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Progressioni numeriche

Successione di Fibonacci e sezione aurea

Progetto ”Matematica e Statistica” - Progetto Lauree Scientifiche

Loredana Caso

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Successioni numeriche
Una successione numerica è una sequenza ordinata di numeri. Più
precisamente una successione è una funzione con dominio N.
Esempi:

• i numeri pari: 2, 4, 6, 8, 10, · · · = 2n | n ∈ N

• i numeri dispari: 1, 3, 5, 7, 9, 11, · · · = 2n − 1 | n ∈ N
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• i numeri quadrati perfetti: 1, 4, 9, 16, 25, · · · = n | n ∈ N
1 1 1 1 n1 o
• i reciproci dei naturali: 1, , , , , · · · = |n ∈ N
2 3 4 5 n
• ···
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Alcune successioni importanti:

• Progressioni aritmetiche

• Progressioni geometriche

• Successione di Fibonacci
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Progressioni aritmetiche
Una progressione aritmetica è una successione nella quale la differen-
za tra due termini consecutivi è costante. Tale differenza viene chia-
mata ragione della progressione aritmetica.
Esempi:
- 5, 8, 11, 14, 17, · · ·
- 2, 6, 10, 14, 18, · · ·
I termini successivi di una progressione possono essere indicati cosı̀:

a1 , a2 , a3 , · · · , an , · · ·

dove a1 è il primo termine della successione.


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Se q è la ragione della progressione aritmetica, allora si ha

an+1 − an = q per ogni naturale n

Dunque, noto il primo termine della progressione (o valore iniziale),


la successione può essere cosı̀ descritta:

a1 = valore iniziale an+1 = an + q


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Proprietà
- L’ennesimo termine della progressione può essere ricavato immedi-
atamente, senza dover scorrere tutta la successione fino a quel punto:
an = a1 + (n − 1) · q
Infatti risulta

a1 = a1 + 0 · q
a2 = a1 + 1 · q
a3 = a2 + q = a1 + q + q = a1 + 2 · q
a4 = a3 + q = a1 + 2 · q + q = a1 + 3 · q
a5 = a4 + q = a1 + 3 · q + q = a1 + 4 · q
···
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- Se si vuole calcolare la somma Sn dei primi n termini della pro-


gressione non è necessario calcolare ogni singolo valore e addizionarlo,
si può usare la formula
a1 + an
Sn = ·n
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Infatti risulta

Sn = a1 + a1 + q + ··· + a1 + (n − 2) · q + a1 + (n − 1) · q

Sn = a1 + (n − 1) · q + a1 + (n − 2) · q + ··· + a1 + q + a1

2 Sn = 2 a1 + (n − 1) · q + 2 a1 + (n − 1) · q + · · · + 2 a1 + (n − 1) · q + 2 a1 + (n − 1) · q
| {z }
n addendi

2 a1 + (n − 1) · q a1 + a1 + (n − 1) · q a1 + an
Sn = ·n= ·n= ·n
2 2 2
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Progressioni geometriche
Una progressione geometrica è una successione nella quale il rapporto
tra due termini consecutivi è costante. Tale rapporto viene chiamato
ragione della progressione geometrica.
Esempi:

− 5, 10, 20, 40, 80, · · · − 2, 6, 18, 54, 162, · · ·

I termini successivi di una progressione geometrica possono essere


indicati cosı̀:
a1 , a2 , a3 , · · · , an , · · ·
dove a1 è il primo termine della successione.
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Se q è la ragione della progressione geometrica, allora si ha


an+1
=q per ogni naturale n
an

Dunque, noto il primo termine della progressione (o valore iniziale),


la successione può essere cosı̀ descritta:

a1 = valore iniziale an+1 = an · q


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Proprietà
- L’ennesimo termine della progressione può essere ricavato immedi-
atamente, senza dover scorrere tutta la successione fino a quel punto:

an = a1 · qn−1

Infatti risulta
a1 = a1 · q 0
a2 = a1 · q 1
a3 = a2 · q = (a1 · q) · q = a1 · q 2
a4 = a3 · q = (a1 · q 2) · q = a1 · q 3
a5 = a4 · q = (a1 · q 3) · q = a1 · q 4
···
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- Se si vuole calcolare la somma Sn dei primi n termini della pro-


gressione non è necessario calcolare ogni singolo valore e addizionarlo,
si può usare la formula
qn − 1
S n = a1 ·
q−1
Infatti risulta
Sn = a1 + a2 + a3 + · · · + an = a1 + a1 · q + a1 · q 2 + a1 · q 3 + · · · + a1 · q n−1
↓ ↓ ↓ ↓
Sn · q = a1 · q + a1 · q 2 + a1 · q 3 + · · · + a1 · q n−1 + a1 · q n

Sn · q − Sn = a1 · q n − a1 = a1 · (q n − 1)

qn − 1
Sn = a1 ·
q−1
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Successione di Fibonacci
La successione di Fibonacci è una successione di numeri naturali che
si definisce assegnando i primi due termini F1 = 1, F2 = 1 e chieden-
do che per ogni successivo termine (n ≥ 3) sia Fn = Fn−1 + Fn−2.
Dunque

F1 = 1, F2 = 1, Fn = Fn−1 + Fn−2 per ogni n ≥ 3

Cosı̀, ad esempio, i primi 20 termini della succesione sono


1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, 89, 144, 233, 377, 610,
987, 1597, 2584, 4181, 6765
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Curiosità
La sequenza prende il nome dal matematico pisano del XII secolo
Leonardo Fibonacci. L’intento di Fibonacci era quello di trovare una
legge che descrivesse la crescita di una popolazione di conigli.
Assumiamo che:
- la prima coppia diventi fertile al compimento del primo mese e dia
alla luce una nuova coppia al compimento del secondo mese;
- le nuove coppie nate si comportino in modo analogo;
- le coppie fertili, dal secondo mese di vita, diano alla luce una coppia
di figli al mese.
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Partendo da una singola coppia, dopo un mese una coppia di conigli


sarà fertile, e dopo due mesi avremo due coppie di cui una sola fertile;
nel mese seguente avremo 2+1=3 coppie perché solo la coppia fertile
ha partorito; di queste tre ora saranno due le coppie fertili quindi nel
mese seguente ci saranno 3+2=5 coppie; in questo modo il numero
di coppie di conigli di ogni mese descrive la successione dei numeri di
Fibonacci.
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Proprietà
- Per il massimo comune divisore tra due qualsiasi numeri di Fibonacci
vale la formula

M CD (Fn, Fm) = FM CD(n, m)

Dunque Fn è divisibile per Fm se e solo se n è divisibile per m.

- Dati quattro numeri di Fibonacci consecutivi, il prodotto del primo


e del quarto è uguale al prodotto del secondo e del terzo aumentato o
diminuito di 1.
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- Ogni numero di Fibonacci corrisponde alla somma dei numeri che


lo precedono eccetto l’ultimo, aumentata di 1.

Fn+1
- Il rapporto per n che diventa molto grande tende ad un
Fn
numero irrazionale chiamato sezione aurea o numero di Fidia. Tale
numero si indica con ϕ e risulta

1+ 5
ϕ= = 1, 6180339887 . . .
2
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Numeri di Fibonacci e sezione aurea

Fn+1
Sappiamo che il rapporto −→ ϕ. Ne segue che il rapporto
Fn
Fn 1
−→ dove
Fn+1 ϕ

1 5−1
= = 0, 6180339887 . . .
ϕ 2

Attraverso il numero di Fidia si vede che l’ennesimo termine della suc-


cessione di Fibonacci si può esprimere tramite la formula

ϕn − (1 − ϕ)n
Fn = √
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I numeri di Fibonacci nelle scienze


Esaminando in maniera più approfondita la forma di fiori come la
margherita, il girasole o una comune pigna notiamo che esiste una
stretta relazione con i numeri di Fibonacci.
Sulla testa di un tipico girasole, costituita da due serie di spirali, una
in un senso ed una in un altro, il numero delle spirali rientra molto
spesso in questo schema. Il numero di spirali di senso diverso differisce
per 21 e 34, 34 e 55, 55 e 89, o 89 e 144 semi e lo stesso avviene per le
pigne, per le conchiglie, per l’ananas.
Questi sono tutti numeri che appartengono alla sequenza di
Fibonacci!
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Cosı̀ in molte specie vegetali, prime fra tutte le Astaracee (girasoli,


margherite, ecc.), il numero dei petali di ogni fiore è di solito un numero
di Fibonacci, come 5, 13, 55 o perfino 377, come nel caso della diaccola.
Le brattee delle pigne si dispongono in due serie di spirali dal ramo
verso l’esterno - una in senso orario e l’altra in senso antiorario. Uno
studio di oltre 4000 pigne di dieci specie di pino rivelò che oltre il 98
per cento di esse conteneva un numero di Fibonacci nelle spirali che si
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diramavano in ogni direzione. Inoltre, i due numeri erano adiacenti, o


adiacenti saltandone uno, nella sequenza di Fibonacci - per esempio 8
spirali in un senso e 13 nell’altro, o 8 spirali in un senso e 21 nell’altro.
Le scaglie degli ananas presentano un’aderenza ancora più costante ai
fenomeni di Fibonacci: non una sola eccezione fu trovata in un test
compiuto su 2000 ananas.
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Particolarità matematiche della sezione aurea

- La sezione aurea è la radice positiva dell’equazione x2 − x − 1 = 0.


L’altra radice è − ϕ1 .

- E’ l’unico numero (non naturale) il cui reciproco e quadrato man-


tengono inalterata la propria parte decimale
1
ϕ = 1,6180339887 . . . = 0,6180339887 . . . ϕ2 = 2,6180339887 . . .
ϕ
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La sezione aurea nella geometria


Dato un segmento AB si ottiene una sezione aurea quando il tratto
tratto più lungo AC sta al più corto CB come il segmento intero AB
sta al tratto più lungo AC, cioè AC : CB = AB : AC
A C B

0,61803... 0,38197...
¬ ®¬ ®
1
¬ ®
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Il rettangolo aureo è un rettangolo le cui proporzioni sono basate


sulla sezione aurea. Si costruisce dapprima un quadrato, il cui lato
corrisponderà al lato minore del rettangolo. Sul punto medio di un
lato si punta un compasso con apertura sino a un vertice non adiacente
del quadrato. Il punto nel quale la circonferenza cosı̀ determinata
interseca il prolungamento del lato determina il secondo estremo del
lato maggiore del rettangolo.

M
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Un’altra figura geometrica aurea è la spirale aurea (è una paricolare


spirale logaritmica). La sua costruzione si fa attraverso il rettangolo
aureo. Consideriamo un rettangolo aureo in cui il lato maggiore e il
minore stanno tra loro in un rapporto pari a ϕ. Immaginiamo di sot-
trarre da questo rettangolo un quadrato di lato uguale al lato minore.
Il risultato sarà un rettangolo più piccolo, che a sua volta è un ret-
tangolo aureo di dimensioni minori del rettangolo iniziale di un fattore
pari a ϕ. Andando avanti con questo procedimento si genera una serie
di rettangoli aurei sempre più piccoli di dimensioni ridotte, ogni volta,
di un fattore pari a ϕ.
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Quello aureo è l’unico rettangolo che consente, togliendo un


quadrato dalla sua area, di ottenere un rettangolo simile al primo!
Tracciamo un arco di circonferenza di centro il vertice del quadrato che
si trova sul lato lungo del rettangolo e di estremi i due vertici adiacenti.
Ripetendo l’operazione per ogni quadrato si ottiene la spirale aurea.
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La spirale logaritmica è chiamata anche “spirale equiangola”, in


quanto tracciando una linea dritta dal polo a un punto qualunque
della spirale, questa intercetta la curva formando sempre lo stesso an-
golo.
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Curiosità
I falconi usano questa proprietà durante la caccia. Il falcone, individu-
ata la preda, vola tenendo la testa dritta seguendo una spirale logarit-
mica perchè grazie alle proprietà equiangolari di tale spirale, l’uccello
ha la possibilità di non perdere di vista la preda, e nel contempo di
tenere la testa diritta massimizzando la velocità.
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La sezione aurea è considerata come legge universale dell’armo-


nia, la giusta proporzione tra due elementi perchè essi appaiano
armoniosi all’occhio umano.
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Esempi di sezione aurea in architettura


L’esempio più noto di edificazione secondo precise regole geometriche e
razionali è il Partenone ad Atene di Fidia (V◦ sec. a.C.); qui non solo
la facciata è inscritta in un rettangolo aureo ma anche l’altezza delle
colonne, del timpano e del fregio stanno in rapporto aureo rispettiva-
mente con l’altezza totale, con la distanza tra il vertice del timpano e
la sommità delle colonne e con l’altezza dell’intero architrave.
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Sezione aurea nel corpo umano


L’uomo di Vitruvio di Leonardo: una persona è inscritta in un quadrato
e in un cerchio. Nel quadrato, l’altezza dell’uomo AB è pari alla
distanza BC tra le estremità delle mani con le braccia distese. La
retta x − y passante per l’ombelico divide i lati AB e CD esattamente
in rapporto aureo tra loro.
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Lo stesso ombelico è anche il centro del cerchio che inscrive la persona


umana con le braccia e gambe aperte. La posizione corrispondente
all’ombelico è infatti ritenuta il baricentro del corpo umano.

Se misuriamo le dita della nostra mano mano, noteremo che i rapporti


tra le lunghezze delle falangi del dito medio e anulare sono aurei.
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La prova più evidente di come il rapporto aureo può influenzare in


modo notevole il nostro occhio è data dal volto umano. Nella figura
possiamo individuare numerosi rapporti aurei:
A/a= tra l’altezza e larghezza del viso
B/b= posizione della linea degli occhi rispetto al mento ad alla fronte
C/d= posizione della bocca rispetto al mento ed agli occhi
D/d= altezza e larghezza del naso
E/e= lunghezza ed altezza del profilo della bocca
F/f= larghezza degli occhi e la loro distanza
H/h= distanza degli occhi rispetto al centro di simmetria del viso
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