistinti. Nessun riflesso sui conti della banca? Un certo impatto c stato ed stato affrontato con determinazione e trasparenza, ma gli obiettivi del piano industriale che ci eravamo posti rimangono alla nostra portata e ce la metteremo tutta per raggiungerli. Anche lItalia subir le conseguenze della crisi di liquidit? Intesa San Paolo una delle poche banche che negli ultimi tempi riuscita a collocare proprie obbligazioni sul mercato interbancario. Le banche italiane hanno generalmente una struttura pi bilanciata tra crediti e depositi e il rischio di restrizioni forti al credito in Italia sicuramente pi basso che altrove. Effettivamente nelle ultime settimane abbiamo collocato sul mercato interbancario tre miliardi di nostre obbligazioni a condizioni competitive. L industria continua ad esportare, come mostrano i dati dei primi mesi del 2008, soprattutto grazie alle aziende del Made in Italy, [i grandi mostrano pi difficolt]. Che cosa vede dal suo punto di osservazione? Moltissime aziende italiane in questi ultimi anni hanno fatto un gran lavoro di ristrutturazione, innovazione e internazionalizzazione. Solo cos si spiega il record delle esportazioni italiane proprio nel 2007 e allinizio del 2008, quando leuro ai suoi massimi storici. Le principali regioni del Nord Italia dimostrano che possiamo collocarci al vertice delle classifiche europee su tutti i parametri di sviluppo. Malgrado i molti ostacoli che rendono ancora difficile fare impresa in Italia. E che tengono lontani gli investimenti dellestero. Proprio cos. Potremmo attirare decine di miliardi di euro di maggiori investimenti dallestero se risolvessimo i problemi storici che ci frenano: inefficienza della Pubblica
Amministrazione, lentezza della Giustizia, inadeguatezza delle infrastrutture. Ma sono tutti problemi che possiamo affrontare e risolvere. Ma c un problema dimensionale delle aziende italiane che blocca lulteriore sviluppo? La dimensione aiuta certamente sia linnovazione che linternazionalizzazione, ma la dimensione va sempre valutata alla luce del settore nel quale si opera, del segmento o dei segmenti di mercato sui quali si compete. anche compito di una banca sostenere questo processo. Magari con operazioni di sostegno e di investimento in realt imprenditoriali? Noi lo facciamo frequentemente. Riteniamo che tra i tanti compiti della banca ci sia anche quello di entrare nel capitale di iniziative imprenditoriali che lo meritino. Ovviamente senza assumere ruolo di controllo o di gestione ma solo con unottica finanziaria e con lobbiettivo di uscirne quando il nostro compito concluso. in questa logica che abbiamo effettuato direttamente o indirettamente - oltre 100 operazioni in Italia ed in questa logica che andremo avanti. In oltre met dei casi siamo gi anche usciti dallinvestimento dopo aver raggiunto lobiettivo che insieme allimprenditore ci eravamo proposti. Sarebbe rientrato in questo spirito anche il progetto per Alitalia? S. Abbiamo appoggiato un progetto di grande valenza industriale, ma non siamo stati ammessi alla fase di due diligence e quindi non stato possibile presentare una proposta definitiva. Ora siamo dei semplici spettatori. Dovr essere il nuovo azionista a decidere come vuole procedere. Ma nella vicenda dellAlitalia e nelle discussioni sugli obbiettivi e gli interventi di politica economica non vede un certo ritorno ad un ruolo attivo del potere politico nel mondo
bancario e nelle scelte industriali? No, non vedo alcun segnale. Il sistema bancario ormai liberalizzato e privatizzato, vigilato dalla Banca dItalia e risponde allAntitrust e al mercato. Cos come le grandi scelte di politica economica vengono discusse e prese a livello europeo: non credo che ci sia possibilit, anche si volesse, di tornare indietro. Detto questo, lo Stato e il mondo pubblico possono svolgere un ruolo fondamentale per assicurare lo sviluppo sostenibile del Paese. E allora torniamo al mercato bancario e al Nordest. La concorrenza si far feroce con lentrata di un gruppo come Monte dei Paschi - il nuovo azionista di Antonveneta - che agguerrito proprio sul terreno delle piccole e medie aziende. Vi preoccupa? Monte dei Paschi unottima banca e far la sua parte per aumentare la concorrenza, che peraltro destinata comunque a crescere sempre di pi. Del resto la concorrenza ha mostrato di portare benefici al sistema bancario italiano spingendo le ristrutturazioni, incoraggiando il consolidamento - cosa che ha dato allItalia due gruppi bancari che si collocano tra i primi cinque europei - aumentando lofferta e consentendo di ridurre molti prezzi. Ed nella logica di continuare ad essere la prima banca in Veneto che abbiamo avviato anche qui le nostre azioni sulla base del modello della Banca dei Territori. Con quali effetti sul Veneto? Di trasformare la Cariparo nella Cassa del Veneto, raggruppando in ununica Banca del Territorio tutte le nostre attivit venete, tranne quella di Venezia, che ha a sua volta una banca dedicata con una forte tradizione propria. La Cassa del Veneto sar una banca di notevoli dimensioni e avr il compito di presidiare questo importantissimo territorio avendo a disposizione tutti gli strumenti che un gruppo nazionale e internazionale come Intesa San Paolo pu fornire.
Qual lasset primario sul quale Intesa Sanpaolo pu contare? Mps ha la sua tradizione di rapporto con le piccole e medie aziende, Unicredit la forte presenza nellEuropa nellEst, ormai organica a questo territorio. E Intesa San Paolo? Sarebbe riduttivo parlare di uno specifico punto di forza. Serviamo quasi un milione di piccole e medie imprese nel mondo e quasi 7 milioni di clienti nellEuropa dellEst e nei Paesi del Mediterraneo, con dieci banche universali. Forse la caratteristica che rende la nostra presenza in Veneto un po speciale, oltre alla leadership dimensionale delle nostre strutture, proprio il modello della Banca dei Territori, che ci lega intimamente alla realt locale. Ma abbiamo anche altre unicit delle quali andiamo fieri: la capacit di seguire in maniera specialistica le aziende di grandi dimensioni attraverso la Divisione Corporate e Banca IMI, una banca dedicata allo sviluppo delle infrastrutture (BIIS), una banca dedicata allo sviluppo dellimpresa sociale (Banca Prossima). E continueremo ad investire per creare sempre nuove unicit. Eppure a Nordest cresciuto il peso delle banche piccole in questi anni fusioni... Abbiamo offerte diverse e comunque c posto per tutti. La concorrenza non ha fatto altro che andare a vantaggio del sistema bancario e della clientela. Cercheremo di meritarci sempre la fiducia dei nostri clienti e di continuare cos a crescere e far crescere leconomia e la societ intorno a noi. Pensa che in questa logica ci debbano essere variazioni o cambiamenti nel numero degli sportelli? Se sar necessario coprire meglio alcune zone lo faremo, ma mi aspetto solo piccoli aggiustamenti per ottimizzare una presenza sul territorio gi molto forte. In conclusione, per Intesa Sanpaolo quanto conta e perch il Nordest? Il Nordest una delle componenti pi importanti e vitali del nostro Paese. Ci siamo da quasi due
secoli e ci sentiamo profondamente parte di questo pezzo dItalia. Con la Cassa del Veneto ancora di pi. Passera al Bo dialoga sul management Imprenditori e manager si confrontano nellAula magna dellUniversit di Padova stamane alle 9.30. Dialogo sul management il tema dellincontro organizzato dalla Facolt di Economia che vedr la partecipazione anche di Corrado Passera, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo. Giovanni Costa, docente di strategie di organizzazione aziendale coordina gli interventi di Gabriele del Torchio, amministratore delegato Ducati motor Holding, Giancarlo Ruscitti, segretario Sanit della regione Veneto, Roberto Siagri, amministratore delegato Eurotech Group, Andrea Tomat, amministratore delegato Lotto Sport Italia, e Gianmario Tondato Da Ruos, amministratore delegato Autogrill. Mario Carraro presenter lAdvisory board, il nuovissimo servizio della Facolt di Economia ricco di nomi di spicco delle professioni e dellimprenditoria.