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GIUSEPPE TARTINI TRATTATO DI MUSICA Secondo la vera scienza dell’armonia a cura di Enrica Bojan NOVECENTO INTRODUZIONE * Musica x exercise ehmetene ocelame ‘eacints ve nameree ani. (GW. Leta, Epa af deme, 1712) Presentato agli inizi del 1753 per I’approvazione dell’inquisi- tore generale del Sant’Uffizio di Padova che rilescid regolare visto (ora in coda al testo), il Trattato di musica secondo la vera scienza dell'armonia di Giuseppe Tartini! (1692-1770) usa l'anno successivo. Il rimarchevole intervallo che separa le due date e tuna serie di testimonianze di cui si dirt poi confermano che il tempo fu impiegato per far circolare copie manoscritte, accolte con scarsa considerazione se si esclude l'entusiastico interessa- mento dell’amico ¢ nobile allievo Decio Agostino Trento, dedicatario del volume, assieme al quale il maestro istriano frequentava in quegli anni le riunioni ufficali degli eruditi * Colgo Toccasione per ringraziare coloro che ii hanno incoraggito © purientemente aiuto nelfafronure questo lavoro. Sono paricolarmente Ficonoscenie ad Andrea Carlassana e « Daria Perocco per i puntuali e precios suggcrime i gal rao sarebbe auto pit dice, "Per uvinformesione completa sulla biograia di Tanini ¢ per una Uibliogria recente su questo autre si rimanda a P. BRANARD, The new Grove, London, MacMillan, 1980, vol, XIII, s 2; P. PETROSELL, Dizionario getboeieeniverae dla mass del mais, Tvs, UTET, 198, va CaPni, Ginsepe Tertini, Milano, Garzenti, 1975; P. PETROBELL, Giseppe Ter Lefont gfe, Wir Londo Mla, Univeral, 1968 P.PeTRoBeLi, Tartin, le sue ude ¢ suo lempo, Lucea, Libreria Musicale Tualiana, 1992; Tarn tempo ele opere «cura di A. Bombe MLN. Massaro, Bologn, il Mulino, 1994. petavini, dette «accademie», che si raccoglievano attorno allo Studio ¢ al Seminario. . “«Primo violino € capo di concerto» della Cappella musicale della Basilica del Santo nel 1721 e poi stabilmente dal 1726, Tartini ebbe modo di avvicinare e conoscere musicsti, matemati- ie letterati delf'Universita patavina quali il filosofo Iscopo Stellini, estronomo Lodovico Riva, il conte Francesco Algarot- 4 lo stimatissimo Gian Rinaldo Carlie ancora, tra gli ecclesiast- Gi pid attivi e intellettualmente vivaci, i padri Giambattista Martini, Giordano Riccati e Francesco Antonio Vallotti. Questo cenacolo di eruditi amava riunirsi per discutere e approfondire le conoscenze in merito ai numerosi argomenti del sapere settecen- tesco!, Tra essi, un posto di particolare rilievo era riservato alla musica, intesa non tanto come pratica artistico-esecutiva quanto ‘come scienza dei suoni, secondo I'antica accezione che la inseriva fnel Quatrivium con Variumetica, la geometria e l'astronomi Riprendendo le teorie dell'armonia elaborate nel secondo Cin- quecento sulla base delle filosofie antiche e con esclusivo interesse logico-razionalista per V'acustica, i colti padovani dibat- terono animetamente gli aspetti fisici ¢ matematici dell'ante musicale unitamente a quelli filosofico-morali di cui, su presup- postispiccatamente platonici, veniva indagata la funzione etico- estetica’. . 7 Sono gli anni dell'eclenismo illuministico ¢ delle grandi ‘querelles che investono tutti i campi del sapere, motivate dalla necesita filosofica di fare il punto sulle conoscenze del tempo € 2 La produsione ¢ lativta del citcolo cuturale patavino, che iconoscevs come guida Tobate Giuseppe Gennari, mostrano che vi era une particolare Senublita per le correnti di idee di gusto provenienti da alte part d'Italia e alla Franc, divulgate, fre gli als, da Algarotti e Carl; cfr, M. BERENGO, Le Secietavenets nell onda meta del 700, Firenze, Sanson, 1956; P, BARMIERL Gti armonistipadovani del Santo nel Sttecento in Soria della musica al Santo Padova a cura di S. Durante ¢ P. Petrobeli, Vicenza, Neri Porzs, 1990, pp- 199-221. Cle P. Permoseiit, G. T. Le Jonti biogafche cit.* pp. 79-81; P. Prnostitt, T, le se idee ¢ il suo tempo, «Nuova Rivista Musicale Italia 1, 1967, pp. 651-675, ora in P, PETROBELL, T,, ese ieee il sno tempo cit. P- 21.49; A: CAPRI, op. cit, pp. 497-506. 6 di dare razionale trattazione ad ogni fenomeno dell’esperienza'. Questo atteggiamento intellettuale si diffuse rapidamente in tutta Europa, legittimato da un sistema critico-ilosofico che pur ridiscutendo i secenteschi modi di speculazione metalisica, li adottava collocandoli perd in una prospettiva empiristica di pid profondo spessore’. La diretta conseguenza fu la stesura ¢ la pubblicazione di una nutrita serie di manuali e trattati, destinati anche al ceto borghese, il cui scopo era reinterpretare le varie ‘materie alla luce di fondamenti sciemtifici e di regole matemati- che dedotte da presunte leggi naturali. In campo musicale ven- nero dati alle stampe volumi che si occupavano ad ampio raggio di tutti i settori di quest’ante, dalla composizione alla fabbricazio. ne di strumenti, dall’accordatura alla prassi esecutiva’, In tale ottica, pid indotta che consapevole’, & da inserire la speculazione intellettuale di Tartini nell’ultimo ventennio della sua vita, speculazione che diviene via via sempre pit preoccupata € tesa, volta a trovare una giusta collocazione della musica attraverso l'indagine dei suoi collegamenti con i concetti portanti della matematica, della sic, della filosofiae anche della mistica, L’obiettivo che Tartini persegue tenacemente in tutti i suoi scrit 2 la creazione di una esaustiva opera teorica che ordini e descriva i fenomeni sonori seguendo una sorta di scienza supreme, una «legge d'ordine inviolabile, darmonia stabilita ab aeterno>*, “Das pemat ll cuniont ips france del Encl ca volumicomincane a uae dl IDB, ce E- Runny Gl eccopta le ‘ute, Todo, Ena, 197%; E Putin, Gl mn mas Mae, Famcat, 1903 Pepperdine ce E, Fun, Levee mule dal etch a Settecento, Torino, Einaudi, 1976, pp. 145-148; E. FuBINi, L'estetica musicale ae Seto «ou Toa, Ena, 1981, yp. 31%. ono, Mass ‘nite Scent mp, Toa EDT in, 986. CTA as, Lhd ached erat, Toi EDY/ Ma, 17-19; The mew Grove cit., vol, XVIIL, s.v. theory, theorists. ree te nie sla prepare alii Ta ano ener ee e cononrse del comport cng tocol ence Fis ae teen dca dp ttl ge he nee pongo tppriondineno pena cz A: CaP op. che. eS © Penne Bena tap utensil meet me dep 0 "A Gaon op abe 0.

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