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Direttore Editoriale:
Vincenzo Troisio
Foto:
Vincenzo Troisio
COSTE DEL SUD sito di prenotazione case vacanze online, mette a
Impaginazione: disposizione un catalogo di case vacanza, bed & breakfast,
Targetcom - Taurisano alberghi, residence e villaggi turistici, con possibilità di prenotazione
on line. Oggi più di 200 mila utenti ogni mese consultano il portale e,
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territorio. La Vacanza è un momento importante: il desiderio di
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ENTROTERRA
46 Alliste
47 Casarano
48 Galatina
49 Lecce
51 Ruffano
54 Specchia
55 Ugento
LUOGHI DA VISITARE
56 Trulli e pajare
57 Torri costiere
58 Castelli
59 Grotte marine
60 Porti turistici
61 Ville di Leuca
3
TAVOLA CALDA PRANZO E CENA PARCHEGGIO CUSTODITO
PRO-LOCO SALENTO
Alliste - Felline Via Fosso, 2 - Alliste Tel. 0833 986003
Andrano Via Michelangelo, 25 Tel. 0836 926695
Castro Via Ciullo, 10 Tel. 0836 943317
Gallipoli Via Kennedy Tel. 0833 263007
Lido Conchiglie Via Colombo, 15 Tel. 0833 209019
Marittima - Acquaviva Via Roma, 8 Tel. 340 4807804
Nardò Piazza Salandra Tel. 0833 573438
Porto Badisco Viale Japigia, 1 Tel. 0836 818675
Porto Cesareo Via S.Pellico, 36 Tel. 0833 569086
Racale - Torre Suda Via Marco Polo Tel. 0833 589800
Ruffano Via Mameli, 15 Tel. 348 1306106
Salve Via Vittorio Veneto, 195 Tel. 0833 528502
San Cataldo Via Castellamare, 7 Tel. 0832 650662
Santa Caterina Piazza Santa Caterina Tel. 0833 573438
Santa Maria al Bagno Via Fabio Massimo, 18 Tel.0833 1936390
Santa Maria di Leuca Lungomare C. Colombo, 53 Tel. 0833 758161
Specchia Via Garibaldi Tel. 327 8541007
Taviano - Mancaversa Corso V. Emanuele II, 20 Tel. 0833 914856
Torre dell’Orso Viale dei Pini Tel. 0832 842606
Torre Lapillo Via Sforza, 11 Tel. 0833 563431
Torre Suda Via Marco Polo Tel. 0833 589800
Torre Vado Lungomare C. Colombo, 1 Tel. 0833 744265
Tricase Piazza Pisanelli Tel. 0833 541884
Ugento Corso Umberto I°, 14 Tel. 0833 555644
6
Informazioni Utili
MUSEI IN PROVINCIA DI LECCE
Calimera Museo di Storia naturale del Salento - Via Europa, 95 Tel. 0832 875301
Cutrofiano Museo Comunale della Ceramica - Piazza Municipio, 12 Tel. 0836 512461
Corigliano d’Otranto Museo Multimediale Grecia Salentina - Castello Dè Monti Tel. 333 9204977
Gallipoli Museo Civico “Emanuele Barba” - Via A. De Pace, 108 Tel. 0833 264224
Gallipoli Museo Naturalistico Acquario - Lido San Giovanni Tel. 0833 261701
Giuggianello Giardino e Orto Botanico - S.S. Maglie-Poggiardo, Km. 5 Tel. 0836 354164
Lecce Museo Provinciale “Sigismondo Castromediano” - Via Gallipoli Tel. 0832 683503
Lecce Museo di Scienze Naturali - c/o L’I.T.C. “Costa” - P.tta De Santis Tel. 0832 306014
Lecce Museo del Teatro Romano - Via degli Ammirati Tel. 0832 246109
Maglie Museo di Paleontologia “Decio De Laurentis” - Via V. Emanuele Tel. 0836 485820
Otranto Museo Diocesano di Otranto - Piazza Basilica Tel. 0836 801434
Porto Cesareo Museo di Biologia Marina - Via Vespucci, 13 Tel. 0833 569502
Ugento Museo Diocesano di Ugento - S.M. di Leuca - Via dei Cesari Tel. 0833 555030
Ugento Museo Archeologico “Salvatore Zecca” - Via della Zecca Tel. 0833 555819
7
Porto Cesareo
8
Marina di Nardò
Sant’Isidoro
9
Marina di Nardò
Santa Caterina
10
Marina di Nardò
11
Comuni di Sannicola e Gallipoli
Lido Conchiglie
12
Gallipoli
13
Lido Pizzo e Baia Verde
Gallipoli
15
Marina di Taviano
Mancaversa
16
Marina di Racale
Torre Suda
17
Marina di Alliste
Capilungo
19
Marina di Alliste
Posto Rosso
20
Marina di Ugento
21
Mare Verde e Pazze
23
Marina di Ugento
Torre Mozza
24
Marina di Salve e Ugento
Lido Marini
Lido Marini è una delle mete turistiche più apprezzate del bas-
so Salento, si trova tra le “Serre del Capo di Leuca”, nel territorio
di Ugento. Sul finire degli anni Cinquanta ha avuto una notevole
espansione edilizia, grazie ad onerosi investimenti nel settore tu-
ristico che le hanno permesso di diventare tra i siti marittimi più
estesi del Salento. Nelle vicinanze si trovano importanti strutture
ricettive, quali Hotel, Villaggi Vacanza e Agriturismi, tanto che du-
rante l’alta stagione si toccano punte di 30.000 abitanti. Da visita-
re la suggestiva Chiesa Matrice nelle vicinanze della strada prin-
cipale (Corso C. Colombo), ricco di attività commerciali, diversi
ristoranti e pub alla moda, la Piazzetta “Eroi del Mare”, dove si
potrà ammirare la piccola stele in pietra leccese di immenso va-
lore storico. La flora prevede la classica macchia mediterranea,
mentre la fauna è sostanzialmente di tipo migratorio. La costa si
estende per circa 2 km e conta ben cinque stabilimenti attrezza-
ti. Si presenta con incantevoli spiagge sabbiose, che diventano
scogli bassi in direzione Torre Pali, ma sempre di facile accesso al
mare dai fondali marini particolarmente bassi. Lido Marini è una
località decisamente tranquilla e rilassante, che offre sempre otti-
ma ospitalità ai turisti, un mare stupendo e buona cucina locale. Lido Marini
25
Lido Marini
26
Marina di Salve
Torre Pali
27
Marina di Salve
Pescoluse
28
Marina di Morciano di Leuca
Torre Vado
29
Marina di Patù
30
Marina di Castrignano del Capo
31
Santa Maria di Leuca
32
Località
Ciolo e Novaglie
33
Tricase Porto e Marina Serra
34
Marina di Andrano
35
Marina di Marittima
36
Castro
è lungo oltre 150 metri (aperte al pubblico tutto l’anno). Dal 1999
sono annoverate dall’ istituto americano KWI tra le prime 10 grotte
carsiche al Mondo. Da non perdere il caratteristico Borgo medio-
evale che ospita il Castello Aragonese ed il Santuario dedicato
alla Madonna di Pompei.
37
Castro - Zinzulusa
38
Santa Cesarea Terme
39
Otranto
40
Otranto
41
Casalabate
Torre Rinalda
Torre Chianca
Frigole
TANG. OVEST
Torre Specchia
San Foca
Roca Vecchia
Torre dell'Orso
Sant'Andrea
P. Prosciutto
T. Chianca Frassanito
Porto Cesareo
Est
Gregorio
Ovest
Punta Ristola
Sud
Marina di Melendugno
Torre Sant’Andrea
44
Marina di Melendugno
Torre dell’Orso
45
Marina di Melendugno
Roca Vecchia
46
Marina di Melendugno
San Foca
47
Alliste
48
Casarano
49
Galatina
50
Lecce
51
Ruffano
53
Specchia
54
Taurisano
55
Ugento
Ugento è una delle cittadine più ricche di storia del Salento, sorge
su un colle e conta circa 12 mila residenti. Il suo vasto territorio
comunale include la frazione Gemini e quasi 13 km di costa, tra
cui le celebri località balneari di Torre San Giovanni, Torre Moz-
za e Lido Marini. Le sue origini storiche risalgono all’epoca prei-
storica, mentre durante la civiltà messapica diventa Città-Stato
(denominata Ozan) con esercito e moneta autonomi. Anche sot-
to la dominazione dell’Impero Romano ha sempre mantenuto
un’invidiabile posizione di rilievo, grazie alla posizione strategica
dell’antico Porto di Torre San Giovanni. Attualmente rappresen-
ta una città turistica che custodisce gelosamente tutti i segni
della propria Storia, testimoniata da mura messapiche, dal Ca-
stello Medioevale e diversi Monumenti religiosi sparsi per il Borgo
antico. Da visitare la Cattedrale di Santa Maria Assunta, in Piazza
San Vincenzo e il Palazzo Vescovile che dal Settecento ospita un
Seminario. Molto interessanti dal punto di vista architettonico la
Chiesa di Sant’Antonio da Padova, del XVII secolo ed il Santuario
dei Santi Cosma e Damiano di epoca bizantina. Da non perdere
il Museo Civico, che ospita le antiche monete locali, la riproduzio-
ne della famosa Statua di Zeus e svariati reperti archeologici tra Ugento
cui la “tomba dipinta”.
57
Trulli e Pajare
I trulli e le pajare sono due tipiche costruzioni rurali che si vale per i Trulli, dove l’unità costruttiva modulare
la civiltà contadina ha tramandato sino ai giorni nostri, presenta una pianta di forma approssimativamente
con una chiara ed evidente se non totale diversità circolare, sul cui perimetro si imposta la muratura a
fra la Puglia centro-settentrionale con i Trulli e quella secco di spessore molto elevato. Questa soluzione,
meridionale rappresentata dall’arera Salentina con le da un lato restringe enormemente gli spazi interni,
Pajare. Entrambe le strutture hanno una caratteristica ma dall’altro, unita alla quasi totale assenza di aper-
trulliforme, utilizzate come ripari temporanei o gior- ture ad esclusione della porta d’ingresso e, raramen-
nalieri, dai contadini che con molti sacrifici, hanno
te, di un piccolissimo foro in alto dotato di finestrino
strappato ad una terra avara il necessario per poter
per garantire un minimo ricambio di aria all’interno,
creare una dimora semplice ma allo stesso tempo
comoda e protettiva per loro e la propria famiglia. ne fa un interessantissimo esempio “ante-litteram” di
Le Pajare sono un tipico esempio di queste antiche bioedilizia passiva. Il grande spessore delle murature,
costruzioni, e rappresentano lo “stato dell’arte” per l’u- unito al ridottissimo numero e dimensionamento delle
tilizzo ad un tempo elegante e funzionale della pietra aperture (spesso solo la porta di ingresso e al massi-
per edificare. Si tratta di edifici alti poco più di due mo il piccolissimo finestrino quadrato che fa da sfiato
metri e mezzo, fatti di pietre sovrapposte senza l’uso ai ridottissimi WC) ne assicura una elevatissima inerzia
di alcun materiale cementante. In pianta quadra- termica, il che garantisce una buona conservazione
ta o circolare hanno la caratteristica di avere, nella del calore all’interno durante l’inverno e le giornate
parte terminale in alto i cerchi di pietra che si restrin- più fredde,così come in estate conserva il fresco che
gono concentricamente, in modo tale da assicurare le murature stesse hanno accumulato durante la sta-
all’edificio la copertura. Le pajare inoltre, rispetto alle gione fredda e che cederanno a poco a poco fino
classiche costruzioni hanno la caratteristica di essere alla seconda metà del mese di agosto, quando, per
formate da due pareti perimetrali di pietra, una inter- effetto dell’inversione termica, si verifica una sensazio-
na e l’altra esterna, con un intercapedine che viene
ne di maggior calore all’interno che non all’esterno.
riempita di terra e sassi, creando in questo modo una
Le murature portanti, edificate così come descritto,
parete isolante di notevole efficacia per proteggere
gli abitanti dal caldo estivo e dal freddo invernale. vengono completate da una pseudo-cupola che ne
Un’altra caratteristica delle stesse è la scala circolare costituisce la copertura. Questa consiste in una strut-
che a spirale le circonda fino alla sommità, utilizza- tura autoportante - nel senso che non necessita di
ta in fase costruttiva la scala serviva a raggiungere il centinatura - costituita da una serie concentrica di la-
tetto piatto dell’edificio dove si svolgevano importanti stre orizzontali disposte a gradini rientranti sempre più,
attività del mondo contadino, come stendere i panni man mano che si va verso l’alto, in cui ogni giro com-
o essiccare frutta e verdura. Stesso discorso o qua- pleto è staticamente in equilibrio con quelli inferiori.
58
Torri Costiere
Proteso sul mare, ponte fra Occidente e Oriente, il Sa- spesso molto piccole, con la pianta quadrata o circo-
lento è sempre stato esposto agli invasori di ogni ge- lare. Immediatamente poi, chi avvistava, avvertiva le
nere e alle incursioni piratesche. Le torri costiere furo- popolazioni dell’entroterra tramite segnali di allarme
no erette proprio a scopo di difesa e di avvistamento, sonori come il corno e le campane, o segnali di al-
lungo le coste ma anche nell’entroterra.Le primissime larme visivi come il fumo di giorno e il fuoco di notte.
sono opera dei Bizantini per difendersi dalle invasioni Solo poche torri, sullo Ionio, a nord di Gallipoli hanno
dei Longobardi. Ma fu sotto gli spagnoli e con Carlo dimensioni maggiori perché utilizzate come sede di
V in particolar modo, durante la seconda metà del comando e per stipare merci e radunare uomini. Ge-
1500, che si realizzò un piano organico di fortificazioni neralmente al piano terra era prevista la costruzione
costiera, allo scopo di contrastare la minaccia musul- di una cisterna, necessaria per la raccolta delle ac-
mana. Ben presto divenne evidente però, che erigere que pluviali provenienti dal terrazzo. Sulla volta della
tante e tali torri lungo la costa adriatica e ionica era cisterna veniva costruito l’ambiente abitabile della tor-
impresa alquanto ardua, specie da un punto di vista re. Sul terrazzo si poteva salire solo per il tramite di una
economico. Sicché venne escogitato dalle autorità scala ricavata all’interno delle mura delle torri stesse.
spagnole uno stratagemma: chi si fosse preso l’impe-
In cima immancabili sono le archibugiere e le feritoie.
gno di erigere una torre costiera sarebbe poi stato ri-
Le torri sono disseminate lungo la costa, purtroppo
pagato con il titolo di “capitano di torre”. Questi aveva
sono in stato di completo abbandono; la maggior
spesso il diritto anche di riscuotere dazi, non offrendo
parte di esse prendono il nome dalla località nelle
l’aiuto di difesa e riparo a chi fosse stato inadempien-
te. A causa dei problemi economici le torri avevano quali sono insediate, come Torre San Giovanni, Tor-
tempi di costruzione molto lunghi, spesso non veniva re Suda, Torre Vado, Torre Pali, Torre Mozza, Torre San
posta l’attenzione dovuta nella fase della costruzione, Gregorio e cosi via, altre invece prendono il nome di
si pensi che spesso il capomastro a cui era affidato qualche luogo vicino, come Torre del Pizzo, nei pressi
il compito di costruire in virtù di un contratto, utilizza- di Gallipoli, che prende il nome dal Lido, Torre Sinfonò
va furbescamente l’acqua marina per impastare la ad Alliste, Torre Uluzzo nel comune di Nardò e Torre
malta invece dell’acqua dolce e questo determina- Castiglione a porto Cesario. Dalla parte opposta a
va una rapida erosione delle mura, una delle più fre- fare da vedetta alle spendide acque del Mediter-
quenti cause della perdita di gran parte di questi mo- raneo, possiamo ricordare tra le più importanti Torre
numenti. Addirittura Torre Mozza fu così detta perché Palascia e sant’Emiliano ad Otranto; Torre Minervino e
crollò più volte e pochissimo tempo dopo la fine dei Torre Miggiano a Santa Cesarea Terme; Torre Sant’An-
lavori di costruzione. Per gran parte le torri servivano drea e Torre dell’Orso nella marina di Melendugno
solo allo scopo di avvistare l’eventuale imbarcazione e tante altre che hanno fatto la loro storia e quella
che si avvicinava alle coste, per questo motivo sono dell’intero Salento.
59
Castelli
La penisola salentina è stata per secoli considerata pianta quadrata, con quattro torri cilindriche poste
la ‘Porta d’Italia’, un territorio di frontiera, dove le vi- agli angoli. Il Castello di Lucugnano presenta invece
cende storiche hanno influito all’assetto insediativo, un severo torrione quadrangolare con coronamento
causa anche la sua posizione geografica. Questo merlato. Fatto costruire nel XVI dai Castrista Scander-
ha comportato la creazione di sistemi di difesa molto berg, poi passato ai Capace.
complessi, e la testimonianza viene fornita dai castelli Il Castello di Alessano con la facciata cinquecen-
fortificati a difesa del territorio. Erano cinti da grandi tesca fatta costruire dai Gonzaga e l’adiacente Pa-
blocchi di pietra,si possono ancora vedere alcuni resti lazzo Sangiovanni, dominano il territorio circostante.
in molte località salentine come Andrano, Vaste, Pog- Il Castello di Ugento presenta una pianta trapezica
giardo, Muro Leccece. Sopratutto dopo la caduta irregolare con torrioni angolari, due dei quali non più
del dominio romano questi complessi sistemi di difesa esistenti. Il castello di Casarano è considerato la più
furono adottati e messi in opera. Nella città di Otran- grande residenza castellana del Salento, con la fac-
to, ne troviamo sicuramente uno dei più importanti, ciata che misura 120 metri. Costruita in carparo. pre-
il Castello Aragonese che fu costruito tra il 1485 e il senta i torrioni a mandorla, attualmente è adibito a
1498, circondato da un ampio fossato, con tre torrioni sede municipale.
cilindrici e un bastione a punta di lancia. Il Castello di Corigliano d’Otranto, con pianta quadra-
Con l’occupazione spagnola gran parte dei castelli ta a 4 torrioni angolari e circondato da un fossato, si
presenti furono ricostruiti e rafforzati. estende per una superficie di circa 730 metri quadri.
Alcuni cenni particolari vanno sicuramente al castel- Molte decorazioni barocche sono state aggiunte in
lo di Acaya, piccola cittadina che dista a 11 km da seguito, tra il 1500 e il 1600.
Lecce, che fu eretto da Alfonso dell’Acaya tra il 1496 Il castello di Copertino, eretto tra il 1530 e il 1540 da
e il 1506. Al Castello di Depressa che dopo la rico- Evangelista Menga sui resti di una dimora medievale,
struzione del 548, fu trasformato in masseria, con le con un portale rinascimentale concepito come un
sue due torri quadrate. Il Castello di Tricase fu munito arco di trionfo. Ricordiamo ancora il castello di Ca-
di opera di difesa nel XIII secolo, quando il feudo ap- stro che sorge sui resti di una roccia e rappresenta
parteneva ai Pignatelli. Il Castello di Tutino (frazione di un significativo esempio di architettura medievale.
Tricase) di modeste dimensioni, fu edificato nel 1580 A Santa Maria al Bagno poi, il castello è chiamato
dal feudatario Luigi Trane, fino a pochi anni fa conser- anche le Quattro colonne, anche se rimane poco
vava ancora l’arredo interno costituito dalla tribuna e dei torrioni angolari di una piattaforte quadrangolare
dal trono del principe. cinquecentesca. Ed infine, ma non di minore impor-
Il Castello di Caprarica, particolarmente espressivo tanza, il castello di Lecce, eretto per ordine di Carlo V,
per la singolare struttura del paramento murario e di forma trapezoidale, separato da un cortile interme-
per il colore giallastro delle mura, fatte in carparo. A dio, con quattro puntoni, di diversa grandezza, ai lati.
60
Grotte Marine
Data la natura carsica della regione, lungo la costa è troviamo sulla Costa Adriatica. Da Otranto alla stessa
molto frequente la presenza di anfratti, nicchie e rien- Santa Maria di Leuca (versante Orientale), troviamo
tranze. Il litorale nasconde numerose grotte millenarie un mare limpido e cristallino, spiagge dorate, rocce
(ne sono state rilevate ben 52!), di interesse biologico compatte, dove le si infrangono numerose grotte, fra
e storico, che fanno del Salento un’importante fonte cui quella delle Streghe e la Palummara, e a sud di
di reperti archeologici, utili a ricostruire il remoto pas- Otranto la grotta Zinzulusa.
sato, non solo di queste zone, ma dell’intero bacino Certamente, fra tutti questi anfratti che la Costa adria-
del Mediterraneo. Gli studiosi sono dell’opinione che tica offre ai suoi visitatori, quello sicuramente più inte-
la Puglia, per la sua conformazione morfologica, sia ressante sia dal punto di vista morfologico, che antro-
la regione d’Italia più ricca di grotte e, in particola- pologico è proprio la Grotta della Zinzulusa.
re, che proprio nella penisola Salentina si concentri il In essa sono stati rinvenuti i resti di moltissime specie
maggior numero di anfratti e di antri naturali in grado animali, dall’elefante all’orso speleo, testimonianti le
di offrire una moltitudine di percorsi, tutti affascinanti varie forme di vita animale che nei secoli vissero in
mix di storia e natura.
questi luoghi.
Le grotte marine sono indubbiamente luoghi di gran-
La grotta che è percorribile all’interno per circa 160
de fascino ed attrattiva, alcuni legati a leggende
metri, è suddivisa in diversi ambienti: ad ognuno di
mitologiche, altri divenuti sede di riti religiosi o sem-
essi sono stati attribuiti nomi fra i più fantasiosi: il vesti-
plicemente votivi, altri decorati da dipinti rupestri
bolo, il corridoio delle Meraviglie, il Duomo, il Cocito. Il
di eccezionale valore storico culturale, altri ancora
regalano, con le uniche combinazioni di stalattiti e Cocito è la parte più interna della grotta che in questo
stalagmiti, stupendi scenari naturali. Come prima punto si immerge a formare due caverne sommerse
segnalato, solo alcune di queste grotte sono visita- chiamate Abisso e Grotta dei Diavoli. Poco più a nord
bili, altre sono chiuse al pubblico. Altre ancora sono della Zinzulusa troviamo due altre grotte di notevole
raggiungibili solo dal mare, altre, più o meno agevol- interessi archeologico, la grotta Romanelli e la grotta
mente, dalla terraferma. Fra queste le più interessanti dei Cervi, nei pressi di Porto Badisco; in entramb sono
dal punto di vista subacqueo sono quelle della costa state ritrovate tracce degli antichi abitanti del posto,
neretina a Nardò con la grotta Uluzzo; e quelle nei risalenti a 5000 anni fa.
pressi di Santa Maria di Leuca, che tra le più importan- Per concludere un ultimo cenno è doveroso farlo alle
ti ricordiamo la grotta Porcinara, la suggestiva grotta grotte (Gattulla, Fetida, Sulfurea e Grande), che dan-
del Diavolo, la grotta Tre Porte, la grotta dei Giganti no vita e vigore ad una delle più importanti stazioni
e quella delle Mannute. Ma lo scenario più suggesti- termali della Puglia e l’unica del salento, quale è quel-
vo, fatto di paesaggi marini naturali e tanto altro, lo la di Santa Cesarea terme.
61
Porti Turistici
La costa salentina da ben due millenni è stata ani- e, per le sue capacità è in grado di accogliere im-
mata da una vivace attività marittima, che aveva le barcazioni anche di grossa stazza. Accanto al porto
sue punte nel commercio, per il quale il Salento rap- vero e proprio si trovano altri due porticcioli, San Gior-
presentava uno dei luoghi privilegiati nei traffici con gio, porto turistico e Seno del Canneto, dedicato ai
l’Oriente grazie alla sua vicinanza, e nell’attività legate pescherecci. Sullo stesso litorale non è da trascurare
alla pesca, che ha da sempre rappresentato uno del- qullo di Santa Maria di Leuca, che è nuovo, moderno
le principali fonti di reddito e di alimento per le popo- ed in funzione da pochi anni, frequentatissimo perchè
lazioni locali. Già i greci infatti vi si erano insediati, fon-
il mare intorno al Capo Leuca è tutto uno splendore
dando delle colonie particolarmente importanti nel
di anfratti, caverne e baie di incantevole bellezza. Al
panorama mediterraneo, come Otranto e Taranto,
ed i romani non faranno altro che continuare l’ope- porto si possono noleggiare le barche per partire in
ra fondando nuovi porti e rinnovando quelli esistenti. escursione e per visitare le numerose grotte della co-
Attualmente la costa presenta un insieme portuale di sta oppure si possono trovare agenzie turistiche che
tutto rispetto, che copre le diverse esigenze del traffico vi offrono escursioni organizzate; per continuare poi
marittimo, da quello commerciale ed industriale che con quello di Torre San Giovanni, forse uno dei più
trova in Taranto, uno dei poli d’eccellenza a quello antichi, da come dimostrato dai reperti ritrovati, per
turistico e da diporto con le numerose marine del Sud passare a quello di Porto Cesareo, basato soprattutto
Salento dotate di tutti i servizi sia per la navigazione sulla pesca, vedesile tantissime pescheria che si tro-
che per i natanti. Molteplici sono le località che han- vano nella marina, per concludere con quelli minori
no abbandonato oramai il commercio vero e proprio di Torre Vado e Torre pali. Sulla costa Adriatica invece
della pesca per dedicarsi al turismo marittimo, unica spicca per la sua imponenza e la sua storia il Porto di
o quasi fonte di sussistenza per la gente del luogo, Otranto: di grande importanza già dall’antichità per la
dando vita a strutture portuali o ad imbarcazioni tanto sua posizione privilegiata vicino alla costa albanese e
importanti da portare il Salento in un ampio contesto
greca ora rappresenta una delle mete più importanti
di livello nazionale se non addirittura Europeo. Sulla
tra i porti turistici Salentini. Dopo Otranto è doveroso ri-
costa Jonica, il primo porto dopo Taranto da anno-
verare è Gallipoli; il porto di Gallipoli era di partico- cordare quelli di Castro Marina e Tricase Porto; il primo
lare importanza come sbocco dell’entroterra da cui già conosciuto ed aprrezzato scalo portuale duran-
provenivano soprattutto prodotti dell’agricoltura, olii e te l’antichità, i romani lo usavano per l’attracco dei
vini. Per la sua importanza fu ristrutturato ed ampliato grandi mercantili grazie alla sua naturale profondità;
dai veneziani che lo resero più agibile. Conoscerà il il secondo noto fin dal ‘400, è un insenatura naturale
massimo del suo sviluppo nel corso del ‘600. Oggi è anch’esso di buona profondità, dove accanto all’an-
un apprezzato approdo delle imbarcazioni da diporto tico porto ne è stato costruito uno moderno.
62
Ville di Leuca
Elemento caratteristico del Salento sono le dimore ciata. Notevole importanza è da attribuire poi a Villa
storiche, dove senza obra di dubbio troviamo la mas- Mellacqua (stile neogotico) o Villa Sangiovanni (stile
sima esponenza in Santa Maria di Leuca. In partico- egizio) o anche la bella Villa Episcopo (stile cinese).
lare, le ville ottocentesche che della marina salentina Tutte da vedere, ognuna da ammirare.
sono tra le più belle della zona. Nonostante le differenze artistiche delle stesse, con-
La maggior parte di queste ville non esistevano fino dividevano alcuni elementi che ogni villa doveva as-
ad un paio di secoli fa, quando Leuca non era altro solutamente avere. Innanzi tutto, un grande giardino
che un semplice borgo di pescatori. La prima villa fu nella parte anteriore dell’edificio e un altro sul retro,
realizzata nel 1700 e fu Villa Romasi, la più antica tra utilizzato però per la coltivazione degli ortaggi e dei
quelle ancora presenti. Fu solo dopo la metà dell’otto- frutti. Ognuna delle ville poi aveva un pozzo privato
cento che Santa Maria di Leuca cominciò ad essere da dove si attingeva l’acqua, così come era presen-
residenza estiva dell’aristocrazia pugliese e, dunque,
te una stalla e la rimessa per le carrozze. Infine, non
sorsero così le prime ville nei punti più panoramici.
poteva certo mancare una cappella privata, dove
L’apice si ebbe verso la fine del 900, quando ad ope-
campeggiava l’immagine della Madonna.
ra degli ingegneri Ruggeri, Rossi e all’architetto Arditi,
Gli aristocratici del tempo, amavano il mare e in par-
sorsero ben 36 ville tutte con stile diverso tra loro: da
ticolare quello di Santa Maria di Leuca.
quello francese all’egizio, dal gotico al veneziano, dal
Per questa ragione sulla scogliere, sorgevano delle
cinese al pompeiano.
In realtà, le ville che si contavano verso le fine del XIX cabine che fungevano da spogliatoio per le signo-
secolo erano precisamente 43. re. Erano le bagnarole, che riprendevano stile e colori
Alcune di queste, però, non hanno resistito alla guer- delle ville d’appartenenza.
ra, altre invece dopo aver subito danni sono state Molte erano realizzate in legno e sono state rimosse,
ristrutturate in maniera totalmente diversa, tanto da mentre alcune in muratura sono ancora visibili, seppur
alterarne le proprie caratteristiche reali. in disuso. Oggi, turisti di tutto il mondo alloggiano ogni
Di quelle meglio conservate fino ai giorni nostri, ci pia- anno in queste ville. Infatti, alcune di queste sono sta-
ce menzionare proprio Villa Ruggeri in stile liberty (che te trasformate in strutture ricettive di pregio con tutti i
prende il nome dallo stesso ingegnere che l’ha realiz- comfort necessari per un soggiorno ancora più chic
zata) che oggi tutti conoscono come Villa Meridiana, di quello che poteva essere per gli aristocratici che le
per via proprio dell’orologio solare piazzato sulla fac- abitavano nell’ottocento.
ristorante
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Cucina Salentina
La cucina salentina è molto semplice è gustosa, vogliamo accompagnare con dei contorni non c’è
grazie all’accostamento di molteplici e genuini che l’imbarazzo della scelta, grazie alla vasta gam-
prodotti della buona terra, delle migliori erbe del- ma di ortaggi (melanzane, peperoni, zucchine) fritti
la macchia mediterranea e all’olio di oliva. Il menù o sotto’olio. Caratteristico contorno sono i “pampa-
tradizionale è molto ricco e risulta molto difficile sciuni”, delle cipollette selvatiche dal gusto amaro
segnalare quale possa essere il primo piatto per che vengono da prima lessate e poi macerate in
definizione. La verdura, ad esempio, in molti pae- olio, aceto, aglio e menta. Il tutto rigorosamente
si viene relegata come contorno, qui inveve è una accompagnato da pane fresco di giornata, che
pietanza apprezzata associata molto spesso ad altri nel Salento viene ottenuto da farine di grano poco
piatti molto gustosi e saporiti. Un esempio classico di raffinate e presenta, dunque, un colore particolar-
quanto detto, è la purea di fave insieme alle cicorie mente scuro a causa della presenza di crusca. Si
selvatiche e pezzetti fritti di pane raffermo; la parmi- utilizza il lievito naturale e la cottura avviene nel for-
giana di melanzane o la minestra “ciceri e tria”, a no di pietra, utilizzando fascine di rami di ulivo che
base di pappardelle cotte insieme ai ceci con l’ag- danno al pane un profumo particolare. Altri tipi di
giunta di quelle fritte. Ovviamente nel Salento non pane sono i pizzi leccesi (detti anche scèblasti nel-
vi sono solo verdure e legumi ma anche prelibati la lingua grika parlata con estrema consuetudine
piatti di pasta tradizionali. La pasta tipica è orec- nella Grecìa Salentina) e il pane con le olive (detto
chiette e minchiareddhi (maccheroncini) conditi anche “puccia”). Fra i prodotti da forno un posto di
con il pomodoro, basilico e una spolverata di for- primissimo piano occupa la frisella o “friseddha” in
maggio pecorino. Altrettanto tipiche sono le “sagne dialetto, che è una sorta di pane duro in quanto di-
‘ncannulate”, una specie di pappardelle lunghe, sidratato, che serviva per essere conservato a lungo
strette e ritorte, condite come le orecchiette. Se in casa. Altrettanto importanti sono i taralli e i tarallini,
invece vogliamo gustare dei secondi piatti la terra anch’essi facilmente conservabili per lunghi periodi.
offre alcune prelibatezze a cui è difficile rinunciare; Prodotto tipico è poi la “pittula”, che è una frittella di
“gnemmarieddhi”, involtini di trippa, ripieni e cotti in pasta dalla forma più o meno arrotondata.
brodo, “turcinieddhi”, involtini di interiora di agnello Il salento poi essendo Terra di mare, ovviamente of-
arrostiti alla brace, i “moniceddhi”, lumache di terra fre le sue Il Salento terra di mare ovviamente offre
che vengono arrostite o insaporite in un soffritto di specialità a base di pesce fresco pescato nelle no-
cipolla e alloro. Molto apprezzata è la carne di ca- stre acque: triglie di Porto Cesareo, aragoste di Leu-
vallo alla pignata (in umido). Se questi tipici piatti li ca, ricci di Torre dell’Orso e gamberi rossi di Gallipoli.
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Dolce e Salato
Regina tra i Dolci del Salento è la pasta di mandorla fresco di giornata. Per il Salato invece annoveriamo
che è ottenuta dalla macinazione di mandorle sgu- il prodotto principe del Salento che è la “Scapece”,
sciate e zucchero. Una volta preparata, si usa sia nel fatta salo ed esclusivamente con dei pesci pescati
periodo Natalizio per preparare dei pesci fatti com- nei mari di Gallipoli. Questo piatto ebbe la sua origi-
pletamente di zucchero che in quello Pasquale per ne nel periodo in cui la città marinara, era costretta
creare degli agnellini, anch’essi alla stessa maniera, a subire gli assedi da parte delle potenze mediterra-
dove i primi vanno a simboleggiare la distribuzione nee. Per scongiurare la fame era necessario rifornirsi
dei pani e pesci e la seconda il sacrificio di Cristo. di cibo da conservare per molto tempo e il pesce,
Questo dolce, in entrambe le forme, veniva storica- abbondante nei mari intorno alla città, si prestava a
mente (almeno dalla fine dell’ottocento) confezio- questo uso. Infatti l’ingrediente principale della sca-
nato dalle suore del Monastero benedettino di San pece è il pesce che viene fritto e fatto marinare tra
Giovanni Evangelista di Lecce e, per la sua squisi- strati di mollica di pane imbevuta con aceto e zaffe-
tezza, è richiesto in tutt’Italia e all’estero. Per la sua rano all’interno di tinozze chiamate, in dialetto galli-
prelibatezza e per l’elevato costo era detto: “tuce te
polino, “calette”. Lo zafferano dona al piatto il colore
li signuri” (dolce dei signori. Nello stesso periodo so-
giallo che lo rende caratteristico. Oggi la scapece
prattutto a Natale, sulle tavole salentine non posso-
viene servita come specialità gastronomica nei risto-
no mancare i “purceddhuzzi” che sono delle palline
ranti ed è un prodotto tipico delle feste patronali nel
fatte di una pasta dolce croccante fritta e poi girate
Salento. Altro piatto servito oramai dovunque è quel-
nel miele e guarnite con pinoli , mandorle e confet-
tini colorati. Una variante è costituita dalla forma più lo delle pittole salentine, che sono molto semplici
squadrata e denominata “cartellata”. Altri dolci tipici da preparare. Si amalgamano gli ingredienti sino ad
e prettamente della nostra terra sono”mustazzoli”, ottenere un impasto molto liquido che si lascia lievi-
dei biscotti a base di mandorle, cacao e vari aromi tare per almeno due ore in ambiente tiepido. Con
tra cui la cannella, rivestiti di una glassa al cioccola- l’aiuto di un cucchiaino si prende a poco a poco
to; il “pasticciotto” leccese che è una preparazione la pasta, che avrà una forma sferica e la si frigge in
a base di pasta frolla e crema pasticciera; variante olio di oliva bollente. Potrebbe essere utile bagnare
del pasticciotto è il “fruttone”, che è riempito di pasta di tanto in tanto il cucchiaino per evitare che l’impa-
di mandorla e marmellata e nella parte superiore, è sto si appiccichi. Questo impasto di base può essere
ricoperto di cioccolato fondente e per concludere arricchito e variato aggiungendo pomodori pelati,
ricordiamo la cotognata leccese, una marmellata capperi, origano e alici, oppure si può farcire con
fatta di mele cotogne, usata per completare torte baccalà, lampasciuni gamberi sgusciati ,cime di
e crostate o essere mangiata a colazione con pane rapa lesse, ricotta, olive nere, etc.
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Olio e Vino
Alimento principe della cucina salentina è l’olio d’o- dialetto Salentino il vino si chiama “mieru” che vuol
liva definito anche l’Oro del Salento. Esso è ottenuto dire schietto. Tale aggettivo è dovuto al carattere
dalla spremitura delle migliori olive (verdi e nere) del vigoroso e intenso del vino prodotto nel Salento che
salento ed è ideale a crudo come condimento, so- portò i Romani a definirlo merum cioè vero in con-
prattutto l’extra vergine d’oliva, per esaltare il sapore trapposizione a quello greco più leggero e annac-
delle preparazioni tradizionali e il gusto del condi- quato . Il vino è la bevanda alcolica ottenuta dalla
mento ma, anche nella cottura dei cibi e come fermentazione del mosto (l’uva pigiata). La tipologia
fluido per fritti croccanti e leggeri, e ancora, come del prodotto tradizionale è il vino di colore rosso gra-
elemento conservante, capace di valorizzare qual- nata, corposo, piacevolmente amarognolo, asciut-
siasi prodotto dell’orto. Sono infatti tipici della zona to e vellutato, ottenuto da uve della zona (Negro
i “sott’oli”: verdure (carciofi, pomodori, zucchine, Amaro, Malvasia nera, Aleatico) come il Rosso del
melanzane, funghi, lampasciuni, ecc.) ma anche Salento, il Negrino di Salice, ed il Primitivo di Man-
olive e pesce (tonno e alici) conservato in vasetti duria. Vengono anche prodotti vini rosati brillanti e
di vetro ripieni di olio. Accanto alla tradizione mil- bianchi delicati, nonchè amabili e vellutati da utiliz-
lenaria dell’olio d’oliva vi è poi quella del Vino. Nel zare a fine pasto per accompagnare frutta e dolci.
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L’Artigianato
L’artigianato del Salento costituisce un patrimonio ti dalle svariate forme, considerati dei portafortuna.
dal valore inestimabile, grazie alle piccole botteghe Nel Salento troviamo anche i migliori artigiani della
spesso a conduzione famigliare che riescono a tra- lavorazione del ferro battuto, in quanto quasi in ogni
mandare le queste antiche arti, nello specifico le- comune si possono incontrare piccole botteghe con
gate alla lavorazione di cartapesta, terracotta, ferro maestri-fabbri in grado di creare opere d’arte lavo-
battuto e pietra leccese. La produzione di oggetti in rando il ferro. Gli oggetti più diffusi sono i candelieri, le
cartapesta è diffusa soprattutto a Lecce, sin dal XVII testate dei letti, i lampadari in stile liberty, la balaustre
secolo i maestri cartapestai con semplici materiali e le grate. Passeggiando per le Chiese, i conventi
(stracci, paglia, colla di farina e gesso) da applicare ed i palazzi nobiliari della zona è facile notare spet-
su intelaiature metalliche realizzavano personaggi tacolari creazioni di artisti della forgia e del martello,
ed oggetti “sacri” per i fedeli e le Chiese della zona, con il ferro che in molti casi deve superare i 1500°C
nel periodo della Controriforma e la conseguente per potersi modellare. Non bisogna dimenticare gli
lotta verso l’eresia luterana. Il maggior numero di bot- artigiani della Pietra Leccese, una particolare roccia
teghe si concentra tra i vicoli del centro storico del calcarea con alta percentuale di argilla. Questa pie-
capoluogo, con lavorazioni che sono vere e proprie tra si riconosce per la grana molto fine e dal caratte-
espressioni artistiche, curate nei minimi dettagli. An- ristico colore ambrato (simile al miele), si presenta in
che la lavorazione della terracotta rappresenta una forma tenera, per questo lavorabile senza difficoltà.
grande tradizione dell’artigianato salentino, in parti- Una volta raggiunta la temperatura di indurimento gli
colare legato al territorio di Cutrofiano. Per svariati se- artigiani iniziano la fase d’intagliatura attraverso de-
coli la creta è stata utilizzata dall’uomo per realizzare gli scalpellini. La Pietra Leccese è utilizzata in campo
indispensabili manufatti (vasi, tegole e stoviglie) prima scultoreo, artistico ma soprattutto architettonico. La
dell’avvento del metallo e della plastica . Per model- sua massima espressione si può ammirare nei ca-
lare la terracotta in passato si utilizzava il caratteristico pitelli, i fregi, i pinnacoli ed i rosoni che decorano
tornio a pedale, mentre oggi i laboratori si avvalgono svariati Palazzi e Chiese soprattutto a Lecce (Duomo
di attrezzature più moderne, tuttavia la fase di pittu- e Chiesa di Santa Chiara) ma anche in tutta la pro-
razione è ancora artigianale. Tra le creazioni più ri- vincia. Gli artigiani nelle loro umili botteghe utilizzano
chieste ricordiamo le “capase”, brocche per acqua la Pietra Leccese per creare splendidi complementi
o vino, le “pignate”, contenitori di varie dimensioni d’arredo, molto richiesti ed apprezzati dai turisti, quali
destinate a cuocere al fuoco, i “pupi”, personaggi cornici, orologi da tavolo o muro, portapenne, lam-
prevalentemente da presepe ed i simpatici fischiet- padari, quadretti ed oggetti di arte sacra.
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La Pizzica
La musica popolare nel Salento ha tradizioni antiche, particolare le Officine Zoe, i Calanti, gli Alla Bua, Antonio
tanto che le origini della”pizzica” risalgono alla fine Castrignanò ed Antonio Amato, tutti protagonisti dell’
dell’Ottocento presso la corte di re Ferdinando IV di Bor- Evento clou denominato “Notte della Taranta”. Quest’ul-
bone , in qualità di danza ludica. Nel corso degli anni si timo è un importante Festival di musica popolare nato
è sempre più diffusa nel cosiddetto “popolo” quale vero nel 1998 su iniziativa di tutti i comuni della Grecìa Salen-
e proprio rito etnocorentico della Taranta. Gli strumenti tina e in particolare dell’Istituto “Diego Capitella” con il
essenziali sono il tamburello e il violino suonati con un patrocinio della Regione Puglia e della Provincia di Lec-
ritmo sempre più frenetico ed accelerato in modo da ce. Il Festival “Notte della Taranta” si svolge ogni anno
stimolare le donne tarantate. Nella pizzica moderna ri- il 25 Agosto presso l’ex Convento degli Agostiniani nel
troviamo molti elementi della mitologia greca dell’Arac- comune di Melpignano (nelle vicinanze di Maglie) e nel
ne, ovvero la figura mitologica trattata dal poeta Ovidio corso delle varie edizioni ha presentato i migliori maestri
nella sua opera principale denominata “Metamorfosi”. concertatori della scena musicale internazionale, tra cui
Il ballo della Pizzica non deve essere necessariamente Piero Milesi, Vittorio Cosma, Ambrogio Sparagna, Mau-
considerato una danza di corteggiamento ma soprat- ro Pagani (ex PFM), Ludovico Einaudi, Goran Bregovic
tutto una competizione, in pratica una sfida anche tra e per il 2013 è previsto il famoso compositore siciliano
persone dello stesso sesso. L’elemento più caratteristico, Giovanni Sollina. Sono tanti anche gli artisti che hanno
tuttavia è il “fazzoletto”, oggetto spesso scambiato tra i partecipato in qualità di “special guest” nel corso del
due innamorati nel corso della danza,oltre uno spetta- grande Concertone finale, da segnalare i compianti
colare gioco di sguardi. Una delle varianti più importanti Pino Zimba, Uccio Aloisi (i principali canzonieri della piz-
della pizzica è la famosa “danza delle spade”, ovvero zica salentina) e Lucio Dalla, oltre a Stewart Copeland
un particolare ballo in cui i due sfidanti simulano un vero (ex batterista dei Police), Noa, Franco Battiato, Piero Pelù
e proprio combattimento armato. Il luogo nel quale (ex Litfiba), Gianna Nannini, Giuliano Sangiorgi (Negra-
ogni anno viene ricordato questo suggestivo ballo è Tor- maro), Fiorella Mannoia, Sud Sound Sistem, Caparezza,
repaduli, piccola frazione del comune di Ruffano, nel Alessandra Amoroso, Massimo Ranieri, Morgan, Vinicio
basso Salento, in occasione della tradizionale Festa pa- Capossella,Carmen Consoli, Eugenio Finardi ed il miti-
tronale di San Rocco, che si svolge nei giorni a cavallo co gruppo cubano dei Buena Vista Social Club. Le pre-
del ferragosto. Durante l’estate sono tanti i paesi della senze del Concertone sono passate da meno di 5 mila
penisola selentina che prevedono feste e sagre con spettatori nel 1998 ad oltre 120 mila nell’ultima edizione
l’accompagnamento musicale di tanti ottimi gruppi con diretta televisiva in tutta l’area del mediterraneo, il
di Pizzica, tra le principali band meritano una citazione sud africa ed il Nord America.
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Feste, Fiere e Sagre
GIUGNO
02 MATINO Festa e Fiera San Giorgio
13 RUFFANO Festa S. Antonio da Padova
13 TRICASE Festa S. Antonio da Padova
19 DEPRESSA Festa e Fiera S. Antonio da Padova
21 MELISSANO Festa San Luigi Gonzaga
21 PARABITA Festa San Luigi Gonzaga
21 VITIGLIANO Festa San Luigi Gonzaga
24 PATU’ Festa San Giovanni
28 GALATINA Festa e Fiera SS. Pietro e Paolo
LUGLIO
02 GIULIANO Festa e Fiera Madonna del Canneto
02 GALLIPOLI Festa e Fiera Madonna del Canneto
03 GALLIPOLI Festa Madonna del Canneto
03 SUPERSANO Festa Madonna Coelimanna
06 SCORRANO Festa e Fiera Santa Domenica
10 MELPIGNANO Festa Notte Bianca
10 MURO LECCESE Festa Santa Marina
13 MAGLIE Festa Sant’Antonio
15 GALLIPOLI Festa Madonna del Carmine
15 PRESICCE Festa e Fiera Madonna del Carmine
16 MIGGIANO Festa e Fiera Santa Marina
16 RUFFANO Festa Madonna del Carmine
16 RUGGIANO Festa e Fiera Santa Marina
16 VITIGLIANO Sagra della Bruschetta
17 VITIGLIANO Sagra della Bruschetta
23 GALLIPOLI Festa e Fiera Santa Cristina
30 CASTIGLIONE Festa SS. Antonio e Oronzo
30 CORSANO Festa San Biagio
30 VITIGLIANO Sagra della Cucuzzata
31 CORSANO Festa San Biagio
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Feste, Fiere e Sagre
AGOSTO
01 LUCUGNANO Sagra della Terracotta
01 MAGLIE Sagra Mercatino del Gusto
02 MAGLIE Sagra Mercatino del Gusto
02 MANCAVERSA Festa Sant’Anna
02 TAURISANO Festa Santo Stefano
03 MAGLIE Sagra Mercatino del Gusto
03 MANCAVERSA Festa Sant’Anna
03 TAURISANO Festa Santo Stefano
06 ANDRANO Festa Madonna delle Grazie
06 GAGLIANO Sagra dell’Anguria
06 MONTESANO SAL. Fiera San Donato
07 ANDRANO Festa Madonna delle Grazie
07 CORSANO Sagra Agreste
07 GAGLIANO Festa San Dana
07 MONTESANO SAL. Festa San Donato
08 MONTESANO SAL. Festa San Donato
08 SPONGANO Festa Santa Vittoria
08 RUFFANO Sagra della Magnalonga
09 SPONGANO Festa Santa Vittoria
10 GAGLIANO Sagra Cape vacanti e Piatti chini
10 CANNOLE Sagra della Municeddha
11 CANNOLE Sagra della Municeddha
12 CANNOLE Sagra della Municeddha
12 SPECCHIA Festa Notte Bianca
14 UGENTO Festa Notte della Pizzica
15 S. MARIA DI LEUCA Festa Processione in mare
15 SURANO Festa San Rocco
15 TORREPADULI Fiera San Rocco
16 GAGLIANO Sagra delle Manesce Nosce
16 SURANO Festa San Rocco
16 TORREPADULI Festa e Fiera San Rocco
17 SAN CASSIANO Festa San Rocco
17 TORREPADULI Festa San Rocco
18 TORREPADULI Festa Conc. Notte di S. Rocco
19 GAGLIANO Festa San Rocco
20 GAGLIANO Festa San Rocco
20 PORTO BADISCO Festa Degustazione piatti tipici
21 VITIGLIANO Festa SS. Vergine Assunta
22 VITIGLIANO Festa San Rocco
25 LECCE Festa e Fiera Sant’Oronzo
26 LECCE Festa e Fiera Sant’Oronzo
26 MURO LECCESE Festa Santa Marina
27 MELPIGNANO Festa Notte della Taranta
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Feste, Fiere e Sagre
SETTEMBRE
02 ACQUARICA DEL C. Festa Madonna del Ponte
03 ACQUARICA DEL C. Festa Madonna del Ponte
03 MELISSANO Festa Sant’Antonio
07 SANARICA Festa Madonna delle Grazie
07 TAURISANO Festa Madonna della Strada
08 COCUMOLA Festa Madonna dell’Uragano
08 SANARICA Festa Madonna delle Grazie
08 SPECCHIA Festa Madonna del Passo
09 COCUMOLA Festa Madonna dell’Uragano
10 DISO Festa Madonna dell’Uragano
15 MANCAVERSA Festa Madonna dell’Immacolata
17 LUCUGNANO Festa Madonna dell’Addolorata
17 S. CESAREA TERME Festa Santa Cesarea
18 LUCUGNANO Fiera Madonna dell’Addolorata
18 S. CESAREA TERME Festa Santa Cesarea
26 CASTRIGNANO DEL C. Festa SS. Medici
26 DEPRESSA Festa SS. Medici
26 UGENTO Fiera SS. Medici
26 UGGIANO Fiera SS. Medici
27 CASTRIGNANO DEL C. Festa SS. Medici
27 DEPRESSA Festa SS. Medici
27 UGENTO Festa SS. Medici
27 UGGIANO Festa SS. Medici
28 CASTRIGNANO DEL C. Festa SS. Medici
Gli eventi segnalati sono solo alcuni dei numerosi appuntamenti che si susseguono durante l’estate salentina.
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Dove Mangiare
ALESSANO GALATINA
Ristorante Sergio’s Grill - Via Matine,73 - Cell. 328 8621351 Ristorante I Vitelloni - Via Le. S. Caterina Novella,99 - Cell. 340 4756078
Vineria ...Gusto di Vino - Via Don Tonino Bello,52 - Tel.0833 524433 Ristorante Le tre Grazie - Via Del Balzo,34 - Cell . 328 9278183
Agriturismo Masseria Santa Lucia - Contrada Macurano - Tel.0833 781221 Trattoria Le Casine sull’ Asso - C.da Spina. S.P. Galatina - Cell. 349 8464153
ALLISTE Agriturismo La campina de don Paulu - Via Dalla Chiesa - Tel. 0836 210069
Ristorante D’An.Ve. - Piazza San Quintino - Tel. 0833 558848
GALLIPOLI
Trattoria all’Arco - Via Negro ,32- Cell. 347 8857210 Ristorante Pizzeria Le Tre Sorelle - 40, Via A. De Pace - Cell. 330 384284
Pizzeria Trattoria Kajà - Via San Luigi ,40 - Tel.0833 553086 Ristorante Mediterraneo - Lung. Galileo 87 - Tel. 0833 276344
Trattoria Mari Gio.- Via Enrico Toti, 20 - Cell.347 5450068 Ristorante Angolo Blu - Via C. Muzio,45 - Tel. 0833 261500
Ristorante al Terra Rossa - Via Piazza ,13 - Cell.345 2379775 Trattoria La Pentola degli Gnomi - Via C. di Cordoba, 8 - Tel. 0833 264160
CASARANO Ristorante La Puritate - Via Sant’Elia,18 - Tel. 0833 264205
Braceria Pizzeria Le Locande di Totò - P.zza N. Sauro - Cell. 339 222 0041 Ristorante Il Bastione - Riviera N. Sauro, 28 - Tel. 0833 263836
Rist. Pizzeria Araknos Pub - Via Nardò, 22 - Tel. 333 2029567 Trattoria La Paranza - Via C. Fonto,18 - Tel. 0833 266639
Rist. e Pizzeria Enjooy - Via Ferrari Francesco - Tel. 0833 599836 Pizzeria Don Vincenzo - Via Petrelli, 15 - Cell. 3282061792
Trattoria Oste Pazzo - Via Pellegrino (Centro antico) - Tel.0833 513376 Trattoria Vittoria - Via San Sebastiano - Cell. 327 3281638
Rist. Cadillac Restaurant & Pizza - Via A. Adige, 66 - Tel. 0833 1808031 Ristorante Il Giardino Segreto - Via A. De Pace ,114 - Tel. 0833 264430
Ristorante Sorriso - Contrada Pineta - Cell. 329 6190456
GIUGGIANELLO
CAPILUNGO Ristorante Palazzo - Via Mazzini ,14 - Cell. 339 3053537
Trattoria Octopus - P.tta Madonna della Luce, 1 -Cell.338 2641147 Agriturismo La Cutura - C.da Cutura - Tel. 0836 354164
Ristorante Ripatemare - L.mare Gallipoli-Leuca - Cell.347 2321543
GIURDIGNANO
Trattoria A Frisara - L.mare Gallipoli-Leuca - Cell.0833 941201
Ristorante Pizzeria Da Uccio - Via Orto Nuovo, 22 - Tel. 0836 813162
CASTRIGNANO DEL CAPO Trattoria Pizzeria Osteria degli Amici - P.zza Municipio,13 - Tel. 0833 813001
Trattoria La Fulana - P.zza San Giuliano,1 - Cell. 340 5909239 Ristorante Il Martinello - Via Roma - Tel. 0833 813453
Braceria Petracca - Via Vittorio Veneto, 38 - Tel.0833 530596
LOCALITA CIOLO
Trattoria La Strittula - Via Isola di Creta - Cell.339 6298078 Ristorante Pizzeria L’Incanto - Tel 0833 547270 - Cell. 349 5832211
Agriturismo Serine - Contrada Serine - Tel.0833 751337
LIDO MARINI
CASTRO Ristorante Pizzeria La Passegiata 2 - Corso Europa - Tel. 0833 933042
Ristorante Underground - Via Vittorio Veneto,2 - Tel. 0836 943898 Trattoria Note di Vino - Corso Colombo - Cell. 340 3386316
Friggitoria del Sole - Via Panoramica - Cell. 348 5458803
LUCUGNANO
Ristorante Grotta del Conte - Via Duca del Mare - Tel. 0833 943349
Trattoria Iolanda - Via Montanara, 2 - Tel 0833 784164
Ristorante La Tartana - Via IV Novembre,151 - Tel. 0836 943513
Ristorante Pizzeria Caiaffa - Provinciale per Specchia - Tel 0833 784224
COCUMOLA Ristorante Il Castello di Momo - Piazza Corni, 1 - Cell. 373 7166989
Ristorante Carpe Diem - Piazza San Nicola,10 - Tel.0836 902025
Ristorante I Rocci - Via Martiri d’Otranto - Tel.0836 954122 LIDO CONCHIGLIE
Ristorante Maruzzella - Lungomare Colombo - Tel. 0833 208909
Ristorante Da Cazzatino - Via Manzoni,40 - Tel. 0836 954455
Ristorante Scapricciatiello - Lungomare Colombo - Tel 0833 208601
FELLONICHE
Ristorante Pizzeria Tora - Via Marco Polo,12 - Tel 0833 767826 FELLINE
Ristorante Pizzeria Il Mulino di Alcantara - P.zza Caduti,1 - Tel. 0833 985250
GAGLIANO DEL CAPO Ristorante Pizzeria Antico Monastero - Largo Chiesa, 4 - Tel. 0833 985105
Osteria Torromeo - Piazza Immacolata,22 - Tel. 0833 548071 Ristorante Pizzeria Il Muraglione - Via Immacolata, 8 - Tel. 0833 986088
Ristorante Re Sole - Strada Statale 275 - Tel. 0833 548074 Osteria e Patrune - Piazza Castello,14 - Cell. 348 7792184
Osteria La Luna di Bacco - Via Bisanti,41 - Cell. 392 8755146 Trattoria Toto Grill - Via Alliste - Tel. 0833 513376
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Dove Mangiare
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Dove Mangiare
74
Stabilimenti Balneari
GALLIPOLI TORRE MOZZA
Piccolo Lido Via Galilei - Tel. 0833 292644 Lido la Giurlita - Lungomare G. B. Tiepolo - Tel. 0833 932405
Punto Fisso Beach - Contrada Padula Bianca - Cell. 388 7975895 Lido Baleè - Lungomare G. B. Tiepolo - Cell. 360 315734
Zeus Mare Azzurro - Via Litoranea S. Maria Di Leuca - Tel. 0833 277201 Lido Mania - Lungomare G. B. Tiepolo - Cell. 328 4119419
Lido Conchiglie - Via Lungomare Ionio - Tel. 0833 208608
LIDO MARINI
Lido Di Pizzo - Contrada Pizzo - Tel. 0833 276978
Lido d’Oro - Lungomare Nazario Sauro - Tel. 0833 555531
Mare Azzurro - Viale Orsa Maggiore, 49 - Tel. 0833 209041
Lido Nereide - Lungomare Nazario Sauro - Tel. 0833 931352
Lido San Giovanni - Lungomare Galileo Galilei - Tel. 0833 292634
Baia Verde - Strada Litoranea Gallipoli Leuca - Tel. 0833 261635 PESCOLUSE
Settantanove Lido Baia Verde - Litoranea S. M. Di Leuca - Tel. 0833 277233 Le Maldive del Salento - Litoranea S. P. 91 - Tel. 0833 528119
Darsena Acquaviva 133 Via Lecce - Tel: 0833 273155 Lido Venere - Corso Venezia - Tel. 0833 528532
Le Canne 8818 Localita’ Padula Bianca - Tel. 0833 208818 Le Cinque Vele - Litoranea S.M. di Leuca - Gallipoli - Tel. 328 8094738
Lido Campo Della Bandiere Contrada Paduli Bianchi - Tel. 0833 209136 La Pajara Beach - Via Socrate - Pescoluse - Tel/Fax 0833 726264
Lido La Bussola Via Capricorno - Tel. 0833 280046
TORRE PALI
Lido Sant’Anna Litoranea Gallipoli Leuca - Cell. 349 1512403
Chiosco l’Oasi - Lit. Gallipoli-Leuca - Cell. 339 9973484 - 338 2205916
Lido Zen Litoranea Gallipoli Leuca - Tel. 0833 293040
Tropical - Litoranea Gallipoli - Leuca - Cell. 320 1486210
Porto Gaio 153 Via Lecce - Tel. 0833 202204
Chiosco Dory - Litoranea Gallipoli - Leuca - Cell. 338 7477896
Samsara Lido - Via Litoranea Gallipoli - Tel. 0833 296508
SANTA MARIA DI LEUCA
TORRE SAN GIOVANNI Lido Azzurro - Lungomare Cristoforo Colombo, 2 -Tel. 0833 758588
Lido Pazze Corso - Annibale, 200 - Tel. 0833 931710 Lido Giulia - Lungomare C. Colombo - Cell. 347 1153420
Lido Cocoloco - C.da Fontanelle - Lit. per S. M. di Leuca - Cell. 347 6650789 Samarinda Fine Beach - Lungomare C. Colombo - Cell. 392 1950465
Lido il Molo - Contrada Poseidone - Cell. 338 4517728
OTRANTO
Lido Onda Marina - Contrada Poseidone - Cell. 339 8849349
Fuorirotta Beach - Zona Punta - Cell. 338 5353226
Lido Sabbioso - Maracanà Litoranea per S. M. di Leuca - Cell. 333 2039579
Acqua Chiara - Litoranea Otranto - Alimini - Cell. 338 2466059
Lido Bora Bora - Contrada Paduli - Cell. 339 2849644
Lido Balnearea - Litoranea Otranto - Laghi Alimini - Tel. 0836 801077
Lido Oasi degli Angeli - Contrada Poseidone - Cell. 392 9184202
Lido d’Oro - Via Nazario Sauro - Tel. 0833 555531 SANTA CESAREA TERME
Lido Fontanelle - Contrada fontanelle - Cell. 338 3211952 Diciannove - Via Umberto I - Tel. 0836 949764
Lido Malibù - Lit. Torre San Giovanni - S. M. Leuca - Cell. 339 3438502 Solfurea - Viale Delle Terme - Tel. 0836 944070
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