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........

ontologia

della poiesis
di g.p. di
monderose
ma ggia
che cos' che d
ma gia al giorno?

che cos' che d


ma gia al te mpo?
che cos' che d
ma gia ai sogni?
che cos' che d
ma gia

all'universo?
che cos' che d
ma gia alla notte?
che cos' che d
ma gia alle stelle?
che cos' che d

ma gia ai suoi
occhi?
che cos' che d
ma gia?
ma gia?
ma ggio?

ma ggia?
che cos' che d
ma gia a ma ggio?
che cos' che d
ma gia al mito?
che cos' che d

ma gia al silenzio?
che cos' che d
ma gia all'ani ma?
l'essere?
l'interessere?
l'interesserci....esser

e assente mente
presente essere
presente mente
assente....essere
nella ma gia
dell'essere, essere

la ma gia
dell'essere, essere
ma gia in
essere....?
.tenera la
morte......................

................................
................................
................................
................................
...........................di
gpdi monderose......

................................
................................
................................
................................
..................tenera
la morte

quando
s'annuncia con le
stelle pi
belle............quasi
fossero le sue
pupille volanti.

....................oh
quanti giorni
ancora e poi il
nulla?......vedr le
sue pupille di
notte..........quando

saliranno al cielo
quali
stelle................ohh
h le regalo il
mio nulla...perch
lei possa col marlo

d'infiniti
baci....... mah i
sogni che
aleggiano la
morte sono gi
giunti in punta

di piedi...pri ma
della fine dei
te mpi...............qua
ndo la follia
approda al
ma ttino...pri ma

che la luna
eclissi e il sole
canti le lodi al
cielo....oh
arriver a
sognare il

vuoto....pieno...den
so...di lei?
................................
.. A
h hh essere
pi i mprevedibile
delle onde, pi

libera dei sogni,


pi lontana
delle
galassie...quale
essenza errante
nell'universo del

te mpo
i mma g inario.........
...........ah l'abisso
dei sogni ove
ogni luce narra
una

infinit....quale
essenza che
possiede in s
l'indeter minatezza
................... N
e l l'
anno della

morte e della
creativit...venne
la dea per
l'ulti ma volta...nei
secoli....................tr
a un secolo,

disse, avrai un
quarto d'ora
ancora
soltanto...e cos
nei secoli che
seguiranno....sara

nno infiniti
quarti....lunari...pe
r infiniti
secoli................ V
eniva dalla
bianca neve e

andava al
ma re...ove
inebriante
naufragare.... mi
baci per
l'ulti ma volta...nel

secolo di un
te mpo
i mma g inario.....for
se...perch la
morte ha voglia
d'arrivare in

fretta al
traguardo.........al
tra monto..quale
principio....quale
arch
dell'essere...quale

nuova inizialit
dell'esserci...s ma
con chi?
................................
................................
................................

...................... P
oi
esis.....co me una
dea nel
deserto.....co me
una dea nel
mio nulla...di

fuoco....apparve...s
olo di s....e non
disse...nulla...solo
svel la sua
misterica
bellezza....ah un

solo te mpo ci
dato
vivere... mentre gli
universi si
giocano
l'esistenza....a

volte la sera
viene
d'incanto...senza
apparire al
mondo, senza
pace, senza

terrore, senza
volare....ascolto
con il senso
dell'attesa le
parole
dell'incanto....che

fu...in un epoch
di dasein e di
morte... molte
volte pregai
anche io di
salire all'altezza

dei suoi pensieri


di ieri o
do mani...oggi ma i
pi.....a mo la
dea degli
eventi...senza

averla ma i
vista....n udito
il fascino della
sua phon.... molte
volte la sogno
cos co m'era:

altera, fin al
punto d'infilzare
i cuori con la
luce dei suoi
occhi e lasciare
alla deriva gli

esseri della
speranza.....l'accols
e morente...dopo
la battaglia...e
l'incontr di
notte alla luce

degli
incanti.....canti?
L
e chiese.
M
a i , rispose.
A
h le stelle ,
non sono ma i l

per rispondere ai
sogni..folli..dell'esse
re
................................
................................
................................

................................
................................
................................
...............perch
appaiono le
stelle?

P
e r c h si
svelano al
mondo?
P
e r ch
d'i mprovviso,
d'incanto...senza

attendere n
preghiere...n
desideri?......perch
quando la luce
sco mpare e le
ali della notte

paiono avvolgere
ogni
orizzonte....ogni
evento...ogni
te mpesta....solo
allora la stella

del creato lancia


al mondo la
sua seducenza...e
fa volare i
sogni nella
mente....senza

luce...n
splendore?..............
.perch l'altera si
disvela verso
sera, quando
ogni speranza

del giorno
nulla e induce
a pensieri
disperati e
disperanti?....perch
la stella

indifferente ai
giorni a alle
notti e all'essere
e alla morte?
E appare solo
quando la sua

intenzionalit lo
desideri?........ah
essere accolti nel
genio della sua
essenza e con
sorpresa...quasi

fosse una guerra


la mpo.....................
...........alle
do mande lei
rispose con un
sorriso indicibile:

chi credi che


decida?
..........sol io dar
inizialit
all'erranza della
recreanza e poi

nessun altro.....gli
eventi saranno
decisi dalla mia
mente....perch
infinita mente
oltre gli altri

genii.......ah
vorrei volare
anche io oltre
l'orizzonte per
assistere al
ma gico

evento.... ma sento
che la notte
dissipa le sue
o mbre....e le ali
non spuntano al
calar del

sole..................forse
sar per un'altra
sera, quando
l'at mosfera
briller di nuovo
con la luce dei

suoi occhi e
l'incanto sveler
all'essere i
misteri del
mondo.......solo
allora la dea

accoglier la
desideranza...perc
h solo allora
la dea desiderer
salvarci................o
h ma sento che

gi l'universo
i mbruna e
aldil del te mpo
scelto dagli
eventi i venti
secolari

trascorrono...col
senso del nulla:
pri ma? C
h i ss?
P
o i? C
i sar?
F
o r s e con la
sua i mago

lascer credere
d'essere l per il
nulla ...ed
invece con la
testa nei suoi
pensieri e con la

mente nei
pensieri della
divinit...con il
corpo nei propri
desideri e con la
mente nei

pensieri del
nulla....del
niente.... ma
mente sapendo
di mentire, senza
venire al mondo,

senza essere
presente
all'essere.....
poiesis.....................
................................
................................

................................
................................
................................
................................
................................
......................estasi.

................................
................................
................................
................................
................................
.....................quale

brillanza in
estasi tra i
sentieri che si
biforcano,
l'invisibile
presenza della

divinit s'eleva
e ci indica la
via
della
destinanza.........al
dil...o l nelle
colline tra il

ma re e il
cielo...l lei
offrir i suoi
doni all'essere
che se mpre
l'a m e che

lasci la sua
vita agli inferi,
per svelare il
sorriso della
seducenza ...che
rie mp la sua

mente...ogni
atti mo...dal
fuggente al ma i
giunto in
prossi mit degli
eventi......non c'

pi la
desideranza.....
la flebile luce
del cero che
s'offre alla
assurda essenza

del bruciare per


esistere....ah
l'estasi svanita
nel nulla....nel
niente si vive
una sola

volta....la
prossi ma non ci
sar: n in cielo,
n nel creato
dell'i mma g inario...
ah l'estasi che si

lascia consu mare


piano...quasi fosse
prelibata delizia
della notte...la
quale arriva in
punta di piedi e

ma i lascer
l'essere silente...con
i suoi occhi
splendendi pi
delle stelle vicine
o che brillano

in lontananza
siderale.....ah
vorrei aprire la
porta ed uscire
dall'incubo che
assale ogni

orizzonte e
lascia solo il
nulla quale
unica
consolazione
della sera che

arriva pri ma del


brillio
stellare....non
lasciar mi
andare....alla
deriva: non

giocher pi con
la sorte, n
berr pi la
voce delle
illusioni, ignorer
l'assenza

assoluta,
mitigher il vuoto
con il vento
dell'i mma g inario,
lascer alle
lusinghe il te mpo

necessario per
sparire...da
lontano sogner
le estati senza
estasi, senza
parole per

parlare al cuore
pi profondo
degli universi....e
chieder a chi
l vi abiti per
quale ragione la

luce abbia
abbandonato la
sua essenza
estatica ed ora
oppri me quale
ferita della

mente? .....ah
co me bello
a mare quando
si pensa al
suicidio al
ma re....eri il

ma ssi mo della
desideranza... ma
ora rischi
d'essere
banale...ah il
te mpo dell'esserci

pu essere letale
................................
................................
................................
................................
................................

................................
................................
......................poiesi
s...............noia......lunghi anni
son trascorsi

d'incanto

ed io mi

dilungo solo per


attenuare il
risveglio.....sento
la sera che
richia ma le sue
stelle e la luce

che raccoglie le
sue ulti me
visioni...per
sparire e
riposare......ah
dove andare?

S
e chi si
vuol raggiungere
a ma errare?
A
l t rove? L

ove la voce non


risuona ma i

nell'udito del
cuore? E i
sensi si perdono
tra infinite
variet co me
fiori senza

profu mi e lu mi
con la for ma
delle o mbre?
A
d d io ai
pensieri che
giocano solo con

le illusioni e
lasciano
all'incanto le
uniche voglie:
tanti anni luce
saranno mitiche

i mma g ini
stellari?
................ah il
profu mo della
sua partenza
intenso co me

quello del suo


arrivo.
S
o g n er
d'essere aldil
dei paradisi
perduti per

delirare con il
peccato e il
senso
dell'essere...in un
altro
mondo.......chi

parler alla sera


e chi alla luna?
M
a i si sapr.
C
o n servai i
raggi di
luce...unico

regalo degli
anni della
desideranza...e
scoprii alla mia
mente la
pesantezza della

noia del te mpo:


ti pervade fin
nell'essenza
dell'essere...quale
abisso oscuro
che scava

dentro l'exsistenza
per col mare il
niente.....ah
l'abisso che
s'insinua denso
d'oscurit...abitato

dalla noia pi
atroce ...quale
assenza assoluta
del suo s-guardo
astrale...che
ma le...ora... ma

non vale....presto
sar diverso...l
nell'universo che
non c' pi...n
ma i pi ci
sar...chiss?

................................
................................
................................
................................
................................
................................

................................
................................
................................
..poiesis......la sera
del d.............ah
ascolto i suoi

passi sul selciato


della catastrofe
con i pensieri del
corpo pi dolce
dei sogni...solo l
tra la luna che

s'i mbruna e la
sera del d
dell'evento
sorger quella
luce che incanta
anche la notte

pi buia e pi
tersa
dell'anno......chi
sparir per
pri mo? F
o r se
chi apparir tra

un mito e un
sogno? O chi
lancer un
sussurro pi
profondo d'un
abisso? O
h la

vertigine
dell'assenza
prende i sensi e
l'essere vacilla
sull'orlo della
propria voragine

infinita e
guarda il nulla
attante in deriva
dell'universo: l
ove perso
ogni senso e la

noia regna con


l'i mpero
dell'assoluto .....ah
avessi avuto
al meno il te mpo
per deridere la

mia vita mia


vita mortale ed
osservare la fine
dell'essere nella
profondit della
propria essenza

con quella
leggerezza che
invita al
disincanto, oggi
non sarei qui a
tre mare per il

niente che
s'inabissa
nell'essenza
dell'essere e lo
rie mpie di noia:
con la densit

che rende
estatica anche la
bellezza terribile:
perch la
catastrofe che
tutto divora ora

di mora nel nulla


...l in fondo
...nell'abissale
icona dell'essenza
i mago....l
nell''abissale

catastrofe insita
nell'essenza
dell'essere la
noia assoluta
abita
sovrana....ah

l'angoscia che
pervade l'essere
quando il
nulla precipita
nell'abissalit e
s'installa con

l'estasi
desistente.....l
abita il vuoto
catastrofico che
inabissa il senso
del niente.......ah il

so mme r so che
inabissa
l'i mme r so... la
catastrofe che
capovolge l'essere
e lascia

prevalere il
niente.....una
piccola
increspatura d
l'entusias mo al
nulla...nell'e merger

e alla luce
inabissando
l'essenza della
storia e il senso
della storia
...quale storia

del senso del


nulla
................................
................................
................................
................................

................................
................................
................................
................................
................................
................................

......................eroi...
..l ove abitano
coloro che son
morti d'a more
regna la
dea....che li

accoglie
danzando.....non
un paradiso,
n un inferno, n
un li mbo, n un
purgatorio...gli

eroi morti
abitano il luogo
della gioia in
fiore.....non un
luogo sacro
perch sacro

giacch gli dei


li hanno
sacrificati, una
topia d'attesa
della divinit:
sono stati

abbandonati l
per se mpre......non
desiderano
ritornare nel
mondo , n
aspirano ad un

altro mondo.
L
a vivenza
degli eroi morti
per a more
continua tra il
colore e i

profu mi della
dea che li
circonda con
l'unica
consolazione
possibile: essere

stati a mati dagli


dei tanto
dall'essere
uccisi.... ma
perch gli eroi
morti d'a more

non sono stati


destinati in un
aldil co mune?
P
e r c h la dea
li cura co me se
fossero vivi?

F
i o r i tra fiori?
A
h l l'assenza
invade la mente
e la rie mpie di
presenze si mili
all'assenza o al

nulla. A
niente giova
pensare quale
sar la
destinanza...in
una esistenza

ove al nulla
succede il
nulla....senza
posa, n ti more
che al senso del
niente prevalga

una ipotetica
salvezza. A
cosa pensare
quando nulla
possibile per
sedurre l'essere

..... meglio
chiudere la
mente per
precludere
qualsiasi
desideranza per

placare i dolori
del senso del
nulla.
A
n c ora un
atti mo e tutto
sco mparir ...e i

ricordi saranno
abitati dalle
presenze
fantas ma
parlanti la
lingua dei morti.

S
i spera
d'accedere subito
alle prossi me
stagioni...senza
attendere eventi
che

preannuncino
gi incontri
nefasti. A
l le
volte possibile
ascoltare la voce
severa e

lontana.... ma il
senso dei
desideri
se mpre rivolto
verso altre stelle
e altri eroi.....con

la mente ancora
densa di pensieri
inutili si decide
di lasciare a
chi sappia
meglio abitare il

mondo, la gloria,
la destinanza.
M
a i pi si
sogner l'essenza
degli sguardi,
ma i pi

s'ascolter la voce
che chia ma
perch da s
non si sente
troppo desiderata,
ma i pi il vuoto

denso d'essenze
sar abitato
dalla luce
generata dal
nulla....ah
dea...ah

dee...perch ci
avete
abbandonati?
................................
................................
................................

................................
...................iceberg........................
................................
................................
................................

.............................a
h l'incanto che
ci prende
quando la
brillanza si
svela al nostro

sguardo e s'erge
pi bella delle
meraviglie del
mondo....................
................................
................................

...........ignari
lascia mo partire
un soffio di
desideranza che
increspa ed
aleggia...d'i mprov

viso l'i mme nsit


vacilla, barcolla,
danza all'interno
del ma gico
equilibrio...ed
ancora di pi ci

incanta....quasi ci
fosse una
corrispondenza
con il nostro
soffio della
vivenza: quasi

volesse danzare
tra le onde da
a mare. A
h
ma i illusione
balen
all'orizzonte pi

terribile che
bella: d'incanto
cos all'i mprovviso
tra mut gli
eventi: d'i mpeto
a mma i n e

rivers la sua
essenza nelle
acque agitate e
te mpestose: un
i mme nso fragore
s'ud in tutti i

luoghi del globo


e lei inabiss
traci mando con
moti ondosi
altisonanti ma i
visti, n

uditi................quel
che fu la pi
stabile che si
conoscesse sprofond negli
abissi con la

sua orgogliosa
vivenza glaciale.
A
h la
catastrofe: un
soffio pu far
capovolgere le

i mme nsit pi
eccelse...tanto da
generare l'attante
che far
naufragare
l'esserci: il

soffio dell'essere
che genera la
catastrofe per
mu tarsi in essere
abissale. A
h il
soffio di

desideranza
dell'essere si d
quale catastrofe
esistenziale,
prossi mit del
naufragare, quale

destinanza
dell'essere per la
morte. A
l la
presenza
dell'essenza
dell'incanto..al

balenare del
miraggio bianco
e i mme nso l'essere
s'eventua quale
estasi, quale
respiro che

sente la
vicinanza della
meraviglia... ma
quel soffio di
vento far
vacillare

l'i mme n sa
esistenza
glaciale.
L
' e quilibrio
fondante la
stabilit

dell'esistenza
dell'essere si
sveler oscillante
e risonante.
U
n a risonanza
infinitesi ma

genera l'abisso
ove l'essere
naufragher:
dall'incanto
alla morte: dal
miraggio al

naufragio. A
h
l'abisso che si
disvela nella sua
ellittica
curvatura: si vive
solo la superfice

del mondo trafitti


dal raggio del
nulla ed subito
morte...l'essere
solo sulla variet
sferica trafitto

dal raggio
abissale...ed
subito
aldil......................
................................
................................

................................
................................
................................
................................
................................
......poiesis...........so

gni da
vendere..................
................................
................................
................................
........................diste

se le sue inti me
essenze mentre
disvel al te mpo
il suo essere
nuda al
mondo...............ah

essere in
nuce, ah essere
in luce....ah
lunghi anni sulle
ali dell'estate
sono state le sole

volte in cui la
vita sorse senza
dinieghi n
divieti. A
h le
ore grandi co me
un secolo, ah le

cose piccole
co me galassie,
m'apparvero scarse
di ani me co me
nuvole d'un
giorno assolato e

solo scorto dietro


l'angolo della
morte......................
............la sorte
verr ancora a
spiegare la

nostra mente,
mentre le nubi
lanciano alla
terra o mbre
col me d'attesa e
di tor menti.

S
e n t o gi la
gioia che
s'avvicina a

passi lenti.

M
a
menti?

A
h le
montagne viola
o lill...ah la
notte l l in
prossi mit della
mondit con la

velocit della
destinanza....pi
rapida d'un
uccello da
preda.... mi
prenda...prenda...p

redante la preda
fuggitiva l l,
che al fine si
d, giacch non
ce la
fa............................

................................
................................
........far ancora
in te mpo a
spengere le luci
pri ma del sonno

dell'attesa e del
riposo: denso di
sogni ed incubi
e vuoti di
mente.....................
ancora giorno

e il sole tarda a
lasciarci, sar
ancora preda
della nostalgia
della bella estate
che si svela alla

sera con l'abito


delle stelle fisse,
mobili, cangianti
ma senza tanti
allori per
piangere e per

sognare: con la
sorte oltre la
morte......................
................................
................................
........ah ho

ancora sogni da
vendere e gioie
da
acquistare... ma
non so pi se
fare il mercante

o il ludico
creativo o se la
luce segua
ancora il destino
dei viventi o la
nostalgia dei

morti.
P
r o ver ad
essere un
fuggiasco con la
sera dietro le
spalle e la

notte buia quale


vivenza...... ma
sar una nube
nera co me
l'incanto della
morte ad

avvisare le
ulti me speranze
con il fascino
del
nulla.......................
................................

................................
.......ah udr
ancora il sole
cantar mi le
melodie dell'a more
che lascia al

mondo il mistero
dell'evento.... ma
all'ulti ma ora la
destinanza ci
sorprender con
la fantasia dei

fiori e la luna
da sola apparir
all'orizzonte degli
eventi: ci lascer
sognare senza
farci del ma le:

con la follia
negli
occhi.......................
................................
................................
...............................

ah co me
vuota la notte
senza i sogni
dell'i mpredicibile.
O
r a son
trascorsi millenni

luce e
dell'atti mo del
cos mo e
dell'universo non
c' traccia:
nulla, n del

nostro destino, n
della nostra vita
cos densa, cos
tersa, cos casta,
cos vicina al
nulla e senza

fasti..........correr
ancora un'altra
volta per
raggiungerla con
le ali del
destino........e........l'

ulti mo raggio che


provenga
dall'aldil......e.......
..insegua senza
sosta una luce
misteriosa e

senza
senso......................
poi mi volter
ancora una volta
per vedere gli
occhi di chi

decise la sorte
del
mondo.........pri ma
che sia fuori per
se mpre e senta
l'inaudibile con

la mu sica delle
note del
nulla....o....con i
sogni abitati
dagli occhi
dell''essere...............

................................
................................
................................
................................
................................
................................

................................
................................
sub-li me......lei
subli me.....a mante
del disordine..in
lei c' la

leggerezza ma
anche la
tristezza d'una
nuvola a
pri mavera.....lei
subli me a mante

del di-venire ...in


lei c' la
luce... ma anche
il buio atroce
d'una nebbia
siberiana....lei

subli me ne mica
delle tenebre....
caotica co me il
sole... ma le piace
il perielio di
venere.....non

saprei bene se
le piace la
nostalgia della
pace o l'ira
della vitti ma che
tace..... ma

subli me lei e
sar........................
................................
................................
................................
................................

................................
...............non mi
sognare............ho
le labbra grosse
da attraversare,
la sera o al

ma ttino: non fa
differenza, tanto
ci sar se mpre
chi avr gli
occhi per ridere
e lo sguardo

finto metallo con


la pelle di
coccodrillo.
O
g n i sera al
tra monto alza
gli occhi al cielo

e pensa: quando
era nera la mia
giornata....tant'
che non riuscivo
ma i a sapere
quando il luned

venisse...il tre o
l'otto o il
sei....sono? S
,
s, ancora un
altro poco ed
andr a

dor mire....sogner
gli occhi tristi
della sera e la
luna mi far
co mpagnia, col
raggio blu

dell'estate e col
raggio rosa
dell'autunno.... ma
non mi
sognare..........non
ti far bene

sostare sulle
piazze di notte
e cantare co me i
grilli dei
conventi...e...le
sere passate ad

urlare: dio, dio,


non molestare gli
organi e i letti
e le strane
passioni dei
gatti..... AH

gli occhi di
metallo lucido li
ho visti una
do menica
po meriggio in
vitro...in

vetro...dietro le
vetrate
virtuali.... ma non
mi sognare... mai
pi.....o i sogni
non ti lasceranno

pi...........................
................................
................................
................................
................................
................................

................................
...............il
tra monto dei
sogni.............io li
guardavo e lei
con il fare

incessante delle
lepri apriva i
cassetti dei
sogni....non ti
destare... mi
sorrise l'alba:

il tra monto dei


tuoi sogni. F
ra
un poco verr
la sera ed
uscirai di qui
libero co me gli

uccelli del ma re
che vanno a
pescare di notte
il sangue blu,
ma lei non ci
sar pi.

A
d o ro ancora
la sera restare a
guardare la notte
pi buia, con le
stelle annoiate
d'essere fisse e il

creato che l
che attende i
desideri dei
nostri sogni.
A
n c ora una
volta e tutto

sar sco mparso


sulla faccia
della terra...non
c' pi pioggia,
non c' pi luce,
non c' pi un

santo che ti
produce un
miracolo stanco o
appena pi in
linea con
l'orizzonte e

l'universo....ah io
mi sentii persa
tra le sue
braccia forti
co me una gru
a pri mavera.... ma

c'era il sole e
c'era il ma re e
a me veniva
voglia di
cantare le nenie
da ba mbina,

quando l'et
incrina e la
soglia tra la vita
e la morte
torna a
vacillare....ti

ma nder un
bacio
postale...quelli
con i ti mbri di
fresco, con le
scale attorno e

le scorie del
te mpo appese
co me coriandoli
a carnevale.
A
n c ora un solo
atti mo e poi

potrai morire: mi
guard con gli
occhi pi lucenti
della se misfera
del circolo
polare artico ,

ma non si
s mosse dal suo
destino. S
u b
ancora una volta
la sorte avversa:
aveva un

diade ma con la
gonna pi
vaporosa della
serata, di quelle
che quando
ballano fanno

vacillare il
mondo e il
cuore...e si
inizia a tre mare
co me se si fosse
sottozero

all'equatore. O
h
la mu sica era
bella s, ma si
cantava da
folli....con
l'orchestra che

suonava il rock
dell'infanzia
ma ledetta e le
gonne che
volavano senza
pantaloni e

senza senso.... ma
quella notte non
si lasci alla
sorte il privilegio
di fare le
scarpe. C
a p ii

all'i mprovviso che


il te mpo della
giovinezza era
pallido e il
te mpo del sorriso
gi dietro le

spalle dei vecchi


platani d'un
giardino verde e
rosa, blu e
glicine,
lill...l....l...quan

do sorger
ancora il te mpo
della pazienza
fuggitiva e
secolare, quando
la sorte guarir

gli incubi che


acco mpagnano
la luce del
giorno. Q
u a n do
verr? O
r a che
non ci sar

pi? O
h
spinga, spinga
forte: il pedale
dovr tre mare
con la forza
d'urto delle navi

da crociera e la
bellezza degli
sguardi di
fanciulle pri ma
che per loro sia
gi sera o notte

fonda....addio,
addio, affonda
pure negli abissi
del te mpo...tanto
non ci sar ma i
pi chi le dar

la luce
dell'inverno a
sole
spento.....................
................................
................................

................................
................................
................................
....................naufragranze...............
................................

......................oh
ma re..... mare....no
n mi lasciare di
notte a
naufragare...con
le stelle di notte

che guardano le
volte del creato
tutte le volte
che il loro
sorriso si volge
al passato.....oh

non gridare
invano....tanto gli
astri sono tutti
folli....oggi ti
dicono che
potrai trovare i

tuoi sogni nel


cassetto, do mani
nel letto e un
altro giorno
ancora non si
sa dove o si

speri o si
spara....attenda
pure un altro
anno, tanto
dovr arrivare
ancora con

lingue piene di
vento e la
chio ma nera e
china e
bianca...co me
l'alba......ah ci

sono giorni in
cui la sera non
arrivi ma i e il
tra monto duri il
te mpo infinito
che serve per

morire, nascere e
rivivere in altri
luoghi, in altri
ma ri, in altri
universi....senza
sentirsi persi, n

tre manti di
gioia o di
paura, ma solo
vuoti....soli....co me
il sole nella
radura della

foresta nera, nel


cuore del
continente pi
antico d'ansie e
di ti mori....co me
quando pare

che non ci sia


pi niente da
fare per restare
ancora in
vita...oh non mi
sogni pi con

la gioia del
cuore e il
sorriso perso per
strada mentre
si cercavano le
viole. N
on

ancora giunto il
te mpo in cui la
notte avr
lasciato le sue
spoglie alle stelle
e vestir la

corolla con i
fiori roridi di
pianto. N
o ,
non mi sento
stanco: solo il
soffio della vita

che mi
lascia.....acco mpag
na la notte con
il dolore della
morte e al
ma ttino fugge

via ....con la
velocit dei
sogni.......................
................................
................................
................................

................................
................................
..............sogni ad
occhi chiusi e ad
occhi
aperti......................

................................
............ E
'
sveglio? sono le
otto del ma ttino e
la sua sorte sta
partendo...non so

pi dove andare
ed ho una gran
voglia di
morire.... ma fra
poco sogner di
entrare in quella

luce che fin allora


mi uccise...tutti i
sogni...a occhi
chiusi e a occhi
aperti. M
a , la
prego, non

apra...perch la
morte che mi
attende con
l'ar ma bianca e
nera vicino al
ma re...oh no, no,

non so
soffrire... ma fra
poco morir e ma i
pi la rivedr...io
la sogno se mpre,
se mpre, oh co me

dolce il te mpo, oh
co me forte il
vento.... ma lei
fer mare non si
pu e dove
andr...non lo

so... ma non si
volti ma i, non si
giri e ri-giri
ma i...gia mma i
vorr che i suoi
sogni siano spenti

co me i miei...non
si fer mi pi.
S
e n t o gi
suonare. Q
u e l la
porta gi aperta
e il sole

dell'infinito gi
splende in
alto mare... mi vien
voglia di gridare,
ma la mia voce
non suona pi, le

ma ni e i piedi
sono
i mmo b ili..co me il
respiro...il mio
povero cuore non
mi batte e ri-batte

pi ed il mitico
corpo gi si sente
gi...gi, gi fin
nell'abisso...da
dove non non si
sale pi su...suss

non mi
lasciare...non mi
lasci, ma non si
fer mi...continui
al meno lei a
sognare...ad occhi

chiusi o ad occhi
aperti...tanto per
sognare non serve
guardare................
................................
................................

................................
................................
................................
................................
..........onde
fuggitive.................

.............................o
h lei mi spinge
oltre quel te mpo
della vita mortale,
l ove le onde
fuggitive e

stanche varcano
le soglie dei sogni
e sostano un
istante infinito per
conte mplare le
bellezze lunari...l-

un-a-ti-ke?
O
h si lasci
guardare...
bella solo co me il
sole all'alba
....che non

guardo ma i,
perch mi piace
di pi sognare
il sole
tra montante, con
i suoi raggi

ultraviolentiviola
che volano da
qui a l senza il
ti more delle
distanze o degli
ostacoli o delle

re more o dei
dinieghi o delle
ma ldicenze o
delle fatture
ma giche o
tragiche o

sadiche....sado mas
y? ma ss.. ma
che sia solo
virtuale. L
ei
far soffrire..ci
ri-penser ...si d?

si dar ? si
sottrae...si
kripta...eh...si
dekrypta...si vela
e si disvela...
la verit

bellezza...la legge
dura della
dolcezza del
subli me....un
nobile feno meno
della seducenza

astrale...le stelle
son l solo per
farsi...conte mplare.....guai
a chi pro-getti la
prossi mit nella

loro inti mit


....ikarodocet...caro....karo
? non mi ha
ma i chia mato
cos cara....kara?

ecco sar pi
cara delle
stelle...anzi la pi
cara delle
stars...cos la
finir ...di farsi

del ma le da
soli...soli? s,
s...lei e tutti quei
ma ledetti genii
che abitano il suo
corpo...cos parl

pri ma del diluvio


universale....niente
ma le...aldil
delle stelle e non
solo quelle.... ma
di sola bellezza

non si salva il
mondo....
O
h . .non
cos? O
h si
lasci a mare...
dolce co me il

ma re salato... ma
di dolcezza si
vive una sola
volta.... O
h ...ci
regali un
sogno...vuoto

co me la grazia
pregnante
dell'universo denso
d'incubi e di
orrorose
tragicit..... O
h

si faccia spogliare
per irradiare
l'inter mittenza
aurorale del
miraggio boreale
quale brillanza

astrale, ma di
luci soffuse e terse
si pu anche
perire o svenire, o
sbranare
dall'eroina versus

se midei... O
h h ..oh
si lasci
affondare...
subli me co me le
stelle, ma quelle
non se ne stanno

l a guardare:
son fisse, ma i
fesse, ma
fissate...replicanti,
klonanti la
medesi ma melodia

ar moniosa e
tediosa
mor mo rante:
do mani....do mani
? s, siss
....do mani...potr

annegare o
volare, o morire
o soffrire .... ma
non mi
lasciare....non mi
lasci ma i pi....le

stelle a mano
essere viste a
distanza
siderale...guai a
toccare il fondale
universale, si

pu s-profondare
nell'abisso, senza
ma i pi tornare
tra l'aurora e
l'infinito...finito?

gi tutto
irreversibil mente
ter minale?
O
o h h...non mi
lasciare....non mi
lasci pi, anzi

si lasci
attraversare senza
fiatare, co me
gi si lasciano
oltrepassare i suoi
occhi dalle

inter mittenze
delle
desideranze....ke
danze...con il
sorriso sornione
della perfida

albione, appena
baciata dalla
fortuna bendata,
anzi cieca
co me la sua
ani ma dis-

ani mata, che


corre e fugge via,
per non tornare
ma i alla
deriva...strane
onde

fuggenti...saranno
le superonde
della
stranezza...che
spezzano e
frantu mano la

spazialit
-te mporale... ma
cos difficili da
catturare dai
sincrotoni
superquantici?

Q
u a n ti quanti
ancora?
C
h i ss....
l'indeter minatezza
della stranezza
bellezza..................

................................
................................
................................
................................
................................
................................

................................
.............................sp
rofondatezza............
..non ha pi senso
ascoltare le voci

degli abissi della


me mo r ia dei
ricordi deiii....non
ha pi senso
alleviare con il
miele eterno.. con

la desideranza
della morte...ah si
inveisce ogni volta
, quando appare
il suo
sguardo..................

..................non ha
pi senso spendere
le lacri me della
noia senza
ascoltare la voce
dell'aurora: che

sale saliente ogni


volta che l'esserci
mu ore....ho anche
io lasciato alle
luci della notte il
vago sopore

dell'ani ma
morente, in
mente....ah verr
la morte ed avr
gli occhi
dell'eternit

..............................h
o se mpe ascoltato
la voce
dell'ani ma: in
silenzio: senza il
cla more

dell'eternit...non
ho pi i sogni da
vendere, n
vendette da
sognare, n
ricordi da

regalare a chi
viene e v
soltanto per
mostrare il volto
del bene o il volto
del ma le o

a mbedue
anfibologici............
................................
.la sapienza mi
consiglia di
sorridere, se mpre,

o per lo pi ogni
tanto: al meno
quando la
presenza della
vivenza sfiora il
fiore del

tra monto................
............................a
h chi ri mpianger
ma i pi i giorni
lontani
dell'infinito ritorno

del bene nel


ma le? ho sognato
anche io un
giorno di ma ggio
l'inizio della fine
della noia.... ma

una sola volta


vidi volare la luce
dell'eternit ,
quando la sera mi
svel lo sguardo
della morte, con

gli occhi subli mi


della divinit
...non c' pi
quella sera
rischiarata dalla
voce lu minosa

della te mpesta
perfetta...................
................................
................................
........non c' pi
te mpo per sognare

una luce antica e


a mica che ci riveli il senso
dell'essere e, o, la
deriva dell'infinito
infinitesi mo

ritorno che ma i,
se ma i, verr
....ho soltanto
avvertito nelle
essenze kryptate
del creato la luce

della vicinanza
lontana della
morte vivente in
proxy mit
dell'exsystenza..se
nza arrivi e senza

partenza, ma solo
una vaga
presenza...co me la
luce dei suoi occhi
di l , dall'abysso
infinito che ma i

mi lascer libero
d'essere si mile ai
sogni pensati nel
buio della notte
ani mata.................
................................

................................
..........non ha pi
senso ascoltare il
colore dei suoi
occhi, se la sera
la noia ci assale

ed invade la
me mo r ia
sognante....nel
vuoto spazio della
notte c' il nulla
che canta con la

voce della
seducenza astrale:
solo la vocalit
della morte ci pu
salvare...nel vuoto
eterno del nulla,

una sola fon che


canti: una
canzone virtuale:
su, suss...non
tre mare...le stelle
non stanno l solo

a guardare.....gli
dei non ci hanno
abbandonato
abitano l l in
un ca mpo di
giacinti, lill ...in

un ca mpo di
giacinti abitano
gli dei...l l gli
dei si gettano in
un ca mpo...in una
radura fiorita di

lill , di
giacinti...scendono
in ca mpo insie me
agli eroi...in una
radura lu minosa
di giacinti lill

................................
................................
................................
.......l'essere divino
si getta sul ca mpo
di giacinti, l l la

rica mata
seducenza degli
dei si svela e
disvela il ryt mos
divino che seduce
le dee lill , in

una radura
divina fiorente di
giacinti...l l ove
l'essenza degli dei
si getta, si d , s,
siss, la rugiadosa

radura
sanguigna,
ruggiosa, brillosa,
lu minosa,
i maginosa, seduce
gli dei in un

ca mpo di giacinti
lill
..............................l
l si disvela
l'aletheia, la verit
si svela in una

radura di lill , l'


essenza degli dei
si svela sul ca mpo,
si d in ca mpo l
l ....s in quella
divina radura il

padre o la ma dre
sono figli
dell'essere...o sono
figli di se stessi...la
ma dre figlia
dell'essere, o la

ma dre figlia di
s, cos co me
iddio figlio di se
stesso o il dio
figlio dell'essere o
la dea ma dre

figlia di se stessa
o la ma dredea
ma dreperlacea
figlia
dell'essere...la
natura della dea

figlia dell'essere,
la physis divina
figlia di s e si d
da s , s, si svela
da s , si getta da
s, si pro-getta da

s in un ca mpo di
lill , si fonda da
s in una radura
radiosa di giacinti
l l
................................

................................
................................
.......ah essere figli
della radura
vuota, sgo mbra,
libera, disertata,

annullata,annichil
ita, svuotata,
diradata, in
eterna
diradanza...figli
della pregnanza

divina...figli della
sua
desideranza...figli
della sua
ontogenesi o
dell'essere

pregnante che si
d da s o
d s o d
la pregnanza
all'essere..................
................................

................................
.................ah la
fanciulla
pregnante
dell'essere che d
luce e d alla luce

figli dell'essere
pregnante o
dell'essere creante
in estasi in un
ca mpo di giacinti
lill... ...l...l....

...solo la dea ci
pu creare
................................
........................ah..e
ssere disvelanza
della monadea

vuota in
exstasy, quale
deliranza che
danza nella
diradanza
subli me

dell'aletheia
dell'essere, senza
il

nulla, senza
dei, n eroi, n
entit o

superentit, solo
il suo evento che
si d. M
i
viene in sogno
l'evento della
dea che si d

nella diradanza
che danza con
l'i mago
dell'eternit
i maginaria.
M
i
viene in

sogno con la
luce dell'eterno
ritorno
i maginario,
all'alba di un
altro giorno....ho

solo un ulti mo
desiderio nei
pensieri ma non
mi viene ma i in
mente, n oggi
n ma i. N

svender i sogni
a chi si svela
con lo sguardo
del bell'esserci o
a chi dissi muli
l'origine del ma le

con la
luccicanza
dell'exystenza
senza presenza,
o solo con
l'assenza, mentre

sussurra se mpre
ai miei sensi di
svelare solo
l'i mago
sorrydente:
tanto per la

ricerca del
te mpo
dell'eventuale
ritorno c'
se mpre innanzi
l'infinito. H
o

solo un sogno
da raccontare,
ma non lo
svender per
qualche virt
virtuale, ho

troppi sensi
nascosti e silenti
e inauditi e
indicibili: forse
un giorno
alegger nella

mondit la sua
eterna presenza,
ma gi sera,
gi troppo
tardy per credere
ancora alle

fabule con o
senza dor mienty,
senza sogni.
U
n a sola
volta, se ma i ci
sar, forse verr

la dea con in
seno un sogno
senza senno,
insensato, ma
non ci sar pi
il te mpo per

sognare l'i mago


i maginaria degli
eventy....giacch
non c' pi il
te mpo i maginario
dell'i mago

eventuale. A
nulla pensa il
nulla che sogna
o i mma g ini
l'evento del suo
infinito ritorno

dall'abisso
ani mato, ove la
luccicanza
dell'evento si d,
senza nulla
chiedere...sino al

ter minale dei


nostri sogni
insonni salienty
abyssaly, co me
una kuspyde
i maginaria che

attrae il chias ma
eventuale...ahhh
l'evento dell'essere
chias male...interat
tanza
dell'interagenza

kuspydale........
................................
................................
................................
...................e wentysubly my

......l'essere
s'eventua da s,
senza la legge
che non
c'.....senza il
logos che non

c'era, senza il
dio che ma i
ci sar..... A
h
l'essere s'eventua
aldil del dio
che non c'

pi....ah l'essere
si d luce da
s....senza il dio
del bene e del
ma le che non
c' ma i

pi.....ah l'essere
s'eventua aldil
del bene e del
ma le che non
c' pi.
L
' e ssere si d

alla luce da s,
aldil del dio
dell'eterno ritorno
che non c' ma i
pi. A
h
l'essere si d

luce e si dar
alla luce aldil
del te mpo che
non c', aldil
del te mpo
dell'eterno ritorno

che non ci
sar ma i pi.
M
a d r e della
subly manza
subly me..nei suoi
occhi c'

l'essenza della
nostra morte
eterna....non
saprei co me e
senza un perch,
n saprei co me

ma i la notte si
nascose nel letto
delle nuvole e
si rivel
all'alba con il
raggio di luce

subly me di un
te mpo che fu
e che sar: oh
quante volte gli
occhi hanno
visto l'invisibile

subly me senza
scorgere la
disvelanza
subly me
dell'essere? A
chi si rivolga il

te mpo quando
pensi alla
destinanza e
giochi con le
sorti degli
universy? L
a

dea subly me
non gioca ma i
con la
mondit, ma
soffia le sue
auree subly my

nei pensieri
delle stelle che
ma i guardano
a ieri, ma
illu minano i
sentieri della

destinanza
subly me
dell'essere.
M
a d re
subly me ed
eterna che

guardi e
conte mply senza
parole e getty
e lancy i
segni degli
e wenty subly my

della destinanza
senza deklyny,
co me il volgersi
degli eventi
astrali degli
i mme n si ed

infiniti universi,
n replicante o
klonante co me
le stagioni del
cuore della
natura, o le

inter mittenze
suly my della
notte o del
giorno in
disperanza
disani mata della

destinanza
subly me. M
a
solo l la
singolarit
subly me
dell'evento d

alla luce la
destinanza
dell'exstasy
subly minare che
dagli abyssy
subly mi sorge,

si d, si
e wentuy qualy
lucy della
vivenza subly me
delle aurore
senza pi le

scorie di ieri e
senza pi le
pre-visiony del
do many: oh
ma dre subly me
della destinanza

dia all'essere
l'e wento invisibile
del sogno
subly me,
affinch l'esserci
possa

raggiungere le
lontananze
subly mi delle
lucy borealy e
naufraghy nel
subly mynare

abysso degli
e wenty waghy,
e wa nescenty ma
pregnanty di
miraggy della
desideranza

subly me.
AH ascoltay
la sera con i
pensiery rivolty
verso le veglie
ed ora si qui

ad attendere gli
e wenty subly my
velaty di
presagy e
ricordy. N
on
saprei quando

possa durare
l'attesa dei
sogni subly my,
n se la notte
subly me della
destinanza salvi

dalle spire degli


abissy della
subli manza,
ma se la
ma dre dell'eterna
suly manza e

della destinanza
subly me
disvelasse agli
sguardy il
tra monto e
gia mma i

invocasse il
deklyno eterno
degli abissy
subly my,
l'eternit abiter
le menty

subly my quale
gioia subly me
senza fine e
senza finy
e grazia
subly me

fluttuante nelle
te mpeste di tutty
i wenty degli
e wenty abissaly
della destinanza
subly me..................

.O
r a si oltre
gli e wenty
subly my della
destinanza
abissale trascorsi
all'o mbra degli

abyssy tenebrosy
e il sentiero
abissale non
svela radure
subly my
illu minanty, ma

solo abyssy
subly my ove
possa naufragare
la destinanza
senza ritorny
e wentualy.... O
h

che i wolty
subly my che
giungano incontro siano gli
e wenty
dell'esserci e se

cos non fosse e


ma i vada si sia
preda della
destinanza
abissale subly me,
altro te mpo non

pi necessario
per calpestare il
nulla subly me
o il niente
abyssale che
svuoti le sfere

della mondit
abissale senza
ani me n
sensy..... S
I
attender che
l'e wento subly me

dell'essere si
sveli dagli
abyssy subly my
con le lucy
delle aurore
delle destinanze:

meglio il
bagliore subli me
dell'e wento
dell'essere che la
lenta
tranxscendenza

negli abissy
kaos micy......
.........

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