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Stele

la filosofia del Dio


Inesistente

Protocatari Di Monforte

La Verità non è venuta


nel mondo nuda

La Storia Di Leotardo
Protocataro

Iniziazione ed
Apostolato Gnostico

Storia dei Sistemi


filosofici

Il faraone Akhenaton

La Chiesa non si
accontentava

Il crollo del culto


gnostico di Aton-Adonai
in Israele

Il Mito Gnostico

ABRAXAS
.:. Rivista di diffusione del pensiero gnostico .:.

26 Ottobre 2008 – Numero 7


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STELE

26 Ottobre 2008, del Vecchio Testamento. Il Gesù cristiano


assume dimensione di simbolo vivente,
La questione Marcione assommando una dimensione mitologica e
filosofica al contempo. Mitologica in quanto
Colui che studia la storia del Cristianesimo è racconto di una storia sacra, filosofica in
non può non imbattersi nelle tesi di quanto si propone come soluzione di ogni
Marcione (85-160d.c.), che fu vescovo e domanda (esistenziale) che l'uomo si pone.
E' interessante annotare come fu proprio
teologo di formazione greca. Secondo
queste, che gli valsero l'accusa di eresia, l'opera di personaggi come Marcione e
Basilide a gettare le fondamenta della
non vi è continuità tra l'Antico Testamento
e il Nuovo, e quindi non vi è continuità tra il Cristologia stessa, e come il dibattito
attorno alla figura di Gesù animasse
Giudaismo e il Cristianesimo. Il Dio severo e
vendicatore dei Giudei, non è il Dio saggio profondamente il pensiero cristiano dei
e amorevole del Cristianesimo. Malgrado primi secoli. La natura e la volontà di Gesù
l'influenza dello gnostico Cedrone, che erano soggette ad interrogativo e hanno
predicava in Roma proprio in quei tempi, causato una molteplicità di lotte e scissioni
che hanno investito la cristianità tutta,
Marcione non può essere definito gnostico,
in quanto per esso non era certamente la riverberandosi fino ai tempi attuali. Fu
l'Imperatore Costantino che cercò di dare
gnosi il veicolo di salvezza, bensì la fede,
che dunque anteponeva per importanza alla soluzione ai vari quesiti che investivano la
figura di Gesù, e il rapportarsi del
conoscenza.
cristianesimo con le precendeti religioni
Scevro da complicate cosmogonie, Marcione accettate in seno all'Impero. Pare che in
semplicemente sottolineava come il Dio nessun testo latino, greco o copto
Veterotestamentario non fosse che una precedente al Concilio di Nicea (325 d.c.),
divinità inferiore, che aveva creato un appaia il binomio Gesù Cristo. Da
regno di male e dolore, mentre il precedenti lavori sappiamo che il termine
Cristianesimo rappresentava il messaggio di cristiano appare per la priva volta in ambito
salvezza, di nuova ed eterna alleanza, fra cristiano in ambienti fortemente influenzati
l'uomo e il Padre di Gesù, il Dio dell'Amore. dalla cultura ellenistica, ed infatti "cristo"
Gesù è Dio incarnatosi e giunto in mezzo non è termine aramaico o ebraico, ma
agli uomini per educarli, e liberarli dalla greco il cui significato è "unto" (prescelto,
tirannia del Demiurgo; il viatico per la consacrato). Costantino, la cui politica era
salvezza era rappresentato dalla incentrata attorno al credo "un impero, una
meditazione del vangelo e dall'osservanza religione, un imperatore", riteneva che la
di precetti morali molto rigidi. religione universale (cattolica), potesse
Ciò che sicuramente possiamo trovare essere un valido collante sociale per
interessante nel pensiero di Marcione è, l'Impero, le cui strutture sociali oramai
prima di tutto, come la divinità di Gesù scricchiolavano paurosamente, specie dopo
fosse già accettata in ambito cristiano nel lunghi anni di lotte intestine.
primo e nel secondo secolo; sia come la Il binomio Gesù-Cristo pareva così
questione delle radici del cristianesimo coniugare le varie espressioni religiose che
fosse argomento di dibattito in seno alla animavano l'Impero romano. Da un lato
cristianità primitiva. Gesù poteva simboleggiare la necessità di
Aspetti questi fra loro intimamente un uomo-dio, di un figlio divino sceso sulla
collegati: è l'accettazione di Gesù come terra per ristabilire il ciclo naturale, dando
figlio di Dio e Dio esso stesso che separa il quindi una prospettiva morale e
cristianesimo dall'ebraismo, come è la via devozionale al popolo. Dall'altro lato Cristo,
dell'amore e dell'ideale che si trasmette nel inteso come principio solare, poteva
messaggio evangelico a contrapporsi alla soddisfare le necessità di quella parte dei
via della forza e dell'ubbidienza alla legge sudditi dell'impero legati ai riti misterici, e
alla filosofia.

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Indice

ARTICOLO AUTORE Pag.

Stele Filippo Goti 2


la filosofia del Dio Inesistente Marco Apolloni 4
Protocatari Di Monforte Antares666 9
La Verità non è venuta nel Pino Landi 11
mondo nuda
La Storia Di Leotardo Antares666 13
Protocataro
Iniziazione ed Apostolato Filippo Goti 14
Gnostico
Storia dei Sistemi filosofici Marco Apolloni 17
Il faraone Akhenaton Massimo Cogliandro 18
La Chiesa non si accontentava 25
Il crollo del culto gnostico di Massimo Cogliandro 29
Aton-Adonai in Israele
Il Mito Gnostico Filippo Goti 30

Consigli per la lettura


35
Il Labirinto A. C. Ambesi
La Danzatrice del Futuro Selene Ballerini 35

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forma di una colomba in occorrenza del
Basilide – la filosofia del Dio battesimo sulle acque del Giordano.
Inesistente", G. Biondi Secondo l’autore alessandrino, inoltre,
questi non sarebbe mai morto sulla croce,
di Marco Apolloni bensì si sarebbe fatto “beffa” dei suoi
carnefici e il suo involucro corporale,
peraltro, sarebbe stato soggetto ad un
cambio di “sembiante”, ovvero sostituito da
Simone di Cirene. Per questo la complessa
“Non è vero che lo gnostico non creda in teologia basilidiana venne propriamente
Dio, è vero che non crede nel mondo” G. chiamata “docetica”. Cristo, dunque,
Biondi (p. 271). secondo Basilide è sì della stessa ousia, o
La crisi della modernità è ormai giunta al sostanza, del Padre
suo culmine, episodi come il crollo del muro ed inoltre è ad esso
di Berlino e l’attacco terroristico alle Due coesistente. Il suo
Torri, sono “segni dei tempi” molto ruolo è
significativi e potrebbero venire associati a propriamente quello
certe derive di un pensiero sempre più d’Intelletto
“debole”, che hanno portato alle congetture intermediario e di
di alcuni studiosi sulla fine sia della storia “tramite” tra il Dio
che della filosofia stessa. Al punto dove innominabile di cui
siamo arrivati ora, il successo, o meglio è figlio e parte della
l’accumulo di capitale, è diventato l’unico sua filiazione
metro di paragone per giustificare la bontà intellettiva intrappolata nel mondo della
intrinseca della propria vita terrena e di materia, governato da un ottuso e
riflesso anche quella, verosimilmente, ostacolante dio-arconte. Inoltre è il custode
ultraterrena. I segnali dell’odierna “deriva della verità ermetica, ch’è velamento e
nichilista”, già molto prima di Nietzsche, ci svelamento heideggeriano. Tale verità
furono inviati da autori come Sade e Balzac, ermetica la si può cogliere soltanto
che precorsero i tempi e in particolare il mediante la propria facoltà intuitiva,
primo dei due, il cui ateismo viscerale fa dunque aveva visto giusto Heidegger a
letteralmente impallidire e sembrare fin riconoscere il valore astronomico delle
troppo tenui certe accuse nietzschiane al intuizioni dei poeti capaci di decifrare i
cristianesimo secolarizzato e mistificato “segni degli dèi”! Cristo, in effetti, è una
dall’apostolo Paolo. Secondo il “divin sorta di Ermes, messaggero-nunzio del
marchese”, infatti, della religione andrebbe volere imperscrutabile del Padre suo e il suo
conservata soltanto la bestemmia utile per tempo della venuta è quello paolino
raggiungere l’estasi sessuale… dell’unica volta, a differenza di quello
Sin dal suo soppiantamento dell’Impero dell’eterno ritorno nietzscheano. Il suo
Romano d’Occidente, la religione cristiana si compito è quello di disseminare delle pillole
è prefigurata come sua diretta discendente di saggezza risveglianti il nostro sopito
– come giustamente ci ha fatto notare “demone interiore” – di cui il primo a
Dostoevskij. Estrapolando concetti parlarcene è stato lo stesso Platone per
rispettivamente platonici e aristotelici, quali bocca di Socrate – e illuminanti la nostra
di “bene trascendente” e di “atto puro”, il umana condizione di elevatezza e quindi la
cristianesimo ha fondato una sua filosofia nostra appartenenza ad un mondo
appunto detta “cristiana”. Difatti si pensi a ipercosmico…
tale significativa coincidenza, ossia non solo Mentre a proposito del Dio Inesistente qui
la religione cristiana subordinò la ragione viene affermato: “Se Dio è davvero
alla rivelazione, ma anche il platonismo e il trascendente, allora trascende anche ogni
pitagorismo stessi. In questa dettagliata nome e definizione” (p. 292). La tesi di
ricerca viene ricostruita mirabilmente la questo libro, riprendendo e ampliando una
storia del concetto di Nous neoplatonico e certa concezione paolina, cerca di riporre
neopitagorico, inteso meramente come maggiormente l’accento sullo spesso
Intelletto, poi sfociato nel Logos cristiano. dimenticato concetto-chiave di “amore”,
Secondo l’allegoria basilidiana, il Cristo intendendo con esso quella forza trainante
“celeste” è Intelletto stesso, che va discinto dell’agire umano, che oltrepassa di gran
dal Gesù “terreno” sceso su di lui sotto lunga persino la fede trasportatrice di

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montagne. Infine, però, la più scottante definitiva: il dio di questo mondo – secondo
assunzione del libro è che il Vangelo questa precisa ottica – è un’impostore!
giovanneo – vista la conoscenza esibita dal Il recente restauro del Vangelo perduto del
suo autore di diversi temi gnostici –, ci fa discepolo-traditore (o almeno così è sempre
pensare ad un suo inserimento surrettizio stato dipinto dalla tradizione) Giuda
nel corpus dei Vangeli canonici e tra l’altro Iscariota, distingue invece due divinità-
la diversità anche stilistica, oltre a quella arcontiche coalizzatesi nella plasmazione di
contenutistica, che emerge coi tre Vangeli questo mondo, ovvero Yaldaboath – che tra
sinottici avvalora tanto più tale verosimile l’altro potrebbe essere ricondotto allo
ipotesi. La finalità precipua, in ultima stesso Yaweh – “il dio sanguinario-
istanza, di tale mistificazione potrebbe vendicativo” e Saklas “il dio stolto”. Inoltre
essere stata quella di sconfessare talune un altro elemento sconvolgente apportato
eresie – fra cui con tutta probabilità anche da questo Vangelo è la discendenza
quella basilidiana –, che avrebbero potuto ultraterrena del Cristo, che secondo l’autore
mettere in serio pericolo la Chiesa dei gnostico-sethiano, è appunto discendente
primordi. L’accuratezza di questa diretto di Seth, ossia il terzo figlio di Adamo
trattazione delucidante un maestro dello ed Eva, avuto dopo il “fattaccio” tra Caino
gnosticismo tanto oscuro come Basilide, va ed Abele. In alcune parti del Vangelo, Cristo
ancor più apprezzata se si considera il è capace di “viaggi intergalattici” – per
lavoro minuzioso sulle fonti indirette, usare un’immagine meglio esplicativa della
perlopiù scarse, che trattano le tematiche letteratura fantascientifica – e visita
della dottrina e della scuola basilidiana. Già ripetutamente il reame celeste e beato di
perché i padri della Chiesa, nonché Barbelo, o della Pura Spiritualità, dal quale
dell’eresiologia tra cui Giustino, Origene, lui proviene. La sua venuta su questa terra,
Ireneo e Ippolito, si occuparono solo in via sempre secondo la linea interpretativa di
frammentaria dell’eresia di Basilide, poiché questo Vangelo, è servita solo per
questi nel corso della sua vita non ambì a risvegliare la sopita “scintilla divina” celata
incarichi ufficiali di episcopato o addirittura nei cuori di alcuni uomini pneumatici e
di papato (come fecero invece Valentino e intellettivi appartenenti all’originaria
Marcione), dunque non minacciò mai generazione che ha in sé l’ascendenza
concretamente lo strapotere della Chiesa di divina. Giuda in questo preciso disegno
Roma. In ogni caso tra le dicerie che si soteriologico, cioè salvifico e di liberazione
sono sparse su questo controverso autore, dell’intero genere umano, è colui che
la più duratura e pungente è senz’altro squarcia il velo Maya dell’effimero e
quella legata all’evocazione di Abrasax – da sacrificando la spoglia corporale del
Abracadra – identificato erroneamente con Salvatore, ne sprigiona lo spirito più
il diavolo. Mentre, in realtà, dietro al suo autentico e lo riconduce nel luogo da
nome si cela un cifrario criptico dov’era venuto.
riconducibile al numero 365, pari al numero Diverse analogie e concordanze esistono,
dei cieli inferiori da lui governati e di cui è inoltre, con la concezione valentiniana degli
“principe sommo” degli angeli, ai quali è eoni e la cosmologia angelica basilidiana.
affidato e sottoposto ciascun cielo inferiore, Addirittura, secondo una diffusa e plausibile
originatosi dall’accumulo panspermatico, ipotesi, la scuola alessandrina di Basilide
che ha dato l’avvio alla fondazione ereditata ad Isidoro, confluì infine nella
primigenia di tutto l’esistente e così anche setta dei valentiniani. Per quest’ultima la
di quello squallido e degradato “ammasso caduta accidentale della Sophia, o
mondano” ch’è il nostro mondo. La Sapienza, ha instillato nei cuori di alcuni
concezione basilidiana della genealogia uomini una possibilità di elevazione-
mondana, cioè di questo mondo, infatti congiunzione (o ascesa, katabasis, ch’è il
prevede tre distinte fasi: la katabolè, la contrario di discesa, anabasis) con la
ghénesis e la ktisis, ovvero la caduta o superiore sfera divina-trascendentale.
gettito iniziale del seme, la generazione Dunque il Cristo altro non è stato che un
delle parti filiali e arcontiche e, infine, la ulteriore eone, venuto a noi per toglierci il
plasmazione dei cieli inferiori e della terra; velo dagli occhi e renderci partecipi della
plasmata appunto da un dio-arconte conoscenza e della Pienezza, o Pleroma, del
inferiore – quale potrebbe essere il dio Padre. Ad ogni modo, nella concezione
ebraico Yaweh –, di cui noi siamo le valentiniana occorre distinguere
creature a “immagine e somiglianza”. In ulteriormente tre tipologie di uomini: gli

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ilici, gli psichici e i pneumatici, per cui solo buddismo. In particolare quest’ultimo che
questi ultimi – che designano gli gnostici – prevede una serie ininterrotta di
possiedono quel barlume conoscitivo e sono reincarnazioni finché non si è pienamente
in grado di discernere la verità-eclissata assolti il proprio “debito karmico”: secondo
dalla menzogna-spacciata-per-vera. La cui tutto quel che di male facciamo ci ricade
setta valentiniana, tuttavia, disconobbe il addosso. Proprio per colpa di tale debito
numero 365 di Basilide, coincidente con rimaniamo nel samsara – che facendo un
l’angelo sommo Abrasax e che voleva paragone con gli gnostici potrebbe essere
ascrivere ad ogni cielo o entità angelica un l’“ammasso mondano”, ovvero questo
nome e un numero, operando così un mondo “di sotto” – e, pertanto, non
notevole ridimensionato e fermandosi possiamo raggiungere la condizione ideal-
all’esiguo numero di trenta ipostasi, come ci paradisiaca del nirvana, ossia il
riferisce l’eresiologo Ippolito. Il neoplatonico raggiungimento di una sorta di armonia
Plotino, invece, prese soltanto le prime tre cosmica o, per dirlo con Aristotele, di
ipostasi basilidiane (la trinità teorizzata da entelechia, cioè di comunione fra tutti gli
Teofilo: Padre, Figlio e Spirito) e scartò enti…
tutte le altre per minor confusione, La cosmogonia basilidiana, per così dire,
denunciando le eccessive moltiplicazioni prevede una germinazione monogenetica,
operate dallo gnosticismo in genere e da ovvero si svolge attraverso la coppia
Basilide in particolare, il quale fu fra tutti gli maschile di Padre e Figlio, dunque viene
gnostici il più prolifico nell’assegnamento estromessa in questa fase iniziale la
stesso delle ipostasi. Tale assunzione di componente femminile. A tal proposito si
Plotino venne a sua volta ripresa dai vari può affermare che non vi è una vera e
Padri della Chiesa susseguitesi nel corso dei propria matrice originaria associata a una
secoli, tutti quanti denuncianti le genesi (ghénesis), ma diversamente una
innumerevoli complicazioni numeriche manifestazione (physis) dal nulla.
proprie dello gnosticismo. Un numero Dopodiché si originano le due parti di
d’ipostasi consimile a quello basilidiano “denso” e “sottile”, corrispondenti
forse lo si avrebbe potuto riscontrare rispettivamente al Cristo – perciò già
soltanto nel mancante Libro di Zoroastro… preesistente – e allo Spirito. Dalla terza
Rimanendo in tema, il pensiero di Basilide parte di questa filiazione tripartita, la più
fu quindi in contrasto sì con la patristica che imperfetta peraltro, vengono generati gli
con il platonismo. Da quest’ultimo, arconti o divinità inferiori – tra cui si colloca
sopratutto, si differenziò sostanzialmente l’arconte plasmatore di questa terra. Essi a
nella connotazione negativa del demiurgo o loro volta plasmano tutte le altre creature a
arconte di questa terra, poiché questi – loro sottomesse e da essi, quindi, ha inizio
secondo Basilide e gli gnostici – era fin la vera opera di creazione, o di ktisis. Dopo
troppo legato alla materia, la quale veniva la caduta o katabolè, il Dio inesistente –
indicata come elemento costitutivo che ha scaturito dal nulla tutto l’esistente –
dell’imperfezione di questo mondo. Un provocherà l’apokatastasis finale, ossia la
tratto distintivo comune a tutti gli gnostici è reintegrazione – o riunificazione – della sua
che loro “non credono in questo mondo”, filiazione tripartita. Apokatastasis che
come ha avuto occasione di affermare il potrebbe anche intendersi come apocalisse,
professor Biondi, e men che meno, dico io, la cui fine però – secondo Basilide – altro
al “dio di questo mondo”! Riportando una non sarebbe che un ricominciamento,
citazione del suo libro “la beatitudine ovvero un ritorno all’origine. Benjamin nelle
consiste nella possibilità di essere liberi dal sue Tesi sulla Storia riporta una frase
corpo e di non dover più subire ulteriori folgorante di Karl Kraus davvero
incarnazioni in peregrine vite” (p. 254). Qui emblematica: “L’origine è la meta”! Tra
senz’altro il pensiero basilidiano è debitore l’inizio e la fine di questo progetto
del neopitagorismo e dei culti orfici nel soteriologico, si collocano i processi di
concetto di “mentensomatosi”. Inoltre alla generazione e di creazione. La chiave di
maniera dei pitagorici anche Basilide tutto, a quanto pare, è nella nostra
prescisse ai suoi discenti un silenzio semenza. Dunque sembrerebbe essere un
quinquennale. Oltretutto, aggiungerei io, il discepolo basilidiano il “sommo poeta”
lettore più smaliziato non può non cogliere Dante Alighieri quando nella XXVI cantica
delle rilevanti analogie con molti culti o infernale nel discorso di Ulisse ai suoi
religioni orientali, tra cui induismo e marinai fa dire a questi: “Fatti non foste a

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viver come bruti ma per seguire virtude e superiore e celestiale nell’accezione
canoscenza”… filoniana. Mentre Adamo rappresenta,
Secondo una certa chiave di lettura sempre secondo Filone, l’uomo plasmato e
gnostica, questa celebre affermazione di conseguenza corruttibile di questo mondo
dantesca, potrebbe così venire interpretata: inferiore – ch’è un riflesso sbiadito dell’altro
la “canoscenza”, ovvero la “conoscenza” mondo superiore –, il cui nome in cifre è
stessa – in greco gnosi –, è ciò che può Saulasau e comprende appunto: sia l’uomo
fornire la liberazione del nostro genere che il mondo materiale. Infine vi è Zeesar,
umano sottomesso a divinità inferiori, a loro il cristiano battezzato nelle acque del
volta sottomesse ad altre divinità superiori. Giordano, il quale nonostante risieda nel
Il nostro vantaggio su queste divinità mondo corrompibile, grazie ad un
schiave della loro stessa ignoranza è che risanamento spirituale ed interiore è in
noi umani siamo fatti di una diversa e grado di ascendere fino al cielo. Il corpo è
migliore stoffa rispetto ad essi, poiché nelle per noi un intralcio e a questo proposito
profondità del nostro spirito noi giunge propizia la morte, ch’è soltanto una
conserviamo una particella infinitesimale di separazione di sostanze, che permette il
conoscenza, la “scintilla divina” appunto, dischiudersi della nostra anima
che se opportunamente rinfocolata ci incommensurabile. La mortificazione del
ricondurrà alla nostra discendenza corpo, come ultima vestigia di questo
oltremondana alla quale apparteniamo, e fasullo mondo, è uno dei temi dominanti del
cioè: al regno spirituale di Barbelo. In noi vi pensiero di Basilide. Questo suo aspetto
è celata una natura adamantina, ovvero noi particolare emerge prorompente nella sua
siamo i diretti discendenti dell’Adamas concezione dell’amore molto vicina a quella
celeste, che volendo operare una di San Paolo, secondo cui “tutto è
congettura forzata è l’antecessore dello permesso”, “ma non tutto edifica”. L’amore,
Ubermensch o Superuomo di Nietzsche, che o agape, basilidiano viene identificato in un
anche in questo caso si rivela per quel ch’è sentimento puro e genuino, affrancato da
stato, ovvero un gran divulgatore ma che di qualunque desiderio carnale e
originale ebbe ben poco… concupiscente. Il desiderio è ciò, infatti, che
Per la setta dei Naasseni – in ebraico Nas ci vincola di più a questo mondo effimero e
vuol dire Serpente – il “peccato originale” illusorio: è il cappio con il quale ci tengono
compiuto da Eva fu un atto sacrosanto, di impiccati le divinità arcontiche, quali angeli
coraggio e di ribellione ad un dio altresì e potestà. I strumenti di tortura da essi
ingiusto e insensato. Merito della setta adoperati sono le nostre appendici spiritiche
naassena è stato quello di risolvere la che ci si attaccano “come la ruggine al
teologia ebraica in una sorta di antropologia ferro” fino a corroderci e risucchiarci
divinizzatrice e fautrice dell’uomo interamente la nostra anima. Se non ci
immortale. Per essi Eva restituì l’Intelletto libereremmo dei nostri impellenti desideri
sottratto all’uomo da Yaldaboath o Yaweh, i terreni ci comporteremmo “come un pesce
due nomi del dio inferiore ebraico, e perciò che voglia pascolare con le pecore sui
insieme al suo compagno Abramo si mise monti” – frase questa attribuita da Ippolito
sulla stessa scia del Salvatore, il quale allo stesso Basilide. Perciò ecco che quella
sarebbe un’erede della stessa genia di Seth del “matrimonio” si profila in quest’ottica,
- loro terzo figlio. Inoltre essi trovarono il come una soluzione più che intelligente –
modo d’ingannare la morte, ch’era un alla maniera dell’apostolo Paolo –, poiché
retaggio del dio-arconte tiranno di questa farebbe sì che noi uomini non verremmo
terra. A questo proposito si può dire che presi dall’ossessione per le questioni
questi furono i primi ad incamminarsi lungo biecamente carnali e cosicché riusciremmo
il sentiero poco battuto dell’immortalità. In a concentrarci prevalentemente su quelle
questa loro concezione i Naasseni si rifecero altresì spirituali. Il basilidiano Isidoro
a Filone di Alessandria, il quale rifletté sulla rafforza la tesi del suo maestro, insistendo
differenza che occorreva tra l’uomo celeste molto sulla “facoltà razionale” che dimora in
e quello terrestre. Esiste una sottile linea di noi e ci rammenta, in proposito, di
congiunzione infatti tra Adamas, l’uomo- padroneggiare la “creazione inferiore” che
androgino incorrotto e incorporeo – dunque vi è in ognuno. In ultima analisi, possiamo
né maschio né femmina, come già dire che noi tutti siamo “alieni” a questo
tratteggiato nel Simposio platonico –, e il mondo…
nome cifrato Kaulakau, designante la sfera Ritornando ad Abrasax, questi nella

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concezione basilidiana non era il dio “niceano” sopravvissero, seppur velate tra
ipercosmico, infatti sopra a lui “principe le righe, molte assunzioni proprie dello
angelico” dei 365 cieli inferiori – che gnosticismo. Tra tutte, infatti, si ammette la
potrebbero venire detti anche ebdomadi – e pre-esistenza di Cristo, il quale si afferma
delle 45 obdoadi, vi è il Dio Inesistente venne generato e non creato, dunque si
affiancato dal suo Figlio: Cristo o Intelletto, pone maggiormente l’accento sul primo dei
a seconda di come lo si voglia chiamare. due termini e molti padri della Chiesa
Data la vastità e la complessità prefigurata dovettero, a tal proposito, ammettere la
dalla cosmologia basilidiana ecco che, in un generazione del Cristo a partire dalla Luce
certo senso, le scoperte di nuovi pianeti e della Genesi. Inoltre, per appurare che lo
nuove forme di vita da parte degli gnosticismo è pervenuto fino a noi oggi,
scienziati, non ci apparirebbero poi così basti pensare a molti culti new age, i quali
pericolose da mettere a repentaglio l’intero altro non sono che degli inverosimili
apparato del nostro “credo”. Se, infatti, nel miscugli sincretistici. Addirittura, quando
più aspro concilio teologico della storia della sono andato per motivi di studio in
Chiesa tenutosi a Nicea nel 325 d. C., ove si Inghilterra, ho visto coi miei stessi occhi a
scontrarono due differenti teologie, ma Glastonbury – che viene considerata “la
soprattutto due diverse visioni del mondo, capitale mondiale” di queste nuove ed
emergenti religioni –, una setta cristiano-
buddista che adorava come suo Budda
proprio Gesù Cristo. Oppure mi viene in
mente la setta americana Scientology, che
consta di una fitta rete capillare di chiese in
tutto il mondo e i cui credenti secondo certe
statistiche dovrebbero aggirarsi attorno ai
settanta o ottanta milioni di unità, la quale
non fa altro che rivisitare e rielaborare
alcune nozioni già presenti in tutte le eresie
condannate dalla Chiesa ufficiale di Roma,
tra cui la principale di tutte anche perché la
prima in assoluto, ossia lo gnosticismo.
L’ideatore-mistificatore di questa influente
setta scientologista, non a caso, prima di
tramutarsi in profeta è stato uno scrittore di
fantascienza. Già la fantascienza… La
prossima volta che andate al cinema a
vedere un film legato a questo filone, fate
più attenzione e noterete la matrice
comune “gnostica”, per così dire, del
genere fantascientifico…
Mi sono concesso questo breve “excursus”
proprio per costatare la grande attualità
dello gnosticismo e per ciò stesso anche del
Alessandria avesse avuto la meglio su pensatore Basilide, in quanto questi fu il
Roma, probabilmente il cristianesimo che padre dell’eresia gnostica-crisitiana, nonché
molti di noi oggi professano, sarebbe potuto anche il padre misconosciuto di tutta la
essere sin da subito in rapporti decisamente filosofia cristiana, dato che quello che tutti
meno conflittuali con la scienza stessa. considerano come il vero originatore dello
Poiché c’è compatibilità tra gli insegnamenti gnosticismo, ovvero Simon Mago, non può
definirsi a tutti gli effetti cristiano, poiché
gnostici, specialmente quelli basilidiani, e
ciò che a poco a poco va scoprendo la non riconobbe la divinità di Cristo. Tant’è
vero che lui stesso si definì come
scienza. Perciò chi scrive vi dice che
secondo quest’ottica religiosa gnostica più l’incarnazione del Nous, o Intelletto divino,
che plausibile: la scienza a quest’ora e pure oltretutto in base ad una contorta
sarebbe la migliore alleata della religione serie d’ipotesi di reincarnazioni punitive,
cristiana, invece che la sua più acerrima scovò una certa Elena in un bordello di Tiro,
nemica. Tuttavia nel credo cosiddetto la ripulì per bene e la fece passare per
l’incarnazione stessa della ben più

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famigerata Elena di Troia, simboleggiante Protocatari Di Monforte
l'Intelligenza, o Ennoia. Tuttavia la storia,
tribunale inappellabile degli accadimenti di Antikosmicos
dell’umanità, ci ha impedito la conoscenza
autentica e di prima mano del pensiero di
Basilide. E come giustamente affermò
Walter Benjamin nelle sue famose Tesi: la Erano passati poco più di vent'anni dalla
storia viene fatta dai vincitori e quindi c’è morte di Leotardo di Vertus, suicida dopo
poca speranza che le figure dei grandi una breve ma folgorante carriera
perdenti, ci vengano riconsegnate in tutta iconoclasta a neanche un anno dalla sua
la loro squisita integrità, così come sono illuminazione. L'Arcivescovo di Milano,
state realmente. Comunque, grazie a Ariberto di Intimiano, non voleva credere ai
studiosi-interpreti raffinati come Graziano rapporti che gli arrivavano da Alrico,
Biondi e alle loro amorevoli filtrazioni, delle Vescovo di Asti, tanto gli sembravano
nozioni cruciali del pensiero basilidiano ci sconcertanti. Vi era un borgo del Piemonte,
sono state finalmente riconsegnate, sito su un colle delle Langhe, in cui i
cosicché la posterità possa meglio giudicare feudatari e la popolazione avevano aderito
le proprie origini, le proprie radici ma, a una nuova religione. Un fatto
soprattutto, la propria storia poiché, inconcepibile per i porporati, rappresentanti
parafrasando una celebre affermazione di della normatività e incapaci di comprendere
Carlos Santayana: “Chi dimentica la storia è qualsiasi cosa esulasse dalla loro idea di
spesso condannato a ripeterla”... Per finire, universo gerarchico. Questo centro
uno degli insegnamenti che ho potuto dell'eterodossia era Monforte (all'epoca
ricavare - venendo a conoscenza del scritto anche Monteforte), attualmente noto
pensiero di Basilide - è il seguente: un Dio come Monforte d'Alba, in provincia di
Inesistente si è fatto “beffe” di noi, Cuneo. Il capo religioso di questa comunità
lasciando che un dio-imperfetto plasmasse si chiamava Gerardo, e la Contessa Berta lo
il nostro mondo altrettanto imperfetto, però proteggeva, ospitando lui e i suoi confratelli
ha insufflato in ciascuno di noi una flebile nel proprio castello.
fiammella, grazie alla quale possiamo avere Alcuni studiosi propongono
una possibilità di auto-salvazione, un'interpretazione semplicistica dei fatti,
sviluppando l’Intelletto liberatore celato in affermando che il deleterio interesse di
ognuno di noi… Ariberto di Intimiano verso le genti di
La conoscenza è salvezza! Monforte fu dettato dal timore di perdere il
controllo militare di una regione delle
per ulteriori approfondimenti: Langhe strategicamente importante per i
http://www.kimerik.it/ecommerce/main.asp? suoi complessi rapporti con l'Impero.
Action=VIEWBOOK&Code=481 Sostengo invece un'ipotesi diversa: per
comprendere gli eventi del XI secolo
occorre innanzitutto pensare come un uomo
di quegli anni tumultuosi. Ridurre tutto a
moventi politici oggi comprensibili non
giova alla Storia.
A causare la reazione dell'Arcivescovo di
Milano fu soprattutto il terrore superstizioso
di un profondo turbamento dell'ordine
sociale, scaturito da una nuova visione del
mondo. Gerardo di Monforte predicava il
disprezzo dei beni materiali e del
giuramento, riteneva vanità ogni forma di
politica e di interesse nelle cose mondane.
Se una simile idea si fosse sparsa tra le
genti, il destino della società feudale
sarebbe stato segnato. Questi santi uomini
uscivano da ogni compromesso con la
Chiesa di Roma e con le sue regole:
rifiutavano come diabolico qualsiasi segno
di religiosità esteriore.

9
qualche modo portati all'estremo e praticati
con un entusiasmo che un moderno
Ciò che fece Ariberto è una chiara conferma
di quanto affermo. Infatti non agì come i riterrebbe fanatico. Oltre ad astenersi dalla
crociati avrebbero fatto a Béziers. Inviò carne, tutti vivevano in assoluta castità.
contro i signori di Monforte potenti eserciti Quelli che avevano contratto matrimonio
e nel 1028 ne espugnò il castello. Una volta non consumavano alcun rapporto. Tale era
il ribrezzo che nutrivano per qualsiasi forma
vittorioso, non disse però "Ammazzateli
tutti, Dio riconoscerà i suoi". Lo scopo era la di sessualità, che sognavano uno stato di
perfezione in cui gli esseri umani si
cattura, non lo sterminio. Ordinò infatti la
deportazione in massa dei sarebbero riprodotti in modo asessuato
come le api. Non si sa bene
Monfortini superstiti a
Milano, dove li costrinse a se questa singolare
caratteristica fosse una
inurbarsi in attesa di
essere giudicati. Impiegò reminiscenza classica o
del tempo prima di un'innovazione dovuta a un
decidersi ad emettere una singolo individuo. Si
condanna, e volle farlo potrebbe pensare che
Gerardo non alludesse a
solo dopo aver interrogato
a lungo Gerardo sulla tempi che sarebbero giunti
nel malvagio universo
dottrina professata da lui
e dai suoi seguaci. Senza materiale, ma a quella che
secoli dopo sarebbe stata
bisogno di torture,
Gerardo espose in dettaglio ciò in cui nota ai Catari come Terra dei Viventi.
credeva, e la sua testimonianza fu messa
per iscritto. Le fonti per la conoscenza di La cristologia mostrava forti somiglianze
questo argomento sono Landolfo Seniore e con quella dei Bogomili, con negazione
dell'Incarnazione e della Passione. Anche la
Rodolfo Glabro, entrambi contemporanei ai
fatti. Trinità veniva respinta alla radice, al punto
che Padre, Figlio e Spirito Santo erano
Questo conferma quanto già emerso ritenute semplici interpretazioni allegoriche.
Non solo erano docetisti, ma arrivavano
narrando la vita di Leotardo: avendo
inesperienza dell'Eresia, la Chiesa di Roma addirittura ad identificare Cristo con una
era a quell'epoca abbastanza garantista, e proprietà di Dio. La vergine Maria era
pensava di poter aver ragione delle opinioni ritenuta una semplice allegoria della volontà
avverse solo usando l'autorità delle di fare del bene, e quindi priva di una reale
esistenza.
Scritture.
Anche l'Antico Testamento era accolto nel
Le credenze di Gerardo di Monforte
mostrano un chiaro influsso del canone (cosa inconsueta), ma ogni parola
era sottoposta a un'interpretazione
Bogomilismo, ma la natura della sua
impalcatura teologica era quella tipica di simbolica. In questo si vede l'estrema
un'eresia dotta. Non si trattava quindi del evoluzione dell'allegoria biblica di Origene.
semplice emergere di individui
suggestionati dalle parole di sconosciuti Una caratteristica che rendeva questi
Protocatari simili ai Messaliani era la pratica
Fundaiti: all'origine di tutto vi erano una o
più persone di cui sappiamo per certo della preghiera continua, alla quale veniva
attribuito il potere di espellere i demoni che
soltanto che avevano dimestichezza con
Platone e con Origene. dominavano il corpo. Credevano
fermamente che l'unico modo possibile per
L'eccezionalità di questa esperienza sfuggire alla dannazione eterna fosse una
religiosa sta nel fatto che non si trattava di morte tra i tormenti. Era una forma violenta
pura e semplice speculazione filosofica, di Endura, chiamata Martyrium.
sterile e astratta, ma di un'idea
rivoluzionaria ed affascinante, capace di far L'organizzazione sacerdotale era semplice,
presa anche su un pubblico incolto. dividendosi in due livelli. Il livello più basso
corrispondeva ai credenti del Catarismo,
I costumi dei Protocatari di Monforte erano mentre il livello più alto, quello dei
tipici di una comunità dualista, ma erano in Maggiorenti (Maiores), corrispondeva ai

10
Perfetti. Anche le donne potevano essere Vangelo di Filippo: La Verità
consacrate Maggiorenti. Si fa poi
riferimento alla misteriosa figura di una non è venuta nel mondo
specie di Pontefice identificato con lo Spirito nuda
Santo, di cui però non si sa nulla: è ben
possibile che si tratti di una figura di Pino Landi
allegorica. La morale pretesa era per tutti
molto rigida. Mentre tra i Catari del XII-XIII
secolo gli obblighi per i Credenti erano
minimi, la comunità di Gerardo era
interamente pervasa dal fervore. Vangelo di FIlippo
67.) La verità non è venuta nel mondo
Un altro elemento peculiare era la totale
nuda, ma è venuta in simboli ed immagini.
rinuncia alla proprietà privata: ogni bene
Esso non la riceverà in altra maniera. C'è
era in comune. In questo si può quasi
una rigenerazione e un'immagine di
cogliere qualche eco della dottrina degli
rigenerazione. Ed è veramente necessario
antichi Gnostici Carpocraziani, definiti da
che si sia rigenerati attraverso l'immagine.
qualcuno comunisti ante litteram.
Che cos'è la resurrezione? E la immagine è
L'odio verso la vita era così totale da necessario che risorga attraverso
impressionare Ariberto da Intimiano. I suoi l'immagine e la camera nuziale; l'immagine
incubi erano funestati da visioni attraverso l'immagine, è necessario che si
apocalittiche in cui gli insegnamenti dei entri nella Verità, che è la restaurazione.
Protocatari attecchivano in tutto il mondo. Questo è inevitabile per coloro che non
Gerardo di Monforte fece notare soltanto ricevono il nome del Padre e del
all'Arcivescovo che sono in pace con il Figlio e dello Spirito Santo, ma che li hanno
mondo solo coloro che appartengono al ottenuti proprio per sé. Se uno non li
mondo. Quando Ariberto si accorse che la ottiene proprio per sé, anche il nome gli
predicazione eterodossa cominciava a sarà tolto. Ora questi si ottengono con il
diffondersi tra la popolazione di Milano, fu crisma della pienezza della potenza della
invaso dal terrore e si decise a una Croce, che gli apostoli hanno chiamato la
soluzione estrema: nel 1031 ordinò che destra e la sinistra. Infatti costui non è più
tutti i Monfortini fossero bruciati vivi sul un cristiano, ma un Cristo.
rogo. Fu allora eretta una grande croce,
affinché i condannati che lo desiderassero
La mente dell’uomo per la sua propria
potessero abbracciarla e abiurare la loro
struttura funzionale non può “conoscere ”
fede. Pochissimi si prostrarono davanti
se non attraverso un processo duale. La
all'idolo accettando di adorarlo. Gerardo e
coscienza mentale procede per analisi,
la massima parte dei suoi seguaci
nella sua visione la mente è il soggetto
accettarono con gioia ed eroismo l'agonia
interiore che in vari modi “approccia”
tra le fiamme fino a ridursi lentamente in
l’oggetto di conoscenza, esteriore che non
cenere, certi di liberarsi attraverso tali
può essere che “altra cosa” , distinta.
strazi dalle atrocità dell'inferno materiale.
In questo mondo materiale e fenomenico,
in cui la coscienza ordinaria è coscienza
Il martirio dei Protocatari destò una grande
mentale, l’essenza non si manifesta nuda,
impressione tra gli astanti: era iniziato
ma vestita di abiti tali da essere conosciuti
qualcosa che l'Arcivescovo non poteva
dalla mente: immagini e simboli.
controllare. Il luogo dell'esecuzione fu in
Le immagini non sono “la cosa”, ma le
loro memoria chiamato Monforte dai
raffigurazioni della “cosa” che se ne fa la
milanesi, che ricordarono a lungo i fatti.
mente ed i simboli uno strumento per
Ancora oggi conserva il suo nome ed è noto
giungere alla “cosa” superando le limitazioni
come Corso Monforte.
della mente stessa. .
Per qualcuno il Carroccio inventato da In occidente, come in oriente gli antichi
Ariberto sarà anche un simbolo di libertà. Saggi si occuparono, prima ancora di
Non per me. perseguire la Conoscenza, dei meccanismi
attraverso i quali è possibile all’uomo
avvicinarsi alla Verità delle cose. La
psicologia moderna è come un bambino che

11
inizia ora a fare i primi vagiti, ma l’Antica il Divino nella trascendenza, in sé e nel
Sapienza, comunque sia stata presentata, cosmo, identificandosi con l’Uno, con il
ha sempre fornito solide fondamenta su cui Tutto oltre ogni definizione e
erigeva le sue costruzioni. qualificazione…Ma giunge a questa meta
E’ dunque attraverso l’immagine ed il attraverso una responsabilità personale ed
simbolo che questa veicola che le limitazioni individuale: attraverso il lavoro interiore la
della mente possono essere superate e con Conoscenza è anche e contestualmente
esse può essere superato il modo di essere crescita e trasformazione; una conoscenza
dell’uomo comune. C’è un altro modo di per identificazione che è anche Libertà non
conoscere: attraverso l’energia e le potrà mai procedere attraverso le parole o
vibrazioni che l’immagine contiene ci si può l’esperienza altrui, ma solamente attraverso
identificare con la cosa in sé, con l’essenza. il lavoro, la pratica, l’impegno e la volontà
E’ un modo diretto di cogliere la Verità delle personale.
cose, per adesione, per identificazione: è Il Cristo non è un concetto metafisico,
una unione in cui il soggetto conoscente, religioso, non è un mito, è “la”
l’oggetto conosciuto e l’azione del realizzazione; il punto di incontro dei diversi
conoscere non sono più separati, ma piani, il centro della croce, il centro
divengono un’unica realtà essenziale. dell’albero sefirotico. Non è qualcosa di
Quella Realtà Essenziale è unica, la sola esterno, ma il Centro interiore in cui
Realtà, è la Conoscenza e la Verità. Da convergere ogni volontà, ogni pensiero ed
quella Verità è scaturita ogni cosa ed in ogni sentire, ogni motivazione esistenziale,
quella Verità ogni cosa sarà trasformata ed così che divenga effettiva la trasformazione
assorbita. in Cristo, o meglio la riscoperta di ciò che
La conoscenza per identificazione è la siamo sempre stati: una sostanza divina
conoscenza gnostica che solo una Coscienza che gioca a mascherarsi e a riscoprirsi in un
sovra mentale può realizzare, una istante eterno.
Coscienza che procede per sintesi, che L'eccezionalità di questa esperienza
giunge attraverso le raffigurazioni mentali a religiosa sta nel fatto che non si trattava di
cogliere l’essenza, a cogliere la Vita e la pura e semplice speculazione filosofica,
Verità in un desolato deserto di morte e di sterile e astratta, ma di un'idea
menzogna. rivoluzionaria ed affascinante, capace di far
La Conoscenza gnostica è il processo presa anche su un pubblico incolto.
inverso, speculare a quello di emanazione.
E’ il riassorbimento nella comune Radice
delle cose.
Il processo di rinascita nella conoscenza
gnostica non è per tutti gli uomini: non
basta la ricerca e la richiesta, occorre la
risposta. Già è di pochi la sincera
aspirazione, e non a tutti coloro che
chiedono verrà dato. Ad un “movimento”
verso il Divino, il Padre, di sincera
richiesta, di adesione, deve corrispondere
un “movimento” di discesa dello Spirito,
che è la risposta del Padre, il corrispondere
a volontà della Volontà. Il Padre, il Divino
trascendente, opera nell’uomo attraverso il
Figlio, il Cristo interiore, l’Atman, il Divino
nell’uomo. Con l’identificazione nel proprio
Sé, l’uomo riscopre il Divino immanente
nelle cose ed in lui stesso. Diviene allora
“uno” con tutto ciò che esiste, discende su
di lui la Spirito del Divino Cosmico.
La mente ha trovato diversi nomi e
definizioni, fondato metafisiche e teologie
sull’aspetto trinitario del Divino, ma è solo
nella pratica che si ottiene la sintesi, nella
pratica dell’uomo di conoscenza che realizza

12
La Storia di Leotardo armi di una satira spietata, deridendo
Leotardo, che fu prontamente abbandonato
Protocataro dai suoi seguaci. Tale fu la vergogna, che il
di Antikosmicos contadino si vide il mondo crollare addosso
e decise di suicidarsi: si gettò in un pozzo
profondo e per la caduta morì.
Gli accademici, rigidi nelle loro posizioni,
Leotardo era un umile contadino nativo del spesso non arrivano a dedurre importanti
villaggio rurale di Vertus, nella Diocesi di conclusioni a partire da precisi indizi.
Châlons-sur-Marne, nella regione della Classificano questo episodio come isolato, e
Champagne. Si narra che un giorno si limitano a supporre che nei distretti della
dell'Anno del Signore 1004, arando un Francia settentrionale ebbe luogo una
campo, ruppe un nido di vespe terranee che timida influenza del Bogomilismo, la
lo aggredirono iniettandogli in corpo una religione dualista all'epoca molto diffusa in
gran quantità di veleno. A seguito di questa Bulgaria. Non si arrischiano oltre: non
intossicazione, Leotardo giacque sanno né vogliono precisare la natura di
febbricitante e fece uno strano sogno denso questa influenza e attraverso quali percorsi
di premonizioni. Al suo risveglio era si infiltrò nella Champagne. I Perfetti
cambiato. Per prima cosa iniziò a prendere Bogomili, chiamati anche Theotokoi,
la moglie a pugni e a calci, cacciandola di avevano un ulteriore epiteto che
casa e chiamandola prostituta. Quindi si caratterizzava la loro vita: Fundaiti, ossia
recò in chiesa e spezzò pubblicamente il Portatori di Bisaccia. Già sul finire del X
crocefisso, definendolo un odioso idolo. secolo essi percorrevano le contrade
All'inizio i suoi compaesani ritennero che dell'Occidente portando il Verbo del
fosse impazzito per il dolore, e che Dualismo Anticosmico. Durante i loro viaggi
l'aggressione degli insetti gli avesse si assimilavano agli usi locali, imparavano la
obnubilato il senno. Presto però si resero lingua locale alla perfezione e
conto che le sue parole avevano una trasmettevano idee di persona in persona.
grandezza che mancava ai sermoni dei Pian piano queste idee venivano accolte e
preti. Iniziò così la sua predicazione, che gli germogliavano. Quando un fundaita
assicurò un certo seguito di gente di bassa invecchiava nel corso delle sue eroiche
estrazione sociale. Cominciò a sostenere peregrinazioni, trasmetteva la sua missione
che l'Antico Testamento è malvagio, che a giovani adepti, che a loro volta la
ogni forma di rapporto sessuale è passavano alle nuove generazioni, fino a far
un'abominazione da evitare e che il fiorire l'Europa di santi i cui nomi sono stati
matrimonio è un peccato mortale. spesso dimenticati, ma il cui fulgore
Il vescovo di Châlons, Gebuino, non permise il successivo sviluppo delle Chiese
dormiva sonni tranquilli, e vedeva la Catare.
posizione della Chiesa di Roma minacciata Errano molti studiosi sottovalutando la
dalle potenzialità rivoluzionarie del nuovo figura dello sfortunato Leotardo: si vede in
movimento. Soprattutto ad inquietarlo era il modo chiaro come in lui fossero già presenti
fatto che sempre più persone si tutti i tratti distintivi di un Catarismo in fase
infiammavano dalle prediche di Leotardo di definizione. L'accaduto dovette lasciare
contro la corruzione del clero, e si una traccia profonda tra le genti della
rifiutavano di pagare le decime. All'epoca regione. I Fundaiti che vennero a
non c'era stato ancora un significativo conoscenza del suicidio nel pozzo
emergere di idee eterodosse nell'Occidente impararono dai propri errori, e da allora si
cristiano. La strategia del vescovo fu così prodigarono di propagandare una vasta
priva della sistematica ferocia che presto erudizione biblica e teologica, in modo da
sarebbe stata adottata in tutto l'Occidente: permettere ai credenti di rispondere a tono
si limitò a convocare il predicatore e a agli argomenti dei chierici della Chiesa di
interrogarlo senza alcuna coercizione fisica. Roma. Se Leotardo fece il passo più lungo
Ebbe luogo il confronto dell'eretico con i della gamba, coloro che gli succedettero
Dottori. Con la sua erudizione, non fu non poterono essere confusi dai sofismi, e
difficile al porporato mettere a nudo forti gettarono nel panico più di un vescovo
incoerenze nelle idee rudimentali del povero dimostrando di saperne di più di ogni
contadino privo di istruizione. Nel universitario. Nel giro di pochi decenni la
contraddittorio pubblico furono usate le

13
Champagne era piena di nuclei eterodossi Vangelo di Verità: Questa è
di persone che negavano l'Incarnazione, ma
seguivano nudi il Cristo nudo con la perfezione che procede
adamantina coerenza. Uomini e donne dalla Mente del Padre
abbandonavano le famiglie e vivevano in
comune senza avere rapporti fisici, di Carlo Caprino
astenendosi dal consumo di carne e di ogni
alimento nato dal coito, rinunciando ai
sacramenti dei preti e all'idolatria, e
praticando il Battesimo di Spirito tramite
PREMESSA
l'imposizione delle mani.
Prima di passare al commento del brano
Nella dissoluzione proposto, ritengo utile offrire una breve
di una vecchia analisi del “Vangelo di Verità”, al fine di
società, una nuova meglio comprendere quanto si dirà in
borghesia stava seguito. Per questo si farà ampio ricorso a
sorgendo, e a causa quanto riportato in “I Vangeli Gnostici” di
di questi moti fu Luigi Moraldi, Adelphi editore, che offre
sempre più anche ad un lettore inesperto come me
evidente lo notevoli spunti di lavoro e conoscenza.
sradicamento di Il “Vangelo di Verità” fa parte degli scritti
intere masse copti scoperti a Nag Hammadi in Egitto ed il
contadine afflitte da codice in cui era contenuto, insieme ad altre
interminabili carestie. La penuria alimentare opere, fu l’unico a giungere in Europa a
del volgo si contrapponeva agli scandalosi, metà del ‘900 ed il primo ad essere
sfrontati lussi dei prelati. Il marasma pubblicato integralmente nel 1956.
contribuì alla creazione di intricate reti di Il titolo con cui questo scritto è conosciuto
contatti apostolici, consolidando il corrisponde, come d‘uso in questi casi, alle
passaggio delle dottrine da una regione prime parole iniziali, che verosimilmente
all'altra a seguito di lunghi viaggi. Territori sono la traduzione di un originale greco che
immensi divennero terra di missione. Le può rendersi “Vangelo della Verità”,
idee anticosmiche trovarono terreno fertile: “Vangelo che è la Verità”, “la verità che è il
iniziarono a diffondersi tra i neonati ceti Vangelo”. Il titolo sembrerebbe offrire al
borghesi, tra i cavalieri erranti e persino tra lettore il “vero Vangelo”, un opera che per
i nobili. Una situazione per molti versi affine contenuto ed esposizione completa – se
a quella attuale, con la Rete che permette non confuta – gli altri vangeli, quelli redatti
alle idee di crescere... dagli psichici e quelli canonici del canone
cattolico, giudicati imperfetti e contraffatti.
L’autore dello scritto originale dimostra di
conoscere bene le opere del Nuovo
testamento, i vangeli canonici, le lettere di
San Paolo e la Apocalisse, il che fornisce
indizi importanti sia per la datazione
dell’opera che per la individuazione del
probabile autore, ma piuttosto che
intendere il titolo come una affermazione
volta a sminuire le opre omonime, il
termine “vangelo” è più opportuno
intenderlo nel significato originario di
“buona novella”, poiché lo scopo è quello di
riportare e spiegare il messaggio di gioia,
pace e verità portato da Gesù ad alcuni
uomini, a cui svela sé stesso ed il Dio suo
padre.
In effetti, nonostante il titolo, il “Vangelo
della Verità” non assomiglia agli altri
vangeli (canonici o apocrifi) ne’ per forma
ne’ per contenuto, non ha nulla di narrativo,
non contiene aneddoti sulla vita o le opere

14
di Gesù, non ne riporta le parole e 31. Questa è la perfezione che
tantomeno i miracoli compiuti; è piuttosto procede dalla Mente del Padre e
una meditazione sulla “buona novella”, di quelle sono le parole della sua
cui esalta con entusiasmo la natura, che per meditazione. Ciascuna delle sue
l’autore è Gesù stesso, è la gnosi, è la parole è espressione della sua
conoscenza di Dio in se stesso e di se indeclinabile volontà, nella
stesso in Dio. La scoperta del vero essere di rivelazione del Logos, uscito fuori
Dio rispetto all’uomo è la scoperta di se per primo, le rese manifeste, e la
stesso per mezzo di sé ed a colui che ha la Mente parlante (il Logos di per sé
grazia di partecipare alla “lieta novella” / è in una grazia silenziosa) fu
“vangelo” la gnosi rivela la propria identità, detta il pensiero. Era qui, infatti, il
la propria origine ed il proprio “io”, luogo dove esse esistevano prima
rendendolo propriamente se stesso e che fossero manifestate.
salvandolo, poiché gli consente di prendere
coscienza della propria natura e della 32. È accaduto dunque che egli è
propria origine, gli spiega il suo destino e proceduto per primo nel momento
gli offre la certezza della salvezza. che è piaciuto alla volontà di chi
Gli studiosi sono praticamente concordi nel l'ha voluto. Ora, la volontà è ciò in
ritenere il “Vangelo della Verità” come cui il Padre si riposa e di cui si
opera valentiniana, e più precisamente compiace. Nulla può succedere
come frutto dei primi anni della attività di senza di Lui e nessuna cosa
questo movimento. L’originale potrebbe accade senza la volontà del Padre.
essere stato scritto a Roma dallo stesso Essa però è inconoscibile.
Valentino tra il 140 e il 180 d.c., poco prima La volontà è l'orma di Lui, ma
o subito dopo la sua separazione dalla nessuno può conoscerla né è
Chiesa di Roma, dovuta pare alla delusione possibile alla gente stare in
per non essere stato eletto Papa in agguato per afferrarla. Ma ciò che
successione a Pio. vuole è nel momento che lo vuole,
Il “Vangelo della Verità” presenta diversi anche se il suo mostrarsi non è
punti di contatto con il “Trattato Tripartito”: affatto di loro gradimento. La
opera gnostica proveniente anche essa da volontà è in Dio.
Nag Hammadi e facente parte dello stesso
codice I: è di matrice valentiniana, offre 33. Il Padre conosce così l'inizio di
uno gnosticismo caratterizzato da aspetti tutti loro, come la loro fine.
particolari e caratteristici ed in più punti Quando questa giungerà, li
presenta posizioni intermedie tra la dottrina interrogherà su quello che hanno
cristiana comune e quella gnostica, non di fatto. Ora la fine consiste nel
rado più vicine alla prima che alla seconda. prendere conoscenza di chi è
Come è facile immaginare, lo scritto nascosto. E questi è il Padre: Colui
presenta diversi problemi interpretativi, ma dal quale è uscito l'inizio e al
volendo ridurre tutto ai minimi termini i può quale ritorneranno tutti quelli che
dire che – come prima accennato – la sono usciti da Lui, perché essi
conoscenza esposta dal “Vangelo di Verità” sono stati manifestati per la gloria
è conoscenza di sé e della propria origine e la gioia del suo nome.
divina. Questo momento è paragonato alla
condizione di un ubriaco che, inconsapevole
di sé, non si rende conto del suo stato COMMENTO E NOTE
mentre farnetica in preda a strani sogni, In questo brano viene espresso un concetto
fino a quando si sveglia. esposto anche in altri punti del testo: gli
Il “Vangelo di Verità” è quindi gioia e gnostici sono le “parole” del Padre, come la
speranza, poiché annuncia che alla fine del Parola per eccellenza è il Logos, che tra
tempo la deficienza del mondo inferiore Uomo è Dio è tramite indispensabile. Anche
terrestre sarà eliminata dal Logos che col se il Logos venne per primo alla esistenza,
Padre risiede nel Pleroma e che del Padre è tutte le “parole” erano già nella mente del
tramite e messaggero. padre ed erano oggetto della sua
meditazione.
Il Logos è quindi il mezzo attraverso cui la
BRANO PROPOSTO volontà del Padre, di per sé inconoscibile

15
all’Uomo, viene a questo resa inflessione è allora richiesta a colui il quale
comprensibile. Stante il limite della si dedica alla “ricerca” della Gnosi, una
comprensione dell’Uomo, la Volontà di Dio sorta di “abbandono” al progetto divino,
non può essere acquisita senza il suo inconoscibile nella sua totalità ma chiaro e
consenso, e può anche essere sgradita inconfondibile nei particolari che – qui ed
all’Uomo, che di questa non può coglierne ora – ci è dato conoscere. In una sorta di
scopi e grandezza. caccia al tesoro, a ciascuno di noi viene
Il Padre conosce di tutti inizio e fine, e per dato l’indizio necessario e sufficiente per
tutti ha un progetto ed a tutti chiederà raggiungere il prossimo, se ci si impegna
conto dell’operato quando attraverso la con costanza e sincerità. Quale sia il
gnosi conosceranno ciò che è nascosto e traguardo e quante altre tappe siamo
comprenderanno che scopo dell’uomo è destinati a toccare non è dato sapere; e se
manifestare al mondo la gloria divina. ciò spaventa il pavido e scoraggia l’imbelle,
In sintesi, il compimento finale si avrà è per il risoluto cercatore sprone e stimolo
quando – attraverso il Logos – tutti gli ad un impegno che non mancherà, a tempo
uomini conosceranno ciò che è nascosto a debito, di dare il frutto a ciascuno
loro ma da sempre nel progetto del Padre, destinato.
che per questa missione li ha creati e Ma nessuno, per quanto sia bene
guidati. intenzionato e preparato, può credere di
apprendere i segreti dell’Arte senza la guida
di un Maestro; allo stesso modo nessuno
RIFLESSIONI PERSONALI può credere di giungere ad Divino Padre
La prima cosa che salta agli occhi è senza l’intercessione del Logos, che per
senz’altro la concordanza quasi letterale certi aspetti è il ponte che mette in
con l’inizio del Vangelo di Giovanni e con il comunicazione due sponde altrimenti
rapporto di identità e causalità tra Dio e separate.
Logos. A questo proposito è bene dire che nel
Altro “contatto” evidente – nonostante ci sia rapporto tra Maestro e discepolo, un punto
circa un secolo di distanza tra la redazione è particolarmente importante e merita una
dell’uno e dell’altro - è con il “Vangelo di attenta riflessione: questo rapporto si deve
Maria”, in particolare al loghion 7 e 10, i cui basare su un mutuo riconoscimento: il
concetti di “ritorno alle origini”, di Maestro “riconosce” l’Allievo e l’Allievo
“prescienza divina” e di “Gnosi come mezzo “riconosce” il Maestro e si affida a lui. Un
di conoscenza e salvezza” possiamo per rapporto bi-direzionale in cui ogni attore
certi aspetti troviamo in questo brano. deve accettare, conoscere e giocare il suo
Da praticante di Arti marziali colgo in ruolo e, nel contempo, far si che l’altro
questo brano una sorta di parallelo di quello faccia la stessa cosa. La stessa cosa deve
che è lo spirito che dovrebbe animare realizzarsi tra lo gnostico e il Logos, perché
chiunque di ponga sinceramente sulla Via se il primo è da sempre e per sempre
dello studio di queste discipline, ovvero la “conosciuto” al Padre e quindi al Logos,
consapevolezza di affrontare con il massimo perché il frutto della Gnosi maturi lo
dell’impegno e della dedizione la pratica di gnostico deve cercare, trovare e “affidarsi”
un’Arte che, per la sua stessa natura, non al Logos quale indispensabile “mezzo” per
potrà mai dirsi essere compresa contribuire a manifestare la gloria del
completamente. Questo non per una sorta Padre.
di “mistero” o “segreto” insvelabile, ma per
la natura dell’Arte stessa, il cui traguardo
avanza tanto quanto avanza l’esperienza
del praticante. Se Mozart o Leonardo da
Vinci, come Hokusai o Canova, avessero
vissuto il doppio degli anni che hanno
vissuto, avrebbero forse raggiunto la vetta
della composizione musicale, della pittura o
della scultura? Certamente no, avrebbero
continuato a studiare, ad approfondire, a
produrre, magari affermando, anche loro
come un famoso filosofo, che più sapevano
e più sapevano di non sapere. La stessa

16
Iniziazione ed Apostolato affinché si produca quella reazione
necessaria al risveglio interiore.
Gnostico
In quanto se è vero che si è gnostici per
Filippo Goti nascita, e se è vero che la via della gnosi è
via individuale,in quanto è sia difforme il
livello dell'essere che il grado di
apprendimento dell'essere, è altrettanto
Ogni comunità gnostica ha sempre avuto la vero che vi è la necessità della comunità di
necessità di affrontare un grave dilemma eguali fra gli eguali, dove trovare
insito nella natura stessa del proprio accoglienza, e indicazione dei primi passi da
fondamento: la Gnosi. Essendo quest'ultima compiere.
una conoscenza intuitiva, non razionale,
Solo attraverso
non dialettica, non comunicabile, e quindi
l'iniziale conforto e
intangibile e non soggetta a valutazione,
ristoro della
come è possibile per una comunità gnostica
comunità di fratelli,
riconoscere e farsi riconoscere ?! Come è
impegnati lungo il
possibile mantenere la propria identità, e al
cammino, e capaci
contempo non scomparire nel giro di una
di dare senza
generazione ?! Che rapporto deve esserci
trattenere quelli
fra la conoscenza e la divulgazione della
che sono gli
stessa ?!
strumenti e i
Lo gnostico è tale dalla nascita, in quanto rudimenti della
entra nel mondo della materia e dei ricerca, lo gnostico
fenomeni portando in se gli elementi stessi che anela alla via
della proprio potenziale ritorno al Pleroma, potrà muovere in essa e per essa i primi
il mondo spirituale in cui risiede la radice passi. Ecco quindi le comunità gnostiche, e
prime del tutto. Lo gnostico, che si la loro perseveranza nel tempo, come fari
riconosce come tale, coltivando la via della che richiamano a se i naufraghi dispersi tra
Luce, in contrapposizione al mondo malato i flutti, ed erudendo sul governo degli stessi
delle ombre, ha la possibilità di rettificare rompono il velo della notte. Solo erudire,
se stesso, di spogliarsi di ogni struttura indicare e confortare, in quanto poi la
emotiva, sensibile e caduca. E' altrettanto marcia si riproporrà sempre diversa, per
vero che tale progressione lo porta ogni fratello. La linearità dell'insegnamento,
inevitabilmente ad essere estraneo al deve tramutarsi nella non linearità di un
mondo stesso, incapace di riconoscere in percorso che dall'esterno e grossolano,
esso elementi sostanziali di condivisione, di porta a sfere interne sempre più sottili.
appartenenza. Una via quindi solitaria, di
Si viene quindi a porre in essere un sottile
riconoscimento interiore, e disconoscimento
equilibrio fra chiusura,e apertura,
esteriore.
segretezza e propaganda, iniziazione ed
In tale visione del percorso la Conoscenza universalismo, ordine esoterico ed
delle cose del mondo dello spirito e della essoterismo. Immaginando questo processo
materia è veicolo e forma di redenzione, ma come l'aprirsi di un fiore a laboriose api,
senza un nucleo docetico, una scuola, che che porteranno altrove i semi vitali. Semi
può fornire gli stimoli del risveglio la voce che potranno andare in parte dispersi, in
della gnosi è destinata a spengersi, per parte cadere su terreni improduttivi, in
consunzione, o ritorno, dei chiamati attorno parte essere cibo per animali, ma in parte
al suo focolare. Correndo quindi il rischio fruttificare a loro volta garantendo una
che solamente coloro in cui maggiore è nuova alba.
l'anelito al risveglio interiore, alla verità di
Tale situazione ha condotto gli gnostici ha
conoscenza, abbiano la possibilità di trovare
prediligere di organizzarsi in scuole di
l'anfratto psichico attraverso cui calarsi
pensiero, in fratellanze, attraverso cui
nelle profondità della loro preesistenza.
raccogliere circolarmente attorno ad un'idea
Escludendo così chi che per ventura, per
e prospettiva di vita quanti in essi si
leggera debolezza, hanno si i requisiti ma
riconoscessero. Fino al momento in cui che
risultano incapaci di sollecitarli per propria
maturata la propria espressione di verità di
sponte. Ecco quindi la scuola, la comunità,
conoscenza, alcuni avevano volontà e
la fratellanza, come il necessario innesco
capacità di formare delle proprie scuole.

17
Un dinamismo in se e per se inconcepibile Storia dei Sistemi filosofici
per la nascente ortodossia cattolica, così già
ancorata a gesti, canoni, e riti. (docente: professor Graziano
Individuando nella riproposizione certa ed Biondi, prima parte).
inamovibile degli stessi la salvezza stessa, e
non un mero strumento che poteva essere Appunti redatti, ampliati e arricchiti da
modificato o sacrificato al fine ultimo della Marco Apolloni
conoscenza. http://noiperborei.blogspot.com/
Ecco perchè gli eresiologhi definirono lo
gnosticismo come un drago dalle cento
teste, ove ognuno dei discepoli divenuto a
sua volta maestro offriva una propria
lettura di testi sacri e miti. Del resto era per Avvertenza
loro assurda una tale varianza, ricchezza e
diversificazioni di messaggi, non Si ringrazia per la pubblicazione di questi
comprendendo che per lo gnostico non era appunti il professor Biondi. Naturalmente
la forma e la devozione ad essere veicolo di nella loro stesura ho prestato la massima
salvezza, ma bensì il contenuto e la ricerca fedeltà alle lezioni tenute dal mio
individuale. “mentore”. Tuttavia in alcuni punti vi sono
delle mie personali aggiunte,
Seppure esula dal presente contributo è
considerazioni, riflessioni e limature di varia
interessante notare come l'ortodossia
natura. Comunque penso di aver reso nel
cattolica sia in un certo modo nata e
miglior modo possibile il contenuto prezioso
consolidata, proprio per la necessità
delle “entusiasmanti” lezioni del professore.
avvertita dai vescovi di escludere dal
Tale corso, per il sottoscritto, si è rivelato
numero dei loro fedeli (ritenuti autentici
una miniera di riflessioni che mi hanno
cristiani) questi gnostici che non
appassionato e avvicinato molto a certe
riconoscevano il loro potere pastorale.
tematiche proprie dello Gnosticismo, che
Come sempre è interessante notare troppo a lungo è rimasto oscurato
l'estrema vitalità che ha mostrato il dall’indifferenza dei più. Inoltre sono
cristianesimo, da sempre luogo spirituale rimasto profondamente colpito di come il
che nel momento in cui veniva tradotto in Cristianesimo sia divenuto così come oggi lo
lettera offre una moltitudine di letture e conosciamo, solo in virtù di agglutinamenti
divisione. Verità questa testimoniabile e commistioni con altre religioni o filosofie.
dall'eterogeneità di interpretazioni attorno A questo punto non mi resta che augurarvi
al binomio Gesù-Cristo, alle radici del buona lettura! Per finire mi auguro che essa
cristianesimo, ai dogmi, al canone sacro, al vi induca a prestar minor fede a certi
patrimonio sacramentale, al potere screditamenti di un capitolo del
apostolico, all'autorità episcopale, e alla Cristianesimo, quale appunto quello
pluralità di riti liturgici. gnostico, non ancora del tutto chiuso anche
Testimonianza, indiretta, di come lo perché mai completamente aperto a dire il
gnosticismo abbia poi fatto breccia fin nel vero…
cuore dell'ortodossia costringendo la stessa
ad una certa tolleranza, onde evitare L’origine della Cristianità
l'esplosione delle varie contraddizioni. La parola cristiano non è di origine
cristiana, bensì greca. Da ciò ne consegue
l’origine primariamente greca della nostra
civiltà e non giudaico-cristiana, come altresì
taluni erroneamente sostengono. Il
cristianesimo non è una religione
dell’essere, bensì del divenire. Infatti essere
significa divenire vivi. A sua volta vivere
vuol dire far all’amore insieme, e cioè:
improvvisare una serie di baccanali in modo
da banchettare gli uni con gli altri
felicemente. La felicità stessa è per
l’esattezza uno stato d’animo contagioso,
che t’invade letteralmente lo spirito e per

18
questo: proprio perché si è felici, si è pure interpretazione di una parola già data “a
oltretutto contagiosi. C’è differenza, però, priori”, ossia della parola “vita”. Da ciò ne
tra felicità e beatitudine: chi è felice rimane deriva che la filosofia non è altro che
comunque schiavo dei bisogni, mentre chi è l’ermeneutica della vita stessa. Secondo un
beato non sente nemmeno il bisogno di mio aforisma: la filosofia è la ricerca
soddisfarli… instancabile della scintilla divina che risiede
Per un filosofo la religione cristiana è densa in ognuno di noi. In ultima analisi, il filosofo
di simbolismi. In Gesù la Verità è la Vita è colui che tenta invano di mediare tra la
stessa, tutto in lui viene massimamente dimensione mortale e quella immortale, e
interiorizzato. San Paolo, abile manipolatore facendo ciò pone la sua unica “obiezione”
dei contenuti del messaggio di Cristo – esistenziale, ossia per dirlo con Heidegger:
secondo Nietzsche –, si è creato perciò un il nostro esserci, ch’è un essere-per-la-
proprio Cristianesimo, dando una libera e morte…
personale interpretazione dell’operato del
Nazzareno. Secondo Nietzsche, Paolo si è La resurrezione e l’anima
inventato di sana pianta la concezione della Il primo dio morto e poi risorto della
morte intesa come sacrificio, influenzando mitologia religiosa è il dio egizio Osiride, la
dopodichè tutto il movimento cristiano a lui
cui evirazione ha coinciso con la perdita
successivo. Nella concezione paolina è della sua potenza sessuale o virilità, che lo
sottintesa la seconda venuta del Messia,
ha pertanto privato del dono superiore della
che porrà fine a questo mondo terreno e fertilità, ossia di dare la vita.
con esso alla concezione stessa del tempo
San Paolo nomina il suo apparato
che noi conosciamo. Perciò, in definitiva, dottrinario: esplicazione della vita. La
possiamo dire che il Cristianesimo potrebbe questione della Resurrezione per lui è mera
venir considerato una mera frottola paolina follia, vale a dire assoluta insensatezza. Ciò
secondo Nietzsche. Questi sostiene, significa che non può esserci in termini
dunque, che l’apostolo Paolo pervertì il
razionali alcuna spiegazione dell’origine
pensiero autentico del Messia, divina di Cristo. Ad ogni modo, però, la vera
capovolgendone interamente i significati.
follia per lui consiste nel credersi creature di
Il professor Biondi, altresì, è più persuaso questo mondo, quando non lo siamo
che esso sia un’invenzione di Giustino a
affatto. A testimonianza di questa sua
ridosso del Consiglio di Nicea del 325 (d. ipotesi, egli sostiene che i nostri giorni in
C.). Il concetto di preesistenza di Gesù per questo mondo stanno per giungere al
lui significa che egli è nato non dal ventre di termine.
Maria, ma molto prima nella Luce della È il sapere di non sapere socratico, che
Genesi. Una brevissima notazione: per gli
muove l’uomo verso la sapienza. Platone
antichi era il figlio, con la sua venuta alla distingue tre gradi del conoscere: la
luce, che deflorava la madre; la quale a sua
scienza, l’opinione, l’ignoranza, ed
volta era considerata vergine ancor prima ulteriormente altri quattro sottogradi, la
che partorisse…
geometria e la noia – per quel che riguarda
Chi siamo, cosa vogliamo, dove andiamo? il primo grado – , la credenza o fede e
Ci poniamo tutte queste strazianti domande l’immaginazione – per quel che invece
esistenziali perché nelle profondità delle concerne il secondo grado – e – infine per
nostre viscere sentiamo già lo scollamento quel che compete il terzo grado – ci
con la nostra esistenza che vediamo s’immagina di credere in una visione pur
scapparci di mano irrefutabilmente, istante non vedendo niente – vedere in questo caso
dopo istante. vuol dire esattamente dimostrare. Difatti
Dio ce lo immaginiamo, senza però averlo
Esiste una ben netta separazione tra la vita
e la filosofia. Se la verità è vivere, la mai visto davvero. Dunque tale Entità
superna è per noi quasi un fantomatico
filosofia allora cos’è se non la ripetizione o il
ripensamento stesso della vita? Dunque ologramma, ossia una proiezione mentale di
qualcosa che non ha alcun fondamento
essa è un vero e proprio “modus vivendi”,
per dirlo con Cicerone, o meglio ancora un reale! A tal proposito credere
“modo di vivere”. Non a caso proprio i significherebbe sperare, perciò, nelle cose
nostri antichi padri greci impararono a che non si vedono. Secondo questa
vivere e filosofare insieme, ossia a “vivere concezione di derivazione platonica,
l’opinione è un gradino assai modesto del
filosofando”! La filosofia dunque è mera
sapere, inferiore alla scienza. Quindi

19
Platone invita a non fidarsi delle opinioni, costituito come tramite tra l’umano e il
bensì a raggiungere il superiore gradino divino. Difatti per lui “il filosofo è amico di
della scienza. Cristo”! È seguendo questo filone
Valentino distingue: l’uomo somatico (il ermeneutico che si può risalire sino alla
pagano, l’ebreo), l’uomo psichico (il celeberrima affermazione nietzschiana:
cristiano), l’uomo pneumatico o spirituale “Non esistono fatti, ma solo
(lo gnostico). Nella concezione gnostica interpretazioni”. Dunque, in ultima analisi, il
valentiniana gli eoni personificavano le virtù Cristianesimo stesso ci appare, sin dai suoi
platoniche. Il vescovo Valentino, fra l’altro, primordi, come un fittissimo reticolato di
è stato uno dei padri fondatori dello segni solo in apparenza indecifrabili, che
Gnosticismo e addirittura per poco non possono venire altresì decriptati
divenne Papa. Difatti il soglio pontificio gli interpretando le oscure e intricate allegorie
venne soffiato proprio all’ultimo dal vescovo di Gesù…
Aniceto, il quale gli venne preferito
unicamente per una mera scelta di L’insensata sapienza senza mistero
carattere politico.
Secondo i Naasseni (da Nas, Serpente, si Secondo Heidegger vi sono quattro diverse
possibilità di stare al mondo: l’amore, la
noti l’assonanza con Nous, Intelletto), un
Dio come quello cristiano che nel Giardino colpa, la lotta e la morte. Prima del suo
avvento solo in pochi consideravano
dell’Eden ha deposto l’Albero della
Conoscenza del Bene e del Male, Nietzsche un filosofo a tutti gli effetti. Egli
afferma in sostanza che tutta la Metafisica
specificando però di non assaggiarne i
frutti, è un Dio fondamentalmente precedente, da Platone a Nietzsche, non ha
ignorante. Dunque potremmo congetturare fatto altro che cicalare ininterrottamente di
con un certo Gnosticismo che esso non è Dio, pur non avendone mai avuto alcuna
che un Dio inferiore! Poiché porre un simile diretta esperienza. Dunque lui ribattezza a
questo proposito la Metafisica:
comandamento – poi peraltro trasgredito da
Eva, colpevole della caduta dell’umanità e Ontoteologia. Il Cristianesimo non è che
una sorta di platonismo volgarizzato
macchiatasi pertanto del “peccato originale”
– pur ben conoscendo l’animo umano, dal secondo l’Heidegger dei Sentieri Interrotti.
Per Heidegger, inoltre, la grazia è la
momento che lo ha plasmato Lui stesso,
potrebbe interpretarsi come un chiaro ed dimensione più consona al pensiero.
esplicito invito alla trasgressione. Da che vi Secondo lui, infatti, pensare significherebbe
sono le leggi, l’uomo si è macchiato di appunto ringraziare…
trasgressioni. Perciò da che mondo è Nietzsche afferma che il Cristianesimo è
essenzialmente esaltazione della sofferenza
mondo le trasgressioni hanno sempre
rappresentato il “gusto del proibito”, del e arriva addirittura a definirlo una “morale
da eunuchi”. Se il Cristianesimo appunto è
quale il genere umano è sempre stato
perversamente attratto e si è sempre cibato resistito a così tanti attacchi, questo lo si
deve innanzitutto alla sua grande capacità
avidamente. Ecco dunque perché, secondo
certi Vangeli gnostici, Gesù non voleva si di sfornare martiri su martiri, i quali lo
emanasse a suo nome alcuna legge, che poi hanno sì reso tanto potente. Il successo
sarebbe stata puntualmente trasgredita. della religione – come quella cristiana – è
“Non vi è legge all’infuori della Via da me dovuto al fatto che essa promette a lungo
termine, mentre di conseguenza
indicata” è come se ci avesse lasciato detto
il Salvatore! l’insuccesso della politica è dovuto al fatto,
invece, che essa promette a breve termine.
Coloro i quali dicono, “la verità è
interpretazione”, si rifanno implicitamente Poco importa poi che entrambe promettano,
ma non mantengano quanto promesso!
ad una certa filosofia ermeneutica della
quale in assoluto i primi precursori furono Secondo Platone mettiamo al mondo dei
gli gnostici: “La verità non è venuta nuda a figli per sentirci immortali pur non
questo mondo, ma in simboli e in immagini” essendolo, così per poterci illudere di poter
recita il Vangelo di Filippo, appartenente al rivivere in qualche modo in loro, carne e
sangue della nostra carne e del nostro
corpus di testi gnostici ritrovati in un vaso
di argilla presso Nag Hammadi in Egitto. A sangue! Per questo motivo noi siamo
carenti di immortalità. Difatti ogniqualvolta
tal proposito Giustino Martire afferma che
Gesù è come Ermes, ossia si è fatto parliamo del tempo, lo facciamo quasi
sempre in maniera nostalgica, ovvero come
interprete dei segni divini e perciò si è

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di qualcosa che non potremmo mai l’altro lui si dichiarò profeta superiore
possedere interamente. Ecco spiegato all’impostore Gesù – si rifaceva alla
dunque perché noi abbiamo così bisogno di credenza che Elena di Troia si era incarnata
cogliere l’attimo, come espresse dopo lunghe e peregrine reincarnazioni in
felicemente Orazio, ossia per assaporare un’altra Elena, prostituta in un bordello di
meglio ogni nostro singolo e irripetibile Tiro, da lui ripulita e spacciata per
istante, che ci rende tanto più estremo e l’incarnazione della Sophia stessa. Mentre
definitivo ogni nostro gesto, che pertanto egli stesso, secondo il suo preciso disegno,
riecheggerà in eterno… sarebbe stato l’incarnazione del Nous.
Il momento è quel determinato movimento Ireneo, vescovo di Lione, nella sua
del tempo in avanti. Attimo infatti deriva monumentale opera Contro le eresie,
dalla traslitterazione della parola greca spacciò Simone per un falso profeta che
“atomos”. La dimensione dell’attimo è portava al suo fianco una prostituta,
quindi abissale: un attimo corrisponde facendola passare per l’eone caduto della
appunto ad un abisso. La visione paolina ci Sophia. Simone pertanto – a maggior rigore
parla di un tempo limitato e perciò – non potrebbe propriamente dirsi uno
destinato a concludersi senza più ripetersi – gnostico-cristiano, in quanto sconfessò
non a caso s’intende l’uomo come essere appunto la divinità stessa di Cristo. Per
finito. Alcuni fra i vivi addirittura non costui, per giunta, il Dio biblico veniva visto
gusteranno neanche il sapore pestilenziale come una sorta di Potenza oltremondana
della morte – a detta sua –, in quanto completamente sconosciuta e in questo,
verranno direttamente tratti in Cielo. Il perlomeno, non si distaccò più di tanto dalla
tempo si sta a poco a poco accorciando successiva visione di altri autori gnostici.
secondo costui e questo può voler dire che Per essi infatti Dio non può essere
lo schema del nostro travagliato mondo ha i conosciuto e per farsi conoscere si affida
giorni contati, e cioè: sta per finire, per cui unicamente agli eoni, i quali sarebbero delle
dovremmo preoccuparci principalmente sue emanazioni…
della nostra salvezza eterna, che nasce Ci sono alcune parole di Gesù, pronunciate
appunto da questa franca consapevolezza. poco prima di patire il martirio, dai
Mentre la contrapposta visione nietzschiana contenuti altamente simbolici ed evocativi,
ci propugna un tempo eternamente quali: “L’anima mia è triste fino alla morte”,
ripetibile, sempre uguale, che ha un oppure “Lo spirito è forte, ma il corpo è
andamento non tanto lineare quanto stanco” e via dicendo. Tali affermazioni
circolare. Anche se – a dire il vero – richiamano implicitamente l’usuale dualità
Nietzsche fu sì un gran divulgatore, seppur tra anima e corpo che rappresentò una vera
di originale ebbe ben poco. Infatti la e propria ossessione per i nostri savi
concezione dell’eterno ritorno sembrerebbe antenati greci. Difatti non vi era greco che
averla ripresa, segretamente, da una certa non affermava che l’anima si rivestiva nel
concezione basilidiana e più in generale corpo – tra cui gli gnostici. La fustigazione
propria dei misteri egizi. simboleggiava pertanto la necessità di
Dicesi escatologia quella concezione che liberarsi dai bisogni sempre più impellenti
presuppone la fine della storia, come quella della carne. Il disprezzo della carne era ciò
paolina per l’appunto. Dietro le sue parole – che contraddistingueva preliminarmente gli
sostiene profeticamente Paolo – si celano la gnostici, ancor più dei cristiani ortodossi.
Potenza e lo Spirito. Inoltre questi ci dice Difatti, a questo proposito il professore
che la Sapienza di questo mondo è mera afferma, interpretando un atteggiamento di
Follia, ossia assoluta insensatezza. Ed è Aleksej Karamazov incredulo di fronte a
proprio in virtù di ciò che lui vorrebbe certe miserie umane: “non è vero che lo
spacciare per sensato tutto quel che è gnostico non creda in Dio, è vero che non
altresì profondamente insensato. crede nel mondo” (p. 271, Basilide. La
Simon Mago, alias Simone di Samaria, è filosofia del Dio Inesistente, Roma, 2005).
stato anch’egli uno dei padri dello La base dello Gnosticismo è dunque la
Gnosticismo. Per lui la grandezza di Dio, seguente: non si può rendere partecipi i
che risiede in ognuno di noi, è incarnata non-iniziati alle verità ultime, almeno finché
perfettamente nella nostra facoltà tutte le cose non si compiranno e quindi
intellettiva. Questa ci viene data dall’unione verranno svelate per esplicito volere del Dio
della Sophia, la Sapienza, con il Nous, superiore. Prima di quel momento occorre
l’Intelletto. La sua bizzarra eresia – tra subire, dissimulare, nascondere – ecco a

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cosa servono i misteri. Anche se come ha indietro; un’altra ancora, invece, potrebbe
affermato giustamente sempre lo stesso voler dire un “balzo di tigre” – come
mio professore, parafrasando il buon direbbe Walter Benjamin – che infranga
Plutarco: “Il mistero dei misteri è che non cosicché il continuum della storia e
c’è nessun mistero” (p. 69, Basilide. La consegua necessariamente uno stacco
filosofia del Dio Inesistente, Roma, 2005). decisivo con un vecchio passato fatto di
Per San Paolo la questione della razionalità soprusi e di sfruttamenti dei più deboli. Tale
umana è poco più che una bazzecola, concezione benjaminiana porta con sé un
poiché il Mondo è destinato a perire e con forte stampo messianico. Dunque in
esso la razionalità stessa, che non avrà più quest’ottica, in un certo senso marxista,
dunque alcun senso. L’amore per lui è in Gesù è il “deus ex machina” che innesca la
grado di cambiar faccia a questo mondo. lotta di classe, la quale porti
Nel concetto stesso di amore infatti è all’affrancamento degli oppressi dai loro
contenuto in germe il più grande oppressori. Questo cammino iniziato dal
cambiamento rivoluzionario per l’intero Salvatore verso l’emancipazione dai
genere umano. Il Dio del Cristianesimo, vessatori Arconti – i quali sono i padroni
secondo questa controversa ottica paolina, nefasti di questa nostra Terra schiavizzata e
ha scelto ciò che non è per rendere nullo e perciò disumanizzata – deve essere
inconsistente ciò che è! Contro questa cominciato innanzitutto entro se stessi.
ferrea argomentazione logica si scaglia Poiché solo chi si disarcionerà finalmente
selvaggiamente Nietzsche, il quale è più dalle catene dell’ignoranza, potrà così
orientato verso un’affermazione totale della inerpicarsi lungo lo scosceso e tortuoso
virtù, senza se e senza ma. Per lui, sentiero della vera “gnosis” – o conoscenza
appunto, tutto quel che alimenta la quantità dal greco! Tale conoscenza ci renderà liberi,
di piacere – affermando cosicché la Volontà ossia ci permetterà di fuoriuscire da quella
di Potenza, che altro non significa se non condizione di minorità dovuta all’ignoranza.
“volere di più” – è bene. Mentre invece In definitiva, più si sa e più si diventa liberi,
tutto quel che alimenta la quantità di pertanto: un uomo illuminato si porterà
dispiacere è male e va pertanto sempre dentro il Paradiso…
immediatamente eliminato – dicasi L’amore
“utilitarismo nietzschiano”! Dire Volontà di
Potenza o Vita per Nietzsche è come dire la L’apostolo Paolo sostiene che sia meglio
stessa cosa. Sia in Nietzsche che in Paolo vi sposarsi pur di quietare l’incalzante
è un sostanziale superamento del concetto desiderio sessuale e non rimanerne così
di “io voglio”, poiché esso in realtà falsifica malauguratamente ossessionati per tutta la
il volere più squisitamente autentico…
vita. “Il cristiano è colui che si fa tutto con
La traslitterazione del termine greco tutti”, ci suggerisce lui nella Lettera ai
"kairos" indica: il tempo o momento
Romani. La concezione paolina dell’identità
propizio, e cioè: gradito, ovvero della grazia dei cristiani, meglio dovremmo definirla più
e perciò di cui rendere grazie. In Paolo si
una specie di non-identità! A tal proposito
deve parlare di una sorta di reversibilità del lui sembra indicarci la Via per giungere al
tempo o di rivoluzione in senso letterale, Signore senza però dare delle ben precise
ossia di un riavvolgimento del tempo su se regole di condotta, specialmente di
stesso, sino a ritornare nel punto di non carattere sessuale, troppo fissative, poiché
ritorno dal quale in realtà tutto è scaturito.
– e in questo le sue idee flirtano con un
Il Messia è colui che pur venendo assurto certo Gnosticismo – il nostro corpo è
una volta in cielo, tuttavia ritornerà sui
plasmato nell’errore, perciò è per sua
propri passi per redimere i più meritevoli! stessa vocazione richiamato all’impurità e al
Heidegger, a tal proposito, ritiene che
peccato. Queste due caratteristiche
“venuta” si dica “presenza”. Perciò quando costituiscono le parti più viscerali del nostro
Aristotele parla di essenza intende dire essere, che prima o poi si lascerà cadere in
esattamente presenza, a differenza di Paolo tentazione. Alla salvezza ultraterrena
che intende altresì la venuta. Egli pertanto dunque non importa tanto come ci si arriva,
attende la venuta di chi è già stato, ossia: il
l'importante è arrivarci attraversando mille
Messia-Redentore. Non a caso vi sono ostacoli e perigliosi sentieri, perdendosi per
diverse sfaccettature dell’espressione
poi ritrovarsi di errore in errore. La strada
“rivoluzione”: una di queste potrebbe voler per il Paradiso è lastricata di buone
dire appunto revolvere, ossia tornare
intenzioni! Quello che conta è la genuinità

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del proprio animo al cospetto del considerazione di sé, così da riuscire
Padreterno. L’amore qui corrisponderebbe estremamente persuasivo agli altri. Ossia
all’agape platonico enunciato nel Simposio, chi è in pieno possesso di sé mira a
che indicherebbe l’unione amichevole di possedere gli altri, magari usando l’arte
quando ci si unisce per banchettare subdola della seduzione che spesso coincide
insieme. con quella dell’inganno – che vuol dire
Chi ama ha un rapporto erotico con la esattamente coprire ciò ch’è nudo. In ogni
verità, cioè desidera quel che non può caso chi inganna maschera il proprio
avere. L’eros riguarda infatti il desiderio di secondo fine, ossia la concupiscenza fine a
qualcosa d’irraggiungibile. Qualunque se stessa! Nel godimento amoroso ci si
essere umano sa di dover morire – la morte perde in un’estasi squisita, che ci placa il
purtroppo è la sola cosa certa di cui terribile vulcano che ognuno si porta
abbiamo nozione – e appunto per questo inconsapevolmente dentro. In ultima analisi
anela spasmodicamente all’immortalità ci si sente totalmente appagati, oltre che
mediante l’impulso sessuale, ch’è volontà o riconciliati con se stessi. Bisogna far
spinta di procreazione di un altro essere, il all’amore tanto con il corpo, quanto con la
quale viva anche dopo che si è morti, mente: solo così si potrà godere appieno
cosicché si possa rivivere ogni istante in lui. l’essenza di questa fusione alchemica di due
I figli sono la seconda chance per ciascuno materie spirituali, ove in germe vi è
di noi. Marsilio Ficino afferma che l’agape e contenuto l’intero significato della vita
l’eros sono pressoché la stessa cosa. In vita umana, ch’è sì pienezza rinfrescante, ma
noi ricerchiamo l’altra metà mancante di noi soprattutto sofferenza stritolante. Dopo
in modo che una volta riuniti si possa ogni orgasmo è come se si morisse, per poi
completare la propria rispettiva natura rinascere a nuova vita. Facendo all’amore,
incompleta. Molto suggestivo per questo inoltre, è come se si volesse ringraziare per
motivo è il racconto di Aristofane nel la felicità ricevuta e complimentare per la
Simposio, dove descrive maschio e passione sprigionata. Esso permette la
femmina come due esseri originariamente fuoriuscita dal proprio sé di modo che ci si
uniti in un solo essere androgino, tagliato in proietti nel sé universale…
due metà separate solo in un secondo Paolo dunque c’invita a non lasciarci frenare
momento, poiché gli dèi preoccupati dagli irrefrenabili morsi della carne, anzi il
temevano che la sua potenza potesse rimedio per lui consiste proprio nel lasciarsi
rivaleggiare con la loro e che un giorno essi andare liberamente ad essi, in modo da non
si sarebbero potuti rivoltare. Quindi queste averne più preoccupazione: poiché non si
due metà mutilate per tutta la loro vita dà alcuna importanza di ciò di cui non ci si
vagolano senza una meta precisa di luogo preoccupa. Mentre chi ha continui sensi di
in luogo, ricercando inconsapevolmente la colpa sul fare o non fare una determinata
propria metà perduta e dispersa chissà cosa, prima o poi finirà per averne
dove. Una volta trovatela, se mai si ha la l’ossessione a furia di rimuginarci sopra…
fortuna di trovarla, ecco che si sente il Le trasgressioni, come già detto, sono
bisogno di congiungersi con essa mediante all’ordine del giorno dacché esistono le
l’atto sessuale, il cui svolgimento può leggi. Il Serpente tentatore è come se
determinare la procreazione di una nuova dicesse ad Eva: “Se non ha mai provato
vita. In definitiva si potrebbe dire che chi quella mela, che aspetti a farlo, prima di
non ha mai amato è come se non avesse dire che non ti piace, gustala, poi anche se
mai vissuto veramente. Se non ci fosse non ti piacesse, almeno potrai dire di averla
l’amore noi saremmo come dei strumenti provata. Pensaci bene, non hai niente da
musicali non accordati, e cioè: suoneremmo perdere…”. Il Diavolo – la cui più grande
una ben dissonante melodia e per di più di astuzia consiste nel darci a credere che non
una tristezza incomparabile! Chi è capace di esiste – è un gran tentatore, lusingatore,
amare possiede invece un’anima grande: è adulatore, in una parola: un gran seduttore.
l’Amore difatti che tutto comprende… Altro che orribile aspetto è il suo, poiché il
La concezione amorosa paolina non prevede presupposto di chi è maestro nella
affatto il concupire fine a se stesso. L’amore seduzione è una gran avvenenza: il fascino
di Eva è proprio per questo estraneo a se è la sua nota distintiva, noi siamo
stesso. Mentre quello del “dongiovanni” è affascinati da tutto quel che non riusciamo
proprio di chi possiede interamente se a spiegarci e questi se vuole sa essere
stesso e di chi ha pertanto un’alta davvero enigmatico. Ritornando alla figura

23
del Serpente, va detto che nella complessa questo mondo, dal momento che non vi
simbologia cristiana questi attorcigliato al apparteniamo.
crocefisso sta a significare “l’unione dei Dire tempo e mondo per i greci significava
contrari”: Bene e Male. Infine secondo una dire la stessa e identica cosa, cambiavano
certa esegesi biblica è Dio stesso a solo alcune accezioni del termine. Il primo a
trasformarsi nel serpente seduttore- dare al mondo l’accezione di ordine è stato
tentatore… Pitagora. Tale accezione pitagorica, venne
Secondo Paolo, infine, l’amore: tutto crede, poi ripresa anche da Platone. Per entrambi
tutto perdona, tutto spera, e cioè: tutto una superiore geometria doveva regolare i
comprende; poiché la speranza abbraccia disordini di questo mondo. Risolvere il
ogni cosa, ma soprattutto è speranza di una mondo in un ordine futuro che deve venire
condizione migliore di quella che viviamo su era oltretutto quanto prefissosi dall’apostolo
questa Terra ed è per questo che dobbiamo Paolo. Per far ciò occorre realizzare il
aver fede nella speranza! Si spera sempre disegno divino, solo apparentemente
in ciò che non si vede e appunto: credere incomprensibile. Realizzare deriva da
contro ogni speranza, oppure credere “reale” e significa appunto questo, e cioè:
sperando contro ogni speranza, è diventare reale, rendere visibile, acquisire
precisamente l’“imperativo categorico” trasparenza…
paolino. Egli ci ricorda continuamente di L’“etica” di Cristo è una certa “prassi”, a cui
essere stranieri a questo mondo e di secondo San Paolo dovremmo tutti
appartenere quindi al soprasensibile reame attenerci per dirci davvero cristiani. Gesù in
celeste. Secondo l’apostolo Paolo, quindi, il quanto fondazione o gettito (katabolè) o
nostro “vero mondo” non è tanto “l’altro emanazione (probolè) del Padre: è il Verbo
mondo”, bensì “il mondo che ha da venire”! incarnatosi per svelare l’ascendenza divina
In definitiva la forza dell’Amore è tale da di alcuni fra gli uomini e rendere manifesto
rendere nullo tutto il resto, che perciò il suo volere ipercosmico. Il Logos – che
diviene superfluo. Esso è la legge vuol dire discorso o linguaggio – è insito in
universale che decreta l’ordine regolatore Dio e quindi esisteva già prima della venuta
del Cosmo. L’amore paolino, ch’è del Salvatore, il quale lo ha semplicemente
soprattutto agape, esclude pertanto ogni incarnato poiché si è fatto Parola vivente e
forma di possesso. La sua enigmatica Luce del mondo. Il suo messaggio è
definizione dell’Amore recita: poiché esso volutamente racchiuso in oscure parabole e
non possiede nulla, possiede tutto quanto detti, poiché si è voluto velare – in via del
gli occorre… tutto precauzionale – a coloro i quali non ne
sono degni: la Verità primigenia…
La volontà di amare
Partiamo dal presupposto che si vive
autenticamente solo se si è capaci di
amare, allora chi ama: desidera, o meglio
vuole ciò che ama. Il volere altro non vuole
che possedere. La volontà dunque vuole ciò
che non ha, mentre l’amore ha già quello
che vuole. In un certo senso potremmo
anche dire: chi molto vuole, molto ama;
dunque, amare è volere e viceversa!
Durante la nostra misera esistenza terrena
noi soffriamo in continuazione come delle
bestie, però in amore stravinciamo sempre!
Dove c’è Amore, non c’è bisogno di alcun
comando. Ecco perché Cristo non volle
legiferare: l’unico comandamento che lui ci
ha dato – che poi in effetti non è un vero
comandamento, quanto un’esigenza innata
in ognuno – è quello di “amare il prossimo
come se stessi”! San Paolo ribadisce più
volte che chi ama, non dovrebbe amare
troppo questo mondo. Egli infatti sostiene
che noi non possiamo amare interamente

24
Il faraone Akhenaton e la Il viaggio del dio Atum negli inferi, secondo
questo insegnamento segreto riservato a
genesi della Gnosi ebraico- pochi iniziati della cerchia del Faraone,
cristiana rappresenta il cammino iniziatico del neofita
verso la liberazione del proprio pneuma
di Massimo Cogliandro divino dall’attaccamento psichico alla realtà
del molteplice.
Tale insegnamento esoterico trova la sua
massima espressione nel Libro Egizio degli
1 Le tesi di Freud sulle origini del
Inferi.
monoteismo
Akhenaton non realizza semplicemente il
L'origine egiziana della religione ebraica è
passaggio dal politeismo ad una forma di
stata affermata da numerosi autori antichi e
monoteismo. Le raffigurazioni del dio Aton
moderni.
(il Sole), che invia i suoi benefici raggi non
Tra questi assume una certa importanza S.
sul mondo in genere, ma solo sulle mani
Freud perché nel suo libro "Mosè e il
dell'Uomo, dimostrano che il culto solare
monoteismo" ricostruisce in un quadro
del dio Aton è solo una metafora per
d'insieme le vicende che hanno portato alla
esprimere il carattere divino dell'essere
nascita del monoteismo ebraico a partire
umano, per il quale è stato fatto non solo il
dal fallimento della riforma religiosa, volta a
più importante tra gli esseri fisici, il Sole ,
introdurre il monoteismo in Egitto, varata
ma anche, come affermato tanto nel'Inno
dal faraone Akhenaton.
ad Aton del faraone Akhenaton, quanto nei
Freud afferma che: frammenti autenticamente scritti da
Mosè era egiziano, probabilmente una Tutmoses (Mosè) del Genesi, tutta la
persona vicinissima al Faraone Akhenaton, natura.
che ne aveva abbracciato le convinzioni Il Genesi è un libro che, nonostante la
religiose; presenza di una indubbia influenza javhista
ed elhoista dovuta a tarde deformazioni,
Mosè dopo la morte di Akhenaton, in un rivela in tutta la prima parte una indubbia
clima di generale restaurazione dei vecchi origine atonista. Da dove, infatti, l'autore
culti pagani, ha deciso di lasciare l'Egitto del Genesi può avere mai tratto frasi del
con quanti restavano fedeli al culto di Aton tipo: "finchè tornerai alla terra, perché da
e con alcune tribù semitiche che si essa sei stato tratto: polvere sei e in
trovavano nelle province che sotto il regno polvere tornerai!"? Una concezione del
di Akhenaton erano sottoposte alla sua genere conduce direttamente alla
sfera di influenza e che tale esodo è stato negazione dell'esistenza dell'oltretomba.
probabilmente pacifico al contrario di L'influsso del pensiero di Akhenaton, che,
quanto afferma la Bibbia; appunto, negava l'esistenza dell'oltretomba,
Mosè, despota autoritario, è stato ucciso da in questo come in altri passi del Genesi, è
una rivolta; evidente. Nessuna religione del mondo
antico era mai arrivata a far pronunciare ai
A Cades, la minoranza di origine egiziana
propri dèi simili affermazioni.
che si rifaceva al culto di Aton e le tribù
Nel Genesi, il più importante testo sacro
semitiche che si rifacevano al culto di Jhavè
della religione di Aton che ci sia rimasto,
hanno dato vita ad una nuova religione, che
l'idea di un'origine divina dell'essere umano
fondeva i due culti, e ad un nuovo popolo.
è ulteriormente esplicitata laddove è scritto
che tutti gli elementi del cielo e della terra
Queste tesi di Freud sono vere, ma solo in sono stati fatti per l'Uomo, un essere creato
parte. "a immagine e somiglianza di Dio",
Il culto di Aton in realtà non inizia con il affermazione che probabilmente
faraone Akhenaton, ma è un culto esoterico nell'originario testo egizio, che, nel più
sorto al tempo della costruzione delle profondo ed esoterico del triplice significato
piramidi, nell’Antico Regno. In quel tempo, di cui sono rivestiti i geroglifici egizi con cui
si è formata accanto alla religione del erano scritti i testi sacri egiziani, come ci
popolo una particolare forma di culto suggerisce Schurè con cognizione di causa,
solare, che vedeva nel dio Atum, il Sole, il doveva suonare: "fatto della stessa natura
simbolo stesso del Sole Divino che alberga di Dio".
nel cuore di ogni essere umano.

25
A questo proposito, per inciso, si può fare Le affermazioni di Celso e il racconto biblico
tranquillamente l'affermazione che lo stesso ci fanno intuire che la lotta religiosa
Gesù, secoli più tardi, abbia tratto la nell'Egitto del dopo Akhenaton sia stata
propria concezione sul carattere divino della anche il frutto della lotta di classe tra gli
natura umana, per come ci appare nel 3° strati più oppressi e sfruttati della
loghion del Vangelo di Tomaso, da qualche popolazione egiziana e dei popoli semitici
versione del Genesi meno rimaneggiata di "ospiti" che, liberati da Akhenaton con la
quella giunta fino a noi, che probabilmente nazionalizzazione dei beni e, quindi, degli
girava nella comunità essena in cui è schiavi e dei servi di proprietà delle caste
cresciuto. sacerdotali degli dèi pagani, non hanno
Non è inoltre vero che l'esodo dei seguaci di accettato di ritornare alla loro condizione
Aton sotto la guida di Mosè sia avvenuta in primitiva al momento della restituzione dei
maniera pacifica: è probabile che nel testo beni alle caste sacerdotali sotto
biblico si rifletta un clima di guerra civile tra Tutankhaton, figlio e successore di
un capo, Mosè, probabilmente un generale Akhenaton.
rimasto fedele alla riforma religiosa di La riproduzione sintetica del Libro Egizio
Akhenaton, e i suoi seguaci e quanti degli Inferi nella tomba di Tutankhaton
durante il regno di Tutankhaton e di
dimostra tuttavia il persistente favore del
Horembeb cercavano di restaurare gli nuovo faraone verso l’antico culto esoterico
antichi culti pagani. Probabilmente, il
propugnato dal padre.
Faraone che ha inseguito gli Habiru (o
Ebrei, cioè l'insieme delle tribù egiziane e L’esodo dei seguaci della religione di Aton
semitiche rimaste fedeli a Mosè e al culto di dall’Egitto è dunque successivo alla morte
Aton) fino al Mar Rosso, altri non era che il del giovane faraone Tutankhaton ed è
Faraone Horembeb. avvenuta probabilmente sotto il regno del
In questo senso, aveva ragione Celso, che faraone Horembeb.
forse poteva ancora avere accesso a fonti 3. L'esodo dei fedeli della religione
storiche attendibili di origine egiziana esoterica di Aton A Cades, i capi del
sull'argomento, nel suo libro intitolato nuovo popolo sorto dall'Esodo hanno deciso
"Contro i cristiani", quando afferma che "gli di fondere il culto di Aton, rimasto
Ebrei, Egiziani di stirpe, hanno lasciato prerogativa dei Leviti - di origine egiziana -
l'Egitto perché si ribellarono allo Stato dopo la morte di Mosè, con il culto del dio
Egiziano e perché disprezzavano la pagano Javhè e degli altri dèi minori delle
consuetudine religiosa" egiziana. Ma, se tribù semitiche che erano confluiti a
erano egiziani anche gli Ebrei, avrebbero costituire il popolo ebraico.
dovuto avere le stesse consuetudini Si convenne non tanto di mantenere il
religiose degli altri egiziani… rigido monoteismo universale Atonista,
Questa frase di Celso ci indica che egli quanto di costituire un unico dio nazionale
attingeva a fonti che oltre ad affermare per tutto il popolo ebraico.
l'origine egiziana degli Ebrei, affermavano A questo periodo risale probabilmente la
che gli Ebrei in origine erano sì egiziani ma stesura della seconda parte dell'Esodo che
egiziani che avevano consuetudini religiose riabilita la figura di Mosè e le leggi che egli
diverse da quelle degli altri egiziani, che ha dato al popolo ebraico. A conferma di
disprezzavano le convinzioni religiose di questa ipotesi c'è la presenza nei passi in
questi ultimi e che, spinti da questo cui vengono riportati i comandamenti
disprezzo si sono ribellati contro lo Stato dell'appellativo "Dio Geloso" per definire il
Egiziano e la restaurata religione politeista. Dio Mosaico, che sta a indicare che per gli
Questa frase di Celso, quindi, allo stesso Ebrei non devono esistere altri dèi, ma non
tempo conferma la tesi di Freud secondo cui che non esistevano in assoluto.
la religione ebraica nasce dal culto Il nuovo Dio Adonai (Aton)-Jhavè-Elhoim
monoteista di Aton e smentisce la tesi dello nelle intenzioni dei capi politici delle tribù
stesso autore secondo cui l'esodo sia ebraiche più che un Dio unico doveva,
avvenuta in maniera pacifica. quindi, diventare nulla più di un dio
nazionale, che cementasse tribù e
2. La lotta di classe nell'Egitto di popolazioni di origine tanto diversa e tale in
Tutankhamon effetti divenne.
I Leviti di origine egiziana accettarono
l'accordo, ma per lungo tempo continuarono

26
a interpretare il dio della nuova religione attribuito da Proclo e da Psello a Giamblico,
secondo gli stessi canoni con cui in passato dove troviamo scritto:
interpretavano i testi della religione atonista Ermete colloca al primo posto come capo
ed è probabile che per decenni degli dèi celesti il dio Emeph, che egli dice
continuarono a circolare tra di loro molti dei essere l’intelletto che pensa se stesso e
tasti sacri della religione di Aton, che si volge verso se stesso i suoi pensieri. Avanti
erano certamente portati con sé dall'Egitto,
a questo egli colloca l’Uno indiviso e quello
e che con ogni probabilità hanno costituito che egli chiama “primo parto” e a cui dà il
lo strumento base su cui si sono fondati
nome di Ikton (cioè Aton/Adonai): in lui
l'interpretazione in senso monoteistico della risiedono il primo intelligente e il primo
nuova religione e il rigetto di qualsiasi
intelligibile, il quale è venerato solamente
rituale magico, che gradualmente sono con il silenzio (Pseuso-Giamblico, “De
diventati un patrimonio acquisito della
Mysteriis”, Libro Ottavo, 3).
cultura del popolo ebraico. Questa ipotesi
trova un riscontro preciso nel salmo 103 E’ evidente che Ikton non è altro che il Dio
(104) della Bibbia, risalente all'XI secolo a. Aton/Adonai, cioè il Padre di Verità, mentre
C., che contiene l'Inno a Dio Creatore, che il Dio Emeph non è altro che il nome
altro non è che una riformulazione dell'Inno gnostico egiziano dello Spirito Santo, da cui
ad Aton scritto dal Faraone Akhenaton. trarrà origine il Logos, cioè Cristo.
Tra questi testi vanno annoverati Ikton/Aton/Padre di Verità, Emeph/Spirito
indubbiamente anche frammenti dei libri Santo e il Logos/Cristo vanno quindi a
che costituiscono il Pentateuco, scritti quasi formare la trinità cristiana gnostica, che
certamente da Tutmoses (Mosè) o da trova la propria unità nell’Uno indiviso o
persone a lui vicine. Abisso. Le tre persone della trinità sono
Del culto javhista venne accettata nella però qui disposte secondo una gerarchia
nuova religione soprattutto la concezione ben precisa: Aton, cioè il Padre di Verità,
antropomorfa di un Dio che premia e precede Emeph, cioè l’Ennoia o Intelletto
punisce e l'idea dell'esistenza di un Pensante del Padre o Spirito Santo; Emeph
oltretomba. precede il Verbo, cioè la Parola. L’Uno, cioè
4. L'influenza del culto solare di Aton l’Abisso, a sua volta, riporta ad unità le tre
sul Cristianesimo Gnostico persone della trinità al di fuori di qualsiasi
prospettiva sincronica o diacronica.
Gli gnostici del II° secolo d. C. sapevano
benissimo che nell’Antico Testamento Nella speculazione tardo gnostica del De
convivevano diverse tradizioni teologiche Mysteriis troviamo quindi già tutti i
originate dal culto di diverse divinità principali temi del subordinazionismo ariano
orientali (Aton, Javhé ed Elhoim). del Logos rispetto al Padre.
Lo stesso Ireneo, per confutare il tentativo La comunità gnostica cristiana che ha
gnostico di distinguere le diverse tradizioni espresso il De Mysteriis si ricollegava
teologiche che convivono nell’Antico direttamente agli insegnamenti esoterici
Testamento, è costretto a scrivere: originari del Salvatore, che affondavano le
proprie radici nella tarda tradizione atonista
Se qualcuno vuole obiettare che secondo
risalente al re Davide.
l’ebraico vi sono nomi differenti nelle
scritture, per esempio Sabaoth, Elhoim, Il carattere Cristiano Gnostico del De
Adonai e altri simili, cercando di arguire Mysteriis è autorevolmente illustrato dal
diverse potenze e divinità, imparino che Sodano, che scrive:
tutte indicano e si riferiscono ad uno e Nel Trattato sui Misteri è delineata una
identico (Dio) (Ireneo, Adversus Haereses, gerarchia che pone, dopo gli dèi, i demoni,
II, 35, 3). gli eroi e le anime. Essa rientra nella
Il fatto che per i Cristiani Gnostici il Padre di tradizione greca. Questa gerarchia, nel libro
Verità non fosse altro che Aton è provato da II, si moltiplica, inserendosi, fra gli dèi e i
un tardo testo gnostico intitolato: “Risposta demoni, due ordini divini, e cioè gli
di Abammone, suo maestro, alla lettera arcangeli e gli angeli, e fra gli eroi e le
inviata da Porfirio ad Anebo, e spiegazione anime altri due ordini, gli arconti
delle questioni che essa pone” (Pseuso- cosmocratori o sublunari e gli arconti della
Giamblico, “De Mysteriis”), falsamente materia. […] Occorre riconoscere che
queste nuove classi divine, tra le quali la

27
differenza spesso è segnata con notevole gnostica Seleuciana ha fissato la nascita del
fatica, hanno pochissima eco nella Salvatore proprio il 25 dicembre, cioè il
speculazione neoplatonica e in quella dello giorno della festa del Dio Sole (Helios-
stesso Giambico. Esse indirizzano piuttosto Atum-Aton).
verso speculazioni cristiano-gnostiche e di Aggiornamenti successivi alla prima
tendenze popolari”. redazione del testo: 17/2/2003 e 7/2/2005
In effetti, gli arcangeli, gli angeli, gli arconti
cosmocratori o sublunari e gli arconti della
materia appartengono a classi divine che
fanno parte esclusivamente della tradizione
gnostica cristiana e non hanno nulla a che
fare con le coeve filosofie pagane, tanto
meno con quelle neoplatoniche…
Lo stesso Agostino nella sua opera “Le
eresie” ci parla di una Chiesa Gnostica, che
si richiamava esplicitamente al Salmo 103
(104) della Bibbia, cioè ad una tarda
versione dell’Inno ad Aton, risalente circa
all’XI° secolo a. C.:
I Seleuciani o Ermiani, chiamati in questo
modo dall’autorità di Seleuco o di Erma, […]
negano che il Salvatore incarnato sieda alla
destra del Padre, ma vogliono che Egli
abbia deposto il suo corpo e collocato nel
Sole, desumendo questa credenza dal
Salmo dove si legge: “Ha posto nel Sole il
suo tabernacolo” (Agostino, Le eresie, LIX).
A questo punto risulta evidente che la
dottrina gnostica secondo cui tutte le cose
sono state create per mezzo del Verbo (cfr.
Prologo del Vangelo di Giovanni 1, 3) è nata
dalla tendenza ad identificare il Verbo con
la divinità solare di cui parla il Salmo 103
(104), espressione di Aton, il principio
divino che permette l’esistenza e la vita di
tutti gli esseri viventi.
Il legame esistente tra l’antico culto
esoterico egiziano di Atum-Aton, la
tradizione profetico-Qabbalistica che fa
capo ad Adonai e il culto solare delle
antiche comunità cristiane gnostiche trova
un notevole riflesso simbolico nel Vangelo
di Nicodemo e in altri Testi Sacri del
Cristianesimo primitivo:
Pilato allora prese dell’acqua, si lavò le
mani davanti al sole, dicendo: “Sono
innocente del sangue di quest’uomo giusto.
Vedetevela voi!” (Vangelo di Nicodemo, 9,
4)
A questo proposito vale la pena di ricordare
che i romani, dopo la distruzione di
Gerusalemme, hanno restituito a quella
città il nome che essa aveva sotto
Akhenaton, cioè Eliopoli, e che la stessa
Grande Chiesa, sotto l’influsso della teologia

28
La Chiesa non si
1) Papa dall' 896 all' 897 (presso altre fonti,
accontentava di far sentire Stefano VI: infatti Stefano II (pontefice dal
la sua potenza ai vivi. 752 al 757) venne nominato papa subito
dopo un suo omonimo, morto dopo soli tre
[tratto da "Crociata contro il Graal" di Otto giorni e considerato da alcuni il vero
Rahn. Società Editrice Barbarossa] Stefano II). Vescovo di Anagni, legato al
partito di Lamberto di Spoleto, che il
defunto papa Formoso aveva prima
incoronato imperatore e poi disconosciuto a
favore del rivale Arnolfo di Carinzia, si inserì
La Chiesa non si accontentava di far sentire nella lotta tra i pretendenti allo scettro
la sua potenza ai vivi. La sua mano non facendosi strumento della rivincita di
risparmiava neppure i morti. Il papa Lamberto. Istituì allo scopo un processo per
Stefano VII (1) aveva dato l' esempio, nell' invalidae l' operato del defunto pontefice
anno 897, condannando gli eretici dopo la ("concilio cadaverico") ma fu travolto da
loro morte. Questo vicario di Dio aveva questi maneggi, finendo rovesciato dalla
fatto esumare il corpo del suo carica e infine strangolato in prigione.
predecessore, papa Formoso, per fargli
tagliare due dita della mano sinistra (perchè 2) Papa dal 904 al 911, acceso oppositore
lo condannava come eretico) e farlo poi di papa Formoso e sostenitore di Stefano VI
gettare nel Tevere. Ma alcune persone, (VII: v. nota precedente), fece invalidare
impietosite, riuscirono a ripescare il corpo tutte le ordinazioni disposte da papa
del papa eretico e a restituirlo alla terra. L' Formoso e avviò una politica di
anno seguente il papa Giovanni IX dichiarò intimidazione del clero romano destinata ad
il processo nullo e non avvenuto, e fece avere un certo successo, almeno nell'
proclamare da un sinodo che nessuno immediato; secondo alcune fonti, ebbe da
avrebbe potuto essere condannato una Marozia (potene e corrotta nobildonna
volta morto, ogni accusato dovendo avere romana figlia dell' imperatrice Teodora e del
la facoltà di difendersi. Questo non senatore Teofilatto), un figlio salito poi al
impedisce al papa Sergio III (2), nel soglio pontificio col nome di Giovanni XI.
905, di riesumare il cadavere di papa
Formoso, di rivestirlo dei paramenti 3) Vale la pena di segnalare che anche uno
pontificali, di farlo sedere su un trono, storico cattolico come Gustav Schnürer
di condannarlo solennemente, di (Kirche und Kultur, II 116) considera
decapitarlo, di togliergli altre tre dita e "spaventoso" questo giudizio postumo e
di farlo gettare nel Tevere. definisce questo periodo " il più triste del
Quando i restidello sfortunato defunto, papato".
ritrovati nel fiume da alcuni pescatori,
furono portati nella chiesa di San Pietro, le
statue dei santi, si racconta, si inchinarono
davanti a lui e lo salutarono con
venerazione. (3)
Fra le decretali della Curia, d' altronde
contraddittorie, gli Inquisitori avevano
scelto quella che prescriveva di esumare i
morti la cui eresia era stata scoperta
soltanto dopo il trapasso, e di trattarli come
se fossero stati in vita. Di conseguenza, il
loro cadavere veniva bruciato e le loro
ceneri sparse ai quattro venti. Per poco che
le autorità laiche mostrassero un mediocre
impegno a dissotterrare un eretico, le si
minacciava di escluderle dalla Chiesa, di
privarle dei sacramenti e di metterle a loro
volta sotto accusa per eresia.

NOTE

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Il crollo del culto gnostico città di Betlemme di nome Davide,
proveniente da una famiglia fedele all’antico
di Aton-Adonai in Israele culto di Aton-Adonai.
di Massimo Cogliandro La consacrazione, come già era avvenuto
per Saul, si tenne secondo l’antica liturgia
atonista dell’unzione:
Disse il Signore: “Alzati e ungilo: è lui!”.
1. Introduzione
Samuele prese il corno del’olio e lo
Nel Primo Libro di Samuele leggiamo la consacrò con l’unzione in mezzo ai suoi
storia del crollo del culto monoteistico di fratelli, e lo spirito del Signore si posò su
Aton subito dopo l’avvento della monarchia Davide da quel giorno in poi (I Samuele,
in Israele (XI° secolo a.C.). 16, 12-13)
Il profeta Samuele, Giudice di Israele, fu Trascorsi alcuni anni, Saul in qualche modo
l’ultimo Gran Sacerdote del culto di Aton. venne a conoscenza di quanto era stato
Egli, spinto dalle pressioni dei notabili di preparato dai sacerdoti di Aton-Adonai e la
Israele, fu costretto a procedere alla sua ostilità nei confronti di Davide cresceva.
nomina di un sovrano. Saul venne Quando il sospetto divenne una certezza,
consacrato re da Samuele con la stessa Saul decise di annientare l’intera casta
liturgia con cui furono incoronati gli sacerdotale di Aton in Israele:
immediati successori di Akhenaton, cioè con
Il re subito convocò il sacerdote Achimelec
il sacramento dell’unzione, seguito dal bacio
figlio di Achitub e tutti i sacerdoti della casa
del Gran sacerdote di Aton-Adonai:
di suo padre che erano in Nob ed essi
Samuele prese allora l’ampolla dell’olio e vennero tutti dal re. […] Il re disse ai
gliela versò sulla testa, poi lo baciò corrieri che stavano attorno a lui:
dicendo: “Ecco: il Signore ti ha unto capo “Accostatevi e mettete a morte i sacerdoti
sopra Israele suo popolo. Tu avrai potere del Signore, perché hanno prestato mano a
sul popolo del Signore e tu lo libererai dalle Davide e non mi hanno avvertito pur
mani dei nemici che gli stanno intorno” (I sapendo che egli fuggiva”. Ma i ministri del
Samuele, 10, 1) re non vollero stendere le mani per colpire i
L’avvento della monarchia ebbe delle sacerdoti del Signore. Allora il re disse a
conseguenze immediate. Doeg: “Accostati tu e colpisci i sacerdoti”.
Doeg l’Idumeo si fece avanti e colpì di sua
Saul, spinto dalle continue guerre con i mano i sacerdoti e uccise in quel giorno
popoli vicini e in particolare con i Filistei, si ottantacinque uomini che portavano l’efod
rese conto che l’antico culto di Aton-Adonai di lino. Saul passò a fil di spada Nob, la
per il suo carattere universale e per il suo città dei sacerdoti: uomini e donne, fanciulli
messaggio di amore e di pace non avrebbe e lattanti; anche buoi, asini e pecore passò
mai potuto rendere compatto il popolo di a fil di spada.
Israele contro i nemici esterni.
Davide, dopo la strage dei sacerdoti di
A Saul serviva il culto di un Dio nazionale, Aton-Adonai, si rifugiò con i suoi seguaci
simile a quello dei popoli circostanti. Ogni nel territorio del Regno Filisteo di ACHIS,
popolo del Medio Oriente osservava il culto dove probabilmente è entrato in contatto
di uno o più dèi, che avevano il copito di con il culto locale del dio Jhavè. E’ in questo
proteggere il popolo dalle guerre, dalle periodo che matura in Davide l’idea di
pestilenze e dalla carestia. fondere l’antico culto di Aton-Adonai, i cui
L’occhio di Saul cadde sul culto palestinese sacerdoti lo avevano consacrato erede al
di Jhavè (Geova), ma sul momento non trono di Israele, con il culto tradizionale
ebbe il coraggio di abbattere l’antico culto palestinese di Jhavé.
di Aton-Adonai grazie al quale aveva In fondo, il progetto politico di Davide non
conquistato il trono. era diverso da quello del Re Saul: sia
2. Il conflitto fra i sacerdoti di Aton- Davide, sia Saul volevano creare una
Adonai e il re Saul religione nazionale, un Dio nazionale.
Davide però era contrario all’idea di Saul di
Il Gran Sacerdote di Aton-Adonai, Samuele,
cancellare completamente l’antica
comprese immediatamente il pericolo e
tradizione monoteistica della religione
decise di consacrare re un fanciullo della

30
esoterica di Aton, che aveva caratterizzato la tradizione affonda le sue radici
per circa due secoli l’identità del popolo nell’insegnamento di San Giovanni
ebraico rispetto ai popoli pagani circostanti. Battista).
Davide, dopo la morte di Saul, divenuto re, L’”unzione” di Gesù e la sua incoronazione a
restaurò il culto dell’antica divinità, che “Re dei Giudei” rappresenta simbolicamente
però venne fusa con il culto del dio Jhavè l’iniziazione del Salvatore ai misteri della
ed assunse il nome di Jhavè-Adonai, e creò Gnosi di Aton-Adonai.
una nuova casta sacerdotale. Per Giovanni Battista Gesù Barabba era
La restaurazione del culto fu solo parziale, l’erede spirituale del Re-Sacerdote Davide,
perché gran parte dei Testi Sacri del culto cioè dell’ultimo sovrano iniziato al culto di
di Aton-Adonai furono distrutti durante la Aton-Adonai, e avrebbe dovuto riportare
repressione voluta dal Re Saul. La nuova alla sua purezza originaria il culto
casta sacerdotale di fatto creò un nuovo monoteista ed esoterico di Aton-Adonai; in
culto e nuove formule liturgiche. Le tavole una parola, per Giovanni Battista Gesù
della legge, scritte in geroglifici egiziani dal Barabba era il Messia che gli Eletti, cioè gli
triplice significato (cfr. Schurè, I grandi uomini spirituali, del popolo ebraico
iniziati), il cui significato esoterico era stato aspettavano da secoli.
tramandato segretamente dall’antica casta Lo stesso particolare riportato nei Vangeli
sacerdotale di Aton, non erano più
Gnostici della Natività del Salvatore di Maria
penetrabili dai nuovi sacerdoti nominati dal che giunge a Betlemme a cavallo di un
Re Davide. asino e il particolare evangelico di Gesù che
Il Re Davide, ormai l’unico in possesso degli entra a Gerusalemme sempre a cavallo di
antichi insegnamenti segreti del culto di un’asina richiamano alla mente l’immagine
Aton, trasmessigli dal Gran Sacerdote di Saul, che, mandato a cercare le asine del
Samuele, per motivi politici decise di padre (è inutile ricordare il parallelo con la
autorizzare la traduzione delle tavole della parabola evangelica detta “del figlio
legge dall’egiziano all’ebraico. divenuto guardiano di porci”), pur non
Durante il Regno di Davide il culto esoterico riuscendo a trovarle, ottenne l’unzione a Re
Sacerdote del popolo di Israele.
di Aton si trasformò in maniera graduale ed
impercettibile per i contemporanei nel culto Le asine in fuga rappresentano la via che
essoterico di Jhavè, cioè nella religione conduce alla Conoscenza di Dio. Saul, il re
ebraica per come la conosciamo oggi. sacerdote psichico, non era in grado di
Il carattere nazionalista della nuova seguire le asine, cioè la via della
Conoscenza, cui si può giungere solo
religione è stata il frutto dell’opera di
coesione politica, culturale e religiosa passando per la via dell’Umiltà.
messa in atto da Davide per unire il popolo Al contrario, Maria divenne degna di portare
ebraico contro la minaccia costante in grembo il Salvatore proprio per l’Umiltà e
rappresentata dai Filistei e dagli altri popoli l’Amore che sono in lei. Gesù entrò a
ostili circostanti. Gerusalemme (naturalmente si tratta della
In sostanza, Davide venne iniziato ai segreti Gerusalemme Celeste, cioè del Pleroma) a
della religione di Aton dal Gran Sacerdote cavallo di un’asina, cioè dopo aver fatto
propria la Gnosi del’Abisso, che passa per la
Samuele e ne ha portato l’impronta per
tutta la vita, ma la sorte ha voluto che la via dell’Umiltà e dell’Amore.
religione di Aton-Adonai morisse proprio Naturalmente, vi è un parallelo tra la scena
con lui, che cercò inutilmente di difenderla evangelica della strage degli innocenti
e di restaurarla dopo la morte di Saul. operata dal re psichico Erode e la scena
della strage di fanciulli e lattanti operata dal
3. L'iniziazione di Gesù alla Gnosi di
Adonai re psichico Saul a Nob, quando cercava il
giovane Davide, cioè il precursore spirituale
L’antica tradizione esoterica di Aton-Adonai del Salvatore Gesù.
riuscì a sopravvivere a fianco della nuova
religione essoterica fino al tempo di Gesù Giovanni Battista battezzando Gesù ripetè
simbolicamente il gesto dell’unzione che il
soprattutto grazie ai profeti, fra i quali
spiccarono Enoc e Giovanni Battista (non va Gran Sacerdote Samuele fece quando iniziò
dimenticato il carattere gnostico e solare ai misteri di Aton-Adonai il re psichico Saul
della antica religione Mandea, che secondo e il Re Pneumatico Davide.

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Giovanni Battista trasmise a Gesù la Il Mito Gnostico
Tradizione dell’antico culto esoterico di
Aton-Adonai, di cui egli era venuto a di Filippo Goti
conoscenza dalle coeve tradizioni ebraiche
“ereticali”, che erano sopravvissute fino ad
allora. Come Samuele incoronò
segretamente il Re Sacerdote Davide, « Il mito racconta una storia sacra;
quando ancora regnava Saul, così Giovanni riferisce un avvenimento che ha avuto
Battista ha incoronato segretamente il Re luogo nel tempo primordiale, il tempo
Sacerdote Gesù, quando ancora regnava il favoloso delle origini [...] E' dunque sempre
re psichico Erode. il racconto di una "creazione": si narra
come qualcosa è stato prodotto, come ha
Tuttavia, come Davide con il sacramento
cominciato a essere » (Mircea Eliade,
dell’unzione divenne prima di tutto il nuovo
Aspects du Mythe )
Sacerdote Supremo di Aton-Adonai e solo
secondariamente il re politico di Israele, allo
stesso modo Gesù con il sacramento del "Gli antichi dei, disincantati e perciò
Battesimo divenne essenzialmente il nuovo trasformati in potenze impersonali, sorgono
Sacerdote Supremo di Aton-Adonai, cioè il dalle loro tombe e riprendono la lotta fra di
Re Spirituale dei Giudei. loro aspirando a conquistare il dominio sulla
Erode temeva che Gesù come Davide da vita".
Guida Spirituale potesse presto diventare (Max Weber)
una guida politica e che potesse scalzarlo
proprio come Davide fece con il re Saul… A
questo proposito, non va dimenticato che Qualcuno leggendo uno dei testi di Nag
Gesù disse “il mio regno non è di questo Hammadi potrà avere il dubbio che gli
mondo”, esattamente come fece Davide antichi gnostici fossero dei politeisti, che
rivolto a Saul, dopo avergli dimostrato che antropomorfizzavano gli eoni o gli arconti, e
pur potendo ucciderlo nella grotta non volle che tutta la saga della caduta altro non
farlo, perché “il suo Regno non era di fosse che una questione di un amore ai
questo mondo”. limiti dell’incesto. Riducendo quindi lo
gnosticismo ad una versione romanzesca,
L’insegnamento di Gesù, riportando alla sua estremamente elaborata e sofisticata, di un
purezza originaria l’antico culto di Aton- rapporto amoroso tragicamente terminato
Adonai, non poteva tollerare il carattere fra una divinità femminile di ordine
nazionalista della religione essoterica inferiore, e il Padre del tutto. Infine, come
ebraica, sorta ai tempi del Regno di Saul. ultima estensione, si potrebbe essere
Questo è il motivo per cui il messaggio di successivamente tentati di fornire una
Gesù è rivolto a tutti i popoli e, in spiegazione psicologica, o di creare
particolare, ai Gentili. archetipi di interpretazione psicanalitica
proprio attraverso lo gnosticismo.
Tutto questo spiega anche perché gli
gnostici antichi rifiutavano gran parte Ipotesi che potrebbe trovare ulteriore
dell’Antico Testamento, ma non gli Scritti alimento dalla constatazione che lo
del Re Davide, cioè dell’ultimo Gran gnostico si ritiene straniero al mondo, il suo
Sacerdote del culto esoterico di Aton- continuo anelare un mondo superiore di
Adonai prima dell’avvento del Salvatore eterno equilibrio, potrebbe suggerire una
(vedi l’importanza attribuita agli scritti di qualche forma di rifiuto o di dissociazione,
Davide in Pistis Sophia). da leggersi proprio attraverso i miti
proposti.
Lavoro inziato a Roma il 10/4/2004 –
Sabato Santo A mio avviso è questa una strada
veramente impervia, in quanto ogni mito
umano è in ultima analisi l'ultimo rifugio
della capacità di rappresentare, da parte
dell'uomo, il perchè della propria esistenza.
Ricostruendo su piani superiori quel
rapporto affettivo e creativo di cui è esso
stesso un anello. E' nella natura umana
leggere il mondo circostante, dare ordine

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allo stesso, creare dei punti fermi di Il problema che si trova innanzi un lettore
relazione, e tracciare la propria posizione moderno dello gnosticismo, è relato al
presente, passata e futura, in tale fatto che oggi siamo abituati a comunicare
rappresentazione. La quale comprende in forma enunciativa. La parola ha perso
elementi sensibili, ma non per questo reali, completamente ogni valore simbolico ed
ed elementi interpretativi e speculativi. evocativo, risultando incapace di stimolare
l'immaginazione del lettore. La nostra lente
La grande novità rappresentata dallo
gnosticismo è la rottura di ogni legame con di lettura è piatta e moderna, e difficilmente
comprendiamo che in epoche ed ambiti
la manifestazione stessa, non riconoscendo
ad essa dignità di essere stata creata da diversi dai nostri la comunicazione poteva
avvenire in altre forme e modi.
parte della vera divinità, ma bensì da una
potenza di ordine inferiore. Tale intuizione Anche negli ambienti in cui si vorrebbe
parlare in chiave simbolica, a causa della
porta l’uomo ad essere finalmente arbitro
del proprio destino, in lotta perenne contro pressante dialettica si tende a confondere il
forze titaniche che altro non sono che forme simbolo con segno. Ritenendo che il
particolari della manifestazione. Che nella significante sia rappresentato dal segno, e
sua integralità è avversa ed che le informazioni abbiano per
propria stessa esistenza
ostativa al desiderio
gnostico di ascesa. automatica capacità di
formazione.
Lo gnostico credendo che la
creazione è ingannevole,
non ha fede verso il dio che Gli antichi gnostici scelsero
l'ha partorita. Esso intuisce come mezzo espressivo la forma
in se una particola mitologica, essi comunicavano
elementare, che lo ricollega attraverso immagini, cercando
ad un piano superiore, di conseguire vari obiettivi.
precedente a questa Il primo permetteva loro di
manifestazione sensibile, e veicolare un maggior numero di
possiamo trovare in ciò forti informazioni. Prendiamo ad
richiami al pensiero esempio l'immagine di una rosa,
cabalistico delle origini, che essa per sua stessa natura
del resto è stato fortemente solletica i sensi, e attraverso i
influenzato dallo sensi la nostra capacità
gnosticismo, ad una parte associativa. Quindi con una sola
del pensiero platonico, e non per ultima ad immagine non richiamiamo colore, forma,
una certa metafisica orientale. composizione, periodo dell'anno di fioritura,
Comprendiamo quindi che lo gnosticismo si e una serie di sensazioni collegate ad
collega da un lato in modo trasversale ognuno di questi elementi.
rispetto a movimenti religiosi-spirituali, e
dall'altro che si pone in quella tradizione Il secondo offriva uno scrigno simbolico a
metafisica che tratta ciò che è reale ed chi aveva la giusta chiave interpretativa. Gli
irreale rispetto alla capacità dell'uomo di ambienti iniziatici, hanno spesso elaborato
realizzarsi attraverso il risveglio interiore. una sorta di linguaggio riservato che non si
In tale ottica ecco quindi che la fondava su di una semplice crittografia del
manifestazione eonica è un costrutto, un segno, ma bensì di una crittografia del
immaginario utile a raffigurare una senso. Pensiamo all'ermetismo dei testi
moltitudine di psichichismi per spiegare alchemici, che pongono in profondo
cosa è l'uomo e quale dovrebbe essere il imbarazzo gli stessi studiosi di simbolismo o
suo fine. di alchimia moderna. Così gli gnostici
attraverso parole e frasi di apparente
Il degradare degli eoni, la rottura della significato lineare, offrivano diversi livelli di
divina sigizia (la coppia maschile/femminile lettura ai propri fratelli.
eonica), altro non è che la rappresentazione
simbolica, in un racconto mitologico, atta
da un lato a rappresentare il passaggio da Il terzo poneva a disposizione all'interno
un mondo di pienezza e realtà, ad un della comunità elementi simbolici, onirici,
mondo di frammentazione ed irrealtà. atavici, archetipali su cui lavorare. Tramite

33
una progressione associativa del profondo.
Una sorta di estasi filosofica tramite la
costruzione del pensiero e il suo radicarsi in
immagini, con cui sprofondare lentamente
su di un piano profondo e avulso dalle
logiche del mondo sensibile.

Per lo gnostico antico niente esisteva


tranne il proprio spazio intimo, o laboratorio
interiore per colui che maggiormente è
abituato a tale termine. In tale ottica deve
quindi essere trattata la comunicazione
gnostica, ossia una serie di miti cosmici,
con cui affrescare le membrane psichiche
dello gnostico, in modo tale che essi siano il
giusto alambicco ove l'anima e lo spirito
possano trovare giusta e degna unzione
celeste.

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Edizioni L’Età Selene
dell’Acquario Ballerini
PREZZO: € La
14,00 - ISBN: Danzatrice
978-88-7136- del Futuro
295-3
Isadora
IL LIBRO Duncan
Vi sono alias
labirinti stellari Lavinia King
e labirinti nella
psiche
dell’Uomo.
Labirinti nel
cuore della
materia e
labirinti
musicali.
Labirinti di terra, di pietra, di foglie e Pioniera della danza contemporanea,
labirinti spirituali. sorprendente ideologa pagana,
Questa figura ricorre, fin dai tempi più appassionata cultrice dell’eros, madre dal
antichi, in tutte le culture e a tutte le destino funesto, rivoluzionaria utopica e
latitudini, assumendo funzioni e significati ingenua sognatrice: queste e molte altre
spesso assai disparati. In questo libro donne ancora è stata la danzatrice
documentato e ricco di spunti, Alberto californiana Isadora Duncan, che a inizi
Cesare Ambesi ce ne offre una rassegna Novecento irruppe sulle scene internazionali
ampia e molto articolata. Ci parla di labirinti con la sua danza naturalistica, insofferente
mitici (la vicenda di Teseo, Arianna e alle costrizioni e idealmente connessa alla
Minosse, ovviamente, ma anche l’immagine grande civiltà greca.
della caverna, emblematica soglia di Molti artisti l’hanno dipinta, fotografata,
accesso al mondo infero e ai suoi temibili immortalata in film (celebre Isadora di
custodi), scientifici (la doppia elica del DNA Karel Reisz, 1968, con Vanessa Redgrave),
o l’enigmatica ripetitività dei frattali), ispirandosi alla sua folgorante quanto
architettonici (il labirinto sul pavimento tragica vicenda artistica, pedagogica,
della cattedrale di Chartres e di altri edifici esistenziale. E fra questi un personaggio
medievali), pittorici (le costruzioni conosciuto non tanto per la sua produzione
impossibili di Escher), letterari (i labirinti letteraria e pittorica, che pure fu
intellettuali di Hölderlin, Rilke, Eliot, abbondante, quanto per l’attività di
Borges), musicali (Bach e Webern, cultori di praticante e teorico del pensiero magico-
un’arte contrappuntistica labirintica)… esoterico: il geniale ma discusso Magista
Si tratta insomma di un’indagine a tutto inglese Aleister Crowley, che - amante
campo, compiuta seguendo un filo sottile magico di Mary Desti (Soror Virakam),
che, come dice l’autore, è il solo in grado di intima amica di Isadora - s’interessò
condurci «fino al centro del labirinto, talmente alla danzatrice da chiamarla in un
laddove diventa possibile all’Illuminazione suo romanzo Lavinia King, pseudonimo da
interiore risplendere attraverso il simbolo e lui stesso adottato in precedenza. Una
l’allegoria». misteriosa identificazione su cui questa
biografia della Duncan cerca di gettare
qualche luce interpretativa.
http://www.akkuaria.com/seleneballerini/lib
L'AUTORE ro.htm
Alberto Cesare Ambesi è nato a Torino nel
1931. Ha insegnato storia dell’arte e
semiotica in istituti parauniversitari di
Milano e Torino. È autore di contributi a
importanti opere enciclopediche.

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