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A passo di danza

Conferenza-concerto
Maria Chiara Mazzi, musicologa
Marzia Ragazzoni, pianoforte

La danza ‘da ascoltare’: è questo l’itinerario proposto in questa lezione-concerto. C’è una danza che
non si balla, ma si ascolta nelle sale da concerto, che nel corso dei secoli si lega alle vicende della
storia e della cultura del nostro continente anche nei rapporti con gli altri. Si parte dal quella che
può essere definita una ‘Comunità Europea’ della musica, la suite tipica del barocco e di Bach, per
poi raccontare degli eleganti minuetti inseriti nelle loro sonate da Mozart e Beethoven a fine
Settecento. Nell’Ottocento protagonista è il valzer, nei salotti con Schubert e nei concerti con
Chopin, che, come guarda con occhi nuovi anche al mondo popolare che continua a fare sentire il
suo peso anche nel Novecento, con Bartok. Ed è proprio nel Novecento, quasi a chiudere un
cerchio, che si recuperano gli antichi modelli delle danze settecentesche, come fa Ravel, non per un
vuoto senso di nostalgia, ma per tornare alla perfezione e alla razionalità alla fine della terribile
prima guerra mondiale.

Musiche di: Johann Sebastian Bach, Wolfgang Amadeus Mozart, Franz Schubert, Fryderyk Chopin,
Johannes Brahms, Bela Bartok, Maurice Ravel

Ecco le musiche che mi servono


Bach da una suite (inglese o francese non importa): allemanda, corrente, sarabanda, gavotta,giga
Durata totale 10 minuti

Mozart e Beethoven: da una sonata ciascuno 1 minuetto col trio


Durata totale 7 minuti

Schubert: 1 Valzer
Chopin: 1 valzer
Durata totale 7 minuti

Chopin: Due mazurke


Brahms: 1 danza ungherese
Bartok: Danze popolari rumene
Durata totale 10 minuti

Ravel: Tombeau de Couperin Minuetto (tutto)


Durata totale 5 minuti

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