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La tentazion de Sant Antone (Salvador Dal se mpand)

I ruva adalerch zapan sun n uluch, falusc elafonc ala zibla sbingan semea aranies sun croces balanzan te linges pra troi sun sablon da paluch. Fii scialdi sutii cun sainsom ciampanii, mascin de marueia, penic dala mueia, alauta cialde la ve cherda cun ueia: tortli salansei y chelesc da giuei. Ciavai drt da temi cun na lnga lizia se mponta dan su al Sant bel desnut che mpo uel tlup n ciof nia destlin. Permez ala jnt che m dila se cruzia, puere pitli dalonc trabunii tl uet, l idealist ie, danz, puremp sprigul. La tentazione di SantAntonio (sconfessare Salvador Dal) Arrivano camminando sul velluto, elefanti fallaci al limite dondolando sembrano ragni in bilico su stampelle in fila lungo il sentiero sulle sabbie mobili. Fili molto sottili con in cima campanili macchina meravigliosa, telaio del rincrescimento guardate in alto, lei vi invita con lussuria: riccioli sciacquati e calici ingemmati. Cavalli terrificanti con una lingua liscia si impennano davanti al Santo nudo che comunque vuole cogliere un fiore non scompigliato. Rispetto alla gente che si occupa solo di s stessa, poveri piccoli smarriti lontano nel vuoto, lidealista , purtroppo, comunque spaventato. Author: Rafael Pru
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