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ITALIA Area ex Falck: ecco chi ci guadagna

9 VITA
5 AGOSTO 2011

Bufera su Penati, silenzio sul progetto della cordata di imprenditori che cambieranno Sesto San Giovanni
BuenaVsita

di Antonio Sgobba Le inchieste non in uenzeranno landamento dei lavori. Anzi, il processo sar ancora pi trasparente. Al Comune di Sesto San Giovanni la bufera giudiziaria che sta travolgendo Filippo Penati (ex sindaco della citt ed ex presidente della Provincia) non pare scal re i destini dellex area Falck, pietra dello scandalo. Lo assicura lassessore allUrbanistica e vicesindaco, Demetrio Morabito. Anzi, da Sesto rilanciano: Ci sar pi spazio per ledilizia sociale, 42mila metri quadrati in pi che non cerano nel progetto presentato dagli attuali proprietari a febbraio, dice Morabito. E per quanto riguarda la parte commerciale, arriveranno gli spagnoli di El Corte Ingls, una potenza della grande distribuzione che ha scelto la cittadina dellhinterland milaUno scorcio dei capannoni abbandonati dellarea ex Falck di Sesto San Giovanni nese per il suo sbarco in Italia. Linizio dei lavori previsto per il 2012, e il primo passo la boni ca del- getto de nitivo in Consiglio comunale, derla, cinque anni dopo, alla Risanamenlarea. Il primo lotto sar pronto per il lo scorso 13 luglio, nonostante ci fosse to di Luigi Zunino. Fallita la societ di 2015, per lopera completa bisogner in ballo la riconversione di unarea di mi- Zunino, nel 2010 subentrata la cordata aspettare il 2027. Il progetto lione e 300mila metri quadra- guidata da Davide Bizzi: tra i soci ci sono base dello studio di Renzo ti nessuno (neanche la stam- investitori coreani, americani, gli imriconversioni Piano, ma larchitetto genoprenditori della moda Paolo Dini pa) aveva battuto ciglio. vese dovr ridimensionare Ma appena si mossa la (Paul&Shark) e Mario Bandiera (Les Coancora una volte le sue aspetprocura di Monza, ecco ac- pains), e il Consorzio cooperative costrutative: gli alberi previsti dal cendersi i ri ettori. Le accuse zioni. Latto che dar il via liber u ciale progetto sono stati di molto diminuiti, partono dal capogruppo del Pdl in con- arriver entro il 20 settembre. Unoperaper esempio (Abbiamo fatto delle valu- siglio comunale, Giuseppe Pasini; di pro- zione che cambier la faccia di Sesto. In tazioni tecniche, spiega lassessore), ma fessione costruttore, aveva rilevato larea totale, 600mila metri quadrati saranno in occasione della presentazione del pro- dalla famiglia Falck nel 2000, per poi ce- destinati a residenze, 100mila per le at-

tivit produttive, 33mila alle strutture alberghiere e 116mila destinati ai servizi. I primi lotti ad essere realizzati saranno quelli residenziali. Ci teniamo a non creare unaltra periferia. Non vogliamo nasconderci le di colt, continua Morabito, la zona complicata, come dimostra la sua storia. Per la boni ca, in particolare, prima ancora di lavorare sul terreno bisogner occuparsi della falda acquifera. La presenza di un grande centro commerciale non dovr infatti schiacciare i piccoli esercenti. Abbiamo pensato a incentivi per loro e comunque il grande magazzino non vender prodotti alimentari, assicura lassessore. Quando si era parlato del suo incarico per la prima volta, nel 2005, Renzo Piano aveva detto: Sono onorato dellincarico e lieto di questa avventura. Mi interessa lavorare sullurbanizzazione delle periferie: il grande progetto dei prossimi 20 anni. Nel frattempo sono passati sei anni e il disegno della nuova Sesto molto cambiato. Del modello presentato dallarchitetto nel 2007 rimasto poco. Era un progetto molto ambizioso, abbiamo dovuto adattarlo, riconosce Morabito. Allora Piano diceva: Cancellerei la parola periferia, nei prossimi trentanni riusciremo a trasformarla in luogo di scambio culturale e sociale e non solo di consumo. Se non saremo capaci di questo miracolo, sar veramente la ne delle citt. Quattro anni dopo a Sesto continuano a credere nel miracolo.

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