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1 NUMERO SPECIALE
Si i ILLUSTRATA

i
L

IMI
D'ARW, .
dal West alCAfrica nera
ARNOLDO MONDADORI EDITORE - N. 212 - LUGLIO 1975 . LIRE 700 - Mensile - Spediz. in abb. post. gr. 3/70
RAFFAELLO UBOLDI Il momento di maggior for­
tuna dell'OAS va situato a
cavallo tra le due rivolte
dei generali di Algeri, al­
lorché l'organizzazione ter­
roristica dei coloni e della
destra francese può godere
ad un tempo dell'appoggio
dell'ala più conservatrice
dell'esercito (capeggiata da
Salan e da altri), di vari
Puchert, che forniva armi
al FLN algerino. Il 3 mar­
zo 1959 la Mercedes di Pu­
chert, parcheggiata in una
strada di Francoforte, vici­
no alla Lindenstrasse, e-
splode al momento di met­
tersi in moto, e del pro­
prietario si ritrova un ca­
davere a pezzi.
Per i movimenti di guer­
b -
esponenti politici di vec­ riglia moderni l'aiuto ester­
chia estrazione gollista (con no è prezioso; e ancora di
alla testa Soustelle), del più lo è, vista la spropor­
grande capitale che ha an­ zione di mezzi fra il pote­
f' ■■ / ■ 4S
cora interessi in Algeria, e
dei servizi di spionaggio uf­
re e gli oppressi, il poter
disporre di un flusso conti­ |5 A‘ ' A l \ I
ficiali e no, tra cui la « Ma­ nuo di rifornimenti in ar­
! no rossa » che altro non è mi e munizioni. Per gli at­ jf • **' > ..
che il prolungamento, in tori della Lunga Marcia t .. 1
chiave terroristica, dei ser­ maoista furono un impor­
Il Fronte di vizi segreti francesi. tante strumento di successo
il Liberazione Algerino Il declino comincia invece i depositi di armi e muni­
cerca armi con l'avvento al potere di zioni abbandonati dai giap­
in tutta Europa: De Gaulle, quando la de­ ponesi al momento della
stra « dell'ordine » butta a resa, e consegnati dal ma­
i rifornimenti mare la destra « del disor­ resciallo sovietico Rodon
arrivano da dine », e la Francia benpen­ Malinovsky ai comunisti ci­
Amburgo, sante si lega al leader che nesi. Per i guerriglieri del
Helsinki e Praga, può trarla dalle secche del­ Nord-Vietnam il successo
ma l’Egitto di Nasser le guerre coloniali. Il mo­ ultimo e definitivo venne
mento di fortuna è costel­ negli anni in cui potevano
diventa il principale lato di assassinii spettaco­ contare su una frontiera
fornitore. lari, come quello del com­ comune con la Cina popo­
Gli attentati missario Gavoury, ad Alge­ lare di Mao.
della «Mano Rossa» ri, che ha commesso l'er­ I militanti del Fronte di Li­
e dell’OAS. rore di prendere troppo sul berazione Nazionale algeri­
serio, e con un certo anti­ no furono costretti a cer­
Lotta senza cipo sugli eventi, la sua ve­ care le loro armi più lon­
esclusione di colpi ste di capo della lotta anti- tano, nell'Egitto di Nasser e
fra i trafficanti OAS. Un altro morto (e in Europa, fra chi era loro
e i servizi segreti. certo non il solo) è Georg amico, o era disposto a ven-
I

I MERCANTI
DI MORTE 'V&''
.1

NELLA GUERRA
D’ALGERIA
84
derle, poiché le sole armi
ì catturate ai francesi in com­
battimento non sarebbero
bastate, di per sé, a garan­
tire la vittoria dopo sette
anni di guerra di resisten­
za. Tenendoci alla guerra
d'Algeria, ciò doveva offri­
re il destro ad alcuni spe­
ricolati mercanti di canno­
ni di entrare in scena. As­
sieme, il fenomeno fu cau­
sa di una lotta a coltello,
senza respiro, fra servizi di
spionaggio ed esperti del
terrorismo.
Dove trovare le armi? La
domanda diventa dramma­
tica per gli algerini negli
anni subito seguenti l'insur­
rezione del 1954, quando
si vede che la Francia non
abbandonerà facilmente il
suo ultimo possedimento
nord-africano, e per altro
verso la rivoluzione prende
un aspetto di massa, coin­
volgendo un popolo inte­
ro'. Si fa uso dapprima del­
le armi strappate ai fran­
cesi, e impugnate, stavolta,
da quegli stessi soldati dei
reggimenti di fucilieri al­
gerini che si sono distinti
un po' su tutti i fronti di
guerra, là dove la Francia
ha avuto bisogno di loro,
ivi compreso il fronte d'In­
docina. Non bastano tut­
tavia. L'FLN cerca allora in
Europa e nel mondo arabo
degli amici in grado di ga-

GEORG PUCHERT
con uno dei battelli
per il trasporto delle
armi destinate agli
algerini. Conosciuto
come « Capitano Morris »,
Puchert morì nel 1959.
La sua auto venne
fatta esplodere in
una via di Francoforte.

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rantire un più regolare af­
flusso di rifornimenti.
Il partito comunista france­
se è sospetto: agli inizi ha
sconfessato l'insurrezione,
perché priva di un suo spe­
cifico carattere marxista,
non è ancora l'epoca in cui
la sinistra, in quel paese,
scoprirà le componenti so­
ciali della rivolta nazionale
araba. L'FLN trova piutto­
sto amici e aiuti in Italia,
specie nei ranghi del PSI,
e presso alcuni imprendito­
ri illuminati come Enrico
Mattei, che conosce Italo
Pietra, uno dei primi a ren­
dersi precisamente conto
della potenzialità rivoluzio­
naria del Terzo Mondo. I
messaggeri del FLN risalgo­
no la penisola, fino a Ro­
ma e a Milano, e da qui
si irradiano nel resto del­
l'Europa, toccando anche
quella orientale; in Nord
Africa raggiungono l'Egitto
di Nasser che diventa uno
ALGERINI prendono le armi di soldati francesi caduti in uno scontro sui monti di Costantina. dei loro principali fornito­
All'inizio dell'insurrezione i rifornimenti erano scarsi e ogni fucile recuperato era prezioso. ri. Le armi giungono in
principio via terra, attraver­
so il confine con la Tuni­
sia. Via mare, con viaggi
perigliosi, dopo che i fran­
cesi hanno chiuso il confi­
ne col vallo elettrificato
della Linea Morice, doppia­
to in seguito dalla Linea
Challe.
La guerra dei servizi segre­
ti non tarda ad accendersi.
Il 17 ottobre 1956 una cor­
vetta della marina francese,
il Commandant-de-Pimo-
dan, blocca lungo le coste
algerine un battello privo
di insegne, V Athos, di pro­
prietà di un armatore su­
danese, Ibrahim Mohamed
el Nayan, con equipaggio
tedesco, greco, italiano, su­
danese, marocchino, e ca­
rico di 70 tonnellate d'ar­
mi, abbastanza per armare
tremila uomini. L/Athos en­
tra a far parte del dossier
anti-nasseriano della Fran­
cia, è una delle tante cause
FUCILI Mauser e Sturmgewehr, pistole Luger e Astra, sequestrate nell'aprile del 1961 in dell'aggressione a Suez, nel
Algeria. Il materiale faceva parte di un grosso carico che proveniva dalla Cecoslovacchia. novembre dello stesso an-
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no. Ma l'epoca è trascorsa ti in Svizzera dei dirigenti
dagli anni in cui un inter­ algerini, e soprattutto i • .
vento armato poteva risol­ dossier delle registrazioni
vere a favore dei coloniali­ telefoniche dell'ambasciata
-
sti una diatriba nazionale.
L'aggressione anglo-france­
egiziana. La fine di Pu-
chert va anch'essa attribui­
- -W
se all'Egitto viene bloccata ta a Mercier.
da\V ultimatum sovietico e Nato a Libau, in Lettonia,
americano. Il flusso di aiu­ emigrato al momento del­
ti riprende a scorrere ver­ l'invasione sovietica dei
so l'Algeria. paesi baltici, Puchert en­
Gli algerini in questo mo­ tra a ventanni nella Mari­
mento non mancano di na da guerra tedesca, alla
fondi. Giungono armi da fine del conflitto lo trovia­
Amburgo, da Helsinki, altro mo ad Amburgo, dove fon­
materiale scende dalla Ce­ da una società di export-
coslovacchia, transita in Si­ import. Si tratta forse di un
ria, viene imbarcato per la agente sovietico maschera­
sua ultima destinazione in to? Qualcuno lo crede. Ma
Egitto, talvolta nel Libano. nessuno può provarlo. Nel
Anche la Svizzera svolge 1949 abbandona ad Ambur­
una parte importante nel go la famiglia, e parte per
gioco. I francesi partono Tangeri, con una presunta
ancora una volta al con­ « cugina » di Libau, e una
trattacco fidando sulle ca­ figlia, apparentemente avu­
pacità e sull'intelligenza del ta da questa, Marina. Tre
colonnello Mercier (ammes­ anni dopo ha riunito una
so che questo sia mai stato fortuna, grazie al contrab­
il suo vero nome), un alto bando delle sigarette ame­
ufficiale dei servizi segre­ ricane. Ma a quanto pare
ti dislocato a Berna; assie­ non gli basta ancora. Di lì
me, servendosi spregiudi­ a poco lo troviamo alla te­
catamente di quella « Ma­ sta di una flotta pescherec­
no róssa » che per il gran­ cia che batte la bandiera
de pubblico è una organiz­ del Costarica, e di una
zazione terroristica dei co­ società di import-export, la
loni francesi di Tunisia, Al­ « Astramar », che rifornisce
geria e Marocco, nata con d'armi di ogni genere i pae­
lo scopo di battersi contro si nord-africani in rivolta, e
i fautori dell'indipendenza soprattutto l'Algeria.
dei protettorati nord-africa­ Nel 1958 è a Bonn, dove
ni, e in realtà è una crea­ entra in rapporti con uno
tura dei servizi segreti fran­ dei maggiori trafficanti d'ar­
cesi, che possono così col­ mi, Hans-Joachim Seinden-
pire dove vogliono, e sot­ schenur, e da qui si sposta
trarsi ad ogni precisa re­ ancora a Zurigo, Monaco,
sponsabilità. Georg Puchert Colonia, Amburgo, prende
sarà una delle vittime di contatto con agenti ceco­
questa guerra; ma non la slovacchi e di altri paesi
sola. dell'est. Nessuno potrà mai
Mercier ha già lasciato un dire precisamente se lo
morto sulla sua strada, il muovono la sete di guada­
procuratore generale della gno o l'ideologia. Nella
Confederazione svizzera, « Astramar » è entrato frat­
Dubois, che si uccide do­ tanto un danese, Jons Hor-
po che l'opinione pubblica sens, un ex commerciante
ha appreso, con stupore e di formaggi che tratta la
indignazione, che il funzio­ vendita di armi alla stregua
nario ha passato ai servizi di un commercio di pro­
segreti francesi i rapporti dotti alimentari. CHRISTIAN Durieux, detto « il piccolo Napoleone »: ambiguo
della polizia sui movimen- Puchert entra in rapporti personaggio al centro degli attentati della « Mano Rossa ».

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anche con Otto Schlùter,
la cui famiglia è nel com­
mercio delle armi da qual­
cosa come tre generazioni,
e che un giorno diventerà
uno degli stretti collabora­
tori di Sam Cummings. Sen­
nonché Mercier è sulle sue
tracce. Nell'ottobre 1958
un mercantile tedesco, I'
At/as, carico di armi pre­
sumibilmente destinate al
FLN algerino, salta in aria
nella rada di Amburgo. U-
na nave egiziana, la Alke-
hire, subisce la stessa sorte
ad Ostenda. Il 5 novembre
dello stesso anno, a Bonn,
alcuni colpi di pistola sten­
dono al suolo, nei pressi
dell'ambasciata di Tunisia,
Ait Ahcen, rappresentante
del Governo provvisorio
della rivoluzione algerina
in Germania occidentale,
che si suppone fosse anche
il principale agente di col­
legamento fra Puchert e il
FLN. Il 3 marzo dell'anno
p. ./ seguente, come si è detto,
tocca a Puchert stesso di
concludere con una morte
orribile la sua rapida car­
riera. Chi ha eseguito l'or­
dine di morte? La « Mano
rossa » o l'OAS? In questo
periodo è quasi la stessa
cosa.
È la fine per gli algerini?
Niente affatto. Una rivolta
di questo genere, così radi­
cata nell'anima nord-afri­
cana, non crolla di fronte
alla scomparsa di un traffi­
cante d'armi. I rifornimen­
ti arrivano per mille altri
canali; e di lì a poco è la
Francia che cede.
Le ultime battute della
guerra d'Algeria sono con­
vulse, vedono il crollo del­
la Quarta repubblica e l'av­
vento al potere di De Gaul-
le, le rivolte dei generali

francesi di Algeri nel ten­
tativo di salvare, in extre­
mis, questo possedimento
coloniale, l'inizio contrasta­
to dei negoziati di pace tra
AMBURGO: Otto Schlùter, il fabbricante di armi che forniva il « Capitano Morris ». La fami­ la Francia e la nuova Al­
glia Schlùter è nel mercato delle armi da tre generazioni. Schlùter ha subito due attentati. geria. L'OAS prospera in

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L'ATTENTATO contro l'auto di Schlùter, ad Amburgo, nei pressi della abitazione nel giugno 1957. Il trafficante rimase illeso.

questo clima di incertezza molte parti: dai nostalgici zione ufficiale dell'indipen­ L'OAS manca di fondi, la
e di delusione. L'Algeria e dei servizi segreti francesi, denza algerina. spettacolare rapina della
la Francia vedono esplode­ da quell'ala del grande ca­ La scena è quella di Am­ Banca d'Algeria, ad Orano,
re il terrorismo degli ultras pitale che ha seguito De burgo, sul finire del settem­ che riempirà le casse, non
che si riconoscono nell' Gaulle credendo di mutar bre 1961. Tre uomini, Clau­ avrà luogo che nella pri­
OAS, l'Organisation Armée faccia alla storia. Può ca­ de Piegts, sospettato della mavera del 1962. Ricorre
Secrète, nei cui ranghi af­ pitare che tra i fornitori di morte del commissario Ga- pertanto alla paura per ot­
fluiscono i coloni, cioè i armi figurino gli stessi mer­ voury, il tenente Romero, tenere ciò che vuole. Ma
pied-noirs che temono di canti che ieri trafficavano disertore e specialista dei anche Strauss è un perso­
dover lasciare la terra del­ con gli algerini. servizi segreti, e Renato Ri­ naggio coriaceo, nel suo
la sopraffazione e del privi­ Ma i massacri gratuiti, le ga, italiano d'origine, diser­ mestiere bisogna essere
legio, i generali scontenti e bombe, gli attentati del- tore del 1° reggimento dei pronti ad ogni eventualità.
i traditori spiccioli, gli apo­ l'OAS alla lunga si rivelano paracadutisti della Legione Conduce i messaggeri del-
stoli della violenza per la controproducenti; la stessa Straniera, avvicinano Strauss, l'OAS in una strada della
violenza, i fanatici della destra, nel territorio metro­ uno dei grandi mercanti d' periferia di Amburgo, col
differenza di razza. politano, si stanca di que­ armi tedeschi-occidentali, pretesto di presentarli a de­
L'OAS si rifornisce di armi sto gruppo di fanatici sen­ fingendosi dapprima dei ri­ gli « amici »; e qui i tre si
dapprima nelle caserme dei za prospettive né futuro. voluzionari sud-americani, salvano a stento dalla furia
soldati che hanno seguito Si moltiplicano le defezio­ e facendogli in seguito que­ delle guardie del corpo di
i generali dei putschs di Al­ ni I finanziamenti si inter­ sta sconcertante proposta: Strauss. Prudente e accorto
geri, nei commissariati di rompono. Un raid suicida se non otterranno quanto Strauss; ma non troppo. Al­
polizia lasciati a bella po­ di tre membri di un com­ occorre per equipaggiare cuni giorni dopo si fa atti­
sta incustoditi, perfino nel mando dell'OAS, sul finire diecimila uomini, gli met­ rare su una banchina del
famoso accampamento del­ del 1961, conferma a qua­ teranno alle costole i ser­ porto, dove lo abbattono a
la Legione Straniera, a Si- le punto di disperazione vizi segreti francesi e la rivoltellate.
di-bei-Abbès. Le giungono fossero giunti gli ultras po­ « Mano rossa », la sua vita Senza perdere un secondo
aiuti e incoraggiamenti da co prima della proclama­ sarà in grave pericolo. i tre dell'OAS salgono in

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macchina e prendono la di­
rezione del sud, verso la
frontiera svizzera e l'Italia.
Piegts, che è al volante,
spiega ai suoi amici: « A-
desso abbiamo una ragione
importante per andare a ve­
dere l'italiano. Ma dobbia­
mo raggiungerlo il più ra­
pidamente possibile prima
che sappia della morte di
Strauss. Dobbiamo essere
noi a portargli la notizia.
Così non avrà dubbi che
siamo noi gli autori dell'e­
secuzione ».
L'italiano di cui parla Piegts
si è dato al traffico d'armi
dal lontano 1945, ed è no­
to, nell'ambiente, col no­
me di battaglia di « Nano ».
È un vero specialista nel
suo genere, ha fornito armi
praticamente ad ogni pae­
se del Medio Oriente, e
specie ai ribelli algerini. I
tre dell'OAS raggiungono
1 Ginevra, scendono a Mila­
no, entrano a Roma, chia­
UN CARICO di settanta tonnellate di armi viene scoperto sull'» Athos », un battello privo mano al telefono Nano da
di insegne, bloccalo da unacorvetta francese in acque
-------------------------- . algerine
« nell'ottobre del 1956. Nella fo-
to sotto: le armi sequestrate ad Algeri nel febbraio 1957, nel corso di" un rastrellamento. un bar di via Condotti:
.'M
'Vii

IL COLONNELLO Mercier del servizio segreto francese: operava da Berna dove era stato dislocato come addetto commerciale.

I
« Abbiamo appena steso », algerini, è fatta segno ad Quanto a lui, con due pi­ ricolati capi dell'OAS, è sta­
gli dicono, « Strauss ad una raffica di mitra. Nano stole alla cinghia dei pan­ to arrestato. Gli attentati,
Amburgo. Adesso abbiamo è in allarme. L'appunta­ taloni, entra con passo de­ bene inteso, continuano,
un affare da proporvi. Ve­ mento questa volta è nella ciso. Un minuto dopo ri­ sia in Algeria che nel terri­
nite stasera, alle 10, all'in­ hall di un albergo che guar­ suona la sirena d'allarme. torio metropolitano; gli
gresso dei giardini di Villa da su Piazza di Spagna, è Piegts, pistole in pugno, ri­ scoppi non lasciano tregua,
Borghese, all'altezza di via Nano a prendere la parola guadagna l'uscita. Ma l'edi­ può capitare che dei repar­
Veneto. Vi riconosceremo. per primo. « Niente armi », ficio è circondato, nugoli ti della polizia francese, o
Possediamo una vostra fo­ dice, « ma in cambio 200 di poliziotti sorgono da o- dei civili algerini, debbano I
tografia recente ». milioni pagabili su una gni parte, Romero e Riga provare, sulla propria pel­
Nano è puntuale all'appun­ banca ligure ». I tre si con­ sono già stati fermati, a le, la violenza degli attac­
tamento. Domanda: « Ma certano brevemente fra di Piegts non resta che arren­ chi suicidi dell'OAS.
che volete? ». « Armi », gli loro, e alla fine accettano, dersi o farsi ammazzare. E- Ma con l'avvicinarsi della
rispondono seccamente i pur variando le condizioni: sita un attimo, e poi getta data per l'indipendenza,
tre, rammentandogli che il denaro dovrà venire loro le armi a terra. prevista al 1° luglio del
proprio la morte di Strauss versato in Francia, e preci­ Il 7 giugno del 1962 Piegts 1962, l'OAS trova sempre
dimostra che sono pronti samente a Nizza, in mone­ viene fucilato nella foresta meno credito nei ranghi
a tutto, pur di ottenerle. ta francese. Per l'indomani. di Marly, in Francia, da un stessi dei coloni, che prefe­
« Potremmo rivederci fra Non sanno che la trappola plotone dell'esercito. Cade riscono abbandonare in
due giorni », propone Na­ sta per scattare. gridando: « Evviva l'Algeria massa il Nord Africa, e ri­
no. « No », risponde Reme­ L'indomani è una bella francese! ». Ma laggiù, a entrare in patria. Le ultime
rò, « saremo noi a contat­ mattina di sole. I tre si di­ milleseicento chilometri di cartucce, e gli ultimi pac­
tarvi di nuovo. Ma prima rigono verso la banca niz­ distanza, ad Algeri, ad O- chi di esplosivo, verranno
vi faremo vedere ancora u- zarda dove dovrà aver luo­ rano, a Costantina, l'Alge­ sprecati invano. La Francia
na volta che non scherzia­ go il versamento. La stra­ ria francese sta per cessare si è messa sulla strada della
da è tranquilla. Piegts strin­ di esistere. I generali Salan decolonizzazione, in Alge­
mo ».
Il giorno dopo la macchina ge la mano ai suoi due e Jouhaud marciscono in ria come nel resto del suo
di Enrico Mattei, che tutti compagni, che si apposta­ prigione. Il tenente Roger antico impero.
sanno essere amico degli no all'esterno dell'edificio. Degueldre, uno dei più spe- Raffaello Uboldi
91
illustrata

Dò pionieri
ai lanci—
acrobatici
11

Gli anni neri


0.

■ La vera storia dell'OAS, l'organiz­ una sensazione di profondo sgomen­ approdarono gli esuli antigollisti. La-
zazione terroristica paramilitare che to. Cercando di discernere il vero dal gaillarde era stato uno dei capi della
accompagnò l'agonia dell’« Algerie falso, di separare la verità dalla leg­ rivolta di Algeri del 1958, e a lui si
fran?aise >, ancora non è stata scritta. genda, tentiamo di dare all’OAS la erano uniti Paul Gardy, un anziano
Forse l'argomento è troppo scottan­ fisionomia che effettivamente ebbe. generale ex-ispettore della Legione
te per poter essere trattato con suffi­ Ricostruendone la vicenda, ne deri­ Straniera, e Jean-Jacques Susini, an­
ciente obiettività e tutta l’imponente verà un ritratto postumo abbastanza che lui reduce dal processo delle bar­
letteratura sull’OAS pecca d’interpre­ somigliante. ricate.
tazioni faziose. Perciò, malgrado l'ÓAS La nascita dell’OAS ha una data e La personalità di maggior rilievo,
abbia avuto una breve esistenza, po­ un luogo precisi: gennaio 1961, Tor­ nel gruppo, era il generale a riposo
co più di un anno, una cortina di fit­ re di Madrid. Qui, nel più elegante Raoul Albin Louis Salan. sessantu-
to mistero avvolge i sanguinosi avve­ palazzo della capitale spagnola, nel­ nenne e con un curriculum prestigio­
nimenti che suscitarono nel mondo l’appartamento di Pierre Lagaillardc, so. Di statura inferiore alla media,
86
dell* OAS ALBERTO MACCHIAVELLO

Il movimento chiamato
Organisation Armée Secrète
nasce nel gennaio 1961.
Ne fanno parte ex-militari,
i
« pieds noirs » e antigollisti.
Scatenano il terrore
in tutta l’Algeria. Le bombe
al plastico esplodono
ovunque, i musulmani
vengono uccisi nelle strade

in pieno giorno. I commandos


si trasferiscono anche
in Francia e organizzano
attentati a De Gaulle.
L’esercito interviene !
in forze. A Bab-el-Ued
l’ultima resistenza dei
terroristi. Nei primi mesi
del 1962 l’arresto dei capi
pone termine
alla sanguinosa rivolta.

capigliatura argentea, occhi azzurri, Gaulle al potere. Affacciato al balco­ litare di Parigi. L’incarico, puramen­
espressione volitiva. Salan, uomo te­ ne del governatorato generale di Al­ te teorico, equivaleva a una giubila­
nace, coraggioso, intelligente, aveva geri, il 15 maggio, aveva pronunciato zione, e deluse Salan, che da De
percorso tutti i gradini della carriera davanti alla folla tumultuante la fati­ Gaulle si era atteso ben altra grati­
coloniale arrivando a comandare l’e­ dica frase « Vive De Gaulle », che tudine. De Gaulle aveva deciso di
sercito francese in Indocina e poi in voleva significare « Vive l'Algerie estrometterlo dalla politica, dalle po­
Algeria. Era uno degli ufficiali più de­ franfaise » e che mise in moto il mec­ sizioni-chiave, per togliere di mezzo
corati e sul suo petto spiccava anche canismo per riportare De Gaulle alla uno dei più strenui difensori dell*® Al­
la « Medaille Militaire ». Per la sua guida della Francia. Nonostante fosse gerie frangaise ». Salan era un osta­
furbizia. Io chiamavano « le chinois » considerato un « fedele vassallo » del colo ai suoi piani.
(il cinese). generale, verso la fine del ’58 Salan Lasciato il servizio attivo il 9 giu­
Nel ’58, Salan aveva avuto una era stato inopinatamente richiamato gno I960, Salan il 14 settembre ave­
parte determinante nel ritorno di De in patria e nominato governatore mi- va lanciato una sfida a De Gaulle di-
87
• -,
JEAN-JACQUES SUSINI, vice
comandante dell'OAS e capo della
propaganda, fotografato a Algeri
nel 1962. Nella foto in basso: in divisa
mimetica, Pierre Lagaillarde,
uno dei fondatori dell’organizzazione.

chiarando in un’adunata ai veterani:


« Nessuna autorità ha il potere di de­
cidere la cessione di un territorio su
cui la Francia esercita la propria so­
vranità ». Il 30 ottobre, dopo essersi
incontrato con Georges Bidault, l’ex-
premier diventato « leader » dell’estre­
ma destra, Salan aveva attraversato
la frontiera spagnola per assumere il
comando deH'antigollismo in esilio. A
Madrid, adesso Salan si stava orga­
nizzando per accorrere in aiuto dei
« pieds noirs », i francesi d’Algeria
vittime della politica di De Gaulle.
Il movimento creato da Salan, La­
gaillarde, Gardy e compagni fu bat­
tezzato GAS (Organisation Armée Se-
crète). Questa sigla, osservò Susini,
« suggerisce forza, coesione, mistero ».
Gli algerini seppero dell’esistenza del-
l’OAS vedendo la sigla sui muri la
mattina del 6 marzo e si chiesero che
cosa fosse. All’inizio di aprile, molta
gente trovò nella cassetta della posta
un volantino firmato OAS nel quale
i congiurati, dopo aver rivendicato la
paternità di alcuni attentati terroristi­
ci, affermavano: « Queste azioni, che
sono da considerarsi semplici ammo­
nimenti, non sono che un preludio
ad azioni più severe ». Il testo termi­
nava con la frase che sarebbe diven­
tata lo « slogan » famoso del movi­
mento « L’OAS frappe où elle veut,
quand elle veut » (L’OAS colpisce
dove vuole, quando vuole).
L’OAS reclutava i suoi uomini fra
gli « ultras » che si erano battuti nel
’58, e fra i ceti inferiori della popola­
zione bianca, impiegati, operai, fer­
rovieri, pescatori, studenti poveri. Al­
l’epoca del putsch di aprile, non era
ancora una forza consistente, muove­
va appena i primi passi. Fallita la ri­
bellione dei quattro generali - Challe,
Zeller, Jouhaud, Salan - Salan, inter­
venuto in Algeria per dare una mano
ai colleghi, era fuggito alla macchia
per dedicarsi esclusivamente alla mes­
.. ■
sa a punto della sua organizzazione.
Questa era la situazione nel maggio
’61 e da qui incomincia l'epopea san­
guinaria dell’OAS.
Il 4 maggio, lo stato maggiore del-
l'OAS si riunisce in una villa sulla
RAOUL SALAN, capo politico
dei terroristi, pochi giorni dal suo
arresto. Era ingrassato, si era
tinto i capelli, e fatto crescere
i baffi. Aveva 61 anni. Per la sua
astuzia lo chiamavano « il cinese ».

collina di Algeri per un lancio in


grande stile dell’organizzazione. Salan
è assente, nascosto nella zona di Bu-
farik, e Yves Godard, un ufficiale dei
paracadutisti che nel ’56-’57 aveva
combattuto i terroristi musulmani nel­
la Casbah ed era perciò uno specia­
lista in materia, assume il comando
dell’OAS e traccia un piano.
Godard divide l’OAS in tre sezioni,
OM (organisation des masses). APP
(action psycologique et politique) e
ORO (organisation reinsegnements-
operations). Delle tre sezioni, la ORO
è quella che sovrintenderà alle azioni
dirette, cioè agli attentati, e ne viene
affidata la responsabilità a Jean-Clau-
de Perez, un medico assai noto nei
quartieri popolari. All’OM va Jean
Gardes, un ex-esperto di affari mu­
sulmani del « Cinquième Bureau », e
alla direzione dell’APP è nominato
Paul Gardy. Susini ha la carica di
vice comandante dell’organizzazione.
In realtà, Salan rimane il capo invisi­ ^i==-
bile, fantasma e guida spirituale, ma
Godard esercita il comando effettivo.
Lo stato maggiore si riunisce sovente,
sempre di notte, e spostando conti­
nuamente la sede. Ogni mattina, Al­
geri è scossa dalle esplosioni delle Sposato con la figlia di un indu­ nelle », vale a dire delle iniziative ter­
bombe al plastico, l’arma prediletta striale di liquori, 32 anni, di carna­ roristiche, e mobilita i < duri » che
dei congiurati. gione olivastra, nato nel quartiere di trova, da qualunque parte provenga­
Nella primavera del 1961. l’OAS Bab-el-Ued, il tempio dell’« Algerie no. raggruppandoli in pattuglie arma­
ha un centinaio di uomini e pochis­ frangaise », Perez è soprannominato te fino ai denti. Delta è il suo nome
simo denaro; Gardes sguinzaglia i il « docteur des pauvres » ma è spie­ di battaglia e così egli battezza i suoi
suoi reparti per rintracciare fondi fi­ tato nella lotta contro i musulmani. « commandos ». Degueldre firma an­
nanziari. bussa alle porte di tutti i A poco a poco, però, un personaggio che con un A gli ordini di omicidio.
« pieds noirs » e chiede sovvenzioni. molto più crudele, esaltato e tenebro­ 1 Della esordiscono con l'assassi­
Le famiglie sono tassate per 1800 li­ so di lui compare sulla scena del­ nio del sindaco socialista di Fort de
re al mese, i commercianti per 6 mi­ l’OAS. ed è il vice di Perez. Roger l’Eau, vicino ad Algeri. Secondo obict­
la. Susini avvia trattative con i grossi Degueldre. In breve, Degueldre diver­ tivo. l’ispettore di polizia Roger Ga-
mercanti che a parole appoggiano rà la figura tipica dell’OAS, l’incar­ voury. La notte del 3 1 maggio, il ser­
l’OAS ma a conti fatti stanno a guar­ nazione dei suoi sistemi e dei suoi gente Albert Dovecar uccide a colpi
dare. miti. Alto, l’aria malinconica e la fac­ di pugnale l'ispettore mentre rincasa.
< 1 produttori di vino algerini » rac­ cia cavallina, rozzo, duro, risoluto, Negli alti gradi della polizia, dell’e­
conta Susini < hanno appena conclu­ aveva un passato avventuroso. sercito e dell’amministrazione civile
so la stagione con un guadagno netto Nato in un paese del nord della l’OAS conta estese simpatie e la sua
di 86 miliardi di lire e ci hanno fatto Francia, vicino alla frontiera belga, a potenza aumenta rapidamente fino a
la carità di poco più di mezzo milio­ 17 anni era stato partigiano comuni­ controllare tutti gli ambienti. Anche
ne. » Malgrado le difficoltà pecunia­ sta, poi era passato nell’esercito e, in­ la malavita locale si schiera dalla sua
rie. l'ORO funziona perfettamente fine nella Legione Straniera; ferito a parte e la favorisce.
per merito del suo capo, il dottor Pe­ Dien-Bien-Phu, era stato promosso Contro l’OAS non c’è che un drap­
rez, gran regista di imboscate, assas­ ufficiale. Adesso nell’ORO è il respon­ pello di otto agenti alle dipendenze
sini e intimidazioni di ogni genere. sabile del < Bureau d’action opératio- del vice capo della Sarete. Louis
89
ALGERI, aprile 1962. Scontro a fuoco voce che dice « Qui Radio France,
tra terroristi e polizia in Rue d’Isly, to successivamente in offset e poi con
presso il Palazzo delle Poste. 1'0A S vi parla. Aprite le finestre, al­ una normale rotativa, il giornale r""rag-
La città fu soprannominata zate al massimo il volume dei vostri giunge una diffusione di circa 20 mi­
« capitale del dolore »: le vittime apparecchi ». Poi lo « speaker » elen­
dell’OAS erano ogni giorno circa 40. la copie.
ca gli attentati commessi dall’« eser­ In settembre, Salan ritorna ad Al­
cito nero » nell’ultimo mese: 380 in geri, è ingrassato, ha i capelli tinti di
Algeria, una ventina in Francia. La nero, porta grossi baffi. S’incontra con
trasmissione termina con la Marsi­ i suoi collaboratori e subito dopo
gliese. emana l’< istruzione speciale n. 1 »,
* I i pieds noirs » si precipitano nel­ sei pagine nelle quali fissa i compiti
Grassien. Grassien tenta il colpo gros­ le strade persuasi che sia avvenuto futuri dell’OAS. « Ci deve essere
so, cioè la cattura di Salan, e ricorre un putsch. Un’inchiesta accerta che i un’unica organizzazione per l’Algeria
all'esca della droga, di cui pare che sabotatori, dopo aver fatto saltare i e per la Francia, essa sarà sottoposta
il generale non possa fare a meno. cavi ad alta tensione che alimentano al mio comando e divisa in due gran­
Grassien gliela offre attraverso la me­ la TV, avevano sfruttato il canale so­ di rami, l’OAS-Metropolitana e l'OAS-
diazione di un gangster, André Pala- noro per la loro trasmissione, e i ra­ Algeria Sahara. - Salan annuncia inol­
cio, che entra in contatto con un av­ diogoniometri rivelano che la stazione tre di aver affidato il comando del-
vocato amico di Salan. L’OAS però clandestina opera sulle colline di E1 l’OAS-Metropolitana a un generale e
tiene gli occhi aperti e una sera Do- Biaz senza tuttavia riuscire a identi­ a un civile che hanno i nomi di bat­
vecar, lo stesso sicario che ha sop­ ficare esattamente il luogo. Il colpo è taglia di Verdun e Raphael. L’OAS
presso Gavoury, uccide Palacio all’u­ di Susini, il cervello della propaganda sbarca in Francia.
scita da un ristorante. GAS, che vara anche la pubblicazio­ Un venerdì sera, due Citroen esco­
Una scarica elettrica interrompe il ne del giornale Appel de France, no dall’Eliseo, residenza del presiden­
5 agosto il telegiornale delle 13, il vi­ stampato al ciclostile e con una tira­ te della Repubblica; nella prima ci
deo si spegne e l’audio diffonde una tura iniziale di 5 mila copie. Stampa­ sono De Gaulle e la moglie, diretti
90

L
a Colombcy-Ics-dcux-Eglises, ncll'Hau-
te Marne, la loro villa di campagna,
citi) ili 100 mila uomini. La vittoria è
sicura ». Dal suo nascondiglio, scrive
faceva l'informatore per la polizia. Le
due esecuzioni, avverte l’OAS. servi­
I
c nell'altra il capo della Sarete Pre- a mezza Francia, a deputati, sindaci. ranno di esempio.
sidentielle André Ducrct, con due a- prefetti, consiglieri municipali, ccc. e- Finalmente Parigi capisce che
gcnti e un tenente medico. Ducrct è sortandoli a schierarsi con lui nella lot­ I OAS non è, come pensava il gene­
in permanente contatto radio con il ta contro il regime di De Gaulle. Scrit­ rale Ailleret. una « bolla di sapone »,
ministero dell’interno e le stazioni di te da Susini, le lettere hanno un tono c spedisce ad Algeri un drappello di
polizia dei centri che le auto attraver­ moderato e finiscono invariabilmente « barbouzes ». che in gergo poliziesco
seranno. Lungo la statale n. 19, oltre così « L’OAS non è un partito. Si mi­ significa < barbe finte » c indica una
Nogcnt-sur-Seinc. attende una Peu­ lita nell’OAS come si è militato nella operazione del tutto speciale, segreta.
geot. Resistenza ». Si tratta di uomini che eccellono per
Al passaggio delle Citroen, la Peu­ L’OAS oramai « lavora » su ampia la forza bruta c i requisiti fisici straor­
geot lampeggia due volte. E il segnale scala, in un mese uccide 15 persone dinari. per lo più gollisti sfegatati e
convenuto. La statale salta in aria con c ne ferisce 144. Non esita neppure che hanno alle spalle la guerra d'In­
un boato. Ducrct vede scomparire dall'attaccare gli ufficiali dell'esercito. docina.
l’auto di De Gaulle entro un bagliore In un attentato all'Hotel Oasis muore Sono un po' la copia di quelli del-
accecante c la crede travolta nell'e­ un maggiore. Fra il comando militare i'OAS. anche se stanno dalla parte op­
splosione. Per miracolo, invece, la e quello civile dell'Algeria la collabo- posta della barricata. Assunti con uno
macchina riesce ad allontanarsi con i razione è scarsa. 1! generale Charles stipendio di 800 dollari mensili e con
passeggeri incolumi. L’inchiesta ac­ Ailleret continua a considerare l’OAS un'assicurazione sulla vita di IO mila
certa che sono stati adoperati 36 kg. « una bolla di sapone », e Jean Morin, dollari, vengono addestrati alla guer­
di plastico e arresta sei attentatori che invece, gli rimprovera di non combat­ riglia cittadina e inviati ad Algeri con
si dichiarano dell'OAS. Salan, con tere i terroristi come dovrebbe. l’incarico estremamente rischioso di
una lettera inviata a Le Monde, smen­ Non dimentichiamo che fino ad ora scendere in prima linea contro l’OAS
tisce e afferma « Non sono un regi­ l’OAS non si è rivelata per quello che e di combatterla sul suo stesso terre­
cida ». è, che ancora nella seduta del 9 no­ no, senza il minimo risparmio di colpi.
Di giorno in giorno la potenza del- vembre all'Assemblca Nazionale fran­
l'OAS si accresce, inarrestabile. Alge­ cese più di un deputato ne prende le
ri è divisa in 6 settori, in subsettori, difese qualificandola un « movimento
quartieri c isolati. 11 capo d'isolato legittimo ». I servizi segreti, intanto,
(chef d'ilot) sorveglia gli abitanti della cercano d'infiltrarsi nell'organizzazio­
sua giurisdizione e riferisce. L’OAS sa ne, ma senza successo. Il maggiore Re­
BABEL-UED, aprile 1962. Uomini
e vede tutto. Salan in ottobre parla né Post, della « Securité Militarne », è di un reggimento corazzato presidiano
alla radio clandestina « Tutti gli alge­ ucciso con un colpo alla nuca c lo un quartiere dove sono asserragliati
rini sono mobilitati o lo saranno pre­ stesso accade a Dominique Fondacci, i ribelli. Con l’intervento
dell'aeronautica militare, la rivolta
sto. A Ila fine dell’anno ci sarà un eser- proprietario di un locale notturno che venne stroncata agli inizi di maggio.
I < barbouzes » sono un’ottantina, ca­ circola con un mezzo blindato e con la dia sale a 30-40, e si presume che que­
pitanati da un certo Jacques Dulac. scorta di un reparto speciale coi mitra sta « statistica dell’orrore » sia notevol­
alias Lucien Bitterlin. regista radiofo­ spianati. mente inferiore alla realtà. Ecco come
nico e vice presidente dell » Associa- In Francia. l’OAS si scatena. In Un giornale francese descrive una tipi­
tion pour le soutien du generai De quella che sarà chiamata < la nuit ca operazione dell’OAS: « In Avenue
Gaulle », un sodalizio di fanatici. bleu ». il 18 gennaio, nel giro di quat­ de Bouzaréch giaceva a terra un mu­
L'arrivo dei « barbouzes » però non tro ore otto esplosioni svegliano di so­ sulmano ferito da arma da fuoco. Po­
rallenta la iniziative dell’OAS. Il 18 prassalto i parigini. Ad Algeri, il co­ co dopo gli fu sopra un terrorista che
novembre, cade ucciso il segretario del mando dei « barbouzes » è annientato prese la mira e sparò, ma la pistola si
partito socialista di Algeri, William con una carica di 27 kg. di plastico: inceppò. Il musulmano, che tremava
Lévy. Il delitto si rivela subito un ma­ sotto le macerie della villa dove si e- come una foglia, si copri il volto con
dornale errore perché allontana dal­ rano acquartierati rimangono 20 ca­ la giubba. Il terrorista lo guardò, pun­
l'
l’area dei simpatizzanti per l’OAS le daveri. tò attentamente l’arma, premette il
forze politiche francesi e l’opinione In una località segreta della Fran­ grilletto e il colpo parti ». Lo scrittore
pubblica. Salan è stretto alle corde, o cia, un capitano disertore, Jean-Marie Albert-Paul Leutin soprannominò Al­
agisce immediatamente oppure l’ordi­ Curutchet, 30 anni, organizza l’« Opé- geri « la capitale del dolore ».
gno che ha montato gli scoppierà fra ration Paso Doble ». Ex-ufficiale dei Quando, con la firma della pace di
le mani. paracadutisti, Curutchet progetta di Evian, il 18 marzo 1962, finisce la
Al principio del gennaio 1962, il gettare il paese nel caos non appena i più lunga guerra della Francia moder­
n colpo di stato di Salan sembra prossi­ negoziati fra il governo e il FNL al­ na, durata 7 anni 4 mesi e 18 giorni,
mo. Nelle strade vengono affissi mani­ gerino, in corso ad Evian, si conclu­ la rabbia dell’OAS esplode con furia
festi che ordinano a tutti i maschi, mu­ deranno con la pace. « Settantadue ore irrefrenabile. Tre giorni dopo, dal tet­
sulmani e francesi, in età militare di dopo il cessate il fuoco » dice l'ordi­ to di una casa di Bab-el-Ued, un mor­
li

I
I arruolarsi nell'OAS. La radio-pirata
consiglia alle famiglie di far provviste
alimentari per tre mesi, di ritirare i de­
positi dalle banche e raccomanda di
nanza trasmessa da Curutchet ai com­
mandos dell’OAS « verranno sabotate
le linee ad alta tensione, i cavi telefo­
nici, i binari delle ferrovie, incendiate
taio, l’unico posseduto dall’OAS, apre
il fuoco e quattro proiettili da 60 mm.
cadono su Place du Gouvernement.
Il 20, Jacques Achard, comandante
non pagare le tasse. Per gli esattori e le auto nelle strade, gli aerei negli ae­ dell’organizzazione nel settore del por­
gli ufficiali giudiziari che si opporran­ roporti, e saranno buttate bombe nei to algerino, invia addirittura un ulti­
no a questa disposizione l’OAS pro- bar, nei cinema, dovunque ». A Pari­ matum all’esercito francese ordinando
nuncerà la condanna a morte. Il co­ gi il terrore dovrà essere scatenato da lo sgombero entro le ore 0 del 22 del­
mandante in capo dell’esercito, genera­ 15 commandos urbani. la zona di Bab-el-Ued, la « city » dei
le Ailleret, adesso si è convinto che la Marie-Thérèse Lancelot ha scritto « pieds noirs ». Allo scadere dell’ulti­
situazione è grave, e aspetta il putsch in « OAS » che nel gennaio '62 l’or­ matum, un razzo rossiccio si innalza
da un momento all’altro. Ha dirama­ ganizzazione commise in media 10 o- nella notte buia: è il segnale della ri­
I to alle truppe il segnale di « all’erta ». micidi al giorno. In primavera la me- volta. I commandos armati di bazooka
e di mitragliatrici prendono posizione.
Un autocarro militare è assalito ad un
crocicchio e molti soldati sono uccisi.
In breve tutto il quartiere si ribella e
spara sui soldati mentre i carri armati
tentano di forzare i posti di blocco.
L’OAS si difende alla disperata, si bat­
te casa per casa. < Faremo di Bab-el-
Ued una seconda Stalingrado » urla
Achard.
A mali estremi, rimedi estremi, e il
generale Ailleret a un certo punto or­
dina al generale Michel Fourquet, co­
mandante della quinta brigata tattica
dell’aeronautica, di intervenire. Quat­
tro T-6 decollano da Bufarik e piom-

ATTENTATO a Charles de Gaulle:


1 segni delle pallottole sulla carrozzeria
a prova di proiettile. Sfuggito
per caso a un primo tentativo deH’OAo,
pochi mesi dopo il generale fu
preso di mira da misteriosi cecchini.
CORTILE del Quay d’Orsay, sede
della polizia parigina; i resti di una
camionetta fatta saltare dai
terroristi. Con la « nuit bleue »
del 18 gennaio 1962 il terrorismo si
trasferì sul territorio metropolitano.

-' «
bano su Bab-el-Ued, sventagliando raf­
fiche di mitraglia. L’OAS si arrende.
La rivolta è costata 15 morti e 70 fe­
s.. .
riti all’esercito, e 20 morti e 80 feriti
all’OAS.
Da Parigi intanto arrivano ordini di
stroncare l’OAS senza pietà, e la re­
pressione stavolta assume un ritmo in­
calzante. Tutta una serie di capi se­
condari finisce in galera, poi il cerchio
si stringe intorno ai condottieri. De­
gueldre. il tenebroso capo dei Delta,
lo specialista del terrore, è catturato
all’uscita da una riunione. Si è tinto i
capelli, ha in tasca una carta d'iden­
tità falsa, intestata a certo Esposito,
sovrintendente scolastico, ma viene
smascherato. Qualcuno lo ha tradito,
non si saprà mai chi. Degueldre,
l’« imprendibile » come lo chiamano
neU'OAS, il « soldato perduto » come
lo ha definito De Gaulle. il 7 aprile ha
i polsi chiusi nelle manette.
Il 20, venerdì santo, il generale Sa­
lan è nel suo rifugio, un palazzotto
bianco tra Rue Desfontaines e Rue
Daguerre. Fulmineamente l'intera zo­ musulmani da uccidere, mentre la po­ zione di Fort Ivry, nella foresta di
na è circondata, gli agenti irrompono polazione assisteva impotente e terro­ Marly-le Roy, ad ovest della capitale.
ncH'appartamento e Salan li accoglie rizzata. Queste bande erano un po' la Con fierezza dice di essere contento di
impassibile dicendo di essere Louis versione moderna delle schiere di ri­ non sopravvivere alla fine dell’Algeria
Carrière, uomo d’affari. Più tardi, nel­ baldi che sbucarono dai quartieri po­ francese e muore cantando la Marsi­
la caserma dei Tagarins, ammette di veri di Parigi durante il Terrore. La gliese. Sulla sua tomba, nel « Carré
essere Salan e aggiunge « Adesso o in direzione della strage fu assunta dai des Suppliciés » del cimitero di Thiais,
futuro, doveva accadere. Che differen­ giovani. I superstiti capi dell’OAS per­ nei dintorni di Parigi, ancora oggi c’è
za fa? Tutto stava crollando intorno a sero completamente il controllo su sempre almeno un mazzo di fiori.
noi». Un’ora dopo, alla base aerea di questi ragazzi che sembravano guerrie­ Questa è stata, in breve, la storia
La Reghaia, lo caricano su un DC3 ri impazziti ». AU’ONU, U Thant par­ dell’OAS. Che cosa sia stata invece
che parte per Parigi. la di < crimini bestiali e inumani ». l’OAS con esattezza, a parecchi anni
Il generale Paul Gardy, il 21 an­ Sono gli ultimi sussulti dell’OAS. di distanza, non si sa. Jean-Jacques
nuncia da Orano di aver assunto il co- Il 16 maggio, a Parigi, si apre il Susini l’ha definita « una via di mez­
mando dell’OAS e dichiara che la processo contro Salan che termina il zo fra la Resistenza francese e un’or­
guerra continuerà, e infatti la controf­ 23 con la condanna all’ergastolo. Il 1“ ganizzazione spionistica ». Altri l’han­
fensiva dell’OAS è parossistica. Nel­ luglio, su 6 milioni e mezzo di votanti no paragonata alle società segrete pa­
l'ultima settimana di aprile gli omicidi (francesi e musulmani) 5.975.581 sot­ ramilitari nate in Germania nel 1918,
sono 73, nella prima di maggio 203. toscrivono l’indipendenza algerina e o al movimento irlandese dei Sinn
Dovunque i musulmani « vengono ab­ l’OAS cala nella tomba. Susini ripara Fein. Qualcuno le ha trovato una stret­
battuti come birilli ». in Italia, Gardy a Madrid, gli uomini ta parentela con la Comune di Parigi
« Le strade » ha scritto Paul Henis- dei Delta sbarcano a Marsiglia e ad e con il partito dei giacobini. Forse
sart « divennero il teatro delle opera­ Alicante. Cinque giorni dopo, Roger l’OAS fu un po’ tutto questo, ma an­
zioni di bande di giovani assassini Degueldre. il « terrorista solitario », il che e soprattutto una delle pagine più
spietati che percorrevano velocemente rappresentante più tipico dell'OAS. è nere della Francia moderna.
un quartiere dopo l’altro in cerca di condotto davanti al plotone di esecu- Alberto Macchiavello
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