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CAPITOLO Morfologia lessicale parole é particolarmente importante nell’analisi dell’italiano contem- poraneo, perché le neoformazioni occupano una parte significat del lessico, oggi ancor pili che nel passato! it 1. LE NEOFORMAZIONI Come abbiamo visto nel capitolo IIL, § 3, le parole formate all’interno del sistema italiano costituiscono un settore molto consistente del nostro lessico, anzi il settore la cui entita, costantemente in crescita nel corso dei secoli, @ assolutamente predominante nell’ambito della neologia, che molti studiosi limitano appunto alle neoformazioni La formazione delle parole consente non solo di ampliare il lessico, ma anche di far funzionare il sistema linguistico! By 148 Caro 6 prensione e l'uso di parole derivate 0 composte da parole gia note sono infatti procedimenti relativamente facili e naturali per i parlanti, perché il significato di derivati ¢ composti é generalmente trasparente dal punto di vista formale. Nel caso della derivazione, in particolare, si pud arrivare alla formazione di veri e propri paradigmi, che conferiscono al lessico una strut- tura coerente e regolare: le lavorazione, lavoratore, lavorio, tutti ye st amu ( teu), oma con prope ae macare —> permea-bile— im-permeabile -impermeabil-itd ¢ impermeabil-iz- xare —>impermeabilizza-zione; movimento—> moviment-ismo, moviment-ista e "Gane i jone). (Gre CoH BueHEUTPIAHOLFOHEHED; cosi anche nella morfologia lessicale, come in quella flessiva, sono notevoli i casi di@MOMOHts. Tra i fenomeni pit frequenti e significativi rileviamo: © la cancellazione di una vocale o di una consonante (in casi come difficile + mente — difficilmente; sotto + aceto— sottaceto; mala + educazio- ne— maleducaztone; trans+ sessuale — transessuale); + |QBRIARALZZAZION della consonante finale del tema prima dei suffissi -la, -ita, -izta, -ista, -istico, -ismo, -izzare (mago —> magia; greco—> grectta; ami- co—> amicizia; storico —> storicismo, storicista, storicistico, storicizzare); _ (che pué diventare @Movantia/m/, /p/ e /6/: possibile > seep cool a /x/- respon- sabile — irresponsabile; il- davanti a /N/; logico—illogico) ¢ ad- (invece della dsiha il raddoppiamento della consonante iniziale in verbi come arricchire, affondare, ecc.); © altri fenomeni di riduzione, come nei primi elementi di composti come israeliano + palestinese — israelo-palestinese. 2. LA DERIVAZIONE derivazione pud realizzarst in vari mo MORFOLOGIA LESSICALE 149 ‘agerineeraslelorms (sapere, verbo il sapere, nome; bianco, aggettivo 11 bianco, nome; bene, avverbio— bene!, interiezione); si parla in questo caso di@SRVeRsORe) . vuole postulare la cancellazione della desinenza vora-tore; liby-o > libr-ato); si parla allora di tali anche gli alterati: cas-a —>cas-etta), * conl’aggiunta di un elemento, sinistra della base (ca- pace —>in-capace; avventura— dis-avventura); e = issi e suffissi nel loro insieme vengono chiamat - GBBnome generale dei procedimenti sia di sul sia di eae ve ne. I due meccanismi hanno caratteristiche un po’ diverse: come vedremo, (se non si (lavora-re la- (sono », la prefissazione non comporta spostamenti dell’aceento, mentre la suffissazione pud farlo . Tra gli affissi vanno distinti quelli che, pur se riconoscibili dal parlante comune, non si usano piii per formare parole nuove e quelli che sono, se pure in diversa misura, SROGUEY Gli studi di morfologia lessicale sono molto sensibili alla categoria dell ¢ che dunque é ben distinta dalla numerosita (cioé dal numero di derivati formati con quell’affisso) e dalla frequenza (cioé dalla sua ricorrenza in determinati testi). In effetti si tratta di un elemento assai importante nell’analisi delle neoformazioni; tuttavia, va notato che affis- si considerati improduttivi possono venire occasionalmente recuperati anche per formazioni ncologiche: per esempio il suffisso -ile, riservato a nomi di rifugi di animali (cantle, porcile) e considerato improduttivo, & stato ripreso nel neologismo gattile ‘ricovero per gatti’ (datato 1984 nel Grabir e rilanciato all’inizio del 2003 in una manifestazione a favore dei gatti randagi). 150 CaproL06 2.1, La conversione isolanti, che non usano morfemi flessivi. In inglese, lingua che ha molte ca- ratteristiche di tipo isolante, numerose parole da verbi a seconda del contesto; i: un nome per diventare verbo deve infatti assolutamente prendere la terminazione in -(a)re dell’in- finito (si confronti l’inglese rumble/to rumble con Vitaliano rombo/romba- re © si pensi a stop/to stop ‘fermata/fermare’, ¢ ai corrispondenti italiani stop/stoppare), Viceversa, che come sostantivi hanno i plurali poteri e saperi) ha reggenza nominale (i piaceri della tavola), Nella conversione dei verbi si possono far rientrare i, che assumo- no spesso anche valore aggettivale (i fart abbaglianti, i, l'andante, tempo musicale), e dei participi passati, maschili (/'udito, NABI; anche forme «accorciate» come i pesto) e femminili (veduta panoramica, came- 1a con vista, andata e ritorno, stretta di mano, messa in opera, ecc.); considera queste ff coincidenti superficialmente con quelli dei participi, ma cid non sembra molto convincente: é vero che nel linguaggio giornalistico c’é da segnalare Ja recente fortuna di aggettivi come palestrato, ginnasticato, orecchinato, che sembrano prescindere dalle corrispondenti forme verbali, ma in questi casi si tratta di derivati da nomi col suffisso -ato, ‘Tra gli esempi diverbi, infine, si possono inserire le ratis- sime rossiniano, invece il dividendo e il lanreando tiprendono il gerundivo latino) e anche Ia lessicalizzazione di forme finite 0 locuzioni che le comprendono (come, distinguo, viavai, passi, nullaosta e fai-da-te). I caso pitt frequente di conversione in italiano é cettamente (é per esempio il caso di alcuni insulti) e, soprattutto, (pienoil pieno, vuoto—>il vuoto). MOnFOLOGIA LESSICALE 151 Negli iia Perivati da nomi di luogo (vedi cap, II, § 7), la duplice categoria @ in certo senso congenita: napoletano pud essere sia aggettivo (bo un amico napoletano; mi piacctono le canzoni napoletane), sia nome (i napoletani ‘gli abitanti di Napoli’); il maschile napoletano pud infatti indicare anche il dialetto di Napoli oppure il territorio intorno a Napoli; il fem- minile napoletana, a sua volta, puéd riferirsi a un tipo di pizza (la rea napoletana) 0 a una combinazione di carte nel gioco del tressette (in entrambi casi posiamo avec in aternatva Nop!) SSSR RAREST: ron eon essere usati come aggettivi (usa persona ottimtsta, un tifoso romanista), mentre dagli aggettivi in -istico si sono formati nomi femminili che in- dicano nomi collettivi (modulistica) 0 discipline di studio (ssiemistica, italianistica); tra gli aggettivi in -bile e -ario/-a diventati sostantivi citiamo Pimpermeabile ¢ la finanzéaria. Tra gli altri esempit i i i QGRBBEEN: (forte in andare forte; aro, ecc.) e anche di nomi (via in andare via) e, infine, la possibilita per lessemi appartenenti 4 qualunque. classe del discorso di: teasformarsi in interiezioni, come. gid! (avverbio), basta! 0 viva! (verbi), bravo! (aggettivo), cavolo! (nome), bum! (idedfono). 2.2, La suffissazione Come abbiamo See —. é possibile trarre deriva- ti appartenenti anche a categorie grammaticali diverse da quelle delle basi: si chiamano @@AOMIHED le voci derivate da nomi lle tratre da verbi, QGaggettivall quelle formate da aggettivi, Je poche rica- vate da avverbi. Cosi, i suffissi possono essere classificati in base sia alla ca- tegoria della base cui si possono aggiungere (alcuni suffissi si uniscono solo averbi, altri solo anomi, ecc.), sia alla categoria che producono (suffissi che formano nomi, come -aio/-a, -ista, -mento, -2ione, -ismo; suffissi che formano 152 Caprro.o 6. verbi, come -ificare e -izzare, transitivi, ed -eggiare, oggi solo intransitivo; suffissi che formano aggettivi, come -0s0/-a, -ale, -ico/-a; 'unico suffisso che forma avverbi é -mente). Normalmente, ogni suffisso si aggiunge solo a basi di una determinata categoria e forma parole appartenenti a una sola catego- ria, ma le «eccezioni» non mancano; ci sono ancl GR omc PEGI. < PHL, da e. Come abbiamo visto parlando della derivazione «a cumulo» e «a ventaglio», da una parola con suffissi diversi si possono formare piti derivati; i derivati possono a loro volta formare nuovi derivati con l’aggiunta di altri suffissi, imono varie categorie di paro- (che indicano cioé chi svolge una determinata attivita); not dis ‘op e aggettivi collettivi; verbi cl a0 un risultato; aggettivi di relazio- ne; avverbi. Per ognuna di queste categorie la lingua dispone di uno o pitt suffissi. Peri nonti @agente, i suffissi con base verbale pit frequenti sono: (assicurafore,\presentutrice), atilizzati anche per nomi di strumen- to (contenitore, lavatrie’); @AbeBbeMbe (insegnante, badante ‘persona addetta all’assistenza di anaiani'o malati’, concorrente), interpretabile peraltro, come si édetto, anche come conversione dé) participio presente; (con una connotazione' spregiativa; zangione, sbattona ‘prostituta’); imbian- chino, mondina); quelli ‘con basé nominale son GB che & oggi partico- larmente produttivo (giornalista, femminista, barista, stagista, cubista, an- tennista, ststemista e stilista, che peraltro nel suo significato di ‘sarto di alta moda’ si é allontanato semanticamente dalla base stile; partono spesso da basi aggettivali i suffissati in -#sta che indicano specialisti di varie discipline: anglista, antichista; particolare é il caso di trasformista, che muove dal yer- bo); -aio/-a e -aiolo/-a (riservati ormai solo a professioni «pretecnologiche»: benno, feria, aio; i i a, che, come si é visto nel cap. I, § 3, émolto piti produttiva di questo in ambito GD: GRIND psc, reortiare course gattara); -iere/-a (ormai perd poco produttivo in questo senso; ma abbiamo paroliere, guardarobiera; il femminile indica anche contenitori: teiera, fiorie- ra); -atio/-a (segretario/-a). MORFOLOGIA LESSICALE 153 QUADRO 6.1, La lessicalizzazione degli alterati da quelli delle basi. B il caso di , che deriva da fiore sia nellaccezione di ‘buona azione’ sia in quella di ‘tipo di arma bianca’; di QIBMp‘asola’ di reosco- ne, insetto distinto dalla mosca (o, per traslato, pariéclire ipo di imbarcaziéne); delespressione colloquiale con valore avverbiale wt casino ‘tanto’ (dal diminu- gina sulla torta (espressione usata anche in senso figurato), al @alledio delle cifre, al teatrino ¢ al polverone della cronaca politica, al pfenone dei cinema e dei teatri gremiti di gente, ai cassonett? (con doppio suffisso) dove si getta 'immondizia; al calcetto, gioco diverso dal calsio, Anche pannolino, che in origine non era un alte- rato ma un composto da panno c lino ¢ significava appunto ‘panno di lino’, ¢ oggi interpretato come diminutivo, anche in conseguenza del mutamento del referente (sullo pseudo-alterato pannolino é stato infatti formato l’accrescitivo pannolone), no alla stessa categoria del discorso della parola base eno nella lingua co dunque che il dimi (nome dell’antica moneta fiorentina, poi diffusasi in Europa), una piccola mano sari una manina e non una manetta; un piccolo cane un cagnolino enon un canino; wnche la lessicalizzazione di orecchino (ornamento per le orecchie), orecchietta (una parte del cuore e un tipo di pasta di origine pugliese) e orecchioni (nome popo lare della parotite) ha finito col privare orecchio/orecchta dei suoi diminutivi ¢ accrescitiv’ Oltre a nomi ¢ aggettivi, l’alterazione riguarda anche certi verbi, che « determinati suffissi assumono significati particolari: dormire > dorm 1c) giocare > gioch-icchiare e gioch-erellare; saltare—>salt-ellare, mangiare —» ucchiare; parlare—+ parl-ottare; fischiare + fischi-ettare, spelare— spel-acchiane 154 Capro1o6 Per i AOMBEBhe, che partono da basi verbali ¢ che esprimono il significato del verbo in forma nominale (indicando spesso anche l’oggetto dell'azione o il suo tisultato o il luogo dove si svolge), i pia importanti suf- fissi sono Ge@gel molto produttivo, anche perché preferito per i derivati da verbi in -ificare e -izzare: solidificaztone, privatizzazione), (preferito con verbi in -eggrare: Javoreggiamento ¥iyio (davaggio), (spazzatura) ¢ @Mebiacchierata), che, aggiunto invece a nomi, pud indicare quantita (cuccbiaiata), colpo dato con qualcosa (anata, coltellata), spazio di tempo (annata), ecc, In genere!'uso di uno di questi suffissi esclude quello di altri, ma non mancano coesistenze, spesso con differenze di significato e/o di am- biti d’uso (come coordinamento e coordinazione, colorazione ¢ coloratura). Peri nomi di qualita, tratti da aggettivi, citiamo almeno ga (bianchez- za) GH@ta (italianita, ovvieta), mentre per i nomi di luogo va segnalato il frequente uso del suffisso -eria per indicare posti dove si produce o si vende qualcosa (birreria, panineria). Molto produttivo anche il suffisso 300, rela- tivo a tendenze e movimenti, spesso (al pari di -is¢a) derivati da nomi propri (evoluzionismo, futurismo, realismo, marxismo, stalinismo, ecc.). Per gli aggettivi, il suffisso’ (lavabile, richiudibile; molto pitt frequenti quelli preceduti anche dal prefisso negativo in-, come imperdibile, insopportabile); si aggiungono invece a basi nominali -ale, -are, -ile e -ica/-a, che esprimono una relazione col nome (aziendale, polare, maschile, partitico, pessimistico; in quest’ ultimo caso si pud considerare suffisso ’intero elemen- to -éstico, corrispondente a -és/a), Interessante |’uso di -a/e nel recente lavoro interinale, |a cui base & il latino interim, con modifica della consonante finale forse per analogia con le parole terminanti in -inale (ma é pitt economico pensare a un derivato dall'ispanismo snterino). To MID, ou bbiano gi trito nel capitolo I, § 2, nel quadro 2.1 e soprattutto nel capitolo V, § 3, all’interno della morfologia flessiva. Lialterazione costituisce per vari aspetti un caso particolare di suffissazione e ha importanza anche per la formazione delle parole (vedi quadro 6.1). ‘Tra i vari procedimenti di suffissazione un caso particolare é costituito dai nomi tratti da verbi senza l’aggiunta di un suffisso (per esempio spacco, da spaccare) e dai verbi tratti da nomi con #@ sola aggiunta della desinenza MORFOLOGIA LESSICAL 155. are (come drogare da droga). BIg UESHIeasi6 Pata iniBenere MiGuERezIODD do |'esistenza di un suffisso che non appare alla superficie del derivatoy altri studiosi, invece, considerano il fenomeno all’in@#HO Mela e. I tipi pid frequenti sono quelli che abbiamo appena illustrato: iverbi della prima classe direttamente derivati da nomi, anche stranieri (ba- stonare, spintonare, filmare, stressare, faxare); i nomi maschili in -o tratti da verbi (accordo, acquésto, allaccio, spolvero, utilizzo, strappo, arrivo, anticipo e il recente posticipo). Alcuni studiosi considerano parole formate col suffisso zero anche alcuni femminili in -2, come stipula, classifica, modifica, verifi- ca, specifica, che altri interpretano invece, molto pid’ verosimilmente, come esempi di sottrazione di suffisso, in quanto riduzioni di suffissati in -zone attestati anteriormente. Tl meccanismo della suffissazione zero é stato variamente giudicato rela- tivamente alla produttivita: i nominali a suffisso zero, che sono tipici soprat- tutto di certi registri e sottocodici particolari (in primis quello burocratico) ~ dove si possono spiegare non solo con Ia tendenza alla brevita ma anche come evitamento, in caso di incertezza, nella scelta tra -mento e -zione -, non sembrano in crescita, mentre i verbi, che sono propri anche del lessico comu- ne, risultano in espansione, nonostante la concorrenza del suffisso -izzare (si pensi a neologismi televisivi come provinare e microfonare oa messaggiare). 2.3. La prefissazione eccezione é costituita da anti ‘contro’, che premesso a nomi pud formare aggettivi: squadra antidroge, maniglioni antipanico); > (super, ex) Esistono perd alcune eccezioni; per esempio il prefisso negativo s- si aggiunge solo ad aggettivica verbi (inizianti per consonante, s- € z- escluse: s-contento, s-gelare, s-caricare), 156 Carros non a nomi, mentre ix-, che ha lo stesso valore, viene premesso a nomi (## felicita) e, soprattutto, ad aggettivi (#-giusto, in-credibile), ma non a verbiy Dai prefissati, con l’aggiunta di suffissi si possono trarre ulteriori derivati di altra categoria: cosi dai verbi prefissati in s- si possono trarre nomi derivati (sgelo, scarico e scaricamento). Molti prefissi derivano da preposizioni o prefissi latini, mantenuti nel- la forma originaria o accolti nella forma fonetica con cui sono entrati in italiano (ante-, super-, ex- 0 s-, post-, trans- e tra-, extra- e stra-, sovra-, pre-, sub-, ultra-); pitt rara, ma significativa, la presenza del greco (a-, iper- svt aS aa MB eeemmet: (anticucina, transalpino, anteguerra, postmo- derno, precolloqui ma indicano anche unione (con-: condirettore; co-: coproduzione), opposizione (anti-: antirughe), ripetizione (re- e ri-: reinserire, rivedere), valutazioni quantitative (wono- e uni-‘uno solo’: monolocale, unt- laterale; bi-e bis- ‘due’ o ‘due volte’: bicamere, bisnonna, bipartitico; semt- ed emt- ‘meta’; seminudo, semifreddo, emticiclo), valore negativo o privativo (ai gid citati s- e in- si aggiungano: a-: apolitico; dis-: disabile; de-; demotivare); valore intensivo (s-, omonimo del negativo gia citato: sbattere). Particolar- mente i nell’i oraneo sono i i (riduzioni, di origine inglese, dei superlativi latini mtimum e maximum), il secondo dei quali appare oggi pitt produtti- vo del primo (einiconvegno ‘piccolo convegno’, minéclub ‘club per bam| ni’, maxirissa, maxtmulta). Mins- e maxt-, perd, al pari di vari altri prefissi gi citati, bisillabici e di origine latina o greca, sono da alcuni studiosi collocati tra i confissi, di cui parleremo pit oltre. Una particolarita del lessico italiano é la presenza di verbi((@eluipans- verbieparasinietici sia in -fre, formati da aggettivi e nomi con { prefissi in- ad- Bin. abbellire, impoverire, arricchire, imbufalire, impratichirst), sia in -are, d@Avati per lo pid da nomi, con i prefissi in-, s- privative e in- tensivo, ad-, de-, dis- (tmpolverare ¢ spolverare, sdoganare, sbandierare, ac- costare, decaffeinare, discolpare). Alcuni studiosi tengono distinti casi come imbarcare, atterrare, in cui si partirebbe non dai nomi barca e terra, ma dai MORFOLOGIA LESSICALE 157 sintagmi preposizionali ée barca ¢ a terra; in realta il meccanismo sembra lo stesso. Naturalmente, anche tutte queste formazioni possono produrre deri- vati (abbellimento, sdoganamento, imbarco). Sebbene molto meno frequenti rispetto ai denominali formati col solo suffisso zero e alle neoformazioni in -tzare, i parasintetici conservano ancora una certa vitalita, soprattutto nel linguaggio giovanile, ¢ tengono in vita la classe dei verbi in -ire. 3. LA COMPOSIZIONE (e, di norma, non due), la . Lasciato da parte il caso di pronomi, congiunzioni e avverbi formati storicamente dall’accostamento di pitt parole (come qualcuno, perché, infatti, soprattutto, addosso, sottosopra), assimilabili quindi alle polirematiche (vedi § 5), in italiano possiamo oggi avere vari tipi di composizione. I pit frequenti ¢ significativi sono: . rere reser FO onome +aggettivo (cassa- vastoviglie, grattactelo); ragnasciuga, toccasana); , buttafuori, cacasotto); 1); yerde, benpensante); * awerbio+ za); © prepo: me (dopoguerra, sattobicchiere, contropiede). Tranne la categoria avver BIO EVEEDD, che produce yerbi, ¢ i composti aggettivo+ apgettivo e avverbio+ aggettivo, che comprendono prevalente- mente aggertivi (che perd facilmente possono essere convertiti in sostanti- vi), le ; nel tipo verbo +nome si possono avere coi pettivi, come in dispositivo salvavita; sono nati proprio come aggettivi composti di questo tipo di recen- te formazione come strappalacrime, mozzafiato. [ 158 Caproio6 Nei composti, e in i i tipi +nome ¢ verbo +nome, si segue la sequenza Ce dell'italiano e delle altre lingue romanze: il GERD che costituisce | del composto. A volte (ma non sempre) ¢ diverso lordinamento in quelli che sono stati chiamati «composti ibridi», molto frequenti nell’uso giornalistico, che sono formati da un elemento ita: liano e un elemento inglese, tra loro coordinati o subordinati: zanzara killer, ap”. caldo-record, incentivi-boom, acchiappa-audience. elle parole formate da due elementi nominali possono essere cO@REIRAED come nel caso di c (il cui plurale & cassepanche), di studente lavoratore, di caffellatte; oppure il ‘D o svolgendo una funzione quasi ale, come in cane poliziotto, bambino prodigio, scena chiave (in tal caso al , 0 face come in capoftla, sala macchine, pausa caffe, dove & evidente l’omissione di una preposizione (anche in questi composti al plurale il secondo elemento resta generalmente invariato). Solo in composti recenti, per lo piii calchi su lingue Sei 1 8 eR i in cole ITER come il tedesco Eisenbabn e l’inglese railway, modello per i successivi funt- via, Seygiovia e sciovia, calciomercato ‘mercato del calcio’, ecc.; un po’ diver- so &il caso di bagnoschiuma ‘schiuma da bagno’, che deriva, per metonimia, da bagno (di) schiuma. In ogni caso, si tratta di un tipo ancora produttivo, Soprattutto nei giornali troviamo anche combinazioni asindetiche come ef- fetto serra, emergenza immigrati, allarme inquinamento, definite da Edoardo Lombardi Vallauri «composti intitolativi», da accostare a quelli che hanno un nome proprio come secondo elemento, come effetto Doppler, caso Moro. II tipo fo: e, che indica un nome che ha la carat- teristica espressa dall’aggettivo, sembra ii o (ma sono di recente formazione ita e mezzobusto), all quails... per formare composti indicano cioé animali ¢ persone con le caratteristiche indicate daPtomposto (pettirosso, pellerossa, caschi blu ‘soldati dell’ ONv’, colletti bianchi ‘impiegati’), 0 con valore metaforico (telefono azzurro ‘organizzazione che tutela i diritti dell’infanzia’, numero verde ‘numero telefonico che si pud comporre gratuita- mente’), e che quindi potrebbero anche essere inclusi tra le polirematiche. v MORFOLOGIA LESSICALE 159 I tipo di composizione aggettivo +aggettivo, tuttora molto produttivo, pone gli aggettivi in rapporto di coordinazione. Tra questi composti spicca- ho quelli che indicano i colori delle maglie delle squadre di calcio (e quindi i giocatori ei tifosi di tali squadre: rossobla al plurale (GEA), le posizioni politiche (marxista leninista), gli etnici relativi a per- sone o cose di doppia nazionalita, o in cui nazioni diverse entrano in rappor- to (greco-romano, italoamericano, serbocroato). In questi composti spesso il primo elemento viene accorciato (democristiano < democratico cristiano, so- cialderocratico < socialista democratico, che pero storicamente é derivato da socialdemocrazia; soctoculturale gom- ma) m lo (sedia a sdraio— sdraio). 6. [ FENOMENI DI RIDUZIONE cia ae ee La prima categoria di riduzioni & quella dell Q@BDEEMAaIOMR che si trova quasi esclusivamente nello scritto, e che é documentata da secoli (s. ‘santo, santa, san’; p. o pag. ‘pagina’; @#opEprofessore’; dott. o dr. ‘dottore’; si noti che i plurali vengono per lo pit espressi con la ripetizione di una consonante: ss. ‘santi’, pp. o pagg. ‘pagine’, prof. ‘professori’), Labbreviazione prof é usata anche nel parlato, soprattutto giovanile (anche pluralizzata: ¢ profi). La seconda categoria, ben pit interessante, & costituita dall (igh che riducono sintagmi formati da pid parole alle si ali di queste. ic, ma prevale la tendenza a pitnticiarte come parole comuni ¢ non lettera per lettera; in questo caso la grafia pud anche corrispondere alla pronuncia (ct ‘commissario tecnico’ si trova scritto soprattutto come citi). Inizialmente riservate a istituzioni, enti, partiti, sindacati, industrie e imprese commerciali (vedi cap. II, § 6), le sigle si sono progressivamente estese fino a indicare (@imileomuni (pierre ‘(addetto/-a) alle pubbliche relazioni’ @ipPeiudice per le indagini prelimi- nati’, @Ptomografia assiale computerizzata’) 0 a essere usate in funzione aggettivale (doc ‘denominazione di origine controllata’, quindi ‘autentico’); in particolare le sigle dei partiti politici valgono anche per indicare gli iscritti di quel partito.. 50 arlamente pronunciate) che sono poco o per nulla trasparenti (anche perché le lettere si susseguono secondo un ordine diverso da quello italiano). Tra i vari casi, citiamol’affer- MORFOLOGIA LESSICALE 165 QUADRO 62. Le retroformazioni stati retroformati i verbi x retroformazione da candidato, interpretato come patticipio passato, Frequenti sono oggi le retroformazioni nominali ottenute tramite la sosti tuzione di prefissi e la cancellazione di suffissi o di terminazioni interpretate come tali: ne sono esempi postfazione e monokini, wratti da prefazione e bikini, e ‘a. In quest’ ultimo caso la retroformazione ha lo stesso signi icato della base, come avviene in molti altri esempi, propri soprattutto dell'uso substandard, gergale e giovanile, come fascio da fascista, coca da cocaina, l’agget. tivo wranguo da tranguillo e i soprannomi Fiore da Fiorello e Mancio da Mancini, tratti dai cognomi dello showman ¢ dell’ex calciatore ¢ poi allenatore. mazione ok (scritta anche okay), il radar e il laser (sigle rispettivamente di radio detection and ranging ‘tadiorilevamento e misurazione a distanza’ e di light amplification by stimulated emission of radiation ‘amplificazione della luce mediante emissione stimolata di radiazioni’), il vip (very important per- son), il dee-jay (alternativa a disc-jockey), il dna (l'acido deossiribonucleico, in inglese Deoxyrtbo Nucleic Acid), il cd (compact disc) ¢ il dud (digétal video disk), gli sas (short message service) ¢ poi anche gli mms (multimedia messa- ging service). , come Istat (Istituto centrale dt statistica), Udeur (Unione lemocratici europet), colf (collaboratrice 0 collaboratore fari- liare), Polfer (Polizia ferroviaria), co-co-co ((contratti dt) collaborazione coor dinata e continuativa), ec. In questi casi siamo vicini a quelle che vengono dette QHROIEMBCMOhia (dette anche éncroci, tamponamenti, blends), forma- ie STATE, come xtc MRD, ro 166 Capro.0 6 breria (cartoleria+ libreria), nazifascismo (nazismo, a sua volta riduzione di maiopalsoralioro, +fascismo), autosole (autostrada del Sole), ecc., eae ment, formato da info(rmation) + (enter)tainment, riferito a programmi tele- visivi che coniugano l’informazione giornalistica con |’intrattenimento 0 che tendono a spettacolarizzare le notizie, o come il recente (@/baalzambre, da globalizzazione + localizzazione. Un altro tipo importa i ioni 2 costituito dagli 4QOHameD he si Accorciamenti del genere sono di solito marcati in diafasia/diamesia e attestati soprattutto nel parlato colloquial Dal punto di vista morfologico, ii accorciamenti possono limitarsi o (come nel caso gia citato di auto (exfotina ‘piccola foto’; diaposétiva — dia— diateca ‘raccolta di diapositive’), Si pos- sono accostare agli accorciamenti fenomeni gia segnalati, come la riduzione del primo elemento di composti (ai casi gia citati si aggiungano pala italianistica) 2. una forma di derivazione che consiste nell’assegnare una categoria grammati- cale diversa a un’altra parola, senza cambiarne la forma 3. lo spostamento di un nome a una classe flessionale diversa 4. la formazione di parole con confissi di origine greca o latina 4) Le parole casetta e disavventura sono, rispettivamente: 1, un suffissato e un alterato 2. un alterato e un suffissato 3. un derivato e un suffissato 4. un suffissato ¢ un prefissato c) I suffissi -aio e -ssta, per formare nomi d’agente, sono: 1. il primo é produttivo, il secondo poco produttivo in quanto marcato in diato- pia 2. il primo é utilizzato per i nomi di strumento e il secondo per i deverbali 3. il primo é poco produttivo, il secondo molto produttivo 4. entrambi usati nei deverbali ) Quali di queste coppie di parole sono formate entrambe con il usuffisso zero»? 1. filmare / accordo 2. stipula / imprendibile 3. privatizzazione / drogare 4. aziendale / classifica e) Che cosa sono i verbi parasintetici? 1, verbi che presentano, prima della desinenza, un suffisso alterativo (es. fi- scbiettare) 2. verbi ottenuti da una base nominale o aggettivale con l’aggiunta sia di un prefisso sia del suffisso zero (es. arricchire) 168 Carrow 6 3. verbi a cui si pud legare il suffisso tore (es. assicurare —> assicuratore) 4. verbi derivati da nomi stranieri (es. siress stressare) /) Per quale tra le copie seguenti di parole si pud parlare di «composizione neo- classica»? 1. saliscendi / portacenere . telecomando / glottologia . autobiografia / sottotitolo |. pettirosso / greco-romano awn g) Delle quattro caratteristiche dei composti nome + nome qui elencate, una é ine- satta, Quale? 1. i due elementi nominali possono essere coordinati 2. il secondo elemento puéd fare da complemento al primo, determinandolo 3. il secondo elemento pud svolgere una funzione aggettivale rispetto al primo 4. almeno uno dei due elementi non viene mai pluralizzato b) Le politematiche sono: 1. combinazioni di parole formate da nome + aggettivo 2. combinazioni di parole formate da verbo + verbo 3. combinazioni di parole separate graficamente ma formanti un unico lessema 4. parole composte con prefissoidi o suffissoidi ) Unire con una freccia ogni parola alla sua qualificazione morfologica: 1. cartolibreria ® accorciamento 2. impoverire ® polirematica 3. stalianista © suffissato 4. tangentopoli © suffissato zero 5. ferro da stiro © parola macedonia 6. colf © parasintetico 7. spolvero (nome) ® composto neoclassico 8. incapace ® actonimo 9. frigo ® prefissato

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