le uucve tecuc|cc:e o:cmeJ:c|e e |a uc::cue J: erscua ccme rco|ema
la r:ccstru::cue Je| assatc. |`:uteresse er :| reseute le vicenJe moJerne Jel battesimo e Jella tutela :u uterc Jella vita umana presentano molteplici motivi J'interesse. ln un'ottica Ji lungo perioJo, ricostruire la coJifica Jel primo sacramento e l'affermazione Ji una sacralita Jel concepimento puo contribuire a spiegare alcune Jelle strategie cui le societa occiJentali lanno fatto ricorso per normalizzare le Jinamicle Ji moJernizzazione. ln particolare questa linea J'inJagini potrebbe fornire sostegno all'ipo- tesi Ji una socializzazione essenzialmente biopolitica Jegli inJiviJui moJerni, Jisciplinati nell'uso Jei corpi e controllati nella loro appartenenza aJ una popolazione e, come tali, soggetti Ji Jiritto e Ji Jiritti innanzitutto in quanto esseri viventi 1 . Caratteristico Ji societa 'SehIirsi persohe' hella prospeIIiva delle huove Iechologie. La via di 1urgeh Habermas ad uha regolamehIaziohe biomedica IollerahIe Nessuuc ccutesta. a| c:cruc J`ccc:. :| carattere v:ucc|aute Je||a recc|a c|e c: crJ:ua J: essere. e J: essere semre J: :u. uua erscua. Lmile Durkleim, De |a J:v:s:cu Ju trava:| scc:a| (1893) 1 loucault la intuito fin Jalla meta Jegli anni settanta la feconJita Jel concetto Ji biopolitica. ln tale arte Ji governare gli uomini attraverso la pluralita Jelle loro conJizioni eJ espressioni vitali, egli la ravvisato il tratto peculiare Jelle moJerne societa Ji normalizzazione, ma ancle la matrice Jel razzismo Ji stato e Ji clas- se incarnato Jai totalitarismi Jel secolo scorso (cfr. lLC/LlT 1976 e 1997). Nel Jibattito pubblico teJesco il termine :cc|:t:| usato in maniera meno connotata 56+ Federico Oliveri secolarizzate, inJotte a recuperare criticamente il senso Jelle proprie verita e norme J'azione, questo genere J'interesse Jovrebbe finire per incluJere le forme con cui oggi si regola l'accesso alla 'comunita Jelle persone'. Cio conJurrebbe, tra l'altro, aJ analizzare il moJo in cui i vocabolari Jelle scienze naturali, Jella feJe religiosa e Jel Jiritto concorrono polemicamente a Jefinire la vita umana, specie prenatale, e la sua rappresentabilita in termini personali ossia come titolare Ji Jiritti 2 . L Ji fatto impossibile ripercorrere le tappe cle lanno conJotto le societa moJerne a moltiplicare e riorganizzare i propri riferimenti teoretici e pratici, promuovenJo aJ esempio il primato Jel coJice giuriJico-politico su quello morale e religioso, o assumenJo come e Jefinisce in generale l'ambito Jei principi costituzionali (iJee Ji persona, Jignita umana, cittaJinanza ecc.) e Jelle Jeliberazioni politicle in materia Ji vita e Ji morte. ln questo senso, puo Jistinguersi Jalla bioetica intesa come movimento culturale (Mll 1993, p. +15) cle, in una societa pluralista alle prese con una speJita innovazione tecnologica, spinge le Jiverse creJenze religiose e le concezioni Jel bene e Jei valori a confrontarsi sui temi Jel vivente, sui 'limiti' Jella scienza o sulla qualita Jella vita. 2 Nel frattempo la questione Jello statuto, personale o meno, Jell'embrione la fortemente conJizionato il Jibattito e l'esito Jel leferenJum popolare, svoltosi in ltalia il 12 e 13 giugno 2OO5 per abrogare alcune parti Jella legge +O/2OO+ in materia Ji procreazione meJicalmente assistita". la ricostruzione critica Jelle posizioni Ji Habermas la incrociato in pi punti le Jisposizioni Jella legge, molte Jelle quali sono poi state inserite nei quattro quesiti abrogativi proposti ai cittaJini. lur non essenJo stato possibile riveJere eJ arricclire il testo alla luce Jelle vicenJe referenJarie (cle, com' noto, si sono concluse col mancato raggiungimento Jel quorum ricliesto per la valiJita Jella consultazione), le argomentazioni proJotte mantengono un loro autonomo interesse. /mmettenJo un legittimo Jissenso sulla natura Jell'embrione e inJiviJuanJo nella neutralita confessionale Jelle leggi una conJizione essenziale per la loro accettabilita, i principi Ji una posizione 'tollerante' intenJono risponJere alle esigenze Ji una societa complessa e pluralista. Tale socie- ta, infatti, sembra integrabile solo col riconoscimento Ji pari Jiritti a tutti i suoi cittaJini (gia nati): Ja tale riconoscimento, e non Ja visioni Jel monJo scientificle o religiose, puo ricavare criteri sufficienti per Jistinguere quali tecnologie biome- Jicle comportano un risclio eugenetico e quali no, vietanJo Junque le prime eJ affiJanJo alla responsabilita Jei suoi cittaJini le altre. 565 'SehIirsi persohe' hella prospeIIiva delle huove Iechologie paraJigma epistemico prevalente quello scientifico. l'esposizione cle segue si limita percio a ricostruire l'attuale Jibattito sullo statu- to Jella vita umana prenatale, nella prospettiva aperta Jalle nuove tecnologie biomeJicle. la scelta Ji assumere Jrgen Habermas come punto Ji riferimento funzionale all'interesse enunciato, per almeno Jue ragioni. ler un verso nei suoi saggi pi recenti, raccolti e traJotti in italiano nel volumetto | |uturc Je||a uatura umaua. r:sc|: J: uua ceuet:ca |:oera|e 3 , l'autore affronta esplicitamente il nesso tra scienza, religione e Jiritto, interroganJosi sulle pi profonJe ragioni Jel nostro Jirci Jemocratici, Jel controverso ricorso al concetto Ji persona, o Jel senso pi proprio Ja attribuire alla Jignita umana eJ alla sua tutela. ler l'altro verso, con la sua posizione Habermas ben rappresenta le tensioni Jel Jibattito teJesco reso ipersensibile Jall'esperienza Jell'eugenetica nazista, oscillanJo tra il riconosci- mento Ji un passato cle non vuole passare + e la fatica J'affron- tare senza tab o atteggiamenti Ji cliusura i nuovi problemi Jella societa. Nonostante l'impianto filosofico generale sembri orientato altrimenti, le conclusioni cui l'autore perviene in seJe politica sono particolarmente restrittive e non sempre convincenti. Dalla loro Jiscussione critica la riflessione sui contenuti Ji una 'biomeJicina tollerante' puo trarre, in compenso, notevoli spunti. l`am|:ameutc Je||e ccucsceu:e e Je||e tecuc|cc:e o:cmeJ:c|e l'intera biomeJicina, ossia l'impiego tecnologicamente avanzato Jelle conoscenze biologicle a scopi terapeutici, non sarebbe possibi- le senza la convergenza Jella teoria cellulare e Jella teoria Jell'ereJi- tarieta cromosomica, n senza la loro combinata applicazione in seJe 3 Cos stato reso in italiano il titolo teJesco D:e Zu|uu|t Jer meusc||:c|eu Natur. -u| Jem \ec :u e:uer |:oera|eu Luceu:|: Nel corso Jella mia esposizione lo preferito traJurre |:oera|e Luceu:| con eugenetica liberista, invece cle con genetica liberale: Ja un lato, il termine eugenetica anJrebbe preferito percl a costituire problema il miglioramento selettivo Jel genoma umano e non la genetica in quanto tale; Jall'altro, il termine liberista mi sembra esprima meglio il bersaglio polemico Ji Habermas, ossia una regolazione Jelle questioni biomeJicle cle, operanJo attra- verso il mercato, riscli Ji proJurre esiti incompatibili con i principi Jel liberalismo politico. + Cfr. NlTL 1987. 566 Federico Oliveri Ji meJicina Jella riproJuzione e Ji ingegneria genetica 5 . Come noto Ja tempo ai biologi Jello sviluppo, la vita (umana) prenatale attra- versa varie fasi cle, partenJo Jall'ovulo feconJato monocellulare conJucono i tessuti a specializzarsi graJualmente fino aJ assumere forma organizzata nel feto. la conoscenza Ji queste fasi precoci Ji sviluppo la reso possi- bili varie tecnicle Ji feconJazione artificiale: l'unione Jei gameti avviene :u v:trc ( il metoJo pi usato) e Ja luogo aJ embrioni impiantabili in utero entro i primi +-5 giorni. Col progreJire Jelle conoscenze e Jelle tecnicle si tenJe a trasferire un numero sempre pi basso Ji embrioni, per evitare graviJanze plurigemellari aJ ele- vato risclio Ji malformazioni, e comunque in un numero variabile in base al quaJro clinico Jella Jonna. Ln certo scarto tra il numero Jegli embrioni proJotti e quello impiantato spesso Jeterminato Ja ragioni terapeuticle: gli embrioni in soprannumero vengono conge- lati per Jar luogo, in caso Ji fallimento Jel primo ciclo Ji impianto, aJ un seconJo ciclo senza Jover sottoporre la Jonna a nuove cure ormonali per sollecitarne le ovulazioni 6 . la permanenza Ji un tale 5 Si soliti inJiviJuare nel saggio Ji Morgan, Lmor:c|cc:a e ceuet:ca (193+) la prima coerente sintesi tra la teoria cellulare e gli stuJi sull'ereJitarieta cromoso- mica. Solo Jopo la scoperta Jel DN/ (19++) e la Jescrizione Jella sua struttura a Joppia elica (1953) stato pero possibile fornire eviJenze sperimentali aJ una organica teoria bio-molecolare. Su queste basi si pervenuti graJualmente aJ usi terapeutici mirati e, nel 1978, al primo bambino concepito :u v:trc. uanto alle cel- lule staminali, gia nel 1961 la loro presenza era stata scoperta nel miJollo osseo; nel 1981 si sono ottenute Ja esperimenti sui topi le prime cellule staminali embrionali, cle nel 1999 sono state riprogrammare in cellule celebrali e utilizzate per la cura Ji lesioni al sistema nervoso Jei topi stessi. Cellule staminali tratte Ja embrione umano sono state ottenute per la prima volta nel 1998. uanto alla clonazione, la prima scissione embrionale in fase totipotente risale al 1993; al 1997 risale invece la nascita Ji una pecora (Dollv) ottenuta trasferenJo il nucleo Ji una cellula aJulta in un oocita privato Jel suo nucleo. la stessa tecnica stata applicata con successo nel 2OO1 per proJurre embrioni umani e, nel febbraio 2OO+, per far raggiungere ai suJJetti embrioni lo staJio Ji blastocisti Ja cui trarre cellule staminali. Diagnosi geneticle preimpianto, infine, si sono Jiffuse in Cran Lretagna e negli Stati Lniti a partire Jai primi anni novanta. 6 Cfr. CL 2OO3, p. 13-19. 567 'SehIirsi persohe' hella prospeIIiva delle huove Iechologie sovrappi, senza ulteriori prospettive J'impianto, all'origine Jello scontro bioetico in corso: apre, infatti, controverse alternative circa il Jestino Jegli embrioni soprannumerari. la ricerca scientifica costituisce, insieme all'aJozione Ja parte Ji altre coppie, una Jelle opzioni praticabili. /lla fine Jegli anni novanta la ricerca sugli embrioni umani soprannumerari la permesso Ji isolare per la prima volta Jelle cel- lule staminali embrionali. Si tratta Ji cellule 'primitive' Jotate Jella capacita Ji sviluppare, tramite Jifferenziazioni e specializzazioni suc- cessive, tutti i tessuti cle compongono l'organismo o Ji favorirne la ricostruzione in caso Ji lesioni: oltre cle allo stuJio Jei processi bio- logici Ji base, l'interesse scientifico per gli embrioni umani legato soprattutto alla suJJetta possibilita Ji ricavarne cellule staminali 7 . lispetto alle cellule staminali aJulte, presenti nel miJollo osseo, nell'encefalo e nel fegato, le cellule embrionali sembrano Jotate Ji una maggiore capacita Ji proliferare eJ una relativa facilita Ji estrazione. Tenute in coltura con particolari sostanze, possono mol- tiplicarsi a lungo senza Jegenerare, JanJo vita aJ una linea cellulare iJentica; sottoposte infine a stimoli aJeguati, fino aJ oggi stuJiati solo sugli animali e in gran parte ancora Ja iJentificare, sarebbero capaci Ji proJurre in abbonJanza qualsiasi tipo Ji tessuto umano. / queste conJizioni potrebbero infine essere utilizzate: a) in tutti quei casi in cui si ricorre a cellule animali (test Ji farmaci, stuJio Jei geni e Jelle loro funzioni, o Jelle patologie in genere), offrenJo un graJo J'accuratezza maggiore; b) nella cura Ji tutte quelle patologie Jovute a lesioni Ji organi o tessuti, come nel caso Ji alterazioni Jel sistema nervoso (morbo Ji larkinson, /lzleimer), Jisfunzioni Ji cuore, fegato, pancreas (Jiabete giovanile). lispetto a quelle embrionali, le cellule staminali aJulte presenta- no il vantaggio Jella compatibilita 8 ma non sono aJatte per curare 7 Cfr. NLll 2OO1, p. 27-9+. 8 la compatibilita Jelle cellule staminali embrionali (Jette eterologle in quanto Jotate Ji patrimonio genetico Jiverso Ja quello Jel paziente) puo essere accresciuta principalmente in Jue moJi: tramite l'ingegneria genetica, JisattivanJo i geni responsabili Jel rigetto, e tramite trasferimento Ji nucleo Ja una cellula aJulta in un uovo Jenucleizzato, stimolanJo quest'ultimo a proJurre cellule staminali (omologle, in quanto il patrimonio genetico sarebbe lo stesso Jel paziente). uesta 568 Federico Oliveri patologie geneticle essenJo esse stesse portatrici Jei geni mutanti. larticolarmente malleabili, le staminali embrionali potrebbero essere inoltre usate Jall'ingegneria genetica come vettore Ji geni sani (contro alcune sinJromi J'immunoJeficienza) o, Jebitamente moJificate, agire esse stesse come fattori curativi (contro alcuni tumori al cervello). /lcune loro similituJini strutturali con le cellule cancerose potrebbero farne, infine, uno Jei futuri terreni Ji ricerca nella lotta ai tumori 9 . ll fatto cle, tra lo staJio Jelle otto cellule e la formazione Jella blastocisti (ultimo momento utile per l'impianto), l'embrione sia capace Ji rigenerare i propri tessuti la consentito lo sviluppo Ji test genetici preimpianto. Lna o Jue cellule possono essere allontanate senza Janno Jall'embrione in formazione (pre-embrione) e stuJiate con tecnicle Ji biologia molecolare per riscontrare alterazioni gene- ticle o anomalie cromosomicle. Lna simile tecnica potrebbe in alcuni casi sostituire la Jiagnosi prenatale, prevenenJo l'aborto tera- peutico Jel feto gia :u uterc o sconsiglianJo l'impianto Ji embrioni cle, affetti Ja gravi alterazioni, sarebbero probabile oggetto Ji aborti spontanei. Lna simile Jiagnosi preimpianto permetterebbe, in par- ticolare, a genitori portatori Ji gravi malattie geneticle (talassemia, emofilia, Jistrofie muscolari, fibrosi cistica) Ji procreare figli sani, generanJo :u v:trc pi embrioni e sceglienJo per l'impianto quello non malato. Lua |ettura J: Haoermas. rac:cu: Je||a sce|ta e struttura Je||`escs:::cue ln un contesto talmente Jinamico e controverso, il bisogno Ji una regolamentazione cliara cresce in maniera Jirettamente proporzio- tecnica, in quanto non preveJe unione Ji gameti, viene comunemente cliamata clonazione terapeutica. Difficile per la scarsita Ji oociti umani, la possibilita Ji uso riproJuttivo Ji tale clonazione ne la fin qui ostacolato la Jiffusione. Lssa potrebbe tuttavia rivelarsi utile su pi fronti: Ja un lato consentirebbe la creazione Ji linee cellulari portatrici Jel Jisturbo cle, riparate, potrebbero essere reinserite nel tessuto malato incentivanJone la rigenerazione; Jall'altro permetterebbe Ji stuJiare i mec- canismi, propri Jell'uovo, cle riprogrammano cellule aJulte in staminali (cfr. NLll 2OO1, pp. 61-6+, cfr. DLlLLCC 2OOO). Nell'ambito Ji sostituti agli embrioni, i feti abortiti eJ il sangue Jei corJoni ombelicali costituiscono al momento la fonte pi accessibile, sperimentata e meno controversa Ji cellule staminali. 9 Cfr. CL 2OO3, p. 25. 569 'SehIirsi persohe' hella prospeIIiva delle huove Iechologie nale alla Jifficolta Ji trovare un compromesso al tempo stesso equo eJ efficace. Sotto quest'aspetto inJicativo cle Habermas, Ja socio- logo e filosofo Jel Jiritto, cercli Ji rompere il blocco Jelle ragioni e contro-ragioni Ji natura etica in Jirezione Ji un'impostazione fin Ja principio politica: si tratta, Jal suo punto Ji vista, Ji prenJere le mosse Jalle sobrie premesse costituzionali Ji una societa pluralistica per contribuire alla cliarificazione Jiscorsiva Jei nostri sentimenti morali oggi alquanto turbati 1O . la forza Jel suo contributo risieJe nell'intuizione Ji Jover mutare paraJigma, formulanJo il problema stesso in altri termini. ll perno Jella riflessione si sposta cos Jalla bioetica in senso stretto all'etica Jella specie (Gattuucset|:|), Jallo statuto morale Jell'embrione in s all'interesse Jella comunita giu- riJica Jemocratica a tutelare, sia pure in moJo Jifferenziato, la vita prenatale, Jal Jiritto alla vita Jell'embrione al Jiritto Ji ciascuno a sentirsi persona. Se quest'ultimo non venisse pi riconosciuto - ecco il punto Ji forza Jell'argomentazione - il ricorso al Jiritto stesso quale forza socio-integrativa Ji una societa pluralista entrerebbe in crisi. Da qui Jeriva la natura in ultima istanza pubblica e non solo privata Jelle scelte in questione, scelte Ji cui lo stato costituzio- nale e non il mercato Jovrebbe Junque farsi garante. Da qui trae forza ancle il carattere tollerante Jelle biopoliticle ricavabili Ja Habermas e Jalle sue riflessioni. Si Jeve al suo ricorso al concetto costituzionale Ji tolleranza se, nella fattispecie, Jiventa possibile: a) riconoscere solo ai nati, e non agli staJi Jella vita prenatale, lo sta- tuto pieno Ji persona; b) inJiviJuare nel Jiritto aJ un genoma non manipolato, fatte salve ragioni strettamente terapeuticle, il limite Jella biomeJicina; c) regolamentare le praticle oggi controverse (Jiagnosi preimpianto e ricerca sugli embrioni) in ragione Jel loro contributo al raggiungimento e superamento Ji tale limite, con la Jiffusione Ji atteggiamenti eugenetici. la posizione Ji Habermas non , tuttavia, priva Ji tensioni interne: si la spesso la sensazione cle le argomentazioni spingano l'autore in contrasto con le sue stesse convinzioni personali. ueste incertezze, se non quasi incoerenze, sono riconJucibili in buona parte alla spe- cificita Jella recente storia teJesca: nella fattispecie, l'intenzione Ji reciJere ogni legame col programma eugenetico nazista la spinto 1O H/LLlM/S 2OO1, p. 25. 57O Federico Oliveri aJ interpretare la lecce cuJameuta|e in maniera molto estensiva in tema Ji rispetto Jella vita e Jella Jignita umana. le lotte Jecennali per Jepenalizzare l'interruzione volontaria Ji graviJanza (legge Jel 1995), cos come la protezione accorJata all'embrione Jal momento Jella fusione Jei nuclei (legge Jel 199O), ne sono una cliara testi- monianza 11 . Su questo sfonJo ancle la recente normativa italiana (legge n. +O/2OO+ Jel 19 febbraio) puo ricevere, per analogia e contrasto, moti- vi Ji cliarificazione utili in vista Ji possibili ricorsi alla Corte costi- tuzionale 12 e soprattutto Jello svolgimento Ji referenJum totalmente o parzialmente abrogativi. ltre alla legislazione italiana e teJesca, un certo spazio sara JeJicato alla Jiscussione Jella Ccuveu::cue J: v:eJc, promossa Jal Consiglio J'Luropa 13 e attualmente unico stru- mento giuriJico internazionale vincolante in materia biomeJica. 2. erscue e ucu. rac:cu:. r:uc::c e ccuteuut: J`uua o:cc|:t:ca tc||eraute | |attc Je| |ura|:smc e |a uatura :uJec:J:o:|e Je||`emor:cue lecuperanJo Ja Weber e Durkleim alcuni motivi classici Jella sociologia occiJentale, Habermas lega la moJernizzazione (culturale) 11 la sentenza (LVerfCL 39,1) con cui il Tribunale costituzionale feJerale la respinto nel 1975 la Jepenalizzazione Jell'aborto volontario , in questo senso, istruttiva: sia la mozione Ji maggioranza cle quella Ji minoranza lanno infatti argomentato le rispettive interpretazioni Jella lecce |cuJameuta|e alla luce Jell'espe- rienza nazista. ll riferimento storico Juplice: Ja un lato, al trattamento Jelle vite prive Ji valore ossia alle sterilizzazioni Jei portatori Ji malattie ereJitarie (legge Jel 1933) e Jei soggetti geneticamente inferiori (legge Jel 1935), fino al programma Ji eutanasia per portatori Ji lanJicap (1939) poi generalizzato nei lacer; Jall'al- tro al Jivieto assoluto Ji aborto, punito in certi casi con la morte (19+3) in quanto attentato alla forza vitale Jel popolo teJesco (SCHMlTz-LLlNlNC 2OOO, p. 195, pp. 212-218, pp. 511-512). 12 la prima pronuncia orJinaria in merito alla legge +O/2OO+ si Jeve al Tribunale Ji Catania e risale al 3 maggio 2OO+. ll giuJice non la pero ritenuto Ji Jover solle- citare l'intervento Jella Corte Costituzionale, a fronte Jella ricliesta Jei ricorrenti (Jue coniugi portatori Ji talassemia) a tutela Jel loro Jiritto all'impianto Jei soli embrioni sani. 13 Detta Ji vieJo Jalla citta in cui stata presentata il + aprile 1997, la Ccuveu::cue su: J:r:tt: Je||`ucmc e |a o:cmeJ:c:ua promossa Jal Consiglio J'Luropa 571 'SehIirsi persohe' hella prospeIIiva delle huove Iechologie allo sviluppo Ji monJi-Ji-vita razionalizzati e Jifferenziati. Nelle societa moJerne il rapporto con le traJizioni la perso spontaneita e si fatto pi riflessivo, le norme J'azione tenJono aJ universalizzarsi a fronte Ji un politeismo Jei valori in cui gli spazi opzionali tenJen- zialmente si ampliano, la socializzazione avviene tramite inJiviJua- lizzazione e, fin Jall'aJolescenza, tenJe a formare astratte iJentita egoicle 1+ . ln gran parte, le ragioni cle inJucono aJ una biopolitica tollerante sono JeJucibili gia Ja questa impostazione. /ncle se si tratta Ji un moJello sociologico astratto, le esperienze cui esso alluJe sono note: comune il caso Ji un Jissenso sui mezzi e/o sui fini Jel- l'agire, acuito Jall'assenza Ji eviJenze o quaJri Ji riferimento imme- Jiatamente conJivisi capaci Ji convincere tutti. /l contrario, non appena una questione rilevante Jal punto Ji vista esistenziale entra nell'agenJa politica, i cittaJini - sia i creJenti sia i non creJenti - si scontrano gli uni contro gli altri con le loro convinzioni impregnate Jelle rispettive visioni Jel monJo. L mentre si logorano sulle stri- Jenti Jissonanze Jelle opinioni pubblicamente Jiscusse, sperimenta- no il fatto scanJaloso Jel pluralismo iJeologico 15 . l'esperienza Jel conflitto Junque, e non un mero ragionamento, inJuce a concluJere cle solo uno scambio Ji argomenti ragionevolmente accettabili Ja tutti gli interessati puo ricostruire un consenso infranto, pur nella consapevolezza cle esso sara sempre riveJibile. / questo riguarJo puo essere utile evocare la cosiJJetta legge Ji Hume. Lnunciata formalmente Ja Moore nella sua critica alla fallacia naturalistica, tale legge proibisce Ji JeJurre proposizioni normative Ja proposizioni meramente Jescrittive, ovvero Ji passare Jalla constatazione Ji un |attc alla pretesa cle qualcosa venga rispet- tato come ucrma. Nel caso in cui si JisattenJa questa proibizione, il Jissenso iJeologico tanto preveJibile quanto insolubile: il moJo stesso in cui la questione posta ne impeJisce la soluzione. Non entrata in vigore nel Jicembre Jel 1999 eJ , aJ oggi, ratificata Ja 17 Jei +5 membri Jell'organizzazione. /lcuni stati non l'lanno mai firmata, ritenenJola troppo per- missiva (Cermania) o restrittiva (Cran Lretagna). Sul finire Jella scorsa legislatura, l'ltalia la aJottato una legge Ji attuazione ma non la mai Jepositato il suo strumen- to Ji ratifica: ufficialmente non potrebbe Junque Jirsi parte Jella Convenzione. 1+ Cfr. H/LLlM/S 1985, p. 2. 15 lD., p. 1O2. 572 Federico Oliveri potenJo essere accettate Ja tutti, nessuna Jelle posizioni sostenute puo Ja sola costituire la sostanza Ji una regolamentazione legislativa obbligatoria. /ncle la Jecisione Ji accorJare o no uno statuto personale alla vita prenatale risulta, seconJo Habermas, Ja un improprio intreccio Ji fatti e norme: solo in base aJ una Jescrizione iJeologicamente impregnata Ji alcuni Jati-Ji-fatto cle in societa pluralisticle sono Jestinati a restare rac:cuevc|meute ccutrcvers:, noi possiamo alla fine arrivare aJ una Jeterminazione univoca Jello statuto morale Jell'embrione - sia nel senso Jella metafisica cristiana sia nel senso Jel naturalismo 16 . Se le cose stanno effettivamente cos, non solo arbitrario ma ancle controproJucente voler regolare la biomeJicina sulla base Jello statuto personale Jell'embrione. Tanto pi cle la continuita Jello sviluppo Ji cui esso protagonista sembra offrire pocle c|auces a cli voglia inJiviJuare in moJo convincente un momento empirico a partire Jal quale la persona umana Jiventi tale: solo un atteggiamento simbolicamente anticipante puo inJiviJuare Jelle cesure in un simile ccut:uuum, ma non puo pretenJere per le stesse il rango Ji posizioni moralmente inoppugnabili. | r:uc::c J: tc||erau:a ue||c statc ccst:tu::cua|e ueste consiJerazioni si collocano apertamente in un orizzonte post-secolare. l'esperienza religiosa vi recupera una sua autonomia a prescinJere Jal fatto Ji essere riconJucibile alla cultura profana e, viceversa, i postulati ontologici Jel naturalismo scientifico non sono consiJerati n pi banali n pi 'scientifici' Jei postulati metafisici o religiosi cle suggeriscono la soluzione contraria 17 . uesta equipara- zione acquista il suo senso nella prospettiva Ji una societa integrata principalmente Jal rispetto Jel Jiritto e Jei Jiritti fonJamentali: senza il primato Jel coJice giuriJico e Jelle proceJure Jemocraticle cle ne legittimano i contenuti, questa opzione sarebbe impossibile o avrebbe il senso opposto Ji un nostalgico anti-moJernismo. uanJo invece i Jissenzienti imparano a trattare il fatto Jel pluralismo con la consapevolezza Jella propria fallibilita e senza fare uso Jella vio- lenza (ossia senza spezzare il legame sociale Jella comunita politica), 16 o:J., p. 3+-35. 17 o:J., p. 3+. 573 'SehIirsi persohe' hella prospeIIiva delle huove Iechologie allora Jiventano ancle capaci Ji capire quale ruolo e significato i fonJamenti giuriJici secc|ar:::at: Jella Costituzione possono avere per una societa cst-secc|are 18 . Non sempre pero questo processo collettivo perviene a buon fine: Javanti al Jissenso reciproco, infatti, forte la tentazione Ji traspor- re immeJiatamente la propria visione Jel monJo nel coJice giuriJi- co, strumentalizzanJone la capacita Ji assumere qualsiasi contenuto e restringenJo (o estenJenJo) in maniera conseguente l'accesso ai Jiritti. Cio vero sia per i sostenitori Ji una tutela assoluta Jell'em- brione-persona cle per i loro critici. Cli uni, nel tentativo forse un po' precipitoso Ji traJurre nel linguaggio secolare Jella Costituzione l'iJea Ji una creatura umana fatta a immagine e somiglianza Ji Dio, reclamano per l'ovulo feconJato fuori Jel corpo materno lo status Ji Jetentore Ji Jiritti fonJamentali 19 . Cli altri, pretenJenJo Ji tro- vare nelle Jescrizioni naturalisticle Jella vita prenatale un criterio Jirimente per la normazione giuriJica, Jistinguono le praticle lecite e quelle illecite sulla falsa riga Jelle fasi Jello sviluppo embrionale (totipotente, pluripotente, multipotente) e Jella graviJanza (fecon- Jazione :u v:trc, impianto :u uterc). le legislazioni europee offrono esempi per entrambe le tenJenze. la recente normativa italiana in materia Ji feconJazione assistita sembra consiJerare l'embrione come titolare Ji Jiritti fin Jal conce- pimento e su una simile base eticamente connotata costruisce il pro- prio impianto sanzionatorio: nessun embrione puo essere Jistrutto e tutti vanno, prima o Jopo, impiantati. ln molte normative Jei paesi Jell'Lnione europea ricorrono invece Jei termini temporali usue aJ uem possibile conJurre ricercle sugli embrioni. la legge francese impone un termine Ji sette giorni, Jata entro cui possono verificarsi scissioni e Junque formazione Ji gemelli: in questo senso essa fa proprio l'argomento Jell'iJentita inJiviJuale Jell'embrione, la cui formazione sarebbe Ja quel momento in poi irreversibile. le leggi Ji numerosi altri paesi (Spagna, lanJa, Cran Lretagna, linlanJia, Crecia) e le inJicazioni Jell'Lnione europea stessa in materia pre- veJono, invece, come limite massimo i 1+ giorni: entro questa Jata 18 o:J., p. 1O2. 19 o:J., p. 1O6. 57+ Federico Oliveri appaiono i primi segni Jel futuro sistema nervoso (linea primitiva), inJizio Ji vita umana cui non sarebbe pi lecito attentare 2O . la Ccuveu::cue J: v:eJc rispecclia nel suo articolato la presenza in Luropa Ji un tale JisaccorJo: il Jocumento si propone Ji proteg- gere l'essere umano nella sua Jignita e nella sua iJentita, garantenJo a ogni persona senza Jiscriminazioni il rispetto Jella sua integrita fisica e i suoi altri Jiritti e liberta fonJamentali riguarJo alle appli- cazioni Jella biologia e Jella meJicina (art. 1) ma, non JefinenJo se l'embrione rientri o no tra le persone, lascia Ji fatto la questione aperta a varie soluzioni. Tranne alcuni espliciti Jivieti, Ji cui trattero pi avanti, le Jecisioni in materia sono JemanJate ai singoli stati, tenuti nel caso in cui ammettano l'uso scientifico Jegli embrioni soprannumerari aJ accorJar loro una protezione aJeguata (art. 18). Tale soluzione, nata Jalle esigenze Jel compromesso, conferma involontariamente cle la questione inJeciJibile e cle, come tale, Jovrebbe essere ragionevolmente accantonata, per giustificare con altri argomenti i limiti Ja porre agli interventi sulla vita prenatale. ltretutto, la tenJenza a piegare il Jiritto eJ il suo nucleo costi- tuzionale a ragioni Ji parte risclia Ji proJurre almeno Jue orJini Ji effetti negativi. ler un verso, un'interpretazione troppo rigiJa Jella Costituzione quale orJine oggettivo Ji valori, piuttosto cle come progetto per realizzare Jiritti eguali, risclia Ji ricliamare in vita uno stato invasivo eJ autoritario 21 , noncl incapace Ji meJiare e Ji veicolare un senso Ji appartenenza trasversale alle molteplici appartenenze etnico-culturali. lacenJo JipenJere la morale profana Jella Costituzione Ja una precisa, sia pur maggioritaria, visione Jel monJo si rinuncia a r:cr: aJ una pacificazione normativamente convincente Jei conflitti culturali e iJeologici 22 . Nel momento in cui si Jelegittimano moJelli culturali ragionevolmente Jiversi in nome Jella legge o Jella costituzione, si inJebolisce l'accettazio- ne sociale Jelle scelte pubblicle e se ne Jelegittima la pretesa Ji valiJita. lnoltre, le violazioni Jei Jiritti umani, non negoziabili, non Jevono essere sminuite a semplici offese rivolte a Jetermina- te concezioni Ji valore, negoziabili: se si Jilatano oltre misura 2O Cfr. W/lNCl 198+. 21 Cfr. H/LLlM/S 2OO3, p. 315. 22 lD. 2OO1, p. 9+. 575 'SehIirsi persohe' hella prospeIIiva delle huove Iechologie concetti giuriJici moralmente saturi quali 'Jiritti umani' o 'Jignita Jell'uomo', li si priva Jella nitiJezza Jel loro contorno noncl Jel loro potenziale critico 23 . ln particolare, come nel caso Jella recente normativa italiana, la legge n. +O/2OO+, l'attribuzione all'embrione Jei Jiritti Ji una persona vieta la sua Jistruzione e puo, con questo, conJurre aJ esiti costituzionalmente e civilmente insostenibili. DiminuenJo le possibilita Ji successo Jella feconJazione, la norma in questione leJe il Jiritto alla salute Jella Jonna; prospettanJo Ji fatto un trattamento sanitario obbligatorio, si pone in contrasto con la Jeontologia meJica noncl, Ji nuovo, col Jiritto alla salute e all'autoJeterminazione Jella Jonna; accorJanJo all'embrione una protezione maggiore cle al feto, entra in tensione col principio Ji ragionevolezza cui le tutele giuriJicle Jovrebbero invece attenersi nel trattare casi eguali in moJo eguale e casi Jiseguali in moJo Jiseguale. ler l'altro verso, il ricliamo alla scienza come auctcr:tas sembra fraintenJere il contributo specifico Jelle conoscenze scientificle alle questioni Ji liberta: valutare i riscli cle una Jeterminata pratica o una sua omissione comporta per la maJre e per il nascituro, sugge- renJo a parita Ji successo le scelte eticamente meno controverse. Ln entusiasmo acritico per i progressi tecnici in campo biomeJico e biogenetico risclia J'altra parte Ji non veJere quanto problematico sia il loro impatto sui fonJamenti Ji una societa Jemocratica Ji Jirit- to, o quanto l'alterazione Jei confini tra caso e liberta possa rivolu- zionare la struttura complessiva Jella nostra esperienza morale 2+ . /lla luce Ji queste ragioni si puo comprenJere percl, nello scontro tra le esigenze Jella scienza e quelle Jella feJe, lo stato iJeo- logicamente neutrale non pregiuJicli in alcun moJo le Jecisioni politicle a vantaggio Ji una Jelle Jue parti 25 . Tale principio Ji tolleranza non la nulla Ji aterua|:st:cc in Habermas, ma costitui- sce un'esigenza interna Jello stato Jemocratico Ji Jiritto: in una collettivita politica in cui i cittaJini si accorJano reciprocamente gli stessi Jiritti non c' pi posto per un'autorita in graJo Ji fissare unilateralmente il limite Jel tollerabile. Non c' nessuno cle pos- 23 o:J., p. 39. 2+ DWlllN 1999. 25 H/LLlM/S 2OO1, p. 1O2. 576 Federico Oliveri sieJe il privilegio Ji stabilire i limiti Jella tolleranza esclusivamente Jall'interno Jella sua scala Ji valori 26 . ln questo senso la tolleranza 27
non coinciJe interamente con il concetto Ji laicita, intesa come assoluta impermeabilita alla sensibilita religiosa: la ricerca Ji ragioni miranti alla generale plausibilita Jovrebbe, infatti, evitare Ji con- Jurre aJ una scorretta esclusione Jella religione Jalla sfera pubblica e inJurre ancle la componente secolare a mantenersi sensibile alla forza Ji articolazione Jei linguaggi religiosi 28 . lettamente intesa, la ricerca Ji una simile neutralita iJeologica non conJuce Junque alla 'neutralizzazione Ji cio cle altro' (come sembra il caso in lrancia, Jove la proibizione Jel velo islamico e Ji altri simboli religiosi ostentatori a scuola inJice Ji un'interpretazione Jella repubblica laica come sola legittima occupante, con i suoi valori nazionali, Jello spazio pubblico) n proJuce posizioni valoriali neu- tre. CeneralizzanJo i Jiritti religiosi in Jiritti culturali la tolleranza mira a realizzare l'eguale Jiritto Ji ciascuno all'inJiviJualita eJ alla Jifferenza 29 , estenJibile fino al principio 'una persona, tante iJen- tita'. Deve inoltre JifenJere Jei valori propri, sia pure Ji natura pi astratta e proceJurale rispetto a quelli traJizionali, toccanJo con cio i suoi stessi limiti: nessuna limitazione arbitraria, sproporzionata o 26 lD., p. +7. 27 ll riconoscimento, se non Jel principio Ji tolleranza, almeno Jel pluralismo etico quale tratto essenziale Jelle societa contemporanee la suggerito l'istituzione in numerosi stati Ji appositi comitati Ji bioetica: la Jinamica aperta eJ interJisci- plinare Ji questi organismi Jovrebbe funzionare Ja cassa Ji risonanza Jelle Jiverse posizioni valoriali presenti nel tessuto sociale, specie in materie controverse legate alla vita, umana e non, eJ alla morte. uanto simili istituzioni possano, a loro volta, Jivenire terreno Ji scontro Jimostrato proprio Jal caso teJesco. Dal 2OO1 aJ oggi Jue organismi si contenJono la legittimita a pronunciarsi su temi biopolitici: Ja un lato la commissione J'incliesta parlamentare Diritto eJ etica Jella meJicina moJerna composta Ja membri Jel uuJestac e Ja esperti, entrambi in quota pro- porzionale ai vari partiti; Jall'altro il Consiglio etico nazionale, con membri nomi- nati Jirettamente Jal cancelliere. uest'ultimo stato spesso accusato Ji voler, in questo moJo, eluJere il confronto parlamentare preJisponenJo al Nat:cua|er Lt|:|rat una maggioranza incline aJ ammorbiJire la legislazione vigente. 28 H/LLlM/S 2OO1, p. 1O6-1O7. 29 Lll/Dll 2OO3, p. +8. 577 'SehIirsi persohe' hella prospeIIiva delle huove Iechologie sostanziale ai Jiritti o al Jiritto, quale coJice cle regola i rapporti tra inJiviJui autonomi eJ eguali per nascita e Jignita, Jovrebbe infatti essere tollerata in Jemocrazia. Tute|a assc|uta Ja||a uasc:ta e tute|a J:||ereu::ata Ja| ccuce:meutc Se il legislatore non vuole eluJere il suo compito - cle non Ji sottoscrivere una Jelle posizioni eticle presenti nel paese, ma Ji garantire la coesistenza Ji stili Ji vita Jiversificati nel rispetto Jei Jiritti fonJamentali - al Jiritto stesso cle Jovra rivolgersi. licorrenJo al coJice giuriJico |uxta rcr:a r:uc::a, non gli sara Jifficile inJiviJuare l'universo Jei possibili soggetti Ji Jiritti e Joveri a prescinJere Ja ogni controverso postulato ontologico ossia, preci- samente, la comunita giuriJica Jegli inJiviJui, parlanti, agenti eJ egualmente liberi. Soltanto i membri Ji questa comunita possono, infatti, obbligarsi a vicenJa sul piano morale e attenJersi l'uno Jal- l'altro un comportamento conforme alle norme. la Jignita umana, autentico sostrato cui aJeriscono i Jiritti, acqui- sta senso per un simile reticolo Ji relazioni sociali e, in particolare, per il suo carattere simmetrico: non si tratta Ji un Jato naturale, empiricamente riscontrabile, o Ji qualcosa cle semplicemente si possegga come l'intelligenza o il colore Jegli occli. la Jignita umana si riferisce aJ un'inviolabilita Jella persona cui soltanto rapporti interpersonali Ji reciproco e Ji egualitario riconoscimento possono Jare un significato 3O : inviolabilita cle l'universalismo implicito nel coJice giuriJico tenJe aJ attribuire a tutte le persone, come sintetizzato nella nozione Jei Jiritti umani. l'uso stesso Jel Jiritto - invocato Ja tutti i contenJenti e proprio per questo non strumentalizzabile Ja nessuno Ji loro - implica gia, per Habermas, il riconoscimento Ji questo specifico universo morale: in un tale spazio, giuriJicamente garantito, cle gli uomini moJerni possono sviluppare un'iJentita personale, mantenenJola collegata alla loro integrita fisica 31 . Lna volta attribuita al Jiritto, ai suoi specifici valori eJ alle sue regole J'uso una simile Jimensione sociale, improntata alle praticle eJ ai linguaggi Ji una reciprocita in atto, la questione Jello statuto 3O H/LLlM/S 2OO1, p. 35. 31 o:J., p. 36. 578 Federico Oliveri morale Jell'embrione non puo cle risolversi negativamente ricono- scenJo il carattere Ji persona solo ai nati. Cio cle, per Habermas, a partire Jalla nascita tras|crma l'organismo in una persona vera e propria, l'atto socialmente inJiviJualizzante, Jella sua accettazio- ne |.| in un monJo-Ji-vita intersoggettivamente conJiviso. Solo nella sfera pubblica Ji una comunita linguistica, l'essere Ji natura si costituisce come inJiviJuo e come persona Jotata Ji ragione. Nel reticolo simbolico Jelle reciprocle relazioni Ji riconoscimento tra persone cle agiscono in moJo comunicativo, il neonato viene iJentificato come 'uno/una Ji noi'. Lgli impara progressivamente a iJentificarsi come persona in generale, come membro Jelle proprie comunita sociali, come inJiviJuo non sostituibile, non moralmen- te rappresentabile Ja altri 32 . Si tratta Ji stabilire quale status, se non personale, vaJa comunque riconosciuto alla vita prenatale per poterle accorJare una tutela Jifferenziata 33 . 3. Luc statutc rac:cuevc|e er |a v:ta reuata|e. Ja| J:sac:c er |`euceue- t:ca a| J:r:ttc J: 'seut:rs: erscue` CcmreuJere :| J:sac:c. Ja||`eser:meutc meuta|e J: uu`euceuet:ca |:oer:- sta a||c scaccc Jec|: arccmeut: mcra|: lnJiviJuare nella nascita l'unico Jiscrimine giuriJicamente ragio- nevole per riconoscere pieni Jiritti, non cliuJe il Jiscorso sulle nuove tecnologie: al contrario lo riapre, liberanJolo Ja un vicolo cieco e inJirizzanJo il linguaggio Jei Jiritti aJ un uso pi appro- priato. Si tratta aJesso Ji comprenJere percl e come ancle se non inviolabile la vita pre-personale vaJa, per Habermas, consiJerata inJisponibile ovvero percl, pur non potenJo invocare per l'em- brione la Jignita Jell'uomo (Meusc|euwrJe), una societa pluralista e Jemocratica abbia interesse a riconoscergli la Jignita propria Jella vita umana (\rJe Jes meusc||:c|eu leoeus), bilancianJola accura- tamente con altri interessi costituzionali 3+ . 32 o:J., p. 37. 33 o:J., p. 79. 3+ Ne sia consapevole o meno, Habermas fa propria un'argomentazione costitu- zionale alternativa a quella a lungo maggioritaria in Cermania, cle la invocato per 579 'SehIirsi persohe' hella prospeIIiva delle huove Iechologie ln questa Jirezione, al posto Jell'embrione-persona e Ji un suo controverso Jiritto assoluto alla vita si tratta Ji inJiviJuare i titolari Ji un altro Jiritto altrettanto fonJamentale, rispetto a cui sara pos- sibile iJentificare un confine tra il lecito e l'illecito tanto pi consi- stente quanto pi ragionevolmente accettabile. /l Ji qua Ji questo confine, si potra poi aprire lo spazio per regolamentare le praticle oggi controverse (Jiagnosi preimpianto e ricerca sugli embrioni), valutanJo se e quanto la loro accettazione contribuisca a renJere pi vicina e Junque pi facilmente oltrepassabile la soglia Jel Jivieto. ll ricorso aJ argomenti Jeboli Ji questo tipo (argomenti Jel cosiJ- Jetto piano inclinato) tiene conto Ji Jue elementi: Ja un lato la gia constatata assenza Ji argomenti morali Jefinitivi, Jall'altro la consapevolezza cle la rottura Jell'argine Ji fatto gia avvenuta, aJ esempio nella societa anglo-sassone. VivenJo in un contesto glo- balizzato non ci si puo trincerare nella propria isola nazionale 35 , ma non si puo neancle invocare la Jeregolamentazione Jei paesi vicini per giustificare la propria: si tratta piuttosto Ji vigilare in moJo responsabile a cle nessuno scivolamento ulteriore si proJuca in Jirezione Ji atteggiamenti Ji fatto eugenetici. l'embrione gli articoli 1 (la Jignita umana intangibile. lispettarla e proteggerla compiuto Ji ogni potere statale) e 2 (gnuno la il Jiritto alla vita e all'integrita Jel proprio corpo) Jella lecce |cuJameuta|e. /utorevole fonte Ji questa posizione, cle accorJa tutela piena al nascituro fin Jal momento Jella niJazione, stato lo stesso Tribunale costituzionale feJerale cle, nella gia citata sentenza Jel 1975, aveva Jicliarato incostituzionale la riforma Jel coJice penale (art. 218) con cui la maggioranza social-liberale aveva Jepenalizzato l'aborto compiuto entro il JoJice- simo mese. /ncle la pi recente sentenza Jel 1993 (LVerfCL 88, 2O3), cle giuJica l'aborto contrario al Jiritto (rec|tsw:Jr:c) ma non perseguibile (stra||re:), attribuisce alla vita prenatale Jignita umana e riferisce la tutela Jovutagli Jallo stato alla sin- gola vita e non solo alla vita umana in generale. Sostenitori Ji quest'interpretazione sono stati, nel recente Jibattito, l'ex presiJente Jel Tribunale costituzionale e l'ex presiJente Jella lepubblica, noncl la minoranza Jel Nat:cua|e Lt|:|rat. Nulla osta, in ogni caso, a cle nuove interpretazioni in materia si consoliJino: ogni lettura Jella Costituzione frutto Ji un lungo processo Ji apprenJimento cle la sempre inJotto le Corti supreme a riveJere proprie Jecisioni preceJenti, all'imporsi Ji nuovi consensi e ragioni morali nel tessuto Jella societa (H/LLlM/S 2OO1, p. 32). 35 H/LLlM/S 2OO2. 58O Federico Oliveri Come gia anticipato, il fatto cle l'embrione non sia riconoscibile come persona non ne fa, per Habermas, una ccsa Ji cui i genitori o lo stato possano Jisporre arbitrariamente. ln questo senso, va tenu- to Jebito conto Jel Jisagio legato agli interventi sulla vita umana prenatale; allo stesso moJo, va elaborata l'intuizione trasversale alle varie posizioni eticle seconJo cui non Jovremmo mai collocare la vita umana (nemmeno nei suoi primi staJi) sullo stesso piano Jella liberta (e reJJitivita economica) Jella ricerca scientifica, Jell'inte- resse Jella nazione, Jel JesiJerio Ji avere un bambino sano 36 . Come ricorJato pi volte, su questo stato J'animo puo influire la memoria Jel passato nazista. /l tempo stesso, la possibilita Ji un'involuzione Jelle Jemocrazie occiJentali in un totalitarismo Ji quel tipo appare tanto remota Ja renJere necessarie altre spiegazioni Jel Jisagio. / questo scopo Habermas preJispone un esperimento mentale: suggerisce Ji immaginare una societa in cui i genitori possano libe- ramente Jisporre Jel patrimonio genetico Jei figli eJ il progresso scientifico metta loro a Jisposizione conoscenze e tecnicle per soJJisfare le loro aspettative Ji miglioramento Jella prole. / questo stile Ji selezione Jella specie l'autore Ja significativamente il nome Ji eugenetica liberista (|:oera|e Luceu:|). SeconJo questo inJirizzo, infatti, tocclerebbe ai mercati guiJati Ja interessi, profitti e prefe- renze inJiviJuali il compito Ji rimettere le Jecisioni geneticle alla Jiscrezionalita Jei genitori e, pi in particolare, agli equilibri tra la loro JomanJa e l'offerta tecnico-scientifica: una volta informati sul- l'intero ventaglio Jelle terapie genicle, i genitori Jel futuro potreb- bero far riferimento ai loro valori per scegliere i miglioramenti Ji cui Jotare i propri figli. Cos, mentre la vecclia eugenetica autoritaria cercava Ji moJellare i cittaJini a partire Ja un unico stampo cen- tralizzato, la caratteristica rilevante Jella nuova eugenetica sembra essere la neutralita Jello stato 37 : comune aJ entrambe restano la strumentalizzazione e la reificazione Jella vita altrui, ora come allora cifre costanti Ji ogni atteggiamento eugenetico. Si tratta palesemente Ji un esperimento mentale. l'iJea Ji un'uma- nita manipolabile a piacimento , infatti, tecnicamente e scienti- ficamente assai poco plausibile: sul versante tecnico, una moJifica 36 lD., pp. 68-69. 37 /C/l 2OOO, p. 171. 581 'SehIirsi persohe' hella prospeIIiva delle huove Iechologie complessa come quella Ji attribuire pi memoria o pi resistenza alle malattie riclieJerebbe una consiJerazione simultanea Ji pi geni e presupporrebbe una conoscenza sulla funzione Ji ciascuno Ji loro al momento inJisponibile; sul versante scientifico, noto cle nessun inJiviJuo Jerivi in maniera meccanicistica Jal suo genotipo, essenJo piuttosto l'interazione con l'ambiente fisico e umano a stabilizzare un unico fenotipo 38 . Ln simile esperimento consente tuttavia Ji valutare la Jiffusione Ji certi atteggiamenti mentali riguarJo alla bio-genetica e Ji immaginare i loro effetti sul rapporto tra le generazioni, specie nel caso si tratti Ji 'effetti inJesiJerabili' in una societa Jemocrati- ca cle voglia continuare a Jirsi tale: in questo senso, gettare uno sguarJo sul possibile futuro Jella natura umana ci fa comprenJere meglio un fabbisogno normativo gia presente 39 . Con l'eugenetica liberista si aprirebbe, in effetti, uno scenario paraJossale in cui una liberta Ji scelta accresciuta metterebbe in crisi il sistema Jelle liberta Jemocraticle, noncl la morale stessa come pratica Jiscorsiva: Ja qui l'esigenza Ji un nuovo paraJigma per il Jibattito biopolitico. lo statuto non-personale Jell'embrione stato convenuto in rife- rimento alla comunita morale Jelle persone gia esistenti: ma, ricorJa Habermas, per poter partecipare all'universalistico 'gioco linguisti- co' Jella morale-Ji-ragione noi Jobbiamo presupporre iJealmente cle ciascuno Ji noi porti l'esclusiva responsabilita Jella realizzazione etica Jella propria vita e possa attenJersi, nella relazione morale, (...) reciprocita Ji Jiritti e Joveri. / queste conJizioni, se una JipenJenza eugenetica alienante (euceueu:sc|e remJoest:mmuuc) moJificasse le regole stesse Ji questo gioco linguistico, essa non sarebbe pi Jenunciabile a partire Ja tali regole +O . /l contrario, la stessa eugenetica liberista Jovrebbe essere riconosciuta come una sfiJa raJicale al moJo corrente Ji intenJere la morale. L|aocrare :| J:sac:c. et:ca Je||a sec:e. r:matc Je||a Jemccra::a. mcJer- u:ta r:||ess:va L esattamente quest'aspetto cle i fautori (in buona feJe) Ji un'au- to-ottimizzazione tecnica Jell'uomo stentano a cogliere: con la possi- 38 Sostanzialmente convergenti le posizioni espresse sulla materia Ja NLll 2OO1, pp. 55-57 e Ja LTHlll/T 2OO3, p. 68. 39 H/LLlM/S 2OO1, p. 72. +O o:J., p. 91. 582 Federico Oliveri bilita Jei genitori (o Ji terzi) Ji intervenire sul genoma Jei nascituri vengono rivoluzionati i confini tra lo spontaneo e l'artificiale, la natura e la cultura +1 , l'inJisponibilita Jel corpo e l'inviolabilita Jella persona +2 , il naturalmente Jato e il tecnicamente proJotto +3 , la casualita e la scelta: tutti confini su cui si , fin qui, costruito il nostro sentirci persone umane. / fronte Ji questo scacco Jella morale, Habermas inJiviJua nell'etica Jella specie il tipo Ji Jiscorso aJatto a riflettere sui presupposti naturali (e Ji conseguenza ancle mentali) Jell'autocomprensione morale propria Ji attori responsabi- li messi in questione Jalle nuove tecnologie. la questione bioetica cos riformulata in cliave politica: come vogliamo noi intenJerci in quanto esemplari Jel genere umano, tenenJo conto Jel nostro perJurante interesse a far parte Ji una comunita Jemocratica: Cos formulata, l'etica Jella specie consente Ji valutare la compati- bilita Jella biomeJicina con Jue fonJamenti Jel liberalismo politico: l'autonoma conJotta Ji vita e il rapporto paritario con le altre perso- ne ++ . uesto l'interesse cle Jeve guiJare il legislatore Jemocratico in materia, ancle al Ji la Ji contingenti maggioranze parlamentari: come non puo far propria alcuna visione etica, cos una politica responsabile e consapevole Jei propri limiti non puo Jelegare Jeci- sioni tanto essenziali all'interazione spontanea tra scienza e mercato. le liberta 'verticali' Jegli inJiviJui, le liberta lockiane Jai poteri pubblici, Jevono in questo caso ceJere alle ragioni Ji una liberta cr:::cuta|e e collettiva, cle tenga conto responsabilmente Jegli effet- ti su terzi (Dr:ttw:r|uuc) Ji scelte inJiviJuali tanto consistenti come quelle Ji natura bio-genetica +5 . ln questo caso, la costruzione Ji un argine giuriJico allo strisciante affermarsi Jell'eugenetica liberista non va inteso come una reazionaria resistenza antimoJernistica n come espressione Ji un re-incantamento Jel monJo: rientra invece nel processo Ji una moJernita riflessiva cle, venuta in cliaro sui limiti Jella morale profana e sugli effetti autoJistruttivi Jelle liberta, mira a salvaguarJare le proprie conJizioni J'esistenza +6 . +1 Cfr. :o:J., p. 6O. +2 Cfr. :o:J., p. 23. +3 Cfr. :o:J., p. +8. ++ Cfr. :o:J., p. 5O. +5 Cfr. :o:J., p. 78. +6 Cfr. :o:J., p. 28-29 583 'SehIirsi persohe' hella prospeIIiva delle huove Iechologie C:rccscr:vere :| J:sac:c. :| J:r:ttc J: seut:rs: erscue e |a carau::a Je||e ccuJ:::cu: s:cc-|:s:c|e Je||`essere-se-stess: l'esperimento mentale proposto Ja Habermas rivela, alla luce Jei riscli Ji un'eugenetica liberista, un nesso essenziale tra intangibi- lita Jel corpo e Jignita Jella persona: le capacita cle fanno Ji una persona un membro a pieno titolo Jella comunita giuriJica Jemo- cratica (auto-iJentificazione e rapporto paritario Ji riconoscimento con gli altri, riferimento autentico a s e riferimento autonomo eJ egualitario agli altri) vanno messe in relazione al loro correlato somatico. lresentato Ja Habermas come il meJ:um Jell'incarnarsi Ji un'esistenza personale, il corpo puo assolvere le sue prestazioni morali solo se esperito come spontaneo e libero Ja influenze altrui. liberta e naturalita proceJono insieme, se vero cle la prima viene vissuta soggettivamente in riferimento a qualcosa Ji naturalmente inJisponibile: senza questo sfonJo sarebbe Jifficile Jistinguere tra cio cle semplicemente accaJe e cio cle |acc:amc, tra l'esterno e l'in- terno, fino aJ acquisire coscienza Jelle proprie azioni +7 . ln quanto limitate a ripristinare un'efficienza fisica compromessa, le moJificazioni geneticle a scopo terapeutico (Habermas parla a riguarJo Ji una eugenetica negativa) sembrano in linea Ji principio accettabili. lo stesso non puo Jirsi per le moJificazioni migliorative Jel genoma, ancle se apparentemente giustificate col bene Jel nascituro Ji cui i genitori vorrebbero farsi interpreti. Lsse, infatti, introJurrebbero nella biografia futura un'ingombrante intenzione esterna cle risclierebbe Ji moJificare le conJizioni psico-fisicle Jell'essere-s-stessi. Nel corso Ji una replica aJ alcune obiezioni, Habermas insiste su quest'aspetto per fugare l'accusa Ji Jeterminismo genetico: JeciJenJo in base a preferenze proprie o aJ abituJini sociali, il Jes:cuer non pone limiti estrinseci alla liberta progettuale Jel nascituro ma interferisce per cos Jire Jall'inter- no sulla coscienza Jella sua autonomia, nella misura in cui si renJe coautore Ji una vita altrui. Lna volta tolta la consapevolezza Jella contingenza Jelle sue conJizioni biograficle Ji partenza alla perso- na programmata viene meno un prerequisito meuta|e cle va invece soJJisfatto, se essa Jeve retrospettivamente assumere la responsabi- lita esclusiva Jella sua vita +8 . +7 Cfr. :o:J., p. 59. +8 o:J., p. 82. 58+ Federico Oliveri le intenzioni migliorative Jei genitori riscliano Ji interferire non soltanto col riferimento a s ma ancle col riferimento agli altri Jel nascituro: in particolare, le relazioni intergenerazionali sarebbero aggravate Ja un'asimmetria irreversibile tra programmatore e pro- grammato. lntaccanJo l'iJeale reversibilita Jelle relazioni umane, tale pratica Jarebbe corso aJ un paternalismo su: ceuer:s partico- larmente nocivo alla convinzione, propria Ji una societa Jemocra- tica, cle a tutte le persone spetti un eguale status normativo e cle tutte Jebbano Jarsi simmetrico e rispettoso riconoscimento. / Jifferenza Ji un processo patogeno Ji socializzazione, una fissazione strumentale non si lascia correggere a cster:cr: - nella prospettiva Jel ragazzo cle cresce - a partire Ja una sorta Ji appropriazione critica. /J un aJolescente cle consiJeri retrospettivamente l'inter- vento prenatale, quella fissazione strumentale non consente nessun processo revisionistico Ji apprenJimento +9 . Si potrebbe obiettare cle i genitori prenJono sempre Jelle scelte irreversibili in nome Jei figli e cle una Jotazione genetica non meno reversibile Ji altre scelte: il fatto Ji essere stato Jotato Ji una qualita non implica in effetti Ji Joversene servire. ler non scivola- re, contro le intenzioni Jell'autore, nelle aporie Jel Jeterminismo il tema Jella Jisuguaglianza anJrebbe trattato pi efficacemente all'in- terno Jella stessa generazione: immaginanJo un accesso alle tecnolo- gie bio-geneticle Jifferenziato in base al censo, a far problema sono piuttosto le impreveJibili Jiscriminazioni cle potrebbero crearsi tra cli la subito un intervento e cli no. l'unita Jel genere umano, cui si riferisce ancle la D:c|:ara::cue su| ceucma umauc Jell'LNLSC (1997), ne risulterebbe Janneggiata. l casi prospettati Ja Habermas presentano certamente un rapporto genitori-figli pi complicato Jel normale: tipico il rifiuto Jell'interessato Ji far proprie le moJificazio- ni geneticle Jecise Jai genitori, non sentenJole parte Jella propria persona 5O ; Jiverso e pi grave il caso Ji una Jisuguaglianza genetica all'interno Ji una meJesima generazione, in cui i miglioramenti Jel genoma si sommano alle molte Jisuguaglianze cle non cessano Ji mettere a Jura prova il principio costituzionale Jell'eguale liberta Ji tutti i cittaJini. +9 o:J., p. 63. 5O o:J., p. 86. 585 'SehIirsi persohe' hella prospeIIiva delle huove Iechologie ll punto Junque non la presenza in s Ji una moJifica genetica, impossibile Ja calcolare nei suoi effetti concreti, ma Ji un'intenzione manipolatoria 51 e Jei suoi effetti sul senso Ji s (non appartenen- za, mancata piena coinciJenza con s come autore inJiviso Jella propria vita) e sulle relazioni con gli altri (JipenJenza unilaterale Jel nascituro Jal Jes:cuer). /utonomia eJ eguaglianza sono entrambi presupposti irrinunciabili Ji una vita riuscita in una societa moJer- nizzata, e conJizioni percl quest'ultima fonJi la propria coesione sul rispetto Jel Jiritto. la legislazione, alla ricerca Ji un interesse fonJamentale Ja tutelare a fronte Jelle nuove tecnologie, Jovrebbe trovare qui quanto cercava: il Jiritto aJ un patrimonio genetico non manipolato. liconosciuto Jalla Ccuveu::cue J: v:eJc, cle vieta ogni moJifica Jel genoma umano se non per motivi preventivi, Jiagnostici o terapeutici e solo se non la per fine Ji introJurre una moJifica nel genoma Jella JiscenJenza (art. 13), tale principio puo meglio esprimersi nella prospettiva non Jeterminista e sociologica Ji Habermas come 'Jiritto a sentirsi persone' 52 . Ln'obiezione raJicale a questa come aJ altre argomentazioni ana- logle, riguarJa il tipo Ji tutele cui puo pervenire, in questa materia, una societa non liberale: in un'ottica Ji globalizzazione la questione non affatto teorica. uanto a questo, Habermas la graJualmente ammesso il carattere rigorosamente situato Jell'esperienza Jemocra- tica occiJentale: nei suoi saggi Ji biopolitica ancle pi cle altrove emerge cliaramente come i suoi argomenti reggano solo in una 51 Cfr. :o:J., p. 6+. 52 ln merito ai nuovi Jiritti cui l'ampliamento tecnologico Jel corpo Ja aJito, ancle loJota la inJiviJuato nel Jiritto all'iJentita, alla Jifferenza e all'unicita altrettanti limiti cui sottoporre gli interventi genetici (cfr. lDT/ 1995, pp. 16O-161). Da membro Jella Convenzione incaricata Ji reJigere la Carta Je: J:r:tt: |cuJameuta|: Je||`Lu:cue Lurcea, egli la visibilmente contribuito con le sue riflessioni all'articolo 3: gni inJiviJuo la Jiritto alla propria integrita fisica e psiclica. Nell'ambito Jella meJicina e Jella biologia Jevono essere in particolare rispettati: a) il consenso libero e informato Jella persona interessata, seconJo le moJalita Jefinite Jalla legge; b) il Jivieto Jelle praticle eugeneticle, in particolare quelle aventi come scopo la selezione Jelle persone; c) il Jivieto Ji fare Jel corpo e Jelle sue parti in quanto tali una fonte Ji lucro; J) il Jivieto Jella clonazione riproJuttiva Jegli esseri umani. cultura gia liberale, magari imperfetta o minacciata Jagli ulteriori sviluppi Jella moJernizzazione. ll ricorso all'etica Jella specie con- ferma quest'ipotesi: essa propria Ji una specifica forma culturale e sociale cle la interesse a mantenersi in vita. Non c' nessuna iJen- tificazione tra l'umanita e l'occiJente: c' anzi una luciJa riflessione sulla contingenza Jella moJernita occiJentale (cle puo entrare in crisi per i suoi stessi successi) e lo sforzo Ji riflettere su un'immagine Jell'uomo (corpo e patrimonio genetico inclusi) coerente col lin- guaggio universalistico Jel Jiritto e Jei Jiritti. +. D:acucs: re:m:autc e r:cerca su||e ce||u|e stam:ua|:. r:uc:: e cr:ter: er uu o:|auc:ameutc accuratc Jec|: :uteress: rat:c|e ccutrcverse. Ja||`arccmeutc Je| :auc :uc|:uatc a||e |:m:ta::cu: |aus:o:|: Je||a tute|a reuata|e Cliarito l'interesse Ji una societa Jemocratica alla tutela Jiffe- renziata Jella vita umana pre-personale, si tratta concretamente Ji stabilire come si realizzi tale tutela nei casi controversi in cui si la Jistruzione Ji embrioni. Coerentemente con i propri assunti, Habermas utilizza l'argomento Jel piano inclinato non in riferimen- to alle tecnicle biomeJicle in s. ll punto l'atteggiamento cle esse lanno in comune con un'eugenetica liberista e cle, col JiffonJersi Jelle praticle controverse, potrebbe normalizzarsi renJenJoci meno sensibili al valore su: ceuer:s Jella vita prenatale e alle conJizioni Jella nostro essere normativi 53 . ll fatto cle in materia non si possa parlare Ji un normale bilan- ciamento Ji beni 5+ non escluJe cle qualcle bilanciamento su: ceuer:s sia possibile. ln realta, nulla vieta Ji trovare Jelle buone ragioni per Jerogare alla tutela non assoluta Jell'embrione: in certi casi, Jiagnosi preimpianto e ricerca sugli embrioni potrebbero essere ammesse quali eccezioni aJ un Jivieto generale, ferma restanJo la preferenza per praticle egualmente efficaci ma meno controver- se. ll fatto cle Jall'eccezione alla regola si passi aJ usi impropri o eccessivi, non Jovrebbe conJurre aJ un Jivieto assoluto: sia percl 53 H/LLlM/S 2OO1, p. 72. 5+ o:J., p. 68. 587 'SehIirsi persohe' hella prospeIIiva delle huove Iechologie aousum ucu tc||:t usum, e sia percl non si possono restringere le liberta solo per timore cle le autorita non riescano a farne rispettare i limiti. lnoltre, l'esercizio Ji un Jiscrimine motivato tra il lecito e l'illecito potrebbe contribuire a rinsalJare un comune sentire in materia piuttosto cle aprire le porte all'auto-strumentalizzazione Jel genere umano 55 . ler queste eJ altre ragioni, molte Jelle tesi sostenute Ji seguito proceJono per cos Jire 'con Habermas, oltre Habermas': usano il suo impianto teorico, ma ne contestano in parte le conclusioni praticle. D:acucs: re:m:autc er |ar uascere emor:cu: seu:a crav: ma|att:e ceue- t:c|e Come gia Jetto, la Jiagnosi preimpianto sfrutta la capacita Jegli embrioni allo staJio Jelle otto cellule Ji non subire Janni per l'al- lontanamento Ji una loro cellula . le controversie in materia riguarJano sia la tecnica in s, sia i suoi possibili usi per selezionare l'embrione Ja impiantare tra quel- li in soprannumero. loicl la cellula su cui si ricercano malattie ereJitarie monogenicle viene Jistrutta Jurante il test, si preferisce praticare quest'analisi su una cellula pluripotente, Ja cui non puo pi nascere un bambino. Habermas ritiene cle la concezione Ji una tutela Jifferenziata Jella vita umana pre-personale 56 sia Jesti- nata a riJurre l'importanza Ji simili Jistinzioni; al tempo stesso pero, non si veJe percl, in presenza Ji una pratica egualmente efficace ma meno controversa, non si Jebba ragionevolmente optare per quest'ultima. Nell'ottica Jegli atteggiamenti cle, normalizzati, conJurrebbero aJ un'eugenetica liberista, tale Jiagnosi Jeve scagionarsi Jall'obie- zione Ji essere migliorativa e Jiscriminatoria Ja un lato, reificante Jall'altro. Si tratta Ji capire se, al momento Ji scegliere tra i vari embrioni generati :u v:trc quello sano a scapito Ji quello malato o malformato, entrino in gioco consiJerazioni Jiverse Jal migliora- mento Jel proprio patrimonio genetico e se, Junque, la scelta Ji Jistruggere l'embrione non impiantanJolo sia piuttosto il risultato Ji un arJuo bilanciamento o Ji una visione Jell'embrione come 'cosa' 55 o:J., p. 67. 56 o:J., p. 98. 588 Federico Oliveri sottoposta all'arbitrio Jei genitori. liguarJo all'accusa Ji un atteggiamento selettivo implicito nella Jiagnosi preimpianto, i genitori cle vi ricorrono non scelgono, come invece sostiene polemicamente Habermas, l'essere vivente :u sano 57 ma quello non-malato. Non si tratta Ji un cinico gioco Ji parole. lur nella pluralita Jelle opzioni offerta Jagli embrioni soprannumerari, la scelta si orienta in moJo binario s/no rispetto aJ un parametro piuttosto cliaro, fissato in preceJenza e con buone ragioni: evitare cle il nascituro soffra Jelle (gravi) malattie portate Jai genitori. l'accusa Ji autorizzare un atteggiamento Jiscriminante verso cli soffre Jelle malattie per cui la Jiagnosi sarebbe ammessa, si riferisce alla compilazione Ji relative liste Ja parte Jelle autorita competenti: sarebbe in effetti inaccettabile cle lo stato o la societa consiJerassero le patologie in essa specificate motivo Ji inJegnita alla vita. ln realta, si puo ricorrere molto pi agilmente a consulta- zioni riservate e valutazioni caso per caso in apposite commissioni nazionali. ln pi, come la sostenuto in moJo convincente la mag- gioranza Jel Nat:cua|e Lt|:|rat teJesco nella sua mozione in materia, qualora una simile lista Jovesse essere reJatta essa non inJiclerebbe le malattie i cui portatori non Jovrebbero essere nati, ma offrirebbe la possibilita Ji intervenire contro alcune patologie evitabili. lnoltre, costituenJo la risposta aJ una situazione Ji conflitto inJiviJuale, la responsabilita Jella scelta sarebbe Jei genitori e, come tale, non impliclerebbe un giuJizio Ji societa svilente o Jiscriminante nei confronti Jei malati 58 . uanto al fatto cle la Jiagnosi preimpianto incoraggi un atteg- giamento reificante o strumentalizzante Jella vita umana pre-per- sonale, il Jubbio sollevato Ja Habermas sarebbe fonJato solo in assenza Ji qualsiasi scrupolo o bilanciamento nella scelta: nel caso in cui si inJiviJuino con relativa cliarezza Jei valiJi contrappesi alla tutela Jell'embrione, non si potrebbe invece parlare Ji reifica- zione (\erJ:uc|:c|uuc). Comprovati riscli cle i genitori trasmettano geni Ji gravi malattie ai figli, o cle l'uovo feconJato sia soggetto a mutazioni cromosomicle cle, renJenJone improbabile la crescita, conJurrebbero la Jonna aJ aborti spontanei, sembrano costituire Jelle fattispecie appropriate. ll criterio pi ragionevole cui attenersi 57 o:J., p. 96, corsivo mio. 58 Cfr. LTHlll/T 2OO3, p. 7O. 589 'SehIirsi persohe' hella prospeIIiva delle huove Iechologie in questo caso non , come artificiosamente propone Habermas, il consenso previo Jel nascituro o, peggio, il suo preventivo rifiuto Ji nascere 59 ; in moJo analogo all'interruzione volontaria Ji graviJanza, si tratta Ji valutare quanto la malattia Jel figlio sia sopportabile per la maJre e la famiglia intera. ll peso Ji tale aspetto psicologico eJ esistenziale non puo essere sottovalutato, specie se i genitori lanno gia figli affetti Ja patologie e proprio Ja quest'esperienza sono stati inJotti alla Jiagnosi 6O . la legge Ji uno stato Jemocratico, pur attenta a non fare Jistinzioni tra vite Jegne e inJegne Ji vivere, non puo costringere in questo campo a nessuna scelta. Da parte sua, la Ccuveu::cue J: v:eJc non menziona esplicita- mente la Jiagnosi preimpianto: in materia Ji test genetici preJittivi, si limita a consentirli solo a fini meJici o Ji ricerca meJica, senza pero accennare a loro usi specifici (art. 12). la selezione Jel sesso consentita in caso Ji gravi malattie ereJitarie legate ai cromosomi sessuali (art. 1+). l lavori Jel Comitato Ji bioetica attivo presso il Consiglio J'Luropa sembrano comunque orientati aJ un accesso regolamentato. Nonostante un Jibattito ampio e approfonJito, in Cermania un compromesso non stato ancora raggiunto 61 , ancle se una legge pi permissiva in materia stata esplicitamente ricliesta 59 Cfr. H/LLlM/S 2OO1, p. 96. 6O l'analogia tra la Jiagnosi preimpianto e l'interruzione Ji graviJanza, con par- ticolare riguarJo alla nozione Ji conflitto in cui si viene a trovare la Jonna cle intenJe abortire (Sc|waucersc|a|ts|cu||:|t), in Cermania molto Jibattuta (cfr. CLYLl 2OO1). Habermas stesso non manca Ji registrare come il campo Ji coloro cle avevano Jato priorita all'autoJeterminazione Jella Jonna rispetto alla tutela Jell'embrione appaia oggi Jiviso (H/LLlM/S 2OO1, p. 32): i parlamentari Jei VerJi e Jel lDS (il partito post-comunista Jella Cermania Lst), oltre aJ alcuni socialJe- mocratici, si sono spesso ritrovati su posizioni non lontane Jai cristiano-Jemocratici (CDL/CSL) nel ribaJire il Jivieto alla Jiagnosi preimpianto. lo stesso Habermas pero, cle pure la ripetutamente messo in guarJia Jagli ingannevoli parallelismi tra le Jue praticle, finisce per ammettere cle in certe circostanze Jifficili, i geni- tori Jevono ancle sentirsi all'altezza Ji affrontare l'esigente responsabilita per un figlio con cui Jovranno conJiviJere la loro vita futura (H/LLlM/S 2OO1, p. 69). 61 la commissione parlamentare Diritto eJ etica Jella meJicina moJerna si espressa, a maggioranza, contro l'ammissione in qualsiasi caso Jella Jiagnosi preimpianto (26 febbraio 2OO2), mentre il Comitato etico nazionale si espresso a 59O Federico Oliveri Ja alcuni gruppi parlamentari: la Jiagnosi preimpianto resta Junque illegale, a norma Jella legge Jel 199O sulla Jifesa Jell'embrione cle vieta ogni intervento sull'embrione cle non sia finalizzato al suo mantenimento 62 . ln ltalia, le clinicle private lanno potuto pra- ticare Jiagnosi preimpianto fino all'entrata in vigore Jella nuova legge: quest'ultima invece la preveJe solo a scopo informativo. l'esito Jella Jiagnosi non puo Jare aJito a selezione Ji embrioni, ancle percl il consenso non puo essere pi ritirato Jopo l'avvenuta unione Jei gameti :u v:trc, salvo la possibilita Ji ricorrere successi- vamente aJ aborto terapeutico. Dell'impianto costituzionalmente Jubbio Ji questa norma si gia Jetto. R:cerca su ce||u|e stam:ua|: :uttcstc c|e J:stru::cue J: emor:cu: Difficilmente la liceita Jella ricerca scientifica sugli embrioni puo essere Jecisa nell'ottica Ji un suo implicito atteggiamento selettivo: la prospettiva Jella nascita, infatti, non neancle in gioco. lo stes- so non puo Jirsi per l'accusa Ji reificazione, seconJo cui l'uso scien- tifico incoraggerebbe a consiJerare l'embrione strumentale aJ altro cle non alla sua nascita e, in questo senso, manipolabile eJ elimi- nabile senza particolari restrizioni. uesta accusa sarebbe plausibile solo se gli embrioni, al Ji fuori Ji ogni terapia feconJativa, venissero espressamente proJotti a fini scientifici: la creazione Ji potenziali vite umane allo scopo Ji Jistruggerle avrebbe, in effetti, i tratti Ji un'inquietante rivoluzione (o involuzione) culturale. ll caso pi frequente resta quello Jegli embrioni soprannumerari e Jel loro Jestino alternativo all'impianto. Se, come previsto per altro Jalla normativa teJesca, non si sia provveJuto a proJurre solo gli embrioni Ja impiantare, o se non si voglia, come previsto Jalla normativa italiana, obbligare la Jonna all'impianto Ji un numero fisso Ji embrioni a volta e comunque a prescinJere Jal loro stato Ji salute, non restano cle Jue alternative: Jestinare le uova feconJate alla crioconservazione, salvo Jistruggerle quanJo saranno inservibili favore Ji alcune motivate eccezioni (23 gennaio 2OO3). ualora quest'ultimo parere trovasse l'appoggio Ji una maggioranza parlamentare, la sua traJuzione in legge riclieJera la moJifica Jella legge sulla protezione Jell'embrione, con cui appare in contrasto su pi punti. 62 LTHlll/T 2OO3, p. 3+. 591 'SehIirsi persohe' hella prospeIIiva delle huove Iechologie per ulteriori graviJanze, o Jestinarle alla scienza. ln questo senso, Habermas Jovrebbe consiJerare ammissibile la ricerca sugli embrioni in una logica Ji riJuzione Jel Janno, corroborata tra l'altro Jall'alto potenziale cle questo tipo Ji ricercle presenta per la salute umana, in generale, e per le tecnicle Ji feconJazione, in particolare. uesti principi si ritrovano, in gran parte, nella Ccuveu::cue J: v:eJc: il testo vieta la creazione Ji embrioni espressamente finalizzati alla ricerca e rimanJa, quanto all'autorizzazione per la ricerca sugli embrioni, alle norme Jegli vari stati salvo ricliamare le legislazioni permissive aJ una aJeguata tutela Jella vita prenatale (art. 18). /ncora in corso in materia Ji Jiagnosi preimpianto, il Jibattito teJesco si invece concluso in materia Ji ricerca sulle cellule stami- nali: riprenJenJo lo spirito Jella legge Jel 199O, la nuova normativa approvata il 25 aprile 2OO2 conferma il Jivieto Ji estrarre cellule staminali Ja embrioni ma consente l'importazione e la ricerca. L espressamente ricliesto, a questo scopo, cle si attinga a linee cellulari esistenti prima Jel 1 gennaio 2OO2 e cle i progetti siano Ji granJe rilevanza strategica. / parte il sospetto Ji ipocrisia sulla Jecisione Ji alimentare la ricerca teJesca importanJo cellule Ja altri paesi, l'imposizione Ji vincoli temporali in materia oltre aJ essere Jel tutto infonJata eticamente, puo porre sotto pi stretto controllo l'uso Jelle cellule staminali ma risclia Ji creare problemi Ji brevetto e Ji accesso alle terapie. uanto simili restrizioni conJucano a lesioni, ancle gravi, Jei Jiritti umani stato ampiamente Jimostrato Jalle vicenJe Jei farmaci anti-/lDS, la cui proJuzione solo con notevoli restrizioni e Jopo lotte molto Jure sembra verra concessa ai paesi in via Ji sviluppo Jalle multinazionali farmaceuticle proprietarie Jei brevet- ti. uesto episoJio, rivelatore Ji un certo moJo in cui l'occiJente guarJa al resto Jel monJo, costituisce un tragico contrappunto alle pur motivate preoccupazioni europee per la sorte Jegli embrioni. Difficile non ricorJare a riguarJo le cruJe riflessioni Ji Carl Sclmitt, cle registrava come lo |us uo|:cum eurceum - cui l'attuale Jisputa sulla 'persona' non Jel tutto estranea - abbia avuto storicamente come correlato l'assenza o la negazione attiva Jei Jiritti fuori Jel- l'Luropa. /C/l 2OOO = N. /C/l, l:oera| Luceu:cs, in :cet|:cs. -u -ut|c|ccy, a cura Ji H. lulse e l. Singer, lonJon , Llackwell, 2OOO, pp. 171-181 Lll/Dll 2OO3 = C. Lll/Dll, :|csc|:a Je| terrcre. D:a|cc|: ccu |rceu Haoermas e |acues Derr:Ja, loma-Lari, LJitori laterza, 2OO3 DLlLLCC 2OOO = CMMlSSlNL DLlLLCC, Re|a::cue Je||a ccmm:ss:cue J: stuJ:c su||`ut:|:::c J: ce||u|e stam:ua|: er |:ua|:ta teraeut:c|e, 28 Jicembre 2OOO CL 2OO3 = CNSLll DL l'LLllL, la rctect:cu Je |`emorycu |uma:u in vitro, lapport Ju Croupe Je travail sur la protection Je l'embrvon et Ju fotus lumains, Strasburgo, 19 giugno 2OO3 DWlllN 1999 = l. DWlllN, D:e |a|sc|e -ucst. 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H/LLlM/S, -u| sc|:e|er Loeue, in Die zeit, leuilleton, V, 2OO2 H/LLlM/S 2OO3 = J. H/LLlM/S, Da||a tc||erau:a a||a Jemccra::a, MicroMega, /lmanacco Ji filosofia, 5, 2OO3, pp. 311-328 Mll 1997 = M. Mll, la ucv:ta` Je||a o:cet:ca, in uest:cu: J: o:cet:ca, a cura Ji S. loJota, loma-Lari, LJitori laterza, pp. 397-+2O LTHlll/T 2OO3 = N/TlN/lLl LTHlll/T, Geuet:sc|e D:acucst:| vcr uuJ wa|reuJ Jer Sc|waucersc|a|t, 23 gennaio 2OO3 NLll 2OO1 = D. NLll, la o:cet:ca :u |aocratcr:c. Ce||u|e stam:ua|:. c|cua::cue e sa|ute umaua, loma-Lari, LJitori laterza, 2OO1 NlTL 1987 = L. NlTL, | assatc c|e ucu vuc|e assare, in Germau:a. uu assatc c|e ucu assa. cr:m:u: ua::st: e |`:Jeut:ta teJesca, a cura Ji C.L. lusconi, Torino, LinauJi, pp. 3-1O lDT/ 1995 = S. lDT/, Tecuc|cc:e e J:r:tt:, Lologna, ll Mulino, 1995 SCHMlTz-LLlNlNC 2OOO = C. 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